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“Doppietta” di poesia da Belgravia

Libreria Belgravia riparte…dalla POESIA, MA CON UNA DOPPIETTA!

OGGI VENERDI’ 8 SETTEMBRE ORE 18,30
Ma SECONDO APPUNTAMENTO DOMANI SABATO 9 SETTEMBRE ORE 17 : tutto al femminile!
Via Vicoforte 14/d
Incontriamo Francesca Innocenzi in dialogo con Silvia Rosa Marvi Del Pozzo e Carola Allemandi
intorno al saggio VOCI DAL TEMPO INDICIBILE
E  alla silloge FORMULARIO PER LA PRESENZA
INFO e prenotazioni al 3475977883 anche whatsapp

Il libro di Giachino: “Un irriducibile contro il declino di Torino”

CON MALAN , COMBA e FOSSATI 

Sabato 9 settembre alle ore 10 all’Hotel Diplomatic di Torino

“Un irriducibile contro il declino di Torino”: è il titolo del libro  che verrà presentato sabato 9 settembre, alle ore 10, all’Hotel Diplomatic di via Cernaia 42, Torino. L'”irriducibile” del titolo è Mino Giachino, l’ex sottosegretario di Stato ai Trasporti che da anni denuncia con numeri e azioni il declino vissuto da Torino, sempre più indietro nella graduatoria delle città italiane ed europee.

«Lo ha ribadito di recente anche la Banca d’Italia – afferma Giachino – : Torino negli ultimi vent’anni ha perso 18 punti rispetto alle città italiane più competitive. Il PIL procapite è diminuito e oggi nella metà della città che non sta bene si vive peggio di vent’anni fa. Una città bellissima che attrae turismo da weekend come ha scritto “The Times” ma che ha perso Salone dell’automobile e Salone dell’auto storica. Una città che non attrae più investimenti e non trova il modo di invertire questa tendenza e ieri ci han detto che ormai a Torino il numero delle colf ha superato il numero degli operai.

Pur distante dal Palazzo, negli ultimi anni Giachino è riuscito a realizzare la più grande e significativa manifestazione di piazza della storia recente di Torino (10 novembre 2018 con oltre 40mila persone a sostenere la TAV), è stato capace di “dirottare” a Torino l’Autorità dei Trasporti che il Governo Monti aveva inizialmente previsto a Roma (2013) e, storia più recente, ha avuto un ruolo decisivo nel veicolare al settore auto oltre 8 miliardi di euro destinati a finanziare gli incentivi per chi decide di cambiare la propria vettura.

Accanto a tutto questo, Mino Giachino ha sempre tenuto uno stretto rapporto con Torino e l’intero territorio cittadino, con un’attenzione particolare per il Sermig e per la Chiesa che guarda agli ultimi e agli esclusi. GIACHINO al termine della sua analisi presenta 10 Proposte per il rilancio della economia e del lavoro e tra queste il forte sostegno al Piano Auto del Ministro URSO che potrà contare su oltre 6 miliardi di euro non ancora spesi del fondo GIORGETTI.

Sabato 9 settembre, assieme all’autore di “Un irriducibile contro il declino di Torino” saranno presenti il senatore Lucio Malan , l’onorevole Fabrizio Comba e Beppe Fossati. 

Simonetta Vacca, “La nebbia nell’anima”. La difficile scelta di Monsieur l’Avocat in piena Révolution

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A volte la coscienza ha strani modi di affiorare, a volte vince a volte perde, solo perché viene soffocata e rinchiusa nelle segrete dell’animo umano…

 

L’AUTRICE SI RACCONTA

Sono nata 60 anni fa, in una delle più antiche e affascinanti isole del mondo : “La Sardegna”. Una terra che amo per i suoi silenzi, le sue tradizioni millenarie, la lealtà del suo popolo e l’ospitalità come stile di vita.

Dopo aver frequentato il conservatorio musicale Pierluigi da Palestrina a Cagliari, come molti miei conterranei sono partita per il “continente” in cerca di lavoro e mi sono fermata nella bella città di Brescia, dove vivo tutt’oggi da 25 anni.

Mi sono approcciata alla scrittura perché preferisco scrivere che parlare, è la forma in cui riesco ad esprimere meglio ciò che penso e lo ritengo il gioco più bello, poiché non finisce mai.

 

LA TRAMA DEL LIBRO

Parigi, 1793. La rivoluzione è al suo apice, la città è in fermento per la morte di Luigi XVI e si fa strada una nuova era per la Francia intera sotto il vessillo di: “ Liberté, Egalité, Fraternité”.

Nonostante l’instabilità sociale, Monsieur l’Avocat continua a esercitare la sua professione e accetta di perorare una causa di un misterioso committente che lo metterà di fronte a ciò che ha sempre evitato durante tutta la sua carriera di avvocato: “la sua coscienza”.

Sarà posto di fronte ad una scelta: “divulgare un oscuro segreto di cui il committente non sopporta più il peso, o seppellirlo sotto tre metri di terra e salvare l’onore del proprio cliente e la sua fama di avvocato”. Quale di queste azioni sceglierà di fare?

A volte la coscienza ha strani modi di affiorare, a volte vince a volte perde, solo perché viene soffocata e rinchiusa nelle segrete dell’animo umano.

 

LINK PER ACQUISTO:
Anche in versione ebook.

“Il circolo degli ex”: a Piossasco il libro di Massimo Vitali

Lo scrittore bolognese presenta nel giardino “a stanze” di “Casa Lajolo”, il suo ultimo lavoro edito da “Sperling & Kupfer”

Domenica 10 settembre, ore 17

Piossasco (Torino)

“Pietro non sente Ginevra da due mesi e cinque giorni, dopo essersi lasciati e ripresi così tante volte da non ricordarsi più quante. Compresa l’ultima, per lui, come se fosse la prima. Fino a quando capisce che se l’amore a volte crea dipendenza e altera la percezione della realtà, allora, come per altre dipendenze, il prezioso sostegno di un gruppo d’ascolto può davvero essere la soluzione. Così, a Pietro arriva l’illuminazione: fondare il Circolo degli ex, un centro di recupero per la fine di certe storie d’amore. Cesare, il suo migliore amico, ospiterà le riunioni del mercoledì, il ‘Decalogo per la libertà amorosa’ è stato stilato, i partecipanti hanno già il dito sul campanello. Nel corso delle settimane il Circolo diventa un appuntamento imprescindibile, uno spazio fisso nel quale aprirsi, guardarsi in faccia per raccontare la propria storia e, perché no, tornare a innamorarsi”. Questo, in sintesi, il contenuto e il pensiero del protagonista dell’ultimo libro, come sempre “commedia brillante”, ironica e tragicomica, dello scrittore bolognese Massimo Vitali. Titolo, “Il circolo degli ex”, il libro è stato pubblicato per i tipi di “Sperling & Kupfer” (editore anche di “Se son rose fioriranno”, da cui sono state tratte due piéces teatrali e di cui è in corso la realizzazione di un film) e verrà presentato a Piossasco, domenica 10 settembre, alle 17, all’interno della rassegna “Bellezza tra le righe”, nel prezioso giardino “a stanze” di “Casa Lajolo” (via San Vito, 23), dimora storica di metà Settecento ereditata a metà Ottocento dai conti astigiani Lajolo di Cossano.

Grazie alla sua scrittura originale, divertente e divertita, ricca di un umorismo tale che lo scrittore pare non riesca proprio a scrollarsi di dosso anche se lo volesse (basti pensare che, fra le sue varie attività, conduce anche un programma radiofonico “Ufficio Reclami”, dove accoglie le lamentele di tutti, compresi i lettori dei suoi romanzi), Vitali  “illumina il lato più paradossale e tragicomico di certe relazioni, con una delicata e profonda commedia ispirata a una ‘storia vera’: quella di tutti noi, il cui universo – almeno una volta nella vita – si è fermato per la fine di un amore… fino al successivo”.

“Una scorta di baci”

In contemporanea alla presentazione del libro di Massimo Vitali, è previsto sempre in “Casa Lajolo” anche un laboratorio a tema per i bambini. Mentre i grandi ascoltano Vitali, i piccoli possono infatti partecipare a “Una scorta di baci”,  con la lettura dell’albo “Zeb e la scorta di baci” dell’illustratore francese Michel Gay, Edizioni “Babalibri”, un “laboratorio” che nasce dal concreto presupposto che tutti abbiamo più che mai bisogno di coccole. “Carezze e baci sono importanti, soprattutto quando siamo lontani da mamma e papà, quando affrontiamo i nostri primi momenti da soli e, passo passo, esperienza dopo esperienza, diventiamo grandi”.

Ispirati dalla lettura animata di “Zeb e la scorta di baci” si costruirà insieme una “speciale scatola”dove riporre tutte le cose più morbide e dolci, inclusi i baci della mamma, da tenere sempre con noi.

Per seguire il “Laboratorio” è necessario che sia presente, per ogni bambino, uno dei genitori o un nonno. C’è anche la possibilità di delegare un adulto che accompagni più bambini: per un gruppo di amici, ad esempio, un adulto può seguire i bambini e tutti gli altri partecipare all’incontro con Vitali.

Destinatari: a partire dai 4 anni. Consigliata prenotazione al 333/ 3270586.

Incontro e laboratorio sono a ingresso gratuito. Chi desidera visitare la dimora prima degli incontri, può prenotare la propria visita: 8 euro(con visita guidata), 6 euro (con visita autonoma tramite audioguida).

Contatti e prenotazioni: tel. 333/3270586 info@casalajolo.it

g.m.

Nelle foto:

–       Massimo Vitali

–       Cover del libro

–       Casa Lajolo

Mark Mc Candy presenta  “De rebus brevi”

 

Al  DF Talk di venerdì 8 settembre presso VolTo

 

Venerdì 8 settembre, alle 18:30, presso il Centro Servizi VolTo di via Giolitti a Torino, lo scrittore Mark McCandy (alias Marco De Candia) presenterà al pubblico il suo ultimo libro intitolato “De rebus brevi” nel corso di un incontro denominato “DF Talk”.

La presentazione vedrà un dialogo insieme alla giornalista Mara Martellotta, che modererà l’evento.

Il libro “De rebus brevi” è stato già presentato a Torino Comics, dove venivano realizzate delle copertine personalizzate da Luca Occhetti, vincitore del “Cover Contest” ideato dalla casa editrice del libro, Edizioni Radici Future, e da Torino Comics. Nella copertina l’autore viene rappresentato come l’Imperatore Nerone posto su una clessidra che scandisce un tempo che, dopo il periodo Covid, ha assunto nuovi valori e nuovi ritmi.

“Considero la mia raccolta di racconti – spiega l’autore Mark McCandy – un ‘libro caleidoscopio’, che consente un certo tipo di visione a seconda del modo in cui viene letto”.

Si tratta di un libello prezioso per cogliere le mille sfaccettature della società postcovid, capace di svelare il carattere dei personaggi tra i più vari, coinvolti in episodi che li vedono protagonisti tra casse di supermercati, spiagge, studi medici e luoghi tra i più svariati.

Marco De Candia ha già pubblicato con Radici Future due libri nel 2017 e 2018, dai titoli “Avanti c’è un post” e “Solo post in piedi”. Entrambi i volumi contengono sessantacinque brevi racconti umoristici ma non solo. Nato sul web con i suoi racconti, ha saputo conquistarsi i favori di un pubblico sempre più ampio, fino a essere seguito da più di quindici mila tra lettori e lettrici.

L’incontro del DF Talk, promosso dall’Associazione “Difendiamo il futuro”, verrà trasmesso in diretta Facebook, su www.facebook.com/Polispolicy, e su www.facebook.com/ taglimagazine.

Le recensioni: Villa del Seminario e Molotov e Bigodini

LIBRI / La casa editrice Edizioni E/O nasce a Roma nel 1979, fondata da Sandro Ferri e Sandra Ozzola, accomunati da una forte passione per la politica e per i buoni romanzi. Inizialmente pubblica numerosi testi dei paesi dell’Est, per poi allargarsi- poco più tardi- verso Ovest, alla narrativa americana. Da qui ne deriva “e/o”, che sta per “e/oppure” ma anche per “est/ovest”. In poco tempo, da una conduzione familiare, subisce una vera e propria espansione internazionale che le permette di aprire uffici a Roma, Milano, New York e Londra, e di porsi come un progetto unico nel panorama editoriale contemporaneo.

Nel corso del tempo Edizioni E/O ha pubblicato romanzi che hanno segnato un’epoca: solo per citarne uno, ricordiamoL’amica geniale” di Elena Ferrate, un successo internazionale, tradotto in oltre 40 lingue.

Per noi hanno riservato due bellissime novità, che abbiamo letto e recensito con grande interesse.

VILLA DEL SEMINARIO- Sacha Naspini- Casa editrice Edizioni E/O di Valeria Rombolà

Le Case è un borgo sperduto della Maremma toscana, lontano da tutto ma non dalla guerra che nel ‘43 imperversa sull’Italia e sul mondo intero. Il freddo assoluto di quell’inverno, la solitudine e la generale diffidenza degli abitanti di questo posto, fanno da sfondo al seminario estivo del vescovo che diventa- dopo l’arrivo dei tedeschi- un campo di concentramento. E’ qui che la storia personale di René, il ciabattino del paese, si intreccia inevitabilmente con quell’atroce scenario, dandogli però una possibilità di riscatto. Un uomo semplice, da sempre sbeffeggiato da tutti per la sua menomazione fisica, è- in realtà- una persona sensibile e di grande intelligenza. In grado di “scollare una suola e leggere una storia” e di capire la personalità di chi aveva di fronte a seconda se “batteva di calcagno, strisciava, marciava piombato o viaggiava a papera”. Renè è perdutamente innamorato di Anna, l’amica storica di una vita intera. Quando un giorno, però, anche lei decide di partire per schierarsi nelle file della Resistenza- e tentare di superare così la morte del figlio- anche l’esistenza di Renè subisce un’inevitabile svolta. Questo libro, potente e raffinatissimo per scrittura e contenuti, è in grado di raccontare una storia vera e poco conosciuta della seconda guerra mondiale, e di mischiarla con un agglomerato di umanità densa e portentosa. La Naspini riesce a raccontare la cornice storica di quel tempo, integrandola perfettamente con i sentimenti e le vicende personali dei protagonisti. Con questo nuovo testo, dopo le Case del Malcontento, l’autrice si riconferma come una delle voci più interessanti del panorama contemporaneo della letteratura tanto come dimostra la proposta di candidatura da parte di Paolo Petroni al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione: “Un libro che, riportando alla luce un dimenticato, curioso, vergognoso fatto del nostro passato, ha un suo valore che si aggiunge a quello letterario, alla limpida scrittura dell’invenzione del personaggio e la storia di René e della sua presa di coscienza nell’ultimo periodo della guerra e del fascismo”.

MOLOTOV E BIGODINI- Amedea Pennacchi – Casa editrice Edizioni E/O di Francesca Bono

Finire a raccogliere le rape. Questa la minaccia (sarà poi una minaccia davvero?) che incombe sulla vita di Alice, e che in qualche modo fa da sfondo a tutti i passi, cadute, decisioni che colorano questo romanzo, sgargiante nei contenuti come nella copertina targata Edizioni e/o, casa editrice da sempre particolarmente attenta ad autrici e personaggi femminili. Sembrano scorrere in un lampo gli anni che si snodano, quasi inconsapevolmente, e accompagnanoquesta ragazza che deve fare la rivoluzionaria, in un contesto, quello degli anni ’70, in cui di rivoluzione parla ogni cosa. E allora Alice si divincola, viaggia, si riavvicina e pian piano capisce cose, mostrando a sé e a noi le sue piccole trasformazioni.

Descrivendo il clima di vivacità culturale del tempo, la vita di comunità e la socializzazione, Amedea Pennacchi racconta però la storia di una donna. E fa vedere che il rapporto col proprio corpo, con la propria idea di carriera, con le relazioni disfunzionali, è un qualcosa che tocca e stravolge anche una giovane rivoluzionaria degli anni ’70. Perché sì, anche per fare la rivoluzione, quando si tratta del gentil sesso, occorre aprire un capitolo a parte. Ed è tra un bigodino e l’altro passato tra i capelli delle donne nei vicoletti popolari di Napoli, prima, tra quelli di sua madre, poi, che Alice si avvia gradualmente verso una consapevolezza importante. La rivoluzione che doveva fare, in fin dei conti, era la sua.

di Valeria Rombolà – Francesca Bono

La rassegna mensile dei libri

L’estate sta finendo? I libri da leggere non finiscono mai e lo sanno bene gli iscritti alla nostra community “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri”, la più grande, tra quelle in lingua italiana, dedicata al mondo dei libri e della lettura.

E’ una fine estate malinconica, però, quella che ha accompagnato le nostre letture perché segnata dalla scomparsa di due autori molto amati e molto discussi nel nostro gruppo, così è stato inevitabile che tra i libri più commentati ci fosse  Q, il più emblematico romanzo di Luther Blissett il collettivo di autori fondato dal compianto Luca Di Meo, e Tre Ciotole, l’ultimo romanzo pubblicato da Miche a Murgia, anche lei scomparsa nel mese di agosto: I Miei Stupidi Intenti, di Bernardo Zannoni,  vincitore del Premio Campiello 2022 è invece un titolo che sta suscitando molto interesse e ne sentiremo parlare ancora a lungo; L’Esorcista romanzo scritto a quattro mani da William Friedkin, che ne realizzò anche un film entrato nella leggenda, e Willian P. Blatty. La morte dell’anziano regista ha riproposto ai lettori contemporanei un classico del brivido.

Incontri con gli autori

Questo mese abbiamo incontrato e intervistato per voi il giornalista e scrittore Alessandro Robecchi, autore della serie di romanzi gialli nota come “Ciclo Monterossi”; lo scrittore e giornalista   Roberto Alajmo che ha condiviso con noi alcuni aspetti legati al suo personaggio Giovanni Di Dio e il traduttore Pier Paolo Stoppino

Per questo mese è tutto. Vi invitiamo a seguire Il Passaparola dei libri sui nostri canali sociali e a venirci a trovare sul nostro sito ufficiale, per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Giorgio Colasanti: “La Terra del Paradiso – viaggio lungo i sette mari”, storia d’avventura e d’amicizia

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INCONTRO CON L’AUTORE  Giorgio Colasanti è un giovane scrittore. 23 anni, ama i generi fantasy, avventura e fantascientifico. “Sono incantato dall’era della pirateria –  ci racconta – e da tutta quell’avventura che la rende così misteriosa. Fin da piccolo mi è sempre piaciuto scrivere storie, immaginare finali alternativi e, soprattutto, immaginare mondi alternativi”.

 

Come nasce l’amore per la scrittura?

La mia passione per la scrittura si sviluppa in modo sempre più crescente agli inizi del 2020 quando, per caso e per gioco, mi candidai a un annuncio per fare il newser per un sito che tratta videogiochi. Da lì in poi ho iniziato a scrivere per svariati siti e, durante il lockdown per la pandemia covid-19, iniziai a scrivere un racconto che, pian piano, prese forma e diventò il mio attuale libro.

Perché la scelta del fantasy?

Penso che scrivere fantasy dia la possibilità, sia agli autori sia ai lettori, di esprimere ciò che non si può fare, cercare di realizzare ciò che è impossibile. Vedo il fantasy come una via di fuga dai canoni perfezionisti che il mondo odierno ci impone.

Fantasy, certo. Ma nel libro non mancano gli aspetti storici…
Il mio libro è sì, un fantasy, ma ha anche caratteri storici (parliamo dell’era della pirateria), di avventura e di azione. Ho pubblicato “La Terra del Paradiso – viaggio lungo i sette mari” con la casa editrice PAV Edizioni nell’agosto del 2022. E’ un libro che tratta dell’era piratesca, con l’aggiunta di veri cenni storici su personaggi e luoghi realmente esistiti. Inoltre, ha il tema incentrato sull’avventura e sull’amicizia.

Siamo curiosi. Qualche accenno alle vicende narrate?

La storia è incentrata sulle vicende e avventure del pirata Jhonny, alla ricerca del famigerato tesoro attraversando i più vasti mari, pieni di pericoli ed insidie nascosti, il tutto accompagnato dal famoso diavolo dei mari Barbanera. Non mancheranno colpi di scena e le fantastiche leggende marinaresche.

***

Sinossi:

XVII secolo. Filibustieri e bucanieri si lanciano frettolosamente a solcare le grandi acque degli oceani. L’obiettivo? Portarne alla luce gli affascinanti tesori. Solo uno, ancora, è avvolto nel mistero. Chi sarà il fortunato a trovarlo? Oltre alle centinaia di carogne, i servitori di re Giorgio I sono pronti a difendere le terre del regno costantemente saccheggiate, punendo qualsiasi forma di ingiustizia. In molti si uniscono alla causa del re per difendere la propria patria e tanti altri osano sfidarlo. Chi sarà il più giusto tra tutti? Avventure e colpi di scena ci accompagnano in questa estenuante ricerca. Peccato che l’isola sia notoriamente impenetrabile. Ma sarà davvero così?

***

Il libro è disponibile sul sito della PAV Edizioni al seguente link:

https://pavedizioni.it/prodotto/la-terra-del-paradiso

Nonché ordinabile presso le varie librerie, o sui loro siti, come per esempio Mondadori, La Feltrinelli, StreetLib, IBS ecc.

Inoltre, è disponibile su Amazon, anche in formato Kindle al seguente link:

https://www.amazon.it/Terra-Paradiso-Viaggio-lungo-sette/dp/B0BB5YL6MV/

Il libro è tra i dieci finalisti del concorso letterario “Ovidio” e tra settembre e ottobre ci sarà la premiazione.

Potete trovarmi su Facebook www.facebook.com/giorgio.i.colasanti/ e su Instagram www.instagram.com/giorgio_colas/, lì pubblicherò tutti i miei aggiornamenti riguardo a eventi o posti dove sarò per presentare i miei libri.”

“Dialogo tra un poeta e una scrittrice”

E’ un’occasione di confronto tra due arti letterarie al Giardino dell’Anagrafe all’interno della rassegna “Estate in circolo”

 

Giovedì 14 settembre prossimo, alle ore 20.30, presso il Giardino dell’Anagrafe di via Carlo Ignazio Giulio 14, a Torino, si svolgerà  l’evento “Dialogo tra un poeta e una scrittrice”, all’interno della rassegna artistica “Estate in circolo”. Protagonisti della serata saranno il poeta Gian Giacomo Della Porta e la scrittrice Elisabetta Lugli.

Attraverso la lettura di alcuni estratti appartenenti a grandi opere e altri personali lavori dei protagonisti verrà proposto un dialogo tra poesia e prosa al quale il pubblico sarà chiamato a partecipare con domande e condivisioni. Sarà una preziosa occasione per entrare in contatto con la parte più profonda di noi stessi e citando il grande poeta americano Allen Ginsberg, “allargare l’area della coscienza”.

Le letture poetiche che verranno proposte, tutte di stampo intimistico, spazieranno da Leopardi e Foscolo fino a Caproni e Giuseppe Conte. Le letture di prosa riguarderanno grandi autori del Novecento tra cui Carlo Emilio Gadda, Antonio Tabucchi e Luigi Pirandello oltre a testi di poesia e narrativa che affrontano le stesse tematiche scritte da Della Porta e Lugli.

Gian Giacomo Della Porta è nato a Torino nel 1989, poeta e Editore, pubblica la sua prima silloge di poesia nel 2016 dal titolo “Voci dal pollaio”, vincendo il Premio Quasimodo. Nel 2018 pubblica la seconda silloge “Monete luride” e inizia a collaborare con nomi importanti del panorama artistico internazionale, quali Mogol e Alessandro Quasimodo.

Nel 2020 fonda la casa editrice Gian Giacomo Della Porta Editore e nel 2022 contribuisce alla creazione del festival Ariel Lerici PeaGiovani.

Elisabetta Lugli, scrittrice, ha pubblicato nel 2017 la sua prima opera di narrativa intitolata “La libreria degli amori impossibili”, pubblicata da Newton Compton Editori, di cui vi è  anche la traduzione in tedesco e il relativo libro in commercio.

Professionista nel mondo del food and drink tiene una rubrica per Torino Cronaca e scrive per diversi blog online.

MARA MARTELLOTTA

“Granuli poetici” di Salvatore Seguenzia: come superare il mondo attraverso lo spirito

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Nuova opera letteraria di Salvatore Seguenzia, novello poeta nonché scrittore siciliano nato nel maggio del 1969 nella città che lui stesso definisce “l’isola nell’Isola” ossia ad Augusta in provincia di Siracusa. È la città voluta dall’Imperatore Federico II di Svevia, dove il centro storico è un’isola, ricavata dal taglio di un istmo nel XVI secolo, collegata alla terraferma attraverso due ponti.

È sposato, padre di due figli, ha conseguito due lauree e da oltre trent’anni è un Ispettore della Guardia di Finanza. Da un paio d’anni ha scoperto che il suo fazzoletto di terra, dal meraviglioso fascino mediterraneo inebriato dal calore dell’Etna, è diventato il suo mentore che gli permette di sprigionare quel sentimento poetico che si materializza con la lirica o la narrativa. Questa qualità, da qualche anno, è apprezzata dalla Casa Editrice Aletti Editore la quale gli ha permesso di pubblicare la sua terza silloge poetica che avrà la sua immagine trasferita in territorio Georgiano. Nella sua opera affronta i problemi delle attuali realtà, delle moderne vedute giovanili e delle problematiche esistenziali tanto da potersi inserire nella corrente letteraria e saggistica della “nuova creazione poetica”. Senza dubbio, l’inizio del XXI secolo è un punto di svolta della poesia creativa del nuovo millennio. Infatti, la poesia, vista come un qualcosa con regole ferree e finalizzata a celebrare il mondo, è diventata gradualmente un luogo per delle nuove esplorazioni.

Attraverso innovazioni formali e tematiche, la poesia, pertanto, si rinnova per servire nuove ambizioni perché la sua funzione è quella di rivelare una nuova forma del sentimento poetico a tutti coloro che desiderano ancora percepire emozioni. Per tale motivo il poeta cerca un nuovo equilibrio tra divulgazione e sublimazione. Nel XXI secolo, molti poeti – anche se gradualmente – si rivolgono a temi finora ignorati nella poesia che prende il suo avvio proprio dal moderno progresso. Salvatore Seguenzia da quasi dieci anni ha sposato la poesia e la scrittura attraverso le quali vuol trasmettere un nuovo sentimento poetico che inevitabilmente cambia, si evolve e – a volte – torna indietro per poi scattare nuovamente avanti. Quando gli chiedono il perché scrive una poesia, la sua risposta è che non ci sono risposte perché il sentimento poetico nasce nell’attimo in cui lo avverte e poi lo descrive con la parola: come quando ammira le onde da una caletta, a volte bagnano la battigia a volte si infrangono negli scogli ma, nello stesso momento, ascolta la melodia dell’anima della caletta.

Cesare Pavese identificava la creazione di un poeta sostenendo che ogni poeta ha una tematica centrale che emerge qualunque sia l’argomento trattato; in Salvatore Seguenzia, la custodia delle radici, il senso di appartenenza a un territorio prima ancora che a un gruppo sociale di riferimento, la memoria come atto civico, rappresentano la cornice entro la quale far emergere il senso profondo del nostro essere qui e ora, la traiettoria che accompagnerà il nostro arco vitale. Questi elementi identitari e costitutivi, prima dell’uomo Seguenzia e poi del poeta Salvatore, sono spesso intrecciati nella certificazione di un nuovo umanesimo, consapevole della posizione privilegiata che l’uomo ricopre nel mondo della natura. Lo stesso autore afferma che ogni mattina prima di recarsi al lavoro, fa un tragitto che lo porta a contatto con il suo amato mare e, come si conviene con un amico, lo accoglie sempre con la frase: “Buongiorno mare”. Questa attenzione per le piccole cose, che custodiscono il vero senso della vita, contraddistingue la poetica di Seguenzia, nel tentativo estremo di mettere al centro del villaggio l’uomo, i suoi diritti universali, uno sguardo misericordioso verso i meno fortunati che spesso chiedono solo di essere considerati per ciò che sono, persone e non numeri da incasellare in fredde statistiche economiche. Il poeta sa che non esistono i confini o le razze, che sono invenzioni dell’uomo, per manipolare e conservare il potere di pochi che sconfina nella libertà di molti.

La silloge Granuli poetici delimita, come in una ipotetica cartina esistenziale, i sentieri da percorrere per la pienezza, ogni poesia una insegna luminosa che ci ricorda chi siamo e cosa rimarrà di noi. Con questa pubblicazione Salvatore Seguenzia si affaccia per la prima volta a portare il suo pensiero in una lingua diversa, uno sconfinamento necessario poiché le sue tematiche sono universali e non mediabili da culture e storie differenti dalla nostra. La dimensione che si addice maggiormente a questa raccolta è quella dell’ascetismo, in un tentativo mistico di superare il mondo e la carne da parte dello spirito. È evidentemente una tensione che si può raggiungere eludendo le nostre piccole faccende quotidiane, solo durante la composizione poetica, in quel distacco in cui ci sentiamo granuli unici ma contemporaneamente parte del tutto. Infatti il poeta siciliano è consapevole che in Georgia la cultura e la vita sociale sono diverse rispetto alla nostra essenza vitale; ragion per cui, attraverso questo nuovo stimolo, vuol incrementare l’onda emotiva per poter acquisire, attraverso il suo pensiero sincero e trasparente, nuove linee guida che gli permetteranno di assimilare – da altre angolature – nuove visuali del sentimento poetico fondamentali per l’accrescimento empatico con chi ama la poesia, affinché possa ancora far risvegliare quell’emozione interiore che talvolta si cela nell’intimo esistenziale.

In conclusione, ad oggi l’autore siciliano ha scritto altri libri di poesia quali “Megar… imando Hyblaea” (2020) e “Stille del mio silere” (2022) nonché di narrativa quali “Io rivivo dal buio” (2021) e “Il calendario storico” (2022). Inoltre, talune poesie sono state inserite in varie opere letterarie internazionali come “Il Federiciano”, “Luci Sparse”, “La Panchina dei Versi”, “Il Paese della Poesia”, “L’Enciclopedia dei Poeti Contemporanei”, “Habere Artem”, “Poeti del nuovo Millennio”. Inoltre, molte sue poesie sono state lette dal Maestro Alessandro Quasimodo, figlio del poeta Salvatore premio Nobel nel 1959 per la Letteratura, nonché dal Prof. Hafez Haidar scrittore e traduttore libanese naturalizzato italiano e due volte candidato al Premio Nobel per la Pace e per la Letteratura e riprodotte sui canali virtuali. Infine, lo scrittore è stato già ospite televisivo nelle trasmissioni “Vox libri” e “Eccellenze Italiane” ed è tra i vincitori in alcuni concorsi letterari nazionali quali “Terre dei Padri” e “Antonio Veneziano”.