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I torinesi riscoprono il pollice verde

40 giorni a casa e gli italiani riscoprono il pollice verde non solo fuori città; quasi ovunque balconi, terrazzi e persino davanzali si sono trasformati in piccole aree verdi dove coltivare verdure, ortaggi e piantine. Secondo una recente indagine di Coldiretti l’orto è il sogno del 62% degli italiani e, complice il lockdown, molti hanno provato a realizzarlo.

Peraga Garden Center di Mercenasco (TO), uno dei più grandi Garden Center di Italia, è sin degli anni 80 il punto di riferimento del nostro paese per l’orto bio, per tutte le verdure biologiche sane e rispettose dell’ambiente che non siano state sottoposte a trattamenti e non siano cresciute con i concimi chimici, nonché per tutto ciò che serve per una concimazione naturale e per una difesa biologica.

Da Peraga Center partono ogni mese migliaia di ordini e la richiesta legata all’orto è cresciuta del 50% rispetto allo stesso mese del 2019.

“A causa del Lockdown – dichiara Gianni Peraga – molti clienti hanno iniziato ad acquistare anche online e gli ordini arrivano da tutta Italia; notiamo che ovunque c’è un ritrovato piacere nel coltivare il proprio orto o, se si abita in città, nel trasformare un angolo di balconi e terrazzi per la produzione casalinga di pomodori zucchine e piante aromatiche.

Naturalmente riceviamo tanto ordini dal Canavese ma tanti torinesi e piemontesi si sono rivolti a noi per ricevere a casa piante e ortaggi. L’ortaggio più richiesto è il pomodoro in tutte le sue varietà ma è molto venduta anche l’insalata, facile e veloce da coltivare. Notiamo con piacere che è salita anche la richiesta di attrezzi e oggetti da giardino che permettono di coinvolgere nella attività anche i più piccoli: non è mai troppo presto per amare la natura!

Ci capita poi di parlare con i clienti e abbiamo toccato che per qualcuno questa attività è una coccola, per altri la spinta e legato alla paura di non trovare verdure fresche e buone disponibili nei negozi. Accanto all’orto cresce anche la voglia di BBQ… Chissà che fra qualche settimana non si possano grigliare le prime zucchine home made!”.