Sale nei primi tre mesi del 2016 la produzione industriale in Piemonte, registrando un +2,2%. In crescita quasi tutti i settori e le province, in particolare le industrie elettriche ed elettroniche (+8,9%) e il Verbano Cusio Ossola (+8,4%). I dati sono stati diffusi da Unioncamere in collaborazione con Confindustria Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit. Sono state rilevate 1.259 imprese manifatturiere piemontesi, per un totale di 94.938 addetti e un valore di oltre 54 miliardi di euro di fatturato. Nel primo trimestre 2016, tranne le imprese della provincia di Asti, in sostanza stazionarie, (-0,5%), tutte le realtà territoriali hanno registrato incrementi della produzione industriale. La performance più significativa è stata realizzata, dal Verbano Cusio Ossola (+8,4%). Poi le province di Alessandria (+4,5%), Vercelli (+3,1%), Biella (+2,6%), Cuneo(+1,9%), Torino e Novara (+1,3%).
Invece nel primo quadrimestre in Piemonte la richiesta di cassa integrazione è stata pari a 39.029.755 ore, in crescita del 14,5% rispetto all’anno prima (-52% ordinaria, +70,1% straordinaria, -80,6% deroga). I lavoratori coinvolti sono stati, mediamente, 57.397, 7.275 unità in più rispetto al primo quadrimestre 2015. Torino, con 31.447.524 ore richieste, si conferma provincia più cassaintegrata d’Italia, seguita da Roma (18.464.229 ore) e Milano (10.530.867 ore).La nostra è al 2/o posto tra le regioni, dopo la Lombardia.