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A Bardonecchia il “Diario italiano” di Quaglieni

Gilberto Pichetto

Venerdì 8 dicembre alle ore 17,30 a Bardonecchia nel Salone delle Feste (piazza Valle Stretta 1) lo storico Pier Franco Quaglieni presenterà il suo ultimo libro “Diario italiano. Figure del nostro tempo”, Pedrini Editore. Una carrellata di figure rappresentative di una Italia che non c’è più e non è ancora affidata alla storia anche perché le polemiche continuano a prevalere sulla opportunità di una riflessione al di là di ogni mitizzazione o anatema preconcetto. Saluto iniziale del Ministro Gilberto Pichetto Fratin. Coordina il giornalista Massimo Fiammotto.

“Chiamatemi Tonino”, nel libro di Verrigni il vero amore risponde a molte domande

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Si possono affrontare e superare con la sola forza dell’amore gli ostacoli della quotidianità? Si può chiamare vita una vita senza la persona che si ama? Si può essere davvero se stessi rinunciando a essere ciò che si è per la persona amata? Si può portare la propria vita al limite dell’esistenza e continuare a esistere in virtù di una promessa? Quando a rispondere a questi interrogativi è il vero amore, la risposta è sicuramente sì.

L’AUTORE

Domenico Verrigni, per tutti Mimmo, Nasce a Corato nella provincia barese, il 3 aprile 1965. La sua famiglia si trasferisce a Trani nel 1969 e da allora vive in questa meravigliosa cittadina affacciata sul mare nel nord barese con sua moglie Teresa e la sua bassottina Livia. È un artista semplice e visionario, un sognatore con la passione per la scrittura e in particolar modo per la poesia, passione che si concretizza nel gennaio del 2017 con la pubblicazione di 31 componimenti poetici scelti fra i tanti scritti dall’autore, nasce così: “Sinfonie del Profondo” edito da Cervino Edizioni, una raccolta che è viva espressione delle passioni e dei sentimenti del poeta.

L’opera è arricchita dalle illustrazioni di uno dei più grandi protagonisti dell’arte contemporanea, il pittore e scultore William Tode e dalla prefazione del critico d’arte e letterario il prof Angelo Calabrese che di lui dice: “Mimmo è così: riesce a diluire la marea della complessità nella semplicità dell’amore e dei sentimenti”. Con i suoi versi e i suoi racconti, è presente in molte antologie poetiche e letterarie, ricevendo apprezzamenti e menzioni di merito. Si cimenta nella stesura di un racconto in prosa e, nel dicembre 2021, viene pubblicato dalla Pav Edizioni il suo primo romanzo dal titolo: “Ora mi vivi dentro”. Presenta e promuove questo romanzo in molte città italiane da: “il Salotto di Milano” a Milano, al Festival del libro di Palermo “Una marina di libri”, a “Libri nel Borgo Antico” a Bisceglie, riscuotendo molti consensi.

Nel gennaio del 2023 viene pubblicato sempre dalla Pav Edizioni: “ULIVART”, una selezione di 13 poesie e altrettanti scatti artistici del fotografo francese Fred Di Girolamo, avente come tema e unico protagonista, l’albero d’ulivo. ULIVART diventa anche una mostra itinerante. La sua fucina-pensatoio, nella quale traduce in versi e racconti le sue emozioni e riflessioni, è sempre aperta e pronta a dare libero sfogo a nuove e avvincenti sfide. Infine nel mese di aprile 2023 pubblica, sempre con Pav edizioni, l’ultimo suo lavoro letterario, un nuovo romanzo dal titolo “Chiamatemi Tonino” presentato a maggio al SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO di Torino. Una nuova storia d’amore e non solo che in maniera elegante e discreta, affronta numerosi temi antropologici, tra cui quello drammaticamente attuale della violenza sulle donne. Questo nuovo romanzo ha lo scopo, al di là della pura e semplice storia narrata, di indurre il lettore alla riflessione sul complesso mondo dei sentimenti umani.

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IL LIBRO: “CHIAMATEMI TONINO”

Si possono affrontare e superare con la sola forza dell’amore gli ostacoli della quotidianità? Si può chiamare vita una vita senza la persona che si ama? Si può essere davvero se stessi rinunciando a essere ciò che si è per la persona amata? Si può portare la propria vita al limite dell’esistenza e continuare a esistere in virtù di una promessa? Quando a rispondere a questi interrogativi è il vero amore, la risposta è sicuramente sì. Ada e Cristoforo, o meglio Tonino, uniti dalla passione per l’arte, per la scrittura, per la natura e per la vita si trovano, si perdono e si ritrovano in questa storia avvincente, sentimentale, tragica e a tratti surreale, senza mai arrendersi. In un eterno momento, in bilico tra materia e spirito, non tradiranno le loro promesse. “Sorseggiavo quel caffè i cui aromi si mescolavano con i meravigliosi profumi del mare, un tiepido sole di una primavera appena sbocciata illuminava la mia bella Trani e i nostri volti, mentre i miei occhi, protetti da oscuri occhiali da sole, godevano del panorama infinitamente bello che il mare ci offriva. Guardando quell’orizzonte, mi perdevo in pensieri e viaggi mai fatti e in un senso di assoluta libertà e serenità. Sono Cristoforo Lorusso ma tutti gli amici mi chiamano Tonino, quindi fatelo anche voi: “CHIAMATEMI TONINO”.

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I libri dell’autore Mimmo Verrigni sono acquistabili su tutti i maggiori store online, prenotandolo in libreria o direttamente sul sito della casa editrice -Pav Edizioni-

https://pavedizioni.it/prodotto/chiamatemi-tonino

Il Veleno, il primo noir ambientato a Pino Torinese

Il primo romanzo giallo di Gianluigi De Marchi, uno stricnina gate

 

Il paese delle stelle, Pino Torinese, ha il suo ‘gate’, inteso orme scandalo, facendo riferimento e richiamandosi al celebre scandalo del Watergate di Nixon. Qui ad essere protagonista è la stricnina, un veleno, che sta dietro tre misteriose morti tutte provocate, secondo  le perizie legali, dall’ingestione di arance dell’Etna in  cui era presente della stricnina. Questo il nucleo dell’ultimo romanzo, intitolato “Il Veleno” di Gianluigi De Marchi, scritto insieme all’amico milanese Giuseppe Zambetti.

Si tratta della sua ultima fatica letteraria,  ma della prima nei panni di giallista, dopo la stesura di oltre trenta libri di finanza, tre romanzi, due raccolte di racconti e un’antologia di poesie.

La storia è  ambientata a Pino Torinese, dove De Marchi abita in zona Cento Croci, e la vicenda ruota intorno a tre vittime per avvelenamento,  un generale, un informatico e una tennista che non pare abbiano legami tra di loro. Il paese entra in fibrillazione e i sospetti si intrecciano, e passano sotto la lente degli investigatori un pensionato e un dipendente del supermercato dove sono state vendute le arance.

È lo stesso De Marchi a raccontare la scena centrale: ”Il banchetto della frutta in un supermercato in cui troneggiavano delle splendide arance dell’Etna, una specie abbastanza rara dal colore accattivante. Chissà perché la notte ho sognato un vecchietto che palpava quei frutti e armeggiava una siringa… al mattino ho preso un po’ di appunti e ho costruito una storia articolata ricca di personaggi e avvenimenti”. Nel romanzo sono presenti anche torinesi e abitanti del Pino più o meno noti, mascherati da nomi e cognomi manipolati.

Gianluigi De Marchi risulta abile nel creare quella “caccia al personaggio “ che ogni lettore può attuare e che rende la lettura estremamente piacevole. La città di Pino emerge soprattutto in due luoghi, il supermercato e il tennis club e la scelta di questa città è dovuta al fatto che De Marchi, pur essendo genovese di nascita, ormai da quaranta anni è residente a Pino Torinese. Il messaggio che vuole darci lo scrittore è  che la tragedia non esclude nessuno. La giustizia del paese spesso viaggia in direzioni che non sono quelle della giustizia dei tribunali.

Nella storia dell’umanità  ci sono stati tanti gate, non solo il Watergate, ma il Cablegate, lo scandalo dei documenti diplomaticidiffusi da Wikileaks, l’ Hackgate dei giornali britannici, l’Irangate,che accusò le manovre illecite dell’amministrazione Reagan per finanziare i ribelli in Nicaragua con la vendita di armi all’Iran, e poi il Sexgate del Presidente Clinton e il Rubygate italiano.

Con il suo giallo un po’ noir De Marchi ci regala il suo “strictina gate” che si consuma nei supermercati tra Pino Torinese e Chieri. L’autore lo fa con la consapevolezza che i giornalisti tanto ci mettono un cancello, senza interrogarsi sul vero significato della parola. Dal mitico Watergate sono passati più di cinquanta  anni, eppure a nessuno scandalo si nega il suo gate.

Il Veleno, il primo noir ambientato a  Pino Torinese, è un giallo che si legge velocemente e traccia lo spirito del paese, che ruota intorno  alle scuole, ai supermercati, ai nonni e nipoti.

 

 

Mara Martellotta

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Karine Tuil “La decisione” -La nave di Teseo- euro 20,00

Questa è la storia di un dilemma etico e personale che si staglia sul clima incerto scatenato dal fanatismo islamico. E’ la storia di Alma Revel, giudice di 49 anni con un ventennio di esperienza nel pool francese di giudici dell’antiterrorismo. Il suo compito è interrogare i sospettati ed emettere la relativa sentenza che stabilisca se devono stare in carcere o essere lasciati liberi.

Svolge il suo lavoro in modo responsabile, corretto ed empatico; ha fama di giudice integerrimo e consapevole dell’importanza di ogni sua decisione. Non è semplice, da un suo errore può nascere una tragedia.

Ora deve capire le reali intenzioni di Abdel-Jalil Kacem, giovane nato da genitori algerini e cresciuto a Parigi; ma andato in Siria con la moglie Sonia, di origini portoghesi e convertitasi all’Islam, per unirsi alla lotta contro gli infedeli.

Alma interroga a lungo i due per chiarire se effettivamente sono tornati in Francia perché delusi dagli jihadisti e intenzionati a filare dritto per crescere il figlio appena nato, oppure se sono una bomba a orologeria pronta a ordire attentarti.

Le pagine forse più coinvolgenti sono quelle degli interrogatori, dal momento che mettono a nudo l’abilità di mentire e dissimulare dei terroristi, senza anima e totalmente ottenebrati da odio e sete di sangue. Non anticipo la sentenza di Alma e neppure le conseguenze. Però posso dirvi che questo romanzo fa luce sul «…Male assoluto, un essere disincarnato, privo di ogni emozione, un guscio vuoto» e racconta bene come i giudici si trovino spesso davanti a individui che «…ingannano…e rimangono blocchi di opacità».

Il romanzo corre anche sul filo della vita privata di Alma; sposata da 20 anni e madre di 3 figli, ma in istanza di divorzio e invischiata in una relazione con l’avvocato della difesa di Abdel.

 

Tan Twan Eng “La casa delle mille porte” -Neri Pozza- euro 18,00

L’autore, nato in Malesia, è un ex avvocato 51enne (laurea all’University of London) che, dopo aver lavorato in prestigiosi studi legali di Kuala Lumpur, ha esordito nella letteratura nel 2007 con “La donna venuta dalla pioggia”.

Questo è il suo terzo romanzo, ambientato in Malesia nel 1921, e mescola finzione e realtà.

Siamo al crepuscolo dell’Impero Britannico nel Sud-Est Asiatico, e lo scrittore William Somerset Maugham viene immaginato in uno dei suoi tanti viaggi in Malesia.

E’ accompagnato dal segretario Gerald, in realtà l’amante segreto: dispendioso, volubile e più interessato alla bella vita che al sentimento autentico.

Sono ospiti dell’amico di W.S.Maugham, l’avvocato Robert Hamlyn e di sua moglie Leslie, altera e malinconica signora inglese nata in Malesia.

Siamo a Penang, a Cassowary House, dimora immersa in un’atmosfera bucolica da sogno; sfondo affascinante su cui si innesta un rapporto speciale tra lo scrittore e la moglie dell’amico.

Tra Maugham e la memsahib nasce presto una sorta di complicità. Si scoprono affini sul piano emotivo, hanno una notevole intesa e pian piano si confessano i loro segreti più intimi.

Lo scrittore è in pieno disastro economico e in Inghilterra l’attende la moglie di facciata alla quale dovrà dichiarare la rovina. Lesley invece rivanga la sua vecchia passione per il leader idealista cinese Sun Yat-Sen, in esilio.

Maugham pressato dalle difficoltà economiche e in blocco creativo, troverà proprio qui l’ispirazione per uno dei suoi racconti più famosi, grazie a Leslie che gli racconta un sanguinoso fatto di cronaca locale.

 

Peter Cunningham “La fedeltà della spia” – SEM- euro 20,00

Lo scrittore irlandese Peter Cunningham in questa spy story ci racconta il travagliato rapporto del suo paese con l’Inghilterra. Lui, figlio di un ufficiale dell’esercito britannico assoldato dall’MI5 come spia sulle tracce dell’Ira, la questione la conosce bene e in parte queste righe si ispirano anche alla sua biografia. Lo sfondo è l’annosa questione irlandese (della quale l’autore narra alcuni punti fondamentali), ma all’inizio sciorina una sorta di romanzo di formazione sul quale innesta poi una storia d’amore.

Siamo nei primi anni 70, protagonista è Marty Ransom. E’ nato nella Repubblica d’Irlanda, ha studiato in Inghilterra e lavora come funzionario al dipartimento degli Affari Esteri di Dublino. E’ cresciuto all’ombra di un padre, il “Capitano”, che è un mito, a Waterford, nella residenza di campagna di Waterloo. Ed è lì che ritorna durante i week, per stare anche con gli amici Alison e Christopher.

La vicenda poi si ingarbuglia. Tanto per cominciare il cugino Iggy è un leader dell’Ira, mentre Alison è una diplomatica inglese che lo convince a rivelarle qualche soffiata sui rapporti tra il governo della repubblica e gli attivisti dell’Ira. E le cose sono destinate a complicarsi perché non ci sarà solo il tradimento del patto di lealtà col suo Paese….ma ben di più.

 

Gareth Rubin “The Turnglass” – Longanesi- 18,60

Questo intrigante libro utilizza l’ottocentesco “tête–bêche” ovvero un libro “testacoda” che si capovolge come la clessidra del titolo e racchiude 2 romanzi contraddisti da 2 diversi colori in copertina. Due storie ambientate in tempi e spazi diversi, unite da un mistero; una inizia dalla prima pagina e l’altra dall’ultima. Il consiglio è leggerle in ordine cronologico, ma la magia di questa tecnica è che potete indifferentemente iniziare dal lato che preferite.

La prima vicenda è ambientata nell’Essex del 1881. Il protagonista è Samuel, giovane medico che si stabilisce nell’oscura e misteriosa dimora dello zio parroco per curarlo. La casa avita si chiama Turnglass house, è nella brughiera e nasconde terribili segreti. Samuel cerca di capire perché l’uomo stia morendo e sia convinto di essere stato avvelenato.

La seconda storia invece ci catapulta a Hollywood nel 1939 e segue le vicissitudini di un giovane attore, Ken, approdato nella mecca del cinema in cerca di fortuna. Ma finisce per essere coinvolto nei segreti che riguardano un giovane scrittore di successo, figlio del governatore della California.

E lo scrittore e giornalista inglese Gareth Rubin è abilissimo nel gestire i due piani di narrazione, disseminarli di indizi che creano un avvincente labirinto.

Cesare Mondon. La Resistenza scuola di vita e di libertà

Presentazione del libro di Raffaella Chiaravalloti sul partigiano Rino. 1° Dicembre 2023 – Sala Consiliare, corso Pastrengo n. 10 Collegno

Era da molto tempo che si sperava che qualcuno scrivesse un libro su Cesare Mondon, meglio conosciuto come “il miracolato di Rubiana”. Finalmente, grazie al lavoro della giornalista Raffaella Chiaravalloti, questo desiderio è diventato realtà.
L’autrice ci guida attraverso i pensieri e le esperienze di Cesare Mondon, condividendo con i lettori i valori di giustizia e libertà che hanno ispirato la sua lotta durante i giorni bui della Resistenza. Non solo un partigiano coraggioso, ma anche un individuo di notevole rilevanza per la comunità nord ovest di Torino.
Cesare Mondon è stato un personaggio molto importante per Collegno; sarà, infatti, l’Amministrazione Collegnese a rendergli omaggio organizzando la prima presentazione del libro a lui dedicato, presso la Sala Consiliare in Corso Pastrengo n. 10, alle ore 18.00.
La presentazione del libro di Raffaella Chiaravalloti promette di essere un momento toccante e significativo, un’opportunità per onorare la memoria di Cesare e soprattutto trasmettere i valori fondamentali ai nostri giovani che rappresentano il nostro futuro e per riflettere sulle lezioni di coraggio e impegno che la Resistenza ci ha lasciato in eredità.

 

“Indipendent Book Tour”. Ultima tappa

Al traguardo di Cuneo, ospiti d’eccezione quattro case editrici indipendenti, fra le 28 partecipanti al tour

Sabato 25 novembre, ore 17,30

Cuneo

Ottava ed ultima tappa. Dopo Verbania, Torino, Novara, Alessandria, Asti, Vercelli e Biella, l’“Indipendent Book Tour”, il progetto ideato dal team di “Hangar del Libro” (progetto di “Regione Piemonte”) e dal “Salone Internazionale del Libro di Torino” (in collaborazione con la “Fondazione Circolo dei Lettori”) “per raccontare la ricchezza e l’eccellenza a livello regionale dell’ ‘editoria indipendente’ della Regione”, conclude il suo viaggio – iniziato a Verbania il 23 settembre scorso – a Cuneo. L’appuntamento è per sabato 25 novembrealle 17, presso la “Biblioteca 0– 18”, di via Santa Croce al numero 6. Ingresso libero.

L’incontro vedrà la partecipazione di quattro “case editrici”, fra le 28 partecipanti al tour, che racconteranno al pubblico la propria storia, i propri progetti e un proprio libro scelto per l’occasione, tra i tanti pubblicati. Il tutto accompagnato da brani musicali e azioni teatrali curate da “B-Teatro”.

“Add Editore” presenterà il romanzo “La foresta trabocca” della scrittrice giapponese Maru Ayase“Araba Fenice” racconterà il libro “Tuo padre suonava l’armonica” della giornalista e scrittrice casalese Silvana Mossano“Diablo Edizioni” illustrerà il graphic novel “Punto di fuga” di Lucia Biagi e “Voglino Editrice” parlerà del libro per bambini “La regina del sorriso” di Elena Zegna. Lettrici e lettori #Booklovers, selezionati da una specifica call, grazie alla collaborazione con la rivista digitale exlibris20, affiancheranno gli editori per portare al pubblico un punto di vista esterno, utile per approcciare i libri con lo sguardo di chi ama leggere per passione: a Cuneo saranno Alessia BombinoFrancesca MilanesioAlessia LinguaDaniela Scavino. Le loro recensioni, e quelle degli altri #Booklovers, sono presenti sul sito di exlibris20.

Per ogni edizione, inoltre, “Independent Book Tour” prevede la vetrina virtuale online su www.hangardellibro.it, uno strumento informativo che illustra tutti i titoli delle case editrici indipendenti presentati nel viaggio letterario, per aiutare lettrici e lettori nella scelta dei libri che più incontrano i loro interessi, le loro passioni, i loro gusti. Una vetrina che, si arricchisce vieppiù a ogni edizione del tour.

“L’ ‘Independent Book Tour’ – sottolinea Carola Messina‘project manager’ dell’evento – ha il preciso obiettivo di raccontare e dare visibilità alla capacità delle case editrici indipendenti piemontesi di sperimentare, innovare e ampliare gli orizzonti di lettori e lettrici grazie alla presentazione delle loro proposte di punta. Rafforzare il prezioso ruolo dell’editoria indipendente è uno degli scopi principali del ‘progetto Hangar’, al fine di preservare l’importante valore della bibliodiversità che sa portare nel panorama culturale regionale e italiano”.

g.m.

Nelle foto: le cover dei libri presentati a Cuneo

“Tempesta solare” di Rosalba Mio: fantascienza, un’avventura straordinaria

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Mi chiamo Rosalba Mio, autrice appassionata di storie che catturano l’immaginazione e toccano il cuore. Vi invito in un viaggio attraverso le pagine della mia dilogia “Tempesta Solare”, un’avventura che fonde il dramma umano con la potenza della fantascienza.

Tempesta Solare – I giorni del sole:
In un futuro prossimo, una tempesta solare ha stravolto il mondo. Segui le vite intrecciate di personaggi coraggiosi mentre lottano per sopravvivere, affrontando una nuova realtà post-apocalittica. Un mix avvincente di avventura e suspense, questo primo capitolo vi porterà in un viaggio emozionante attraverso i giorni del sole.

Tempesta Solare – I giorni della terra:
La saga continua con il secondo capitolo, esplorando le sfide della ricostruzione in un mondo devastato. Nuovi personaggi si uniscono alla lotta, tessendo una trama di resilienza, speranza e solidarietà. In questo capitolo avvincente, la ricerca di una nuova normalità si intreccia con scoperte sorprendenti.

Affronta questo viaggio Straordinario:
Attraverso il mio stile descrittivo, ho cercato di creare una storia che vada oltre i confini del genere, offrendo una prospettiva unica sulla forza dell’umanità di fronte al cambiamento.

 

Per saperne di più e acquistare: https://www.facebook.com/rossana.mio

L’isola del libro: Speciale Fernanda Pivano

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Fernanda Pivano fin da giovanissima è stata magnetizzata dalla passione per la letteratura nord americana. Ha tradotto e approfondito i massimi classici statunitensi; soprattutto, ha il merito di aver scoperto, studiato, valorizzato e promosso in Italia i principali esponenti della Beat Generation: Kerouac, Corso, Ginsberg….

Fernanda Pivano nasce il 18 luglio 1917 a Genova, dove il padre è direttore di banca. Cresce in una famiglia che lei stessa definisce di stampo vittoriano; il nonno era scozzese e fu tra coloro che introdussero la Berlitz School in Italia. Fin da bambina frequenta una scuola svizzera diventando ben presto poliglotta. Quando la famiglia si trasferisce a Torino, studia al Liceo classico Massimo d’Azeglio; è compagna di classe di Primo Levi, ed ha come supplente di italiano e latino nientemeno che Cesare Pavese.

Dopo la tesi di laurea su “Moby Dick” di Melville, la sua carriera prende l’avvio quando traduce “L’antologia di Spoon River” (uno dei più grandi successi editoriali al mondo), pubblicato in Italia la prima volta nel 1945.

E’ la traduttrice italiana di Ernest Hemingway. Lo incontra la prima volta nel 48, a Cortina, quando lui vuole conoscerla a tutti i costi dopo aver saputo che le SS tedesche l’avevano arrestata per il contratto di traduzione di “Addio alle armi”. Incontro epico, emozionante e soprattutto l’inizio di una grande amicizia.

Di fatto la Pivano spalanca l’orizzonte su un intero e magnifico universo letterario.

Tra le tappe più importanti della sua lunga vita c’è il matrimonio con l’architetto e designer Ettore Sottsass nel 1949 e il trasferimento a Milano. L’unione, tra alti e bassi, inizia a scricchiolare nel 1971 e si conclude nel 1990 con il divorzio.

Quella di Fernanda Pivano è stata un’avventura epica che l’ha portata a conoscere geni della letteratura e della musica americana, mentre il suo primo viaggio negli Stati Uniti è a 39 anni nel 1956. Da allora la sua vita è un continuo andirivieni e di incontri eccezionali che saranno la linfa dei suoi scritti e l’avvio di amicizie importantissime. A lei si devono traduzioni e studi delle opere dei maggiori classici statunitensi; molti li conosce di persona e con loro instaura profondi legami di amicizia. Uno su tutti, proprio Hemingway che lei chiama “Papa”.

 

Enrico Rotelli “Nanda e io” -La nave di Teseo- euro 19,00

Mentre della vita e degli incontri della Pivano si sa molto, a far luce sugli ultimi anni è il resoconto del suo giovane assistente. La Pivano è morta a 92 anni, la sera del 18 agosto 2009 in una clinica milanese, dove era ricoverata per il tumore che l’aveva aggredita negli ultimi anni. Oggi le sue ceneri sono custodite nel cimitero di Staglieno a Genova.

Se desiderate scoprire il dietro la fama di questa donna, capirne la grandezza come persona, questo è il libro giusto. Rotelli è stato il suo braccio destro a partire dal 2004; quando fresco di laurea incontra la scrittrice e lei gli chiede, quasi per caso, se vuole farle da assistente.

Da allora le loro vite lavorative si intrecciano e, anche se a dividerli c’è un gap di 47 anni, l’entusiasmo della Pivano, già segnata dalla malattia, sarà a dir poco travolgente. Lei, che da sempre aveva un immenso riguardo verso i giovani e le loro aspettative, istintivamente prende sotto la sua ala Rotelli. Gli concede la massima fiducia trascinandolo con sé nei suoi viaggi in giro per il mondo, presentandolo ai grandi scrittori che incontra e di cui è amica.

Questo libro è anche una storia di formazione: quella di Rotelli che cresce –non solo professionalmente- al fianco di un personaggio unico che tutti vorremmo aver avuto come maestro.

Rotelli diventa il braccio destro di questa donna piena di vitalità, cercando di assimilare più possibile l’immensa esperienza della Pivano. Lui ha dalla sua una travolgente passione per la letteratura americana e tanta voglia di imparare; lei la disponibilità ad insegnare con la sua esperienza straordinaria.

Scopriamo così anche il privato, l’anima, l’intelligenza, il senso dell’umorismo, i ricordi, le emozioni e il modo di affrontare la vita e la malattia di questa grande signora della letteratura. La sua vita è stata unica e Rotelli un giovane baciato dalla fortuna, perché ha potuto fare un tratto di strada con lei e conoscere grandi miti della letteratura contemporanea.

 

Dvd + libro Fernanda Pivano “A farewell to beat” -Fandango-

Forse per entrare un po’ più a fondo nel fascino che avvolge questa donna, la prima cosa da fare sarebbe vedere il Dvd accompagnato da un libro. Il filmato è straordinario ed inizia con un tuffo al cuore. L’immagine in bianco e nero è quella di una lunga e deserta strada che la Pivano sta percorrendo in macchina nello sconfinato spazio dell’Idaho, diretta verso la tomba di Ernest Hemingway.

Lei ricorda la tragedia del suicidio del grande scrittore (nato il 21 luglio 1899, morto il 2 luglio 1961) sepolto al Ketchum Cemetary; un luogo di pace e bellezza dove lapidi e stele sono disseminate con armonia estrema sulla distesa di un prato. La Pivano racconta il suo rammarico per non essere andata al funerale di Hemingway e ci commuove quando si inginocchia e abbraccia la lastra di marmo, in mezzo a tre alberi secolari che proteggono il riposo di uno dei più grandi autori mai esistiti. E suggestivo è pure che ogni sera al tramonto la tomba sia visitata da un coyote ripreso nel filmato.

Il resto è il racconto di alcuni incontri della Pivano che a San Francisco incontra lo scrittore Lawrence Ferlinghetti nella sua storica libreria. Insieme ricordano gli autori della Beat Generation e il loro motto «amare la nostra vita fino a consumarla».

Poi a New York dove incontra Erica Jong e dialoga amabilmente di letteratura con Jay McInerney e Bret Easton Ellis. Insomma un film da assaporare in tutta la sua bellezza, girato da Luca Facchini.

 

Fernanda Pivano (a cura di Guido Harari) “The Beat goes on” -Mondadori-

E’ un libro denso di foto che immortalano le fasi fondamentali della vita della Pivano. Immagini divise per periodi e che emozionano perché sono il ricordo degli incontri più importanti che hanno costellato la lunga vita della scrittrice e traduttrice.

A partire dalle foto dei nonni e dei genitori, passando da Nanda bambina nata in una famiglia benestante, poi la gioventù e gli anni di studi liceali e università. Seguono l’epoca fulgida in cui incontrò Ernest Hemingway e i primi piani intensi con intellettuali di enorme caratura: tra i quali Moravia, Elsa Morante, Piovene e Guttuso.

Ci sono le immagini del matrimonio con Ettore Sottsass nel 1949 e altre della loro vita insieme. Poi la scoperta dell’America in prima persona e gli incontri con William Faulkner, Richard Wright, Saul Bellow, Gore Vidal ed altri grandi personaggi della scena culturale. Una vita che qui scorre per immagini uniche ed emozionanti, testimonianza di esperienze eccezionali.

 

Fernanda Pivano “Diari. 1917-1973” – Classici Bompiani- euro 50,00

I Diari della Pivano sono divisi in due volumi; questo è il primo e parte dalla sua infanzia a Genova, la famiglia, la scuola e la sua educazione… solo l’inizio di un enciclopedico viaggio che è quello dell’autrice. Più di 1660 pagine fitte in cui racconta la sua incredibile vita, gli incontri con gli scrittori, i viaggi intorno al mondo e lo sconfinato amore per la letteratura americana che è stato la colonna portante del suo lavoro e delle sue passioni. Da leggere poco a poco, assaporando tutto il fascino, la cultura, l’umanità e l’intelligenza di questa notevole signora.

 

Fernanda Pivano “Leggende americane” -Bompiani- euro 15,00

Qui sono raccolte le prefazioni che la Pivano scrisse per le opere –gran parte tradotte da lei- di Edgar Lee Masters, Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald, Dorothy Parker e William Faulkner.

Un universo di riflessioni, saggi, articoli e aneddoti che ci permettono di ricostruire e capire più a fondo le vite di questi grandi scrittori, ma anche di assaporare la passione della Pivano per la letteratura americana.

 

Fernanda Pivano “Viaggio americano” -Bompiani- euro 15,00

In 622 pagine troviamo altri articoli, ritratti e biografie dei protagonisti di maggior peso della strepitosa vita culturale americani del Novecento. Quelli che la Pivano aveva portato in Italia con le sue traduzioni, ma anche molti altri personaggi incredibili, un viaggio nelle loro vite, anime, pensieri, grandezze e debolezze.

Il giallo torinese di Amandola: “L’uomo del lunedì”

A cinquant’anni da La donna della Domenica arriva in libreria L’uomo del Lunedì di Gian Piero Amandola.

Un omaggio ai grandi Fruttero & Lucentini, ma anche una sfida letteraria disputata fra giallistica e humour. Ce n’è per tutti in questo giallo che più torinese non si può, dai Savoia agli Agnelli, Fino ai personaggi dell’economia strana che s è impadronita della città dopo la Fiat. Fra turismo, puttane e spaccio, immigrazione fra sfruttamento e racket, tecnologia e finanza. Come ne “La donna della Domenica”, un omicidio sulla collina torinese.

 

Sei colpi di pistola che aprono uno squarcio nella testa del rentier Alberto Ellano, ma anche nei nuovi e vecchi vizi, amori clandestini e odi di quelli della collina. Sempre meno privilegiati, sempre più preda dalla delinquenza della città. Una morte forse da nuova delinquenza torinese, molto diversa da quella di 50 anni fa. Una morte che sembra un sacrificio (ma in questo giallo tante cose sembrano e poi non sono) sull’altare di un business d’avanguardia finanziaria fra bitcoin e cryptovalute. Ma forse dal primordiale sesso, o addirittura dalle follie senili nelle antiche ville collinari in decadenza tragicomica. Possono essere tutti assassini, quelli della collina, qualcuno è convinto di esserlo. Magari è un’uccisione come ai tempi delle sfide fra i nobili feudatari dei Savoia che si spartivano la collina.

 

A indagare c’è Carlo Torquace. Se nell’ultima giallistica, l’indagine la “famola strana”, quella di Torquace lo è di più. Lui è un detective dell’aldilà, soffre di mancamenti, morti apparenti, durante i quali “vede” le soluzioni dei misteri di questo assassinio. Napoletano, quando è nell’”aldiqua” lui indaga col caffè Kafa, che dà la “cazzimma” cioè “la furbizia per fare le cose”. Per affrontare il mistero della prostituta che era con l’assassinato, che non si trova, non si sa se è l’omicida, se è vittima fatta sparire. Per capire cosa c’entra l’uomo che poco prima litigava sui bitcoin con la vittima. Torquace cerca di non perdersi nella Torino di Notte fra Puttan Tour e guerra delle mafie del sesso a pagamento. Carabinieri si aggirano sotto i lampioni fra le vecchie prostitute di via Ormea e i Trans i via Cavalli. E scoprono manager, grandi nomi di Torino, che quando cala la notte vanno caccia di “carne fresca” sulle “piste” di polverina bianca.
Un’ indagine zero: nessuna traccia dell’assassino, nessuna della donna, unico incomprensibile indizio un foulard su cui è stampato un quadro di Edward Munch espressionista horror. Un’indagine all’incontrario, perché la soluzione è nell’unico assassino mai sospettato.

L’autore, Gian Piero Amandola è un giornalista inviato della Rai. In passato ha collaborato con La Stampa, Stampasera, Espresso, Panorama, Gazzetta del Piemonte, Venerdì di Repubblica, Corriere della Sera Cultura.

Gian Piero Amandola, L’uomo del Lunedì, Edizioni Porto Seguro, pagine 156, euro 15