piemonte- Pagina 24

Sono otto i comuni piemontesi in zona rossa: c’è anche Cavour

Sono  8 i Comuni del Piemonte in zona rossa, da sabato alle 18

E’ confermato il comune di Re, fino al 5 marzo,  e si aggiungono  altri 6 paesi della Valle Vigezzo, nel Verbano-Cusio-Ossola: si tratta di Craveggia, Villette, Toceno, Malesco, Santa Maria Maggiore e Druogno. Finisce in zona rossa anche  Cavour  nel Torinese per un sospetto focolaio da variante su cui sono in corso ulteriori approfondimenti.

“Nonostante siano state disposte le misure restrittive aggiuntive, – informa la Regione Piemonte – nell’area di Re si rileva ancora un tasso di incidenza molto elevato e doppio rispetto al tasso medio delle tre settimane precedenti”.

Un corso di formazione per gli agenti di polizia locale

Il Comando della Polizia Locale di Novara, in collaborazione con la Regione Piemonte, promuove l’86° corso di formazione per neoassunti agenti/ufficiali della Polizia Locale.

Il corso partirà il 1 marzo e si svolgerà prevalentemente in modalità a distanza.
Parteciperanno, oltre ai 18 nuovi agenti della Polizia Locale di Novara, altri operatori provenienti da altri comuni per un totale di 81 agenti/ufficiali.

 

I Comuni, i cui agenti parteciperanno al corso sono: Unione dei Comuni collinari del Vergante, Grignasco, Varallo, Novara, Ivrea, Nole, Osasco, Novi Ligure, Trino, Galliate, Vercelli, Luserna San Giovanni, Sommariva del Bosco, Ciriè, Caselle Torinese, Busca, Germagnano, Armeno, Montalto Dora, Valenza, Caluso, Pianezza, Borgomanero, Chivasso, Beinasco, Canelli, Volpiano, Domodossola, Gignese, Sant’Ambrogio di Torino, Volvera, Piscina, Castelnuovo Don Bosco, Settimo Torinese, Bosconero, Giaveno, Collegno, Serravalle Sesia, Nichelino, Val di Lana, Borgosesia, Miasino.

 

L’attività formativa sarà orientata a consolidare le competenze tecnico-specialistiche e trasversali degli operatori di Polizia locale e permettendo così di affrontare un contesto civile e sociale in rapida trasformazione. Le principali materie trattate con approccio teorico pratico sono il codice della strada, polizia giudiziaria, diritto penale, il procedimento sanzionatorio amministrativo, la normativa in materia di ambiente, edilizia, ordinamento locale e di polizia locale, pubblica sicurezza, atti e procedimenti amministrativi, ordinamento del pubblico impiego per un totale di 360 ore di formazione. I docenti saranno esperti nella materia provenienti principalmente dal mondo della Polizia locale.

Tra i molti temi che saranno affrontati durante i corsi, è stata data particolare attenzione alla sicurezza stradale, alla figura del vigile di prossimità e alla prevenzione e al contrasto legato ai fenomeni del gioco d’azzardo patologico, al bullismo e cyberbullismo, tutte materie che consentiranno agli operatori di Polizia locale di essere sempre più preparati e pronti nel rapporto con il pubblico.

 

“Abbiamo proposto alla Regione Piemonte di organizzare questo corso – dichiara l’assessore alla Polizia Locale Luca Piantanida – nel momento in cui ci siamo trovati dinanzi alla necessità di completare quanto prima il percorso formativo dei neoassunti. La Regione non solo ha appoggiato la nostra richiesta, ma a Novara faranno riferimento anche tanti altri comuni del Piemonte per un totale di quasi 90 agenti che si formeranno con il nostro corso. Al termine del percorso, i nostri agenti potranno essere operativi andando ad integrare l’organico della Polizia Locale e, dunque, a migliorare il servizio reso al territorio”.

 

Una tavola rotonda sulla diagnosi delle neoplasie

“LA MEDICINA DI PRECISIONE AL TEMPO DEL COVID, IL PIEMONTE CORRE”

TAVOLA ROTONDA SULLA PRECOCE DIAGNOSI MOLECOLARE DELLE MALATTIE NEOPLASTICHE, LE TERAPIE PERSONALIZZATE E LA COSTITUZIONE IN PIEMONTE DEL MOLECOLAR TUMOR BOARD

Il sistema sanitario piemontese, messo a dura prova dall’emergenza pandemica da Covid 19, ha retto, nonostante l’impatto sul comparto oncologico sia stato devastante. Adesso è importante rendere effettivamente operativi tutti gli strumenti adottati dalla Regione per ridare vigore a un sistema che ha qualità ed eccellenza nel suo DNA. A partire dall’istituzione del Molecolar Tumor Board deliberato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, per arrivare a definire una comunicazione efficace e davvero in grado di orientare l’utenza e valorizzare i servizi.
E’, in estrema sintesi, quanto emerso, durante il webinar dal titolo “La medicina di precisione al tempo del Covid, il Piemonte corre”, che si è svolto oggi, venerdì 26 febbraio 2021, dalle 12,00 alle 14,00.
Covid 19 ed emergenza sanitaria, medicina di precisione, telemedicina, diagnosi precoce, scelte terapeutiche, mobilità attiva e passiva, accessibilità alle cure, costi e tariffe, sono alcuni dei temi trattati durante la tavola rotonda online, moderata da Maurizio Dore e alla quale hanno partecipato Maria Scatolini, Direttore del Laboratorio di Oncologia Molecolare della Fondazione Edo ed Elvo Tempia (Onlus di Biella); Mario Airoldi, Direttore Struttura Complessa “Oncologia Medica 2” A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino Ospedale Molinette; Giorgio Scagliotti, Professore Ordinario di Oncologia Medica all’Università di Torino e Direttore della Struttura Complessa di Oncologia A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano; Alessandro Stecco, Consigliere Regionale e Presidente della IV Commissione del Piemonte; Pietro Presti, CEO dell’SPCC (Sharing Progress in Cancer Care) di Bellinzona e Consulente strategico Covid-19 della Regione Piemonte; Oscar Bertetto, Direttore della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta; Franco Ripa, Vicario della Direzione Sanità e Welfare Regione Piemonte.
Sotto i riflettori, in particolare, il comparto oncologico. “Sul quale – ha detto il professo Scagliotti – l’impatto della pandemia da Covid 19 è stato devastante: ha rappresentato un momento di rottura di fronte al quale eravamo assolutamente impreparati. Già a fine aprile tutte le urgenze erano state cancellate”. Ha precisato: “In un momento in cui molte risorse economiche e umane vengono deviate nella lotta al Covid, non bisogna dimenticare l’attenzione alle altre patologie, soprattutto quelle in cui la diagnosi precoce rappresenta un fondamentale salva-vita”.
Il comparto vanta comunque una grande eccellenza. Ha infatti precisato Oscar Bertetto: “La Regione ha raggiunto grandi risultati nella gestione di pressoché tutti i tumori, compreso carcinoma alla mammella, al colon e ai polmoni. Nel tumore al pancreas, invece, abbiamo ancora molta strada da fare”.
Grandi aspettative, da parte di tutti i relatori, per l’istituzione del Molecolar Tumor Board, progetto molto caro ad Alessandro Stecco e che consentirà di individuare percorsi di qualità dal punto di vista diagnostico-terapeutico. Rappresenterà inoltre una leva importante per contrastare la mobilità passiva. “La qualità del servizio regionale deve essere in grado non solo di attrarre, ma di trattenere i pazienti”, ha precisato Pietro Presti, che con Franco Ripa ha sottolineato come l’emergenza Covid abbia consentito di recuperare anni di ritardo nella telemedicina e accelerato la realizzazione di una piattaforma unica per tutte le aziende sanitarie.
Tutti i relatori hanno concordato sul fatto che il Molecolar Tumor Board rappresenti una grande occasione per la medicina di precisione. Sarà quindi fondamentale verificare i vari passaggi per la sua concreta attuazione. L’accessibilità alle cure passa però attraverso la rimborsabilità, che pone il problema della tariffazione, tema che non può essere posto in carico alla sola Regione. Insomma, l’istituzione del MTB è il punto di partenza. Quello di arrivo è ancora lontano. Ma le potenzialità per fare, e fare bene, e passare dalla cultura della standardizzazione alla cultura della personalizzazione ci sono.

Bollettino Covid di venerdì 26 febbraio: oltre 1500 nuovi contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1526 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 237 dopo test antigenico), pari al 5.9% dei 25.724tamponi eseguiti, di cui 16.963 antigenici. Dei 1526 nuovi casi, gli asintomatici sono 542(35,5% ).

I casi sono così ripartiti: 201 screening, 827 contatti di caso, 498 con indagine in corso; per ambito: 31 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 155 scolastico, 1.340 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 249.072così suddivisi su base provinciale: 21.729 Alessandria, 12.738 Asti, 8.522 Biella, 33.643 Cuneo, 19.301 Novara, 131.519 Torino, 9.205 Vercelli, 9.253 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.212 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.950 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 163(+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.938(+29rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.009

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.962.461(+25.724rispetto a ieri), di cui 1.148.951risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.351

Sono 5i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 dioggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.351deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.414 Alessandria, 598 Asti, 380 Biella, 1.108 Cuneo, 774 Novara, 4.262 Torino, 423 Vercelli, 307 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

224.611 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 224.611(+721rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.488 Alessandria, 11.589 Asti,7.644Biella, 30.900 Cuneo, 17.603 Novara, 118.041 Torino, 8.260 Vercelli, 8.204 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.117 extraregione e 1.765 in fase di definizione.

Il Piemonte torna arancione, ricoveri e contagi in crescita negli ultimi sette giorni

Il responso ufficiale  arriverà oggi dal ministero della Salute, a seguito dei dati raccolti dal Comitato tecnico scientifico.

Ma dopo quattro settimane in giallo, visto l’aumento nell’ultima settimana del 26%  dei ricoveri in terapia intensiva e dei contagi è praticamente scontato che torni in zona arancione.

Si tornerà così alla  chiusura di bar e ristoranti eccetto per  asporto e consegne a domicilio, sara vietato uscire dal comune di residenza se non per necessità oppure nel raggio di 30 chilometri per i centri con meno di 5 mila abitanti.

Il peso del Piemonte

Sulla nomina dei sottosegretari una sola certezza: Torino ed il Piemonte non contano più nulla e del resto, purtroppo non è una novità.

Ma che rabbia,  tanta rabbia. Abbiamo fatto l’Italia e l’Italia si è letteralmente scordata di noi. Comunque le nostre precise responsabilità ce le abbiamo. Credo che sia la prima volta.  Mai così in basso. Con una incompetente come la Castelli che per la terza volta viene riconfermata,  e un competente ed affidabile come Andrea Giorgis che non viene riconfermato. Speriamo ( almeno) che qualcosa riesca a fare Gilberto Pichetto. Ex repubblicano,  biellese doc che personalmente conosciamo ed apprezziamo. Da più di 35 anni in politica e sicuramente persona capace.
Auguri per il suo lavoro. Per il resto che sconsolazione.  Italia Viva si è tirata fuori dal cosiddetto  manuale Cencelli. Leu con il suo solito capolavoro ha eletto il gruppettaro Fratoianni che ha votato contro. Il pd locale….
Stendiamo un velo pietoso e i leghisti contano zero,  men che zero. Matteo Salvini docet punto e basta. Poi chiamalo stupido,  su 39 sottosegretari 9 sono suoi e Zingaretti si ferma a 6. Oramai lo danno tutti come prossimo ad aprire un agriturismo in Lazio.
Ma poi,  scusate,  chi è causa del suo male pianga se stesso.  Come la vicenda delle infrastrutture in Piemonte. Presi in giro da più di 10 anni e nessuno che ha banfato. Tav totalmente ferma e non per quei quattro untorelli di quartordine che con il solito passamontagna si dilettano nel lanciare molotov. Ma non sono politici.  Sindacati e datori di lavoro che stanno a guardare. Ogni tanto qualche apparente protesta,  sceneggiate per auto legittimarsi  e continuare nel prendere stipendi. Anche loro,  non si sono stancati di essere presi in giro? Anche loro,  non hanno dei figli che vorrebbero studiare e lavorare nella loro natia Torino?
Continuo ad essere preoccupato che la massa di soldi che arriverà in Italia,  andrà in tutta Italia,  tranne che nella nostra città , come nella nostra Regione. Invecchiamo senza dare un futuro ai nostri figli. Porcaccia la miseria,  ma cosa aspettiamo ad alzare la voce? Francamente non me ne capacito.
Sull’insieme dei sottosegretari,  caro Mario Draghi fai tu. Anche se ( di fatto ) qualcosa non torna. Come la Bergonzoni sottosegretaria alla cultura.  Ha rivendicato orgogliosamente che sono 4 anni che non legge un libro. Con tutto il rispetto dovuto,  cosa c’entra con la cultura ? Per giunta la Cultura con la C maiuscola. Mistero.  Per il resto non possiamo manco dirci delusi.
Non avevo aspettative e su questo “siamo stati accontetati”. In molti sostengono che non si può e non si deve giudicare questo governo con le categorie di una volta. Possibile,  magari probabile . Ma il manuale Cencelli non è stato scritto da un Grillino 6 mesi fa. Scritto da Cencelli (Democristiano) più di 60 anni fa.  Con il piccolo dettaglio che la ripartizione dei Ministeri era proporzionale al peso elettorale e delle tessere . In una fase in cui i partiti esistevano e nel limite del lecito democraticamente definito. Ora , mi sembra,  che ripetendosi,  è semplicemente una brutta copia di quello che è stato. Ieri ero moderatamente pessimista. Ora sono decisamente pessimista,  ma non rassegnato. Qualcosa  ci inventeremo per far sentire la nostra voce.

Patrizio Tosetto

Bilancio regionale: “più attenzione a chi ha bisogno”

“Nel maxiemendamento abbiamo voluto lanciare un segnale a chi fa più fatica ad arrivare alla fine del mese”. Lo ha detto l’assessore al bilancio Andrea Tronzano in prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, illustrando il maxiemendamento al bilancio di previsione 2021-23. 

L’assessore ha ricordato come il maxiemendamento sia il frutto di un confronto proficuo nella maggioranza e che sono state rispettate le prescrizioni della Corte dei Conti: ridurre la spesa corrente e garantire il finanziamento prioritario delle spese obbligatorie e indifferibili.

Nel maxiemendamento vengono aumentate le risorse di un milione per i banchi alimentari, che hanno visto ingrossarsi le file alla distribuzione dei pasti gratuiti.

Due milioni in più vanno per le manutenzioni degli alloggi Atc, in modo da metterli a disposizione degli sfrattati. Aumentano anche le risorse per gli extraLea, di 4 milioni, e per la cultura, più 5 milioni. “Non taglieremo 30 milioni alla cultura, come è stato erroneamente detto in questi giorni”, ha spiegato Tronzano. “Alla fine, con l’ultimo aumento, la riduzione rispetto al 2020 dovrebbe essere sui 3 milioni, il massimo sforzo possibile”.

Più risorse per il turismo, 1,5 milioni. Incrementati di oltre 2 milioni anche i fondi per il dissesto idrogeologico. Risorse aggiuntive, 2,8 milioni, vanno all’edilizia scolastica, e vengono aumentati gli accordi di programma in questo settore per numerose province piemontesi. Per quanto riguarda le infrastrutture, 1 milione viene messo a disposizione per la progettazione, in modo da essere pronti quando arriveranno i fondi statali.

“Abbiamo fatto di tutto per non incidere in modo gravoso su nessun attore della società piemontese”, ha sottolineato Tronzano.

In attesa delle tabelle che specificano le dotazioni dei singoli capitoli, dall’opposizione sono state chieste precisazioni ed esternate preoccupazioni. Sono state chieste garanzie sulle risorse per il trasporto pubblico locale (Raffaele Gallo,Pd);sulla scuola, il diritto allo studiola cultura (Marco Grimaldi, Lev, e Daniele Valle, Pd); sull’utilizzo dei beni confiscati alla mafia (Diego Sarno, Pd).

L’assessore ha fornito le cifre richieste, rinviando gli approfondimenti agli incontri nelle Commissioni con gli assessori competenti.

La medicina di precisione al tempo del Covid

“LA MEDICINA DI PRECISIONE AL TEMPO DEL COVID, IL PIEMONTE CORRE”, TAVOLA ROTONDA SULLA PRECOCE DIAGNOSI MOLECOLARE DELLE MALATTIE NEOPLASTICHE, LE TERAPIE PERSONALIZZATE E LA COSTITUZIONE IN PIEMONTE DEL MTB (MOLECOLAR TUMOR BOARD)

L’emergenza pandemica da Covid 19 non accenna a placarsi. Ma la Regione Piemonte, nonostante le difficoltà del momento, non perde di vista le problematiche legate alle patologie oncologiche e, anzi, figura tra le prime in Italia ad istituire il Gruppo regionale multidisciplinare Molecular Tumor Board (MTB) per la definizione di profili diagnostico-terapeutici personalizzati nella cura di pazienti oncologici per i quali sia opportuno avvalersi di analisi molecolari non routinarie.

Proprio questo organismo di alta specializzazione scientifica nella diagnosi e cura dei tumori sarà protagonista del webinar che si svolgerà domani, venerdì 26 febbraio 2021, dalle ore 12,00 alle 14,00.

“La medicina di precisione al tempo del Covid, il Piemonte corre”, è il titolo della “tavola rotonda” on-line, alla quale parteciperanno esperti del settore pronti a fare il punto sui progressi della diagnostica e sulla gestione e ottimizzazione della terapia. Ma soprattutto pronti al plauso per l’istituzione del MTB, un organismo capace di individuare, valutare ed interpretare l’esito di test molecolari complessi per l’identificazione, nei  tumori dei pazienti o in biopsie liquide, di alterazioni molecolari di varia natura (genomica, epigenomica,  trascrittomica, proteomica, metabolomica…) che permettano di predire la vulnerabilità a terapie bersaglio molecolare e a immunoterapie (alterazioni molecolari azionabili). Un passo importante verso la medicina personalizzata, un nuovo approccio per il trattamento e la prevenzione di patologie, che tiene in considerazione le differenze genetiche, l’ambiente e lo stile di vita di ogni persona.

Covid, il bollettino di giovedì 25 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1454 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 200 dopo test antigenico), pari al 6.8% dei 21.391tamponi eseguiti, di cui 13.085 antigenici. Dei 1454 nuovi casi, gli asintomatici sono 447(30,7% ).

I casi sono così ripartiti: 194 screening, 756 contatti di caso, 504 con indagine in corso; per ambito: 22 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 137 scolastico, 1295 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 247.546così suddivisi su base provinciale: 21.670 Alessandria, 12.686 Asti, 8.495 Biella, 33.452 Cuneo, 19.221 Novara, 130.588 Torino, 9.133 Vercelli, 9.152 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.208 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.941 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 162 (+10rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.909(2rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.239

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.936.737(+21.391rispetto a ieri), di cui 1.141.280risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.346

Sono 20 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno dioggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.346 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.414 Alessandria, 597 Asti, 380 Biella, 1.108 Cuneo, 774 Novara, 4.258 Torino, 423 Vercelli, 307 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

223.890 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 223.890(+ 728rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.457 Alessandria, 11.551 Asti,7.620Biella, 30.824 Cuneo, 17.567 Novara, 117.598 Torino, 8.233 Vercelli, 8.167 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.116 extraregione e 1.757 in fase di definizione.

Covid, Torino e Piemonte verso la zona arancione

È probabile che il Piemonte torni arancione da lunedì 

La regione e il suo capoluogo sono rimasti quattro settimane in zona gialla, ma dalla prossima settimana – si saprà ufficialmente solo oggi –  potrebbe esserci una nuova stretta con bar in funzione solo per l’asporto e divieto di spostarsi da un comune all’altro. Infatti i contagi settimanali monitorati  dal ministero della Salute e dal Comitato tecnico scientifico, dal 15 al 21 febbraio, sono 5744, aumentati  rispetto ai 5127 di quella prima . L’indice Rt che si era fermato a 0,96 è ora in avvicinamento a quota 1, in base alla quale scattano le restrizioni.