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Gli inverni lontani di Rigoni Stern

“Sono nato alle soglie dell’inverno, in montagna, e la neve ha accompagnato la mia vita”

 

A segnalare l’arrivo dell’inverno, da sempre, è per primo lo scricciolo che si avvicina alle case degli uomini. È il più piccolo degli uccelli europei, un batuffolo raccolto di piume brune con fini striature più scure e una piccola breve coda sempre portata all’insù. Il suo richiamo è come un leggero tocco su un campanellino d’argento: è con questo che chiama la neve”. Così Mario Rigoni Stern racconta l’arrivo dell’inverno in Stagioni, scritto nel 2006 all’età di 85 anni, due anni prima di morire. L’inverno è la stagione più giusta per leggere i racconti di Mario Rigoni Stern che di sè diceva “ sono nato alle soglie dell’inverno, in montagna, e la neve ha accompagnato la mia vita”.  Rileggere Mario è un po’ come sognare, immaginando di vederlo con gli sci in spalla in alta Val Formazza o in attesa della partenza per il fronte russo nel silenzio di quello strano e cupo inverno del ’42 quando la cosa più importante era dosare il sale, il tabacco e la grappa, con addosso l’angoscia per il futuro.

Nelle storie di Mario i grandi avvenimenti si collocano accanto alle tante minime vicende personali, in un largo movimento ritmato dal susseguirsi regolare delle stagioni. Con accenti spesso poetici Rigoni Stern ci narra di un mondo che continua a darci il senso e i ritmi del vivere. Offrendo, spesso, anche tante “istruzioni per l’uso” quando , ad esempio, racconta come ci si prepara ai rigori invernali in assenza degli agi messi a disposizione dal progresso. Prima di tutto fare provviste, accumulare e conservare cibo: i prodotti dell’orto, le patate di montagna ammucchiate in cantina, la farina da polenta. E poi badare al freddo: la legna di faggio è la migliore perché non sporca il camino, e la temperatura si tiene d’occhio controllando che l’acqua lasciata in un secchio non geli. Non mancano i consigli per restare in buona salute: la grappa scaccia l’influenza, il miele di salvia fa bene alle vie respiratorie.

Emerge da tanti consigli pratici il ritratto di un’esistenza vissuta secondo ritmi antichi, diversissimi da quelli che oggi caratterizzano questo mondo frettoloso, distratto e materialista. Ritmi che permettono di vivere in armonia con la natura e di dedicarsi allo spirito perché resta il tempo per riflettere e per leggere. In attesa della primavera.

 

Marco Travaglini

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Domenico Dara  “Malinverno”   -Feltrinelli-   euro  18,00

Protagonista e voce narrante di questo bellissimo e profondo romanzo è Astolfo Malinverno: uomo sensibilissimo, zoppo, malinconico e con la capacità di comprendere a fondo i dolori altrui. Vive nel fantastico paese di Timpanara, dove sorgono una cartiera e un maceratoio dai quali escono e si librano nell’aria volumi, fogli di giornale, pagine varie e assortite che diffondono il morbo della lettura tra gli abitanti.

Di libri vive Astolfo che è il bibliotecario di Timpanara, al quale il sindaco affida un secondo lavoro come guardiano del cimitero. La giornata equamente divisa tra le due mansioni e la storia fa uno scatto meraviglioso in cui vita, dolori, gioie, vezzi, amore, follie, sacrificio e morte si amalgamano nei vari personaggi e nei misteri inerenti all’esistenza terrena e all’al di là.

E’ l’occasione  per Malinverno di tornare alle sue radici, scoprendo di aver prestato il viso da infante per la foto del gemello Notturno, nato morto.

Poi scorrono pagine sublimi in cui Astolfo si innamora della foto di una donna misteriosa che campeggia su una pietra tombale priva di nome e date. E’ un colpo di fulmine e anche l’inizio di un mistero. Malinverno la battezza Emma (come la flaubertiana Bovary), ne cura la sepoltura con infinita attenzione, e la sua vita cambia quando arriva una donna che è identica a quella della foto. E’ Ofelia, si porta dentro un dolore che viene da lontano ed è uno dei personaggi chiave.

Poi conosciamo altri dolenti: come Margherita che chiede di essere  unita in matrimonio con l’amore della sua vita, il defunto Fiodoro; il maestro d’ascia Marcantonio Parghelia straziato dalla morte del suo cane, che Astolfo con pietas fuori dal comune seppellisce nel camposanto, dove il padrone è destinato a raggiungerlo… perché anche gli animali hanno un’anima.

C’è Mopassan convinto che ci sia una formula numerica come teorema per calcolare il sopraggiungere della morte; Caramante che registra voci e sussurri dall’oltretomba; e il misterioso cane nero che segue i funerali, si accuccia accanto alle bare e poi scompare… e altri personaggi incredibili.

Non pensiate a un libro triste, tutt’altro …ci sono poesia, amore, sentimenti profondi e la favolosa sensibilità di Astolfo che non ha paura di dare sepoltura agli animali e ai libri, e che capisce l’amore indissolubile che può legare i vivi ai morti.

 

Miek0 Kawakami   “Seni  e  uova”   -edizioni e/o-    euro 19,50

In questo corposo romanzo (oltre 600 pagine) della cantautrice e scrittrice 46enne Mieko Kawakami vengono messi a nudo tre modi di essere donne in Giappone. E’ un racconto corale dalla forte impronta femminile che ha vinto il più prestigioso premio letterario nipponico, l’Akutagawa Prize.

Centrale è il desiderio di mutazione di tre donne.

La protagonista Natsume Natsuko, voce narrante, scrittrice single alle prese con un blocco creativo e soprattutto ossessionata dall’idea di concepire  un figlio con l’inseminazione artificiale, da fare all’estero perché in patria non è prevista per le donne sole.

Poi c’è sua sorella Makiko che sogna di rifarsi il seno, più prorompente e prosperoso, sottoponendosi a un intervento di mastoplastica additiva. Ma è presa da dubbi, indecisa tra le varie modalità di operazione, il dolore post-operatorio, i tempi di ripresa, il successo finale. Poi c’è lo scoglio non indifferente del costo, perché i soldi fanno la differenza e lei è una precaria che lavora di notte in un bar, non naviga nell’oro ed è anche costretta a lasciare la figlia di 12 anni da sola in casa fino a notte fonda.

Poi c’è sua figlia, la 12enne scontrosa e introversa Midoriko -tanta paura di crescere e diventare donna- in rotta con la madre alla quale non parla da sei mesi.

Queste le vicende nelle quali gli uomini compaiono molto poco, sono per lo più donatori di sperma: da quelli che regalano il prezioso seme alle apposite banche, a quelli più fai da te, che tengono all’anonimato.

Natsume si informa, legge, studia e invia email, mette a ferro e fuoco i siti web che trattano l’argomento e, nel frattempo, sta faticosamente portando avanti anche la gestazione di un libro, pungolata dalla sua editor.

A monte ci sono quesiti etici da non sottovalutare e che la protagonista sviscera a fondo. Primo fra tutti: quanto è traumatico e fonte di sofferenza per  un figlio concepito in questo modo non sapere chi è il padre?

 

 

Leila Slimani  “Il paese degli altri”   -La nave di Teseo”   euro 19,00

Questo romanzo della scrittrice franco-marocchina Leila Slimani è ispirato alle vite dei suoi nonni, che sono lo spunto per parlare di identità, multiculturalismo, colonialismo e indipendenza. Ed è l’inizio di una trilogia che parte dalla fine della Seconda guerra mondiale e arriva all’indipendenza del Marocco dalla Francia nel 1956.

Al centro c’è la narrazione del difficile dialogo tra civiltà diverse; tema che l’autrice vive sulla sua pelle, lei che è nata a Rabat, in Marocco (nel 1981), e vive a Parigi.

La storia racconta quanto possa essere difficile vivere “nel paese degli altri”.

Ne sa qualcosa la protagonista Mathilde, alsaziana bionda con gli occhi azzurri, che a soli 20 anni ha sposato il 28enne Amin, marocchino che ha conosciuto a Mulhouse, dove era finito durante l’arruolamento nell’esercito francese che combatteva in Europa contro i nazisti.

“Quando era arrivata in Marocco, somigliava a una bambina. E aveva dovuto imparare, in pochi mesi, a sopportare la solitudine della vita domestica, a resistere alla brutalità di un uomo e all’estraneità di quel paese”.

Ecco in queste poche frasi è concentrato il suo destino di straniera in una terra dove è considerata un’intrusa, mentre per i francesi è una traditrice.

Giovane europea sposata con un uomo che pensa solo alla fattoria e al duro lavoro e vede la moglie come un’infante da educare.

E stiamo parlando di un paese africano che negli anni 50 anni  presentava già i tratti che oggi sono tasti dolenti dell’islamismo: sottomissione della donna, l’Islam come riscatto contro l’Occidente, un patriarcato che spinge le donne ad essere nemiche tra loro e portatrici dell’idea che “al marito bisogna ubbidire”.

Il romanzo però racchiude molto di più: mette anche a confronto le ragioni psicologiche del contrasto tra Amin, poco religioso e amico dei colonizzatori, e suo fratello Omar, islamista e nazionalista che non gli perdona il matrimonio con la straniera.

Poi c’è la storia d’amore, tra contrasti, incomprensioni e difficoltà, in cui l’amore per i figli, diventa un potente collante.

 

 

Téa Obreht   “Entroterra”   -Rizzoli-   euro 20,00

L’autrice american di origine serba (nata a Belgrado nel 1985) emigrata da piccola a causa della guerra, è una delle autrici più affermate negli States, finalista al National Book Award, molto amata da Barack Obama, e questo è il  suo secondo romanzo (dopo “L’amante della tigre”).

Ci conduce  nel vecchio West e ci catapulta in una storia vera, quella dell’esperimento poi fallito condotto dall’esercito per importare in Nord America decine di cammelli e dromedari dal Medio Oriente.

Furono faticosamente importati dall’ufficiale di marina Beale che pensava fossero più adatti alle complicate trasferte e comunicazioni dell’epoca tra Est e Ovest, attraverso terre aride e selvagge.

Fu così che tra El Paso e Colorado gli avventurieri di ogni specie videro per la prima volta l’esotico animale con la gobba.

Ambientato nel 1893 nell’assolata prateria dell’Arizona, siamo nel pieno della conquista dell’Ovest americano, tra deserto, calura, indiani, carovane e massacri. Ma non è il solito vecchio West e questa non è la già straconosciuta storia di frontiera.

Qui centrali non sono cavalli e muli, ma un manipolo di cammelli; ed è anche la storia dell’incontro tra una donna che aspetta il ritorno del marito e un bandito arrivato da lontano.

Ci sono solitudine, l’amore irrazionale che si può provare per una terra inospitale ma stupenda, cieli infiniti e tanta sete.

Qui anche i cammelli sono degli espatriati in una landa di immigrati, in cerca di fortuna nel mitico west, che tanto ha affascinato l’autrice da bambina, tra fumetti e film. Quando poi si è imbattuta nella vicenda del corpo cammellieri USA ha trovato la formula giusta per un racconto dal potenziale narrativo inedito.

Due i personaggi principali. L’indomita Nora Lark che vive nell’insediamento di Ash River,  all’ombra del canyon, con il figlio minore di 8 anni, e attende il ritorno del marito andato in cerca di acqua e dei due figli maggiori.

Poi c’è il fuorilegge Lurie Matte, che vede i morti. Arrivato dal Medio Oriente quando era ragazzo, ha un passato da ladro di cadaveri da vendere per le autopsie, poi si è dato alle rapine, ragion per cui gli pende una bella taglia sulla testa.

Ma ci sono anche figure tragiche e incantevoli come la bambina che vaga col viso piagato dal sole, scampata per miracolo alla carneficina della carovana in cui viaggiava con la sua famiglia: o la giovane Josie capace di evocare i morti.

E proprio la morte ha un ruolo evidente nel libro; basti ricordare che nell’Ovest americano, intriso di sangue e violenze, le persone dovevano spesso lasciare, strada facendo, i corpi dei loro cari che non ce l’avevano fatta.

 

Salone del Libro: ecco i vincitori del premio “Nati per leggere”

Istituito nel 2009 dalla Regione Piemonte, il Premio è realizzato in collaborazione con la Città di Torino, il Salone Internazionale del Libro, la Fondazione Circolo dei lettori, il Coordinamento Nazionale Nati per Leggere e la rivista LiBeR. 

Ha ricevuto il patrocinio del Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il patrocinio della sezione italiana IBBY (International Board on Books for Young People) e una medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana.

I VINCITORI DELLA XI EDIZIONE 
Per la sezione Nascere con i libri:

Attilio con Primo (Lapis, 2019)

Barbro Lindgren con Iiiiiiiii (LupoGuido, 2020)

Christine Schneider e Hervé Pinel con In punta di piedi (Orecchio Acerbo, 2019)

 

per la sezione Reti di libri – Progetto consolidato:

Regione Umbria

 

per la sezione Reti di libri – Progetto esordiente:

Agenzia di Tutela della Salute Brianza 

 

per la sezione Pasquale Causa:

il pediatra Annunziato Squillaci

 

Menzione speciale: Editoriale Scienza

 

www.natiperleggere.it

 

 

Gli autori Attilio, Barbro Lindgren, Christine Schneider e Hervé Pinel, la Regione Umbria, l’Agenzia di Tutela della Salute Brianza e il pediatra Annunziato Squillaci (Locri, Calabria) sono i vincitori dell’undicesima edizione del Premio nazionale Nati per Leggere, riconoscimento che sostiene i migliori libri, progetti di promozione alla lettura destinati ai più piccoli e alle più piccole nonché le più efficaci attività dei pediatri nel diffondere la lettura in famiglia.

 

I vincitori sono stati premiati domenica 6 dicembre alle ore 11.00 nell’ambito della rassegna Vita Nova del Salone Internazionale del Libro di Torino.

 

Sono stati scelti da una giuria presieduta da Marnie Campagnaro (docente di letteratura per l’infanzia presso l’Università di Padova) e formata da pedagogisti, bibliotecari, educatori, pediatri: per quasi un anno Katia Rossi, Nicoletta Bacco, Domenico Bartolini, Domenico Cappellucci, Stefania Lanari, Flavia Manente, Maria Mussi Bollini, Patrizia Musco, Debora Sanino e Giovanna Sciacca hanno messo a disposizione le loro competenze e hanno lavorato con dedizione a un’edizione del Premio inedita ma ricca di novità.

 

È stata una sfida, in un anno come il 2020, scegliere di non rinunciare ad un’iniziativa che di solito porta il Premio a condividere libri e storie in tantissime scuole e biblioteche, da sud a nord del Paese; la vittoria è aver coinvolto più di 1700 piccoli, nonostante le limitazioni.

Il risultato è frutto dell’impegno congiunto della rete bibliotecaria della Campania, di Monza, di Roma, dello SBAM (Sistema bibliotecario dell’Area metropolitana), del Sulcis e di Torino.

Al via il nuovo Salone del Libro online, a scuola, in libreria

“Vita Nova”: online da venerdì 4 a martedì 8 dicembre  e nelle librerie torinesi fino al 7 gennaio 2021. 22 lezioni con 26 autori e autrici italiani e internazionali, 34 librerie, 180 editori, oltre 700 titoli

 

Con, tra gli altri: Alberto Angela, Fernando Aramburu con Bruno Arpaia, Richard Baldwin, Letizia Battaglia, Mario Calabresi, Eva Cantarella, Romeo Castellucci, Andrea Colamedici, Saverio Costanzo, Emma Dante, Donatella Di Cesare, Luca Doninelli, Mathias Énard, Silvia Federici, Giorgio Fontana, Fumettibrutti, Maura Gancitano, Paolo Giordano, Helena Janeczek, Petros Markarīs, Susanna Mattiangeli, Piergiorgio Odifreddi, Roberto Saviano, Vittorio Sgarbi, Manuel Vilas, Serena Vitale, il Cardinale Matteo Zuppi e un inedito Dialogo su Pavese con Carlo Ginzburg e Giulia Boringhieri

 

 

 

Venerdì 4 dicembre si apre Vita Nova, l’inedita iniziativa che il Salone del Libro ha organizzato, in una contingenza che continua a essere particolarmente difficile per il mondo del libro e della scuola, per dare un segnale forte, concreto, pratico di vicinanza, supporto e servizio alla filiera e alle scuole.

 

Vita Nova non è soltanto una rassegna culturale e letteraria, ma l’inizio di un nuovo percorso da condividere con gli editori, le librerie, le biblioteche e la comunità di lettori, insegnanti, studenti in attesa di Vita Supernova, la XXXIII edizione del Salone nel 2021.

 

Vita Nova avrà due anime in una: sarà una grande occasione di incontro e confronto sui canali digitali del Salone, con 22 lezioni per “riconciliare gli opposti” a cura di grandi autori e autrici – e una programmazione pensata appositamente per le scuole – che saranno trasmesse da venerdì 4 a martedì 8 dicembre; ma sarà anche un percorso in 34 librerie torinesi, fino al 7 gennaio 2021. Le librerie, indipendenti e di catena, accoglieranno i 180 editori partecipanti, che avranno la possibilità di promuovere oltre 700 titoli in spazi dedicati allestiti ad hoc.

 

 

Alcune novità sul programma

Il titolo Vita Nova vuole essere un invito a riflettere sul presente e sul futuro, riconciliando gli opposti. Per questo il Salone ha invitato gli autori e le autrici coinvolti a riconciliare, nelle loro lezioni, concetti percepiti come contrapposti, con l’obiettivo di dimostrare che la realtà non è un elenco di contrari, ma di elementi che dobbiamo imparare a integrare tra loro.

 

Alberto Angela per riconciliare Antico-ModernoRichard Baldwin per riconciliare Uomo-MacchinaLetizia Battaglia per riconciliare Vita-MorteEva CantarellaHelena Janeczek e Petros Markarīs per riconciliare Stato-ComunitàRomeo Castellucci per riconciliare Inferno-ParadisoAndrea Colamedici e Maura Gancitano per riconciliare Maschi-FemmineSaverio Costanzo per riconciliare Interno-EsternoEmma Dante per riconciliare Famiglia-PartenogenesiDonatella Di Cesare per riconciliare Libertà-ResponsabilitàLuca Doninelli e Susanna Mattiangeli per riconciliare Realtà-FantasiaMathias Énard per riconciliare Oriente-OccidenteSilvia Federici per riconciliare Streghe-InquisitoriGiorgio Fontana per riconciliare Liberi-LegatiFumettibrutti per riconciliare Parola-ImmaginePaolo Giordano per riconciliare Cura-MalattiaRoberto Saviano per riconciliare Sud-NordVittorio Sgarbi per riconciliare Bello-BruttoManuel Vilas per riconciliare Emergenza-NormalitàSerena Vitale per riconciliare Scrittura-Traduzione; il Cardinale Matteo Zuppi per riconciliare Vecchi-Giovani.

 

Alle lezioni già annunciate si affiancano gli interventi di Mario Calabresi, per riconciliare Memoria-Oblio e Piergiorgio Odifreddi, per riconciliare Finito-Infinito.

Inoltre, il Salone del Libro è felice di chiudere il ciclo di Vita Nova con un evento d’eccezione: un Dialogo su Pavese con protagonista Carlo Ginzburg, insieme a Giulia Boringhieri. Il grande storico – figlio di Natalia e Leone Ginzburg, tra i più cari amici di Cesare Pavese – regala un ritratto inedito e intimo dell’autore. Inizialmente confezionato per il Premio Pavese 2020 e curato da Giulia Boringhieri, grazie alla collaborazione con la Fondazione Cesare Pavese il video verrà trasmesso in anteprima come evento di chiusura di Vita Nova.

 

 

Vita Nova per la filiera del libro e per le scuole

In questo percorso di supporto alla filiera, ai librai e agli editori, il Salone dedica una importante iniziativa alla promozione della lettura nelle scuole, tra i giovani e i lettori del Salone. Grazie al sostegno della Regione Piemonte il Salone distribuirà 12 mila Buoni da Leggere del valore di 10 € spendibili nelle librerie torinesi aderenti dal 4 dicembre 2020 al 7 gennaio 2021.

Si rinnova, poi, la collaborazione con l’AIB-Associazione Italiana Biblioteche. Protagonisti saranno i numerosi gruppi di lettura: nell’occasione di Vita Nova, alcuni rappresentanti rivolgeranno agli scrittori ospiti una domanda sul tema da loro trattato.

Oltre alle lezioni pensate ad hoc per studenti di tutte le età, in programma nella mattinata di venerdì 4 dicembre grazie alla collaborazione con la Fondazione Compagnia di San PaoloVita Nova arriverà nelle scuole con una serie di iniziative mirate, realizzate grazie al supporto di importanti partner del Salone, tra i quali il MIBACT Centro per il Libro e la Lettura, la Fondazione Compagnia di San Paolo, l’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte. Tra queste il primo modulo di Educare alla lettura, con sei appuntamenti online dal 3 al 16 dicembre (l’iniziativa ha già riscosso un grande interesse: sono pervenute oltre 3000 richieste di partecipazione da parte di insegnanti e bibliotecari), e Adotta un libro, con cui quattromila copie di un grande capolavoro della letteratura sarà distribuito gratuitamente alle classi quarte delle scuole superiori, grazie al contributo dell’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte.

 

Momenti conclusivi di vari progetti del Salone e altre collaborazioni

Vita Nova sarà anche l’occasione per dare spazio a una serie di momenti conclusivi di diversi progetti del Salone del Libro: i tre premi che il Centro per il libro e la lettura dedica alle scuole, il Premio Nati per Leggere, il Silent Book Contest, il Concorso Letterario Lingua Madre. Saranno ospitate anche due iniziative del Consiglio Regionale della Regione Piemonte, un video dell’Associazione Fiori di Ciliegio in ricordo di Mishima e un evento di Incipit Offresi.

 

 

Info pratiche

Tutte le lezioni saranno tradotte in LIS – Lingua dei Segni Italiana e tutti gli appuntamenti verranno trasmessi – gratuitamente – in live streaming sul sito, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Salone.

Le Lezioni di Vita Nova e gli appuntamenti di Educare alla Lettura saranno disponibili anche on demand, a evento concluso, su SalTo+, la piattaforma digitale per la community del Salone. Contenuti speciali, approfondimenti, podcast e video on demand: uno spazio per lettrici e lettori, e per tutto il mondo delle professioni del libro, con materiali didattici e attività formative.

La rassegna dei libri più letti e commentati del mese

Anno Ⅳ n. 11 / Ecco la rassegna mensile per conoscere i titoli più letti e commentati sul gruppo Un libro tira l’altro, ovvero il passaparola dei libri.

Al primo posto questo mese, si impone un grande classico della letteratura mondiale, che continua ad essere amato e commentato anche oggi: Dracula, di Bram Stoker; al secondo posto, un altro libro che ha buone possibilità di diventare un classico, l’intenso romanzo di Ian McEwan ;Il giardino di cemento terzo piazzamento per uno dei grandi capolavori della letteratura italiana del Novececento Todo Modo di Leonardo Sciascia.

Le recenti elezioni americane hanno riportato in alto l’interesse per il sistema politico statunitense e per i complessi equilibri socio economici che ad esse sono legate  se volete leggere libri sull’argomento, tra le nostre discussioni segnaliamo i seguenti saggi: Le linee rosse, di Federico Rampini; Capire il potere,  di Noam Chomsky e Paura – Trump alla Casa Bianca, di Bob Woodward.

Questo mese i consigli di lettura sono curati dalla libreria  Piolalibri di Bruxelles, che suggerisce:

Enne, di Valentina Durante: la voglia di cambiare tutto e mollare tutto che anche con il maturare rimane sempre.  Grande Karma. Vite di Carlo Cocciolidi Alessandro Raveggi: una delle più singolari figure letterarie italiane, oggi completamente dimenticata. Redenzione – La prima indagine di Maurizio Nardi, di Chiara Marchelli: un thriller atipico e originale.

Per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e delle letteratura venite a trovarci sul nostro sito ufficiale e scoprite ogni settimana i consigli letterari del nostro canale Youtube!

A presto e buone letture!

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it 

“Esseri misteriosi nella tradizione popolare piemontese”

Per i tipi di “Atene del Canavese”, il nuovo libro di Donatella Taverna

Dalla medievale leggenda della fata Melusina a quella del sacerdote-medico Melampo, cui i serpenti avevano mordicchiato e “purificato” le orecchie.

Dai misteriosi “Pedoca” che abitano le cime e le valli segrete ricche d’oro, ai draghi serpentini e alati dalla bocca multilingue che emette fuoco, fino all’ “uomo selvatico” (òm searvy nelle vallate piemontesi), “mezzo uomo e mezzo scimmia” presente dai tempi dei tempi nella cultura popolare di molte regioni alpine e appenniniche: è “un mondo di fiaba che però contiene saggezze remote di cui troppo spesso ci si è dimenticati”, quello tracciato (fra scienza, letteratura e arte) dall’ultimo libro di Donatella Taverna ( torinese, scrittrice, giornalista e nota critica d’arte) che, dopo aver indagato in opere precedenti l’antico mondo del magico femminile, approfondisce ora l’argomento estendendolo ad esseri magici di natura differente nel suo recente “Esseri misteriosi nella tradizione popolare piemontese”. Oltre 200 pagine pubblicate dalla casa editrice “Atene del Canavese” (fondata, con nome altamente impegnativo, nel 2010 da Giampaolo Verga) e accompagnate dalle rigorose illustrazioni di Carla Parsani Motti – con cui la Taverna annovera una lunga storia di collaborazioni – il libro nasce da lontano. “Dall’interesse storico – ricorda la stessa Taverna – per il ruolo femminile nella società e dall’approfondimento su biografie femminili particolari dalla doppia valenza, storica e magica, come quella di Annette d’Alençon o della Regina Giovanna o di Anna di Cipro/Melusina: regine spesso trasformate in fate o in streghe nella legenda popolare e che acquisiscono poteri magici, taumaturgici oppure malefici. In alcune zone, ciò accade perfino a Maria Cristina di Savoia, la prima Madama Reale”. “Era dunque inevitabile, provenendo anche da una formazione postuniversitaria archeologico-antropologica, che mi lasciassi coinvolgere – sottolinea ancora la scrittrice – dalle correlazioni. Come nel caso delle fate che lasciano coppelle sui massi erratici, o di quelle che hanno zampe d’oca, di gallina o di mulo e rievocano tradizioni popolari che sono in realtà travestimenti fiabeschi di un passato remoto”. “Fate”. E “Pedoca”, “lontane genti di origini misteriose, con donne alte e bionde, bellissime, ma con i piedi palmati, che narrano di un modo mirabile in cui proprio fra le montagne piemontesi fu donata agli uomini una serie di consapevolezze importanti per la sopravvivenza, dalla fabbricazione del formaggio all’estrazione dell’oro”. “Ed é proprio attraverso le affabulazioni legate a questi esseri particolari– continua la scrittrice – che si rivela la civiltà del Piemonte preromano, ricca, straordinaria e complessa, studiata invece per lo più come se esprimesse soltanto rozzi pastori primitivi senza cultura e senza scrittura. Queste ricerche, sviluppatissime in Francia e in altre regioni italiane, in Piemonte sono state intraprese solo approssimativamente e di solito con scarsa cura e scarso approfondimento per le tracce rimaste, lasciando invece spazio a storielle di masche e fuochi fatui o a storie cupe di riti satanici che non hanno dal mio punto di vista alcun interesse archeologico e culturale, anche perché su questi argomenti si leggono troppo spesso vere e proprie sciocchezze prive di ogni fondamento”. Un libro dunque che intende anche colmare (attraverso la sua veste scientifica, con note e bibliografia in più lingue) spazi e desideri di “verità” storiche trascurate nel tempo. E che, nelle parole dell’autrice, già guarda a ben chiari progetti futuri. “Quelli più immediati – conclude infatti la Taverna – riguardano un ulteriore approfondimento dello studio di quelle genti lontane che precedevano la romanizzazione e che una così vasta e profonda traccia lasciarono nella nostra storia. Ma per creare un po’ di suspense dirò che l’intento è di ripartire dalla chioccia con i suoi dodici (o sette) pulcini d’oro…”. Un piccolo sasso gettato nello stagno delle curiosità. A noi individuare, nei cerchi dell’acqua, il giusto indizio. Per restare in tema di “misteri”.

Gianni Milani

Nelle foto

– Cover libro
– Donatella Taverna
– Carla  Parsani Motti: “Draghi”
– Carla Parsani Motti: “Melusina”

 

Premio InediTo al traguardo della XX edizione

Il Premio InediTO – Colline di Torino giunge al prestigioso traguardo della ventesima edizione quando sembra sospeso il tempo di ogni corsa nell’incertezza che ci circonda, dopo aver premiato in tutti questi anni tantissimi autori affermati e nuovi talenti, di ogni età e nazionalità, sostenendoli e accompagnandoli verso il mondo dell’editoria e dello spettacolo.

Il concorso letterario, punto di riferimento in Italia tra quelli dedicati alle opere inedite, il cui bando scadrà il 31 gennaio 2021, è l’unico nel suo genere a rivolgersi a tutte le forme di scrittura (poesia, narrativa, saggistica, teatro, cinema e musica), in lingua italiana e a tema libero. Grazie al montepremi di 7.000 euro i vincitori delle sezioni Poesia, Narrativa-Romanzo, Narrativa-Racconto e Saggistica ricevono un contributo destinato alla pubblicazione e/o alla promozione con editori qualificati, mentre i vincitori delle sezioni Testo Teatrale, Cinematografico e Canzone un contributo per la messa in scena, lo sviluppo della produzione, la diffusione radiofonica e sul web. Inoltre, vengono assegnate menzioni agli autori promettenti, segnalazioni, i premi speciali “InediTO RitrovaTO”, “InediTO Young”, “Alexander Langer”, “Giovanni Arpino”, “Borgate Dal Vivo”, e il nuovo “Routes Méditerranéennes”. Con InediTO gli autori premiati non vengono abbandonati al loro destino: attraverso il premio si partecipa a rassegne, festival, fiere e si può ambire a vincere altri concorsi, come testimoniato dai tanti autori lanciati in queste edizioni.

Il concorso talent scout, organizzato dall’associazione culturale Il Camaleonte di Chieri (TO) e diretto dallo scrittore e cantante jazz Valerio Vigliaturo, ha coinvolto in questi anni migliaia di iscritti da tutta Italia e dall’estero (Usa, Europa, Australia, Asia), a conferma anche della dimensione internazionale acquisita. Il prestigio è caratterizzato dalla qualità delle opere premiate, dal riscontro dei media e dalle personalità che hanno formato il Comitato d’Onore e che hanno ricoperto il ruolo di presidenti e di giurati (tra i quali Paola Mastrocola, Umberto Piersanti, Luca Bianchini, Andrea Bajani, Aurelio Picca, Davide Ferrario, Morgan, Paolo Di Paolo, Davide Rondoni, Cristiano Godano e Maurizio Cucchi). La Giuria sarà presieduta nuovamente dalla scrittrice Margherita Oggero e formata da: Milo De AngelisMaria Grazia CalandroneEnrica TesioSacha NaspiniMarco LupoValentina MainiMichela MarzanoMassimo MorassoElisabetta PozziEmiliano BronzinoAlice FilippiPaolo MittonTeresa De SioWillie Peyote e dai vincitori della passata edizione tra i quali Alfredo Rienzi, Renato Gabrielli e Lisbona. A maggio si svolgerà la presentazione dei finalisti nell’Arena Piemonte del Salone del Libro di Torino, fino a raggiungere la meta finale della premiazione attraverso una grande festa dedicata alla consegna dei premi e ai reading delle opere dei vincitori (emergenza sanitaria permettendo), con il coinvolgimento di ospiti illustri (tra i quali hanno partecipato in passato Giorgio Conte, Franco Branciaroli, Eugenio Finardi, David Riondino, Francesco Baccini, Alessandro Haber, Laura Curino, Gipo Farassino, Arturo Brachetti, David Riondino, Red Ronnie e Lella Costa).

Il premio è inserito da diverse edizioni nella manifestazione Il Maggio dei libri promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del MIBACT, e ottiene il contributo di Regione Piemonte, Consiglio regionale del Piemonte, delle città di Chieri e Moncalieri, il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, delle città di Torino, Rivoli, Chivasso e dell’ANCI Piemonte, il sostegno di Fondazione CRT, Camera di commercio di Torino e Amiat Gruppo Iren, la collaborazione con Fondazione per la Cultura Torino e Biblioteche Civiche Torinesi, la sponsorizzazione di Aurora Penne. I partner sono Premio Lunezia, M.E.I. (Meeting delle Etichette Indipendenti) di Faenza, Film Commission Torino Piemonte, Festival delle Colline Torinesi, Parole Spalancate di Genova, Borgate dal Vivo, Festival della Cultura Mediterranea di Imperia, Etnabook Festival di Catania, “I luoghi delle parole” di Chivasso (TO), Incipit Offresi di Settimo T.se, L’Altoparlante, Tedacà, Indyca, Officina della Scrittura di Torino, UJCE (Unione Giornalisti e Comunicatori Europei), Piemonte Movie, e da questa edizione AstiTeatro. I media partner sono «Leggere:tutti», «Corriere di Chieri», e «Radio GRP».

Per il bando completo consultare:

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Guillame Musso  “La vita è un  romanzo”  -La nave di Teseo-   euro 18,00

Intrigante e sofisticato, pieno di colpi di scena, geniale gioco letterario che alterna fasi da thriller e richiami continui ai grandi autori prediletti. Ecco in estrema sintesi  l’ultimo romanzo in cui lo scrittore francese Guillame Musso ha distillato la sua bravura…e vi terrà in tensione fino alla fine.

Da una parte c’è la scrittrice 39enne di successo Flora Conway, (insignita del prestigioso Premio Kafka): vive in fuga da lettori, stampa e riflettori, quasi auto segregata a Williamsburg (la zona più cool di Brooklyn) e sprofonda in una tragedia senza spiegazione. La sua adorata figlia di 3 anni, Carrie, (nome che richiama l’opera satanica di Stephen King) scompare misteriosamente dall’appartamento mentre stavano giocando a nascondino. Nessuno è entrato, nessuno è uscito…ma allora cosa è successo?

Dall’altra parte dell’oceano c’è un altro scrittore di talento e vendite alle stelle; il 45enne parigino Romain Ozorski (qui il nome richiama quello di Romain Gary), che sarebbe anche un uomo realizzato, peccato sia affossato dalla zavorra di una tragedia privata. L’ex moglie Almine l’ha trascinato in un divorzio che è non solo un massacro economico, ma soprattutto infamante. Lei ex top model, transitata poi in una fase di estremismo para-terroristico e scivolata infine nel fanatismo ecologista, lo accusa di essere un alcolizzato violento e gli porta via il figlio Theo di 6 anni per  trascinarlo in una comune di pazzi in America.

Di più posso solo anticipare anche la comparsa di una tosta editrice snob, che forse ha a che fare con la sparizione di  Carrie ….

Ma cosa unirà i due personaggi centrali? Sembra che l’una non esista senza l’altro e in qualche modo le loro storie sono strettamente collegate in un gioco che Guillame Musso conduce in modo magistrale. Ha a che fare con il mestiere di scrittore, con la tentazione di credersi un demiurgo che muove i  fili dei destini dei suoi personaggi, in una lotta costante tra fantasia e realtà. Un romanzo in cui diversi livelli di finzione sono quasi una sfida a Dio e le sorprese vanno a getto continuo.

 

Carolina Pobla  “I gerani di Barcellona”  – Garzanti-   euro 18,00

E’ una grande saga familiare ispirata alle vite dei nonni paterni della scrittrice ed è il suo romanzo  di esordio.

Il racconto inizia a Malaga in Spagna nel 1928 e finisce  nel 1953, attraversando mezzo secolo di storia, inclusa la vittoria del generalissimo Franco che instaura col sangue  un’aspra dittatura.

Protagoniste principali sono le sorelle Torres – Rosario e Remedios- figlie del ricchissimo Don Rafael che vive nella villa più bella  di Malaga, “La Macarena”, insieme all’insignificante moglie Beatrice (che si spegne a poco a poco, in silenzio) e ai loro 5 figli.

Don Rafael è un self made man di successo che ha accumulato una fortuna e stravede per i suoi  rampolli, prima fra tutti Rosario con la quale ha un rapporto unico.

Ma in un attimo, con l’affondare della nave di famiglia e il suo prezioso carico, cola a picco anche il mondo dorato dei Torres.

La bancarotta costringe Don Rosario a inventarsi una nuova attività; ma un’altra tragedia, irrimediabile e straziante, si abbatte sulla famiglia e nulla potrà mai più essere come prima.

Il resto è il racconto di come Rosario –viziata, bella, elegante e col sogno di una carriera come cantante- e la sorella minore Remedios –cresciuta nell’ombra della primogenita- prendono le distanze dalla famiglia  e affrontano il futuro nella tumultuosa Barcellona.

Nel frattempo si dipana anche il destino del giovane studente di ingegneria agraria, Tobias Vila, figlio di un industriale catalano, che insieme all’amico Felix salpa alla volta dell’America e vive tutta una serie di esperienze formative.

Poi la sua strada incrocia quella di Rosario e l’autrice ci racconta le loro vite, e quelle di un variegato corollario di personaggi, tra alti e bassi, amore e distanze emotive, tragedie e ricongiungimenti, lotte e continui colpi di scena.

 

Morten A.  Strøksnes  “Il libro del mare”  -Iperborea-  euro 17,50

E’ magnifico questo libro nel quale, soprattutto chi ama il mare, dovrebbe tuffarsi e non lasciarselo sfuggire. Lo scrittore, storico, giornalista e fotografo norvegese imbastisce un epico racconto attraverso momenti speciali condivisi con un eccentrico amico artista e pescatore.

Insieme solcano le gelide acque del nord a bordo di un gommone, alla ricerca del grande squalo della Groenlandia che vive nei fondali intorno alle isole Lofoten. E’ il più grosso squalo carnivoro del pianeta e può vivere fino a 400-500 anni.

Ed è lo spunto iniziale di un magnifico racconto di mari, pesci, spedizioni del passato, scoperte continue di biologi marini, fari e tempeste.

Pagine che rimandano a Melville e Verne, e conducono il lettore tra antiche leggende marinare, scienze, storia, geologia, esplorazioni oceaniche, pesci e molluschi di ogni foggia e colore, boschi corallini e tanto altro.

Un viaggio che parte da echi della Preistoria e approda all’attuale surriscaldamento climatico, con la chimica dei mari che sta cambiando… e non in meglio. Oggi scompaiono specie a un ritmo velocissimo “…paragonabile all’estinzione di massa che uccise tutti i dinosauri nel giro di poche centinaia di anni”.

Perdita dell’habitat, riscaldamento globale e acidificazione del mare ci collocano sulla scivolosa china di una prossima estinzione e questo libro ci fa pensare.

E ci ricorda che «C’è cosi tanta acqua in mare che se  immaginiamo che il fondo intero si innalzi fin dove ora si trova la superficie, tutti i continenti verrebbero  completamente sommersi da parecchi  chilometri di acqua salata. Solo le cime delle montagne più alte spunterebbero dal mare».

 

Eudora Welty   “Nozze sul Delta”  -minimum fax-   euro 18,00

Eudora Welty (nata a Jackson nel Mississippi, nel 1909 e morta nel 2001) è considerata una delle scrittrici più rappresentative della letteratura del sud degli Stati Uniti, (alla stregua di firme della levatura da Carson McCuller e Flannery O’Connor) vincitrice del Premio Pulitzer nel 1972 con “La figlia dell’ottimista” ed  insignita della Medaglia presidenziale della libertà.

Questo romanzo, pubblicato la prima volta nel 1946, è la storia di una famiglia del sud, i Fairchild, proprietari terrieri sul Delta del Mississippi.

Siamo nel 1923 e sta per sposarsi la 17enne Dabney, rampolla della grande e tumultuosa famiglia che impera sulla piantagione di cotone a Shellmound. Forse più per senso di ribellione e capriccio, che non per amore, sta per unire la sua vita a quella del soprintendente della tenuta, Troy Flavin, che ha il doppio dei suoi anni e scarsissime attrattive.

Per l’occasione arriva anche una cugina, la piccola Laura di 9 anni che ha appena perso la mamma e si trova catapultata tra gli adulti in fibrillazione per l’evento.

Fervono i preparativi per il matrimonio e Laura si affaccia così sul mondo della famiglia materna che osserva con attenzione, curiosità e continue sorprese.

La Welty compone un’affascinante mosaico di personaggi, tra storie familiari di scheletri nell’armadio e fantasmi, tra ambienti e situazioni che mostrano come una classe sociale facesse fatica ad adeguarsi ai cambiamenti in corso e non si accorgesse di essere sull’orlo della decadenza.

Un viaggio tra il profumo di magnolie delle piantagioni, l’umido avvolgente delle paludi del bayou, in una storia domestica in cui poco accade, ma si rinvangano momenti del passato come guerre, duelli, imboscate. Una società in cui gli atti di eroismo erano declinati al maschile, ma il vero potere in famiglia era femminile, perché come ci racconta la Welty «Era risaputo che, sin dalla Guerra di secessione – o magari dai tempi degli indiani- a comandare in casa Fairchild erano le donne, che gestivano tutto. Erano loro ad ereditare  i beni, o erano i fratelli a elargirglieli….Nel Delta la terra apparteneva alle donne, che la concedevano agli uomini  e qualche volta tentavano di riprendersela per darla a qualcun altro».

Al via l’undicesima edizione del Premio “Lattes Grinzane”

Nato “dalle ceneri” del Grinzane Cavour. Scadenza del bando: 31 gennaio 2021. Monforte d’Alba (Cuneo)

Nato nel 2009, sulla non facile scia ereditata dal Premio Grinzane Cavour, per volontà di Caterina Bottari Lattes, presidente dell’omonima Fondazione – e dedicato al marito Mario Lattes, eclettica e prestigiosa figura di intellettuale del Novecento – è pronto a ripartire con la sua undicesima edizione il “Premio Lattes Grinzane”, storicamente sostenuto da Regione Piemonte, Fondazione CRC, Fondazione CRT e Banca d’Alba.

 

Premio coraggioso, di vasto riconoscimento internazionale, che anche in questo ansiogeno periodo di emergenza sanitaria ha deciso di non fermarsi, per continuare a proporsi come “progetto culturale e didattico di promozione alla lettura e di diffusione della letteratura contemporanea, in particolare fra i giovani”. In gara troveremo, anche quest’anno, autrici e autori italiani e stranieri, con opere di narrativa pubblicate in Italia fra il gennaio 2020 e il gennaio 2021. Il bando di partecipazione scade il 31 gennaio 2021 ed è scaricabile, con tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione, da parte delle case editrici sul sito www.fondazionebottarilattes.it. La cinquina dei romanzi finalisti selezionati da una Giuria Tecnica, presieduta da Gian Luigi Beccaria (linguista, critico letterario e saggista) sarà annunciata mercoledì 14 aprile 2021 a mezzo stampa, sul sito e i canali social della fondazione di Monforte d’Alba. La parola passerà quindi ai giovani, che continuano a essere i veri protagonisti del Premio. Tra aprile e settembre 2021 i cinque romanzi finalisti saranno letti e discussi dai 400 studenti delle 25 Giurie Scolastiche, una all’estero e ventiquattro in Italia, che variano ogni anno, “per dare la possibilità al maggior numero di ragazze e ragazzi di confrontarsi con la lettura di autori contemporanei e con l’espressione e l’affinamento del giudizio critico, utile a sapere meglio interpretare le tante complessità del mondo”. Sabato 2 ottobre 2021 ragazze e ragazzi esprimeranno in diretta il loro voto per proclamare il vincitore nel corso della cerimonia di premiazione in cui saranno presenti i finalisti al Teatro Sociale di Alba. Scrittrici e scrittori in gara terranno inoltre un incontro con gli studenti delle scuole del territorio cuneese. Lo stesso giorno il vincitore del “Premio Speciale Lattes Grinzane” ( assegnato dalla Giuria Tecnica a un’autrice o ad un autore internazionale che nel corso del tempo si sia dimostrato meritevole di un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico) terrà una lectio magistralis, aperta al pubblico, su un tema letterario a propria scelta e sarà insignito del riconoscimento. I due appuntamenti saranno inoltre trasmessi in diretta streaming sul sito e sui canali social della Fondazione Bottari Lattes, permettendo così di raggiungere pubblici diversi e lontani e mettendo a disposizione di tutti importanti contenuti della grande narrativa contemporanea. Nella scorsa, decima edizione, del Premio ad aggiudicarsi il podio d’onore è stata la scrittrice turca, residente a Londra, Elif Shafak con il romanzo “I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo” edito da Rizzoli, mentre il Premio Speciale è andato alla Protezione Civile, come apprezzamento per il grande impegno profuso nell’affrontare l’emergenza sanitaria. A ritirarlo è stato lo stesso Angelo Borrelli, Capo della Protezione Civile.

 g.m.

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Info: 0173/789282 – eventi@fondazionebottarilattes.it – book@fondazionebottarilattes.it – WEB fondazionebottarilattes.it / FB Fondazione Bottari Lattes /TW @BottariLattes / YT FondazioneBottariLattes

 

Nelle foto:
– Borrelli ritira il Premio Speciale 2020 per la Protezione Civile

– Elif Shafak, primo Premio 2020

L’arte sottile di chi sta nel mezzo

“MediaMente” è il nuovo libro di Giorgio Formica e Andrea Chiusano. Racconta tante storie e, nel raccontarle, delinea il concetto di mediazione. Un tema che di per sé può sembrare noioso e didattico, ma che invece racchiude un valore unico: la relazione umana.

La relazione umana è il vero fil rouge che tiene legati tutti i racconti ed è il filo su cui l’autore cammina in equilibrio precario, cercando quello perfetto.
Mediazione deriva dal latino mediatio-onis, che significa “stare nel mezzo”.
Il mediatore, così come il ristoratore, il postino, il libraio, o il bottegaio, sta nel mezzo e media la domanda con l’offerta. Ma solo l’equilibrio porterà alla soluzione.
MediaMente è un libro “sottile” che va letto e riletto tra le righe, tutto d’un fiato. Ha la stessa durata di un bel film, è apparentemente semplice ed ironico, ma è denso di significati.
Ed è dedicato a tutti quelli che stanno a metà.
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Il libro è disponibile in libreria oppure su amazon, a questo link:
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(nelle foto, dall’alto: Giorgio Formica e Andrea Chiusano)