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Disegna il tuo cavallo, il concorso più divertente dell’anno

1° Novembre/15 Dicembre 2022

il 1° novembre inizia il concorso più divertente dell’anno riservato a tutte le bambine e tutti i bambini del Piemonte che potranno così dare libero sfogo alla loro fantasia disegnando il “loro” cavallo e cercare di vincere i bellissimi premi in palio!

Al cavallo, animale nobile e bellissimo al quale l’uomo deve i traguardi che ha raggiunto, dedichiamo questo concorso di disegno riservato alle alunne ed agli alunni sino ai 14 anni compiuti di tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado del Piemonte.

Partecipare è facilissimo: sul sito https://www.clubcavalloitalia.it/concorso-disegna-il-cavallo/ tutte le informazioni, i premi per i vincitori, per le insegnanti e per le scuole, il Regolamento Ufficiale e il Bando Ufficiale!

Per ogni informazione inviate una e-mail a: info@passionecavallo.it
Noi rispondiamo sempre a tutti.

 

Musei Reali, Concordia, Miradolo: tutti gli eventi di Halloween

Speciale Halloween ai Musei Reali. Attività per famiglie in Galleria Sabauda, visita al buio in Armeria e apertura straordinaria con rievocazione celtica al Museo di Antichità

 

Sabato 29 ottobre, alle ore 16,mentre la notte più spaventosa dell’anno si avvicina, in Galleria Sabauda si svolge un’avvincente sfida a caccia di diavoli, mostri e draghi tra le tavole dipinte dai maestri del Rinascimento: Aspettando Halloween, un pomeriggio per le famiglie tra incredibili leggende, enigmi da risolvere e maschere da decorare.

Attività consigliata dai 6 ai 10 anni, con prenotazione obbligatoria.

Costo dell’attività: 5 euro per i bambini, solo biglietto di ingresso per gli adulti accompagnatori (tariffa speciale 10 euro, gratuito con Abbonamento Musei).

Info e prenotazioni: 011 19560449 e info.torino@coopculture.it– Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture

 

Lunedì 31 ottobre, alle ore 17, il percorso Quattro storie di paura conduce i bambini e le loro famiglie a scoprire la Galleria Sabauda, dove si nascondono mostri terribili e animali che sembrano usciti da storie di paura. Saranno proprio i piccoli partecipanti a dover raccontare ai grandi, con l’aiuto dell’operatore didattico, quattro storie spaventose ispirate ai personaggi dei quadri e con un elemento sorpresa che renderà l’esperienza ancora più divertente.

Costo dell’attività: 10 euro per i bambini, solo biglietto di ingresso ai Musei Reali per gli adulti accompagnatori (15 euro ordinario, 2 euro da 18 a 25 anni, gratuito under 18).

Info e prenotazioni: 011 19560449 e info.torino@coopculture.it– Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture

 

Lunedì 31 ottobre, alle 19.30 e alle 21, visita speciale Armeria Reale al buio. La guida di CoopCulture vi accompagnerà in una suggestiva visita a luci spente all’interno dell’Armeria, alla ricerca di dettagli da svelare e storie da raccontare.

Costo dell’attività: 7 euro, oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (3 euro ordinario, gratuito under 12).

Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Lunedì 31 ottobre, dalle 19.30 alle 23.30, apertura straordinaria del Museo di Antichità (ultimo ingresso ore 22.45).

Dalle 20 alle 22 l’evento Halloween: la vera storia offre al pubblico una serata suggestiva per narrare le origini di una notte non così lontana dalle nostre tradizioni. La rievocazione, a cura delle associazioni TerraTaurina e Okelum, permette di conoscere la cultura dei Celti, tra analogie, diversità e trasmissione di usi e saperi con altre antiche civiltà.

Alle 22.30, nei Giardini Reali, si terrà il rito di Samonios, la cerimonia celtica che celebrava la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo, quando il mondo dei vivi e quello dei morti entravano in comunicazione tra loro.

In occasione della serata, è prevista una degustazione con il mastro birraio Mauro Mascarello del Birrificio Torino.

Costo dell’attività: 5 euro, gratuito fino a 12 anni.

Info e prenotazione consigliata: 011 19560449 e info.torino@coopculture.it– Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture

 

 

Lunedì 31 ottobre, ore 19 e 22

Teatro Concordia, Venaria Reale (TO)

HALLOWEEN CELEBRATION

Cento artisti sul palco, tra musicisti, cantanti, attori e ballerini per uno spettacolo di musica, danza e comicità

 

Dopo il successo di “Broadway Celebration” e “STARS a Pop Rock Celebration”, Melina Pellicano, con la direzione artistica di Marco Caselle & Alex Negro, porta sul palco del Teatro Concordia 100 artisti tra musicisti, cantanti, ballerini e attori per un viaggio tra le atmosfere e le colonne sonore di Halloween. In scena i più celebri film e musical, da Nightmare Before Christmas, The Rocky Horror Show, La Piccola Bottega degli Orrori, Thriller, Ghost, La Famiglia Addams, Hocus Pocus, Ghostbusters, con musica dal vivo e la partecipazione del Sunshine Gospel Choir.

Masche, incantesimi e foliage 

30 ottobre – 1 novembre

Halloween al Castello di Miradolo con le attività per famiglie

 

 

Dalla caccia alle Masche alla passeggiata in notturna nel parco, al laboratorio in maschera sul foliage: si festeggia Halloween in famiglia al Castello di Miradolo, da domenica 30 ottobre a martedì 1 novembre.

Si parte il 30 ottobre con un tuffo nel folklore piemontese alla scoperta delle Masche. Nella giornata più terribile dell’anno, bimbi e genitori si inoltrano nel Parco del Castello alla scoperta di figure misteriose, incantesimi e contro incantesimi, costruendo il proprio “Libro del comando”. Lunedì 31 sono in programma uno spettacolo diffuso nel parco con l’associazione Pirilampo Scuola di Circo e la passeggiata in notturna. Martedì 1 novembre con la passeggiata guidata “La Magia del Foliage” si scoprono gli alberi centenari del parco e i ritmi biologici delle piante osservando i cambiamenti che sopraggiungono nel giardino con l’avvento dei primi freddi e la preparazione al lungo inverno. Avvolti dai caldi colori autunnali si può partecipare a una divertente attività all’aperto, seguita una golosa merenda a tema in maschera (facoltativa).

Buonissima, cibo, arte e altre bellezze

A Torino fino a domenica 30 ottobre  la seconda edizione 

 IL PREMIO BOB NOTO 2022

Alla cerimonia di apertura alla Nuvola Lavazza consegnato il Premio Bob Noto”
premio all’irriverenza a Massimiliano e Raffaele Alajmo.

In occasione della cerimonia di apertura ufficiale di Buonissima 2022 alla Centrale Lavazza il Premio Bob Noto è stato consegnato dalle mani del vincitore della prima edizione Andoni Luis Aduriz “all’irriverenza” dei fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo, forti delle loro 5 stelle Michelin in 3 ristoranti.

Uno dei grandi motivi di orgoglio di Buonissima è aver fatto da innesco ed essere oggi la cornice del Premio Bob Noto, che è stato per tutti gli appassionati del gusto – cuochi, giornalisti, critici, gourmet – fonte di enorme ispirazione: “se non ci fosse stato lui, non saremmo quello che siamo, e con ogni probabilità Buonissima non sarebbe mai nata. È tutt’ora una continua fonte d’ispirazione“, dicono i direttori Matteo Baronetto, Stefano Cavallito e Luca Iaccarino.

Pur essendo stato varato l’anno scorso, il premio ha subito conquistato una grande autorevolezza, perché è un riconoscimento che – attraverso il confronto tra i giurati – cerca con onestà di individuare un cuoco al mondo che incarni una peculiarità di Bob, che gli piaceva o che gli sarebbe piaciuto. “L’assegnazione del premio all'”irriverenza” ad Andoni Luis Aduriz, nel 2021, si dimostra ogni giorno più giusta (e la cena unica e audace che ha cucinato a Del Cambio durante Buonissima 2022 ne è stata l’ennesima dimostrazione), siamo certi che quello 2022 attribuito a Massimiliano e Raffaele Alajmo per l'”ironia” accompagnerà i grandi ristoratori veneti sulla strada della creatività e della leggerezza.”

La Giuria, composta da Ferran Adrià, Davide Scabin, Antonella Fassio, Sara Peirone, Marco Bolasco, Paolo Griffa oltre i direttori artistici di Buonissima, ha assegnato il premio, dedicato all’ironia tipica di Bob Noto, con la motivazione:
Fare cose serissime senza prendersi troppo sul serio. Lironia dei fratelli Alajomo è come discordanza ed è questa incongruità che è spesso connessione con il vero. L’ironia come critica, prima di tutto di sè stessi, e per la leggerezza di un gioco nel gioco che vuole sottolineare un approccio alla tavola sempre sorridente.
L’ironia di questi due fratelli, applicata al lavoro ma che è anche stile di vita, è ciò che si manifesta nei piatti e nel modo di servirli, nelle atmosfere e nello stile del servizio, nell’identità e nel racconto.  E c’è anche una bellissima forma di ricordo dell’infanzia negli Alajmo, nel loro continuo dissimulare, perché è proprio in quella fase della vita che l’ironia sa sottolineare la verità. Ma lo fa sempre mantenendo viva la capacità di ridiscutere tutto, e ce n’è bisogno, in un mondo gastronomico che, ahinoi, lo fa invece sempre di meno.”

Alla cerimonia sono intervenuti, oltre alla Direzione Artistica e organizzativa di Buonissima, il sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo, l’Assessore Regionale all’agricoltura e al cibo Marco Protopapa.

Insieme a loro il Vicepresidente Gruppo Lavazza Giuseppe Lavazza che ha dichiarato: “Una proposta gastronomica innovativa e di alta qualità può aiutare a valorizzare un territorio come quello di Torino, trasformandolo in una meta turistica del gusto e dei sapori da scoprire. Per fare ciò, occorre restituire alla città degli ambienti accoglienti e belli, capaci di valorizzare un’offerta di eccellenze culinarie e di passione, diventando simboli incontestati e ammirati in tutto il mondo. Buonissima è un grande evento che tiene uniti i migliori chef nazionali e internazionali con l’obiettivo proprio di definire Torino come capitale del gusto e che vuole ricordare un amico unico, ironico e con una gran voglia di vivere in modo leggero, Bob Noto”

Buonissima prosegue fino a domenica con appuntamenti “top e pop” in tutta la città e non solo.

Halloween in Borgata Lesna!

La Borgata Lesna, quartiere periferico di Torino situato nella Terza Circoscrizione, torna protagonista con la festa di Halloween.

Il 27 OTTOBRE alle ore 17:30 nel
GIARDINO di VIA OZIERI
ci sarà La CACCIA AL DOLCETTO
ed a seguire la super MERENDA
dedicata a tutte le bambine ed i bambini di ogni età accompagnati da una persona adulta.
Il 31 OTTOBRE dalle ORE 17:30 alle 19 il rituale magico DOLCETTO O SCHERZETTO?
Passeggiando per le vie della Borgata,presso tutti i negozi, facilmente individuabili ed aderenti all’iniziativa,saranno messi a disposizione dolcetti a volontà ed,ATTENZIONE anche qualche scherzetto!
Per informazioni e prenotazioni ecco la mail
loscatolino@gmail.com
Questa bellissima Iniziativa è organizzata da Lo Scatolino Teatro in collaborazione con la Bocciofila di Borgata Lesna,Il Comitato spontaneo di Quartiere Lesna ed I Commercianti di Borgata Lesna che hanno aderito all’iniziativa.La Terza Circoscrizione ha aderito all’iniziativa dando il suo patrocinio.

Enzo Grassano

 

Cristina Sartorio: “Medicina Estetica e Social, quale rapporto?”

Il noto medico chirurgo estetico torinese seguitissima sul web riflette sulle linee guida per una sana relazione biunivoca corretta tra due mondi entrambi dalle grandi potenzialità.

“L’importante è esserci”, teorizzava nel secolo scorso, prima dell’avvento della grande rivoluzione digitale, Marshall McLuhan, illuminato pensatore e sociologo canadese. Un assunto, questo, che vale anche per la moderna medicina estetica, sempre più presente su social network e new media.

Strumenti sempre più impiegati dai volti noti della medicina e chirurgia dedicate alla bellezza che appaiono di frequente in tv, adoperandoli anche per l’autopromozione e il lancio di nuove metodologie, approcci e prodotti, anche editoriali, pronti a sbarcare in pompa magna nel grande mercato del benessere.

Ma quali sono, in realtà, i presupposti da tenere ben presenti quando ci si affida al mondo di internet per scegliere un professionista cui affidarsi?

Per Cristina Sartorio, affermato e stimato medico chirurgo estetico torinese con studio a Torino (in Corso Ferrucci, 73) e a Santa Margherita Ligure (entrambi tra i più avanguardistici nel Belpaese) distintasi in Italia per una formazione olistica completa a 360° sul benessere psicofisico della persona vista nel suo insieme, “E’ importante discernere in primis tra la voglia di apparire e quella, invece di comunicare. Il medico riveste sempre un ruolo delicato e superpartes, dal quale va escluso ogni mero coinvolgimento formale e a sé stante dell’ego. Importante, inoltre, anche considerare modalità e linguaggio: è bene semplificare concetti complessi per renderli alla portata di tutti, ma nel pieno rispetto della terminologia e dei parametri di una comunicazione sempre e solo comunque di natura scientifica anche nella forma, oltre che nella sostanza.

Perché, per Cristina Sartorio, fortunata autrice del bestseller ‘La Bellezza dell’Imperfezione’ (Edizioni HCA), titolare ed ideatrice anche della raffinata linea cosmeceutica ‘CriSkin – Sartorial Skincare’ (più informazioni su www.criskincosmeceutical.it), Il consiglio primario è di porre attenzione sempre sulla proattività e la propositività del messaggio: il medico corretto non invita all’azione in quanto tale, ma offre una panoramica la più esaustiva possibile sulle più attuali, moderne e comprovate opportunità di cure e trattamenti disponibili per le varie necessità patologiche ed estetiche. Sottolineando altresì come sia importante il ruolo imprescindibile dell’anamnesi individuale di ciascun soggetto: per il quale la prima visita dev’essere sempre per lo più approfondita e dettagliata sia sul versante fisico che su quello propriamente psichico ed emotivo.

E questo proprio perché il vero benessere, ancor prima di essere esteriore e quindi visibile e condivisibile, è un fatto propriamente endogeno. “Un elemento che nasce altresì dall’accompagnamento a una profonda conoscenza interiore derivata dalla certezza assoluta che il miglioramento, oggettivo e misurabile, programmato e fattibile, è sempre ottenibile. Concludo invitando a valutare anche la coerenza e la relativa continuità del medico con gli strumenti informativi a sua disposizione, comprese piattaforme come ad esempio Linkedin cui è possibile ritrovare i curricula specifici e aggiornati dell’iter formativo ed esperienziale insieme di ciascun professionista. Inclusa anche la periodicità degli aggiornamenti dei contenuti sui vari canali disponibili e l’attualità degli stessi in linea con i trend del momento storico corrente, con ampio sguardo a come la medicina estetica viene a parità di trattamento affrontata anche nel resto del mondo”.

Tutte le informazioni sul sito www.cristinasartorio.com e sulla Pagina Facebook Medicina Estetica Cristina Sartorio e su Instagram al profilo @dr.cristinasartorio.

In funivia da Castelnuovo don Bosco ad Albugnano

Udite, udite, astigiani e torinesi.

Si chiamano Funi-bike e Green bike, il primo è una funivia che salirà in otto minuti da Castelnuovo don Bosco all’Abbazia di Albugnano, il secondo è una pista ciclabile di oltre trenta chilometri in mezzo al verde dei campi che collegherà Chieri e Albugnano. Andiamoci piano, per ora è tutto soltanto sulla carta. Per il momento si tratta di due ambiziosi progetti, stile Trentino e Veneto, che potrebbero rilanciare e rivoluzionare il turismo di questa parte del Monferrato tra le prime colline dell’Astigiano e quelle torinesi. Se ne è parlato in un convegno nelle sale della nuova Enoteca Regionale dell’Albugnano. Si tratta di due studi dell’architetto Alberto Sotillo, e quello, senz’altro più ardito e anche un po’ visionario, riguarda la costruzione della “Funibike di Asti” per collegare in otto minuti Castelnuovo Don Bosco con la storica Abbazia di Vezzolano.
Si partirebbe dal centro di Castelnuovo per arrivare ad Albugnano, a quota 530 metri. Quattro cabine, due per ogni ramo di fune, in ogni cabina 10 persone e 8 biciclette. Costo dell’opera: 10-12 milioni di euro da finanziare con un bando dell’Unione Europea per la mobilità sostenibile. Quattro chilometri di tragitto su fune e due piloni di sostegno. Il costo stimato va da 10 a 12 milioni di euro che, secondo il progettista di origine venezuelana Sotillo, che, guarda caso, abita proprio ad Albugnano, una delle località più panoramiche di tutto il Monferrato, sono reperibili dai bandi regionali per lo sviluppo del turismo e del territorio. Molti operatori del turismo sono favorevoli al progetto che un giorno potrebbe diventare realtà ma non mancano alcune perplessità. Altro discorso è invece il progetto della ciclopista, questo sì, realizzabile nel medio periodo. Si tratta di una ciclovia che unisce i comuni di Chieri, Riva presso Chieri, Buttigliera d’Asti, Castelnuovo Don Bosco, Pino d’Asti , Albugnano e l’Abbazia di Vezzolano. Il percorso partirebbe dalla stazione di Chieri e si snoderebbe interamente nel verde, lungo sentieri e strade sterrate, realizzando alcune passerelle sopraelevate per evitare le statali più caotiche che sono spesso un pericolo per i ciclisti. Lungo il percorso della ciclovia sarà possibile ricaricare le bici elettriche, rifornirsi d’acqua e chiamare i soccorsi, se necessario. Ora tocca al Comune. Gli studi, eseguiti da un gruppo di professionisti guidati dall’architetto Sotillo, sono al vaglio dei tecnici dell’Amministrazione di Albugnano. Si aprirà presto un dibattito con i sindaci e gli operatori del turismo e del commercio presenti sul territorio.
Filippo Re

Mercatino delle Pulci, delle Erbe e dell’Artigianato a Giaveno

 

Il 30 ottobre

 

L’appuntamento mensile con i più begli oggetti da collezione si svolge eccezionalmente per il mese di ottobre la quinta domenica del mese, il 30 ottobre. Solitamente, ed è da segnare sul calendario, la manifestazione si svolge la quarta domenica del mese, ma quest’anno c’è stato uno slittamento di Fungo in Festa.

Vie e piazze del centro storico giavenese ospiteranno banchi, bancarelle con oggettistica, curiosità, articoli da collezione, mobili, libri e tanto altro.

Presenti anche banchi dedicati all’artigianato, con opere di creatività davvero originali su materiali inconsueti, e le bancarelle dedicate al mondo delle erbe, quelle che fanno bene al nostro benessere e ci riconciliano con la natura.

Il mercatino di Giaveno è ormai una tradizione consolidata e negli anni ha migliorato la qualità degli espositori, diventando uno degli appuntamenti più ricercati dai collezionisti e dagli amanti del genere

Ogni volta una nuova emozione, nello scoprire nel contesto del centro di Giaveno, attivissima città ricca di manifestazioni, un mondo di oggetti.

 

Le “mani dipinte” di Guido Daniele in mostra a Porte di Moncalieri

Con 30 opere che fondono arte e natura si presenta l’affascinante percorso espositivo che prende il nome di “Handimals – La Natura nelle Mani dell’Uomo”, in mostra fino al 30 ottobre al Centro Commerciale Porte di Moncalieri.

 

Da oltre vent’anni, il talentuoso artista Guido Daniele propone una forma originale di body painting e dipinge sulle mani animali di ogni tipo, da quelli selvatici a rischio di estinzione a quelli domestici che al giorno d’oggi spesso vengono abbandonati. L’effetto straordinariamente realistico e il loro linguaggio universale, ha reso virali in tutto il globo le opere del body painter.

 

La mostra fotografica “Handimals”, infatti, ha spopolato in Europa, a Dubai, e Taiwan fino in Costa Rica e Madagascar, per proseguire negli Stati Uniti con location d’eccezione come il Top of the Rock di New York, veicolando un messaggio a sfondo ecologico. La fugacità della pittura sulle mani di Daniele, allude alla fragilità della fauna del nostro pianeta e espone a gran voce l’importanza del rispetto e la salvaguardia del mondo animale in tutte le sue declinazioni.

 

Le “Manianimali” sono sbarcate anche nel torinese, presso il Centro commerciale Porte di Moncalieri che, con questa iniziativa, celebra la bellezza della natura e come il suo futuro sia proprio nelle mani dell’uomo. L’esposizione rimarrà allestita nella piazza principale davanti all’ipermercato fino al 30 ottobre.  A riscontrare grande successo è stata la straordinaria live performance dell’artista che, utilizzando come tele le mani di alcuni visitatori, ha dato una dimostrazione stupefacente e d’impatto della sua arte.

 

Inoltre, Porte di Moncalieri ha organizzato anche 4 workshop didattici, che si tengono ogni sabato di ottobre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00. Questi laboratori creativi sono un’opportunità unica di intrattenimento ma soprattutto di formazione per i più piccoli, che rappresentano le generazioni del domani e dovranno essere in grado affrontare tali problematiche, per un mondo sempre più sostenibile.

 

Valerio Palumbo, Direttore del Centro Commerciale Porte di Moncalieri, dichiara: “Con la mostra Handimals, Porte di Moncalieri dà il via ad una serie di impegni a favore della comunità locale che trattano temi significativi come l’ecologia e il rispetto dell’ambiente. Questo importante evento è solo l’inizio di un percorso che verrà man mano svelato e che sarà susseguito da altrettante novità per il nostro Centro Commerciale”.

 

Per avere maggiori informazioni visita il sito www.portedimoncalieri.com

Il disturbo da accumulo

Alcune trasmissioni TV devono la loro fortuna al sempre più frequente disturbo da accumulo, chiamato con il termine inglese hoarding che, tra gli altri significati, ha anche quello di accumulo, incetta, ammassamento.

Da qui il termine accumulatori seriali usato per designare quanti ne siano affetti.

E’ una patologia psichica che porta un individuo a non disfarsi di nulla di ciò di cui entra in possesso, arrivando al punto di non riuscire più a vedere il pavimento e, spesso, a non potersi più muovere nell’appartamento.

Tale patologia, che in forma lieve si manifesta in moltissime persone, specie anziane, assume livelli di pericolosità se concomitante ad altri disturbi neurologici o psicologici, spesso accelerata da eventi quali lutto, abbandono, infortunio, ecc.

Le vittime sono in maggioranza donne, solitamente con bassa scolarità e ceto sociale disagiato.

Ma vediamo in dettaglio: spesso l’accumulatore arriva a non gettare nemmeno i rifiuti, raccoglie oggetti per strada (come farebbe un ferrivecchi) e li porta a casa accumulandoli sempre più per il puro gusto di accumulare, senza catalogarli, senza ordinarli e, soprattutto, senza valutare le conseguenze che ciò possa avere dal punto di vista igienico e sociale (l’olfatto dei vicini, invece, se ne accorge eccome).

Tralasciando l’aspetto legale dell’appropriazione di ogni res derelicta trovata in giro, come una patologia che si aggravasempre più anche l’hoarding tende a peggiorare col passare del tempo; in molti casi, avvisato dai vicini dell’accumulatore seriale, chi è intervenuto si è trovato davanti scene degne di un film horror: accumuli di feci (degli animali domestici e, spesso, umane), cibi scaduti ed avariati, rifiuti ormai decomposti con le finestre spesso coperte da masserizie, rifiuti, mobili.

E’ evidente che sia quasi impossibile parlare di prevenzione in questi casi; il soggetto che diventa accumulatore seriale non si rende conto della pericolosità del suo stile di vita anche perché spesso il disagio mentale da cui è affetto lo rende avulso dalla realtà.

Come ho già avuto modo di scrivere in passato, la soluzione più efficace è il buon vicinato, l’azione sociale di amicizia, vigilanza, conforto che i vicini di casa, sempre, dovrebbero esercitare: non vedi da alcuni giorni il tuo vicino, oppure non lo vedi uscire a gettare l’immondizia ma solo rientrare dalla spesa, il suo aspetto denota trascuratezza? Perché non parlargli, o contattare i suoi figli o, nei casi accertati, un assistente sociale?

Si può evitare l’insorgere di patologie più gravi per chi sia vittima di quello stile di vita e gli / le si permette di vivere in un ambiente idoneo.

La società attuale da un lato si chiude a guscio nei confronti delle richieste di aiuto, anche tacite, che ci provengono quotidianamente da chi ci circonda ma dall’altro è pronta a giudicare, criticare, reprimere a parole ogni comportamento anche se, in ultima analisi, è identico al nostro.

Mentre nei decenni scorsi la famiglia, pur con i distacchi dovuti a matrimoni e impegni di lavoro, rimaneva comunque in contatto quotidiano ora, complice un lavoro che spesso ci porta addirittura a migliaia di chilometri e l’aumento delle famiglie mononucleari, è facile diradare i contatti e non riconoscere richieste di aiuto che si manifestano anche solo con la tristezza della voce, con il cambiamento di orari dei pasti o delle telefonate o con palesi manifestazioni di alterazione.

La famiglia patriarcale, pur con i difetti che ogni società reca con sé, aveva il pregio di unire sotto un unico tetto gli educatori, le baby sitter, le badanti, la cuoca; ora, ritenendo di aver realizzato una evoluzione con l’indipendenza, il lavoro all’esterno e l’aumento dell’età media ci accorgiamo che, in realtà, siamo più soli, più fragili, più poveri.

Sergio Motta