COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 988 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 126 dopo test antigenico), pari al 4,4% di 22.422 tamponi eseguiti, di cui 12.152 antigenici. Dei 988 nuovi casi, gli asintomatici sono 397(40,2%).
I casi sono così ripartiti: 172 screening, 586 contatti di caso, 230 con indagine in corso; per ambito: 22 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 109 scolastico, 857 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 339.491 così suddivisi su base provinciale: 27.404 Alessandria, 16.467 Asti, 10.393 Biella, 48.647 Cuneo, 26.200 Novara, 181.790 Torino, 12.663 Vercelli, 12.038 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.423 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2466 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 281(-2 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono2753( –292 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 17.730
I tamponi diagnostici finora processati sono 4.168.566(+22.422 rispetto a ieri), di cui 1.447.939 risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 10.991
Sono 31 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisi oggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 10.991 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.519 Alessandria, 678 Asti, 406 Biella, 1.346 Cuneo, 906 Novara, 5.201 Torino, 487 Vercelli, 357 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
307.736 GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 307.736 (+1.777 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 24.686 Alessandria, 14.939 Asti, 9.352 Biella, 43.595 Cuneo, 24.003 Novara, 164.821 Torino, 11.520 Vercelli, 11.280 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.319 extraregione e 2.221 in fase di definizione.
San Secondo di Pinerolo (Torino) – Non appena l’emergenza sanitaria lo permetterà, sarà riaperto ai visitatori il grandioso (l’estensione è di oltre sei ettari) Parco storico del settecentesco Castello di Miradolo, sede dal 2008 della “Fondazione Cosso”, guidata da Maria Luisa Cosso e dalla figlia Paola Eynard.
perfettamente inserito nel disegno del luogo, ritracciato con pietre locali e antiche; lungo il perimetro sono stati inseriti pali di legno di castagno, montati su stele di pietra, come si usava un tempo nelle antiche campagne pinerolesi, con filari di uva bianca lungo la staccionata, e ai piedi fragoline di bosco, garofanini, mughetti, peonie, ellebori e altre delicate essenze”. All’interno, piante orticole e floreali, riproposte tra specie rare e antiche e camminamenti realizzati in “calatà”, la pavimentazione rustica nota come “acciottolato piemontese”. E al centro, una vasca quadrata di pietra, riproposta con vecchi lastroni ritrovati al Castello. “La riproposizione dell’orto – conclude Maria Luisa Cosso – si inserisce in un programma ampio che la Fondazione Cosso dedica per i prossimi mesi ad attività didattiche, incontri letterari e divulgativi per approfondire i temi del paesaggio, dell’ambiente e della biodiversità. Con l’occasione, per la prima volta, saranno visitabili gli edifici rustici, nucleo più antico della proprietà. Ricerche d’archivio rivelano che già nel Seicento esisteva una ‘cassina’, corredata da ampi terreni, vigne e frutteti, di proprietà della famiglia Macello, poi Massel di Caresana, intorno alla quale sarebbero poi sorti il ‘palazzo’ e il ‘giardino’ di Miradolo, tra il XVIII e il XIX secolo”. Nei prossimi mesi questi spazi torneranno a raccontarsi.