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Il report della visita dei radicali al carcere di Torino

La delegazione della visita di ieri (ore 10 – ore 12.45) era composta da Sergio Rovasio, Presidente Associazione Marco Pannella di Torino, membro del Consiglio Generale del Partito Radicale; Mario Barbaro, membro della Segreteria del Partito Radicale; Alberto Nigra di “Piemonte Libertà”, già parlamentare; Ezio Dore, iscritto al Partito Radicale; Roberto Capra, Presidente della Camera Penale del Piemonte occidentale e Valle d’Aosta ‘Vittorio Chiusano’.
Gravi le vicende avvenute nel carcere della Vallette, con il suicidio di due donne, di 48 e 22 anni,  lo scorso 11 agosto e la morte per suicidio di un’altra donna di 52 anni lo scorso 29 giugno. La delegazione ha visitato la sezione femminile, i detenuti “alta sicurezza”, il reparto con detenuti con problemi psichiatrici “ATSM” (Assistenza Territoriale Salute Mentale) e la sezione riabilitativa, oltre a una sezione di detenzione ordinaria.
Alcune evidenze:
– sovraffollamento (1408 detenuti presenti su una capienza regolamentare prevista di 1057)
– organico di polizia penitenziaria: 708 unità in organico (mancano 180 unità rispetto alla pianta organica che dovrebbe essere prevista)
Struttura fatiscente: i detenuti lamentano anche la presenza di scarafaggi;
alcuni reparti potrebbero essere trasferiti a strutture più idonee in particolare per “alta sicurezza” (ci sono istituti meglio concepiti per tale tipologia di detenuti);
problemi per ciò che riguarda le detenute con patologie psichiatriche che non hanno una sezione ad hoc come per la sezione maschile, non sono adeguatamente seguite e la detenzione è in comune in sezione con le detenute senza tali patologie;
carenze dal punto di vista sanitario, difficoltà per visite e dentisti;
altri problemi lamentati dai detenuti su cui chiederemo approfondimenti.

Petrarulo (Fi) chiede un consiglio aperto sulla sicurezza in Circoscrizione 6

Consiglio aperto sulla sicurezza in Circoscrizione 6
… S U B I T O…il tempo è scaduto!
#tolleranzazero

Da anni mi batto, ci battiamo per la sicurezza in Barriera e in tutta la zona nord di Torino, leggere di queste gravi aggressioni , che ormai si ripetono, non fa che rafforzare quanto dal sottoscritto responsabile della sicurezza di Forza Italia a Torino , dai dirigenti del Partito e dal ns capogruppo in circ 6 Luciano Speranza richiesto ,e con documento depositato nel mese di luglio 2023 , di un immediato consiglio aperto in circoscrizione 6 con presenti le istituzioni tutte e Prefetto,Questore, ecc.
Leggere , estrapolo quanto riportato sui giornali, il “grido di dolore”della capogruppo del Pd Conticelli mi fa non solo arrabbiare ma incavolare non poco, poiche’ serve ricordare a Lei e a tutti coloro che leggono simili “battute politicanti” che quando nel 2021 fu da me presentata in Consiglio Comunale a Torino la mozione sui presidi fissi e mobili delle Ff.oo in Barriera di Milano, l’attuale sindaco e allora capogruppo del PD Lorusso non partecipò al voto e non fu approvata!!!

Raffaele Petrarulo
Responsabile Sicurezza città di Torino per Forza Italia
Già consigliere comunale e prov.le a Torino

Merlo: “Euro 5, bene l’intervento del Governo”

 

“No a colpire i ceti popolari e meno abbienti”

“E’ di tutta evidenza che una soluzione di mediazione politica andrà individuata dopo la dissennata scelta europea, in applicazione di una sentenza della Corte di giustizia dell’Ue, sul potenziale blocco dei diesel euro 5 in quanto veicoli più recenti a partire dal prossimo 15 settembre. Decisioni che, come quasi sempre capita, prescindono radicalmente dagli interessi, dalle istanze e dai problemi che coinvolgono centinaia di migliaia di persone. Di norma, ceti popolari, ceti meno abbienti e ceto medio impoverito. Ovvero tutti coloro, e sono la stragrande maggioranza dei cittadini torinesi e piemontesi, che non vivono nella torre dei privilegi e che non possono più sopportare sulla loro pelle i diktat ideologici che provengono dall’Europa.

Ora, in attesa di un eventuale soluzione ministeriale oppure legata all’installazione del cosiddetto ‘move-in’, è chiaro che non si possono colpire indiscriminatamente ed irresponsabilmente, e per l’ennesima volta, i pendolari, i lavoratori e tutte le persone che si recano quotidianamente a Torino per esercitare le proprio mansioni professionali.

Sotto questo versante, credo sia importante sottolineare ed evidenziare l’intervento del Ministro Pichetto Fratin che, di comune intesa con la Regione Piemonte, può sventare un pericolo che si scaraventa, come da copione, sempre solo e soltanto sui ceti meno abbienti. Una soluzione politica, questa sì, che può e deve aiutare i ceti popolari senza sacrificarli sull’altare di un settarismo ideologico e fondamentalista”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Visita del Partito Radicale al carcere di Torino

DOMENICA 27 AGOSTO 

ALLE ORE 10 LA VISITA INIZIERA’ NEL REPARTO FEMMINILE DOVE SI SONO SUICIDATE NEGLI ULTIMI DUE MESI TRE DONNE.

APPELLO AI CONSIGLIERI REGIONALI DI FARE VISITA ANCHE LORO ALLA STRUTTURA CARCERARIA.


Domenica 27 agosto una delegazione del Partito Radicale farà visita nel carcere Lorusso Cutugno delle Vallette di Torino. La visita si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “Agosto in carcere” che vede impegnati dirigenti e militanti del Partito Radicale nei penitenziari di tutta Italia. A Torino avrà inizio alle ore 10 e alle ore 12.45 circa la delegazione terrà una Conferenza Stampa davanti all’ingresso del carcere. La delegazione sarà composta da Sergio Rovasio, Presidente Associazione Marco Pannella di Torino, membro del Consiglio Generale del Partito Radicale, Mario Barbaro, membro della Segreteria del Partito Radicale, Alberto Nigra, già parlamentare, Ezio Dore, iscritto al Partito Radicale, Roberto Capra, Presidente della Camera Penale del Piemonte occidentale e Valle d’Aosta ‘Vittorio Chiusano’.

Dopo le gravi vicende avvenute nel carcere della Vallette, con il suicidio di due donne, di 48 e 22 anni,  lo scorso 11 agosto e la morte per suicidio di un’altra donna di 52 anni lo scorso 29 giugno, la delegazione inizierà la sua visita nell’area femminile. La delegazione intende incontrare le ‘ragazze di Torino’, dove la partecipazione e la promozione di iniziative di dialogo con la Direzione è sempre stata molto attiva.

Le gravi carenze dell’Istituto di pena delle Vallette, certamente tra i peggiori d’Italia, sono sempre state denunciate ai massimi livelli a seguito delle visite svolte in questi ultimi anni nell’ambito delle iniziative del Partito Radicale, in particolare i reparti psichiatrico e ‘nuovi giunti’ tra i più umanamente degradati. Innumerevoli le segnalazioni e le denunce: sovraffollamento del carcere (circa 1350 detenuti su una capienza di 990) e carenze di personale, di psicologi, di medici specialisti, di assistenti sociali, di progetti di aiuto per chi esce dal carcere, per citarne alcune. La stessa Direzione del carcere presenta gravi carenze di organico e organizzative nonostante il grande impegno di chi vi opera.

Facciamo appello ai Consiglieri Regionali del Piemonte di far visita alla struttura carceraria, è loro prerogativa di fare visita ai luoghi di detenzione della Regione. Alcune delle carenze più gravi dipendono proprio dalla Regione

Ambrogio (Fdi): “Pentenero ammette che c’è un problema di spaccio a Torino”

“SBUGIARDA LO RUSSO: C’E’ UN PROBLEMA DI SPACCIO IN CITTA’. BENTORNATI SUL PIANETA TERRA!”
“Probabilmente Lo Russo è ancora ad Harvard, da Bloomberg, ad imparare nuove favole da raccontare ai torinesi in autunno, ma quanto si legge dai giornali ha dell’incredibile: è lo stesso assessore Pentenero, commentando la situazione in Vanchiglia, ad ammettere, candidamente e senza battere ciglio, come a Torino ci sia una evidente accelerazione del fenomeno dello spaccio in città. In sostanza l’assessore sbugiarda il Sindaco a mezzo stampa: bentornati sul pianeta Terra!”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.
“E dire che il Sindaco, non più tardi di un mese fa e al netto di qualche sfilata nelle periferie dimenticate, aveva parlato di ‘dati incoraggianti’ in fatto di sicurezza e degrado: evidentemente si riferiva alla Torino del metaverso. La cosa ancor più grave, se possibile, è che ad ammettere il disastro è lo stesso assessore a capo dei Vigili urbani, ridimensionati dalla stessa Giunta a macchine da multe, in soccorso del bilancio, e mai impiegati come vero fattore di deterrenza e prevenzione sul territorio: un paradosso che sa, amaramente, di incapacità”.

Daniele Valle attraverserà il Piemonte con un tour in bici

Per incontrare territori e persone. Dal 27 agosto al 3 settembre

 

Un viaggio in bicicletta in sei tappe attraversando in lungo e il largo tutto il Piemonte, da est a ovest, da nord a sud, toccando tutte le Provincie.

Daniele Valle, vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e consigliere regionale del Partito Democratico, partirà domenica 27 agosto da Condove, in Val di Susa, per raggiungere Torino.

Il giorno successivo lascerà Torino per Alba, passando poi dall’astigiano ad Alessandria lunedì 29 agosto. Giovedì 1 settembre ripartirà da Omegna alla volta di Biella, il 2 settembre la tappa lo porterà da Biella alla Festa democratica di Torino, in piazza d’Armi, infine, domenica 3 settembre l’ultima tappa sarà da Torino a Cuneo.

Spiega Daniele Valle: «Ho trascorso gli ultimi quattro anni a girare tutto il Piemonte, per incontrare cittadini ed amministratori, correndo dietro ai disastri e alle promesse non mantenute della Giunta Cirio. Ho partecipato a eventi e iniziative, ho incontrato cittadine e cittadini, associazioni, imprese, ho visitato i tanti luoghi della Memoria dove è stata costruita la storia del nostro Paese. Perché ora rifarlo in bici? Ho scelto di dedicare l’ultima settimana del mese di agosto a girare il Piemonte ma con un altro ritmo: percorrerò la nostra Regione in bicicletta e a piedi. L’obiettivo è quello di incontrare i piemontesi, fermarmi a parlare con loro, ascoltare i problemi ma soprattutto capire cosa possiamo fare insieme, quali prospettive future possiamo immaginare e costruire. E così poter anche apprezzare la straordinaria bellezza paesaggistica e culturale dei nostri territori. Non a caso partiremo dai luoghi dell’eccidio di Vaccherezza, in valle di Susa, perché il futuro lo si costruisce con la consapevolezza dei sacrifici del passato».

Un viaggio di oltre 500 chilometri, che sarà possibile seguire passo passo sui social e sul sito www.danielevalle.it dove sarà possibile seguire in tempo reale il tour in bici e prenotarsi per partecipare alle tappe.

Aggiunge Daniele Valle: «In tanti mi chiedono chi me lo faccia fare. Ma io amo lo sport, soprattutto all’aria aperta e la fatica non mi ha mai preoccupato».

D’altra parte qualche anno fa il Consigliere Valle aveva percorso in bici la Via Francigena fino a Roma e la ciclovia VENTO (da Torino a Venezia), proprio per sensibilizzare le amministrazioni sulla promozione delle due iniziative».

 

Domenica 27 agosto: Condove – Torino 54km

Le tappe del percorso: Sacrario di Vaccherezza / Condove, Chiusa di San Michele / Bicigrill, Avigliana / Bike Hub, Caselette, Pianezza, Alpignano, Rivoli, Collegno, Grugliasco, Torino/Bocciofila La Frejus.

Saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle gli amministratori locali Jacopo Suppo, Andrea Archinà, Pacifico Banchieri, Giuseppe Palmieri, Francesco Casciano.

Lunedì 28 agosto: Torino – Alba 86km

Le tappe del percorso: Torino, Eremo, Chieri (area ex Tabasso, incontro con Fiab), Baldichieri d’Asti, riserva naturale di Valle Andona / Parco Paleontologico Astigiano, Alba.

Saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle i consiglieri regionali Sergio Chiamparino, Raffaele Gallo e Maurizio Marello e i sindaci Alessandro Sicchiero e Gianluca Forno.

Martedì 29 agosto: Alba – Castellania (Alessandria) 77km

Le tappe del percorso: San Damiano d’Asti, Borgoratto Alessandrino / Giardino dell’Accoglienza, Castellania.

Saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle il consigliere regionale Domenico Ravetti e vari amministratori locali.

Venerdì 1 settembre: Omegna-Biella 104km

Le tappe del percorso: Omegna, Borgomanero, Gattinara, Candelo, Biella / Bolle di Malto.

Saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle il consigliere regionale Domenico Rossi e vari amministratori locali.

Sabato 2 settembre: Biella – Torino (festa democratica-Piazza d’armi) 103km

Le tappe del percorso: Biella, Ivrea, Colleretto Giacosa, Cuorgnè /ospedale, Rivarossa, Volpiano, Settimo Torinese / Ponte Vecchio, Torino / piazza d’Armi.

Saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle il consigliere regionale Alberto Avetta e vari amministratori locali.

Domenica 3 settembre: Torino – Cuneo 110km

Le tappe del percorso: Torino, Moncalieri / Borgo Navile, Nichelino / Palazzina di Caccia di Stupinigi, Rivalta / Bicigrill Parco Sangone, Vigone, Saluzzo, Cuneo.

Saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle il consigliere regionale Diego Sarno e vari amministratori locali.

Regione Piemonte in Cina: collaborazione sulla sanità

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«L’OSPEDALE DI LVLIANG UN MODELLO TECNOLOGICO E LOGISTICO DA STUDIARE CON ATTENZIONE»

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in questi giorni si trova in Cina per dare applicazione al protocollo di collaborazione siglato due anni fa con le autorità cinesi in ambito sanitario.

Su invito del sindaco Zhang Guangyong, l’assessore ieri pomeriggio ha visitato l’ospedale di Lvliang, la principale struttura sanitaria del capoluogo, che conta circa 4 milioni 300 mila abitanti.

Il complesso ospedaliero occupa una superficie di 300 mila metri quadrati, con 1.700 posti letto (di cui 294 di terapia intensiva), circa 2.000 dipendenti (di cui 424 professionisti “esperti”) e 4.000 accessi al giorno (di cui 120 al Pronto soccorso). I reparti di eccellenza sono Ortopedia e Ginecologia.

«E’ stato un confronto molto interessante – osserva l’assessore Icardi -, l’ospedale di Lvliang è paragonabile per numero di posti letto al Parco della Salute di Torino, ma il rapporto con la struttura torinese rivela come l’alto grado di automazione dell’omologo cinese faccia la differenza sul piano dell’efficacia logistica e gestionale del complesso sanitario.

Parliamo di una struttura di ultima generazione, altamente tecnologica e con soluzioni ingegneristiche d’avanguardia che possono fornire spunti di notevole interesse per la progettazione dei nostri nuovi ospedali».

Particolarmente apprezzata dalle autorità cinesi l’esposizione dell’assessore Icardi sulle eccellenze sanitarie del Piemonte, tra cui il Centro trapianti, il CTO, la Rete oncologica, l’ospedale da campo Emt2, eccetera.

«Stiamo valutando con i sanitari cinesi uno scambio di buone pratiche su temi di reciproco interesse – comunica Icardi -, siamo fiduciosi che si possano ottenere risultati di sicuro vantaggio per entrambe le parti».

La politica annaspa d’estate

Settimane di Ferragosto, settimane di totale riposo anche per i politici.
Anche , se non soprattutto per la nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.  Sempre meno aggressiva e sempre più dialogante. Suo obiettivo? Vincere le elezioni Europee ed essere determinante per una nuova maggioranza in Europa. Anche per questo non si invischia nel ciarpame dei suoi ex (forse) amici camerati. Sull ‘ immigrazione e passata da: non li vogliamo a: poveretti. Concretamente ha confermato i 35 euro al giorno per chi è sbarcato in Italia o chi arriva clandestinamente. Ovviamente i soldi non sono dati direttamente a loro, ma per organizzazioni o cooperative che li gestiscono. La notizia nella notizia è che sono pochissime le attività previste. Anzi decisamente nessuna. Giusto dargli da mangiare e forse una bici per spostarsi.
Praticamente bighellonano aspettando una destinazione o una certificazione del loro stato. Se ne riparla tra due o tre anni. Ma ciò che angustia la nostra Giorgina è l’assoluta e totale mancanza di soldi.
Annaspa decisamente sul salario minimo garantito. Lotta all’evasione? Si vedrà, per ora tassazione sugli extra profitti bancari. Multinazionali straniere. Per ora rimangono intoccabili. Del resto non è una novità.
Anche il centro sinistra dormiva sonni profondi sull’argomento. Ora all’opposizione sono agitatissimi. Tanto cambia poco.
L’ incontro di 10 giorni fa tra Meloni ed opposizioni? Pura fuffa. Pure Torino è sonnolenta. Danno un certo brio i turisti.
Solito pienone al Museo del Cinema ma anche gli altri musei si difendono.
E tutto sommato….” fortuna ” che sono le ben note questioni di corna. Ciò che non è fortuna sono le morti in carcere e sapere che il Presidente Tissenkrupp farà in Germania pochi anni di galera, mi sa  presto trasformati in domiciliari. Per giunta in ville faraoniche. O le questioni di corna e di fidanzamento interrotto da un prelievo di 700 mila euro. Del resto come si sa anche il tradimento ha un costo.
Deprimente.  Poi finalmente ritorna il nostro nostro ” amico ” ministro Giorgetti che candidamente confessa: cari italiani …..Bambole…. non c è una lira. Più precisamente cari italiani non c’è un euro. E sorge spontanea una domanda: se non ci sono soldi perché non accettare il prestito dell’Europa. Risposta: mistero.
Che questo governo annaspi è sotto gli occhi di tutti. Tradotto : non sa che pesci pigliare.
L’ unica cosa che gli rimane è polemizzare con tutto e con tutti. Tanto le parole al vento delle politiche non costano, ma qualche conseguenza sulla credibilità c’è, indubbiamente. Siamo persino stanchi di ripeterlo , siamo proprio messi male.
Magari la Giorgina Meloni se ne inventa qualcuna. Dubitiamo. Magari come Gesù Cristo moltiplicherà i pani ed i pesci o forse in modo più prosaico accetterà i soldi europei con 10 mesi di ritardo.
PATRIZIO TOSETTO

Piemonte, Salvini: “impegno contro la forzatura del blocco diesel euro 5”

“Dal prossimo 15 settembre, in Piemonte saranno fuorilegge i veicoli diesel Euro 5. È il risultato dell’ennesima forzatura di Bruxelles sui temi green: per la Lega si tratta di una scelta ideologica e dannosa, che colpirà duramente famiglie e imprese senza significativi benefici per l’ambiente.
Non solo. La direttiva europea impone questa misura anche agli amministratori locali, che per l’ennesima volta si ritrovano disarmati e senza strumenti per tutelare al meglio la propria comunità.
Nelle ultime ore il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini ha avuto dei confronti – anche con colleghi di governo a partire dal Ministro Pichetto Fratin – ed è determinato a intervenire per correggere questo provvedimento che metterebbe in seria difficoltà centinaia di migliaia di famiglie e di lavoratori”.
Così una nota della Lega.

I Popolari contro gli “opposti estremismi” 

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Sembra quasi un fatto naturale, nonchè scontato, che la politica italiana debba ispirarsi ai criteri
della radicalizzazione più spietata e crudele nel confronto tra i partiti e gli schieramenti
maggioritari. O meglio, che la polarizzazione ideologica da un lato e la delegittimazione morale e
politica dell’avversario/nemico dall’altro, debbano continuare ad essere i due tratti essenziali che
disciplinano il cosiddetto “bipolarismo selvaggio” che connota il dibattito politico contemporaneo.
Ora, se è vero, com’è vero, che la sinistra radicale e massimalista della Schlein non può che
sposare organicamente questa deriva; se è persin scontato sottolineare che il populismo grillino
dei 5 stelle vive sull’onda della demolizione sistematica di tutto ciò che è estraneo a quel mondo e
se in alcuni settori della destra, soprattutto di marca leghista, il contrasto con gli avversari/nemici
è quasi un fatto dogmatico, persiste ancora un settore della politica italiana che non è affatto
riconducibile a quegli schemi. È un settore che, comunemente e sbrigativamente, può essere
definito come il Centro politico e culturale del nostro paese. Un luogo politico che proprio nel
nostro paese ha sempre avuto un ruolo decisivo. Un Centro che, però, contempla e conserva al
suo interno un filone ideale e una cultura politica che nel nostro paese ha storicamente avuto un
ruolo decisivo in tutti i tornanti più delicati della storia democratica: ovvero, il cattolicesimo
popolare e sociale.
Si tratta, cioè, di una cultura politica e di un’area sociale che non si rassegnano a giocare un ruolo
di violenta e permanente conflittualità con gli altri partiti e schieramenti politici e che, soprattutto,
non individuano nella delegittimazione strutturale del “nemico” la ragione sociale della propria
presenza politica. Ma per poter centrare questo obiettivo sono indispensabili almeno due elementi
di fondo.
Innanzitutto va ricostruito e ridefinito, soprattutto in vista del prossimo voto europeo, quel campo
politico centrista, riformista e di governo che è la precondizione decisiva ed essenziale per
sgonfiare progressivamente il “bipolarismo selvaggio” e per riportare il confronto politico lungo i
binari di una corretta e fisiologica dialettica democratica. Un Centro plurale, riformista,
competitivo e fortemente popolare che non va confuso, come ovvio e persin scontato, con il
piccolo polo repubblicano alleato con ciò che resta dei Radicali a cui pensa il capo di Azione
Calenda. Questa è un’operazione politica salottiera e alto borghese che non può e non deve
essere confusa con un campo politico autenticamente popolare e centrista.
In secondo luogo, e soprattutto, è altresì necessario ed indispensabile che l’area e il mondo
popolare, cattolico democratico e cattolico sociale, escano allo scoperto e rimarchino con forza e
coraggio la propria personalità e il proprio ruolo nella cittadella politica italiana. Non mancano, al
riguardo, le iniziative politiche ed organizzative. Basti pensare che il movimento nato
recentemente attorno a Beppe Fioroni e molti esponenti popolari presenti in tutta Italia, “Tempi
Nuovi-Popolati uniti”, punta alla ‘ricomposizione’ politica, culturale ed organizzativa dei Popolari
per rilanciare e ricostruire una vera “politica di centro” nel nostro paese. Al di là e al di fuori di un
ruolo puramente ornamentale e del tutto ininfluente che oggi hanno i Popolari all’interno della
sinistra radicale ed estremista della Schlein o esclusivamente testimoniale in alcuni settori della
destra italiana.
Ecco perchè la ricostruzione del Centro da un lato – con tutte le culture politiche e le tradizioni
ideali che si riconoscono in quel progetto – e il rilancio del popolarismo di ispirazione cristiana
dall’altro possono rappresentare un volano importante e decisivo per attenuare la deriva
bipolarista, e selvaggia, che da ormai troppo tempo caratterizza la politica nel nostro paese. Due
elementi che possono, ancora una volta, essere decisivi per dare un contributo determinante al
rinnovamento e al cambiamento della politica italiana.