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Vendemmia a Torino – Grapes in Town e Portici Divini: degustazioni, aperitivi, visite guidate, wine experiences e webinar

Le due manifestazioni enoiche più importanti del capoluogo piemontese confermano la loro collaborazione per una kermesse d’eccellenza.

Dal 22 ottobre al 7 novembre, la città di Torino si trasforma in palcoscenico diffuso con appuntamenti, degustazioni, aperitivi, visite guidate, wine experiences e webinar per celebrare il patrimonio vitivinicolo del Piemonte, con un focus di Portici Divini sulle eccellenze di Torino e dei suoi territori vitivinicoli 

Torino, ottobre/novembre 2021. Le celebri rassegne delle eccellenze vitivinicole piemontesi e del torinese “Vendemmia a Torino – Grapes in Town” e “Portici Divini”, confermano per il secondo anno il format ibrido, sia fisico che on-line, con un mix di appuntamenti digitali ed eventi in presenza.

VENDEMMIA A TORINO

Vendemmia a Torino – Grapes in Town conferma il format sul web, con dirette streaming, webinar e talk in onda sul nuovo sito (www.grapesintown.it), sull’app Grapes in Town (disponibile gratuitamente su Google Play e Apple Store) e sui canali Facebook, Instagram, Twitter e Youtube: un ricco palinsesto di incontri digitali divulgativi e di approfondimento sul mondo del vino, per garantire al pubblico l’opportunità di conoscere il patrimonio enoico del Piemonte.

In calendario, tra gli eventi in presenza da segnare in agenda, la masterclass condotta da Lamberto Vallarino Gancia, wine expert, nella prestigiosa cornice di Villa Sassi, a Torino, i tour inediti in città organizzati dai tour operator Somewhere Tour &Events e Promotur Viaggi, i “Digital Wine Marketing Talks” a cura di Susana Alonso, wine marketer, le visite in cantina in occasione di “Cantine Aperte in Vendemmia”, la masterclass di fotografia della vigna urbana di Alba, le VIP experiences proposte dalle ATL e dagli enti del turismo piemontesi e la “Wine Tasting Experience: turismo e sostenibilità” a Villa Balbiano, a Chieri. Imperdibile anche la masterclass targata Wine Angels, le wine influencers che si riconfermano media partner della kermesse, insieme a Bubble’s Italia Magazine, il prestigioso magazine il cui obiettivo è di valorizzare il made in Italy e la bellezza del nostro Paese e che per questa occasione avrà un inserto di valorizzazione del Piemonte.

Tra le novità del 2021, Vendemmia a Torino – Grapes in Town, si trasforma in un portale attivo tutto l’anno, come testimoniato dal nuovo sito (on line dal 14 ottobre) che proporrà, insieme alla app e ai social, anche dopo il 7 novembre, gli appuntamenti not-to-be-missed legati al patrimonio vitivinicolo del Piemonte.

Queste le parole dell’assessore alla cultura, turismo e commercio della Regione Piemonte: “La vetrina di Vendemmia Torino è un’opportunità per allargare la platea di appassionati e consumatori di una delle eccellenze più importanti della nostra regione che da quest’anno guadagna la vetrina del TTG di Rimini. Con il contributo della Camera di commercio, la manifestazione aveva raggiunto già l’anno scorso un momento di espansione con un milione di collegamenti agli eventi sul web: fare sistema con il privato incrementa non soltanto la popolarità ma anche la credibilità di una manifestazione che si colloca tre le più apprezzabili per la promozione della cultura del vino”.

PORTICI DIVINI

 

In parallelo Portici Divini proporrà oltre 100 degustazioni, dal 22 al 31 ottobre presso oltre 50 locali tra enoteche, ristoranti, caffé, pasticcerie, gelaterie di Torino, per scoprire le eccellenze vitivinicole del torinese: Erbaluce di Caluso, Carema, Freisa di Chieri, Valsusa Avanà e Becuét, Pinerolese Doux d’Henry e altri vini del territorio saranno protagonisti, nei migliori locali dei portici e non solo, in una festa collettiva.

Il nostro obiettivo – sottolinea Enzo Pompilio D’Alicandro Vicepresidente della Camera di commercio di Torino – è far conoscere ad un pubblico sempre più ampio le 7 denominazioni torinesi, DOCG e DOC, attraverso le etichette di produttori attentamente selezionati e che coprono un’ampia varietà: dai bianchi ai rossi e rosati, dagli spumanti metodo classico ai vini fermi e da meditazione. Si è conclusa proprio ieri, la nostra selezione Torino DOC con ottimi risultati. A Portici Divini ne daremo un’anteprima, grazie anche alla collaborazione sempre più ampia con locali ed enoteche che sempre più spesso sanno farsi ambasciatori dei vini Torino DOC”.

Tra le novità del 2021 di Portici Divini ci sarà la proposta di cene e aperitivi nei locali di Torino con Sara Piovano la wine influencer che coinvolgerà i suoi follower in eventi “speciali” nei locali del territorio selezionati in base ai menù e agli abbinamenti più originali con i vini Torino DOC.

Si conferma anche quest’anno l’allestimento della ormai caratteristica vigna urbana che sarà presentata a Palazzo Birago, sede della Camera di commercio di Torino in via Carlo Alberto 16. Il progetto prevede l’allestimento di barbatelle dei vitigni autoctoni torinesi secondo il tradizionale disegno geometrico che caratterizza il paesaggio del vino.

Non mancherà, il 23 e 24 ottobre, nella prestigiosa sede di Palazzo Birago, il programma culturale di Portici Divini, per conoscere meglio il vino torinese le sue peculiarità, le curiosità, i segreti dei grandi vitigni autoctoni e non e dei vini Torino DOC, la selezione enologica curata dalla Camera di commercio di Torino e dal suo Laboratorio Chimico, un progetto che raccoglie tutte le tipologie di bottiglia, dalle etichette più giovani fino ai fine wines, di grande qualità (www.torinodoc.com).

Il giornalista e critico enogastronomico Alessandro Felis condurrà gli interventi e guiderà le degustazioni dei vini Torino DOC, realizzate grazie all’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino.

Il programma culturale prevede:

SABATO 23 OTTOBRE

ore 15.30 – FOCUS SUL VINO TORINESE DOPO LA GRANDE PAURA

Il mondo del vino, un anno e mezzo dopo lo scoppio della pandemia che sta cambiando il mondo.

ore 16.30 – L’ARCHITETTURA DEL VINO

Cantine d’autore, vere e proprie opere d’arte, così cambia il paesaggio viticolo.

ore 17.30 – TORINO DOC: LA SELEZIONE DEI VINI TORINESI SI RACCONTA

Presentazione dell’edizione 2021-2022 e della selezione enologica.

DOMENICA 24 OTTOBRE

ore 15.30 – LA VITICOLTURA EROICA: vigneti tra i più alti d’Europa, terrazzamenti e ingegno

umano, il volto della viticoltura torinese.

ore 15.45 – FESTIVAL DELLA VITICOLTURA EROICA E DEI FORMAGGI

D’ALPEGGIO: un appuntamento imperdibile per settembre 2022 ad Ostana (CN).

ore 16.30 – CIOCCOLATO E VINO: AMICI O NEMICI?

Vogliamo sfatare la teoria che sancisce l’impossibilità di abbinare cibo degli dèi e nettari prelibati?

ore 17.30 – BOLLICINE TORINESI

Presentazione e degustazione degli spumanti che nascono nelle quattro aree vitivinicole torinesi.

Degustazione guidata.

Per informazioni e prenotazioni: porticidivini@gmail.com – 3203899465 – 01101131115.

In ragione delle restrizioni è necessaria la prenotazione, fino ad esaurimento posti ed essere in

possesso di green pass.

Da oggi il cioccolato monorigine torinese Davide Appendino è certificato Bio

Da oggi il cioccolato monorigine torinese Davide Appendino è certificato Bio, vale a dire che si avvale della certificazione di produzione biologica.

Si tratta di un ulteriore passo in avanti verso la definizione di un prodotto di eccellenza, unico e rappresentativo nell’ambito della cioccolateria artigianale.
“Questo riconoscimento – spiega Davide Appendino – rappresenta il punto di approdo di un percorso iniziato alcuni mesi fa, volto al desiderio di continuare a migliorarsi, sempre lavorando all’insegna della qualità”.
Da oggi in poi una parte delle tavolette e dei gianduiotti, entrambi monorigine, di Davide Appendino si avvarrà dell’importante marchio Bio, che attesta l’utilizzo esclusivo di prodotti provenienti da lavorazioni biologiche.
Davide Appendino ha aperto una nuova bottega in via Cavour 13, a Torino, con lo stesso spirito e assortimento di prodotti che ha caratterizzato il marchio.
La famiglia di Davide Appendino è una famiglia di pasticceri e lui è cresciuto nella storica pasticceria dell’Agnese di Borgo Vittoria, dove l’attività dolciaria prese avvio nel 1946. Fu qui che nacque la sua passione per il cioccolato e la sua curiosità per il prodotto, che ho ha condotto a dedicarsi, dal 2020, al mondo del cacao, nel suo laboratorio di Borgo Vittoria. Entusiasmante è poi stata la sua esperienza a ExpoMilano nel 2015, in cui egli ha partecipato come unico artigiano torinese nel cluster cacao&cioccolato.
La massima espressione del percorso da lui compiuto sono state le barrette monorigine, che rappresentano un viaggio sensoriale nei principali Paesi produttori di cacao, la Repubblica Dominicana, l’Ecuador, la Bolivia, il Madagascar, che costituiscono il 75% del cacao selezionato nelle migliori regioni di ciascun Paese. Davide Appendino soddisfa anche chi preferisce il gusto del cioccolato al latte, con l’introduzione di una tavola con 30% di cacao del Venezuela. A questi si aggiungono i gianduiotti, realizzati nella variante più tradizionale e in quella che segue la filosofia di Davide Appendino, monorigine.

Mara Martellotta

Torta “sapore d’autunno”

Una ricetta dal sapore e profumo d’autunno, una dolce coccola per il palato. Ingredienti genuini, consistenza cremosa, ricca di golosa frutta di stagione.

Ingredienti
5 mele renette
1 pera
120gr. di farina 00
120gr.di zucchero
140gr.di burro
150gr.di uvetta
3 uova intere
1 bustina lievito per dolci
Poco latte
Poco rum
Cannella in polvere (a piacere)

Pelare le mele, la pera e tagliare a tocchetti. Fondere il burro a bagnomaria e sempre mescolando aggiungere la farina, un cucchiaio per volta, e lo zucchero. Quando è tutto ben amalgamato, togliere dal fuoco ed unire le uova, una alla volta. Mescolare bene, aggiungere l’uvetta precedentemente rinvenuta in acqua e rum, la frutta, un pizzico di cannella ed infine il lievito diluito in poco latte tiepido. Mescolare molto bene e versare in stampo a cerniera foderato con carta forno. Cuocere in forno a 170 gradi per almeno un’ora. Sformare da freddo.

Paperita Patty

Giù da Guido: il nuovo locale della famiglia Alciati nell’Enoteca di Eataly

Al Lingotto per stappare e mangiare il buono del Piemonte.

Guido arriva a Torino a Eataly Lingotto, all’interno della Grande Enoteca: ecco Giù da Guido, il nuovo locale della famiglia Alciati in città.

La cucina di Ugo Alciati, chef 1 stella Michelin con Guido, il ristorante di famiglia aperto nel 1960 dai genitori Guido e Lidia e ora portato avanti insieme al fratello Piero in sala, negli spazi della Villa Reale a Serralunga d’Alba (CN), incontra le oltre 35.000 bottiglie ospitate nell’Enoteca di Eataly, la più grande a Torino, per dimensioni e assortimento. Nasce così un locale perfetto per ogni momento della giornata e per ogni occasione di convivialità, dal pranzo, all’aperitivo fino alla cena e al dopo cena.

Protagonisti indiscussi sono i sapori autentici. Le proposte gastronomiche rispecchiano la piemontesità della famiglia Alciati, con una chiave contemporanea che rimanda ai cicchetti veneziani e alle tapas spagnole. Tante piccole proposte a mo’ di sfizi, dal chiaro rimando territoriale e secondo la stagionalità. Grande attenzione viene riposta nella selezione delle materie prime, premiando i produttori di prossimità virtuosi e i localismi d’eccellenza: è così che i formaggi sono esclusivamente a latte crudo, le carni sono di razze rustiche locali e provenienti da allevamenti non intensivi attenti al benessere animale e le verdure sono solo di stagione. Valori portanti sono la filiera corta e il rispetto dei tempi della natura.

Il gusto vero e virtuoso si rispecchia nella selezione dei vini, dei vermouth e dei distillati, a cura di Piero Alciati. In carta ma anche direttamente a scaffale, con la possibilità unica di scegliere tra le tantissime bottiglie a disposizione nella Grande Enoteca di Eataly: si va dalle eccellenze del Piemonte ai grandi vitigni del resto dell’Italia e non solo, con interessanti escursioni in Francia, Spagna e nel resto del mondo vitivinicolo.

Oltre 5.000 etichette e più di 35.000 bottiglie raccontano il meglio della produzione enologica e sono tutte a disposizione per l’abbinamento perfetto alle proposte della cucina di Giù da Guido. Tra queste naturalmente non mancano anche alcuni dei piatti iconici della famiglia Alciati, come i Plin di Lidia, la mamma di Ugo e Piero, definita dal Los Angeles Times la “Agnolotti Queen”, una vera e propria maestra del pizzicotto. Oggi sono preparati tutti i giorni rigorosamente a mano dalle sfogline di Plin, il pastificio Alciati all’interno di Eataly Lingotto e proposti in carta al sugo d’arrosto. Per la stagione autunnale, attenzione speciale è naturalmente rivolta ad una grande eccellenza piemontese: il tartufo bianco. La migliore esperienza a Torino è quella proposta da Giù da Guido, dove si possono gustare le meravigliose “pepite” immersi nell’Enoteca di Eataly. Dalla pasta fresca di Plin alla carne cruda di razza Fassona Piemontese (Presidio Slow Food), all’uovo al padellino: tutti con la firma di Ugo Alciati, Chef Ambassador del Tartufo Italiano nel mondo per l’Accademia Italiana del Tartufo. E in abbinamento i migliori vini che ne esaltano il sapore unico.

«Da sempre proponiamo una cucina piemontese legata alla stagionalità dei prodotti. Oggi più che mai vogliamo sostenere le produzioni locali e promuovere una gastronomia che tuteli la biodiversità, nel piatto come nel bicchiere. Portare Guido nella grande Enoteca di Eataly, con la quale condividiamo i valori e la filosofia, rende l’esperienza ancora più speciale e unica», commenta Piero Alciati.

Giù da Guido è aperto dal giovedì alla domenica:

giovedì dalle 19 alle 23

venerdì e sabato dalle 11 alle 23

domenica dalle 11 alle 20

Per informazioni e prenotazioni:

011 19506877

giu@guidoristorante.it

Grandi ristoranti e ottimi vini La provincia di Torino si racconta a tavola

Tempo di vendemmia ormai finito od in fase di conclusione (i cambiamenti climatici hanno obbligato ad anticipare il periodo di raccolta) e, dunque, è arrivato il momento di godersi i frutti del lavoro degli anni precedenti. I buongustai sciamano in cerca di grandi vini abbinati ad ottimi piatti dei diversi territori. Non solo quelli più noti, dalle Langhe alle colline toscane. Anche altri territori si stanno facendo conoscere ed apprezzare.

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Grandi ristoranti ed ottimi vini. La provincia di Torino si racconta a tavola

Al Piemonte l’Oscar del turismo enogastronomico in Italia

E  il terzo posto per la reputazione online. 6a edizione del Premio Italia Destinazione Digitale al TTG di Rimini. Ottimi piazzamenti anche per Asti e le Valli di Lanzo

Il Piemonte nel 2021 è stato la regione che ha registrato nelle recensioni online il sentiment più elevato nei confronti dell’offerta enogastronomica, davanti a Campania e Alto Adige. Ma non solo, perché si è anche piazzato al terzo posto per la miglior reputazione complessiva, dietro a Trentino e Alto Adige.

Si è tenuta oggi a TTG Travel Experience di Rimini, la più importante fiera del turismo B2B in Italia, la sesta edizione di Italia Destinazione Digitale: primo e unico premio nazionale dedicato alle destinazioni turistiche italiane che nell’ultimo anno hanno registrato le migliori performance online.

Ideato e condotto da The Data Appeal Company a partire dal 2016, il premio viene assegnato in base all’analisi dettagliata di miliardi di conversazioni online su ricettività, attrazioni e ristorazione, combinati con trend di settore, flussi, prenotazioni e prezzi di alberghi e voli aerei. Il risultato è la più completa e dettagliata analisi dello stato dell’offerta turistica italiana, così com’è vissuta e raccontata dagli stessi visitatori.

A ritirare i riconoscimenti assegnati al Piemonte, Paola Casagrande – Direttore della Regione Piemonte e Beppe Carlevaris – Presidente della Dmo VisitPiemonte-Regional Marketing and Promotion.

Il Presidente della Regione Piemonte e l’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio sottolineano che la notizia dell’assegnazione del Premio Italia Destinazione Digitale al Piemonte per le migliori performance online dell’offerta enogastronomica, è motivo di felicità e orgoglio. È con passione e determinazione che l’intero territorio piemontese ha portato l’enogastronomia ad essere protagonista del nuovo sviluppo turistico regionale, valorizzando i prodotti tipici e rielaborando in veste moderna la ricchezza della tradizione culinaria. Non è infatti un caso se la sesta Conferenza mondiale del turismo enologico, evento promosso da UNWTO, l’organizzazione del turismo delle Nazioni Unite, si terrà proprio in Piemonte nel settembre 2022.

Eccezionale anche il risultato del terzo posto per la reputazione complessiva: qualità, creatività e cultura dell’accoglienza hanno evidentemente incontrato le aspettative di turisti sempre più esigenti e attenti ai dettagli, ormai abituati ad esprimere e condividere le proprie conversazioni nella grande comunità virtuale. L’autorevolezza di The Data Appeal Company e dell’agenzia digitale TWOW, che per questo premio hanno analizzato il sentiment di miliardi di contenuti e conversazioni online, gratifica in particolare la ristorazione piemontese, ma i due riconoscimenti rappresentano un successo per tutto il mondo del nostro turismo: dalla produzione enologica e agroalimentare, alla ricettività, all’informazione e alla promozione che hanno saputo unire le forze e lavorare per un obiettivo condiviso. Accogliamo inoltre con soddisfazione le ottime posizioni di Asti e delle Valli di Lanzo nelle classifiche delle aree interne e montane, segno che anche singoli ambiti possono esprimere lusinghiere performance nel gradimento dei visitatori.

«Hanno vinto la qualità e il lavoro di squadra, elementi con cui il Piemonte ha costruito l’immagine che ci fa conoscere e apprezzare in tutto il mondo, ovvero quella della terra del buon vivere – commenta Beppe Carlevaris, Presidente di VisitPiemonte Regional Marketing and Promotion – La componente enogastronomica rappresenta una parte essenziale dell’esperienza turistica: le produzioni tipiche e la ristorazione di qualità sono elementi vitali del sistema di valorizzazione, in grado di aggregare attorno a sé tutti gli altri prodotti, dalla cultura all’outdoor, fino alla storia e alle tradizioni. Tutto questo abbinato al lavoro, alla passione, alla perseveranza degli operatori piemontesi è il mix vincente che ci fa guardare con ottimismo al prossimo futuro. I riconoscimenti al Piemonte del turismo da parte del Premio Italia Destinazione Digitale, registrano e interpretano il giudizio di coloro che sono stati da noi e ne hanno parlato sul web nelle recensioni, per questo costituiscono la miglior conferma che stiamo andando nella giusta direzione».

Molti gli elementi presi in considerazione per comporre le classifiche, a partire da 390 mila punti di interesse e 15,7 milioni di tracce digitali (minore degli anni scorsi a causa dei movimenti turistici inferiori, anche se durante l’estate è stato registrato un balzo del +15%): tipologia di viaggio (coppie, famiglie, amici, singolo), argomenti di discussione (tra cui atmosfera, accoglienza, servizi, costi, sicurezza, accessibilità) ricettività, attrazioni, affitti brevi, locali e ristorazione.

In particolare per la ristorazione sono stati presi in considerazione oltre 200 mila tra locali e ristoranti presenti online, rilevando un sentiment a 86,9, in crescita di un punto rispetto a 12 mesi fa: anche qui con il lato umano a fare la differenza e con un sentiment relativo all’accoglienza di 90,9. Alta in generale per l’Italia la soddisfazione degli ospiti stranieri (84,5%) e ottimistiche le previsioni a breve termine, con l’andamento di prezzi e di saturazione delle offerte disponibili sulle OTA in aumento: segno che gli operatori hanno fiutato una tendenza all’aumento dei flussi turistici e sono pronti a scommettere su tariffe più alte e su un maggior numero di prenotazioni.

Per consultare i dati: www.destinazionedigitale.it

Quanto è soffice (e gustoso) il plumcake di cachi!

I cachi sono i classici frutti dell’autunno dal caldo colore arancione vivace, hanno una polpa morbida, cremosa e dolcissima dalle molte proprietà  benefiche.

Questo dolce, adatto alla colazione o alla merenda, ha una consistenza soffice ed umida
veramente irresistibile, provatelo!

Ingredienti

2 grossi cachi
130gr. di burro
3 uova intere
150gr di zucchero di canna
190gr. di farina 00
50gr. di fecola di patate
1 bustina di lievito vanigliato
Scorza d’arancia grattugiata
Pizzico di sale

Frullare la polpa dei cachi. Montare le uova con lo zucchero, il sale e la scorza di arancia sino ad ottenere un composto spumoso. Incorporare la polpa di cachi, mescolare con cura ed unire le farine precedentemente setacciate con il lievito. Versare l’impasto in uno stampo da plumcake foderato con carta forno. Cuocere in forno a 180 gradi per 50 minuti circa.

Paperita Patty

(foto Ines)

Un nuovo corso di degustazione Go Wine a Torino

Dal 26 ottobre 5 lezioni per avvicinarsi al mondo del vino

Go Wine promuove un nuovo corso di avvicinamento al vino a Torino!

Dopo la pausa forzata a causa della pandemia, tornano i corsi di avvicinamento al vino.

Una formula rivista per garantire la sicurezza, con distanziamento, utilizzo di mascherine e green pass, ma con la stessa voglia di conoscere e apprezzare il vino, capire come nasce e come degustarlo.

Le lezioni si svolgeranno presso una ampia sala riservata del Ristorante Sol Levante Fusion in Via Nizza 1, angolo Corso Vittorio Emanuele II.

Il corso inizia martedì 26 ottobre e si articola in 5 serate. Si propone di sviluppare il rapporto tra vitigno-vite-territorio, con un messaggio di carattere divulgativo che possa fornire nozioni utili anche per riconoscere e valutare le diverse tipologie di vino. Nel corso di ogni appuntamento si potranno degustare 5 tipologie di vini a seconda del tema trattato: protagonisti delle serate vini bianchi, vini rossi, grandi rossi italiani (alla presenza di un produttore) e vini da meditazione.

 

Riportiamo di seguito le date e gli argomenti delle lezioni, allegando il programma dettagliato:

 

Prima serata: martedì 26 ottobre ore 20.30
INTRODUZIONE ALLA DEGUSTAZIONE

Seconda serata: martedì 2 novembre ore 20.30
IL RAPPORTO VITIGNO–VINO–TERRITORIO; VINI BIANCHI

Terza serata: martedì 9 novembre ore 20.30
IL LAVORO IN VIGNA; VINI ROSSI

Quarta serata: martedì 16 novembre ore 20.30
IL LAVORO IN CANTINA; GRANDI ROSSI ITALIANI

Quinta serata: martedì 26 novembre ore 20.30
IL TURISMO DEL VINO; VINI DA MEDITAZIONE

 

Al presente link è possibile scaricare il programma e la scheda di adesione da compilare per l’iscrizione.

Ottosottountetto. Vino bianco, fiori e vecchie canzoni

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino Mercoledì 6 ottobre, ore 21.30

Ottosottountetto

Vino bianco, fiori e vecchie canzoni, tra pop, spiritual e i brani più classici, per il gruppo vocale nato durante il lockdown

Gli Ottosottountetto sono un gruppo vocale composto da amici che fanno parte abitualmente di formazioni corali polifoniche. Si sono formati durante il primo lockdown, cantando ognuno sotto il proprio tetto un brano che hanno diffuso sulle piattaforme digitali. Visto il seguito ottenuto, hanno poi deciso di riunirsi sotto lo stesso tetto per cantare un repertorio che parte dal pop italiano per sconfinare nello spiritual e nei brani più classici del repertorio corale. I componenti degli Ottosottountetto hanno all’attivo, con le rispettive formazioni corali, un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero.

FORMAZIONE

Soprani: Martina Paramatti, Costanza Fiore

Contralti: Anna Maria Genestreti, Alessandra Gamba

Tenori: Matteo Dacasto, Nicola Forlin

Bassi: Claudio Tonino, Gabriele Bosonin

REPERTORIO

Pierre Attaignant – Tourdion

Biagio Antonacci, arr. Alessandro Cadario – Iris

Billy Joel, arr. Kirby Shaw – And so it goes

Tradizionale, arr. Philip Lawson – Down to the river to pray

Gianni Meccia, arr. Nicola Forlin – Il mondo

Part Uusberg – Mis on inimene?

Francesco De Gregori – Rimmel

Tradizionale irlandese, arr. Eoin Conway – Down by the Salley Gardens

Sergio Endrigo – Io che amo solo te

Tradizionale scozzese, arr. Simon Carrington – O my love is like a red, red rose

Gaetano Savio, arr. Nicola Forlin – Maledetta primavera

Nel rispetto delle normative anti-Covid19, ai concerti si accede solo con Green Pass. Grazie alla convenzione attivata con la Farmacia Solferino sarà possibile effettuare il tampone antigenico rapido entro le ore 20 del giorno del concerto al prezzo promozionale di 12 euro.

Ora di inizio concerto: 21,30

Ingresso:

15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

Costadoro Social Coffee nella galleria commerciale delle Officine S in Corso Mortara

L’azienda torinese produttrice di caffè di alta gamma  che rappresenta oggi una realtà industriale presente in oltre 40 Paesi continua a puntare sulla città di Torino per l’apertura di spazi dove protagonista assoluto è il caffè.

Al Costadoro Social Coffee nella galleria commerciale delle Officine S in Corso Mortara 24, il primo affiliato dell’omonimo progetto, si può degustare ma anche acquistare il caffè macinato al momento.

Un vero e proprio luogo dedicato alla cultura di questa bevanda per chi vuole un’ottima tazzina imparando allo stesso tempo qualcosa sulla materia prima e sulle sue modalità di torrefazione e di preparazione.

Cavalcando il movimento che aspira a cambiare la percezione del caffè elevandolo a bevanda “nobile”, il brand internazionale Costadoro ha dato vita al Costadoro Social Coffee, un progetto unico nel suo genere con un format replicabile in franchising in Italia e all’estero. Questa apertura torinese infatti segue quella di Genova di questa estate e anticipa l’apertura prevista nel Principato di Monaco prossimamente.

“Vogliamo continuare a promuovere la nostra competenza in ciò che facciamo da 131 anni e al contempo diffondere la cultura del caffè, facendo direttamente formazione a chi vuole avvicinarsi a questo mondo e rendendo più consapevole il cliente finale” dichiara l’AD Giulio Trombetta.

Al Costadoro Social Coffee il barista dialoga con il cliente spiegandogli le caratteristiche del caffè che gli sta proponendo ma anche come e con che strumenti lo realizzerà. Vengono proposte le nuove metodologie di preparazione e consumo e si possono degustare le miscele biologiche, i mono origine e mono origine specialty nelle varie estrazioni dall’espresso al filtro, dal Brew al Drip Coffee.

 Al bancone del bar sono disponibili la miscela Costadoro RespecTo 100% Arabica Bio e Fairtrade, gli Specialty Coffee e i Monorigine estratti con tutte le metodologie: Espresso, Filtro, Chemex, French Press, V60, Cold Brew, Moka, Napoletana;

 Il locale è realizzato in stile industrial con legno, ferro, tubi. L’ecosostenibilità è evidentemente al centro del progetto: dal legno ai licheni stabilizzati utilizzati per l’insonorizzazione e la depurazione dell’ambiente, alle poltrone vintage originali, fino ai bicchieri da asporto in materiale 100% compostabile.

Inoltre il nuovo Costadoro Social Coffee di Torino, grazie alla collaborazione con la startup genovese ALOS, disporrà di menù accessibili in CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa, basata su simboli e immagini. Sarà inoltre possibile comunicare al personale di sala il proprio ordine utilizzando il software comunicativo ALOSpeak con l’ausilio di un tablet. L’obiettivo è offrire un supporto a bambini e adulti con bisogni comunicativi complessi, legati a disturbi del neurosviluppo, in un’ottica di accessibilità ed inclusione reali.

Sarà anche disponibile uno speciale menù in Braille, che Costadoro ha redatto in collaborazione con la Polisportiva UICI Torino (Unione Italiani Ciechi e Ipovedenti).