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Locale molto versatile e conveniente ad ogni tipo di occasione, propone diversi menù di degustazione adatti ad ogni tipo di palato: piemontese, pesce, anatra, tartufo nero e vegetariano, ma noi abbiamo optato per il menù alla carta per poter avere visione più ampia di ciò che la Casa del Barolo offre alla clientela.
Ricca è anche la carta dei vini, complice l’enoteca omonima sita in via Andrea Doria 7 dal 1974 con oltre 1000 etichette pregiate tra cui Amarone, Barolo, Brunello, Franciacorta, Champagne e Prosecco; noi optiamo per una scelta di piatti di terra e li abbiamo accompagnati con il Roero del 2017 della cantina Matteo Correggia – vino rosso secco, leggermente strutturato e dalle note di frutti rossi -.
Dopo un piccolo e sfizioso benvenuto dello chef che cura la cucina del ristorante, Domenico Paone, la scelta degli antipasti ricade su uno dei classici della tradizione culinaria locale, il vitello tonnato alla piemontese, e sulla patata ripiena di tartufo nero e salsa al cardo.
Proseguiamo con i raviolini del plin con burro del Monregalese su crema di raschera Dop, un inno alla Provincia Granda, e tagliolino all’uovo con ragù di vitello servito con scaglie di tartufo nero, un’accoppiata vincente e poco scontata.
Come epilogo della nostra esperienza culinaria
alla Casa del Barolo, i dessert scelti sono stati il tortino al cioccolato fondente e frutti rossi con gelato al fiordilatte, accompagnato dal Barolo Chinato – vino Barolo Doc aromatizzato che si sposa con il cioccolato – e la delizia alla nocciola del Piemonte Igp con salsa allo zabaione, che può essere accompagnata da un Moscato d’Asti oppure con il Passito d’Arneis dal gusto dolce e armonico e dal profumo intenso.
Giulia De Sanctis
Via Bodoni, 7, 10123 Torino TO
L’idea di un Ramen vegetariano è nata dalla volontà di accontentare anche le esigenze dei clienti che non mangiano alcun ingrediente di origine animale. Dopo mesi di sperimentazione, ricette e viaggi, per assaggiare le versioni proposte da ristoranti esteri di cucina orientale, si è giunti al risultato desiderato, cioè un ramen dalla consistenza gustosa e corposa, con una base di brodo vegetale, crema di sesamo e latte vegetale e alcuni topping pensati ad hoc, come alga nori, mais, germogli di soia, porri, uovo marinato – per i vegetariani – e olio al peperoncino, per gli amanti del piccante.
Gerla dal 1927 è una delle istituzioni della pasticceria torinese – a suo tempo con il nome di “Eccelsa” -, diviene quella che tutti oggi conosciamo con l’avvento dei fratelli Gerla nei primi anni ‘50 portarono la pasticceria al successo, grazie all’eccellenza dolciaria, di cui noi abbiamo assaggiato la monoporzione al cioccolato fondente con base biscottata e ripiena di confettura al lampone.
Accompagnata da un ottimo caffè nato dalle miscele Lavazza e da una panna fatta sul momento, risulta un’ottima merenda per spezzare un pomeriggio impegnativo oppure per coronare una giornata di relax.
Gerla però è anche colazione, con venticinque tipi diversi di brioches fatte a mano e farcite con ottimi ingredienti, pranzo e aperitivo.
Recentemente rinnovata negli arredi rimanendo sempre fedele allo stile di fine anni ‘20 che la contraddistingue, la caffetteria Gerla 1927 rimane un punto di riferimento per prodotti di qualità e per la sua storicità.
Giulia De Sanctis
Torino, 25 febbraio 2023: una giornata di degustazioni con i produttori della Strada del Barolo nel cuore della città sabauda
Dopo il successo della prima edizione, la Strada del Barolo e grandi vini di Langa fa ritorno a Torino con una giornata di degustazionipresso il prestigioso e affascinante Palazzo Barolo, una delle più importanti dimore nobiliari barocche di Torino.
Sabato 25 febbraio 2023 una ventina di produttori della Strada del Barolo offriranno al pubblico di wine lovers torinesi unadegustazione di alto livello presso gli eleganti saloni al piano nobiledi Palazzo Barolo, che fu la residenza degli ultimi Marchesi di Barolo, Carlo Tancredi Falletti e Giulia Colbert, alla cui lungimiranza e modernità è dovuta gran parte della fama e della fortuna del vino Barolo.
I partecipanti saranno guidati in un viaggio alla scoperta del “Re dei Vini”: il Barolo, che i produttori della Strada del Barolo presenteranno di persona nelle sue molteplici sfaccettature, proponendo in degustazione cru e annate differenti. Le degustazioni saranno accompagnate da assaggi di prodotti agroalimentari di eccellenza presentati da aziende associate alla Strada del Barolo e grandi vini di Langa.
L’evento sarà organizzato in due turni, dalle 15.30 alle 18.30 e dalle 19.00 alle 22.00, durante i quali si terranno anche due salotti-degustazione (alle 15.30 e alle 19.00), con gli interventi di alcuni produttori e produttrici che racconteranno la loro esperienza e proporranno in degustazione un vino particolarmente rappresentativo delle loro aziende, non presente nella degustazione principale. Tema degli incontri sarà il confronto tra generazioni, che può avere molte e intense sfaccettature e che talvolta vede convivere due anime all’interno della stessa cantina.
Il costo del biglietto di ingresso è di 40,00 € a persona e include degustazioni illimitate, oltre al calice della Strada del Barolo e la tasca portabicchiere. Per partecipare al salotto-degustazione è previsto un costo extra di 10,00 € a persona sul biglietto di ingresso.
I partecipanti all’evento riceveranno anche un voucher con 2,00 € di sconto sul biglietto di ingresso (intero) al WiMu – Museo del Vino a Barolo e 2,00 € di sconto sull’acquisto de “Il giro del Vinovago”, il kit di visita ludica con cui gli amanti del vino possono mettersi alla prova lungo il percorso di visita al WiMu (prenotazione obbligatoria), entrambi validi fino al 30 aprile 2023.
L’evento è organizzato con il supporto di Turismo Torino e Provinciaed è inserito nel calendario delle manifestazioni organizzate nell’ambito del progetto Vendemmia a Torino – Grapes in Town.
Per informazioni scrivere a comunicazione@stradadelbarolo.it
PRODUTTORI DI VINO (elenco provvisorio):
PRODUTTORI FOOD:
PROGRAMMA:
15.30-16.30: salotto-degustazione
16.30-18.30: degustazione “Il Barolo a Palazzo Barolo”
19.00-20.00: salotto-degustazione
19.00-22.00: degustazione “Il Barolo a Palazzo Barolo”
BIGLIETTI IN ONLINE: www.stradadelbarolo.it/11048/palazzo-barolo/#biglietti
Per festeggiare il suo 65° compleanno, mercoledì 22 Febbraio, l’artigiano del cioccolato Guido Gobino aprirà le porte della fabbrica di Via Cagliari 15B a Torino e condurrà in prima persona 22 ospiti attraverso un tour guidato alla scoperta di tutti i reparti del laboratorio. Al tour seguirà una degustazione esclusiva di 22 cioccolatini (inediti e non), accompagnata dal racconto in prima persona del loro ideatore.
Inoltre, in occasione della visita l’artigiano presenterà per la prima volta al pubblico il nuovo giandujotto , recentemente premiato come miglior cioccolato Gianduja con il riconoscimento “Tavoletta d’Oro”, e ne svelerà le caratteristiche e le proprietà aromatiche.
I biglietti saranno in vendita esclusivamente sullo shop online (link) a partire dalle ore 12:30 del 14 febbraio – San Valentino, il giorno in cui si celebra l’amore in ogni sua forma, Guido Gobino intende celebrare la sua più grande passione: quella per il cioccolato.
Le visite saranno condotte in lingua italiana e organizzate in due fasce orarie, da 11 persone per turno: il primo alle 14:30 e il secondo alle 16:30.
Una parte degli incassi del biglietto sarà devoluta a Casa OZ Onlus, un luogo di accoglienza di Torino che ospita i bambini e le famiglie giovani che incontrano la malattia.
La storica azienda Biraghi, fin dall’insediamento del suo negozio in Piazza San Carlo, ha saputo ben presto conquistare i nostalgici torinesi , a ricordo delle piccole pezzature di formaggio – i famosi ” biraghini” e non solo – : è stata in grado, in maniera esemplare, di mantenere la sua identità di industria casearia, ben radicata al territorio piemontese e nazionale, sostenendo la filiera di produzione italiana, raccogliendo e lavorando circa 465.000 litri di latte al giorno, per un totale di 170 milioni di litri l’anno.
Il Pecorino Etico Solidale Biraghi, frutto dell’accordo tra Biraghi, FDAI e Coldiretti Sardegna a sostegno dei pastori sardi, festeggia il sesto anno di vita con un nuovo record: sono infatti oltre 1.100.000 kg di prodotto (70% di Pecorino e 30% di Gran Biraghi) venduti dal 2017 ad oggi.
«Questo è un esempio concreto di un accordo che fa bene al Sistema Paese, nel quale ogni attore coinvolto ha saputo mettersi a disposizione per creare un prodotto di qualità e competitivo sul mercato» ha commentato Adolfo Giannecchini, Responsabile dei progetti di Filiera Agricola Italiana.
«Un accordo che cresce e si rafforza anche grazie ai nuovi progetti che stiamo mettendo in campo con la Biraghi – afferma il Direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba –. Questo ci consentirà di allargare l’accordo anche ad altre realtà locali e crescere nei numeri».
Nel 2020 la collaborazione tra Biraghi e Coldiretti Sardegna si è consolidata con il lancio di un nuovo prodotto da tavola: dopo il Grattugiato fresco “La Nostra Ricetta al Pecorino Biraghi”, l’azienda cuneese, insieme a FDAI e all’organizzazione sarda hanno presentato lo Spicchio di Pecorino Etico Solidale, una fetta da 150 grammi senza crosta laterale, prodotta con 100% latte di pecora sardo, a lunga stagionatura, caratterizzata da un gusto dolce e delicato e acquistabile in una pratica confezione con un vassoio per tenerla in tavola, apertura facilitata e zip “apri e chiudi”.
Chiara Vannini
La Locanda della Rocca di Arignano riapre con nuovi orari e nuovi menu.
A partire dal 1 febbraio, infatti, è aperta il venerdì e il sabato a cena, la domenica a pranzo. Negli altri giorni La Locanda della Rocca apre anche a pranzo e a cena ma SOLO per tavoli di almeno 10 PERSONE e SOLO SU PRENOTAZIONE.
Ma la vera novità del 2023 è il nuovo menu. Il nostro chef Lorenzo Careggio ha infatti dato vita a quello che potremmo definire un vero e proprio percorso di degustazione alla scoperta del mondo de La Rocca. Punto di partenza saranno ingredienti semplici e di stagione, principalmente del territorio e molto spesso del nostro orto, che grazie a lavorazioni e combinazioni particolari si trasformeranno in piatti unici. Si potrà scegliere fra un percorso degustazione di tre o cinque portate, declinato in due varianti: una con pesce di lago e carne, una vegetariana.
Anche per gli ospiti dell’hotel il 2023 porta una bella news: la possibilità di cenare o di fare un light lunch all’interno della struttura nei giorni di lunedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica.
Nelle stesse sere, dalle 18 alle 20, per ospiti dell’hotel e non, resta confermato l’appuntamento con gli Aperientes, i nostri aperitivi. Potrete scegliere tra buon cocktail, un buon vino dalla nostra cantina o quello che più vi piace. I drink saranno sempre accompagnati da piccoli stuzzichini diversi di volta in volta, secondo la fantasia della cucina e della stagionalità.
Gerla Palestro, in corso Palestro 14 a Torino, è il primo ristorante in Italia che sceglie di affiancarsi ad una scuola di formazione professionale per aiutare centinaia di giovani a costruire il proprio futuro.
Molti sono i casi di scuole alberghiere che hanno aperto il loro locale ma è la prima volta che un grande gruppo della ristorazione sceglie di mettere uno dei suoi locali a disposizione della formazione dei giovani in maniera strutturata e continuativa.
L’obiettivo è trasformare un’esperienza di gusto per i clienti in un’esperienza di vita per i ragazzi. Offrire loro una “palestra” professionalizzante che gli permetta di imparare sul campo dai professionisti, affiancando colleghi di lunga esperienza così da entrare subito nelle dinamiche di un vero ristorante: conoscere le materie prime, gli ingredienti, i tempi della cucina e quelli del servizio, imparare l’accoglienza vivendola in prima persona.
In Gerla Palestro si alterneranno ogni giorno una decina degli oltre 300 allievi ENGIM frequentanti percorsi di formazione nel settore HoReCa, provenienti non solo dall’attiguo centro di formazione Artigianelli di Torino ma anche dalle altre sedi della Fondazione ENGIM Piemonte Ets: Torino San Luca (zona Mirafiori Sud), Nichelino, Pinerolo, Chieri, Sommariva del Bosco e Carmagnola.
Avranno occasione di fare esperienza in Gerla Palestro gli allievi più giovani dell’obbligo formativo beneficiando dell’innovazione metodologia che permette loro di “staccarsi” dall’aula e fare lezione direttamente nel ristorante, oppure attraverso le ore di stage previste durante l’anno formativo. Gli allievi degli ultimi anni saranno inseriti con la forma più strutturata dell’apprendistato duale e sarà possibile il coinvolgimento anche degli adulti disoccupati e delle fasce deboli attraverso i tirocini. Una vera e propria vetrina della formazione, dell’apprendimento sul campo e dell’apprendistato formativo in particolar modo.
Gerla Palestro, che ha inaugurato il 10 gennaio, è l’ultimo locale aperto da Gerla 1927 in città. Dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 21, il servizio parte con le colazioni, prosegue con il pranzo e termina all’aperitivo. La particolarità del locale è l’atmosfera da “piola” che si respira sin dal mattino. Sul bancone, accanto agli immancabili croissants, vengono servite torte da credenza preparate dalla Pastry Chef Evi Polliotto e a pranzo il menù propone le specialità piemontesi: vitello tonnato, acciughe al verde, insalata russa, battuta di fassona, tajarin, spezzatino…
“Nel 2019 – dichiara Roberto Munnia, presidente del gruppo Gerla– avevamo già creato con ENGIM la Gerla Academy ma dopo il lockdown ci siamo resi conto che c’è bisogno di qualcosa di più. Bisogna avvicinare i ragazzi al bar, alla sala, alla cucina trasmettendo loro l’entusiasmo che in troppi casi è venuto meno durante il lockdown. I giovani sono importantissimi – il gruppo Gerla ha 170 dipendenti, età media 30. Ed è dovere di noi imprenditori della ristorazione accompagnarli nel loro percorso. Arrivando dal mondo della meccatronica, in passato ho avuto modo di constatare che i ragazzi che avevano frequentato le Scuole Allievi Fiat e Scuola SKF portavano con sé un valore aggiunto, avevano una marcia in più. Ad oggi, anche nel settore della ristorazione nasce l’esigenza di riuscire ad avere a disposizione personale preparato a comprendere cosa significa creare valore nel servizio. Per fare ciò, non è sufficiente insegnare cosa significa lavorare in un ristorante, bisogna viverlo!”
“Il nostro – prosegue la pastry chef del Gruppo Gerla Evi Polliotto – è un mestiere che richiede sacrifici ma sa regalare soddisfazioni incredibili. Dara la possibilità ai giovani di vivere al nostro fianco, da colleghi, ci permette di andare oltre il semplice insegnamento e di far toccare loro con mano il futuro”.
“L’apprendimento sul campo è fondamentale per gli allievi della formazione – spiega Marco Muzzarelli, direttore nazionale di Fondazione ENGIM. Dare la possibilità di sperimentarsi in un vero ristorante sin dai primi anni di formazione, vuol dire facilitare e accelerare il loro processo di apprendimento sia delle competenze professionali, sia di quelle trasversali acquisibili solo on the job.
Come ente di formazione professionale non ci siamo mai tirati indietro di fronte alle sfide di un mondo del lavoro sempre meno stabile e in questi anni ci siamo messi direttamente in gioco avviando imprese formative ENGIM su tutto il territorio italiano. Ma quando capita di incontrare un gruppo leader nel settore food, come Gerla, che in questi anni ha investito energie e risorse insieme ad ENGIM con spirito di corresponsabilità e impegno reciproco, non si può che cogliere al volo l’opportunità di avere la sua fattiva collaborazione per una formazione sul campo di alta qualità, a beneficio del futuro dei giovani lavoratori”.
Gerla 1927 è nato dall’ambizioso progetto di Roberto Munnia che, dopo aver rilevato nel 2012 lo storico locale Gerla di Corso Vittorio Emanuele II a Torino, ha creato, apertura dopo apertura, una realtà imprenditoriale solida ed in continua crescita, ben radicata in Piemonte ma con lo sguardo rivolto al mondo. Oggi Gerla1927 conta 22 locali tra caffetterie, pasticcerie e ristoranti. Visione, fiducia nel valore delle persone e costante attenzione alla qualità delle materie prime e del servizio sono i valori che guidano le scelte del Gruppo, attivo in 3 aree di business: produzione, ristorazione e banqueting, istruzione e formazione professionale. Oltre al Presidente, Roberto Munnia, il gruppo può contare su un team di professionisti le cui abilità ed esperienze si rivelano strategiche per il successo.
www.gerla1927.com
Fondazione ENGIM Piemonte Ets è presente sul territorio piemontese con 7 centri di formazione e 4 sportelli di servizi al lavoro. Le attività coinvolgono quasi 2000 allievi ogni anno in 128 corsi, con un successo formativo che si attesta a 412 qualifiche e diplomi professionali conseguiti, l’avvio di 41 contratti di apprendistato e il 73% degli allievi occupati a due anni dal diploma (dati 2021).
Sul territorio sono operative due imprese formative: BARtigianelli e AgriENGIM. Nato a fine 2020 ed ospitato all’interno del Collegio Artigianelli a Torino, BARtigianelli è gestito dagli allievi del corso di operatore di sala e bar della sede formativa Torino Artigianelli e permette loro di apprendere in un ambito scuola/lavoro. AgriENGIM è l’Impresa formativa della sede di Chieri che impegna gli allievi, tramite borse-lavoro, nella produzione ortofrutticola e florovivaistica e nella trasformazione agroalimentare.
Fondazione ENGIM Piemonte Ets è parte di ENGIM – Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo, che opera in Italia e all’estero nell’ambito della formazione professionale e della cooperazione internazionale come emanazione della Congregazione di San Giuseppe – Giuseppini del Murialdo, fondata nel 1873 per iniziativa di san Leonardo Murialdo. Presente con 30 centri formativi in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Sicilia, frequentati da circa 9000 studenti ogni anno, ENGIM è accreditata per l’obbligo formativo, la formazione continua, la formazione superiore, l’orientamento e i servizi per il lavoro.