GUSTO- Pagina 44

Torna sensEAT da Off Topic

“MINDFUL TASTING” 

I cinque sensi per sperimentare il cibo. Prosegue il viaggio esperienziale del Bistro di OFF TOPIC, l’hub culturale di via Pallavicino, con una nuova esperienza di mindfullness applicata al Vermouth nell’evento a cura di Marta Di Giulio, fondatrice della Mindful Wine Tasting, e in collaborazione con Compagnia dei Caraibi

 

SensEAT, il ciclo di appuntamenti del Bistrò di OFF TOPIC che gioca con i cinque sensi per esplorare le percezioni gustative prosegue il suo viaggio con una nuova esperienza di Mindful Tasting’ a cura di Marta Di Giulio e in collaborazione con Compagnia dei Caraibi con Vermouth Carlo Alberto, nella serata di mercoledì 20 marzo,  dalle ore 19.30.

 

Bere un bicchiere di Vermouth come se fosse la prima volta. La Mindful Wine Tasting di Marta Di Giulio, consiste in un nuovo approccio al bere il vino in maniera ‘esperienziale’. Attraverso la degustazione scopriremo questa antica bevanda partendo dal respiro.

Indagheremo quale rapporto lega il nostro corpo  alla gestualità del bere al fine di goderci a pieno il momento,  in uno stato di pace e di esplorazione fuori dai canoni della degustazione classica. Entreremo quindi in contatto con il corpo che ci guiderà a gustare la cena e il Vermouth attraverso un viaggio nei ricordi e nel sapore. Dall’olfatto entreremo in contatto con la natura e lentamente esploreremo i gusti per riscoprirci attraverso il sapore in una maniera nuova e collettiva. La mindfulness ci guiderà nel qui ed ora, dove un bicchiere ci parlerà dell’intero universo attorno a noi.

 

A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente e immersiva sarà la cena preparata dal Bistrò di OFF TOPIC con un menù dedicato capace di esaltare i sapori e i profumi dei Vermouth che saranno serviti in degustazione (Riserva Carlo Alberto Vermouth rosso, Riserva Carlo Alberto Vermouth dry, Riserva Carlo Alberto Vermouth bianco).

 

Menu

– Crostone con catalogna saltata e ovetto marinato al Vermouth

– Garganelli con pesto di zucchine al basilico, mandorle e ricotta salata

– Spiedone di pollo gratinato e carote spadellate al Vermouth

– Panna cotta e riduzione al Vermouth

 

Mindful Tasting

Degustazione esperienziale e cena €30

Prenotazione tavoli obbligatoria al numero whatsapp 388.446.3855

 

 

 

MARTA DI GIULIO

Marta Di Giulio è degustatrice Onav, istruttrice di Mindfulness certificata presso il Center for Mindfulness dell’Università di alifornia di San Diego e Abruzzo Italia Mindfulness e il Master in Mindfulness: pratica, clinica e neuroscienze. E’ performer, esperta in Teatro Sociale e di Comunità, conduttrice di percorsi di benessere ed esperienziali attraverso il teatro, la Mindfulness, Mindful eating, drinking e Wine Tasting. Svolge i suoi eventi presso vari Eataly d’Italia, collabora con Green Me, Slow Food, Nova Coop (è vincitrice del bando Im.patto) e Festival d’arte e benessere come il Museo Alfieri per Douja d’Or di Asti, il Parco d’Arte Quarelli (Roccaverano), Earthinkfestival (Torino), Mitos (Lucca)Collabora con l’azienda vinicola Buganza, Eugenio Bocchino, Radici e Filari e molti altri).
Si forma presso l’Università di Torino con un progetto di promozione della salute (Le abilità che creano benessere) partendo da una ricerca sulla Psiconeuroendocrinoimmunologia e l’utilizzo della Mindfulness e del Teatro Sociale. Nel 2016 “Le abilità che creano benessere” viene svolto presso l’Università di Torino come progetto di ricerca e valutazione a cura della Facoltà di Psicologia. L’esito del lavoro ha portato un giudizio positivo rispetto al miglioramento del benessere. Nel 2015 vince il bando Progetto Gaia, programma di educazione alla salute globale e alla consapevolezza psicofisica, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con la Federazione Italiana Club e Centri UNESCO. Si diploma con 110 e lode in Mindfulness: pratica, clinica e neuroscienze Master presso la facoltà di medicina e psicologia dell’Università La Sapienza, Roma

 

VERMOUTH CARLO ALBERTO

Il Vermouth Carlo Alberto è un prodotto d’eccellenza, unico al mondo e privilegiato da ingredienti rari e procedure antiche che richiedono esperienza, perizia, delicatezza ed estrema pazienza. La ricetta ancora oggi utilizzata è un chiaro omaggio a quella del 1837, anno in cui Tumalin Bartolomé Baracco de Baracho si procurò le basi della ricetta del vino aperitivo che il cuoco di corte preparava per il Re, studiando così una sua personale ed esclusiva produzione che continuò per duecento anni e che tutt’ora prosegue. Unica ed esclusiva è la Riserva Carlo Alberto, prodotta con due eccellenze piemontesi: l’Erbaluce di Caluso DOCG e Mosto Parzialmente Fermentato da une Moscato. Anche il design della bottiglia è stato studiato ispirandosi all’architettura che troviamo a Torino: Palazzo Madama nella parte centrale nella bottiglia, passando al collegamento con evoluzioni Art Nouveau che incontriamo nel collo e nella parte alta a cupola della bottiglia, fino ad arrivare al colonnato della Gran Madre di Torino sulla parte inferiore. Tutte le botaniche utilizzate vengono selezionate e raccolte con estrema cura al fine di creare un’armonia unica in tutte le versioni: Red, White ed Extra Dry. Ogni ricetta è stata creata in maniera tale da esaltare le caratteristiche più fini ed eleganti in ogni bottiglia. Se il Vermouth Rosso si staglia su un cuore di calde spezie, frutta rossa, scorza d’arancia e quassia esotica, il Bianco risulta deliziosamente dolce mantenendo un’estrema finezza ed eleganza con sentori di sambuco e frutta sciroppata.

 

La versione Extra Dry, pur essendo la più secca, mantiene la sua morbidezza e il tono leggero mettendo in risalto l’armonia di tutte le erbe vegetali in maniera straordinaria.

La grande magia del Vermouth Carlo Alberto è stata inoltre rivisitata per ottenere il prodotto ideale per la miscelazione, con una bottiglia da litro e con caratteristiche chiare, definite e con una spiccata personalità.”

 

SensEAT – A tavola con i cinque sensi

Non solo il gusto, ma anche tutti gli altri sensi influenzano l’esperienza di ciò che mangiamo e beviamo. Per scoprire quanto che ci sia da “sentire” a tavola, Off Topic ha dato il via a un ciclo di appuntamenti con cadenza mensile per degustare cibo e vino rendendo protagonista ogni volta un senso differente attraverso esperimenti collettivi, momenti formativi e di sensibilizzazione, talk, showcooking, presentazioni di libri e di realtà innovative, cene e degustazioni. Durante gli incontri ai momenti più conviviali si alterneranno approfondimenti su diverse tematiche legate per esempio alla sostenibilità dell’industria alimentare, allo spreco alimentare o all’importanza di seguire un regime alimentare sano ed equilibrato, permettendo di vivere l’esperienza del pasto attraverso l’uso dei cinque sensi alla scoperta di una nuova dimensione.

SensEAT ambisce, infatti, a far vivere un’esperienza amplificata e poco convenzionale ai partecipanti, ma anche a sviluppare un sesto senso che racchiude in sé valori come la responsabilità, la consapevolezza, la solidarietà, l’empatia e la sostenibilità

 

 

OFF TOPIC

via Giorgio Pallavicino, 35 – 10153 Torino

 

SEGUI OFF TOPIC

http://offtopictorino.it

https://www.facebook.com/offtopictorino

https://www.instagram.com/offtopictorino

 

Torino Wine Week, il salone del vino per tutti

Dal 18 al 25 Aprile 2022 Torino è capitale del vino, luogo d’incontro ideale per scoprire il panorama vitivinicolo del Piemonte. 

 

PER CHI IL VINO LO FA E LO FA BERE

PER CHI IL VINO LO CONOSCE

PER CHI IL VINO LO AMA

DALLA VIGNA AL BICCHIERE

 

 

Rivolta al più grande pubblico di appassionati e amanti del vino, novità di quest’anno sono le conferenze e gli incontri di approfondimento per esperti del settore, professionisti e operatori del comparto enogastronomico

                                                                                                                                                                                 

Al via la settimana diffusa del vino a Torino: il miglior modo di celebrare l’arrivo della primavera è gustarne il sapore e poterlo esaltare anche a tavola. Torino Wine Week 2022 torna, per la sua edizione di primavera con una settimana diffusa di eventi da martedì 19 a lunedì 25 aprile, nel segno dell’eccellenza del food & wineUn salone del vino per tutti, che punta a rendere Torino Wine Week, dalla settimana diffusa fino al Salone del vino, il festival di tutti, che parla di tutto il Piemonte.

 

Al centro le eccellenze dell’intero territorio Piemontese che in questi anni hanno saputo rinnovarsi, crescere, dare largo spazio ai giovani, riscoprire vitigni autoctoni e valorizzare il terroir. Dall’Alto Piemonte alle Langhe, passando per l’Astigiano e il Roero, senza dimenticare il Torinese, il Saluzzese, e l’Alta langa, Torino Wine Week ed il suo Salone del Vino diventano la vetrina ideale per raccontare una meravigliosa regione.

Un luogo d’incontro, rivolto a tutti gli amanti del vino e i curiosi che il vino lo sanno bere e vogliono imparare a conoscerlo con maggior consapevolezza, dando ampio spazio ai produttori che il vino lo producono tutto l’anno, ai ristoratori e i distributori che lo esaltano ogni giorno, ai sommelier e gli addetti del settore che il vino lo promuovono e lo diffondono.

Ospiti d’eccezione saranno alcune cantine di altissima qualità dalla Toscana e dal Veneto e una selezione internazionale di 8 aziende in collaborazione con Elemento Ingideno, provenienti da Cile, Georgia, Sud Africa, Libano, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo, Repubblica Ceca.

 

Oltre 70 i produttori del Piemonte e da tutta Italia attesi nella settimana diffusa del vino con degustazioni, cene a tema in ristoranti, enoteche, trattorie ed osterie, protagonisti anche del Salone del Vino attraverso masterclass, degustazioni e conferences, immersi nell’arte delle splendide  sale del Museo del Risorgimento di Palazzo di Carignano.

 

La settimana diffusa del vino a Torino, dal 19 al 22 aprile a Torino, coinvolge ristoranti, enoteche, osterie e trattorie: quattro giorni per portare il rapporto tra il cibo e il vino al centro della tavola in tutta la città. Fil rouge della settimana diffusa è infatti l’incontro fra i ristoratori della città di Torino, con le nuove proposte vitivinicole del territorio.

Martedì 19 e Mercoledì 20 aprile enoteche e vinerie aprono le loro porte a degustazioni ad hoc con approfondimenti e momenti di condivisione. Tra le enoteche, i wine bar che proporranno anche degustazioni sono: Lumeria, Retrobottega, Porto Ribeca, Barbiturici, Botz, Lanificio San Salvatore, Barotto, Gesty,  Mercato Centrale e molti altri.

Giovedì 21 e Venerdì 22 aprile ristoratori e produttori creano insieme le proposte nuove e gli abbinamenti speciali – legati sia ai singoli piatti che a menù ad hoc – per valorizzare i prodotti e le etichette presenti al Salone del Vino. Tra i ristoranti che hanno aderito alla manifestazione proponendo cene e/o degustazioni troviamo: Ristorante del Cambio, La Limonaia, Oinos, Al Gufo Bianco, Osteria Rabezzana, Scalo+, Distilleria Quaglia,  Trattoria Amicizia, Eataly Lingotto e molti altri
(calendario in aggiornamento sul sito della manifestazione)

 

A dare il via al cuore della settimana diffusa del vino un’intera giornata all’aria aperta nel giorno di Pasquetta, lunedì 18 aprile, immersi tra Food e Freisa, lungo i filari della cantina Miglioretti di Pino Torinese.

A chiudere in bellezza la manifestazione, lunedì 25 aprile, una speciale cena negli spazi dell’Enoteca di Eataly, la più grande della città, con ospiti tre produttori “eroici” che racconteranno e faranno degustare i loro vini, in abbinamento alle tapas dell’Executive Chef Patrik Lisa.

 

Nel week-end del 23 e 24 aprile al Museo del Risorgimento torna il Salone del Vino che punta ad essere per l’edizione 2022 il Salone per tutti grazie all’incontro di tante tipologie di pubblico – e differenti formule d’ingresso* – per mettere al centro della manifestazione il rapporto del vino con le persone, la vigna e  la terra.

 

Una nuova sezione “conferences”, a seguito delle masterclass e le degustazioni di sabato 23 aprile, inaugura inoltre domenica 24 aprile, con tre incontri speciali dedicati alla “vita del vino” fuori dalla vigna, seguite da degustazione (accesso a conferenze e degustazioni a ingresso libero, fino a esaurimento posti).

 

Tre professioniste del vino, dalla comunicazione al marketing online passando per la tutela legale, incontreranno produttori, operatori e pubblico per divulgare tutto ciò che ruota intorno al mondo del vino. (Accesso a conferenze e degustazioni fino a esaurimento posti, per chi ha il biglietto del Salone del Vino)

L’Avv.ssa Francesca Bassa, consulente esperta di digital privacy nel food & wine, Group DPO Fontanafredda, inaugura le conferenze con un primo incontro, dalle 12.30 alle 13.30, e sottolinea l’importanza di proteggere la propria reputazione online, spiegando il valore dei dati e il loro utilizzo per le attività di marketing online, a disposizione per domande e approfondimenti.

Dalle 14.30 alle 15.30 Marianna Natale, socia fondatrice dell’agenzia iShock, specializzata nel settore dell’enogastronomia, porta l’attenzione sull’importanza della strategia di comunicazione.Saper raccontare la storia, i vini, i prodotti della propria terra è fondamentale per raggiungere e conquistare il pubblico giusto.

Infine, dalle 17.00 alle 18.00 Monica Pianosi, fondatrice di Le strade, blog e canale di marketing digitale per le piccola attività creative e indipendenti delle città italiane, porta al centro l’importanza dell’utilizzo delle nuove piattaforme digitali per raccontarsi online come produttori e produttrici e impresa.

 

Novità di questa edizione di Torino Wine Week è anche la possibilità per gli operatori del settore enogastronomico di accreditarsi nelle giornate del 23 aprile e del 24 aprile, direttamente su www.torinowineweek.it (priorità d’iscrizione e disponibilità limitata, per entrambe le giornate).

 

In occasione del Salone del Vino, un passaggio anche nella regione Val d’Aosta, con le prelibatezze dei formaggi d’Alta langa e gli affettati  di Barotto Taglieria e Bottega di montagna a Torino.

 

Torino Wine Week diventa un grande contenitore di eventi legati al vino, che si sviluppa nel corso di tutto l’anno. Strumento utile per essere sempre aggiornati su tutte le iniziative è il Wine Pass. Acquistabile online, al costo di 5 euro, permette  di accedere a scontistiche, partecipare ad appuntamenti esclusivi ed avere anticipazioni sugli eventi nel corso dell’anno.

 

Per la Torino Wine Week di Aprile 2022 il Wine Pass permette uno sconto durante gli appuntamenti di degustazioni e cene organizzati nella settimana diffusa.

 

La manifestazione è organizzata da associazioni KLUG APS, Bonobo Events e Orticola Piemonte. L’evento è realizzato con il supporto di Camera di commercio di Torino e con il patrocinio della Città di Torino. Partner di Torino Wine Week sono la Città del Gusto Torino – Gambero Rosso, Go Wine, Fisar Torino, Eataly Torino, Torino DOC,  e Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino.

 

Tutti gli eventi e gli appuntamenti si svolgeranno nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale e sanificazione previste dalle disposizioni per la prevenzione del Covid-19.

 

*

€ 10 – ingresso al Salone del Vino + 2 token degustazione

€ 15 – ingresso al Salone del Vino + 8 token degustazione

€ 30 – ingresso al Salone del Vino + 20 token degustazione + Wine Pass

I professionisti del settore enogastronomico (produttori, distributori, ristoratori, sommelier etc…) potranno accedere al Salone del Vino accreditandosi OBBLIGATORIAMENTE sul sito della manifestazione. La disponibilità è limitata su entrambe le giornate.

 

 

 

www.torinowineweek.it

 

Ufficio stampa Torino Wine Week

Veronica Sisinni – 347 068 1604  – veronica.sisinni@gmail.com

 

TORINO WINE WEEK

PROGRAMMA DELLA SETTIMANA DEL VINO

Calendario in aggiornamento su https://eventi.torinowineweek.it/ LA LUMERIA

LA LUMERIA

Cajanto incontra La Lumeria Martedì 19 aprile 2022 Degustazione

Cascina Lana incontra La Lumeria Mercoledì 20 aprile 2022 Degustazione

TAVOLO DELLA CANTINA DEL CAMBIO

Poderi e Cantine Oddero al Tavolo della Cantina di Del Cambio Giovedì 21 aprile 2022
Cena

OINOS

Azienda Dellavalle incontra Oinos Martedì 19 aprile 2022 Degustazione

AL GUFO BIANCO

Pico Maccario a tavola al Gufo Bianco Venerdì 22 aprile 2022
Cena

LA LIMONAIA

La Limonaia + Urban Plattner, Weingut In der Eben (Valle Isarco, Alto Adige)

Giovedì 21 aprile 2022 Cena

BIRICHIN

Banfi a tavola al Birichin Giovedì 21 aprile 2022 Cena

OSTERIA RABEZZANA

Osteria Rabezzana racconta i Vini Rabezzana

Mercoledì 20 aprile 2022 Degustazione

Giovedì 21 aprile 2022 Cena

PORTO RIBECA

Azienda Agricola GENERAJ in degustazione al Porto Ribeca Mercoledì 20 aprile 2022
Degustazione

RETRÒ BOTTEGA

Renato Ratti incontra Retrò Bottega Mercoledì 20 aprile 2022 Degustazione

TRATTORIA AMICIZIA

L’autin a tavola alla Trattoria dell’Amicizia Venerdì 22 aprile 2022
Cena

NELIDA BISTROT

L’Autin racconta i suoi vini al Nelida Bistrò Venerdì 22 aprile
Degustazione

MERCATO CENTRALE

Cantina social incontra i vini della Tenuta Fertuna Martedì 19 aprile 2022
Degustazione

GESTY

Azienda Agricola Barberis in degustazione da Gesty Mercoledì 20 aprile
Degustazione

SCALO +

Azienda Agricola Nenci Franco a tavola allo Scalo+ Venerdì 22 aprile 2022
Cena

DISTILLERIA QUAGLIA

Azienda Agricola Quila a tavola con Distilleria Quaglia

Giovedì 21 aprile 2022 Cena

RISTORANTE GIOVANNI

Azienda Agricola Caruso e Minini incontrato Ristorante da Giovanni Giovedì 21 aprile 2022
Cena

BARBITURICI

La Toscana incontra i Barbiturici con Provinciale Bolgherese Mercoledì 20 aprile 2022
Degustazione

OSTERIA BACALHAU

Cinque Quinti in degustazione all’Osteria Bacalhau Mercoledì 20 aprile 2022
Degustazione

Il bacalhau portoghese incontra la bollicina italiana Giovedì 21 aprile 2022
Cena

CIVICO 1

Tenuta Montemagno al Civico 1 Giovedì 21 aprile e Venerdì 22 aprile Cena

BAROTTO (Via Baretti)

A cena con il produttore Adriano Marco e Vittorio Martedì 19 aprile 2022
Cena

A cena con il produttore Paolo Angelini Mercoledi 20 aprile 2022
Cena

BAROTTO (Via San Massimo)

A cena con il produttore L’Autin Giovedì 21 aprile 2022
Cena

A cena con il produttore Cantina366, VALCHYara e Alberand Venerdì 22 aprile 2022
Cena

OFF TOPIC

Cantina 366, Marco Porello, Cantina Massara, Tojo Vini, Belcolle incontrano la cucina di Off Topic
Martedì 19 aprile 2022
Cena

SAN GIORS

Azienda Agricola Edoardo Sobrino Venerdì 22 aprile 2022
Cena

ENOTECA DI EATALY

Una speciale cena negli spazi dell’Enoteca di Eataly lingotto, la più grande della città: ospiti tre produttori “eroici” che racconteranno e faranno degustare i loro vini, in abbinamento alle tapas dell’Executive Chef Patrik Lisa.
Iuli, Trebotti, Pavis

Lunedì 25 aprile 2022 Cena

PROGRAMMA DEL SALONE DEL VINO DELLA TORINO WINE WEEK Calendario in aggiornamento su https://eventi.torinowineweek.it/

23 aprile 2022

Masterclass e Degustazioni

> Inaugurazione della due giorni del salone del vino della Torino Wine Week seguirà degustazione

> Presentazione del progetto Torino DOC attraverso la degustazione di alcuni dei vini premiati in collaborazione con l’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino

24 aprile 2022

Conferences “La vita del vino fuori dalla vigna”

ore 12.30

Come proteggere la propria reputazione online e valorizzare i dati

L’Avv.ssa Francesca Bassa, consulente esperta di digital privacy nel food & wine, Group DPO Fontanafredda, sottolinea l’importanza di proteggere la propria reputazione online, spiegando il valore dei dati e il loro utilizzo per le attività di marketing online, a disposizione per domande e approfondimenti.

segue degustazione

ore 14.30

Una strategia di comunicazione per raccontare la storia, i vini e i prodotti della propria terra

Marianna Natale, socia fondatrice dell’agenzia iShock, specializzata nel settore dell’enogastronomia, porta l’attenzione sull’importanza della strategia di comunicazione.Saper raccontare la storia, i vini, i prodotti della propria terra è fondamentale per raggiungere e conquistare il pubblico giusto.

segue degustazione

ore 17.00

Le piattaforme digitali per essere presenti online con i propri vini

Monica Pianosi, fondatrice di Le strade, blog e canale di marketing digitale per le piccola attività creative e indipendenti delle città italiane, porta al centro l’importanza dell’utilizzo delle nuove piattaforme digitali per raccontarsi online come produttori e produttrici e impresa.
segue degustazione

www.torinowineweek.it 

E dopo Pasqua arrivano gli “Gnocchi di barbabietola, fonduta Blu del Monviso e spugnole”

Dici Pasqua e pensi a un considerevole numero di ricette che scandiscono la storia gastronomica di ogni regione, raccontando al palato una tradizione che non ha pari.

Dal cosciotto d’agnello alla pasta fatta in casa, dalla torta Pasqualina al brasato al Barolo, dal casatiello napoletano alle pardulas sarde la celebrazione della resurrezione di Cristo è un osanna di sapori e di gusti che imbandiscono le tavole italiane invitando alla condivisione. Accanto a piatti evergreen, la Pasqua 2022 dà il benvenuto anche a nuove proposte che promettono di stuzzicare il palato nei giorni di festa…

Continua a leggere:

E dopo Pasqua arrivano gli “Gnocchi di barbabietola, fonduta Blu del Monviso e spugnole”

“Torino Wine Week” Dalla vigna al bicchiere: un “Salone del Vino” per tutti

/

Dal 18 al 25 aprile

Avrà il sapore piacevole della primavera, l’edizione 2022 di “Torino Wine Week”, in programma – con versione diffusa su tutto il territorio fino al “Salone del Vino” che si terrà al “Museo del Risorgimento” – da lunedì 18 a lunedì 25 aprile, nel segno dell’eccellenza del “food & wine”. E con in testa l’obiettivo ben preciso “di essere – dicono gli organizzatori di KLUG APSBonobo Events e Orticola Piemonte – un festival per tutti e che parla di tutto il Piemonte”. Dunque, vetrina  ideale per raccontare tutte le eccellenze del territorio piemontese, che negli ultimi anni hanno saputo rinnovarsi, crescere, dare ampio spazio ai giovani, riscoprire vitigni autoctoni e valorizzare il terroirOspiti d’eccezione saranno alcune cantine di altissima qualità, dalla Toscana e dal Veneto, e una selezione internazionale di 8 aziende in collaborazione con “Elemento Ingideno”, provenienti da Cile, Georgia, Sud Africa, Libano, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo e Repubblica Ceca.

Oltre 70 saranno invece i produttori del Piemonte e da tutta Italia attesi nella “settimana diffusa” che, dal 19 al 22 aprile, coinvolgerà ristoranti, enoteche, osterie e trattorie: quattro giorni per portare il rapporto tra il cibo e il vino al centro della tavola in tutta la città. In particolare martedì 19 e mercoledì 20 aprile enoteche e vinerie apriranno le porte a degustazioni varie con approfondimenti e momenti di condivisione, mentre giovedì 21 e venerdì 22 aprile ristoratori e produttori creeranno insieme le proposte nuove e gli abbinamenti speciali – legati sia ai singoli piatti che a menù ad hoc – per valorizzare i prodotti e le etichette presenti al “Salone del Vino”.

A dare il via al cuore della “settimana diffusa”, un’intera giornata all’aria aperta nel giorno di Pasquetta, lunedì 18 aprile, immersi tra Food e Freisa, lungo i filari della cantina “Miglioretti” di Pino Torinese.

A chiudere in bellezza la manifestazione, lunedì 25 aprile, sarà la sorpresona di una speciale cena negli spazi dell’“Enoteca di Eataly”, la più grande della città, con ospiti tre produttori “eroici” che racconteranno e faranno degustare i loro vini, in abbinamento alle tapas dell’Executive Chef  Patrik Lisa.

Momento clou, nel week-end del 23 e 24 aprile al “Museo del Risorgimento”, in piazza Carlo Alberto, torna lo storico “Salone del Vino” che punta ad essere per l’edizione 2022 il “Salone per tutti” grazie all’incontro di tante tipologie di pubblico- e differenti formule d’ingresso- per mettere al centro della manifestazione il rapporto del vino con le persone, la vigna e  la terra. Da segnalare anche, in quest’ambito, la nuova sezione  “Conferences”, che, a seguito delle masterclass e delle degustazioni di sabato 23 aprile, inaugura domenica 24 aprile, con tre incontri speciali dedicati alla “vita del vino” fuori dalla vigna e tenuti da  tre “professioniste” del settore (Francesca BassaMarianna Natale e Monica Pianosi) che, dalla comunicazione al marketing online passando per la tutela legale, incontreranno produttori, operatori e pubblico per divulgare tutto ciò che ruota intorno al mondo vitivinicolo.

L’intera manifestazione è realizzata  con il supporto di Camera di commercio di Torino e con il patrocinio della Città di Torino. Partner di “Torino Wine Week” sono la “Città del Gusto Torino – Gambero Rosso”, “Go Wine”, “Fisar Torino”, “Eataly Torino”, “Torino DOC”  e “Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino”.

Per info, calendari, acquisto biglietti e programmi completi: www.torinowineweek.it

g.m.

Nelle foto di Alberto Chiarigli

–       “Salone del Vino” al “Museo del Risorgimento”

–       Momenti di degustazione 

Continua con Vinitaly il successo del Timorasso

Ora  ha anche i suoi Ambasciatori

 

Il Consorzio dei Colli Tortonesi nomina i primi tre Ambasciatori del Timorasso e torna dalla 54° edizione del Vinitaly con risultati a dir poco sorprendenti, per presenze e visitatori esteri.

 

Quattro giorni intensi di degustazioni e un’affluenza costante e fuori dalle aspettative. Si è concluso con un grande successo di visite e contatti la partecipazione del Consorzio Colli Tortonesi alla 54° edizione del Vinitaly di Verona.

 

Dopo il grande successo della recente prima edizione di Derthona Due.Zero, siamo stati nuovamente felici di constatare anche al Vinitaly il grandissimo interesse espresso nei confronti del Timorasso” commenta Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi. “Era stato annunciato come il Vinitaly della ripartenza e l’entusiasmo che ha accompagnato i visitatori che passavano allo stand certifica la grande voglia di ricominciare, nonostante il delicato periodo che stiamo vivendo”.

 

Il banco di assaggio allestito all’interno dello stand del Consorzio ha presentato ogni giorno i vini di diversi produttori, mettendo in degustazione annate differenti conducendo il pubblico, prevalentemente esperto, lungo un percorso di conoscenza del vitigno Timorasso che fosse il più completo possibile. “L’obiettivo era quello di mettere in evidenza il potenziale evolutivo di questo vino, ma allo stesso tempo anche la freschezza che sa regalare in gioventù”.

 

Sono passati operatori italiani, ma anche molti stranieri, tutti favorevolmente colpiti dalle peculiarità distintive di questo vino. “Abbiamo accolto visitatori provenienti da molti paesi, in particolare dalla Scandinavia, dai Paesi Bassi, dal Belgio e dagli USA. Erano tutti molto curiosi e desiderosi approfondire la conoscenza di questo vitigno e del territorio dei Colli Tortonesi”.

 

E a proposito di comunicazione, recentemente durante la prima edizione di Derthona Due.Zero, la manifestazione che ha ospitato anche l’anteprima dedicata ai vini ottenuti da Timorasso, sono stati nominati dal Consorzio anche gli Ambasciatori del Timorasso.

 

Abbiamo deciso di premiare il lavoro e la dedizione di quei professionisti del settore che ogni anno si impegnano a valorizzare e far conoscere il nostro territorio e il suo vitigno simbolo, il Timorasso” continua Gian Paolo Repetto. Per il primo anno abbiamo scelto all’unanimità tre nomi nei confronti dei quali tutti noi produttori nutriamo da tempo riconoscenza per aver deciso, in tempi non sospetti, di credere in una varietà un tempo completamente sconosciuta”.

 

Gli Ambasciatori del Timorasso sono:

 

Massimo Bernaschina, proprietario del ristorante la Curia ad Aqui Terme (AL), un’osteria specializzata in cucina tradizionale piemontese. Nella sua carta dei vini il Timorasso occupa da tempo un ruolo di primo piano, tanto da avergli dedicato una sezione specifica che accoglie più di 15 etichette.

 

Maurizio Menichetti, sommelier e proprietario, insieme alla moglie e chef Valeria Piccini, del ristorante Caino, due stelle Michelin a Montemerano (GR). È stato il primo ristorante in Italia a credere nel Timorasso, inserendolo nella sua carta dei vini già a partire dagli anni ’90.

 

Conrad Mattern, profondo conoscitore del Timorasso, ha creato una azienda e un sito, www.timorasso.de, che importa e distribuisce in Germania esclusivamente questo vino. Il suo listino comprende i vini di oltre 50 aziende, con annate anche molto vecchie e rare.

 

A premiare, a nome del Consorzio, i tre primi Ambasciatori del Timorasso sono stati tre pionieri del territorio e della denominazione, i produttori Walter MassaPaolo Poggio e Andrea Mutti. “Siamo certi che questa iniziativa – conclude il presidente del Consorzio – contribuirà a promuovere sempre più la conoscenza del nostro territorio e del Timorasso”.

Dove si possono gustare i migliori gelati a Torino Mirafiori

Con l’arrivo della primavera giunge anche la voglia di stare più all’aria aperta, e tra gli immancabili appuntamenti della bella stagione non può mancare quello con il gelato.

C’è chi lo sceglie solo quando le temperature si assestano oltre i 20° avviando con “il primo gelato della stagione” una lunga serie di appuntamenti con creme, cialde coni e coppette variegate e chi, indifferentemente dalla temperatura, dal clima e dal fatto che si indossino già le magliette a maniche corte invece lo degusta in tutti i mesi dell’anno.

In città vi sono diverse e rinomate botteghe dove poter degustare gelati artigianali. E anche nel quartiere di Mirafiori si possono trovare alcune delle migliori bar gelaterie di Torino.

Gelato Dok Dell’Agnese – Corso Unione Sovietica 417

Uno dei migliori gelati artigianali di Torino si nasconde nel quartiere di Mirafiori, lontanissimo dal centro. Se la maggior parte dei maestri gelatieri scelgono per le proprie creazioni il cuore storico del capoluogo piemontese la Pasticceria dell’Agnese (anch’essa storica quasi come il centro torinese) invece non si è mai mossa dalla sua zona a sud del capoluogo sabaudo e nel suo laboratorio di gelateria con passione ha creato una “Carta” dei gelati di estrema bontà e qualità, con ingredienti che rispettano sempre la propria stagionalità.

Tra i vari gusti da provare assolutamente in coppetta o cono gelato vi sono la Meringata Dell’Agnese (fior di latte con meringa friabile ricetta Dell’Agnese), il Gianduiotto, il gusto Meliga e Cioccolato e la Nocciola.

Gelati Torino – Via Monastir 34

Tutta l’arte e la passione per il gelato si possono assaporare nelle gustosissime creazioni gastronomiche di questa piccola gelateria del quartiere di Mirafiori di Torino. Da alcuni questo avamposto del buon gelato è considerato una delle migliori gelaterie di Torino. I motivi sono molteplici. Innanzitutto la qualità del gelato artigianale realizzato e poi il fatto che vi è una vasta gamma di gusti da cui poter scegliere: oltre a quelli più tradizionali ve ne sono di molto particolari e anche molte opzioni senza latte e uova adatte quindi a chi ha scelto una dieta vegana.
Infine un fattore non meno importante per scegliere questa gelateria a Torino sud è la gentilezza ed il buonumore, a quanto pare sempre presente, dei proprietari.

Tra i gusti più consigliati vi sono il cremino, il fondente di modica e l’arachide tostata ma molto apprezzate sono anche le gustosissime torte gelate.

Dolce Mania dei Fratelli Lepori – Via Guido Reni 205
Una storica gelateria artigianale e di alta qualità racchiusa nel quartiere Mirafiori di Torino che proprio da poco ha festeggiato i suoi primi 30 anni di attività. Dal marzo del 1992 infatti i maestri gelatieri Raffaele e Marco Lepori hanno dato vita ad un piccolo angolo di eccellenza e di gusto nella zona sud di Torino.

Il loro rinomato gelato è senza lattosio ed è sempre realizzato con materie prime selezionate e certificate biologiche. Inoltre i fratelli Lepori da sempre sviluppano una ricerca continua ed uno studio sull’arte del gelato tanto che la Camera di Commercio di Torino gli ha conferito il premio di “Maestri del gusto”, un riconoscimento che viene assegnato proprio alle attività alimentari capaci di primeggiare nel loro settore.

Tra le ricette uniche ed esclusive che si possono degustare nella loro bottega la crema al Mascarpone e Caffè Illy con granella di amaretto croccante, il gusto Panettone che fa capolino durante le festività natalizie e l’Irish coffee, una crema di panna e mascarpone al whisky irlandese.

La Coppa D’oro Torino – Corso Unione Sovietica, 527

Lucio e Stefania, i proprietari di questa stuzzicante gelateria nel quartiere di Mirafiori hanno aperto nel lontano 2003 il loro laboratorio artigianale con l’idea di porre sempre l’accento sulla qualità: oltre ad uno studio continuo sulla tradizione gelatiera italiana i due chef gelatieri torinesi hanno voluto sviluppare innovazione e sperimentazione, sia delle materie prime che della produzione. Ed nel loro “Gelato Fatto Bene” tutto questo si può assaporare alla prima leccata.

Oltre alla qualità nel loro laboratorio artigianale non manca la quantità perché si può scegliere tra 32 gusti di gelato differenti e 60 ricette totali che ruotano in base ai periodi dell’anno.

I gusti assolutamente da non perdersi in questa gelateria nel cuore di Mirafiori sono il Gran Torino, l’Amarena Meringa, il gustosissimo Bonet e lo sfizioso croccantino al rhum.

Gelaterie Conte Cavour – Corso Traiano 27
“Le cose buone che ti viziano”. Con questo leit motiv esordisce questo locale situato nel cuore di Mirafiori Nord a Torino e che oltre ad essere una gelateria di qualità è anche un locale aperto per le prime colazioni, per i pranzi e gli aperitivi.

La qualità del gelato – ma anche degli altri dolci presenti in questo laboratorio di pasticceria è sicuramente uno dei fattori che rendono la gelateria una delle migliori della zona se non di tutta Torino ma vi sono anche altri elementi che giocano a suo favore: un buon rapporto qualità -prezzo dei prodotti venduti ed il fatto che all’interno del locale vi è una zona attrezzata per l’area gioco bimbi, indispensabile benefit per alcune tipologie di clienti come le famiglie.
Tra la vasta gamma di gusti tra cui scegliere i più consigliati sono nocciola, crema sabauda, gianduiotto Cavour e arachidi salate.

Rossella Carluccio

 

Il Freisa vitigno dell’anno 2022

L’assessora Elena COMOLLO annuncia il riconoscimento da parte della Regione Piemonte del Distretto del Cibo

 

«Un riconoscimento prestigioso che dà lustro alla Città di Chieri e che premia il lavoro e gli sforzi dei nostri produttori vitivinicoli. Ringrazio la Presidente del Consorzio di tutela e valorizzazione della DOC Freisa di Chieri, Marina Zopegni, per l’impagabile lavoro svolto in questi anni per migliorare il posizionamento della denominazione a livello nazionale ed internazionale. Davvero un bell’inizio per il Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese, di cui la Regione ha appena sancito la nascita. Il Freisa rappresenta una delle eccellenze del nostro territorio. Invitiamo i 25 Comuni del Distretto a brindare con noi, dal 13 al 15 maggio, in occasione della manifestazione “Di Freisa in Freisa”». Così l’assessora allo Sviluppo e promozione del territorio e al Turismo del Comune di Chieri Elena COMOLLO commenta un doppio riconoscimento importante per Chieri ed il chierese: il riconoscimento del Freisa quale vitigno dell’anno 2022, annunciato a Verona in occasione dell’apertura del 54/o Vinitaly, ed il riconoscimento da parte della Regione Piemonte del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese.

Non c’è due senza tre. Ad aprile apre un nuovo Pizzium a Torino

Pizze regionali, ampia selezione di piatti sfiziosi, bruschette, Panuozzum  e altri piatti gustosi nel terzo punto vendita torinese

PIZZIUM, concept di pizzerie napoletane che conta attualmente 25 store, prosegue la sua espansione con l’apertura del suo terzo punto vendita a Torino. La nuova pizzeria in Corso Matteotti 3 (zona Portanuova) accoglie con i suoi 100 coperti e un dehor di circa 25 posti gli amanti della pizza all’interno del locale dallo stile partenopeo.

La posizione strategica, nei pressi della principale stazione ferroviaria del capoluogo piemontese, favorisce ulteriormente l’evoluzione del brand napoletano, che dal 2017 porta i suoi clienti tra i sapori d’Italia con una ricca selezione di pizze regionali realizzate con ingredienti DOP e IGP locali di alta qualità.

L’inconfondibile pizza napoletana realizzata con farina di tipo “0’’, garantisce un impasto digeribile e fragrante con un cornicione alto e ben alveolato, estremamente morbido e un condimento con ingredienti selezionati con cura. Le pizze e gli abbinamenti sono creati da Nanni Arbellini, maestro pizzaiolo napoletano di grande esperienza e socio fondatore, che propone un menu unico caratterizzato da sapori autentici, proponendo la pizza napoletana classica in abbinamento alle eccellenze gastronomiche italiane.

Lo stile di PIZZIUM resta unico e originale: un ambiente caldo e informale che sa di casa. L’utilizzo di colori caldi, pavimenti in maiolica, sedie di legno e lampadari di stoffa ricreano atmosfere intime e di altri tempi.

Inconfondibile anche l’offerta gastronomica con un’ampia selezione di bruschette sfiziose, Panuozzum e dolci regionali che spaziano dal babà napoletano al cannolo siciliano, in linea con la mission di PIZZIUM che tutela e valorizza le ricette della migliore tradizione italiana proponendole con un pizzico di originalità e innovazione.

Per i clienti che vorranno gustare la propria pizza comodamente a casa, sarà attivo il servizio delivery tramite l’app di Glovo o d’asporto anche con ordine online su ordina.pizzium.com. Infine, i clienti più appassionati potranno unirsi alla famiglia dei PIZZIUM Lovers e scaricare sul proprio smartphone la PIZZIUM Lovers Card, una carta fedeltà totalmente digitale disponibile nell’Apple Wallet per iPhone e in Google Pay per Android. Con la PIZZIUM Lovers Card si potranno accumulare punti pizza e ricevere tante sorprese dedicate.

 

###

 

PIZZIUM

Nato nel 2017 a Milano da un’idea di Stefano Saturnino, Giovanni Arbellini e Ilaria Puddu, propone la pizza napoletana classica utilizzando il meglio della materia prima italiana.  Lo stile PIZZIUM è inconfondibile ma ogni locale è unico perché trae ispirazione dalla terra che lo ospita, senza rinunciare al meglio di Napoli e della Campania.

 

Grazie al suo approccio creativo e contemporaneo, PIZZIUM si sta affermando in Italia ed è arrivato a quota 25 con 7 locali a Milano, Serravalle, Gallarate, Como, Seregno, Varese, Busto Arsizio, Brescia, 3 a Torino, 2 a Roma, Bologna, Parma, Piacenza, Cesano Maderno, Novara, Reggio Emilia e Firenze.

SITO WEB: https://www.pizzium.com/it/

INSTAGRAM: https://www.instagram.com/pizzium/

FACEBOOK: https://it-it.facebook.com/pizzium/

Chic Charming Chef, l’associazione dalla parte dei cuochi

Chic significa elegante, charming significa affascinante. Nella ristorazione, spesso, sono aggettivi affidati alla descrizione di una cucina di alto livello, chiusa in una narrazione d’elite.

Non è sempre così: esiste un’associazione fatta di persone, addetti del settore e personalità esperte,  nata nel 2009 –  CHIC, Charming Italian Chef – che riunisce un centinaio di grandi professionisti, volti alla proposta di  una cucina creativa, nel rispetto delle materie prime di cui è ricca l’Italia. I soci, suddivisi per regione, danno vita a percorsi di dialoghi culturali, con la volontà di fare sistema, che cercano di trovare risposte alle esigenze attuali della ristorazione italiana e di proporsi come forte traino per lo sviluppo del settore, così duramente colpito a seguito delle varie chiusure a causa della pandemia.  Particolarità di CHIC, unica nel panorama associativo italiano, è la presenza nel gruppo di professionalità diverse, tutte di grandissimo profilo, quali chef di ristoranti, pizzaioli, pasticcieri, gelatieri, e panettieri e, soprattutto, imprenditori: il futuro della ristorazione guarda soprattutto all’ascolto verso coloro che hanno un occhio diretto alle dinamiche economiche che si sviluppano in Italia e non solo. Gli eventi organizzati da Chic, come cene e convegni, sono una preziosa occasione di confronto con la categoria.

Tre i principi che caratterizzano lo status dell’associazione e che i soci perseguono nello sviluppo della propria attività: la semplicità, intesa come umiltà nel proprio lavoro nel dare equilibrio ed emozione; la sostenibilità, promossa attraverso l’utilizzo delle risorse naturali insieme all’uso consapevole delle tecnologie e al loro impatto sull’ambiente; e la salubrità  concetto molte volte omesso, ma molto importante nel dare attenzione alle esigenze del cliente e che prevede la promozione di una corretta alimentazione, attraverso la proposta di ricette realizzate con i prodotti del del territorio regionale di appartenenza.

La volontà dei soci chic è quella di creare un punto di riferimento per il consumatore  con lo scopo di educarlo alla cucina di alta qualità, al suo gusto e a tutta la filiera culturale di cui si fa portatrice, arricchente e densa di narrazione del territorio. Il senso di amicizia e di collaborazione che anima in particolare gli chef, ha portato a riunirsi al congresso annuale, che quest’anno si è svolto il 29 e del 30 marzo a Roma presso il Crowne Plaza St.Peter’s Hotel, durante il quale i Referenti regionali si sono fatti portatori della volontà di migliorare la comunicazione dei principi fondanti dell’associazione e di dare maggior voce a tutti gli associati.


Durante la prima giornata di congresso, sono stati anche presentati i 27 nuovi soci, fra chef e imprenditori. Animati dal piacere di essere entrati a far parte di “ Chic” , si sono espressi in maniera particolarmente entusiasta a favore del focus di narrazione che parte dalla valorizzazione delle filiere agroalimentari e agricole tipiche della regione di appartenenza.

La seconda giornata, dedicata ai dibattiti sulla situazione attuale e futura della ristorazione, ha suscitato davvero molto interesse.

Andrea Petrini, guru della comunicazione gastronomica fin dagli anni 90, così si è espresso: “ Difficile dire dove sta andando il mondo, allo sbaraglio sembrerebbe. Ma proprio per questo, perché i giornalisti, i media e l’industria culturale sono in balia dei potenti, proprio perché non vi è più curiosità, occorre tornare a modelli di comunicazione semplici, nei quali il cuoco e i suoi piatti sono raccontati nella loro essenza più profonda. Il pubblico si aspetta questo e Chic ha tutte le carte in regole per poter lavorare in tal senso “ .

Il secondo momento, forse quello più coinvolgente a livello evocativo per gli appassionati di sport, è stato quello – condotto in maniera puntuale dal critico enogastronomico Marco Colognese – dove, a salire sul palco, è stato l’ex allenatore di calcio Alberto Malesani, oggi produttore di vini di grande qualità in Valpolicella. Per descrivere le caratteristiche sulle quali l’associazione deve puntare perché si possa parlare di un futuro di qualità nel settore enogastronomico, dice il Mister , “ bisogna confidare nello spirito di squadra e nella forza di ogni elemento che la compongono. Ognuno, col proprio contributo e con la propria professionalità, può contribuire al raggiungimento degli obiettivi desiderati. La cucina e un’associazione non sono poi così realtà diverse nelle modalità di raggiungimento di un obiettivo: il rispetto dei valori e la definizione dei ruoli, sono elementi fondamentali che accomunano le due realtà nel loro operato”

La due giorni si è conclusa con un brindisi finale di augurio da parte di tutti e per tutti, rivolto al comparto della ristorazione: ripartire insieme dopo anni di difficoltà lavorative, economiche ed emotive. Sempre sotto il segno di Chic.

Per informazioni sulle modalità di associazione e sugli eventi organizzati charmingitalianchef.com

Cascina Faletta, sulle colline di Casale Monferrato ospitalità ed un’osteria di alta qualità

DI AUGUSTO GRANDI

Chi pensa che un agriturismo debba essere un luogo dalla pulizia improbabile, caratterizzato da un servizio approssimativo e con cibo genuino ma preparato senza professionalità ai fornelli, si ritroverà completamente spiazzato arrivando alla Cascina Faletta, in regione Mandoletta 81 nel comune di Casale Monferrato.

L’unico elemento in comune è la genuinità dei prodotti utilizzati in cucina. Dai vini prodotti dalla famiglia Rosso (che è anche la proprietaria dell’agriturismo) a tutta la materia prima del territorio, interpretata magistralmente dallo chef Paolo Viviani, novarese di nascita ma veneto di origine (Venezia e Rovigo).

Continua a leggere:

Cascina Faletta, sulle colline di Casale Monferrato ospitalità ed un’osteria di alta qualità