La sorveglianza speciale per i cinque anarchici e antagonisti torinesi che in Siria combattevano insieme con le milizie curde dello Ypg contro l’Isis “prescinde, secondo il dettato della legge, dalla natura politica del gruppo che ha operato l’addestramento” militare. Lo scrive la procura di Torino in un comunicato nel quale sottolinea di avere “proposto una sorveglianza su giovani” in quanto questi avevano in Italia precedenti per episodi di violenza legati a fatti politici.