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La Festa d’autunno anima Chivasso

CHIVASSO (TO) – VIA TORINO – PIAZZA DELLA REPUBBLICA – PIAZZA CARLETTI

7/8 OTTOBRE 2023

Torna a Chivasso in Via Torino la 18° edizione della FESTA D’AUTUNNO il 7/8 Ottobre (dalle ore 9,30 alle ore 19,30) con il Patrocinio del Comune di Chivasso.


La manifestazione conferma il format tradizionale con la presenza in Via Torino del mercatino di diverse tipologie di prodotti (tipici enogastronomici, artigianato, articoli per la casa, commercio) in Piazza della Repubblica la Corsa sui grilli vintage (antichi tricicli di ferro coloratissimi) ed in Piazza Carletti la Casa di Topolino con truccabimbi, babydance, bolle giganti e magia.

La musica sarà la colonna sonora durante tutta la giornata e non poteva mancare alla manifestazione.

La Festa d’Autunno è inoltre unoccasione per visitare la bella e ricca città di Chivasso, considerata la porta del Canavese, sempre affollata e piena di vita sospesa tra straordinari tesori artistici, preziosi palazzi civili e meravigliose architetture religiose.

VIA TORINO – I MERCATINI Sono circa 50 espositori con tantissimi prodotti di diversi settori merceologici:

Selezionati prodotti tipici regionali italiani e prodotti di qualità : formaggi e salumi piemontesi tipici delle Langhe, miele e prodotti dell’alveare, composte di frutta bio, prodotti tipici toscani come la porchetta d’asporto, salumi e formaggi, la finocchiona, il pecorino e i cantucci, prodotti tipici calabresi, la focaccia e altri prodotti tipici della Liguria, prodotti tipici pugliesi, formaggi siciliani come cacio cavallo ragusano DOP, e per i più golosi dolci tipici piemontesi come paste di meliga, canestrelli, torte di nocciola, biscotti, caldarroste, noci, liquirizia pura e tantissimi altre specialità

Opere di ingegno – artigianato – arte
il meglio delle creatività e opere dell’ingegno come bigiotteria realizzata in vari materiali come pietre naturale e semipreziosa, acciaio, alluminio e perline, cristalli grezzi e cristalli swaroski, artigianato in legno, minerali e incenso naturale, cucito creativo, complementi d’arredo, borse dipinte, accessori moda, pellicce, orologi in legno, artigianato e geometria sacra, quadretti in legno incisi al laser, bigiotteria harrypotter, personaggi avengers e marvel da collezione.…. e tanto altro ancora

CASA DOLCE CASA Prodotti e servizi per la casa sono presenti aziende che presentano casalinghi (robot da cucina, aspirapolveri) materassi, accessori per la pulizia della casa e la cucina)


PRODOTTI BIOLOGICI Prodotti per la cura e la bellezza della persona

Piazza della Repubblica AREA GIOCHI BAMBINI con la corsa sui Grilli Vintage

Piazza Carletti CASA DI TOPOLINO con truccabimbi, babydance, bolle giganti e magia

ARTISTI – MUSICISTI DI STRADA ITINERANTI

Intrecciare i fili scioglie lo stress

Il potere rilassante, creativo e anche social della maglia

 

Pensare che lavorare a maglia sia semplicemente una attività artigianale legata alla gioia di indossare un bel maglione fatto in casa è riduttivo, credere che intrecciare fili sia solo una occupazione di ripiego per passare pomeriggi in alternativa alla noia, ancora di più.

Sferruzzare, incrociare cordoncini colorati dopo aver scelto con cura i colori della lana, o del cotone, e i ferri, a seconda del lavoro da fare, ha un notevole potere rilassante che viene considerato molto vicino a quello della meditazione. Proprio per queste sue facoltà rilassanti, che allentano persino la tensione muscolare e contribuiscono ad abbassare la pressione arteriosa, questo creativo lavoro manuale è sempre più praticato e non solo dal mondo femminile, pare infatti che anche gli uomini si siano avvicinati numerosi al magico mondo dei gomitoli e dei filati.

Una dimostrazione  dell’indiscutibile successo del knitting, come lo chiamano gli anglosassoni, è la crescita significativa dei gruppi di knitters sui social come, ad esempio, Raverly,  uno dei più famosi e popolosi, che conta dieci milioni di utenti. Non parliamo, quindi, di una attività d’altri tempi dai contorni nostalgici  e a conduzione familiare, ma di un passatempo virtuoso praticato oramai  da molti che stimola la concentrazione, migliora la motricità   con un rilascio consistente di  benefici terapeutici.

Nella comunità dei knitter lovers troviamo personaggi molto famosi come per esempio l’affascinante Marilyn Monroe che, tra una ripresa e l’altra dei suoi film, sovente si trovava a sferruzzare, ma anche principesse contemporanee come Kate Middleton, attrici very cool come Sarah Jessica Parker e  giovani uomini  come Ashton Kutcher che nel nostro immaginario non sono certo intenti a fare sciarpe e centrini ma che, al contrario,   nella realtà si professano dei fan appassionati.

 

La Harvard Medical School ha affermato che fare la maglia rallenta il ritmo del cuore di circa 10 battiti al minuto, inoltre, lavorare ai ferri è utile, come altre attività manuali, per superare l’ansia e la depressione e questo  grazie alla sua capacità di mindfulness che, con consapevole attenzione, aiuta a  rimanere nel presente, qui e ora.

 

E’ inutile negare, poi, che la pandemia non abbia stimolato e aiutato la crescita di questa pratica specialmente nelle vendite di kit per creazioni che dal 2020 sono state da record. Inoltre piattaforme come la spagnola We are knitters o l’italiana Bettaknit hanno aumentato decisamente il loro volume di affari tanto da volersi espandere intorno al globo. Inoltre per tante persone, che hanno iniziato solo per  hobby, lavorare a maglia è diventata una vera attività commerciale spesso innovativa e social come, per esempio, la creazione di knit cafè ovvero luoghi dove ci si incontra per sferruzzare e confrontarsi su modelli e produzione.

 

E’ sorprendente  che una passione legata al passato come quella dell’agucchiare, che si tramanda di generazione in generazione, sia diventata una attività di interesse contemporaneo.

Fare la maglia è una attività, dunque, che crea opportunità e  benefici che interagiscono tra loro. E’ una terapia efficace per combattere il troppo pensare, un hobby moderno che continua a fare proseliti, anche social,  un lavoro che dà vita a  vere e proprie comunità universali che parlano il linguaggio del filato e, considerate le riconosciute virtù meditative, uno strumento per depurarsi dalla frenesia e dai ritmi convulsi della vita quotidiana.

Maria La Barbera

 

Le eccellenze si incontrano in Certosa

Arte, artigianato, natura, cultura e musica. Sono questi i principali ingredienti di “Eccellenze in Certosa”, l’appuntamento organizzato da Fatto-a-mano in collaborazione con Certosa 1515, per il prossimo 1 ottobre.

La giornata si svolgerà nella splendida cornice della Certosa, a metà strada tra i laghi di Avigliana e la Sacra di San Michele.
Nata nel 1515 come convento francescano, nel ‘900 la struttura è stata abitata da suore certosine. Negli anni ’90 il Gruppo Abele avvia un lungo ed impegnativo restauro per conservarne lo spirito originario. Oggi è un luogo di accoglienza aperto a tutti, gestito da un’impresa sociale. Un posto dove rigenerarsi e dove assaporare il valore della bellezza.

Una ventina di artigiani, in gran parte provenienti dalla Val Susa, Val Sangone e dalla Val Chisone, dalle 10 alle 17.30 del 1 ottobre, esporranno le loro produzioni raccontando il loro lavoro e la loro esperienza. Alcuni organizzeranno anche delle dimostrazioni per mostrare dal vivo cosa significa lavorare con le mani.

La giornata sarà poi inframmezzata da alcuni momenti culturali, musicali e dedicati alla natura: la visita all’alboreto della Certosa, la presentazione del libro di Simone Siviero “Mitobotanica” intervistato da Sante Altizio, presidente di Bookpostino.

Ed ancora la musica occitana del gruppo Li Destartavela’ e le sonorità coinvolgenti del Coro GiovanInVivaVoce.

“Questo appuntamento – sottolineano Adelaide Valle e Chiara Caratto del blog Fatto-a-mano – rappresenta per noi un punto di arrivo molto importante. Quando in pieno periodo Covid abbiamo creato questo sito, avevamo l’obiettivo di dare voce ai tanti artigiani forzatamente in silenzio. Poi i tour in bottega hanno significato apertura e coinvolgimento del territorio ed ora questo appuntamento ci aiuta a coniugare artigianato, cultura e bellezza elementi fondamentali del Fatto a mano”.

Non solo birra all’Oktoberfest di Zoom

L’Oktoberfest, la tradizionale festa folkloristica, che si celebra ogni anno tra fine settembre e inizio ottobre, è ormai famosa in tutto il mondo. Da Monaco, dove è nata, ha presto colonizzato molti paesi, affascinando per i suoi usi e costumi e conquistando tutti gli amanti della birra.

Ma l’Oktoberfest a ZOOM Torino sarà molto di più!

Per due lunghi week end, dal venerdì alla domenica (22/23/24 settembre & 29/30 settembre e 1° ottobre) il bioparco di Cumiana sarà invaso dalle tipiche atmosfere bavaresi tra giochi, musica e, naturalmente, tanta birra.

I visitatori saranno accolti nel Mora Mora Village, un’area a tema ispirata ai vecchi locandieri tedeschi dove si potranno degustare i piatti tipici come pretzel o dolci, accompagnati da una selezione di birre artigianali o partecipare al “All you can grill” con carne grigliata illimitata.

Non mancherà anche l’animazione per i più piccoli, per una giornata di vero divertimento! Giochi, laboratori educativi a tema Rhino (dalle 14.00 alle 16.00 in Senga Bay), la piscina di fieno dove poter saltare e rotolarsi a stretto contatto con la natura e la possibilità di bere la “burrobirra” la bevanda analcolica resa famosa dalla saga di Harry Potter.

Per i più grandi, invece, tante ore di musica live con differenti band ospiti che proporranno concerti di musica folk occitana e performance di balli tipici tradizionali (Mora Mora Village): dai Melty Groove (venerdì 22 a partire dalle 17:00) ai Li Destartavelà (sabato 23 a partire dalle 11:30), dai Lou Pitakass (domenica 24 a partire dalle 11:30) ai BGroovie (venerdì 29 dalle ore 17:00, sabato 30 dalle ore 17:00 e domenica 1 dalle ore 11:30).

Sabato 30 alle ore 11:30, inoltre, esclusiva masterclass di danze occitane con Daniela Mandrile, la ballerina che, per prima, esportato questo tipo di danza in contesti nazionali ed internazionali.

Ma l’Oktoberfest è anche conservazione: il 22 settembre si celebra infatti il “rinoceronte international day”. Non mancherà un’iniziativa promossa dalla Fondazione Zoom dedicata ad uno degli ospiti del parco: il rinoceronte. Grazie al progetto “Una birra per il Rhino” e al supporto di Menabrea (sponsor dell’evento), parte del ricavato derivante dalle birre vendute durante il Festival sarà devoluto a sostegno del progetto di salvaguardia dei rinoceronti in Sudafrica, promosso dalla CRI (Conservation Risk Inititive), che si impegna nella tutela e conservazione di questi preziosi animali a rischio di estinzione, combattendo il bracconaggio.

Presenterà il progetto e le attività a supporto, il 23 settembre (ore 16.00 @ habitat rinoceronti e ore 17.30 @ Mora Mora Village) Davide Bomben (Presidente dell’Associazione Italiana Esperti d’Africa, capo istruttore della Noctuam Poaching Prevention Academy, Accademia di formazione per ranger antibracconaggio e direttore dalla CRI).

Oltre all’evento Oktoberfest, sarà naturalmente possibile visitare tutto il parco – dalle 10.00 alle 23.00 – alla scoperta degli habitat del parco e degli oltre 300 animali ospitati, oltre a poter partecipare ai talk con i biologi in programma.

Tutti gli eventi del Paulaner Oktoberfest Cuneo 2023

Saranno più di 60 gli spettacoli programmati dalla Sidevents sui due palchi del Paulaner Oktoberfest Cuneo 2023 che si terrà fino all’8 ottobre presso l’area del Palazzetto dello Sport di Cuneo (via Aldo Viglione 1, frazione di San Rocco Castagnaretta), dove il grande evento resterà aperto tre settimane consecutive dal giovedì alla domenica, per un totale di 12 giorni.
Domanidomenica 24 settembre, il Paulaner Oktoberfest Cuneo ospiterà il raduno del Vespa Club Cuneo, mentre l’area del garden sarà impegnata da pomeriggio a sera tra musica e danze country.
Nel padiglione principale, invece, i canti bavaresi dei Kuni Kumpel inizieranno già dall’ora di pranzo e torneranno per la cena.
Nel pomeriggio, il ritorno dei cheerleader dell’associazione Le Nuvole che si esibiranno sul palco e tra il pubblico con incredibili acrobazie e coreografie.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti è possibile visitare il sito www.oktoberfestcuneo.it

Torna il mercato della terra di Slow Food

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Questa domenica sul piazzale di fronte a Eataly Lingotto.

 

Ritorna dopo la pausa estiva l’appuntamento domenicale con il Mercato della Terra di Slow Food: domenica 24 settembre, dalle ore 9 e fino alle 19 sul piazzale di fronte a Eataly Lingotto in via Fenoglietti 14.

Anche questa volta sarà coinvolta una selezione di produttori tra i migliori del territorio: produttori di Presìdi, Maestri del Gusto, aderenti al Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino e molto altro. Al centro dell’attenzione stagionalità, biodiversità e filiera corta.

I produttori presenti domenica saranno:

  • Cascina Bonetto | Lusernetta (TO). Antiche varietà di mele piemontesi Presidio Slow Food: fresche e trasformate (succo, aceto, pacioc)
  • Cascina Piola | Capriglio (AT). Peperone di Capriglio Presidio Slow Food: fresco e trasformato
  • Cucun | Saluzzo (CN). Trasformati a base di Ramassin della Valle Bronda Presidio Slow Food: succo, sciroppo, liquore, composte
  • Green Italy | Borgomasino (TO). Trasformati a base di canapa
  • Il miele di Laura G. e Beelovers | Portacomaro (AT). Miele di alta montagna Presidio Slow Food
  • La Bessa | Magnano (BI). Nocciola Tonda Gentile Trilobata
  • La Monetina d’argento |Torino. Lollipop alla frutta e composte.
  • Mosto Ardente | Castellino Tanaro (CN). Senape di Langa e salse al peperoncino
  • Pane Urbano | Cantavenna (AL). Pane artigianale da farine biologiche e lievito madre
  • Società Agricola Pozzatello | Orbassano (TO). Sedano rosso di Orbassano Presidio Slow Food e frutta e verdura di stagione
  • Zafferano di Pralormo | Pralormo (TO). Zafferano bio

Al Mercato della Terra di Torino naturalmente non si farà soltanto la spesa. Come accade in tutti gli altri mercati contadini di Slow Food, alla compravendita si affiancanoattività di didattica: occasioni perfette per approfondire e scoprire le eccellenze e le tradizioni del territorio e non solo. In particolare, assieme a Mosto Ardente la Scuola di Eataly organizza l’esperienza “La senape dal chicco al piatto”: laboratorio pratico per imparar ei segreti per un’ottima senape, come quella di Dijon ma nella versione langarola. Bisogna prenotare il proprio posto suwww.torino.eataly.it.

I gioielli CreaTo di Barbara Lorenzo e i profumi di Laura Vanetti a Casa Zuccala

MARENTINO – Le essenze Casa Zuccala parfum di Laura Vanetti si sposano perfettamente con le creazioni di gioielli artigianali  CreaTo di Barbara Lorenzo per celebrare la donna attraverso due must, i profumi e i gioielli.

Saranno esposte a Marentino,  a Casa Zuccala, il 24 settembre prossimo dalle 10 alle 19.

“Con Laura condivido la creatività  – ha spiegato Barbara  Lorenzo – Lei l’ha espressa nei profumi, io nei miei gioielli, l’artigianalità  rappresenta il nostro valore aggiunto. A Marentino presenterò una selezione delle mie collezioni, dagli orecchini in legno della linea Art dedicati a grandi opere artistiche e ai loro creatori. Leggeri, colorati, tra questi quelli dedicati a Frida kHalo, una grande donna che amo e che ha ispirato la mia creatività.

Sarà  poi presente la collezione Ceramiche, che spazia dagli orecchini ai bracciali, colorati e allegri, adatti a serate di gala e alla donna che ricerca nella semplicità l’eleganza.

Il vero protagonista è l’upcycling.

“Ho raccolto la sfida – spiega Barbara Lorenzo – della sostenibilità  e l’ho tradotta in una collezione chiamata “Officine” che recupera, dando nuova vita e aumentando il valore degli oggetti, indirizzandoli verso una fine diversa o verso utilizzi in ambiti diversi. È  il caso dei dadi e delle rondelle che solitamente sono utilizzate in edilizia. La mia creatività mi ha portato a realizzare gioielli molto originali, unici e ecosostenibili”.

“Ci sarà anche spazio per gioielli più semplici. È  il caso della  collezione di Natale che propone anelli e bracciali in tema”.

“La Fiera del Miele e Marentino mi ispirano con l’operosità  instancabile delle api. I miei gioielli sono come il miele, sono preziosi perché artigianali e figli di una continua creatività  e curiosità.

Con Laura vi aspettiamo a Casa Zuccala!”

Casa Zuccala, via Profonda 0, Marentino

MARA MARTELLOTTA

#blubardo: il fascino del cielo blu di Bardonecchia

Un hashtag di creatività e bellezza per gli iscritti al gruppo Facebook “ Bardolovers, innamorati di Bardonecchia “

Si è recentemente concluso il contest fotografico indetto dal gruppo Facebook “ Bardolovers, innamorati di Bardonecchia “ dal curioso titolo, l’hashtag  #blubardo, aperto agli oltre 5000 iscritti e terminato con tre primi classificati che si sono distinti su molte adesioni ed emersi da una votazione finale all’interno del gruppo. Grande la partecipazione con scatti molto interessanti e meritevoli su un tema che si prestava a svariate interpretazioni. Il filosofo cinese Confucio diceva che un’immagine val più di mille parole e, a distanza di secoli, la scrittrice di origine cilena Isabel Allende ha ribadito il concetto secondo cui una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo ed è più potente di pagine e pagine scritte.

 

Proprio partendo dalla riflessione su queste sagge considerazioni valide oltre ogni tempo ha preso vita questo contest, ultimo tra quelli già proposti in precedenza, il cui titolo si riferisce al colore intenso ed unico di questo cielo montano ed alle tante riflessioni visive ed emotive che offre all’obiettivo. Coniato nel gruppo, ” blubardo “ vuole definire e sta ad indicare la bellezza di quel cielo che, nei giorni e nelle notti delle prime settembrate, con le sue tonalità blu di una brillantezza eccezionale ben si è prestato a sperimentare scatti che catturano attimi irripetibili ed unici, nati dalla sensibilità personale che pone in risalto i molti particolari e le peculiarità che differenziano le borgate, i momenti della giornata e delle ore dopo il tramonto oltre ovviamente alla personalità di chi fotografa. Ma, per chi non li conosce ancora, chi sono i Bardolovers ? Nato tre anni fa da un’appassionata idea del fondatore che è anche un grande conoscitore della Conca bardonecchiese, l’avvocato torinese Davide Calcagnile, cui poco dopo si è unita al timone di questa avventura la giornalista torinese Patrizia Foresto, questo gruppo social conta oggi oltre 5000  iscritti, legati da una comune grande passione, divenuta per tutti loro un forte collante: Bardonecchia e le sue borgate. Lei che già ai primi del 900 venne a ragione definita “la perla delle Alpi” per quella sua bellezza, quel suo fascino che cattura e che non abbandona, quella sua avvincente storia antica che affonda le radici attorno all’anno Mille con le gesta e le avventure del feudatario François de Bardonnèche, signore del luogo, con quanto resta oggi del suo antico maniero, la Tur d’Amun, testimone della sua avventurosa vita. E’ ciò che oggi costituisce il sito archeologico, meta di molte visite e camminate fotografiche che insieme al circuito delle antiche cappelle affrescate della Conca certamente ne aumenta il fascino. Da sottolineare la dimensione sportiva di questa stazione turistica, che la vide protagonista della nascita dello sci in Italia all’inizio del 900 con la presenza dei primi turisti sportivi grazie al pioniere, l’industriale svizzero Adolfo Kind ed a suo figlio Paolo che la scelsero come luogo elettivo per le loro prime avventure sciistiche e per la diffusione di quel bellissimo sport allora nascente. Tema ed obbiettivo del gruppo quindi è valorizzare l’aspetto storico, naturalistico, artistico, paesaggistico, sportivo e sociale di Bardonecchia e delle sue frazioni, postando foto, video, documenti, materiale antico e recente, trattando avvenimenti locali contemporanei, riflessioni e notizie in un vicendevole fattivo scambio, con argomenti atti a farne conoscere e valorizzare i tanti aspetti attuali e le sue tradizioni. E’ quindi un forte legame a questi luoghi quello che unisce i Bardolovers, tra cui i partecipanti a questo contest fotografico, molti dei quali residenti e molti altri assidui villeggianti e turisti, spesso presenti in Conca già dagli anni della propria infanzia e adolescenza, con esperienze personali che hanno contribuito a far loro consolidare il rapporto con questi luoghi mentre per altri è stata attrazione a prima vista e voglia di tornare, spinti dal desiderio di conoscere le peculiarità di un luogo ancora sconosciuto. Questo ed altro ancora è quanto sta alla base della partecipazione al gruppo “ Bardolovers, innamorati di Bardonecchia “ e di conseguenza a questo contest fotografico che si è concluso con tre vincitori mentre si attendono nuove stagioni con nuovi contest ed altrettante nuove idee.

Sul podio al primo post la fotografia di GIULIA GINO (in copertina) con il cielo riflesso nel lago Sommeiller. Al secondo posto lo scatto di MICHELANGELO SABBADINI con il cielo notturno ai laghi di Thures.

 

Al terzo la fotografia di GIOVANNA DAVI che sottolinea la luminosità di un cielo incantato.

PF

La pigrizia

NON SOLO LENTEZZA  O MANCANZA DI VOLONTA’, MA ANCHE UNA PRODUTTIVA STRATEGIA EVOLUTIVA.

 

Voglia di rimandare, poca energia e nessuna ricompensa rapida che spinga ad attivarsi, questa sarebbe in sostanza la pigrizia, la bassa o assente determinazione a compiere una qualsivoglia azione nonostante ci siano mezzi e capacità . Una direzione precisa supportata dal ritornello “chi me lo fa fare”, un freno motivazionale che inibisce la volontà di fare.
Ne parlò per primo Evangrio Pontico, un monaco del quarto secolo, che associava l’accidia alle crisi spirituali e che la inserì nella lista dei vizi (all’epoca 8).Winston Churchill dichiarava che “è un peccato non fare niente con il pretesto di non poter fare tutto” e Seneca asseriva, invece, che “il pigro è d’ostacolo a se stesso”. A questa inclinazione, dunque, si è data una connotazione negativa a causa di credenze che ne hanno fatto quasi esclusivamente un difetto senza considerarla, almeno in parte, come un vantaggioso punto di forza . Secondo i biologi, al contrario, la pigrizia è un metodo agile di risparmio di forze, una reazione naturale se consideriamo il fatto che la maggior parte degli animali passa molto tempo a non fare nulla e, soprattutto, è il risultato di un percorso evolutivo che ci ha fatti specializzare nello spendere meno energie concentrando, molto spesso, il nostro agire su ciò che ci conduce a ricompense immediate e sicure.
Far economia di energie, dunque, è una scorciatoia che non ha solo a che fare con l’indolenza, ma un metodo legato alla trasformazione delle nostre vite, dei nostri bisogni, necessità e abitudini. Inoltre è dimostrato che fare pausa o concedersi sonnellini durante la giornata, sovente colma di impegni di ogni tipo, è salutare, abbassa la pressione sanguigna e contribuisce a creare un vuoto all’interno della nostra mente iperstimolata e convulsa a causa del moderno approccio al multitask.
Non è necessario arrivare a contemplare un elogio alla pigrizia, non si vuole di certo decantarne solo le virtù a discapito di una condotta attiva e motivata, quello che la scienza, invece, cerca di spiegarci è che l’impiego mirato delle nostre energie, la scelta di non agire non è solo un vizio da demonizzare, ma una metodica precisa a fronte di un percorso evolutivo che ha prodotto una selezione di motivazioni legate a ricompense più immediate. La lentezza nel reagire, talvolta, può essere quindi considerata un antidoto ad una tendenza che ci vuole iperattivi, frenetici e sempre pronti all’azione, un sistema di autodifesa che ci protegge dal logorio e dalle rincorse che spesso non portano da nessuna parte, ma hanno il potere, purtroppo, di procurarci stress e ansia.
Come in tutte le cose vince l’equilibrio, in questo caso quella via di mezzo che sta tra l’attivismo a tutti i costi, figlio dell’era contemporanea, e il dolce far niente; l’apprezzamento, almeno in parte, della pigrizia corrisponde quindi alla riscoperta di una modalità che permette di essere efficienti concedendosi pause, lentezza e che può aiutare a conoscersi meglio e ritrovare se stessi.
“Non tutta la pigrizia vien per nuocere”.

MARIA LA BARBERA

 

Fonte: Focus

Una nuova boutique per Giovanni Raspini a Torino

Una nuova boutique per Giovanni Raspini: a Torino nella zona più esclusiva dello shopping cittadino, via Roma 44.

Uno spazio contemporaneo dove l’arredamento in rovere nero e cristallo dialoga col pavimento di marmo bianco. Un grande schermo dedicato ai contenuti video e i numerosi lightbox con maxi immagini completano l’arredo, regalando un’atmosfera sobria, e allo stesso tempo dinamica e di assoluta modernità.

Alla porta la tradizionale maniglia su cui si appoggia il coccodrillo, elemento iconografico che da sempre fa parte dell’identità del marchio; una vera scultura realizzata in fusione a cera persa.

“È una grande soddisfazione aver aperto proprio nel capoluogo piemontese” commenta Giovanni Raspini ricordandoci come “Torino sia una delle città più dinamiche ed eleganti del nostro Paese, luogo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale italiano degli anni d’oro. La città dell’automobile e del design, del cioccolato e del vermut, del museo egizio e di quello del cinema nella Mole Antonelliana…”.