GUSTO- Pagina 46

Show cooking di Confagricoltura a Tuttomele

Confagricoltura Torino partecipa con

“MELE…CUCINO!” a TUTTOMELE 2022

 

 

TUTTOMELE è la grande manifestazione autunnale che giunge oggi alla sua 43^ edizione e che si svolge a Cavour dal 5 al 13 novembre. Richiama l’attenzione di oltre 300.000 visitatori offrendo una straordinaria mostra mercato regionale di frutticoltura, gastronomia ed artigianato. Una scommessa del territorio, per il suo sviluppo al fine di coinvolgere l’intero tessuto produttivo locale. Scommessa vinta e certificata da un successo crescente negli anni, che è culminato nel 2019 con il riconoscimento di Fiera Nazionale e la triplicazione delle aree allestite.

Puntare su Cavour, delizioso borgo in provincia di Torino, celeberrimo grazie al padre nobile dell’unificazione italiana, il conte Camillo Benso, nonché uno dei più fiorenti centri di coltivazione del frutto, è certamente la giusta occasione per stuzzicare il palato con menu golosi. Innumerevoli sono le qualità e le quantità di mele provenienti da tutto il mondo che vengono esposte durante la festa.

TUTTOMELE è dunque diventata una tradizione irrinunciabile, meta turistica, appuntamento enogastronomico e importante punto di riferimento per la frutticoltura, sviluppando radici solide e ben ancorate al territorio.

Come ormai da tradizione, Confagricoltura Torino sarà presente alla manifestazione nell’Area Fiere, organizzando sabato 12 novembre, due show cooking con cuochi del territorio che, pur essendo legati alle loro radici culinarie piemontesi, non disdegnano un po’ di fantasia nei loro piatti. Il primo appuntamento sarà alle ore 12.00 e verrà preparato un risotto alle mele dallo chef Mauro Agù de “‘L Ciabot” di Roletto. Alle ore 16 verrà invece proposta una gustosa merenda, sempre con protagoniste le mele della società agricola Terra della Rocca di Mattalia, dallo chef Franco Turaglio de “La Nicchia”. Accompagneranno le degustazioni i succhi di frutta dell’azienda agricola Bruno Steve.

Le degustazioni saranno condotte da Alessandro Felis, giornalista e critico enogastronomico e interverranno Tommaso Visca, Presidente di Confagricoltura Torino, Maria Luisa Cerale, direttore di Confagricoltura Torino, Roberto Ballario, responsabile zonale di Confagricoltura Torino con Elisa Bocco, tecnico frutticolo dell’Associazione e consigliere del comune di Cavour.  

Calamari ripieni in padella

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Un secondo di pesce facile e ricco di gusto.

Ripieno realizzato con pochi ingredienti, ma ugualmente goloso. I calamari ripieni si possono preparare con largo anticipo e incontreranno il consenso di tutti i commensali.

Ingredienti

2 calamari di medie dimensioni
2 spicchi d’aglio
1 uovo intero
50gr di parmigiano grattugiato
100ml di vino bianco secco
1 ciuffetto di prezzemolo
6 filetti di acciuga sott’olio
4-5 grissini
Olio, sale, peperoncino

Lavare e pulire bene i calamari. Tritare finemente i tentacoli. Tritare il prezzemolo ed i grissini. Scaldare l’olio in una padella, aggiungere uno spicchio d’aglio leggermente schiacciato ed i filetti di acciuga. Lasciar sciogliere le acciughe,  aggiungere i tentacoli tritati, lasciare cuocere per qualche minuto, togliere l’aglio ed unire i grissini tritati, sfumare con 50ml di vino bianco e cuocere qualche minuto. Lasciar raffreddare, aggiungere al ripieno il parmigiano, metà prezzemolo, l’uovo leggermente sbattuto ed un pizzico di peperoncino. Riempire i calamari con il composto lasciando almeno 2 cm dal bordo, chiudere con uno stuzzicadenti.
Scaldare l’olio in padella, unire lo spicchio d’aglio rimasto, lasciar rosolare i calamari, aggiustare di sale e sfumare con il vino bianco. Cuocere coperto per 15/20 minuti. A cottura ultimata spolverizzare con il prezzemolo e servire.

Paperita Patty

Zucca al Castelmagno con Franco Gray

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LE CENE DI BEATRICE

Era il 2007 quando la casa editrice Rizzoli pubblica “Scusa ma ti chiamo amore” di Federico Moccia, con tutta l’annessa tematica sulle differenze generazionali.

Un concetto da me ampiamente sottovalutato, finora.

Ebbene, sottovalutando si impara.

Ma cominciamo dall’inizio.

Dalla solita ricerca dell’amore, dalla passione per la cucina, dall’invito a cena da parte di Franco al Carlo e Camillo bistrot.

Anna la mia visionaria amica tenta sin da subito didissuadermi indicando più volte la mia data di nascita sul documento.

Una consueta stretta di mano con Franco e tutti quei gingilli appesi alla cravatta rendono chiaro ciò che Anna intendesse.

“Escludendo Raoul Bova, vent’anni sono eccessivi.”

Appare cosi. Un levriero dipinto a olio, ricoperto da stemmi e polvere.

Rigato da anni di sigari.  

Chissà, mi domando, se la versione giovane di Franco Gray è a far festa con Lord Henry Wotton nella bellaParigi.

Chissà.

Superato il trauma iniziale ci conducono all’interno del Bistrot, prolungamento scintillante del Grand Hotel Sitea di  via Carlo Alberto.

In pochissimi istanti vengo rapita dall’aria aristocratica dell’arredamento.

Boiserie, inserti dorati, drappeggi rosso carminio lungo le pareti e mise en place minimal. L’assenza di tovaglie rimarca il concetto “Pop” voluto per questo formatDall’amore per la cucina e la capacità di mediazione di Camillo Benso nasce uno stellato dove l’eleganza sabauda è accessibile e intima.

Così intima che tutto induce ad allungare un tacco dodici sotto il tavolo.

Freno subito la fervida fantasia dei lettori: Fossi matta.

Ci accomodiamo accanto al caminetto sotto il dipinto di Vittorio Emanuele II, il quale ispira Franco a favellare su D’Annunzio, unità d’Italia e successioni reali.

Tipici discorsi da primo appuntamento.

La proposta gastronomica coordinata dallo chef stellato Davide Scabin veste di concretezza e di sapori conosciuti stupendoci tuttavia con paradossi fra gli elementi come solo un’ artista sa fare.  Un lavoro di meticolosa sottrazione che conduce alla frase: “La semplicità è un punto di arrivo non di partenza”.

Franco e i suoi ridondanti gingilli d’oro sembrano non aver appreso nulla dalle parole sopra citate.

Si presentano una serie di piccoli entrèe accompagnati da due calici di Franciacorta e Franco ordina un nebbiolo 2020 di Giacomo Fenocchio, vino che preannuncia in modo eccelso le portate che seguono.

Il vitello tonnato pop art con salsa tonnata e capperi, la zucca al castelmagno e tartufo nero, rivelano una scelta di materie prime di qualità, ma è la Faraona alla Marengo cotta a bassa temperatura a dare il vero twist al mio palato.

Accompagnata da funghi porcini e tuorlo d’uovo gioca sulle consistenze e sui colori caldi della stagione, rendendo i discorsi lenti e leziosi del mio commensale più sopportabili.

Terminato il suo caponet di trota salmonata e aceto rosso, Franco cerca nel mio sguardo una sorta di grafico dati sull’andamento della cena. Limito il feedback ad un sorriso circostanziale generando un’ involontaria speranza.

Franco Gray avanza così, all’atto finale.  

“Sali su in hotel per un drink?”

Meidei Meidei.

Si può dire del ristorante miei cari lettori, che questomeriti la fama che ha.

Una coccola, un piacere, un’ esperienza dai sapori piemontesi immersi in quello che è stato alloggio di famosi artisti, scrittori e musicisti del passato.

Ma che di certo, non sarà il mio per questa notte.

Addio mio caro, noioso, ritratto di Franco Gray.

In fondo era storia già scritta, finale già visto.

Soltanto io non avevo

un pugnale

nascosto nei collant.

Elena Varaldo

Ristoranti, le stelle del Piemonte brillano ancora

Come in ogni premiazione, c’è chi rimane contento, deluso, arrabbiato, chi contento a metà.

La cerimonia più attesa dell’anno, l’assegnazione del premio rivolto alla ristorazione italiana – la stella michelin – ha visto brillare in totale 385 stelle: segnale importante per questo comparto che ancora fatica a uscire dal periodo post pandemia ma che dimostra comunque di mantenersi solido e determinato nella proposte gastronomiche, con un trend costante di valorizzazione delle materie prime della regione, soprattutto nell’utilizzo e nella lavorazione della componente vegetale.
A Torino e in Piemonte, 44 in totale i ristoranti confermati o premiati con l’aggiunta di una nuova stella, rossa o verde : per quest’ultima, quella rivolta al riconoscimento dei ristoranti all’avanguardia nel campo della sostenibilità – sotto gli aspetti etici, ambientali e gastronomici –  i riflettori sono stati particolarmente accesi.
Interessante e anche  inaspettata, una new entry valsusina che saprà dire la sua molto presto.
Ecco, quindi, le ” stelle ” piemontesi :
 
TORINO
 
 Conferma 1 stella michelin: 
 
Cannavacciuolo Bistrot 
Carignano 
Casa Vicina 
Condividere ( oltre il premio Michelin per il miglior sommelier 2023 assegnato a Stefano Quero) 
Del Cambio 
Magorabin 
Piano 35 
Spazio 7 
Unforgettable 
Vintage 1997
Andrea Larossa 

Provincia di TORINO
 
Conferma 1 stella michelin 
 
Dolce Stil Novo ( Venaria Reale) 
Gardenia ( Caluso) 
Zappatori ( Pinerolo) 
La Credenza ( San Maurizio Canavese) 
 
Assegnazione  1 stella michelin
 
RistoranTino ( Sauze di Cesana) 
Provincia di CUNEO
Conferma 1 stella michelin
 
Locanda del Pilone ( Alba) 
All’Enoteca ( Canale) 
La Madernassa ( Guarene)  
Damiano Nigro ( La Morra) 
Massimo Camia ( La Morra) 
Borgo Sant’Anna ( Monforte d’Alba) 
Fre ( Monforte d’Alba) 
21.9 ( Piobesi d’Alba) 
Il Centro ( Priocca) 
Il Ristorante di Guido da Costigliole ( Santo Stefano Belbo) 
Guidoristorante ( Serralunga d’Alba – Fontanafredda) 
La Ciau del Tornavento ( Treiso) 
Il Nazionale ( Vernante) 
 
Conferma 2 stelle michelin 
 
Antica Corona Reale ( Cervere) 
 
Conferma 3 stelle michelin + assegnazione stella verde: 
 
Piazza Duomo ( Alba) 
 
 
 
Provincia di ALESSANDRIA: 
 
 
Conferma 1 stella michelin: 
 
I Caffi ( Acqui Terme) 
La Fermata ( Alessandria/ Spinetta Marengo) 
 
 
Provincia di ASTI: 
 
 
Conferma 1 stella michelin : 
Il Cascinale Nuovo ( Isola d’Asti) 
Ca’ Vittoria ( Tigliole) 
 
Assegnazione 2 stelle michelin : 
Locanda del Sant’Uffizio- Enrico Bartolini ( Penango / Cioccaro) 
 
 
NOVARA 
 
Conferma 1 stella michelin 
 
Tantris 
Cannavacciuolo Cafè&Bistrot
 
Provincia di NOVARA
 
Conferma 1 stella michelin 
 
Locanda di Orta – Andrea Monesi ( Orta San Giulio) 
Al Sorriso ( Soriso) 
 
 Assegnazione 3 stelle michelin:
 
Villa Crespi ( Orta San Giulio) 
 
                                                                                             PROVINCIA DI VERBANIA: 
 
Conferma 1 stella michelin 
 
Atelier ( Domodossola) 
Conferma 2 stelle michelin: 
 
Il Piccolo Lago ( Verbania/Fondotoce)
 
Buon appetito, dunque e che la stella della buona cucina vi accompagni nella scelta dei nostri ristoranti
Chiara Vannini
 
 
 
 
 
 
 
 
 

In “missione gastronomica” con la cena spaziale

Torino, oltre che a essere soprannominata la  ” piccola Parigi” è anche famosa come la ” piccola Houston” dove sono attive realtà come la Thales Alenia Space e Altec:

esse pongono la città di Torino in una posizione di livello sia negli studi di ricerca sulle caratteristiche dello spazio in continua evoluzione – alla luce anche degli attuali ambiamenti climatici – sia nella possibilità di narrarare i connotati che legano il modo di alimentarsi all’interno di una navicella spaziale e le modalità di cucinare i cibi direttamente nello spazio,  senza disperdere le loro qualità nutrizionali , essenziali agli astronauti durante i lunghi mesi di permanenza   in assenza di gravità.

A raccontare i vari aspetti della vita nello spazio, attraverso narrazioni gastronomiche espresse sotto forma di piatti presentati e pensati com un immaginario viaggio verso l’orbita terrestre, ci pensa la cena spaziale : format di successo già nelle passate edizioni, realizzata in storici ristoranti torinesi , ideata e condotta da Maurizio Maschio, giornalista e gastronauta che, giovedì 10 novembre , presenterà la nuova edizione presso i locali del Ristorante Spazio 7 ,all’interno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in V. Modane 20. Un luogo, un tema, dunque.
La cena, ideata dall’ingegno del ” neo acquisto ”  chef Antonio Romano, giovane talento, allievo del tre stelle michelin Heinz Beck de ” La Pergola” a Roma, sarà improntata verso la proposta di ricette dove gli ingredienti tipici del territorio piemontese vengono abbinati, in maniera studiata ma divertente,  a una cucina dai caratteri  squisitamente internazionali. Accostamenti mai banali e che vengono proposti attraverso l’uso di moderne tecniche di approccio declinate, proprio per il tema della serata,  alla sperimentazione attraverso l’uso di apposite tecnologie, allo stesso modo con cui ,sulle navicelle spaziali, si lavora per la ricerca. Ecco che , fra le varie tecniche, fa capolino l’utilizzo della stampante 3D, metodologia moderna largamente usata nelle missioni spaziali, con la quale il fantasioso re stellato dei fornelli di Spazio 7 disegna direttamente gli stampi da utilizzare per la realizzazione dei piatti nei quali è espresso chiaramente l’approccio a una cucina aperta alla novitá, alla sperimentazione e in linea con le esigenze del suo pubblico, che é quello di divertirsi a partire da ciò che si mangia e sotto quale forma.
Ogni piatto sarà fatto precedere da un breve incipit di descrizione,  con chiari riferimenti ai pianeti e alla luna.  Uno dei piatti che meglio esprime il senso della serata spaziale e la magia nella sua composizione di cui è capace chef Romano in tutte le sue espressioni culinarie è sicuramente l’antipasto,  la seppia in tre consistenze, alias ” Il paradosso della stella”: cottura alla brace, in padella e marinata in un unico composto e condito con pomodoro a crudo: un piatto da mandare letteralmente in orbita! Per proseguire con ” Marte in terra arida” , un irresistibile risotto con funghi porcini e topinambur; un secondo d’autore come il Filetto di Vitello e nocciole su ” Polvere di Luna” e, dulcis in fundo, ” Saturno contro ” , squisito dessert di semi di carrube, combava e fava tonka.
Al convivio gastronomico si aggiungeranno degli interesssanti talk, moderati da Maurizio Maschio insieme a importanti ospiti del settore spaziale, fra i quali Walter Cugno, vicepresidente di Thales Alenia Space Italia, e Giuseppe Scellato, presidente dell’incubatore I3P del Politecnico di Torino e direttore di ESA: la divulgazione e la descrizione  delle attuali missioni spaziali, a cosa servono e in  che modo le start up innovative nel mondo della ricerca nello spazio stanno trovando riscontro nella divulgazione di importanti tematiche quali, ad esempio, quelle relative allo sviluppo e all’applicazione di tecnologie di origine” spaziale” in campo agricolo per la cosiddetta ” agricoltura di precisione” ; o alla mappatura dei terreni per la riduzione degli sprechi e l’ottimizzazione dei raccolti stagionali.
Rappresenteranno motivo di orgoglio tutto torinese per prendere coscienza di vivere in una delle città europee con un potenziale enorme e ancora poco divulgato nel campo della ricerca e delle missioni nello spazio.  Attività – come si sta scoprendo – sempre più utili alle nostre capacità di adattamento su un pianeta terra che ha bisogno di essere ripensato e rinvigorito attraverso, soprattutto, l’uso ragionato di tutte le risorse naturali adatte al soddisfacimento del bisogno primordiale dell’uomo, nutrirsi. Sulla terra ma ancora di più in luoghi ostili alla sopravvivenza dell’uomo, proprio come nello spazio.
Il costo della cena è di 110 euro vini inclusi,  bevande e visita alla mostra in corso. Prenotazioni e informazioni allo 011. 37 97 626 o scrivere a info@ristorantespazio7.it oppure acquistando l’esperienza on line su www.nehexperience.com 
 
 
Chiara Vannini

Green Pea, alla scoperta del primo centro commerciale dedicato ai temi della Sostenibilità

“Ozio. Intervalli di lucidità nei disordini della vita”.

Per godere di questo momento di “lucidità” nel bel mezzo della città, potete andare alla scoperta di Green Pea- il primo primo centro commerciale dedicato ai temi della Sostenibilità situato nel quartiere Lingotto di Torino. L’ edificio è unico nel suo genere per forme e architettura e i servizi spaziano dal benessere, al desing offrendo ai consumatori un’esperienza wellness a 360° gradi.

Il progetto è opera di Oscar Farinetti, il creatore di Eataly, conosciuto in tutto il mondo per la tutela e la valorizzazione dei prodotti gastronomici Made in Italy. Questa volta la sua sfida era quella di creare un luogo in cui la tutela dell’ambiente incontrasse l’architettura e potesse rispondere in modo innovativo alle esigenze dei consumatori. Quello che ne è venuto fuori è un grande centro commerciale, totalmente eco- friendly, snodato su 5 piani che spaziano dal food and beverage, all’abbigliamento per finire con una terrazza dedicata all’ Optium completa di SPA. I primi 4 piani sono dedicati al neg-otium ovvero al lavoro: life-style, architettura e arredamento, abbigliamento sostenibile e beauty con annessa libreria.

Il terzo piano ospita il bistrot “100Vini&Affini” e il ristorante stellato “Casa Vicina”. L’ultimo piano è dedicato, invece, all’ Otium, un momento di pace che aiuti l’uomo allo sviluppo di nuove idee. Per rispondere a questa esigenza, la grande terrazza dell’ultimo piano, ospita una SPA, due piscine idromassaggio, una sauna, un bagno turco e la prima piscina a sbalzo su Torino. Tutto qui è creato in armonia con la natura con l’obiettivo di rispettare il pianeta. Se Eataly era nato per la tutela dei prodotti che mettiamo sulla tavola, questo posto ha l’intento di completare il percorso, garantendo servizi che soddisfino i consumatori in tutti gli aspetti della vita.

 

Il focus di Green Pea è il Rispetto dell’ambiente. Per questo l’edificio è interamente costruito con legno, acciaio e vetro. Anche la vernice Airlite è studiata in modo da eliminare l’80% dell’inquinamento e il 90% dei virus. All’esterno vi sono dei grossi smartflowers di Enel X che alimentano l’energia dell’edificio seguendo l’andamento della luce solare. Allo stesso modo funzionano le pensiline fotovoltaiche e le sfere eoliche esterne, entrambe in grado di creare energia in modo naturale. Non è solo quello che si vede ad essere studiato in modo eco- friendly, ma anche quello che sta nelle fondamenta di questo posto.

Sotto il centro commerciale c’è una serra idrica di capienza pari a 110 litri di acqua che recupera l’acqua piovana e viene riutilizzata per bagnare piante e fiori presenti nell’edificio e per dare acqua agli scarichi. E’ presente anche un sistema geotermico in grado di risparmiare all’ambiente ben 300 kg di Co2..
Il piano zero ospita tutti i servizi connessi ai beni essenziali: una lavanderia totalmente sostenibile che riduce la dispersione dell’acqua, Iren per la luce e il gas, TIM con tante offerte legate alla comunicazione sostenibile, fino ad arrivare alla mobilità con Stellantis &You Torino che,oltre alle auto elettriche e ibride, ha a disposizione scooter e monopattini. Il primo piano, invece, è dedicato all’architettura con tante soluzioni eco-solidali e materiali Made in Italy. Il secondo piano è totalmente incentrato sull’abbigliamento, con un interessante sezione iniziale focalizzata sui materiali. Solo per citarne alcuni è presente un campione di cotone biologico, uno di nylon rigenerato, un campione di lana vergine tinta in modo naturale (mediante l’utilizzo delle erbe), la lana grezza merino certificata a livello internazionale. Tra i materiali più insoliti, tramite un Partner Green Pea, c’è anche un pezzo di copertone di bicicletta riutilizzato per creare portachiavi e borse. Oltre all’abbigliamento, il piano offre una sezione di beauty con un ampliamento dei marchi presenti. La scelta dei brand si basa su due criteri differenti: alcuni vengono selezionati per i metodi di distribuzione, altri le tecniche di lavorazione totalmente sostenibili. Per quanto riguarda i primi sono aziende che riducono lo spreco derivante dall’eccessiva produzione dei capi, creando solo il pezzo richiesto ed evitando gli accumuli in magazzino.

 

I secondi, invece, utilizzano delle tecniche eco-solidali come il riciclo, le tinture o l’utilizzo del materiale sostenibile. Tra i capi in esposizione vi sono quelli di un’azienda che basa la produzione sul riciclo della plastica che viene pescata dai mari trattandola fino a diventare un tessuto. Vi è, poi, un marchio che produce solo in un certo giorno alla settimana e solo sulla base della richiesta del consumatore.
Il terzo piano ospita “100ViniAffini” e “Casa Vicina” e una zona dedicata alla libreria con un focus ambientale.Chiude il percorso il bellissimo terrazzo Otium Rooftop che, oltre ad un’esperienza di relax, regala una vista unica in modo da diventare un’oasi di pace e tranquillità nel bel mezzo della città. Così, Green Pea diventa un luogo unico nel suo genere, non solo per l’architettura ma anche per i servizi offerti, facendosi strada come il primo centro commerciale sostenibile e futuristico.

 

 Valeria Rombolà
Foto: Antonio Roseti

 

Vini di Toscana Viaggio col calice fra una delle più grandi regioni del vino

Tartufo in fiera a Murisengo

 

La Terra del Tartufo torna a celebrare il TUBER MAGNATUM PICO. Dal 23 ottobre al 18 dicembre la Stagione. Domenica 13 e domenica 20 novembre la FIERA

 
La Terra del Tartufo torna a celebrare il Tartufo Bianco Pregiato o d’Alba,
meglio ancora, Tuber Magnatum Pico, con 2 DOMENICHE DI FIERA e 9 week-end
(STAGIONE), per apprezzarlo in tutte le sue declinazioni, dalla tavola alla
spesa, dal territorio alla cultura fino alla natura e all’ambiente.
L’appuntamento è a MURISENGO (AL), da piazza della Vittoria a piazza
Lavazza, piazza IV Novembre e piazza Boario passando per via Umberto I ai
piedi del millenario castello.
 
Il programma:
 
#dalle ore 8 alle ore 18: esposizione e vendita di tartufi con trifolau e
commercianti, in prevalenza locali; presenza del Centro Nazionale Studi del
Tartufo di Alba per la verifica della conformità/idoneità di tutti i tartufi
posti in esposizione e vendita; Mercato Contadino di Campagna Amica
Coldiretti Alessandria e Asti; prodotti a km0 TargatoMurisengo; prodotti a
marchio Eccellenza Artigiana Piemontese e tante altre categorie
merceologiche, tutte, rigorosamente selezionate, per oltre cento bancarelle.
 
#dalle ore 10: sfilata Banda Musicale La Bersagliera (domenica 13/11 la
mattina) e Banda della Collina (domenica 20/11 per tutto il giorno);
#alle ore 10,30: arrivo Vagoni Storici Fondazione FS alla Stazione di
Montiglio Monferrato-Murisengo e trasferimento turisti in Fiera (domenica 13
novembre);
#dalle ore 10 alle ore 14: Corner Break Caffè Lavazza omaggio per i
visitatori;
#dalle ore 10,30: Pasto del Trifolau a cura della Proloco di Villamiroglio
(piazza Lavazza e piazza IV Novembre) * proposta a piatto sul sito
#dalle ore 11,45: premiazioni migliori esemplari di Tuber Magnatum Pico e
Tartufi Neri in piazza della Vittoria (premi in denaro consultabili su
#ore 14: partenza escursione naturalistica nei luoghi del tartufo di
Camminare il Monferrato guidata da Anna Maria Bruno (partecipazione libera –
partenza da piazza Boario – info: 348 2211219);
#alle ore 15: Seminario sulle proprietà organolettiche del tartufo a cura
del Centro Nazionale Studi del Tartufo di Alba (ore 15 sala
consigliare/ingresso libero).
#per tutto il giorno: Navetta dalla valle al cuore della Fiera; Infopoint a
cura di Monferrato Tourist e degli studenti del Corso di Turismo dell’IIS
Leardi di Casale Monferrato; Banco d’Assaggio vini Consorzio Colline del
Monferrato Casalese in collaborazione con Onav Asti; Corner produttori a km0
TargatoMurisengo; Laboratorio per bambini e non solo Il Mondo delle Api
(solo domenica 20 novembre) Mostra pittorica “Sapori della Terra”; Mostra
delle Meridiane (ex chiesa di San Michele nel borgo medievale).
#tra le novità: inaugurazione della nuova Tartufaia Didattica “Tabui” in
località San Pietro ai piedi dell’omonima Torre Romanica (ore 10 domenica 13
novembre) e presentazione Progetto Scientifico Integrato sul Tartufo in
collaborazione col CNST Alba e il Politecnico di Torino, con sostegno della
Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria (ore 10 sala consigliare).
.
Main sponsor della Fiera: Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di
Alessandria, Gal Basso Monferrato Astigiano, Lavazza e SCM.
*********
A compendio della Fiera, una proposta in “scaglie” della storica Trifola
d’Or distribuita su 9 fine settimana (dal 23 ottobre al 18 dicembre). Tutti
i sabati e le domeniche, sarà possibile acquistare, direttamente dal
cercatore, Tuber Magnatum Pico o tartufi neri appena raccolti, presso
l’Angolo del Trifolau allestito in piazza Boario (dalle ore 10 alle 12,30 e

dalle 14 alle 16).

 

A due passi, presso il Temporary Store TargatoMurisengo di via Asti 2, i
produttori di Murisengo saranno presenti con la loro variegata proposta di
vino, agroalimentari e trasformati artigianali a km0, quali: vini, mieli,
zafferano, nocciole, formaggi caprini, salumi, ortofrutta, pasta fresca,
confetture, torte di nocciole, pasta fresca, dolci, trasformati, salse,

conserveria, fiori e tessuti (in orario 10,00-17,00).

 

Ad arricchire l’offerta, il circuito dalla ristorazione (elenco nella
sezione Mangiare e Dormire del sito www.fieradeltartufo.net / prenotazione

diretta) per scegliere il menu autunnale a base di tartufi.

 

Per gli amanti della natura, del movimento e della cultura, tutti i fine
settimana di novembre e fino al 18 dicembre non mancheranno gli appuntamenti
Outdoor-Truffle, con: Nordic Walking e camminata libera nei luoghi del
tartufo con tappe enogastronomiche (a cura di Cammini DiVini 339 4188277);
E-bike tour con aperitivo in cantina e, facoltativa, la conviviale (Asd I
Cinghiali; possibilità di noleggio e-bike 331 3640752); escursioni guidate
di Camminare il Monferrato (348 2211219) * programmi completi nella pagina

dedicata Outdoor sul sito della fiera.

 

Programma completo su www.fieradeltartufo.net .

Il ritorno di Cioccolatò, aziende prestigiose e una tradizione unica

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Torino e il Piemonte sono luoghi simbolo per il mondo del cioccolato. Ci sono gli ingredienti migliori, aziende prestigiose e una tradizione unica che unisce le botteghe, le pasticcerie e l’industria. Ogni anno tra ottobre e novembre la città diventa la capitale del cioccolato e il profumo del cibo degli dei scivola tra le strade del centro come una magia.

Quella magia la compie CioccolaTò. Quest’anno è un’edizione speciale perché racconta un viaggio che comincia e finisce a Torino e che mescola cioccolato e caffè grazie al main sponsor Oropuro Caffè.

‘Il giro del cioccolato in 10 giorni’ è il claim dell’edizione 2022 di CioccolaTò.

Dal 28 ottobre al 6 novembre ritorna il villaggio del cioccolato dove protagonisti assoluti sono i maestri cioccolatieri più famosi d’Italia. Un viaggio lungo dieci giorni fatto di gusto, spettacoli e che coinvolge tutti i sensi e regala emozioni a ogni assaggio.

‘Il Giro del mondo’ non è soltanto uno slogan ma il titolo di un’edizione ricca di contenuti che ha l’ambizione di portare i visitatori nei luoghi dove il cioccolato è protagonista.

CioccolaTò 2022 ha un vasto programma di appuntamenti tematici che guidano il pubblico nella scoperta e nella conoscenza. Piazza San Carlo e via Roma sono il cuore della manifestazione un laboratorio di cioccolato a cielo aperto.

In piazza San Carlo è allestita ‘Casa CioccolaTò’ dove ogni giorno andranno in scena gli showcooking con gli chef stellati, i laboratori con i Maestri Artigiani e Pasticceri Torinesi e di Conpait (Confederazione Pasticceri Italiani).

Torna ‘La Fabbrica del Cioccolato’, una storica e una moderna, allestita in collaborazione con il maestro cioccolatiere Silvio Bessone e la Selmi Group, azienda leader nel settore dei macchinari per la lavorazione del cioccolato. Silvio Bessone firma anche la ‘Mostra del Cacao’ nel Mondo, tra fotografie, filmati, sacchi di cacao e storie vere.

Chef Stellati di Torino a CioccolaTò

Chef Andrea Larossa Ristorante Larossa

Chef Marcello Trentini Ristorante Magorabin e Pastry Chef Filippo Novelli La Perla

Chef Claudio Vicina Ristorante Casa Vicina

Chef Fabrizio Tesse Ristorante La Pista

Pastry Chef Halloween Cioccolatino o Scherzetto

Silvia Federica Boldetti Pastry Queen 2016 – campionessa del mondo – Maestro AMPI

Maestri Cioccolatieri come Guido Castagna, Guido Gobino, Silvio Bessone,

Maestri Artigiani e Pasticceri Torinesi e di Conpait – Confederazione Pasticceri Italiani.

Le Cucine al Cacao nel mondo

Showcooking con la cucina Venezuelana, Peruviana, Portoghese, Messicana fino ad arrivare all’Africa con Camerun, Eritrea Senegal in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Panafricando.

Fuori di Cioccolato

Molti gli eventi off della manifestazione in tutto il territorio cittadino, dal CioccoCabrio Bus che porterà a conoscere luoghi e storie legate al cioccolato sorseggiando la calda bevanda (info su www.somewhere.it) alla Merenda Reale® un viaggio nei caffè storici e nelle caffetterie delle Residenze Reali coinvolte, dove scegliere tra una fumante cioccolata calda o un Bicerin, al Tour Torino Golosa organizzato da www.turismotorino.org e ai percorsi nei caffè storici e nelle cioccolaterie a cura di  www.viaggiacorte.it .

 

CioccolaTò Diffuso

In molti ristoranti, nei dieci giorni più golosi dell’anno, si potranno degustare piatti dedicati al cioccolato.

CioccolaTissima

Incontro tra arte e cioccolato. Un’iniziativa realizzata in collaborazione con Artàporter e Diffussisima. Giovani artisti realizzeranno opere dedicate al cioccolato che saranno esposte nei locali storici, pasticcerie e cioccolaterie della città e, dal 3 al 6 novembre, in concomitanza con Artissima, anche in piazza San Carlo.

Lunedì 31 ottobre

CioccoHalloween

Cioccolatino O Scherzetto?

piazza San Carlo – Casa Cioccolatò – Ingresso libero fino a esaurimento posti

Una giornata di ‘eventi gustosi da paura’, giochi, animazione, horror games a cura di N.I.D.A. Nazionale Italiana dell’Amicizia. I bambini si sfideranno e verranno premiati in modo cioccolatoso.

Dalle 15 alle 17 – laboratorio bimbi con Silvia Federica Boldetti Pastry Queen 2016 – campionessa del mondo – Maestro Ampi. A seguire una grande sorpresa serale, sempre a cura di N.I.D.A. (CioccolaTò 2022 conferma la valenza sociale con progetti di sostegno e rinnova il legame con la ‘Nazionale Italiana dell’Amicizia’ che partecipa attivamente organizzando i momenti di animazione).

 

Giovedì 3 novembre
Convegno Cioccolato&Turismo

Ore 10.30 piazza San Carlo – Casa CioccolaTò

Ospiti nazionale e internazionali, collegati a distanza e in presenza si confrontano sulla valorizzazione e la tutela del patrimonio artistico, storico e culturale del cioccolato. Progetti e parole dalla produzione artigianale alla promozione, all’insegna del consumo responsabile. Appuntamento organizzato in collaborazione con Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Turismo Torino e Provincia, VisitPiemonte Dmo e The Chocolate Way la prima rete internazionale che lega città d’arte, capitali europee e distretti produttivi artigianali accomunati dal cioccolato.

Modera l’incontro Luca Ferrua Direttore di “Il Gusto”.

 

Venerdì 4 novembre

Il matrimonio d’amore tra cioccolato e caffè                                

Oropuro Caffè, main sponsor dell’edizione 2022 di CioccolaTò realizzerà laboratori e degustazioni tra caffè e cacao. Il giorno del caffè sarà Oropuro day, una giornata ricca di eventi, incontri e workshop in cui scoprire le caratteristiche e i più̀ antichi segreti della tostatura napoletana direttamente da professionisti del settore. In piazza San Carlo, allo stand Oropuro verrà riprodotto l’intero processo di torrefazione. In collaborazione con Desa e Centrale del Latte di Alessandria e Asti. Il programma completo e gli appuntamenti sono consultabili sul sito http://www.oropurocaffe.com.

 

Chocolate Food Experience e ChoccoDelivery 

Chocolate Food Experience spazio in piazza San Carlo dove si può gustare la cucina al cacao e ordinare i piatti direttamente da casa grazie alla collaborazione con Glovo. Un progetto partner anche con il Pastificio Bolognese Muzzarelli Torino.

I COMPAGNI DI VIAGGIO

La Cucina al Cacao nel Mondo. 

eBook ‘10 volte cioccolato’ di Paola Uberti – Dopo il grande successo di ‘Le Ricette del Risparmio’ (Libriricette) l’autrice ha realizzato in esclusiva per CioccolaTò una raccolta di 10 ricette provenienti da 10 paesi.

 

App Moovit

Particolare attenzione è stata riservata alla mobilità e all’accessibilità. L’app Moovit guiderà gli ospiti da casa fino a CioccolaTò con un web trip planner disponibile in 45 lingue. Raggiungere il centro di Torino in maniera sostenibile sarà semplice grazie alle diverse opzioni presenti all’interno dell’applicazione che permetteranno di scegliere tra mezzi pubblici, sharing o taxi.

CioccolaTò è un appuntamento della Città di Torino realizzato da Etica Srl.

“Extra cuoca” premia una piemontese

Premio nazionale

“La Extra Cuoca – Il talento delle donne per l’olio extra vergine di oliva”

È Ionela Munteanu la cuoca del Piemonte che  si è aggiudicata il primo premio nella sezione Primi Piatti

 

Per le ricette in gara sono stati usati gli oli e.v.o. finalisti dellErcole Olivario 2022

 

È Ionela Munteanu la cuoca professionista del Piemonte che è stata premiata  a Perugia, nell’ambito della seconda edizione di “Extra Cuoca – Il talento delle donne per l’olio extra vergine”, il concorso nazionale dedicato alle cuoche professioniste, promosso dal Comitato di Coordinamento del Premio Ercole Olivario e dall’Associazione Nazionale Donne dell’Olio, in collaborazione con Lady Chef, sezione femminile della “Federazione Italiana Cuochi” (F.I.C.).

La professionista piemontese della ristorazione, che lavora al Caffè stazione Trattoria di Pessinetto (TO), si è posizionata al primo posto nella sezione Primi Piatti con la ricetta Sapori autunnali per la quale ha utilizzato l’olio Redoro.

Queste le otto professioniste della ristorazione di diverse Regioni italiane che, imponendosi tra le 28finaliste del concorso, sono state premiate per le quattro categorie in gara, e che per le loro preparazioni culinarie hanno utilizzato gli oli e.v.o. finalisti del concorso nazionale Ercole Olivario 2022, dedicato alle eccellenze olearie italiane:

Sezione Antipasti e altre preparazioni

1° Classificata: Lopez Andrea Soledad della regione Molise con la ricetta Pappone moderno termolese per la quale ha utilizzato l’olio e.v.o.Piano Degli Ulivi dellOlivicola Casolana

2° Classificata: Annarita Nobili della regione Lazio con la ricetta Porcini d’autunno per la quale ha utilizzato l’olio Guglietta

Sezione Primi Piatti

1° Classificata: Munteanu Ionela della regionePiemonte con la ricetta Sapori autunnali per la quale ha utilizzato l’olio Redoro

2° Classificata: Mariotti Giuseppina della regione Umbria con la ricetta Una rotonda su lago per la quale ha utilizzato l’olio Centoleum dellazienda Centumbrie

Sezione secondi piatti

1° Classificata: Durante Carla della regione Lombardia con la ricetta Terra e mare per la quale ha utilizzato l’olio Frantoio Cioccolini Monocultivar

2° Classificata: Nasso Maria della regione Laziocon la ricetta Lucrezia Borgia: volo da Sermoneta a Ninfa per la quale ha utilizzato l’olio Verdemare dellAzienda Agricola Cosmo Di Russo

Sezione dolci

1° Classificata: Sapienza Federica della regione Campania con la ricetta Ravece, annurca e conciato: viaggio tra i sapori antichi per la quale ha utilizzato l’olio Frantoio San Comaio Hirpinia Bio DopIrpinia Colline dellUfita

2° Classificata: Bozzolan Giada della regione Veneto con la ricetta Sorbetto dolce-salato all’olio e.v.o. Veneto Valpolicella D.O.P. con lattuga e vaniglia per la quale ha utilizzato lOlio Evo RedoroVeneto Valpolicella Dop

Due le Menzioni Speciali assegnate a Giovanna La Marca della regione Campania con la ricettaCaprese Oro per la quale ha utilizzato lolio Oleificio Romolo Terracreta Selezione Ravece e Casa Francesca Maria della regione Sicilia con la ricettaMare e monti… polpettine di patate, tonno e finocchietto selvatico con panatura al panko e nero di seppia su crema di piselli per la quale ha utilizzato lolio Agrestis Nettar Ibleo.

A svelare le vincitrici di questa seconda edizione, durante l’incontro che oltre che in presenza, è stato trasmesso in diretta streaming, dal centro Congressi della Camera di Commercio dell’Umbria, è stato l’Ing. Giorgio Mencaroni,Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e del Comitato di coordinamento dell’Ercole Olivario che ha celebrato il concorso nazionale Extra Cuoca come importante “veicolo di promozione dell’eccellenza dell’olio e.v.o. italiano nel mondomettendo in evidenza il ruolo indispensabile delle cuoche professioniste che vi hanno preso parte con impegno ed emozione come “ambasciatrici dell’olio e.v.o. di qualità, capaci di educare il consumatore finale, in quanto padrone delle competenze necessarie per un utilizzo consapevole di questo prezioso alimento”. In quest’ottica di valorizzazione dell’olio italiano, in sintonia anche con la recente nascita del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare nella sua nuova denominazione, il presidente Mencaroni ha sottolineato la funzione informativa e, insieme,educativa del concorso Extra Cuoca, che quest’anno si è manifestata, in particolare, nella proposta di podcast formativi denominati “Pillole di Conoscenza”, rivolti alle cuoche iscritte, e nell’attivazione di un corso di assaggio a distanza messo a punto in collaborazione con Evoschool.

Ad intervenire poi alla premiazione Federico Sisti, Segretario Generale della Camera di CommerciodellUmbria; Gabriella Stansfield, Presidente dell’Associazione Donne dell’Olio; Giorgio Doneganie Alessandra Baruzzi.

Il Concorso “Extra Cuoca – Il talento delle donne per l’olio extra vergine” 2022 ha il sostegno diFondazione Evooschool, Università dei Sapori, Pentole Agnelli e Montosco.