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DOCG e DOC di Langhe e Roero alle Ogr

Oltre 490 cantine hanno presentato le nuove annate delle DOCG e DOC di Langhe, Roero e (novità ) di tutte le denominazioni del Piemonte negli spazi delle OGR Torino.n Grandi Langhe 2025 ha accolto professionisti del mondo del vino a Torino lunedì 27 e martedì 28 gennaio 2024 dalle 10:00 alle 17:00 alle OGR Torino.
Le OGR Torino al quarto anno si riconfermano luogo strategico per rimarcare la crescita nazionale e internazionale della manifestazione e consolidare il rapporto con la Città di Torino.
Con l’edizione 2025 si è inaugurata la collaborazione con Piemonte Land Of Wine, ampliando la rappresentatività all’interno della manifestazione – che storicamente coinvolge la quasi totalità delle aziende associate al Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e al Consorzio di Tutela Roero – ai diversi territori vitivinicoli piemontesi ed alle principali cantine associate e produttrici delle denominazioni tutelate dagli altri 12 Consorzi di Tutela piemontesi.
Sempre più forte la presenza internazionale : più di 200 buyer selezionati da oltre 30 paesi tra cui USA, Canada, Australia, Brasile, Giappone, India.
Ulteriore novità dell’edizione 2025 è la Sala dedicata alla stampa di settore dove i giornalisti hanno degustato oltre 1000 vini delle ultime annate entrate in commercio delle DOC e
DOCG piemontesi, grazie al servizio di AIS Piemonte .
Consolidata la collaborazione con le OGR Torino
e l’area food&drink delle Ex Officine Snodo, con cui lavorerano i nostri partner Coalvi- Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, Consorzio Tutela Nocciola Piemonte e il Consorzio per La Tutela del Formaggio Castelmagno.
“Da quando immaginavamo Grandi Langhe 11 anni fa ad oggi, ne abbiamo fatta di strada. Quasi la totalità delle nostre cantine associate partecipa e questo per noi è il primo
e fondamentale successo. Ciò è un importante riconoscimento perché significa che la
manifestazione è vista come una reale opportunità promozionale e commerciale.
Inauguriamo con questa edizione anche una Sala dedicata alla stampa di settore in cui si
potranno degustare quasi 1000 vini delle ultime annate entrate in commercio delle DOC e
DOCG piemontesi”. Spiega Sergio Germano, Presidente del Consorzio di Tutela Barolo
Barbaresco.
“La crescita esponenziale che la manifestazione ha avuto, il forte interesse delle cantine –
quest’anno 490 per la prima volta da tutta la Regione – che aderiscono alla manifestazione
confermano il lavoro fatto in questi anni dai Consorzi di Tutela e avvalorano la strategia di
investire sul territorio e portare operatori – nazionali ed internazionali – ad incontrare i
produttori in Piemonte” aggiunge Massimo Damonte, Presidente del Consorzio Tutela Roero.
“L’incoming, organizzato in collaborazione con Piemonte Land of Wine, che vede 200
buyer e opinion leader provenienti da 30 Paesi, va in questa direzione e diventa un’ulteriore
occasione per estendere rapporti commerciali e per sviluppare le nostre denominazioni”.
“Siamo felici e orgogliosi della neonata collaborazione con i Consorzi di Tutela del Barolo e del Roero, Grandi Langhe 2025 si prospetta essere un’edizione speciale, che ci auguriamo consoliderà la strada intrapresa con successo dai due consorzi fondatori” afferma
Francesco Monchiero, Presidente di Piemonte Land of Wine “apporteremo la presenza di
numerose e prestigiose aziende delle diverse aree viticole piemontesi, afferenti ai 12 Consorzi di Tutela finora non coinvolti in questo importante appuntamento. Tutto il Piemonte
del vino sarà rappresentato nel caratteristico e affascinante spazio delle OGR Torino grazie
all’azione corale dei diversi Consorzi piemontesi.”
Ecco alcuni vini che mi sono sembrati particolarmente interessanti:
SANDRONE GIORGIO – Nebbiolo 2021
La Morra (CN)
Vigna Serra , vigna di 7 anni , terreno argilloso, versante N/O, 6 ettari ; 20 gg sulle buccie,
1 mese di cemento poi vinificato in acciaio .
Al naso: Viola, frutta fresca ed un sottile mentolato.
In bocca: armonico ,fresco, però con una polpa e una caratteristica old style dei migliori Nebbioli di Langa . Pulito sia in bocca che al naso .
Grazie a Giorgio per la sua genuina spontaneità.
MICHELE MASCARELLO – Barolo Riserva 2018
La Morra (CN)
Blend di vigne di La Morra (conferitori Oberto Franco,Borgogno Ferdinando, Vassone Daniele) vigne di circa 20 anni ,terreni tendenzialmente argillosi; 25 gg sulle buccie, vinificato in acciaio ed affinamento 36 mesi tonneaux a tostatura media.
Al naso: complesso, pulito con sentori old style
In bocca: elegante, morbido, sentori di cuoio, tartufo e sottobosco. Bella persistenza e finale pulito.
Grazie a Fabio per la generosità e genuina passione.
ROCCHEVIBERTI – Dolcetto 2023
Castiglione Falletto ( CN)
Vigne di ottant’anni, Bricco Boschis, terreno tendenzialmente argilloso , 7 giorni sulle bucce e poi acciaio
Al naso: fresco e frutto ben definito
In bocca: fresco ed armonico con sentore di viola e di sottobosco . Bella persistenza nel finale.
Grazie a Claudio per la sua passione in vigna .
PODERI EINAUDI – Pelaverga (Verduno) 2023
Dogliani ( CN)
Vigne di 35 anni, versanti sud est e sud ovest, da conferitori , 6 giorni sulle bucce. 6 mesi in cemento vetrificato.
Al naso: fresco e da ottimo aperitivo .
In bocca: lampone, pepe, mandorla, una bella eleganza nel finale . Ottimo vino gastronomico.
Grazie a Vittoria per la professionale ed attenta presentazione.
PIETRO RINALDI – Barbaresco San Cristoforo 2020 – Neive ( CN)
Terreno argilloso, vigne di 30 anni, 9 giorni sulle bucce , vinificato in acciaio poi 24 mesi di botte grande di Slavonia e poi di nuovo 12 mesi di acciaio .
Al naso: pulito e preciso , descrittori ben definiti
In bocca: elegante, ma anche allo stesso tempo potente e pieno nel finale. Una perfetta corrispondenza tra naso e bocca.
Grazie a Paolo per aver reato un bel team aziendale.
PIRA – Barolo Vignarionda 2021
Serralunga ( CN)
Terreno calcareo e in parte argilloso.Vigna del 1995 di un ettaro, prima vendemmia nel 1997,
18 giorni sulle bucce , vinificato in acciaio poi
12 mesi di Barrique di tostatura media e 12 mesi di botte di rovere di Slavonia da 2500 .
Al naso: presenta già tutta la complessità del vitigno
In bocca : mantiene una complessità, un equilibrio davvero interessanti. le premesse sono eccellenti.
Grazie ad Annalisa per la precisa ed attenta presentazione.
PODERI COLLA – Barolo Bussia 2020
Barolo ( CN)
Vigne di sessant’anni, versanti sud sud ovest, 350 m, No rotomaceratori ,
14 giorni sulle bucce ,vinificato in cemento,
24 mesi in botte di Slavonia da 6000 e da 9000 e poi di nuovo cemento.
Al naso: mandorlato medio ed equilibrato
In bocca: presenta già una bella complessità e una bella polpa, compresenza di alcol e buon equilibrio tra potenza ed eleganza.
Grazie a Federica per sua passione e la pazienza .
PECCHENINO – Barolo San Giuseppe 2020
Barolo CN)
Blend Cru Ravera 70% le coste 20 % Bussia 10%, 48 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio, 24 mesi in botti di rovere di Slovenia da 2500 poi di nuovo 12 mesi in cemento .
Al naso: elegante, preciso con sentori old style ben definiti di violetta , lampone ed erbe aromatiche.
In bocca: elegante, mandorlato medio e sentori balsamici nel finale .
Grazie a Gaia per la preziosa presentazione. Un saluto ad Orlando.
PAOLO SCAVINO – Barolo Prapo’ 2021
Serralunga (CN)
Vigna del 2010, è una super selezione, 8 giorni sulle bucce poi vinificato in acciaio e 22 mesi di botte di rovere francese e Stockinger da 5000 e poi almeno due mesi di acciaio.
Al naso: pulito e preciso come tutti i descrittori
In bocca: fantastico, dinamico ed elegante con tutti i sentori tipici di Serralunga .
Grazie ad Elisa per la appassionata e precisa presentazione.
PARIDE IARETTI – Gattinara Pietro 2019
Gattinara ( Vc)
Vigna di 50 anni, terreno porfidico e vulcanico, 30 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio,
36 mesi in tonneaux .
Al naso: fantastico, con sentori di rosa e viola
In bocca: fantasticamente elegante, con bocca piena e sentori nel finale balsamici di Long time.
Grazie Paride per la presentazione e per la tua passione per la montagna.
DAMILANO – Barolo Liste 2019
Barolo ( CN)
Terreno calcareo con solo 15% di sabbia e 30% di argilla. versante sud sud-est, 25 giorni sulla bucce, 24 mesi di botti francesi austriache di dimensioni diverse
Al naso: fruttata elegante
In bocca: dinamico con sentori balsamici. all’inizio può sembrare un po’ chiuso ma ha dai bellissimi finali se si ha pazienza.
Grazie a Izabella per la precisa presentazione.
GIACOMO FENOCCHIO – Barolo Bussia 2021
Monforte (CN)
6 Ettari, vigne di 35 anni, versante sud ovest terreno calcareo con venatura ferrosa, 40 giorni sulle bucce , vinificato in acciaio poi 36 mesi di botte di rovere di Slavonia da 5000 4000 e 2500.
Al naso: complesso, elegante e pulito
In bocca: mantiene una perfetta corrispondenza tra i sentori Bocca /naso. Bell’armonia nel finale e sentori balsamici.
Grazie a Eleonora per la bella presentazione e contagioso entusiasmo . Due sorelle ( Eleonora e Letizia) alla conquista del mondo.
CANTINE GARRONE – Munaloss 2023
Domodossola (VB)
Vigne di 30 anni, terreno del ghiacciaio morenico, 80% Nebbiolo 20% Croatina , pochi giorni sulle bucce vinificato in acciaio
Al naso: esprime tutta la freschezza di vini di montagna .
In bocca: fresco, fantastico immediato la croatina da una bella spalla e il Nebbiolo i profumi. Un vino da pronta beva entusiasmante.
Grazie a Marco per la passione e pazienza.
CANTINA PRODUTTORI – Nebbiolo di Carema Riserva 2020
Carema ( To )
Vigne di circa 30 anni, lotto unico , terreno morenico composto da roccia , pietra ; 15 giorni sulle bucce e un 40% sulle bucce per 30 giorni ;
Vinificato in acciaio, poi 24 mesi di botti da 1400 austriaci e francesi .
Al naso: note di fiori secchi, spezie dolci, cannella a Roma di cacao, tutto molto elegante
In bocca: morbido e armonico con elevata dolcezza dei tannini ,vino da lungo invecchiamento. Avendo di rado il sole diretto, la pergola dona profumi mentre il Guyot dona colore ,sanità e corpo a questo vino .
Grazie a Manlio per l’attenta presentazione.
PRODUTTORI DEL BARBARESCO
– Barbaresco Ovello Riserva 2020
Barbaresco ( CN)
Bricco con due posizioni a est e ovest, 45 giorni sulle bucce , vinificato in acciaio e poi 36 mesi di botti da 2500 e 5000 (12 conferitori per 13 ettari ) .
Al naso : fresco e mentolato
In Bocca: complesso elegante con sentori molto dinamici e balsamici.
Grazie Luca per la fantastica presentazione e disponibilità.
SCHIAVENZA – Barolo Prapo’ 2021
Serralunga ( CN)
Terreno tufo, duro e compatto, vigne di 45 anni, 20 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio poi 18 mesi di botte grande di Slavonia da 4000.
Al naso: fantasticamente dinamico e pulito con già sentori di terziario .
In bocca : pulito, ma ancora duro , tosto ma con una bellissima prospettiva e già ben impostato.
Grazie Walter per la passione e l’attenta spiegazione.
BOASSO – Barolo Margaria Riserva 2019
Serralunga ( CN)
Vigna di 25 anni, versante ovest ,300 mt , terreno argilloso tufaceo e marna calcarea soprattutto, 45 giorni sulle bucce , vinificato in acciaio e poi 50 mesi botti grandi di Slavonia da 2000 poi nuovamente 1 mese in acciaio per la stabilizzazione.
Al naso: fresco con sentori di terziario interessantissimi
In bocca: freschezza ed eleganza con tutti i sentori terziari tipici di Serralunga, grandissimo equilibrio.
Grazie ad Ezio per la competenza e passione.
SILVANO BOLMIDA – Barolo Bussia 2021
Monforte ( CN )
Vigne dai 25 ai 35 anni, versante sud ovest,
420 mt , terreno di arenarie di Diano, sabbie sciolte, e poca argilla. 60 giorni sulle bucce , vinificato in acciaio poi 12 mesi di Barrique rigenerate poi 12 mesi di Tino da 3000 ed infine 14 mesi in acciaio per un favorire una lenta sedimentazione.
Al naso: pulitissimo e fresco
In bocca: pulito, fantasticamente dinamico e con un bellissimo equilibrio.
Grazie a Silvano come sempre un fantastico narratore delle vigne di Langa.
GIOVANNI ALMONDO – Arneis Bricco delle Ciliege 2023
Vigne di 35 anni, terreno argilloso, con forte componente di gesso , versante est sud e ovest, 400 m. Vinificato in acciaio e sei mesi sulle fecce fini.
Al naso: elegante e pulito , con sentori di fiori bianchi, salvia e erbe balsamiche.
In bocca: pulito, sapido, minerale, con note di pesca bianca, note di gelsomino e acacia e un finale sempre balsamico. Un Arneis minerale!
Grazie a Giovanni per la sempre precisa narrazione delle sue fantastiche vigne.
SOBRERO – Barolo Riserva vecchie viti 2019
Castiglione Falletto (CN)
Vigne di circa 75 anni ,Versante sud-est, metri 340, 0,5 ettaro, terreno in cima composto da sabbia poi sotto circa 70 cm roccia stratificata limosa, un terreno sostanzialmente povero.
Sta 60 giorni sulle bucce in Tino troncoconico, malolattica in cemento per sei mesi poi 36 mesi di botte grande di Slavonia da 2500 poi di nuovo tre mesi di cemento.
Al naso: fantasticamente elegante e sentori balsamici, note selvatiche e di cuoio .
In bocca: una perfetta corrispondenza tra naso e bocca con sentori terziari e balsamici e terrosi . una buona persistenza con note di cacao e cuoio.
Grazie Flavio per la tua gentilezza , disponibilità e competenza.
MASSOLINO – Barolo Margheria 2021
Serralunga (CN)
Vigne del 1978, metri 330, versantesud ovest, terreno argilloso marnoso con un vena di sabbia del 5% , sulle bucce per 25 giorni ,vinificato in cemento, poi 24 mesi di botte di rovere di Slovenia da 5000 e poi almeno 1 mese in acciaio prima dell’imbottigliamento.
Al naso: elegante e pulito con già sentori terziari di sottobosco
In bocca: pulito, pieno con un bellissimo finale armonico ed equilibrato. Corrispondenza naso e bocca .
Grazie a Roberto per la precisa presentazione e disponibilità.
Alla prossima !
LUCA GANDIN

“LoST EU”, nuova “tournée” in Deutschland

Ritornano in Germania, con un ricco programma di eventi promozionali, gli otto formaggi, tre piemontesi, dell’Associazione “Alte Terre DOP”

Dal 14 al 24 febbraio

Alba (Cuneo)

Ancora bello pimpante dopo il successo ottenuto l’anno scorso (primo evento) a Berlino, ritorna per il secondo anno consecutivo in Germania e con una proposta di eventi particolarmente ricca, il progetto “LoST EU”, progetto dell’Associazione “Alte Terre DOP”, teso ad una nuova promozione (battere il ferro finché è caldo!) degli “8 Formaggi DOP” del suo “Paniere”: tre, quelli piemontesi, il Murazzano, il Roccaverano e l’Ossolano. Dalla Lombardia lo Strachitunt, dal Trentino il Puzzone di Moena, seguiti dal campano Provolone del Monaco e dai siciliani Vastedda della Valle del Belice e dal Pecorino di Sicilia.

Esattamente un anno fa, nel febbraio del 2024, il progetto approdava a Berlino, all’estremo nord del paese, dando inizio al suo percorso di “costruzioni di rete”, attraverso una capillare sensibilizzazione dei consumatori, dei ristoratori berlinesi e dei proprietari di “retail” ospiti alle “masterclass” e al “walk around tasting”. Un lavoro certosino e proficuo quello compiuto nel corso dell’anno da poco trascorso da parte degli “Ambassador”, il gruppo di lavoro composto da “professionisti tedeschi” e “produttori” che ha selezionato nella capitale tedesca quei ristoratori e proprietari di negozi maggiormente sensibili ai messaggi di filiera corta, “benessere umano ed animale e tutela dei piccoli produttori italiani di qualità intrinsechi al progetto LoST EU”.

Un reale dato di fatto che permetterà, nuovamente, nei giorni compresi fra venerdì 14 e lunedì 24 febbraio prossimi di rinnovare le “Restaurant Week”settimane dedicate ai formaggi “Dop” del Paniere, grazie alle quali i clienti di alcuni dei più rinomati ristoranti berlinesi potranno assaggiare questi prodotti unici, con banchi d’assaggio gratuiti e corner dedicati sia nei ristoranti che nei retail della capitale.

Tra i ristoranti di Berlino per ora confermati troviamo l’“Enoteca l’Angolino”, piccolo ma raffinato ristorante sulla Knesebeckstrasse di Charlotttenburg; il “Bertolini Feinkost”, una vera e propria istituzione tra gli amanti della cucina italiana, sempre a Charottenburg; la “Bocca di Bacco”, uno dei migliori ristoranti italiani a Berlino; il “Facciola’s”, rinomato “wine bar” frequentato specialmente dai giovani;  “‘A Muntagnola”, altro ristorante molto celebre nella capitale tedesca che ha accolto negli anni numerose “celebrities” e personaggi illustri.

Orbene, se da un lato, la nuova mission tedesca punterà , sempre più, a rafforzare il frutto del lavoro già compiuto nei mesi precedenti, dall’altro – e questa è la vera grande novità – mirerà con uguale fervore ed entusiasmo all’obiettivo “Sud del Paese”, ad ampliare cioè le potenzialità del “Made in Italy” verso la città dell’“Oktoberfest”, quella città di Monaco di Baviera, che è crocevia commerciale di tre mercati importanti quali l’Austria, la Svizzera e l’Italia, e da sempre “porta” della Germania attraverso la quale si estendono poi al resto del paese i gusti e le tradizioni enogastronomiche più varie. E, dunque, proprio a Monaco di Baviera si concentrerà, lunedì 24 febbraio, il momento culminante delle attività in Deutschland. Sarà infatti l’esclusiva enoteca di “Eataly Munich” ad ospitare una giornata perfetta per tutti gli appassionati di formaggio, in compagnia dei nostri produttori. In questa giornata, saranno organizzate una “Masterclass” e a seguire un “Walkaround Tasting” dedicati a professionisti e giornalisti per portare all’attenzione del pubblico del Sud della Germania questi “gioielli caseari italiani” ancora poco conosciuti all’estero e di difficile reperibilità, date le logiche concentrate sul prezzo a cui è improntata la grande distribuzione.

La “Masterclass” avrà inizio alle 14,30 con una breve presentazione dei produttori, per raccontare a un pubblico selezionato di giornalisti, grossisti, importatori e ristoratori tedeschi le tecniche di produzione, le tradizioni e la sapienza millenaria da cui hanno origine questi formaggi così unici che rappresentano l’identità di alcuni territori agricoli di eccellenza in Italia.

A seguire, intorno alle 15,30, avrà inizio il “Walk around tasting”, durante il quale i produttori saranno a disposizione per condividere gli antichi segreti e le caratteristiche intrinseche che rendono questi formaggi unici al mondo.

Inoltre, anche a Monaco di Baviera, così come a Berlino, sono previste “Restaurant Week” che coinvolgeranno i ristoranti “Ciccio’s Tavernetta”“Bar del Giorno”“L’Antipasto Nuovo”“Partenopeo”“Ristorante Al Pacino”“Casa Italiana Feikosten” per far conoscere le “DOP” del Paniere. Sono previste altresì attività di “tasting days in store” presso “Maybachufer”“Sudstern” e “Arkonplatz” di Berlino e presso i celebri negozi “Superissimo” e “Farnetani” di Monaco.

g.m.

Nelle foto: immagini di repertorio

Per San Valentino i cuori di cioccolato firmati Guido Castagna

Le storie d’amore di San Valentino vengono esaltate e valorizzate in vari modi. Per consuetudine, é il cioccolato a creare l’atmosfera più adatta: pochi sanno che, storicamente, il cioccolato veniva apprezzato come rimedio energizzante, donava carica e buonumore. Fu il capo azteco Montezuma II che scoprì le proprietà afrodisiache del cioccolato. Pareva, infatti, che migliorasse le prestazioni individuali, in termini di potenza e resistenza. Insomma, più se ne mangiava, più il partner ne sarebbe stato contento!

Non sappiamo se hanno proprietà afrodisiache, ma sicuramente, allieteranno vista, palato e cuore di chi li riceverà. I cuori di cioccolato della selezione GUIDO CASTAGNA, uno dei più noti maestri cioccolatieri , attivo fra Torino e Giaveno, ha preparato per la giornata più dolce dell’anno, un cofanetto dolcissimo:  la scatola Cuori ripieni da 250g, realizzati con cioccolato fondente 64%, al costo di 28 euro, contenenti un ripieno di Nocciola e Fava di cacao Perù. Una vera esplosione di passione in una fantastica confezione rossa. Il regalo ideale per San Valentino, per chi sa apprezzare e vuole donare l’essenza del cioccolato d’eccellenza.

Per chi si avvale della spedizione attraverso lo shop on line del sito internet di Castagna, questa avviene mediante l’utilizzo di speciali contenitori con ghiaccio, per mantenere inalterati tutti gli aromi e i sapori naturali del cioccolato.

CHIARA VANNINI

https://www.guidocastagna.it/prodotto/scatola-cuori-ripieni-250g/

Mezze penne con crema di zucca: sapore avvolgente

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Un irresistibile primo piatto autunnale per chi ama la zucca. Condimento semplice, cremoso, avvolgente con un tocco  croccante di mandorle e nocciole. Equilibrato nei sapori e super goloso!
Ingredienti per 4 persone:
320gr. di pasta tipo mezze penne
600gr. di zucca decorticata
25gr. di parmigiano grattugiato
25gr. di mandorle
25gr. di noci sgusciate
1 spicchio di aglio
Prezzemolo
Sale, pepe, noce moscata, olio evo
Cuocere la zucca a vapore, lasciar scolare bene. In un mixer sminuzzare le noci, le mandorle e l’aglio. Aggiungere la polpa di zucca, il parmigiano, l’olio, il sale, il pepe e la noce moscata grattugiata. Mescolare bene, scolare la pasta, condire unendo un mestolino di acqua di cottura nel caso risultasse asciutta. Servire subito.
Buon appetito!
Paperita patty

Per Taste 2025 l’universo di Emporio Vegetale firmato Antonio Chiodi Latini

“Nato sotto il segno del gusto” è questo il claim che accompagna l’edizione 2025 di Taste, la manifestazione che racconta il meglio della produzione gastronomica nazionale e che si tiene dall’inizio al 10 febbraio prossimi a Firenze.

Un sottotitolo che Emporio Vegetale, la realtà di prodotti di cucina realizzati dallo chef Antonio Chiodi Latini, sente molto vicino al suo modo di pensare e lavorare, non solo perché per questa azienda torinese il gusto è sempre stato centrale, ma anche perché il rimando ad astri, alla rivoluzione celeste, ai cicli stagionali è quanto di più vicino alla filosofia che ha portato alla creazione dei prodotti Prèt a manger di Emporio.

Per questo, per il secondo anno consecutivo, Emporio Vegetale porta a Taste la sua rivoluzione del gusto, di significato e di pensiero, che riporta al centro il Vegetale e lo racconta in maniera nuova, colorata, divertente e soprattutto buona.

Il rispetto assoluto della terra e della Terra come parte di un universo, naturale e gastronomico, molto più ampio è alla base della nascita del movimento Underground che ispira ogni giorno Antonio Chiodi Latini, lo chef che con il suo know how ha permesso la creazione di una linea di prodotti he permettono di portare a casa del consumatore finale o nelle cucine le materie prime vegetali nella maniera più accessibile, naturale, quotidiana, fresca e creativa.

Emporio Vegetale è una novità pensata per una vasta gamma di prodotti e di consumatori, che ricercano sempre più soluzioni sane, buone e veloci per i loro pasti.

Non solo B2C, i prodotti di Emporio Vegetale sono anche la soluzione perfetta per tutti quei modelli di business che Slow Food, individuando una nuova tendenza, ha definito nell’ultima Guida Osterie d’Italia la ristorazione alternativa. Locali che ricercano la qualità della materia prima e che propongono un’offerta smart gastronomica di eccellenza.

Dopo aver presentato a Taste, giusto un anno fa, le sue ‘zolle’ ( piccoli bocconi che racchiudono l’essenza Vegetale, menzionati da Forbes tra gli assaggi più interessanti dell’edizione 2024) quest’anno Emporio Vegetale presenterà al pubblico la possibilità di realizzare un banco frigo totalmente Vegetale. Un proposta costruita dal team sul posto, con l’esperienza della vivace e frequentatissima sede della gastronomia di Emporio Vegetale presso lo store iperbiobottega a Torino e basata su una gamma versatile e colorata, dalle polpette al burger, fino alle creazioni dedicate agli abbinamenti più gourmet, come il cavolo viola, preparato utilizzando Smoking Blu, lo speciale vino da uve affumicate dalla Masseria La Cattiva.

A proposito di combinazioni vincenti fa il suo debutto a Taste 2025 anche un nuovo formato pensato per abbinare in un unico packaging due diversi prodotti ( crema di broccoli e polpette di pomodori, salsa di pomodoro e polpette di spinaci, fonduta di Verza e polpette di barbabietola, crema di zucca e polpette di zucca), un prodotto pensato per il mercato B2B che rende più veloci e semplici gli abbinamenti naturali di gusto che si creano tra i prodotti di Emporio Vegetale.

Come sempre Emporio Vegetale porterà a Taste tutti i suoi prodotti di dispensa di maggior successo, la maionese vegetale, l’antipasto piemontese, l’insalata russa, la caponata di verdura e molto altro.

Per informazioni

https://www.emporiovegetale.it

Mara Martellotta

Torta di pancake con crema chantilly alla lavanda

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Rubrica a cura de La Cuoca Insolita

Per chi volesse fare una torta ma non ha il forno (e questo succede spesso in vacanza) o semplicemente non ha voglia di accenderlo per via del caldo, la buona notizia è che se ne può fare benissimo a meno! Basta una padella. Con questa torta di pancake si risolve ogni problema: è una soluzione fresca e leggera per l’estate, è buonissima, bella da vedere specialmente quando si taglia per l’alternarsi degli strati e ha pochissime calorie. Serviranno meno di due cucchiai di zucchero per tutta la torta. Qui la propongo anche in una versione con crema chantilly alla lavanda: insieme ai mirtilli l’accoppiata è strepitosa! 

Perché vi consiglio questa ricetta?

  • Valori nutrizionali: a confronto con una classica torta alla crema che si può trovare in commercio, la torta di pancake de La Cuoca Insolita ha il 41% Kcal in meno, il 66% in meno di carboidrati e il 90% in meno di zuccheri semplici. La quantità di grassi non è di molto inferiore (-14% in meno)  perché usiamo la panna.
  • Non è necessario avere il forno.
  • Via libera a chi è a dieta! Ha il 40% di calorie in meno rispetto ad una classica torta alla crema che si può trovare in commercio. 
  • Via libera anche per chi ha qualche guaio con la glicemia (diabete compreso): grazie al dolcificante alla stevia (si trova anche nei supermercati), abbiamo dimezzato lo zucchero necessario. In alternativa a questo dolcificante alla stevia, potete usare anche l’eritritolo, che però in periodo di vacanza potrebbe essere difficilmente reperibile. Se avete a disposizione solo lo zucchero regolatevi così: 1 cucchiaino di dolcificante alla stevia = 3 cucchiaini di zucchero.
  • Via libera per chi soffre di allergia o intolleranza ai latticini: usiamo latte di soia e la panna fresca si può sostituire con un analogo a base vegetale (attenti però a controllare che non siano presenti i grassi vegetali idrogenati tra gli ingredienti).

Tempi: Preparazione (30 min); Cottura (1 h); 

Attrezzatura necessaria: minipimer o forchetta, sbattitore elettrico, frusta, 1 ciotola piccola, 2 ciotole grandi, setaccio, colino, casseruola, padella antiaderente diam. 18, paletta, spatola in silicone o cucchiaio.

Difficoltà (da 1 a 3): 2

Costo totale: 3,80 €/kg

Ingredienti per la torta di pancake

(per una torta da 18 cm diam – 6 porzioni da 150 g a testa):):

Per i pancakes:

  • Farina di farro integrale – 60 g
  • Farina di grano 00 – 60 g
  • Uova intere – 2
  • Latte di soia (o altro a piacere) – 200 ml
  • Olio di oliva – 3 cucchiai
  • Dolcificante alla stevia – 1 cucchiaino raso
  • Zucchero – 1 cucchiaino colmo
  • Lievito – 1 cucchiaino colmo 

Per la crema chantilly “vantaggiosa”:

  • Latte di soia (o altro a piacere) – 250 ml
  • Mezzo uovo intero
  • Farina di tipo 2 (grano o farro) – 25 g
  • Dolcificante alla stevia – 1 cucchiaino colmo
  • Zucchero – 15 g
  • Vanillina – ½ bustina
  • Panna fresca – 50 g
  • Succo di barbabietola – 1 cucchiaio

Per decorare l’ultimo strato:

  • Fiori di lavanda – 1 o 2 spighe
  • Mirtilli – 50 g
  • Panna fresca – 25 g

Approfondimenti e i consigli per l’acquisto degli “ingredienti insoliti” a questo link.

In caso di allergie…

Allergeni presenti: Cereali contenenti glutine, uova, soia, latte. In caso di allergia alla soia, si può utilizzare un altro tipo di latte; in caso di allergia al latte, si può impiegare la panna vegetale (attenzione a sceglierne una che non contenga grassi idrogenati).

strati di pancake nella fetta

Preparazione della torta di pancake

Fase 1: LA CREMA CHANTILLY VANTAGGIOSA 

Se vi piace il profumo della lavanda, potete aggiungere una spiga al latte, portare quasi a bollore in una casseruola, quindi spegnere e lasciare in infusione per circa 20 minuti, coperto. Eliminate quindi la spiga, filtrando con un colino. 

Nel frattempo, frullate insieme il bianco e il rosso dell’uovo in una ciotola, con il minipimer o una forchetta. Aggiungete dolcificante alla stevia e zucchero e sbattete il composto con una frusta o con lo sbattitore elettrico. Quando il colore sarà diventato giallo chiaro potete aggiungere la farina e sbattere ancora. In una casseruola, scaldate il latte aromatizzato alla lavanda con la vanillina. 

Prima che prenda il bollore, spegnetelo e versatevi dentro il composto di uova sbattute e farina. Mescolate con la frusta continuamente mentre fate cuocere per 2-3 minuti a fuoco medio alto. Lasciate raffreddare completamente mantenendola coperta. 

Montate tutta la panna prevista nella ricetta e unite mezzo cucchiaino di dolcificante alla stevia. Unite alla crema pasticcera vantaggiosa ormai raffreddata il succo di barbabietola e per ultima la panna, mescolando delicatamente. 

Mettete la panna che vi è avanzata in una tasca da pasticcere con la bocchetta a stella (vi servirà per decorare la torta). 

FASE 2: I PANCAKES

Prendete le uova, montate a neve i bianchi con un pizzico di sale e tenete da parte. Unite l’olio di oliva ai rossi d’uovo e mescolate con una frusta. Aggiungete quindi il latte a filo e mescolate ancora con la frusta, fino a quando il composto risulterà chiaro. È il momento di unire anche il dolcificante alla stevia e lo zucchero. Con un setaccio (un colino a maglie larghe va anche bene), lasciate cadere ora le due farine e il lievito nella ciotola e amalgamate bene sempre con la frusta. Mescolando delicatamente dall’alto verso il basso con un cucchiaio (non con la frusta), amalgamate i bianchi che avevate montato a neve.

FASE 3: LA COTTURA DEI PANCAKES

Ungete con un filo d’olio una padellina antiaderente e scaldate bene. Ora abbassate il calore, versate un mestolo di pastella per pancakes e distribuite uniformemente ad uno spessore di circa 0,5 cm. Lasciate cuocere a fuoco medio per qualche minuto (se vedrete formarsi delle bollicine nel pancake, significa che state facendo tutto bene!) e poi girate il pancake con una paletta. Lasciate cuocere ancora un paio di minuti. I due lati del pancake dovranno essere leggermente bruniti. Proseguite così con tutta la pastella (dovreste ottenere 5 o 6 pancakes). 

FASE 4: IL MONTAGGIO DELLA TORTA

Direttamente nel piatto di portata, disponete il primo pancake e distribuite su di esso 3 cucchiai di crema chantilly vantaggiosa. Procedete così con tutti i pancakes, ma sull’ultimo non mettete la crema chantilly: decoratelo invece con la panna montata che avevate tenuto da parte nella tasca da pasticcere. Fate dei piccoli ciuffetti, intervallati da una fila di mirtilli. Decorate con qualche fiore di lavanda e una fragola al centro. Lasciate riposare in frigorifero per circa 2 ore in modo che la torta si compatti bene.

Consiglio: Se per caso la vostra crema chantilly era troppo liquida e gli strati della torta tendono a scivolare uno sull’altro, piantate due stuzzicadenti nella torta, che lascerete per tutto il tempo di riposo. Ricordatevi di toglierli prima di servire!

CONSERVAZIONE

In frigorifero: 2-3 giorni.

Chi è La Cuoca Insolita

La Cuoca Insolita (Elsa Panini) è nata e vive a Torino. E’ biologa, esperta in Igiene e Sicurezza Alimentare per la ristorazione, in cucina da sempre per passione. Qualche anno fa ha scoperto di avere il diabete insulino-dipendente e ha dovuto cambiare il suo modo di mangiare. Sentendo il desiderio di aiutare chi, come lei, vuole modificare qualche abitudine a tavola, ha creato un blog e organizza corsi di cucina. Il punto fermo è sempre questo: regalare la gioia di mangiare con gusto, anche quando si cerca qualcosa di più sano, si vuole perdere peso, tenere a bada glicemia e colesterolo alto o in caso di intolleranze o allergie alimentari. 

Tante ricette sono pensate anche per i bambini (perché non sono buone solo le merende succulente delle pubblicità). Restando lontano dalle mode del momento e dagli estremismi, sceglie prodotti di stagione e ingredienti poco lavorati (a volte un po’ “insoliti”) che abbiano meno controindicazioni rispetto a quelli impiegati nella cucina tradizionale. Usa solo attrezzature normalmente a disposizione in tutte le case, per essere alla portata di tutti.

Penne all’ortolana per chi ama la pasta corta

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Una ricetta che sprigiona tutto il profumo dell’orto, dedicata a chi ama la pasta corta. Le penne sono tra i formati di pasta preferita dagli italiani e non solo, un formato di pasta classico che si accompagna bene a molti condimenti che si raccolgono sia sulla superficie che all’interno. Un formato perfetto per primi piatti golosi.

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Ingredienti

1 zucchina

1 piccola melanzana lunga

1 pomodoro maturo

1 piccola cipolla

1 spicchio di aglio

4 foglie i basilico

Olio evo, sale, peperoncino

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Lavare le verdure e tagliarle a tocchetti. Soffriggere in olio la cipolla e l’aglio affettato, aggiungere le verdure e il pomodoro ridotto a polpa, salare, unire il peperoncino frantumato e lasciar cuocere a fuoco lento. Cuocere la pasta al dente, scolare e saltare in padella per un minuto. Servire la pasta all’ortolana cosparsa con il basilico fresco tritato.

Paperita Patty

La salute nel piatto: tranci di salmone al cartoccio

Una ricetta veloce, leggera e salutare per un delizioso piatto di pesce.

La cottura al cartoccio conserva intatto il profumo ed il sapore del pesce mantenendolo morbido e succoso senza l’aggiunta di molti condimenti. Un secondo gustoso di sicuro successo.

Ingredienti

2 Tranci di salmone fresco
Miele q.b.
Salsa di soia q.b.
Sale e pepe q.b.
Verdure a piacere saltate in padella

Mettere i tranci di salmone sulla carta forno, irrorarli con un filo di salsa di soia, poco sale e pepe. Completare con qualche goccia di miele, chiudere bene il cartoccio e cuocere in forno a 200 gradi per 15/20 minuti. Saltare velocemente in padella le verdure a piacere, servire con i tranci di salmone e poco sugo di cottura.

Paperita Patty

La nuova guida dei vini edita da Il Monferrato

 

 

“Andar per vini in Monferrato “ è la nuova guida, fresca di stampa, delle cantine Monferrato, edita dal bisettimanale di informazione Il Monferrato e curata dai giornalisti Ugo Bertana, anche cultore del Grignolino e vigneron e Chiara Cane, giornalista e sommelier, ufficio stampa del Consorzio di tutela edita Enosis.

Si tratta di duecento pagine arricchite di immagini professionali di Agricola Multimedia e dalle prestigiose prefazioni di Donato Lanati, enologo, Alessandro Masnaghetti, mappatore, cartografo e divulgatore scientifico, Alfredo Frixa, geologo e sedimentologo, Daniele Guaschino, sommelier Ais, Corrado Calvo, presidente della Fondazione Ecomuseo della Pietra da Cantoni, Andrea Desana, Centro di Documentazione delle Doc e Pierluigi Buscaiolo, direttore de Il Monferrato.

Una guida che, in evoluzione all’esperienza del giornalista Carlo Beltrame, autore, nel 1992, della prima edizione di ‘Andar per vini in Monferrato’, contiene la storia e la filosofia/visione dei vigneron soci del Consorzio di tutela vini del Monferrato casalese, con una scheda dedicata alle produzioni di eccellenza, agli awards, all’offerte e alla geologia, per concludersi con una sezione aperta ai Consorzi di tutela, vini di Acqui, Barbera d’Asti e vini del Monferrato, Colli Tortonesi, Gavi e Ovada docg, unitamente all’elencazione dei rispettivi soci.

“La vite e il vino sono occasioni di lavoro e, in qualche misura, di ricchezza – scriveva ai tempi Beltrame “ fanno parte del paesaggio e della vita quotidiana, anche di coloro che operano in settori diversi da quelli dell’agricoltura”.

II 2024 e stato testimone di una particolare congiunzione astrale – aggiunge il direttore Buscaiolo, ovvero il Riconoscimento di Città Europea del Vino al Gran Monferrato e alto Piemonte, il centenario della morte di Federico Martinotti, originario di Villanova Monferrato, i dieci anni di paesaggio vitivinicolo Langhe-Roero- Monferrato e il Monferrato degli Infernot per il nostro territorio e il cinquantennale della doc Grignolino del Monferrato Casalese.

A parlare di una storia di straordinaria fertilità e di personalità fondamentali del Monferrato sarà lo stesso Desana, figlio di padre doc, Paolo Desana, ricordando, tra gli altri, i quattro moschettieri della doc, Federico Martinotti, Arturo Marescalchi, Giuseppe Antonio Ottavi e Paolo Desana stesso.

“Il merito di Martinotti non fu solo quello di progettare serbatoi capaci di mantenere la pressione – ricorda Lanati – “a lui andò il geniale intuito individuare un metodo fisico che, rispettoso della qualità del vino, arrestasse la fermentazione alcolica, ovvero il freddo”.

Un contributo trasversale lo fornisce invece Masnaghetti, riflettendo su un Monferrato articolato ma unico, mentre Frixa riporta il lettore alle milionarie origini marine del Monferrato. A soffermarsi su qualità, identità e consapevolezza è Guaschino, confidando in un futuro di energia, entusiasmo e conoscenza per un Monferrato di vini che siano sempre più di qualità e identitaria. Calvo pone in evidenza l’imprescindibile binomio tra vino e Pietra da Cantoni.

La guida, realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e Cassa di Risparmio di Alessandria, è frutto di un lavoro complesso e articolato, didascalico, cesellato dal lavoro dei grafici per tradursi in uno strumento utile per tecnici, neofiti, appassionati o semplicemente amanti del Monferrato.

 

Mara Martellotta