Qualche informazione in più dalla dottoressa Tiziana Inversi, anestesista all’ospedale Molinette di Torino
La parola Anestesia deriva dal greco “anaistèsia”, insensibilità, derivato di “aistesis”, sensazione. Secondo l’etimologia, questa parola significa la mancanza o la soppressione della facoltà di sentire. Perché è necessario fare l’anestesia ed in genere questo si verifica ai fini di un intervento chirurgico? Per il semplice fatto che con l’Anestesia si evita di sentire il dolore necessariamente legato all’atto chirurgico che può essere invasivo e demolitivo oppure invasivo ma ricostruttivo. Il termine Anestesia può, quindi, essere utilizzato in modo molto ampio in quanto si può anche riferire alle funzioni organiche e alla vita di relazione nel senso che l’essere umano, a seconda del tipo di Anestesia a cui può venir sottoposto, può essere in grado di relazionarsi con l’ambiente che lo circonda ( medici e personale infermieristico) oppure no. A questo punto quindi possiamo differenziare i diversi tipi di anestesia . Approfondiamo prima la nostra conoscenza sull’Anestesia Generale detta anche Narcosi. Il termine “Narcosi” deriva dal greco “vàpkwonc”, ovvero torpore nel linguaggio medico. In effetti, a seconda del dosaggio dei farmaci utilizzati a tale scopo, l’Anestesista puo’ indurre nel soggetto o uno stato di “sedazione” più o meno profonda cioè di torpore …intorpidimento dei sensi e dello stato di coscienza, oppure un vero e proprio stato di incoscienza da “coma farmacologico”, nel senso che la narcosi non è altro che uno stato di coma indotto dai farmaci somministrati, e da questo tipo di coma ci si risveglia sempre con la sospensione dei farmaci somministrati, tranne in rarissimi casi in cui delle complicanze improvvise possono arrecare danni irreparabili all’encefalo. Fin qui abbiamo parlato di Anestesia totale o generale o con termine più appropriato narcosi. Vediamo quali altri tipi di Anestsia ci possono essere. Innanzitutto entriamo nel merito dell’anestesia in cui non c’è perdita dello stato di coscienza, quindi il soggetto rimane sveglio, lucido ed è in grado di relazionare con l’ambiente che lo circonda; si tratta delle anestesie effettuate con l’uso di anestetici locali: Anestesia Neurassiale viene anche definita Subaracnoidea o Spinale, il termine corretto è il primo. Questo tipo di anestesia si effettua somministrando l’anestetico nel liquido cefalo-rachidiano o liquor.Con questo tipo di anestesia il soggetto rimane sveglio e lucido ma l’ARTO o i 2 ARTI INFERIORI PERDONO COMPLETAMENTE LA POSSIBILITA’ DI MUOVERSI E DI PERCEPIRE IL DOLORE perché l’anestetico locale somministrato nel liquor blocca i motoneuroni cioè i neuroni che controllano il movimento nonché la sensibilità dolorifica,quindi non si sente il dolore durante l’intervento …le altre sensazioni restano (e cioè la sensibilità tattile.. quindi si ha la percezione di essere toccati, nonché la percezione del nostro corpo nello spazio cioè sensibilità propriocettiva). Anestesia Peridurale è simile all’anestesia Neurassiale, ma in questo tipo di anestesia manteniamo il movimento degli arti perché l’anestetico locale non blocca la funzione dei motoneuroni. Anestesia Locale o locoregionale viene effettuata quando si vuol eliminare il dolore in una parte più o meno piccola del nostro corpo. Tutte queste Anestesie vengono effettuate da un Medico Specializzato che è l’Anestesista che in genere lavora anche in Pronto soccorso e in Rianimazione. L’unica variante è l’anestesia locale in quanto sempre più spesso è il chirurgo stesso ad effettuarla, in questo caso l’Anestesista spesso provvede a sedare il soggetto tenendolo in uno stato di torpore piùo meno profondo.