L’Associazione Professionale Insegnanti di Discipline Giuridiche ed Economiche è nata nel giugno del 2014
Il secondo giorno dell’anno il presidente di APIDGE – Associazione Professionale Insegnanti di Discipline Giuridiche ed Economiche, nata nel giugno del 2014, è stato ospite della redazione de “Il Torinese”. Accompagnato da Massimo Iaretti, responsabile dell’area comunicazione di APIDGE e coordinatore del Piemonte, Ezio Sina, docente in un istituto superiore romano e con un lunga esperienza nel mondo della scuola, ha illustrato le finalità dell’associazione che raggruppa i docenti della classe A019.
Da che cosa nasce APIDGE ?
Da una grave mancanza, trattandosi di una categoria di professionisti della scuola non assistita sotto un profilo organizzativo. Si è dato corpo ad un’esigenza diffusa in tutto il territorio nazionale, da tanti colleghi che l’hanno più volte rappresentata.
A chi si rivolge l’associazione ?
Ai professionisti della scuola, a quei docenti che non si sentono soltanto lavoratori ma anche protagonisti della scuola, anzi della buona scuola.
Quali sono le vostre iniziative rivolte agli insegnanti delle discipline giuridiche ed economiche?
Rispondo riportando i punti che sono contenuti nel Manifesto che abbiamo approvato a livello nazionale:
1)porsi come interlocutore critico e propositivo delle istituzioni per quegli aspetti che riguardano la cultura e coscienza professionale del docente, partendo dal presupposto che gli insegnanti non sono meri esecutori di programmi di studio, ma professionisti seri e responsabili nel sistema Scuola;
2)promuovere e sviluppare lo studio delle Discipline giuridico-economiche esteso nei curricoli del biennio delle scuole superiori;
3)evidenziare e sostenere che l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione venga definitivamente assurto al rango di disciplina specifica e si determini l’affidamento ai docenti di Discipline giuridiche ed economiche;
4)insistere sull’attribuzione di una nuova identità costitutiva nei confronti del Liceo economico-sociale, che rappresenta l’unico liceo dove si studiano due lingue straniere e le discipline giuridico-economiche fino al completamento dei corsi, valorizzandolo come “liceo della contemporaneità”;
5)proporsi come interprete di qualunque forma di sensibilizzazione necessaria presso le istituzioni, perché venga assicurato un nuovo spazio al diritto, all’economia politica e alla scienza delle finanze tra le discipline professionalizzanti degli istituti tecnici e professionali;
6)assicurare che, in occasione del riordino della classi di concorso, sia mostrata particolare attenzione nel valutare i titoli culturali e professionali dei docenti attualmente in possesso dell’abilitazione all’insegnamento per le Discipline giuridiche ed economiche (classe A 019).
Siete presenti in Piemonte ?
Certamente, anzi, la realtà piemontese si sta dimostrando la più dinamica del Nord Italia. Abbiamo avanzato alcune proposte come quella di introdurre l’insegnamento della sicurezza degli ambienti di lavoro e la tutela della salute dei lavoratori nei percorsi scolastici e nei prossimi mesi sono in programma alcuni appuntamenti, a Torino e sul territorio regionale per diffondere i contenuti del Manifesto ed anche per avanzare proposte concrete di lavoro.
Il senatore Roberto Ruta ha presentato un disegno di legge a Palazzo Madama nel quale si chiede l’istituzione dell’insegnamento del diritto e dell’economia in tutte le scuole secondarie nel biennio. Come lo valuta?
A prescindere dal fatto che la nostra associazione è rigorosamente apartitica, questo disegno di legge è stato redatto, finalmente, da una persona che capisce di scuola – non a caso è un insegnante – e che occorre specificità e professionalità per questo tipo di materie.
P. G. Minazzi