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Il libro di Vullo riscopre Brancati nel 70° della morte

La presentazione del libro di Salvatore Vullo “Vitaliano Brancati- Scoprire e riscoprire il grande scrittore nel 70° della morte”, Morrone Editore, è  in programma Lunedi 23 settembre 2024 alle ore 18, presso il Caffè Letterario Fiorio, via Po, 8/C Torino. Con l’autore interverranno Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino, Giuseppe Mastruzzo, direttore International University College Torino. Condurrà l’incontro Giovanni Firera, organizzatore dell’evento, fondatore e presidente dell’Associazione Culturale Vitaliano Brancati che ha promosso e patrocinato la pubblicazione di questo libro per ricordare e celebrare Brancati di cui in questo 2024 ricorre il 70° della morte. La presentazione di questo libro al Caffè Letterario Fiorio, fa seguito a quella in anteprima nel maggio scorso al Salone del Libro di Torino, nell’area incontri della Regione Siciliana. L’impegno per la promozione del libro, assieme a Giovanni Firera, proseguirà con due presentazioni programmate in terra di Sicilia: il prossimo 11 ottobre a Caltanissetta e il 12 ottobre, a Pachino (SR) (Città natale di Brancati).

 

Libri di arredamento: è boom di acquisti per i torinesi

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Tra la popolazione torinese, è scoppiato un vero e proprio boom di acquisti di libri di arredamento!

Gli abitanti della città hanno sempre più a cuore la personalizzazione della propria abitazione (con un tocco di arredamento zen) e andare a caccia di mobili su misura a Torino!

Con la crescente passione per l’arredamento d’interni, che si tratti di un hobby o di una necessità pratica, i torinesi stanno investendo un 70% del loro tempo e diverse risorse per arredare la propria casa in maniera esteticamente gradevole e funzionale.

Una ricerca in merito ha rivelato, inoltre, che la maggior parte dei soggiorni a Torino, sono creati ( o ricreati) con un arredamento stile giapponese.

Questa tendenza è tra le scelte più amate e ricercate per la progettazione arredi interni.

I libri di arredamento che trattano questo stile offrono una panoramica delle principali caratteristiche dell’ arredo e design giapponese, come, ad esempio, l’uso dei materiali naturali, linee pulite e spazi aperti.

Questo stile è ideale per chi cerca un ambiente minimalista e tranquillo.

Questo fenomeno si riflette anche nelle librerie, dove gli scaffali dedicati ai libri di arredamento sono sempre più forniti e variegati.

I migliori libri di arredamento d’interni per ispirare il tuo stile

Possiamo dire che tra gli hobby e passione di molti torinesi è presente l’arredamento d’interni, ormai un vero e proprio cult tra diverse generazioni della popolazione.

La crescente domanda di libri di arredamento riflette il desiderio di apprendere nuove tecniche e stili per personalizzare gli spazi domestici.

Tra i libri più ricercati e letti troviamo l’“Enciclopedia degli schemi di colore e di superficie” di Adrienne Chinn, una guida completa all’uso dei colori e delle superfici nell’arredamento.

Questo “libro arredamento è particolarmente apprezzato per la sua capacità di fornire consigli pratici e ispirazioni per creare ambienti armoniosi e ben equilibrati.

Se sei alla ricerca di ispirazione per arredare la tua casa, eccoti altri libri di arredamento che non possono mancare nella tua libreria!

Esposizione libri di arredamento e letture piacevoli tra le tue mura

Ecco un piccolo elenco e titoli consigliati.

“La magia del riordino” (titolo originale: The Life-Changing Magic of Tidying Up) è un bestseller internazionale scritto da Marie Kondo, una consulente dell’arredamento stile giapponese specializzata nell’organizzazione degli spazi abitativi.

Il libro propone il metodo KonMari, un approccio rivoluzionario al riordino, con l’obiettivo non solo di liberare lo spazio fisico dagli oggetti inutili, ma anche di apportare cambiamenti positivi nella vita di chi lo adotta.

Invece di riordinare una stanza alla volta, il metodo KonMari suggerisce di concentrarsi su una categoria di oggetti, come vestiti, libri o documenti, e affrontarla completamente prima di passare alla successiva.

“Arreda la tua casa secondo il tuo stile. Comodità, funzionalità e armonia nella scelta dei mobili” di Frida Ramstedt
Il libro racchiude i consigli dell’interior designer svedese Frida Ramstedt su come scegliere i mobili e organizzare i progetti di arredamento interni della casa dei sogni, focalizzandosi su comodità, funzionalità e armonia. Ramstedt spiega che, quando si scelgono i mobili, è fondamentale non solo l’estetica, ma anche la qualità e l’adattabilità alle esigenze personali.

” Sentiti bene nella tua casa.” di Frida Ramstedt

Un altro libro arredamento che riassume i consigli di Frida Ramstedt su come rendere un ambiente accogliente, armonioso e ben studiato attraverso regole di interior design accessibili a tutti. Anche se non esistono soluzioni uniche, Ramstedt condivide principi consolidati basati sull’architettura e la progettazione arredi interni, per aiutare a creare l’atmosfera desiderata senza costosi interventi.

“Uno spettacolo di casa” di Romina Sita

Arredare casa è un momento magico, sia che si tratti della prima casa, di una ristrutturazione o di un rinnovo degli spazi esistenti. L’entusiasmo iniziale può diminuire a causa di dubbi e problematiche, ma questo libro è pensato per mantenere vivo l’entusiasmo e le emozioni positive legate alla creazione di un arredo e design della casa dei sogni. Con volontà, conoscenza, hobby e passioni, il libro offre gli strumenti necessari per progettare gli spazi domestici in modo funzionale ed esteticamente gradevole.

“Hygge: la filosofia danese per raggiungere la felicità nella vita quotidiana” di Lifestyle Emporium

Il concetto di hygge è una filosofia danese che mira a creare un’atmosfera di benessere e felicità nella vita quotidiana. Si tratta di trovare serenità e gioia nei piccoli momenti, come immergersi in una vasca calda, accendere candele, creare con dei cuscini per arredare un angolo relax o leggere un buon libro.

Il libro arredamento “Hygge, la Filosofia Danese per Raggiungere la Felicità nella Vita Quotidiana” insegna come gestire meglio il proprio tempo e godere di questi momenti semplici per migliorare il proprio benessere e felicità. L’obiettivo è stare bene con se stessi per poter essere felici.

Come arredare una cameretta piccola: un libro molto utile in merito

Un ulteriore opera letteraria consigliata tra i libri di arredamento per sapere come arredare una cameratta piccola è

Piccole idee d’arredo. Per rendere esclusiva la tua casa.” di Mara Antonaccio

L’opera racchiude diverse idee creative e ispirazioni per l’arredamento per trasformare il proprio arredamento d’interni con poche e semplici mosse. Suggerimenti come, ad esempio, adoperare specchi su misura, usare per l’esposizione libri mensole a muro strategiche, decorazioni perfette, tappeti originali e vecchi mobili su misura rinnovati con interventi artistici. L’obiettivo è personalizzare l’ambiente con gusto e fantasia, creando oggetti d’arredamento unici e rinnovando lo spazio con creatività.

I libri di arredamento rappresentano una risorsa preziosa per chi desidera progettazione arredi interni, trasformare e personalizzare la propria casa con stile e creatività.

La passione dei torinesi per la lettura e l’arredamento si riflette nella crescente domanda di diverse opere, che offrono consigli pratici e ispirazioni per creare ambienti funzionali e armoniosi. Che si tratti di adottare un arredamento stile giapponese minimalista o di esplorare il concetto di hygge, i torinesi trovano nei libri di arredamento validi alleati per rendere le loro abitazioni accoglienti e uniche.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Lee Kravetz “Le ultime confessioni di Sylvia P.” -Fazi Editore- euro 18,50

Secondo alcuni critici questo libro di esordio dell’americano Lee Kravetz può essere definito un mistery letterario che ruota intorno alla poetessa Sylvia Plath; suicidatasi a Londra, a soli 30 anni, poco dopo la pubblicazione (nel febbraio 1963) de “La campana di vetro” che la rese immortale.

Le ultime confessioni di Sylvia P.” si basa su tre voci femminili, in qualche modo legate alla vita della poetessa ed articolate in una serie di capitoli-stanze. Tre donne che, a distanza di tempo, in un misto di fatti veri e immaginari, incrociano l’esistenza della Plath.

Nel 2019, Estee, curatrice di una piccola casa d’aste del Massachusetts, si ritrova tra le mani tre quaderni firmati Victoria Lucas. Intuisce subito che si tratta del manoscritto “La campana di vetro” e si chiede come queste preziose pagine siano finite nella soffitta di una casa in Massachusetts.

Poi ci sono i ricordi di due donne che la Plath l’avevano conosciuta.

La poetessa Boston Rhodes (dietro la quale sembra celarsi Anne Sexton) che la incontra a un corso di scrittura del poeta Robert Lowell. Entrambe sono fragili, talentuose, sensibili e finiscono per instaurare un legame ambiguo e pieno di chiaroscuri tra amicizia, competizione e invidia.

Infine c’è Ruth Barnhouse, una delle prime psichiatre americane che nel 1953 curò la Plath, nella clinica per malattie mentali in Massachusetts, dov’era stata ricoverata a 20 anni, dopo un primo tentativo di togliersi la vita. La Barnhouse ebbe un ruolo importante nell’aiutarla a riprendere la strada letteraria.

Attraverso le tre diverse prospettive delle coprotagoniste (delle quali emergono anche le vicende più intime), Lee Kravetz ricostruisce la breve, intensa e tormentata vita della Plath.

 

 

Corrado Augias “La vita s’impara” -Einaudi- euro 20,00

Alla soglia dei 90 anni il giornalista e scrittore -tra i più importanti del panorama italiano- affida a questa sorta di memoir il resoconto della sua vita e del suo impegno civile. Una narrazione libera, senza linea di confine tra vita vissuta e quella elaborata dal pensiero.

Bellissime le pagine in cui ripercorre le tappe salienti della sua lunga ed interessante vita. Emozionanti i ricordi dal suo album di famiglia.

La guerra quando era ancora bambino; scioccato di fronte

all’estrazione dei corpi dalle macerie lasciate dai bombardamenti e ai «morti infarinati di cemento».

Il padre ufficiale in servizio a Tripoli; la nonna ebrea convertita ad un cattolicesimo semi fanatico.

Poi ci sono gli incontri determinanti per la sua formazione di uomo e intellettuale, quelli che l’hanno portato a scegliere la carriera da intraprendere; il giornalismo ai massimi livelli.

Nomi della caratura di Scalfari e Angelo Guglielmi (legato alla rivoluzione televisiva della quale Augias è stato uno dei principali protagonisti).

Ma anche gli incontri di carta con il pensiero e la vita di Piero Gobetti, Gramsci e di altri esponenti della cultura progressista e cosmopolita.

Pagine che mettono a fuoco il pensiero di un grande divulgatore. Emerge a tutto tondo la vastissima cultura accumulata fin da giovanissimo; anche attraverso le letture di Lucrezio, Spinoza, Macchiavelli, Kant e tanti altri che l’hanno affascinato e trasportato nella storia passata dell’umanità.

 

 

Ann Pratchett “Tom Lake” -Ponte alle grazie- euro 18,00

La scrittrice, giornalista e proprietaria di una libreria a Nashville, ci regala questo romanzo d’amore, che è anche uno spaccato dei rapporti familiari. Ambientato al tempo del lockdown in una fattoria nel Michigan del Nord, dove vivono e lavorano Lara e il marito Joe.

Le figlie della coppia tornano per aiutare i genitori nella raccolta delle ciliegie. E’ l’occasione intima e bucolica scandita dai tempi lenti e confortanti di una piccola operosa quotidianità; ma anche il pretesto per farsi raccontare un capitolo della vita della madre.

Quando Lara aveva 24 anni aveva recitato in una compagnia teatrale estiva chiamata Tom Lake. Un passato da attrice, ai tempi del liceo e dell’Università; breve ma indimenticabile.

All’epoca era stata travolta da Peter Duke, affascinante attore col quale aveva vissuto una grande passione. Lui era seducente e inafferrabile; ma dopo il successo a Hollywood, aveva finito per perdersi nelle droghe.

Dopo questa esperienza Lara era andata avanti con la sua vita. Aveva scelto il solido Joe, si era trasferita nella sua fattoria e aveva creato una famiglia con tre figlie.

Emily, primogenita fantasiosa e travolgente.

La seconda, Maisie, fin da piccola manifesta l’indole empatica verso degli animali e vuole diventare veterinaria.

Poi la terzogenita, Nell, l’unica ad aver ereditato dalla madre l’amore per il teatro.

Un romanzo che rimanda alle atmosfere di “Piccole donne” e alle opere di Cěchov. Alterna la ricostruzione del passato e le relazioni, le emozioni, gli affetti del presente. Un tuffo nei meandri dell’amore materno, giovanile e coniugale.

 

 

Olga Tokarczuk “I libri di Jakob o Il grande viaggio” -Bompiani- euro 29,00

La scrittrice polacca Premio Nobel ha ambientato questa sorta di fiaba storica nella Podolia del 700, scandagliando il mondo di mezzo tra Polonia e Ucraina.

Un imponente romanzo con protagonista il giovane ebreo Jakob Frank, arrivato in Podolia (oggi difficile da circoscrivere tra Galicia, Volynia, Bukovina e Polesia), in un villaggio che è l’incrocio di popoli, lingue e religioni diverse. Ebrei, musulmani, cattolici e relative superstizioni si ritrovano tra le bancarelle dei mercati.

Le vicende narrate si dipanano nella seconda metà del Settecento, quando queste zone venivano chiamate periferie ed appartenevano alla Polonia. Un’area multietnica che risentiva dell’influenza e dei commerci con l’Impero Ottomano.

Attraverso una minuziosa ricostruzione storica seguiamo le vicende dell’astuto Jacob che elabora una sua “Eresia”. Raccoglie una setta di seguaci fanatici, si muove con abilità travalicando i confini degli imperi e le varie fedi religiose, scalando le gerarchie sociali.

E’ veramente esistito quest’uomo eccezionale che creò una sua corte ed attraversò varie esperienze: dalla gloria alla prigionia, dal lusso alla malattia, dall’esaltazione del successo alla disperazione.

 

“La via del Matto” storia di anime e persone nella magia di Torino

Un libro affascinante e intrigante, che ha per protagonista, oltre al giovane uomo al centro della vicenda narrata, la Torino magica ed esoterica.

Una prospettiva completamente nuova, in grado di dire qualcosa di più, e di meglio, sugli aspetti più intriganti della nostra amata Torino: questo accade con “La Via del Matto”, opera unica (si spera solo per il momento) di una giovane autrice torinese, Giulia Graglia, tanto addentro alla materia esoterica quanto in quella enologica che – aspetto peculiare – buon ruolo gioca nel romanzo.

Pubblicato dall’editrice “La Corrente”, la cui denominazione sarà più chiara a coloro che si appresteranno alla prentazione del libro (e al dialogo tra autrice e conduttore dell’incontro) e alla lettura, “La Via del Matto” è, in primo luogo, una bellissima storia fatta di Persone, Anime e Cuori.
Un costruttivo percorso di redenzione e iniziazione ricostruito tramite una triplice linea narrativa che, attraverso una prosa gradevolissima e mai stancante, ci accompagna a seguire le vicende del protagonista, Adel Solari (nomen omen…), giovane rampante la cui carriera nel mondo finanziario subisce una brusca interruzione, portandolo ad avere guai con la giustizia.

In bilico tra il racconto del mistero ed il romanzo di formazione, grazie ad una pregevole dinamica narrativa che deve qualcosa al mondo del cinema, “La Via del Matto” si rivela lettura godibilissima e coinvolgente, mai banale e con una peculiarità: al termine della lettura, al lettore rimane la chiara sensazione che chi ha dato vita a questo romanzo abbia piena cognizione delle profonde e complesse tematiche affrontate. Come chi le ha vissute in prima persona e magari sia stato in qualche modo ispirato…

ROBERTO TENTONI

Il Circolo dei Lettori diventa maggiorenne

Parte la nuova stagione 2024-2025 del Circolo dei Lettori che quest’anno compie 18 anni. La direttrice Elena Loewenthal, ha presentato il programma nella sede torinese di via Bogino e per quelle di Novara, Verbania e per il Circolo della Musica di Rivoli. A inaugurare la nuova stagione ieri pomeriggio, la lezione di Viola Ardone seguita dal collegamento con lo scrittore premio Pulitzer Hisham Matar in dialogo con Antonella Lattanzi. Nei prossimi giorni arriverà Chiara Valerio e Anita Raja (giovedì alle 18) per una riflessione su“La Metamorfosi” di Kafka. Tra settembre e ottobre arriveranno autori come Sandro Veronesi, Chiara Gamberale, Marta Aidala Fernando Aramburu e tanti altri. Il 5 ottobre giornata interamente dedicata alla festa per i diciotto anni con il progetto della scuola Holden Abracabook e poi alla sera con un party aperto al pubblico con musica e dj set. Parte anche il progetto sul Ferrante Aporti e le Biblioteche Civiche Torinesi e la novità di collaborazione con “Micromega”. Riconfermati i festival Scarabocchi (a Novara dal 13 al 15 settembre), Torino Spiritualità (25-29 settembre), il Festival del Classico (dal 28 novembre al primo dicembre) e la seconda edizione di Radici dal 24 al 27 ottobre curata da Giuseppe Culicchia.

Pier Luigi Fuggetta

“Ottobre nero”, il dilemma israeliano

Lunedì 16 settembre ore 18,30 al Circolo dei Lettori di Torino

Il volume è una testimonianza viva e documentata della tragedia che ha investito Israele prima e la Palestina dopo, a opera dei terroristi di Hamas. Per ragionare sul futuro di questo sfortunato lembo di terra in Medio Oriente, martoriato dalla furia delle ideologie e dell’odio settario.

“Sussurri d’emozioni”, Marzia Estini esplora le sfumature delle emozioni umane

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Marzia Estini è nata a Torino e, dopo una carriera accademica e professionale nell’ambito dell’Odontoiatria, ha coltivato il suo amore per la scrittura, un sogno che l’ha accompagnata sin da bambina. Oltre a essere una mamma devota, appassionata di cinema e musica, ha pubblicato tre romanzi: “Come Un’Eclissi”, “Come Una Magia” e “Come Una Nuova Alba” e due raccolte di racconti “Amori e disamori” e “Frammenti”. Il suo percorso da scrittrice è stato guidato da un desiderio profondo di raccontare storie che toccano il cuore dei lettori, sempre con una vena ironica e dissacrante, ma anche con un’intrinseca sensibilità romantica.

La collana

“La mia collana Sussurri d’emozioni è nata dal desiderio di esplorare le sfumature delle emozioni umane attraverso storie avvincenti e profonde. Nei miei libri, mi piace immergere i lettori in mondi dove l’amore, i sentimenti e le scelte di vita sono al centro della narrazione, intrecciando momenti di introspezione e leggerezza. Oltre ai romanzi “Come Un’Eclissi”, “Come Una Magia” e “Come Una Nuova Alba”, ho pubblicato anche due raccolte di racconti, “Amori e disamori” e “Frammenti”, che offrono uno sguardo su relazioni complesse e riflessioni sull’esistenza. Inoltre, ho realizzato un libro illustrato per bambini, Nino l’Elfo Birichino, in collaborazione con l’illustratrice Valentina Cavallo, per avvicinare i più piccoli alla magia della lettura.”

Focus sui libri

Come Un’eclissi: Viola, quasi trentenne e bloccata in una relazione che sembra non evolversi, si ritrova coinvolta in un’appassionata relazione clandestina con il suo collega Dario, sposato e padre. Mentre la loro storia cresce in intensità, entrambi si sentono come il sole e la luna: destinati a vivere separati, ma capaci di incontrarsi solo nell’attimo travolgente di un’eclissi. Tra passione, dubbi e incertezze, i protagonisti sono costretti a confrontarsi con i loro desideri e con le complicazioni della loro vita.

Come Una Magia: Dopo l’intensa relazione con Dario, Viola si trova a fare i conti con la sua vita, ormai segnata da un amore che sembra più una magia che una realtà. Dario appare e scompare come il sole in inverno, riscaldando la vita di Viola con momenti di pura gioia e poi lasciandola nel buio della solitudine. Tra fughe avventurose e la quotidianità di Dario, bloccato in una routine infelice, la loro storia diventa un ciclo di rincorse e attese. Viola lotta per mantenere viva la loro connessione, mentre Dario si confronta con le sue paure e le sue limitazioni. Questo amore, intriso di incanto e illusione, è una sfida continua tra desiderio e realtà, tra la forza di un cuore innamorato e le barriere di un’anima intrappolata.

Come Una Nuova Alba: Nel terzo capitolo della saga di Viola, il cuore della protagonista si trova tra le nuvole dell’incertezza e il bagliore di un amore rinnovato. La storia segue il delicato equilibrio della convivenza con Dario, la cui relazione con Viola è messa alla prova dalla gelida ostilità dei suoi figli. Dopo sette anni, Viola affronta una nuova sfida: una gravidanza inattesa, avvolta nel mistero e nella tragedia. Tra lacrime e sorrisi, Viola trova rifugio nell’amore che, come una stella luminosa, guida il suo cammino. L’alba della maternità porta una nuova luce nella sua vita, rivelando una forza d’amore incondizionato e una speranza rinnovata. Come Una Nuova Alba è un viaggio emozionante che esplora le profondità dell’anima e la bellezza del rinnovamento, intrecciando dolcezza e potenza in una sinfonia di sentimenti.

Il sito web e social media

“Per scoprire di più sui miei libri e restare aggiornati su tutte le novità, potete visitare il mio profilo su Linktree. Qui troverete i collegamenti al mio sito web, alle pagine social e alle piattaforme dove è possibile acquistare i miei libri.”

https://linktr.ee/Marzia.Estini_autrice?utm_source=linktree_admin_share

Conclusione

“Invito tutti i lettori a immergersi nei mondi evocativi dei miei romanzi, dove ogni storia è un viaggio emozionante tra amore, speranza e introspezione. Scoprite la magia e l’intensità di Come Un’eclissi, Come Una Magia, e Come Una Nuova Alba e lasciatevi trasportare dalle pagine di questi racconti che esplorano le profondità dell’animo umano. Per ulteriori dettagli e per acquistare i libri, visitate il mio profilo Linktree, il mio profilo Instagram marzia.estini_autrice, le pagine dei libri su Facebook o la pagina autore di Amazon. Grazie per il vostro interesse e buona lettura!”

Antonio Baratta. Un giornalista battagliero nella Torino ottocentesca

Fu giornalista battagliero e poeta nella Torino dell’Ottocento, scrisse sulla “Gazzetta di Torino”, sul “Messaggiere Torinese” e pubblicò un suo quotidiano “Il Torinese”. Nato a Genova ma torinese di adozione Antonio Baratta è un bel personaggio che andrebbe rivalutato. Peccato che Torino l’abbia dimenticato

Per trovare notizie su di lui bisogna sfogliare i libri sull’Impero Ottomano o su Bisanzio o avere la fortuna di trovare qualche rara biografia. Nato nel capoluogo ligure nel 1802 Antonio Baratta fu giornalista, diplomatico, poeta, scrittore di epigrammi e vivace contestatore.

Compagno di scuola di Giuseppe Mazzini si laureò velocemente in legge e a vent’anni si trasferì a Torino dove fu nominato direttore delle Regie Dogane. Incassava un buon stipendio ma il suo sogno era quello di entrare in diplomazia e servire la patria in Oriente. E così fu, divenne allievo console e partì per Costantinopoli nel 1825. La sua vita fu un continuo susseguirsi di avventure cavalleresche e spericolate. Fin dall’inizio, quando durante il viaggio verso Istanbul prese parte all’attacco di una nave pirata nel porto libico di Tripoli. Il coraggio dimostrato gli valse la nomina a Cavaliere dell’Ordine Mauriziano. Aveva un carattere esuberante ed era un po’ troppo rissoso. Un improvviso duello con un funzionario dell’ambasciata francese costrinse il console generale piemontese a cacciarlo dalla città. Lasciò a malincuore Costantinopoli nel 1831 ma rimase in Oriente recandosi nei Paesi arabi dove lavorò in diversi consolati. Amò la “seconda Roma” e la sua ammirazione per la cultura turca lo spinse a scrivere alcuni libri sulla capitale imperiale ottomana e sulle bellezze del Bosforo. I suoi volumi ci forniscono la descrizione di luoghi e costumi con dettagliate informazioni sulla vita politica e amministrativa dell’Impero dei sultani. Baratta è uno dei tanti osservatori stranieri che hanno soggiornato e lavorato nel Paese della Mezzaluna nella prima metà dell’Ottocento, durante il periodo del “Tanzimat”, la fase delle prime riforme mirate a modernizzare la Turchia e ad aprirla alla civiltà europea e occidentale, avviato dal sultano Mahmud II. A Torino fa il giornalista, un giornalismo di battaglia, e sui giornali attacca autorità e potenti con veemenza e coraggio ironizzando sulla vita politica del Regno. Si farà notare per il pessimo modo di vestire, quasi sempre senza camicia, e soprattutto per gli epigrammi pungenti che Baratta scrisse a Torino in varie occasioni e che dopo la sua morte divennero oggetti da collezionismo. Nelle città in cui visse non tenne sempre una condotta seria e impeccabile e gli scandali non mancarono. Contrasse debiti e una volta sparò addirittura a un funzionario dell’ambasciata francese a Istanbul per un litigio riguardante un orologio d’oro e ad Alessandria d’Egitto faceva la corte alle mogli dei connazionali rischiando la carriera. Antonio Baratta lo troviamo citato nel prezioso “Romanzo di Costantinopoli, guida letteraria alla Roma d’Oriente” di Silvia Ronchey e Tommaso Braccini. “Per i suoi epigrammi, scrivono gli autori del libro, fu paragonato anche a Dante e a Rabelais, a Voltaire e a Lafontaine. Qualcuno vide in lui, l’immagine rediviva dei grandi genii che apparvero sulla terra nelle epoche di sociali rivolgimenti”. Carlo Alberto Piccablotto, profondo conoscitore della storia torinese, scomparso alcuni anni fa, gli ha dedicato la biografia “ Antonio Baratta. Gli immortali epigrammi del Cavaliere senza camicia”. Nella nostra città Baratta trascorse anche gli ultimi anni della sua vita che avrebbe potuto essere ben più lunga. Passeggiando al Valentino gli cadde in testa una quercia. Morì schiacciato a 62 anni. Strano che Torino non gli abbia dedicato neanche una via o una piccola statua… magari al Valentino…

Filippo Re

Emanuele Martinuzzi presenta “Intarsi” e “Notturna gloria”

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L’autore ha ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui Finalista al Premio Camaiore, il Sigillo di Dante come Ambasciatore Letterario per la Società Dante Alighieri e la Medaglia di Bronzo al Premio Firenze.

 

INTARSI 

Intarsi è una raccolta di componimenti poetici di Emanuele Martinuzzi, scritti in terzine, illustrata con le bellissime e surreali opere pittoriche di Andrea Bassani e liberamente ispirata ai Sonetti de’ mesi, scritti in volgare toscano nei primi due decenni del Trecento, da Folgóre da San Gimignano. Mentre le poesie di questa illustre opera, che rappresenta le origini della nostra letteratura italiana, rientrano nel genere del plazer, ossia un elenco mese per mese delle cose piacevoli, in ambito laico e mondano, che possono allietare una vita vissuta in un’epoca, prima della modernità, a contatto con la natura e con le gioie più dirette dell’esistenza, timidamente e con la leggerezza di una pioggerellina primaverile o autunnale, nella raccolta intarsi di Emanuele Martinuzzi si contrappongono invece tutte le contraddizioni, i dissidi e i sentimenti taciuti dell’uomo contemporaneo, di una vita in cui mondi naturali e artificiali si scambiano e confondono, in cui la dimensione del sogno e della realtà sfuma l’una nell’altra, in cui le gioie terrene e i sacrifici spirituali sono protesi alla ricerca di un assoluto o dispersi in tanti interrogativi e emozioni che abitano al di là delle parole. Lo stile della poesia comico-realistica dell’opera di Folgóre da San Gimignano fa da contraltare sublime rispetto al lirismo irreale dei componimenti di questi intarsi, composti da frammenti irregolari, visioni discordanti, che si accomunano e assemblano per comunicare una suggestione interiore, un’illuminazione imperfetta e rarefatta, che però sa costruire un anno in poesia, stagione dopo stagione, mese dopo mese.

Link su Intarsi di Emanuele Martinuzzi:

https://www.robinedizioni.it/nuovo/intarsi/

https://www.teatrionline.com/2024/06/216002/

https://giusycapone.home.blog/2024/05/29/intarsi/

 

NOTTURNA GLORIA

Notturna gloria è un canzoniere illustrato con disegni artistici sul tema della città. Si tratta di una raccolta composta da ventuno poesie scritte da Emanuele Martinuzzi con relativi disegni fatti a mano dal Maestro Gianni Calamassi. La combinazione di ogni poesia e disegno vuole tradurre, interpretare, evocare una città, che è anche e soprattutto un luogo interiore. Questo viaggio poetico e visivo attraverso queste città si articola in tre momenti e tipologie delle stesse. La prima parte, composta da otto poesie e disegni, è quella relativa alle città in stato di abbandono o spopolate. Sono state prese come esempio e riferimento otto città tuttora esistenti e abbandonate sparse da nord a sud, molte delle quali visitate personalmente dall’autore in un suo viaggio intrapreso alla scoperta delle rovine e dei luoghi abbandonati del nostro territorio. La seconda parte riguarda invece le città scomparse o distrutte, composta da altrettante otto città. Sono state prese a riferimento le città citate nelle opere di Dante Alighieri, Tito Livio e Plinio il Vecchio oppure in documenti storici comunali. La terza e ultima parte si riferisce alle città immaginarie, composta di cinque città. Sono state prese a riferimento le città citate da fonti letterarie e da autori come Pirandello (Montelusa), Calvino (Maurilia e Fedora) e Kubin (Perla) oppure da fonti orali, città immaginarie raccontate allo stesso autore da familiari (Sterlingo). L’idea che sta alla base di questa raccolta poetica e artistica è discendere negli inferi di ciò che non esiste più o non è mai esistito né mai esisterà, nelle ombre di ciò che è abbandonato o dimenticato, nel notturno che abita non solo il territorio fisico, ma ancor più metaforicamente l’anima dell’essere umano, per scovare in queste rovine, in questo nulla che sia stato distrutto o mai esistito o solo sognato, un valore, una dignità, una notturna gloria appunto e in questo modo attraverso la bellezza e la creatività tentare un’ascesa dagli inferi dell’indicibile e dell’oblio verso la memoria e una via differente all’idea comune di gloria. Questo contenuto si sposa con l’excursus artistico dei disegni associati alle poesie, che vanno dal realismo paesaggistico per le città abbandonate, passando dall’astrazione e il minimalismo per quelle distrutte o scomparse fino a corrispondenze simboliste e surreali per le città immaginarie. In questo senso l’associazione non casuale con i disegni del Maestro Gianni Calamassi approfondisce e arricchisce il significato di questa notturna gloria verso altre articolazioni e prospettive. Un modo differente per riflettere sul senso della città nel tempo contemporaneo, alla luce del passato che non c’è più o del futuro ideale che può essere ricostruito o anche solo sognato attraverso l’arte, la bellezza e la poesia.

Link su Notturna gloria di Emanuele Martinuzzi:

https://www.robinedizioni.it/nuovo/notturna-gloria/

https://www.teatrionline.com/2021/04/notturna-gloria-emanuele-martinuzzi/

https://oubliettemagazine.com/2021/06/23/intervista-di-alessia-mocci-ad-emanuele-martinuzzi-vi-presentiamo-notturna-gloria/

L’AUTORE

Emanuele Martinuzzi, classe 1981, Pratese. Si laurea a Firenze in Filosofia. Da qualche anno scrive recensioni teatrali per Teatrionline – il Portale del Teatro Italiano. Numerose pubblicazioni poetiche: “L’oltre quotidiano – liriche d’amore” (Carmignani editrice, 2015) “Di grazia cronica – elegie sul tempo (Carmignani editrice, 2016) “Spiragli” (Ensemble, 2018) “Storie incompiute” (Porto Seguro editore, 2019) “Notturna gloria” (Robin edizioni, 2021) “L’idioma del sale” (Nulla Die, 2022) “Intarsi” (Robin edizioni, 2024). Ha ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui Finalista al Premio Camaiore, il Sigillo di Dante come Ambasciatore Letterario per la Società Dante Alighieri e la Medaglia di Bronzo al Premio Firenze. Ha partecipato al progetto “Parole di pietra” che vede scolpita su pietra serena una sua poesia e affissa in mostra permanente nel territorio della Sambuca Pistoiese assieme a quelle di numerosi artisti e personaggi di cultura. Cura il blog “Emanuele Martinuzzi e la poesia” http://andthepoetry.blogspot.it/.

I libri più letti e commentati del mese

Eccoci al consueto appuntamento con i libri più letti e commentati dalla community  Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri nel mese di agosto   Come L’Arancio Amaro (Bompiani) di Milena Palminteri si conferma il libro dell’estate, letto e commentato con grande partecipazione, seguito da Domani, Domani (Nord) il nuovo romanzo di Francesca Giannone, che ribadisce la sua presa sui lettori italiani.

Infine: La correttricedi Emanuela Fontana (Mondadori) tratto da una storia vera, l’autrice si è basata su scambi di corrispondenza tra Emilia e Manzoni.

Incontri con gli autori

 

In agosto facciamo due chiacchiere con Cristina Guarducci, da poco tornata in libreria con Paul E Nina (Edizioni Creativa, 2024), una complessa storia d’amore dai risvolti tormentati, ambientata a Parigi, città dove la scrittrice ha vissuto molti anni.

Giulio Natali, scrittore marchigiano che, dopo essersi cimentato nel racconto, esordisce nella narrativa con il romanzo Sotto Il Diluvio (Castelvecchi, 2024), che descrive una lotta di potere nella quale tutto è ammesso.

 

 

 

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