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Riapre a Torino Birra Metzger con un birrificio nuovo

Ha riaperto, per la gioia degli amanti della birra, lo storico birrificio Metzger, parte integrante della storia culturale e industriale torinese, nato nel 1848 e ritirato dal mercato nel lontano 1975.
Ora torna a nuova vita grazie all’intraprendenza di Marco Bianco, che ha guidato la azienda di famiglia Equilibra e ha deciso di investire in questo marchio. Con lui collaborano Guido Palazzo per il coordinamento, il marketing e la comunicazione,  Davide Masoero per le vendite  e i birrai Pietro Lanzillotta e Francesco Giacomelli, con il supporto tecnico di Giampaolo Tonello.
Il birrificio Metzger non vuole essere una realtà  chiusa, ma aperta a collaborazioni con altre realtà produttive, quali il birrificio di piazza dei Mestieri e il birrificio Canediguerra di Alessandria.
La birra Metzger affonda le sue radici nella tradizione tedesca e viene proposta in sei nuove varianti, sei ricette pensate per momenti di consumo diversi. La birra bionda, Lager Helles, limpida e  scorrevole; la Weiss classica, dorata, classicamente opalescente, speziata e fresca; la Ambrata Vienna Lager, ricca con note tostate e frutta secca;  la Modern IPA, agrumata, tropicale,  fresca; Bock, intensa e caramellata; Doppel Bock, corposa e scura.
Il birrificio vuole proporsi non soltanto come sito produttivo, ma come centro di cultura della birra, tanto da aver organizzato il Metzger Fest dal 3 al 5 ottobre prossimi, che si articolerà in degustazioni e incontri, la prima opportunità da parte del pubblico per visitare il sito produttivo e apprezzare le ricette della birra Metzger. A partire dall’11 ottobre prossimo, ogni secondo sabato del mese, sarà in programma un tour guidato tra le vie del borgo Rossini, dal titolo “Dall’art nouveau alla birra di Torino”, un percorso nell’art nouveau alla scoperta di un quartiere in trasformazione dalla fine dell’Ottocento ad oggi. La visita avrà  la sua naturale conclusione presso il birrificio Metzger, con visita guidata e degustazione.
Il canale di distribuzione sarà  Ho.Re.Ca., con confezionamenti di fusti da 20 litri, in bottiglie da 33 e 75 cl con servizio di riutilizzo e lattine.
La comunicazione riparte dalla iconica M, che venne disegnata dall’artista futurista Nicolay Diulgheroff e dall’elefantino simbolo di Metzger,  due elementi che indicano la continuità  di un marchio che fa ritorno nelle case dei torinesi, rinnovato, ma sempre nel rispetto della tradizione.

Mara    Martellotta

Le Verità sul Vino

Museo del Falso e dell’Inganno – Verrone (BI)
Assaggi di vini del Piemonte in un percorso di “degustazione culturale” e false credenze sul vino tra le sale del museo
Le sale del Museo del Falso e dell’Inganno, nel fine settimana del 27 e 28 settembre 2025, si trasformeranno in un particolare percorso di “degustazione culturale”.
I visitatori, muniti di calice, potranno accedere a ogni stanza tematica del museo situato all’interno del Castello di Verrone.
In ogni stanza sarà presente un produttore di alcuni tra i più rinomati vini piemontesi. Qui sarà possibile degustare le etichette proposte, riconoscibili non solo per il loro gusto inconfondibile, ma spesso anche legate a leggende metropolitane, luoghi comuni o curiose credenze popolari. Il compito di Falseum, da sempre impegnato a stimolare il senso critico, sarà proprio quello di fare luce su questi racconti, distinguendo realtà e finzione. Insomma, anche degustando un calice, si potrà evocare la frase di rito per chi accede alle sale del Museo: Sarà vero?”.
Ecco di seguito i produttori protagonisti dell’iniziativa che porteranno in degustazione diversi vini che corrispondono ad altrettante verità:
– Azienda Agricola La Riviera
– Liquorificio La Culma
– Incontri DiVini con un Derthona Timorasso DOC e un Barbera Monleale DOC
– Società Agricola Noah
– Azienda Agricola Riunci di Bordoni Stefano
– Azienda Agricola “Castello di Azeglio”
– Azienda Agricola Franco Roero
I salottini della Verità
Durante l’evento verranno proposti due momenti di approfondimento informali a ingresso gratuito presso la Sala Convegni di Falseum:
Non esiste vino senza alcol: #saràvero?
Se bevi consapevolmente, il vino è una buona abitudine: #saràvero?
Durante l’evento sarà attiva la campagna “Oggi sono Artemio“: a chi si iscrive annunciando di voler essere Artemio, ovvero l’autista designato che rimarrà “astemio”, anziché il calice per effettuare le degustazioni in loco, riceverà un bell’adesivo di riconoscimento da mettere in evidenza sulla maglia e una bottiglia di vino da portare a casa.
Organizzato dall’Associazione Turismo in Langa, in collaborazione con: Cooperativa Itur, Comune di Verrone, con il contributo di: Fondazione CRB e Fondazione CRT.
Innamorati delle Langhe, del Roero e del Monferrato dal 1988.
L’obiettivo dell’Associazione Turismo in Langa è quello di valorizzare le bellezze del territorio, culturali ed enogastronomiche.
Info presso :
TURISMO IN LANGA
Corso Torino 4, Alba (CN), Piemonte ITALY
TEL. +39.0173364030 | SMS +39.3319231050
info@turismoinlanga.it | www.turismoinlanga.it
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Torna Cheese, a Bra la più importante rassegna dei formaggi

Dal 19 al 22 settembre prossimo, la principale manifestazione internazionale sui formaggi a latte crudo

“A Cheese incontriamo la meglio gioventù dei nostri giorni. Le storie di ragazze e ragazzi che hanno scelto con coraggio di allevare razze autoctone, di preservare prati stabili e pascoli, di lavorare il formaggio a latte crudo –  ha affermato Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia – un’umanità bella, piena di sogni, di passione e competenze. A Cheese i protagonisti saranno loro, rappresenteranno il mondo straordinario dei formaggi a latte crudo. Testimoni di un futuro possibile e migliore. Siamo giunti alla 15esima edizione e i formaggi a latte crudo rischiano di scomparire. Molte piccole aziende chiudono perché non reggono i costi, troppo elevati, a causa della mancanza di servizi che affligge le terre alte. I pastori sono sempre più anziani e ora sono in discussione nuove normative che rischiano di dare a questo settore il colpo di grazia. Normative fatte sulla base di un allarmismo mediatico che non ha niente a che fare con la corretta informazione. Per salvare il mondo intorno ai formaggi a latte crudo, è necessaria un’alleanza estesa e il contributo di tutti, da parte delle istituzioni (governo, regioni, comunità montane, scuola e parchi), delle associazioni, delle aziende private che possono fare la loro parte per non chiudere sportelli bancari, per estendere la banda larga alle aree più remote di consumatori, che devono cercare di acquistare questi prodotti. C’è da fare un lavoro culturale enorme, una rivoluzione”.

La 15esima edizione di Cheese, organizzata da Slow Food e Città di Bra con il supporto della Regione Piemonte, il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e del Ministero del Turismo, riaccende i riflettori sul sistema produttivo unico per il suo valore ambientale, sociale, culturale ed economico. L’evento mette al centro il mondo del formaggio a latte crudo, con uno sguardo rivolto al futuro della montagna e delle aree interne. Oltre al latte e ai formaggi, a Cheese vengono messi al centro molti altri prodotti: la lana, che può tornare a essere una risorsa,  non solo per i tessuti ma anche come isolante naturale, concime, materiale assorbente per gli sversamenti di petrolio in mare. E poi il miele, espressione della biodiversità dei prati, valorizzato attraverso il presidio Slow Food, dei prati stabili e dei pascoli.

“Cheese non sarebbe Cheese se non avesse Bra intorno – ha sottolineato il Sindaco di Bra Gianni Fogliato – è un grande evento, ma anche un progetto valoriale e di squadra che ci rende protagonisti di sfide che ci coinvolgono come cittadini e amministratori. Cheese è una rassegna dalla forte vocazione internazionale che ha saputo sviluppare un legame solido con il territorio che lo ospita da molti anni. Sapremo accogliervi e farvi sentire a casa per quattro giorni. Non solo come ospiti, ma anchr come concittadini”.

“Cheese è sicuramente il più grande evento al mondo dedicato alla fiera lattiero casearia, e si sviluppa in una Regione che ha un patrimonio di formaggi straordinari, molti dei quali DOP – afferma l’Assessore all’Agricoltura, Cibo e Turismo Paolo Bongioanni – come Regione Piemonte saremo presenti con i distretti del cibo: daremo vetrina a questi nuovi soggetti che vanno a proporre innovazione e ricerca, interventi sulle aziende e la promozione di nostri grandi prodotti. Il Piemonte da solo rappresenta il 25% dei prodotti a Denominazione d’Origine di tutta Italia. Al loro fianco le ATL, proprio per cercare quel connubio virtuoso tra filiera agroalimentare e turismo. Fra i momenti dei convegni e quelli istituzionali, importantissimo sarà quello della Regione Lombardia, in quanto sottoscriveremo un nuovo protocollo fra Regioni per mettere ricerca e innovazione come punti cardine, e affrontare in modo coordinato gli aspetti climatici e le fitopatie. Sul tema del latte crudo, sottolineo che non si tratta di una legge, ma di linee guida emanate per tutelare il consumatore. Non sono impositive, possono essere declinate da parte delle Regioni. Abbiamo anche avviato un percorso che presenteremo proprio a Cheese: proporremo ai consorzi dei produttori due soluzioni, e saranno loro a indicarci quale adottare. Una molto semplice, quella dell’etichetta; oppure l’altra con attività di controllo, in cui la Regione si farà parte attiva del sostegno. Dobbiamo dare la garanzia assoluta, preservando quel patrimonio del Piemonte rappresentato dalla filiera del latte crudo, garantendo la sua funzione di presidio sul territorio, oggi più che mai indispensabile”.

“Cheese è la più importante rassegna lattiero casearia a livello internazionale, un momento di riflessione e proposta per il territorio. Quando è nata, nel 1997, ha lanciato un segnale forte per un’offerta gastronomica all’insegna della sostenibilità, della lentezza, del senso del limite acquisito dal territorio, che è diventato una destinazione turistica di rango internazionale. Questo territorio si sta riorganizzando, affinché questa notorietà diventi duratura – ha sottolineato il presidente dell’ente Turismo Langhe, Roero e Monferrato Mariano Rabino”.

Come sempre il pubblico degli eventi Slow Food fa esperienza di grandi temi legati al sistema agroalimentare, attraverso il piacere del gusto e le parole dei diversi interessati, produttori e artigiani che ogni giorno, attraverso il loro lavoro, ci garantiscono cibi sani e buoni.

“C’è un mondo intorno” sostenuto dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, rappresenta il luogo della conoscenza e dell’incontro con i mestieri che ruotano intorno ai pascoli e al latte, dal pastore al botanico, dall’apicoltore al boscaiolo.

Torna il grande mercato dei formaggi con oltre 400 espositori provenienti da 14 Paesi, tra cui 90 presidi Slow Food. Da non perdere gli spazi dedicati ai 17 custodi dei prati stabili e dei pascoli, sia pastori che agricoltori, e ai 19 norcini di eccellenza nello spazio salumi. Se i laboratori del gusto sono già esauriti, novità di questa 15esima edizione sarà l’Osteria dell’Alleanza, dove tutti i soci e le socie Slow Food hanno la possibilità di gustare gratuitamente le preparazioni ideate dai cuochi e dalle cuoche dell’Alleanza Slow Food italiani. Immancabile la gran sala Vini, Formaggi e Salumi, dove sperimentare straordinari abbinamenti di formaggio a latte crudo, salumi artigianali e 300 etichette selezionate dalla Banca del Vino. Per concludere, i visitatori potranno gustare il caffè della Slow Food Coffe Coalition, i gelati dei presidi di Alberto Marchetti, la pizza di Fulvio Marino e le specialità espresse di decine di cucine di strada e food track in abbinamento alle etichette dei birrifici italiani presenti.

Gian Giacomo Della Porta

Il centro storico di Alba diventa per due domeniche una “via del vino”!

Torna anche quest’anno ad Alba la Festa del Vino di Go Wine! Si tratta della XXVII edizione della manifestazione che porta in scena, nel centro storico della città, le espressioni vinicole più rappresentative del territorio di Langa e Roero.
Confermato il doppio appuntamento previsto per domenica 21 e domenica 28 settembre 2025 con orario 11-19.
L’iniziativa, promossa da Go Wine, è un appuntamento molto amato dal pubblico degli appassionati enoici, italiani ed esteri; un format che, anche quest’anno, consentirà di percorrere l’itinerario di Piazza Risorgimento (Piazza Duomo), Via Vittorio Emanuele e Via Cavour, trasformando per un giorno il centro storico in una ideale ‘via del vino’.
Partecipano cantine dei Comuni di: Alba, Barolo, Canale, Castagnito, Castellinaldo, Castiglione Tinella, Cisterna d’Asti, Cortemilia, Diano d’Alba, Dogliani, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, La Morra, Magliano Alfieri, Mango, Monforte d’Alba, Montà, Montelupo Albese, Monteu Roero, Neive, Neviglie, Priocca, Roddino, Rodello, Santo Stefano Roero, Santo Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Treiso, Verduno, Vezza d’Alba.
In questa newsletter Vi presentiamo gli eventi collaterali che arricchiscono il programma generale.
GLI EVENTI COLLATERALI
LE MASTERCLASS
Dopo i positivi riscontri delle ultime edizioni, si sviluppa il calendario delle Masterclass. Si terranno in entrambe le domeniche nella Sala sensoriale del Mudet e approfondiranno più temi.
“monovitigno o blend: Barolo vs Bordeaux”: una degustazione guidata approfondirà il confronto fra due grandi territori del vino mondiale. Le Langhe, con la cultura del monovitigno espressa ai massimi vertici dal nebbiolo e il grande areale di Bordeaux, dove invece è il blend, l’assemblaggio, a promuovere grandi vini rossi.
“metodo classico e terroir, bollicine alla cieca”: se l’Alta Langa sta sempre più recuperando il prestigio della tradizione spumantistica piemontese, un confronto tutto alla cieca metterà nei calici 4 grandi vini. Tre territori italiani, con Franciacorta e Trento a fianco dell’Alta Langa e lo Champagne.
“Riserve in Bianco: storie di Arneis, delle sue Mga e di altri vitigni italiani“: è la masterclass in bianco della Festa del Vino. Celebra l’Arneis, grande bianco del Roero, lo declina attraverso le sue Mga con un confronto con alcuni grandi vitigni bianchisti italiani.
Calendario e costi delle masterclass
DOMENICA 21 SETTEMBRE
Ore 11.30 Metodo Classico e terroir, bollicine alla cieca € 18 per il pubblico, € 15 per i soci Go Wine
Ore 14.30 Riserve in Bianco: storie di Arneis, delle sue Mga e di altri vitigni italiani € 15 per il pubblico, € 12 per i soci Go Wine
Ore 16.30 Monovitigno o blend: Barolo vs Bordeaux € 18 per il pubblico, € 15 per i soci Go Wine
DOMENICA 28 SETTEMBRE
Ore 14.30 Metodo Classico e terroir, bollicine alla cieca € 18 per il pubblico, € 15 per i soci Go Wine
Ore 16.30 Monovitigno o blend: Barolo vs Bordeaux € 18 per il pubblico, € 15 per i soci Go Wine
NOVITA’
 
GO WINE LAB GIOVANI: spazio under 30
Ogni domenica alle ore 15,30
E’ una delle novità dell’edizione 2025 della Festa del Vino. Un’iniziativa a favore dei giovani per avvicinarli al mondo del vino. E’ pensata per gli under 30, invitandoli ad una sorta di gioco dei colori, dei profumi e dei sapori sui grandi rossi del territorio.
Una degustazione in parte alla cieca, per sviluppare i sensi, per far riflettere sulla biodiversità, con un’operazione promozionale nel segno della piacevolezza e della conoscenza.
Il laboratorio si svolge ogni domenica alle ore 15.30 in Sala Riolfo, all’interno del Cortile della Maddalena.
Una sorpresa (con omaggio) speciale sarà riservata a tutti i giovani partecipanti a questo Go Wine Lab.
E’ accessibile ai partecipanti la Festa del Vino che abbiano acquistato il pacchetto completo Festa del Vino e Go Wine Lab Giovani.
Il costo del pacchetto è di € 20,00 ed include il Go Wine Lab e la Via del Vino.
I posti per il Go Wine Lab Giovani sono limitati e consigliamo la prenotazione.
GO WINE LOUNGE: Barolo, Barbaresco & more – Sala Beppe Fenoglio
E’ stata la novità del 2024 e viene ora riproposta in entrambe le domeniche. Ovvero un’area Lounge, una sorta di percorso di assaggi parallelo alla via del Vino, che ospiterà Barolo e Barbaresco presentati da una selezione di cantine.
L’accesso all’area Lounge avviene su prenotazione, sarà aperta su tre turni dalle ore 11 alle ore 16.30 di ciascuna domenica.
Si svolgerà domenica 21 settembre nella Sala Fenoglio e domenica 28 settembre nella Sala Riolfo, sempre con accesso dal Cortile della Maddalena.
L’area lounge, per consentire una buona fruizione, sarà accessibile in tre turni:
ore 11-12.30
ore 13-14.30
ore 15-16.30Nei prossimi giorni comunicheremo l’elenco delle cantine presenti direttamente e dei vini dei vitigni ospiti.Costo della degustazione Festa del Vino e Go Wine Lounge
Attenzione! La Lounge è accessibile ai partecipanti alla Festa del Vino che abbiano acquistato il pacchetto completo Festa del Vino e Go Wine Lounge.
Il costo della degustazione comprensiva di Festa del Vino e Go Wine Lounge è di € 30,00.
Aperta la prevendita al costo di € 25,00 (riduzione di € 5,00 e con la possibilità di saltare la coda).
Partecipazione alla sola Festa del Vino
E’ sempre possibile acquistare la sola partecipazione alla Festa del Vino nel centro storico di Alba, con i costi già comunicati.
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Dopo l’osteria il Cenacolo, Andrea e Martina aprono a Chieri il loro pastificio

Dopo l’osteria, Andrea Politano e sua moglie Martina aprono, nel cuore del centro storico di Chieri, a due passi da Torino, “Il pastificio del Cenacolo”, una bottega di un tempo con tutte le caratteristiche della contemporaneità. Questo nuovo pastificio nasce dalla passione di Andrea e Martina, già a capo dell’osteria “Il Cenacolo”, un’osteria moderna dall’ambiente unico e dalla cucina sincera, improntata al territorio e alla creatività. Qui, il cuore dei menù ideati da Andrea Politano, chef autodidatta, e presentati con delicatezza da sua moglie Martina, è sempre stata la pasta fresca in tutte le sue forme. Grande passione di Andrea, la pasta fresca dell’osteria il Cenacolo viene rielaborata di volta in volta per esaltare ripieni e condimenti stagionali. Ci sono i tradizionali agnolotti e tajarin, ma anche, nelle versioni più creative, gli agnolotti alla Norma, alla borragine, alla ricotta e al tartufo nero, e poi, su prenotazione, capasanta e porcini, gorgonzola e pere, coniglio di Carmagnola, olive e tante altre proposte creative e originali.

Dal successo di questa formula è nata l’idea di aprire un laboratorio con vendita al pubblico di tutte le specialità preparate quotidianamente da Andrea, accompagnate da una selezione di prodotti gastronomici provenienti dalle migliori realtà del territorio e da produttori d’eccellenza. Si tratta di un avamposto gastronomico che è la vetrina del racconto che Andrea e Martina propongono ogni giorno nel loro ristorante, attraverso una narrazione fatta di ingredienti selezionati, amore per la cucina è attenzione ai dettagli.

Info: pastificio del Cenacolo- via Vittorio Emanuele 73 A, Chieri

www.pastificiodelcenacolo.com

Mara Martellotta

Il “Formaggio delle viole”: è il Plaisentif della Val Chisone

TRA MEDIOEVO E XXI SECOLO NELLA FIERA DI PEROSA ARGENTINA E NELLA RIEVOCAZIONE STORICA “POGGIO ODDONE TERRA DI CONFINE”

 

Noto ai gourmet come il “Formaggio delle viole”, il Plaisentif della Val Chisone è una prelibata tometta che si confeziona nel mese di giugno, quando i fiori che ingentiliscono i prati degli alpeggi rendono il latte particolarmente profumato. La terza domenica di settembre, durante la rievocazione storica “Poggio Oddone Terra di Confine”, le vie di Perosa Argentina ospitano la Fiera del Plaisentif, che ha origine proprio nel tempo in cui i margari, scendendo a fine estate dagli alpeggi, sostavano a Poggio Oddone, dando vita al più importante mercato della valle. La piazza di Perosa era il luogo giusto per cercare e acquistare il Plaisentif, perché, anche allora, se ne producevano poche migliaia di forme. Nobili e alti funzionari non facevano mai mancare il Plaisentif sulle loro tavole, mentre i margari del Delfinato (che comprendeva l’Alta Valle Chisone) lo offrivano ai governanti e ai loro funzionari come donativo, affinché anche in territorio sabaudo ne fosse consentito lo smercio.

Quest’anno la Fiera del Plaisentif e la rievocazione storica “Poggio Oddone: Terra di Confine” sono in programma da venerdì 19 a domenica 21 settembre. Tra i momenti più significativi del programma di quest’anno figurano il convegno storico che si terrà alle 16 di sabato 20 settembre nella palestra della scuola primaria di Perosa Argentina, la Messa in costume nella chiesa parrocchiale alle 9 di domenica 21 e il successivo corteo storico, la presentazione dei gruppi storici, degli sbandieratori, dei musici e degli arcieri partecipanti, la consegna delle benemerenze civiche e del premio ai produttori intitolato alla memoria di Ivano Challier Villa Willy, la degustazione guidata del Plaisentif alle 11,30, i giochi e i laboratori per i bambini, le dimostrazioni con i cani addestrati dall’associazione Argo Ucs di Caselle Torinese. L’ospite d’onore della giornata sarà Michela Carbone, che ha vinto il Campionato Mondiale della Pizza con una ricetta che comprende il Plaisentif e la Salsiccia di Bra. La manifestazione si concluderà nel pomeriggio con l’evento “Il più votato del Reame”, in cui una giuria popolare voterà il migliore Plaisentif presentato in fiera. La fiera è un’immersione completa nelle tradizioni e nei sapori locali, grazie alle bancarelle dedicate ai prodotti agroalimentari e artigianali. In Val Chisone i margari producono da secoli il Plaisentif, ma questa vera e propria rarità ha rischiato di scomparire ed è stata salvata grazie a un progetto di riscoperta e valorizzazione dell’allora Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca e del Comune di Perosa Argentina, sostenuto dall’Assessorato all’Agricoltura e Montagna dell’allora Provincia di Torino. Oggi se ne producono ogni anno poche migliaia di forme, confezionate con latte crudo interostagionate per una settantina di giorninumerate e marchiate a fuoco. L’allora Provincia nel 2009 inserì il Plaisentif nel proprio Paniere dei prodotti tipici, mentre l’anno successivo si costituì l’associazione dei produttori. Tra i protagonisti del progetto di riscoperta e valorizzazione vi fu uno dei margari che negli anni ’90 tramandavano ancora l’antica sapienza casearia, il compianto Ivano Challier, allevatore e produttore nella frazione Balboutet del Comune di Usseaux, padre dell’attuale presidente dell’associazione dei produttori. Fu con la fondamentale collaborazione del Baffo (così lo chiamavano compaesani e valligiani) che venne stilato il disciplinare di produzione, che prevede che il latte utilizzato per produrre le forme sia solo quello munto quando le mucche si nutrono del fieno e delle viole che fioriscono nel mese di giugno. A garantire ai consumatori la qualità del Plaisentif sono il marchio registrato, che è custodito in una teca posta nell’ufficio del Sindaco di Perosa, la rigorosa scelta delle forme che meritano di essere marchiate a caldo dagli esperti del Consorzio di formazione Agenform di Moretta (Cuneo) e la stagionatura per 70 giorni in locali idonei. La selezione e la marchiatura avvengono presso le aziende dei margari. Le forme che possono fregiarsi del marchio riportano impressi a caldo anche il nome dell’azienda produttrice e le date di caseificazione e di inizio della stagionatura. Visto che, se si parla di Plaisentif, è buona norma prenotarlo per tempo, il consiglio è di contattare uno dei produttori indicati nell’elenco pubblicato nel sito dell’associazione Poggio Oddone alla pagina www.poggiooddone.it/associazione-produttori-plaisentif/

A Sauze d’Oulx tra una settimana torna la Sagra della Patata

SAUZE D’OULX – Annata positiva per la raccolta delle patate a Sauze d’Oulx. E quindi come celebrarla al meglio se non con l’immancabile “Sagra della Patata”? L’appuntamento è per domenica 21 settembre nel cuore di Sauze d’Oulx. E visto in successo delle precedenti edizioni, anche quest’anno la “Sagra della Patata” sarà abbinata al Mercatino dei Produttori locali.

Al centro della fiera gastronomica ovviamente la Patata De.Co. del Comune di Sauze d’Oulx, una delle eccellenze dell’intero arco alpino.

L’Assessore al Turismo Davide Allemand ci presenta la formula della sagra: “Anche l’edizione 2025 della “Sagra della Patata” di Sauze d’Oulx tornerà con la formula che tanto successo ha avuto negli ultimi quattro anni, ovvero la sagra itinerante lungo il Centro Storico del paese con il menù tipico servito nei locali di Sauze d’Oulx che hanno aderito all’iniziativa e che ringraziamo. Una formula vincente, ideata e realizzata in collaborazione con la Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx ed il Consorzio Fortur che anche in questo caso ringraziamo per la preziosa collaborazione. Vogliamo anche rassicurare che in caso di maltempo la sagra si svolgerà ugualmente con la possibilità di pranzare presso la tensostruttura allestita nel parco giochi”.

La “Sagra della Patata” anche quest’anno vedrà l’esposizione e vendita delle Patate di Montagna De.Co. e degli altri prodotti tipici locali lungo via Monfol e slargo Derby.

Vediamo allora nel dettaglio il programma di domenica 21 settembre con la “Sagra della Patata” e Mercatino dei produttori locali.

Il menù itinerante prevede il via da piazza Assietta, dove al gazebo della Pubblica Assistenza verrà rilasciato il buono per il percorso enogastronomico con in aggiunta la bottiglietta d’acqua, il calice per il vino.

Prima tappa al ristorante ”Assietta” con i “Gnocchi di patate al ragù o al sugo di pomodoro”; presso lo Stand di piazza Assietta appuntamento con le “Chiacchiere”, il secondo punto di distribuzione del menù fiera, quello relativo alle “Chiacchiere” sarà presso il “RIstorante K2”; al ristorante “Il Lampione” si potranno degustare le tradizionali “Tartiflette”; quarta tappa al ristorante “La Violetta” con “Patata ripiena con Toma del pastore, cipolle e speck”; a chiudere il percorso gastronomico non può mancare il dolce che sarà la “Crostatina artigianale” preparata dalle pasticcerie “Gally” e “Valsesia”.

Per quanto riguarda il vino si potrà degustare presso in piazza Assietta e lungo il percorso.

Per info e prevendite ci si può rivolgere all’Ufficio del Turismo di viale Genevris 0122858009 e info.sauze@turismotorino.org

I prezzi del menù rimangono invariati: il menù adulti in prevendita all’Ufficio del Turismo è fissato a 23 euro sino alle ore 17 di sabato 20 settembre, che diventano 25 euro il giorno della sagra in piazza Assietta presso il gazebo della Pubblica Assistenza, mentre il menù bimbi (costituito quest’anno da gnocchi al sugo o ragù, crostatina ed acqua) è fissato a 12 euro fino ai 10 anni computi.

Gusto e territorio al Festival del riso

Vercelli diventerà da venerdì 12 a domenica 14 settembre 2025 il palcoscenico di Risò – Festival Internazionale del Riso, che trasformerà la città nella capitale del patrimonio risicolo italiano ed europeo.

La manifestazione ha come obiettivo principale la promozione della conoscenza e dell’apprezzamento del riso tra professionisti, opinion leader e consumatori.

Perchè Risò

“Risò sarà il primo Festival Internazionale del Riso e siamo onorati di ospitarlo come nazione leader della produzione in Europa – dichiara il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida – È un settore dalle grandi potenzialità e insieme alle altre nazioni produttrici europee e agli operatori specializzati avremo modo di discutere del futuro del comparto, delle sfide da affrontare e delle opportunità da cogliere. Sarà però anche occasione per mostrare ai cittadini il riso per quello che è: un alimento sano, nutriente e che ha tanto a che vedere con la nostra cultura che in tutto il mondo ci invidiano”.

“Il riso piemontese è un gioiello gastronomico ricercato in tutto il mondo dai grandi chef – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Per questo Risò rappresenta un palcoscenico innovativo a 360° per la promozione del riso piemontese e del territorio di cui è espressione. Vercelli è a pieno titolo la capitale del riso, e come Regione siamo al lavoro per far conoscere sempre di più la qualità e l’eccellenza di questo prodotto che è buono, perché è il migliore del mondo, è sano perché è gestito nel rispetto dell’ambiente e della salute umana, ed è giusto perché nessuno viene sfruttato nella catena di produzione”.

“Per far crescere la filiera piemontese in un panorama chiamato ad affrontare temi complessi come i nuovi mercati, i cambiamenti climatici e l’uso delle risorse idriche serve una forte politica di promozione accompagnata da innovazione, ricerca e coordinamento fra Regioni. Risò è quindi anche un momento di confronto e riflessione sulle sfide che il comparto deve affrontare, e sulle strategie più efficaci per sostenerlo – aggiunge l’assessore all’Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni – Il riso piemontese è un ambasciatore del gusto apprezzato a livello internazionale e che non a caso raggiunge per il 60% i mercati esteri. È un tesoro del nostro patrimonio agroalimentare e della nostra cucina accanto ai vini, ai formaggi, all’ortofrutta, alle carni e a tutti i prodotti di qualità che ora potranno anche fregiarsi del marchio “Piemonte Is – Eccellenza Piemonte”.

Risò trova infatti pieno significato in un territorio la cui vocazione risicola è da sempre radicata e riconosciuta a livello nazionale ed europeo: il Piemonte, storicamente la principale regione risicola d’Italia, dispone di una superficie coltivata a riso di 114.000 ettari, 71.000 dei quali localizzati nella provincia di Vercelli.

Promosso da Provincia e Città di Vercelli ed Ente Nazionale Risi, Risò è organizzato in collaborazione con Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Ministero del Turismo, Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Università del Piemonte orientale, Cinecittà, Camera di commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte e l’Atl Terre dell’Alto Piemonte con il contributo delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino e Cassa di Risparmio di Vercelli. A supportarlo sono l’Ecomuseo delle Terre d’Acqua con le sue cellule, i Borghi delle Vie d’Acqua, mentre a sostenerlo sono Mundi Riso in qualità di partner ufficiale, Atena luce gas e servizi, Associazione di irrigazione Ovest Sesia, Consorzio di Bonifica della Baraggia biellese e vercellese e Agricola Perazzo & Bresciani.

Il Villaggio del Riso

Fulcro della manifestazione il Village, area espositiva di 13.000 mq ad ingresso gratuito allestita in Piazza Antico Ospedale per celebrare dalle 10 alle 21 il riso italiano come simbolo identitario e ambasciatore dell’eccellenza agroalimentare nel mondo, con padiglioni dedicati all’aspetto istituzionale, commerciale e gastronomico.

Piantina del Villaggio

Nel Padiglione Produttori sarà possibile acquistare prodotti a base riso o derivati. Tra i numerosi stand presenti anche birrifici artigianali, pasticcerie, produttori di biscotti a base di riso esclusivamente senza glutine, farine, biscotti, snack, prodotti per l’igiene personale e per la pelle.

Due le mostre dedicate al chicco d’oro: “Riflessi di Riso”, un percorso espositivo immersivo e multisensoriale, accompagnerà i visitatori alla scoperta del mondo del riso nelle sue molteplici dimensioni, attraverso paesaggi riflessi nelle acque delle risaie e suggestioni visive, sonore e tattili; l’Area International, invece, attraverso numeri, racconti e immagini, illustrerà come il riso italiano, grazie alla sua eccellenza, varietà e sostenibilità, abbia saputo conquistare i mercati internazionali, attraversando culture e continenti.

L’Area Food, curata da Ascom Confcommercio Vercelli con Comtur Vercellese Servizi Srl e il coordinamento operativo dell’Albergo Ristorante “La Bettola” (Maio Group), proporrà un viaggio enogastronomico nel segno del riso. In collaborazione con una serie di esercizi Fipe del territorio verranno offerti risotti tradizionali, sushi creativo, arancini, pizze, dolci e gelati a base di riso, valorizzando la versatilità del prodotto. All’interno della Borsa Merci il Ristorante Gourmet, gestito da Maio Group, con un menù firmato dall’executive chef Luca Seveso per offrire un’esclusiva esperienza raffinata.

FederUnacoma, la federazione di Confindustria che rappresenta i costruttori di macchine, attrezzature e componentistica per l’agricoltura, esporrà una serie di macchinari agricoli per la risicoltura, come quelle per la manutenzione degli argini, livellatrici, aratri, seminatrici, robot per il diserbo meccanico, caricatori telescopici, con particolare attenzione alla sostenibilità. La Fondazione Marazzato presenterà invece alcuni trattori agricoli d’epoca e permetterà di sperimentare la realtà virtuale a bordo del Fiat 666N7 e di un Moto Guzzi Ercole in livrea Agipgas degli anni ’50.

Particolare attenzione sarà rivolta ai più piccoli, che nell’Area Fun potranno vivere un’esperienza educativa grazie alla pista di trattori giocattolo, realizzata in collaborazione con la Fondazione Marazzato, per avvicinarsi in modo ludico al mondo agricolo.

Non mancheranno la divulgazione e l’informazione, a partire dall’allestimento, sul sagrato della basilica di Sant’Andrea, di sette piccole risaie, ciascuna delle quali ospiterà una varietà classica del riso italiano (Roma, Carnaroli, Arborio, Baldo, Sant’Andrea, Vialone Nano e Ribe), e due microaree dedicate alla vegetazione spontanea tipica delle Terre d’Acqua, con una scenografica spettacolare che unisce storia, agricoltura e arte.

La Regione Piemonte racconterà le proprie eccellenze agroalimentari e il nuovo brand “Piemonte Is – Eccellenza Piemonte” venerdì 12 alle 12 con le bollicine dell’Alta Langa Docg, Vino dell’anno 2025, mentre le principali organizzazioni nazionali di rappresentanza del mondo agricolo e produttivo presso il Padiglione Filiera presenteranno una visione di insieme sul settore risicolo.

 

I convegni

In una serie di incontri al Salone Dugentesco, istituzioni, università, enti di ricerca, associazioni di categoria e imprese dialogheranno sulla sostenibilità, sugli effetti del cambiamento climatico, sull’innovazione tecnologica, sulla valorizzazione del riso come alimento funzionale, sull’economia circolare, sulla biodiversità, sul legame tra riso e salute e sull’internazionalizzazione del prodotto.

Proprio per riflettere sulle problematiche che esistono Ministero dell’Agricoltura ed Ente Nazionale Risi hanno organizzato per venerdì 12 alle ore 14 al Teatro Civico il convegno “The future of EU rice sector: a common strategy”, che vedrà la partecipazione dei massimi livelli istituzionali del settore agricolo dei Paesi europei produttori di riso per discutere delle varie questioni che preoccupano la filiera risicola e individuarne le soluzioni.

ll ruolo delle mondine

Le mondine diventano protagoniste di Risò con iniziative che intrecciano memoria, cultura e attualità.

Un convegno organizzato dal Comune di Vercelli con l’Università del Piemonte Orientale (UPO) approfondirà il tema della conquista delle otto ore, mentre il talk della Fondazione Circolo dei lettori, insieme al regista Enrico Verra, proporrà una riflessione sul film Riso amaro”.

La mostra fotografica “Le donne di Riso amaro”, allestita presso la Galleria dei Benefattori e realizzata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino con il sostegno di Cinecittà, renderà omaggio al capolavoro di Giuseppe De Santis con immagini storiche, foto di scena e ritratti di Silvana Mangano.

Al Cinema Italia, spazio a due proiezioni speciali: l’11 settembre alle ore 21 il documentario “Sorriso Amaro”, sostenuto da Regione Piemonte e Film Commission Torino Piemonte, e il 13 alle 21 il celebre film neorealista.

Alla scoperta della terra del riso

Per accompagnare i visitatori alla scoperta della terra del riso e delle sue profonde radici storiche, sono stati ideati sei tour guidati tematici, a cura di Somewhere Tour Operator, realtà di riferimento nel panorama del turismo culturale in Piemonte.

Non semplici escursioni, ma viaggi narrativi per raccontare il patrimonio del territorio: dalle risaie ai borghi storici, passando per le trasformazioni che hanno segnato la civiltà rurale.

RisòFF – il Fuori Festival

I ristoratori Fipe di Vercelli aderiscono con i Risò Days, proponendo menù tematici, mentre i musei cittadini prolungano gli orari di apertura. Invece le Risò Night vogliono animare il centro di Vercelli con performance dal vivo e intrattenimento.

Tra le altre iniziative mongolfiere, fattoria didattica e risaia ricostruita ad Asigliano, laboratori per bambini, mostre e visite alla grangia a Pobietto, spettacoli medievali e visite ai castelli a Rovasenda.

La svolta di Ermanno Melatti: piatti pronti di qualità per i più piccoli

Informazione promozionale 

Quando si pensa alla carne di alta qualità, a Torino, il nome di Ermanno Melatti è una certezza.

Da generazioni, la sua macelleria è sinonimo di tradizione, sapienza e rispetto per la materia prima. Oggi, Melatti compie un passo in avanti, lanciando una nuova iniziativa pensata per uno dei pubblici più esigenti: le mamme che desiderano nutrire i propri figli con il meglio, ma che spesso si trovano a fare i conti con il poco tempo a disposizione.

Il cuore dell’offerta: praticità e qualità per i bambini

L’idea nasce dall’ascolto delle esigenze quotidiane. Preparare pasti sani e bilanciati per i bambini, che siano anche gustosi e vari, è una sfida costante. La nuova linea di piatti pronti di Melatti si inserisce proprio in questa lacuna, offrendo una soluzione che coniuga la comodità di un pasto già cucinato con l’assoluta garanzia di una materia prima eccellente. Non si tratta di semplici cibi precotti, ma di vere e proprie creazioni gastronomiche, preparate con lo stesso rigore e la stessa passione che caratterizzano da sempre la macelleria.

15 piatti pronti per ogni esigenza

Quando si pensa alla carne di alta qualità, a Torino, il nome di Ermanno Melatti è una certezza. Da generazioni, la sua macelleria è sinonimo di tradizione, sapienza e rispetto per la materia prima. Oggi, Melatti compie un passo in avanti, lanciando una nuova iniziativa pensata per uno dei pubblici più esigenti: le mamme che desiderano nutrire i propri figli con il meglio, ma che spesso si trovano a fare i conti con il poco tempo a disposizione.

 

Perché la carne è fondamentale nella crescita dei bambini

Educare i bambini a una sana alimentazione significa anche spiegare il ruolo di ogni alimento. La carne, spesso oggetto di dibattiti, è un pilastro nutrizionale essenziale, soprattutto nei primi anni di vita. Fonte preziosa di proteine ad alto valore biologico, è fondamentale per lo sviluppo muscolare e la crescita. Inoltre, è ricca di ferro eme, la forma di ferro più facilmente assorbibile dall’organismo, indispensabile per prevenire l’anemia e favorire lo sviluppo cognitivo. Fornisce anche vitamine del gruppo B, in particolare la B12, cruciale per il sistema nervoso, e minerali come lo zinco, che supporta il sistema immunitario. Scegliere carne di qualità, proveniente da allevamenti certificati e gestiti con cura, è il primo passo per garantire questi benefici.

I requisiti di un’alimentazione di qualità

La macelleria Melatti ha fatto della qualità il suo marchio di fabbrica, e questa filosofia si riflette pienamente nella nuova linea. La carne utilizzata proviene solo da allevamenti che rispettano elevati standard etici e qualitativi, garantendo un prodotto finale non solo gustoso, ma anche sicuro e sostenibile. Ogni piatto è pensato per essere un’abitudine alimentare sana: i condimenti sono bilanciati, l’uso del sale e dei grassi è ridotto al minimo e le ricette sono create per preservare al meglio i nutrienti.

Un’offerta differenziata per ogni età e palato

Con la sua  proposta di piatti pronti, Melatti offre una varietà pensata per stimolare il gusto dei più piccoli, ma anche per adattarsi alle diverse fasi di crescita. Per le mamme, ogni piatto è un suggerimento culinario: si va dai classici intramontabili alle proposte più sfiziose, tutte realizzate per essere sia un pasto completo che una base per ulteriori preparazioni casalinghe. La differenziazione non è solo nel tipo di carne, ma anche nelle consistenze e nei sapori, aiutando così i bambini a scoprire e apprezzare una vasta gamma di alimenti in modo graduale e naturale.

Un’abitudine moderna che non scende a compromessi

La macelleria Melatti ha fatto della qualità il suo marchio di fabbrica, e questa filosofia si riflette pienamente nella nuova linea. La carne utilizzata proviene solo da allevamenti che rispettano elevati standard etici e qualitativi, garantendo un prodotto finale non solo gustoso, ma anche sicuro e sostenibile. Ogni piatto è pensato per essere un’abitudine alimentare sana: i condimenti sono bilanciati, l’uso del sale e dei grassi è ridotto al minimo e le ricette sono create per preservare al meglio i nutrienti. L’obiettivo è offrire la massima praticità senza rinunciare ai principi di una nutrizione sana e di alta qualità.

Corso Filippo Turati 18/b, Turin, Italy

342 716 0270

Giaveno Città del Buon Pane

In Val Sangone il profumo e il sapore autentico della tradizione sono quelli garantiti ogni mattina dai panificatori, che domenica 14 settembre animeranno il centro storico per la ventiduesima edizione della manifestazione Giaveno Città del Buon Pane, un evento che è cresciuto negli anni pur rimanendo fedele alle origini, che mettono al centro dell’evento gli artigiani e i loro prodotti: i pani della tradizione, come la micca, le biove, la mezzana e lo stirotto, riconosciuti con la Denominazione Comunale d’Origine, ma anche il il Grissino Stirato Torinese, le brioche, i biscotti, le focacce, la pizza e i salatini. L’area di preparazione e vendita, gestita e condotta dall’Associazione Panificatori Artigiani De.C.O. di Giaveno, sarà come sempre in piazza Mautino. La manifestazione è organizzata dall’amministrazione comunale insieme all’associazione dei panificatori artigiani e all’associazione Val Sangone Turismo, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino.

La piazza Molines accoglierà il pubblico con un’atmosfera d’altri tempi, quelli della corte di una cascina, dove si trebbia a mano o si utilizzano i trattori d’epoca del gruppo dei Trattoristi della Val Sangone; il tutto con l’accompagnamento musicale dal vivo del gruppo dei “Mei che Niente”. Ci saranno anche i prodotti del territorio e uno spazio dedicato al miele e al pane. Prenderà parte alla manifestazione una delegazione francese di Saint Jean de Maurienne, Comune gemellato con Giaveno, che sarà accolta al mattino in Comune a Palazzo Asteggiano per un omaggio al cavalier Gilberto Monfrino, che fu per molti anni comandante dei Vigili del Fuoco Volontari del Distaccamento di Giaveno, la cui associazione è gemellata con i Sapeurs Pompiers di Saint Jean Maurienne. A seguire, la sfilata per le vie cittadine del pane e dei grissini con la banda musicale Leone XIII e le Majorettes New Shine. Il percorso terminerà in piazza Mautino, dinanzi all’area che ospita i forni e i banchi per la vendita del pane: qui sono in programma la tradizionale cerimonia del taglio e la distribuzione del grissino tipico di Giaveno. Nel centro storico saranno presenti le bancarelle degli hobbisti, del piccolo artigianato e della creatività. Lungo via Roma si troveranno prodotti agroalimentari e hobbisti. Durante la giornata saranno aperti e visitabili, dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18, gli storici mulini della Bernardina, du Detu e du Citu. I proprietari accompagneranno i visitatori alla scoperta delle macine ad acqua e del mestiere di mugnaio. È previsto anche il tour guidato “An Girula Pèr Mulin”, con partenza dall’ufficio turistico di piazza San Lorenzo 34, alle 10 per il Mulino du Detu a Ruata Sangone e alle 15 per il Mulino du Citu e il Mulino della Bernardina in borgata La Buffa. La partecipazione è libera e gratuita e per informazioni si può chiamare il numero telefonico 011-9374053, scrivere a infoturismo@comune.giaveno.to.it o consultare il sito Internet www.visitgiaveno.it