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Panza (Lega): A Bruxelles riscaldamento a 27 gradi e illuminazione a giorno

UE predica bene e razzola malissimo

 

Bruxelles –  “Mentre a parole l’Unione europea predica la necessità di sacrifici per il bene del pianeta, la retorica ambientalista si scontra con la realtà dei fatti,  proprio all’interno del palazzo del Parlamento uropeo di Bruxelles. Nei giorni scorsi – dichiara l’europarlamentare piemontese Alessandro Panza – ho infatti potuto constatare una temperatura di ben 27 gradi centigradi in un’aula illuminata a giorno completamente deserta del Parlamento europeo di Bruxelles, nonostante l’assenza prolungata di utilizzatori dovuta alla fine dei lavori per la pausa di Pasqua.

Questa situazione – prosegue Panza –  oltre a rappresentare un evidente spreco energetico, mette in luce una clamorosa contraddizione: mentre ai cittadini vengono imposte rigide norme per la transizione ecologica, come la “Casa green” o l’auto elettrica, le istituzioni stesse trascurano le più basilari pratiche di risparmio energetico.

D’altra parte non dimentichiamoci che sono gli stessi che spostano gli uffici da Bruxelles a Strasburgo con i camion una volta al mese…” – conclude Panza

 

Così in una nota l’europarlamentare Alessandro Panza.

La valorizzazione del wedding diventa legge

 

Aiutare la ripartenza di tutte le attività e dell’indotto che ruota intorno al wedding, valorizzando il territorio piemontese anche come destinazione turistica di eccellenza, con panorami e servizi di alto livello.

È quanto contenuto nella proposta di legge presentata da Sarah Disabato del M5s, approvata  in consiglio regionale e divenuta legge.

“La filiera del matrimonio, delle unioni civili e delle cerimonie in genere- ha spiegato nella presentazione del testo Sarah Disabato – è un sistema complesso che mette insieme produttori di eccellenza del made in Italy e aziende commerciali, dalla ristorazione al servizio. Si tratta di duemila aziende che danno lavoro a15 mila addetti e muovono un giro d’affari complessivo di alcuni milioni di euro in Piemonte”.

Tra gli emendamenti discussi e approvati c’è quello di Francesca Frediani (Up) per vietare l’utilizzo di colombe vive nelle cerimonie.

Prima della pandemia, nel 2018, in Piemonte si sono celebrati quasi tredicimila matrimoni.

La legge vuole valorizzare e promuovere il Piemonte in questo settore di grande crescita viste le location disponibili, le dimore storiche e la presenza di gradi professionisti, artigiani e commercianti in grado di soddisfare ogni esigenza e coprire tutta la complessa e articolata filiera. Sarà previsto anche l’apposito marchio denominato “Piemonte da amare”.

 

Mara Martellotta

I Popolari qualificano le liste centriste

LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo

In ogni democrazia la formazione delle liste è sempre stato un compito difficile e complesso. Da sempre e per qualsiasi livello istituzionale. Certo, è decisamente più difficile e complesso quando si tratta di sistemi elettorali dove è richiesta anche e soprattutto la decisione e la scelta attiva da parte dei cittadini. Mentre è meno difficile quando si tratta di semplici ‘nomine’, come avviene per la composizione dell’attuale Camera e Senato causa un sistema elettorale che inibisce al cittadino la possibilità di scegliersi i propri rappresentanti.
Ma, per tornare ad oggi, le liste che saranno consegnate da parte dei partiti in vista del rinnovo del Parlamento Europeo rivestono particolare importanza non solo per misurare il profilo dei vari candidati nelle circoscrizioni ma anche, e soprattutto, per verificare il tasso di pluralismo politico e culturale presente nelle stesse liste. Sotto questo versante c’è un aspetto che non può e non deve essere sottovalutato. Almeno per chi ritiene che il Centro e le forze centriste avranno, ancora una volta, un ruolo politico decisivo nella vita pubblica italiana. Ed è proprio partendo da questa considerazione che assume una particolare importanza il profilo politico e culturale dei candidati delle prossime liste centriste. E, al riguardo, anche la presenza di esponenti di area Popolare, cattolico democratico, cattolico sociale e di matrice ex democristiana possono indubbiamente rappresentare un significativo “valore aggiunto”. E questo per la semplice ragione che non può esistere nè il Centro e nè una credibile e spendibile “politica di centro” se manca la presenza e il ruolo politico di questa componente politica e culturale nelle liste.
Ora, dato per scontata questa riflessione che riflette anche le dinamiche concrete del nostro sistema politico, è altrettanto evidente che si deve parlare di candidature espressive di questo storico filone di pensiero. Questo, forse, è anche l’unico modo per marcare la presenza di un ritrovato Centro nel nostro paese facendolo coincidere anche, e soprattutto, con una elezione del Parlamento Europeo. Cioè all’interno di un contesto dove proprio l’ideale democratico cristiano, cattolico popolare e cattolico sociale sono stati decisivi ai fini della costruzione della comune casa europea. Del resto, sarebbe quantomai curioso, nonchè singolare, se la riproposizione di un progetto centrista a livello europeo non registrasse la presenza attiva e protagonista del filone democratico cristiano.
Una iniziativa, questa, che adesso però necessita di un salto di qualità. E questo sarà anche un termometro per misurare, al di là delle singole auto investiture, chi ambisce realmente a dispiegare un progetto politico centrista, riformista e plurale e chi, invece, si limita ad evocarlo ma poi, di fatto, rinuncia all’apporto e al contributo determinanti della tradizione e del pensiero cattolico popolare e democratico cristiano nelle proprie liste.
Ecco perchè, mai come adesso, la formazione delle liste per il rinnovo del Parlamento Europeo riveste particolare importanza. A partire proprio dalle formazioni politiche centriste.

Ruffino (Azione): “Dopo università ora si discrimina Brigata ebraica?”

“Non stupisce più, ma addolora sempre sentire gli slogan antisionisti, parenti stretti di quelli antisemiti, nelle manifestazioni pubbliche. Oggi è stata insultata la presidente Meloni e con lei i “sionisti assassini”, accomunando il governo Netanyhau e il popolo israeliano. L’antisemitismo è una malapianta dalle mille radici. Sono un disonore per la storia e i valori dei partigiani le parole con cui Franca Caffa ha escluso la partecipazione della Brigata ebraica alle manifestazioni del 25 aprile. La semina di tanto odio nella società sta dando frutti avvelenati a tutti i livelli, a cominciare dalla libertà di ricerca accademica, mortificata con il boicottaggio degli accordi con le Università israeliane dove peraltro si annidano i maggiori oppositori del governo Netanyahu. È una deriva civile alla quale la cultura accademica, quella autenticamente libera, dovrebbe porre un argine.” Così l’on. Daniela Ruffino (Azione).

Mirafiori, AVS: il nucleare? Governo sa che non può contare su Stellantis

 “La battuta di Picchetto Fratin sul nucleare a Mirafiori è ridicola ma è una strizzata d’occhio alla lobby dell’atomo. Il futuro elettrico dell’automotive in Italia al momento è fermo alla sola 500 elettrica prodotta a Mirafiori: continuare a dare credito alla favola di Tavares sulla centralità dell’Italia per Stellantis è una follia, perché Stellantis sta lavorando alacremente a spegnere ogni macchinario senza passare da licenziamenti collettivi. E senza rinunciare a chiedere incentivi finanziati con denaro pubblico. La storia di Pichetto che vuole portarci l’atomo è ridicola ma svela che anche il Governo sa di non poter contare su Stellantis”. Così il vicepresidente di alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Marco Grimaldi.

Parisi (Lega): “Centro sociale impunito perchè il Comune è cieco”

La Lega Salvini Collegno ha presentato un’interrogazione per segnalare la diffusione di affissioni non autorizzate e pertanto abusive di iniziative in corso presso lo stabile occupato nel Parco Dalla Chiesa ma la risposta ufficiale ricevuta e firmata dal Sindaco ha lasciato perplesso il Segretario cittadino e Capogruppo della Lega, Giovanni Parisi, che entra subito nel merito della questione:

In città si trovano manifesti firmati per promuovere eventi abusivi ma per il Comune è <materialmente impossibile risalire all’autore dell’affissione> – Parisi continua – Una risposta davvero surreale. Ai cittadini comuni le multe, per gli squatter si chiudono così tanti occhi da rimanere ciechi davanti all’evidenza.”

Parco 5 laghi, Avetta (Pd): “Risultato importante nonostante le destre”

«L’approvazione della legge istitutiva del Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea è un risultato importante per Ivrea e l’eporediese che vede così concretizzarsi un progetto atteso da tempo. Nonostante la sciatteria delle destre (le cui divisioni si sono rivelate con tutta la loro forza!), grazie al contributo responsabile del Pd e delle opposizioni è stato varato un testo in grado di garantire un equilibrio tra l’esigenza della tutela naturalistica e quella altrettanto importante della fruibilità, aperta e sostenibile, di un’area di straordinaria bellezza e con grandi potenzialità dal punto di vista turistico. Una legge che ha avuto una gestazione lunga e complicata ma, grazie alla nostra perseveranza, alla fine siamo riusciti ad imporre la cosa giusta. Un risultato che premia chi ci ha sempre creduto, a cominciare dal sindaco di Ivrea Matteo Chiantore e dal sindaco di Cascinette Davide Guarino con tutti gli amministratori locali, oltre alle tante associazioni ed ai cittadini».

Alberto AVETTA

Consigliere regionale Pd

Vice Presidente Commissione Pianificazione Territoriale

Villaretto: arriva Marrone, via i camper abusivi

Un gruppo di camper e roulottes si era collocato nei giorni scorsi a fianco dello stradone che porta al quartiere Villaretto: a tutti gli effetti un campo abusivo. La vicenda era stata segnalata dai residenti ed è stato effettuato un sopralluogo da parte dell’assessore regionale, Maurizio Marrone, del presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto, e della coordinatrice all’Ambiente, Giulia Zaccaro. L’assessore è artefice della cosiddetta “Legge Marrone” che prevede di non poter stazionare in aree non adibite a camper oltre le 48 ore. Pressoché immediato l’intervento della polizia municipale che ha fatto andare via gli automezzi, applicando la legge regionale.

Cannibalismo tra donne a Moncalieri?

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Che Laura Pompeo sia candidata al Consiglio Regionale del Piemonte, dopo quasi dieci anni da assessore alla cultura e alle pari opportunità al Comune di Moncalieri, appare persino un’ovvietà. Nessuna donna o uomo è confrontabile a lei per cultura, impegno, intelligenza nel Pd in tutta l’area sud di Torino. Il suo è un lavoro quotidiano a cui ha sacrificato anche la carriera accademica di archeologa a fianco del suo maestro Giorgio Gullini. Eppure quello che sta accadendo è pura follia: nella stessa lista regionale c’è chi vorrebbe candidare altre due donne moncalieresi. Di follie e non solo follie se ne leggono tante: come il civico  del Barolo Damilano che fugge da una candidatura europea appena si parla di Albertini in FI e vorrebbe imporre un suo dipendente candidato in Regione, malgrado il possibile conflitto di interessi con le acque minerali di cui è il re, sia lampante perché materia su cui legifera la Regione. Non c’è da stupirsi di nulla. La politica è diventata una maionese impazzita. Ma che il maschilismo moncalierese introduca il cannibalismo tra donne non era ancora accaduto. Non credo che questo sia femminismo: un eccesso di candidate donne porta solo confusione personalistica di bassissimo livello. La candidata legittima e titolata è una sola. Il Sindaco di Moncalieri dovrebbe capirlo o la candidata presidente o la segretaria del Pd dovrebbero farlo ragionare. Usare le donne per scopi strumentali è quanto di più lontano dalla parità. Le altre due candidate moncalieresi dovrebbero esse stesse  fare una riflessione e capire che non possono accettare di farsi usare per scopi che hanno poco a che vedere con la politica.

Italia Lib Pop: “Askatasuna e Università, i silenzi del sindaco”

“Sono passate diverse settimane da quando il Sindaco di Torino annunciava trionfante la restituzione del Centro Sociale occupato Askatasuna alla Città: una restituzione non ancora compiuta, essendo la gestione del bene ancora nelle disponibilità degli anarco-insurrezionalisti che decidono, di fatto, anche se rappresentanze possono accedervi o meno per sopralluoghi istituzionali programmati”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta l’ennesimo sopralluogo impedito alla palazzina di Corso Regina.

“Una situazione che certo non sorprende e che evidenzia una volta ancora la dedizione dell’attuale Giunta torinese ad annunci roboanti privi di seguito concreto e le simpatie, se non possibili connivenze, con elementi dell’area insurrezionalista dediti alle occupazioni abusive ed alla violenza per le vie della Città “, aggiunge Desirò.

“In questo panorama, dunque, non può nemmeno stupire il rumoroso silenzio del Sindaco e degli esponenti del Partito Democratico presenti nella Giunta torinese, a proposito della vergognosa strada del boicottaggio intrapresa dal Senato Accademico di Torino. Una scelta presa su pressioni dei collettivi studenteschi di estrema sinistra, collegati a doppio filo proprio con i violenti che fanno di Askatasuna il proprio punto di riferimento”, continua Desirò.

“Rumoroso silenzio ed evidente assenza del Partito Democratico che si è registrato anche ieri sera alla manifestazione contro il boicottaggio che ha visto la presenza di decine di sigle e centinaia di persone sotto la sede del Rettorato torinese. Certo, Sindaco ed esponenti PD non potevano essere presenti ad una manifestazione che proprio i gruppi di estrema sinistra hanno cercato di impedire, non riuscendoci grazie all’intervento delle FF.OO. Silenzi ed assenze che aggiungono vergogna alla vergogna di una decisione che porta l’antisemitismo nelle aule universitarie”, conclude Desirò.

Italia Liberale e Popolare

Coordinamento Regionale Piemonte