Come si ricorderà, la stampa aveva diffuso voci insistenti circa un aumento dei costi fino a 12 miliardi
Nuovo capitolo nella storia pasticciata dei costi lievitati per la realizzazione dalla Tav. Il costo dell’opera “sarà definito dal certificatore terzo. Ad oggi a carico dell’Italia sono 2,9 miliardi, al netto degli 1,9 del contributo Ue”. L’Ansa riporta le parole di Maurizio Gentile, ad di Rfi, che è stato sentito nell’audizione alla commissione Trasporti del Senato. “Il costo non è cambiato e non c’è motivo di dubitare che il contributo Ue sarà del 40%”. L’audizione ha visto anche la presenza dell’ad di Fs, Michele Elia. Il senatore pd Stefano Esposito, vicepresidente della commissione, da sempre favorevole alla Torino-Lione, sostiene che, alla luce di tali dichiarazioni, la questione è chiusa.
Come si ricorderà, la stampa aveva diffuso voci insistenti circa un aumento dei costi fino a 12 miliardi. Da qui la polemica politica e i ricorsi avviati presso la Corte dei Conti da una ventina di sindaci No Tav. Il ministro Maurizio Lupi aveva in ogni caso confermato in Parlamento che “tra le priorità infrastrutturali del Governo c’è la Torino-Lione e che i costi sono stati fissati” e aveva nuovamente sottolineato che restava – come previsto – a 2,9 miliardi il contributo italiano. La tav è inoltre stata confermata pochi giorni fa dall’Ue” opera strategica, non solo per l’Italia ma per l’intera Europa”.
(Foto: il Torinese)