“Le divergenze non possono mai giustificare il vandalismo e l’intimidazione”
Siamo vicini all’Assessore al Commercio del Comune di Torino, Paolo Chiavarino, oggetto di atti vandalici e intimidatori che non devono trovare spazio non solo nell’ambito della discussione politica ma, in generale, nella nostra società. La violenza e l’intimidazione non sono mai giustificabili, quale ne sia la casa, e quelle rivolte a Chiavarino risultano ancora più inaccettabili in quanto coinvolgono la sua sfera privata, essendo avvenute in prossimità alla sua abitazione.
I fatti che coinvolgono Paolo Chiavarino e i recenti casi di cronaca, tra cui quelli rivolti in alcune occasioni all’azienda Leonardo, di cui l’ultimo questa mattina, denotano una degenerazione nel dibattito pubblico che non ci appartiene e non appartiene al modo in cui concepiamo il lavoro, l’impresa e le istituzioni e che riteniamo non debba essere tollerata in una società democratica.
Silvio Magliano, Capogruppo
Sergio Bartoli
Mario Salvatore Castello
Elena Rocchi
Daniele Sobrero

Ieri ho assistito all’incontro molto interessante tra un gruppo di giovani del mondo cattolico torinese con il Sindaco Lorusso, l’Assessore Tronzano e l’Arcivescovo Repole che faceva seguito all’incontro tenutosi a inizio d’anno al Teatro S. Giuseppe . Mentre i ragazzi erano molto preparati e dotati di un bel documento . Molto meno preparati o convincenti mi son parsi gli interlocutori politici. Importante il ruolo di stimolo dell’Arcivescovo e del Direttore del settimanale diocesano La Voce e il Tempo.