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Casa del Barolo a Torino: Il Rifugio Incantato dei Sapori Piemontesi

Nel cuore pulsante di Torino, una gemma culinaria risplende con l’avvicinarsi del periodo natalizio: la Casa del Barolo, situata in Piazza Bodoni 7. Questo ristorante ed enoteca, incanta i palati e scalda i cuori, offrendo un’esperienza culinaria indimenticabile, perfetta per riscaldarvi, con la sua atmosfera, dalle serate fredde dell’inverno.


Immergersi nella Casa del Barolo significa abbracciare le autentiche tradizioni piemontesi, trasformate in opere d’arte culinarie. La battuta di fassona, il vitello tonnato, i Raviolini del plin al burro del Monregalese su crema di raschera, la Tarte tatin di zucca, miele e blue d’Aosta e il Petto d’anatra e nocciole sono solo alcune delle delizie che la cucina propone con maestria e passione. Ogni piatto è un viaggio sensoriale attraverso i sapori distintivi del Piemonte, trasformando ogni cena in un’esperienza unica e memorabile.

Ma un altro elemento che fa brillare la Casa del Barolo come una stella durante le festività è, senza dubbio, il suo tesoro più prezioso: il vino. Tra le etichette d’eccellenza, spicca il Nebbiolo dell’azienda Ratti, conosciuto come Nebbiolo Ochetti. Questo vino di alta qualità, proveniente dai vigneti del Roero e delle Langhe, è un autentico gioiello piemontese. La sua storia affonda le radici nel 1600, quando già deliziava le cantine di Casa Savoia.

 

Il Nebbiolo Ochetti si distingue per la sua classe e la sua vivacità spontanea. Aromi di piccoli frutti rossi, tannini morbidi e l’espressione distintiva del Nebbiolo lo rendono un vino di rara eleganza e armonia. Ogni sorso è un invito a scoprire e apprezzare la vera essenza del Piemonte, una poesia gustativa che racconta la storia delle colline e dei vigneti che lo hanno generato.

Quindi, se state cercando un’esperienza culinaria straordinaria in questo periodo di festività, la Casa del Barolo a Torino è il rifugio perfetto. Lasciatevi avvolgere dall’atmosfera calda e accogliente, immergetevi nei piaceri della cucina piemontese e sollevate i vostri calici con un bicchiere di Nebbiolo Ochetti. La combinazione di tradizione e innovazione, di sapori intensi e calore umano, renderà la vostra visita a Casa del Barolo un ricordo incancellabile.

Il viaggio attraverso i piaceri gastronomici della Casa del Barolo è un’ode ai sensi, un’occasione per celebrare la convivialità e la ricchezza della cultura enogastronomica piemontese. Ogni boccone è una sinfonia di sapori, e ogni sorso di Nebbiolo Ochetti è un affondo nei ricordi di secoli di passione vinicola.

In conclusione, la Casa del Barolo a Torino è più di un semplice ristorante; è un rituale gastronomico che celebra le tradizioni senza perdere di vista la modernità. Un luogo dove il calore invernale si fonde con i sapori piemontesi, creando un’esperienza che non solo soddisfa l’appetito ma avvolge ogni commensale in un abbraccio caloroso di autenticità e gusto. La Casa del Barolo è il luogo dove il piacere della tavola si unisce alla magia delle festività, regalando momenti preziosi da condividere con amici e familiari.

CRISTINA TAVERNITI

 

Gli oli torinesi di Evo School, la sorpresa dell’olio subalpino alle ATP Finals

Oli torinesi promossi a pieni voti da Evo School e Coldiretti Torino.

Tra gli eventi collaterali delle Nitto Atp Finals Coldiretti Torino ha organizzato un evento dedicato alla promozione dell’olio della provincia di Torino. A Casa Gusto, con il contributo della Camera di Commercio, si è così svolta la degustazione guidata di oli, dal titolo: “La sorpresa dell’olio torinese”. Grazie alla guida esperta di Antonio Capone della Evo School di Unaprol, il Consorzio olivicolo italiano della famiglia Coldiretti, 50 persone hanno assaggiato oli prodotti in un territorio, quello torinese, che fino a pochi anni fa non aveva ulivi.

«Coldiretti – ha detto il presidente delle federazione provinciale, Bruno Mecca Cici – incoraggia da sempre l’innovazione in agricoltura. Per questo non potevamo non cogliere l’opportunità delle finali del campionato di tennis più importante del mondo per fare conoscere questa novità incredibile dell’olio prodotto sulle fasce pedemontane e collinari di un territorio come il nostro che non ha mai prodotto olive. Anche questo è un segno del cambiamento climatico, un fenomeno nuovo che ci prepariamo a governare sostenendo la produzione di un olio di qualità che sperimenta varietà e metodi di coltivazione che meglio si adattano alle nostre caratteristiche ambientali».

«Quelli che abbiamo assaggiato sono oli che ci hanno convinto – ha osservato Antonio Capone – Tutti hanno le caratteristiche di oli di qualità, ricchi di antiossidanti e di profumi».

Alla degustazione è intervenuto Fulvio Castagna, presidente dell’Associazione piemontese olivicoltori che conta circa 300 iscritti e che ha portato oli della collina morenica ovest di Ivrea tra cui un blend e un olio monocultivar da olive Leccio del Corno.

Per l’olio del Torinese è appena un esordio ma il futuro sembra già tracciato. «Come torinesi arriviamo ultimi tra i territori italiani dell’olio extravergine – sottolinea Castagna – Ma proprio perché arriviamo dopo la lunga tradizione degli altri territori italiani abbiamo fatto tesoro dell’esperienza e soprattutto abbiamo sperimentato le varietà e le zone di esposizione che meglio si adattano al clima sempre più caldo ma dove ci sono sempre le incognite delle gelate e dei picchi di freddo».

Questa olivicoltura di adattamento, moderna proprio perché non deve rispettare nessuna tradizione agricola, è stata testimoniata dagli oli e dalle esperienze dell’azienda agricola “La Mimosa”, sulle colline di Pinerolo; dall’azienda sulle colline di Bricherasio “Salfrutta” che oltre i kiwi ora produce anche olio; dall’agriturismo “La Civignola” sulle colline di Casalborgone, che oltre a quella delle nocciole ha intrapreso la strada dell’olio; dall’azienda agricola “Agriforest” di Almese che produce olio sul versante morenico esposto a sud all’imbocco della valle di Susa; dall’Azienda agricola “La Turna” di Settimo Vittone all’imbocco con la valle d’Aosta; all’azienda agricola Buemi di Piverone sulla Serra d’Ivrea.

In provincia di Torino sono 33 gli ettari destinati all’olivicoltura da olio. La produzione è di circa 1300 quintali di olive appartenenti a una dozzina di cultivar diverse resistenti alle gelate. Da questa produzione si ricavano 19.500 litri di olio extravergine.

La Brioche Speciale ATP: Il Cuore Goloso del Grande Torneo a Torino

L’evento tennistico che da tre anni a questa parte- le Atp Finals- sta mettendo la città di Torino non più dietro le quinte del settore turistico, ma sul palcoscenico delle mete di viaggio più ambite, si sta rivelando particolarmente attrattiva anche per le espressioni gastronomiche e di pasticceria che chef e maitre patissier hanno creato: a sottolineare come anche il settore più ” mangereccio” e tradizionale piemontese, ripone entusiasmo nell’accogliere l’importante manifestazione di stampo sportivo e di respiro internazionale

 

Per l’occasione del grande Torneo di Tennis, dunque, il laboratorio di pasticceria della Farmacia Del Cambio – locale ormai nel cuore dei torinesi e dei turisti, considerato emblema della storia culinaria della cittá – si distingue con la creazione della Brioche Speciale ATP. Questa interpretazione unica della classica Veneziana è frutto dell’ingegno e della maestria del nostro team di pasticceria.

Tra le molte storie da narrare, emerge una verità tangibile: la Farmacia Del Cambio, con il suo legame radicato nella storia di Torino, rende omaggio alla città attraverso creazioni culinarie di eccellenza. In occasione di questo straordinario evento, svela una reinterpretazione avvincente e golosa della sua iconica Veneziana: un impasto soffice e avvolgente, custode di una generosa farcitura di crema pasticcera. Un’invenzione che trasforma il gusto in un’esperienza sensoriale unica, da gustare in uno degli scenari più raffinati della città: Piazza Carignano.

 

La brioche speciale sarà disponibile presso il laboratorio, da gustare sul momento o da asporto, fino al 19 novembre, giornata di chiusura del torneo. 

Naturalmente, la produzione della Farmacia del Cambio prosegue giornalmente per addolcire il palato degli appassionati e dei più curiosi, accomodati in ambienti regali e profumati di storia.

CHIARA VANNINI

Insalata russa “insolita” e super-light

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La Ricetta della Cuoca Insolita

 

Chi è La Cuoca Insolita
La Cuoca Insolita (Elsa Panini) è nata e vive a Torino. E’ biologa, esperta in Igiene e Sicurezza Alimentare per la ristorazione, in cucina da sempre per passione. Qualche anno fa ha scoperto di avere il diabete insulino-dipendente e ha dovuto cambiare il suo modo di mangiare. Sentendo il desiderio di aiutare chi, come lei, vuole modificare qualche abitudine a tavola, ha creato un blog (www.lacuocainsolita.it) e organizza corsi di cucina. Il punto fermo è sempre questo: regalare la gioia di mangiare con gusto, anche quando si cerca qualcosa di più sano, si vuole perdere peso, tenere a bada glicemia e colesterolo alto o in caso di intolleranze o allergie alimentari.
Tante ricette sono pensate anche per i bambini (perché non sono buone solo le merende succulente delle pubblicità). Restando lontano dalle mode del momento e dagli estremismi, sceglie prodotti di stagione e ingredienti poco lavorati (a volte un po’ “insoliti”) che abbiano meno controindicazioni rispetto a quelli impiegati nella cucina tradizionale. Usa solo attrezzature normalmente a disposizione in tutte le case, per essere alla portata di tutti.

Calendario corsi di cucina ed eventi con La Cuoca Insolita alla pagina https://www.lacuocainsolita.it/consigli/corsi/

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Insalata russa “insolita” e super-light


L’insalata russa è un classico: si trova in tavola in mille occasioni ed è buonissima. Ma c’è un piccolo problema: ha un potere calorico e un contenuto di grassi micidiali. Se però non volete rinunciare, c’è un modo per prepararla con il 75% di calorie e il 95% di grassi in meno rispetto alla ricetta tradizionale. Ma come fa ad essere così buona? Anche se è senza uova né patate ed è super-light, è deliziosa. Non preoccupatevi di deludere i vostri ospiti: quando scopriranno il segreto della vostra ricetta non potranno più farne a meno!

Tempi: Preparazione (45 min); Cottura (10 min).
Attrezzatura necessaria: pentola per cottura a vapore con cestello, coltello a lama liscia e tagliere, minipimer, grattugia per scorza di limone, colino
Ingredienti per 4 persone:
Per le verdure:
⦁ Piselli surgelati – 100 g
⦁ Carote – 100 g
⦁ Topinambur (o patate) – 100 g
Per la maionese super-light:
⦁ Fagioli bianchi di Spagna – 200 g
⦁ Latte di soia o di canapa – 50 g
⦁ Succo di limone – 25 g
⦁ Scorza di ½ limone – 2,5 g
⦁ Olio e.v.o. –2 cucchiaini
⦁ Sale fino integrale di Sicilia – 6 pizzichi (1,5 g)
⦁ Curcuma in polvere – 1 punta di cucchiaino
⦁ (per chi vuole: Filetti di sgombro al naturale – 50 g)

Approfondimenti e i consigli per l’acquisto degli “ingredienti insoliti” a questo link: https://www.lacuocainsolita.it/ingredienti/

Difficoltà (da 1 a 3): 1 Costo totale: 3 €
Perché vi consiglio questa ricetta?
⦁ Il vostro medico vi ha detto di eliminare le Solanaceae (es. patate, melanzane, pomodori e peperoni) dalla dieta, ma voi ne andate pazzi? Nessun problema! Qui userete i topinambur al posto delle patate! Il risultato è sorprendente e fa bene anche a chi vuole tenere a bada la glicemia.
⦁ Se non volete usare il latte di soia, potete usare il latte di canapa: è uno dei pochi alimenti di origine vegetale che contiene tutti gli aminoacidi essenziali (quelli che il nostro organismo non sa produrre da solo) che servono per formare le proteine. In alternativa anche il latte vaccino può andare benissimo.
⦁ In una porzione da 200 g, solo 125 Kcal al posto di 535 Kcal circa della ricetta tradizionale (il 75% in meno! Si, avete letto bene…).
⦁ Pochissimi grassi: meno di un cucchiaino di olio a porzione… Il 95% in meno di grassi rispetto alla ricetta tradizionale. Ideale quindi anche per chi ha problemi con il colesterolo e a chi vuole perdere qualche chilo.

Preparazione
LE VERDURE
Pelate e tagliate le carote e i topinambour a dadini piccoli, di massimo 1 cm di lato. Cuocete a vapore le verdure separatamente. Se usate la pentola a pressione i tempi sono questi: piselli surgelati (5 min), carote (5 min), topinambur (3 min). Se avete una pentola normale il tempo è il doppio. Se usate le patate il tempo in pentola a pressione è di 2 min.
LA MAIONESE SUPER LIGHT
Spremete il limone e filtrate il succo su un colino. Grattate la scorza del limone e mescolatela al succo e a tutti gli altri ingredienti nel bicchiere del minipimer, per frullate fino ad ottenere un composto cremoso e senza pezzi.
LA PREPARAZIONE DELL’INSALATA RUSSA “INSOLITA”
Mescolate le verdure e la maionese super-light. Mettete tutto nel contenitore che sceglierete per dare la forma al vostro antipasto. Schiacciate bene, livellate e capovolgete il contenitore su un piatto di portata. Potete decorare a piacere.

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A chi è adatta questa ricetta?
Senza uova. In più, usando il latte di canapa, anche chi è allergico a soia o latte può mangiare questa insalata russa “insolita”.

 

 

 

 

 

 

 

Valori nutrizionali
Una porzione della ricetta della Cuoca Insolita a confronto con la stessa porzione della ricetta tradizionale con maionese, uova e tonno sott’olio:

Cioccolato d’autore a piazza dei Mestieri dedicato a diciannove donne che hanno fatto la storia

Piazza dei Mestieri propone il Cioccolato d’autore in confezioni dedicate a diciannove donne che hanno fatto la storia. Si tratta di una selezione di praline creative con un packaging altrettanto creativo. Ogni scatola racconta la storia di una grande donna con un disegno e una grafica studiati con il supporto dell’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di rinnovare la tradizionale offerta di regalistica della Piazza e ribadire i valori fondanti di integrazione, condivisione e formazione.

“Abbiamo scelto di dedicare a un volto femminile ogni confezione della nuova gamma di cioccolato artigianale – spiega Pietro Casaluci, graphic designer e responsabile comunicazione de La Piazza dei Mestieri, che ha elaborato le immagini con l’ausilio dell’intelligenza artificiale e tecniche di digital painting – Crediamo nel potere e nella forza comunicativa delle donne e vogliamo celebrarne l’unicità, non solo la bellezza esteriore. Con questa collezione vogliamo invitarvi a riflettere sul ruolo cruciale che le donne hanno nella nostra società e riconoscere che con la loro passione, tenacia e resilienza, sono capaci di ispirare e cambiare il mondo. Le nuove confezioni sono già disponibili nella bottega di Piazza dei Mestieri e online sul sito www.cioccolatodellapiazza.it, e rappresentano un contributo per la Giornata Nazionale contro la violenza sulle donne, che cadrà sabato 25 novembre, oltre a essere un’ottima idea per i regali di Natale”.

L’anima del laboratorio della Piazza è la chef chocolatier Marina Minniti, che propone tre nuove linee di praline ispirate dalla tradizione, che hanno reso il cioccolato di Torino famoso nel mondo: la linea classica, di cui distinguiamo varie confezioni a seconda delle dimensioni, quale la mini, declinata in tre forme e gusti diversi, la medium, la large e la extralarge; la linea exotic che si basa su gusti sorprendenti e note più raffinate di cacao, che puntano a conquistare anche altri sensi, quali la vista; la linea noir che vale la pena di essere degustata in compagnia. La cura delle confezioni ha sempre caratterizzato la proposta di Piazza dei Mestieri come nel progetto CioccolArt, in collaborazione con Torino Storia, dove alcuni dei simboli più amati di Torino sono stati la fonte di ispirazione per l’ideazione del packaging di prodotti interpretati in chiave visuale e artistica inedita. Le nuove confezioni d’autore sono dedicate a diciannove donne che hanno cambiato il mondo, da Giovanna d’Arco a Hannah Arendt, da Rosa Parks a Marie Curie, dalla suffragetta Emmelin Pankhurst alla stilista Cocò Chanel, passando per personaggi meno conosciuti come Song Qingling e Raicho Hiratsuka, pionieri del femminismo in Cina e Giappone, Wangari Maathai, prima donna africana a ricevere il Premio Nobel per la Pace, e la poetessa ucraina Lesya Ukrainka. Sono quattro le donne italiane scelte: Maria Montessori, Alda Merini 3, ancora in vita, Samantha Cristoforetti e la fisica Fabiola Gianotti.

La particolarità della creazione grafica del packaging è che è stata elaborata, nell’ambito del progetto Ium Art, dal laboratorio creativo di Piazza dei Mestieri attraverso l’ausilio di strumenti di intelligenza artificiale e generativa. Nel processo creativo l’intelligenza artificiale può suggerire soluzione e estetiche singolari e imprevedibili, ma la creatività e l’esperienza degli autori rimangono fondamentali nello sviluppo del design, in quanto sono loro a immaginare il progetto artistico, a fornire gli input necessari all’elaborazione, a modificare e affinare le immagini prodotte dall’intelligenza artificiale stessa sulla base della propria sensibilità estetica, per creare opere che siano innovative, espressive e uniche.

Infine, Piazza dei Mestieri è un prezioso luogo di educazione, formazione professionale e aggregazione per i giovani, che consente di contrastare la loro dispersione scolastica attraverso una proposta educativa che rende loro realistica e effettiva la possibilità di successo di entrare nel mondo del lavoro. Al suo interno sono operanti specifiche unità produttive in cui gli allievi possono fare le prime esperienze di apprendistato, come il ristorante dello chef Maurizio Camilli, il birrificio artigianale, il forno e la tipografia.

Mara Martellotta

 

PizzaVillage@Home, ecco le tappe di novembre

Torino, dal 16 al 19, e Bari, dal 23 al 26, le sedi dell’evento.

 

Rush finale per il tour italiano di promozione della pizza che, dopo le città di Palermo, Padova e Bologna,  conclude il suo ciclo di appuntamenti prima al Nord e poi al Sud Italia

 Saranno le città di Torino e Bari ad ospitare le tappe conclusive del tour italiano della pizza che vede come attori principali i migliori pizzaioli napoletani. Il circuito del Coca-Cola Piazza Village@Home, dopo le tappe di Palermo, Padova e Bologna, propone gli ultimi due appuntamenti in programma: nel capoluogo piemontese, dal 16 al 19 novembre e, successivamente, quello di Bari dal 23 al 26.

Top player dell’evento torinese saranno i maestri napoletani della pizza: Gino e Toto Sorbillo, Vincenzo Capuano, Antonio Falco, Errico Porzio, insieme a Luca Angelilli di Pummarò, Vincenzo Mammino e Massimo Ranieri di Rossopomodoro.

La formula della manifestazione, che consente di poter apprezzare sulla propria tavola le diverse pizze realizzate negli hub di produzione temporanei, allestiti nel cuore delle città ospitanti, e consegnate a casa grazie ai corrieri di Glovo, delivery partner dell’iniziativa, avrà una novità grazie alla modalità menù degustazione. Al momento dell’ordine, infatti, il pubblico indicherà solo il numero delle pizze desiderate e riceverà, oltre alla consegna gratuita della classica gift bag con i prodotti omaggiati dai partner dell’evento, una degustazione di pizze selezionate tra quelle proposte dai Maestri pizzaioli.

Ma l’appuntamento con il Coca-Cola Pizza Village@Home, per la tappa di Torino, inizierà in anticipo, grazie alla pre-sale. Da lunedì 13 a mercoledì 15 novembre sarà possibile prenotare la propria pizza, assicurandosi la ricezione della combo pizza+special box al costo di soli 5 euro, mentre nei giorni dell’evento il costo sarà di 10 euro, sino ad esaurimento degli ordini effettuabili.

Altra novità di questa edizione è la realizzazione di una masterclass, per insegnare al pubblico i segreti della pizza. Saranno dieci i fortunati che potranno apprendere, giovedì 16 nella pizzeria Antica Pizzeria da Michele, la maestria per preparare la pizza in casa. Tutti potranno aderire all’iniziativa sui social della manifestazione, grazie ai loro commenti più originali e seducenti, ispirati al dialetto napoletano.

 Anche a Torino prosegue la mission solidale dell’evento. Fondazione Banco Alimentare Onlus, charity partner dell’iniziativa, opererà al fianco degli organizzatori per raggiungere l’obiettivo dello “spreco zero” e sostenere i meno fortunati. Inoltre, anche nella città sabauda, a Banco Alimentare saranno consegnate le materie prime non utilizzate e donate anche 1.000 pizze, per aiutare chi si trova in difficoltà.

    Per il terzo anno consecutivo Coca-Cola conferma la sua partecipazione, in qualità di title sponsor. Pizza e Coca-Cola resta il binomio perfetto, una combinazione che mette tutti d’accordo, ideale per trascorrere un momento con gli amici o con la famiglia all’insegna del divertimento e della convivialità.

    L’evento si svolge con il sostegno del founding partnerMulino Caputo, da sempre supporter del progetto PizzaVillage, e degli official partner: Leffe, Latteria Sorrentina, Ciao-Il Pomodoro di Napoli, Caffè Kenon, Pringles. Delivery partner esclusivo Glovo.

Pasticceri e pasticcini nel sabato di DolcissimArte

 PANE E CIOCCOLATO

 

  Dal 10 al 12 novembre, la città di Torino diventa la capitale della pasticceria artigianale di alta qualità con la seconda edizione di DOLCISSIMArte, la rassegna organizzata da Ascom Epat per celebrare la maestria e l’eleganza dei Maestri Pasticceri del Piemonte con golosi appuntamenti aperti al pubblico e degustazioni gratuite.

Fitto il programma della seconda giornata, sabato 11 novembre, con le iniziative Pasticceri in VetrinaPasticcini in Carrozza e Pane e Cioccolato.

«La seconda edizione di DOLCISSIMArte – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – è dedicata alla valorizzazione della pasticceria piemontese. Ascom Confcommercio Torino e provincia ed Epat hanno intuito che nel panorama di promozione dell’enogastronomia c’era ancora un grande spazio per il settore della pasticceria. Per questo motivo lo scorso anno abbiamo realizzato la prima edizione e grazie al successo avuto abbiamo consolidato l’evento e lo riproponiamo ampliato e arricchito. 

Il Piemonte è leader nella pasticceria, soprattutto nelle produzioni ‘mignon’. Per questo ci impegniamo fortemente nel far conoscere sempre di più il nostro settore dolciario anche ai visitatori e ai turisti, che restano immancabilmente estasiati ad ogni assaggio delle nostre meravigliose produzioni».

Dopo la prima giornata di venerdì, anche sabato sono protagonisti i “Pasticceri in Vetrina”: dodici pasticceri in altrettanti negozi del centro per un intrigante tour esperienziale di esibizioni e show pastry ‘a sorpresa’ nelle vetrine dei negozi del centro di Torino. Le esibizioni sono aperte gratuitamente al pubblico e prevedono la degustazione dei dolci realizzati.

Si inizia alle ore 11.00, nel negozio di elettrodomestici Gamer, in via Po 2 che ospita la pasticceria Dolcissimo di Orbassano, mentre il negozio di accessori moda, bijoux e idee regalo De Wan, in piazza San Carlo 132, è pronto per accogliere le creazioni della pasticceria Stillitano di Torino.

Alle 12.00 la pasticceria Ugetti di Bardonecchia si esibirà nel nuovo negozio Breitling di piazza San Carlo 169.

Il programma riprende dopo pranzo alle 15.00 con la pasticceria Il Dolcino di La Loggia al negozio di abbigliamento Secret Garden, in via Carlo Alberto 30. Alle 15,30 la pasticceria Raimondo è al negozio di articoli per la casa De Carlo in via Carlo Alberto 36.

Alle 16.00 la pasticceria Avidano di Chieri è al negozio di borse Baronio, in via Po 48, mentre la pasticceria Dell’Agnese di Torino è alla Peter’s Tea House di via Mazzini 7G e la pasticceria torinese Orsucci è nell’altro store De Carlo in via Cesare Battisti 5.

L’ultimo appuntamento della giornata è alle 17.00 da Monticone Fabbrica Occhiali, in via Lagrange 31, che ospita la pasticceria La Baita di Caselle.

«Grazie a questa iniziativa – evidenzia l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio – mettiamo in vetrina non soltanto prodotti di eccellenza con storie secolari ma la qualità che è l’unico ingrediente non imitabile sul mercato globale. Se le nostre imprese artigiane riescono ad essere competitive, è proprio grazie alla lavorazione precisa, minuziosa, eseguita manualmente che accresce il valore del prodotto finale tanto da renderlo unico».

Inoltre, alle 11.00 e alle 14.00 ci saranno i Pasticcini in Carrozza: a bordo del tram turistico, il caffè del mattino e del dopo pranzo diventa dolcissimo con un Maestro Pasticciere, i pasticcini piemontesi, una guida turistica e…Torino! L’iniziativa si ripete anche domenica 12 novembre.

Alle 14.30 i bambini potranno fare merenda in piazza Castello angolo via Garibaldi con Pane e Cioccolato: i maestri panificatori e i pasticceri preparano insieme una golosa merenda, gratuita fino a esaurimento.

 

Durante DOLCISSIMArte, inoltre, i maestri gelatieri rendono omaggio alla pasticceria piemontese con il gusto creato appositamente “Zabaione e Paste di Meliga“.

DOLCISSIMArte racconta una storia di eccellenza, scritta dalla creatività e dal saper fare dei Maestri Pasticceri piemontesi. Una storia che affonda le radici nel passato e che ancora oggi possiamo assaporare nelle pasticcerie storiche, molte delle quali hanno più di 200 anni. E accanto a queste, le nuove proposte dei Maestri Pasticceri che sperimentano e innovano una tradizione che non ha eguali.

Organizzata da ASCOM EPAT, con il sostegno e la collaborazione di Regione Piemonte, DMO Visit Piemonte, Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Turismo Torino, Unioncamere, FIPE e le Amministrazioni locali dei territori coinvolti, DOLCISSIMArte chiama a raccolta i pasticceri di Torino e del Piemonte per far scoprire al pubblico un’eccellenza dalla storia secolare, espressione di un saper fare unico con solide radici nella tradizione e grande voglia di sperimentare e innovare.

“Fiera Nazionale di San Martino” A Chieri, la 45^ edizione

In mostra i grandi valori della tradizione agricola promuovendo le eccellenze gastronomiche del Chierese – Carmagnolese

Dal 10 al 14 novembre

Chieri (Torino)

Saranno cinque giorni intensi dedicati alla promozione del territorio e delle sue più peculiari risorse: non solo dal punto di vista della cultura enogastronomica, ma anche sotto l’aspetto del paesaggio, della storia e della sostenibilità. Da venerdì 10 a martedì 14 novembre, la Città di Chieri ospiterà, come da tradizione, la “Fiera Nazionale di San Martino”: 45^ edizione dedicata al Santo originario della Pannonia (l’attuale Ungheria, Sabaria, 316 circa – Candes Saint-Martin, 397) , vescovo e militare romano, fra i fondatori del monachesimo in Occidente e fra i primi Santi non martiri proclamati dalla Chiesa cattolica, che esercitò il suo ministero nella Gallia del tardo impero romano.


Ad  aprire la manifestazione, come lo scorso anno, saranno le musiche dal repertorio “tradizional-popolare” dei “Musicanti di Riva presso Chieri”, che venerdì 10 novembre,alle 21, in “Sala Conceria” (via Conceria, 2) proporranno i loro “quadri teatral-musicali” in lingua piemontese (ingresso libero)per poi animare anche il pomeriggio disabato 11 novembre alla “Chiesa di San Filippo” (via Vittorio Emanuele II). Sempre nella giornata di sabato sarà presentata la ricerca sulla “Religiosità Popolare”, un lavoro che ha coinvolto diverse amministrazioni del “Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese” e varie Associazioni del territorio.

Dopo l’inaugurazione ufficiale – sabato 11 novembre, ore 15, in piazza Cavour, alla presenza delle Istituzioni locali – molte saranno, anzi tutto, le occasioni per gustare la “cucina locale”: dal “Pala Bagnacaoda” alle “cucine di strada” e di “tradizione locale” , dagli stand delle varie Pro Loco al “Piatto di San Martino”, che sarà proposto dai ristoratori per promuovere i prodotti d’eccellenza del “Distretto del Cibo”. In Piazza Umberto sarà possibile degustare il “Freisa” e i vini della collina torinese, grazie all’“expertise” del “Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e dei vini della Collina Torinese”. Ma non di sole leccornie per il palato vivrà la Festa. Tante e per tutti i gusti le iniziative messe in agenda. Alcuni esempi: le attività gratuite proposte dalle migliori “Fattorie Didattiche” presenti sulla centrale Via Vittorio Emanuele II e i “Laboratori di “CAMST” (Gruppo leader nei servizi di ristorazione collettiva), così come la visita al “Museo Diffuso della Vita Contadina” a cura dell’Associazione “La barca nel bosco”. Si potrà anche partecipare a passeggiate, biciclettate, degustazioni evisite guidate alla scoperta di Chieri e del suo contado, trasformando i chieresi e i non chieresi in turisti pronti a stupirsi delle bellezze e dei sapori che caratterizzano i luoghi. Fiori all’occhiello del programma saranno ancorala “Mostra Mercato” delle eccellenze agro-alimentari piemontesi e italiane, la “Fiera Agricola” con esposizione di piccoli animali da cortile e di macchine agricole curata dalla “Pro Chieri”, il tradizionale “Mercatone” della domenica e del martedì ed il Luna Park per grandi e piccini in Piazzale Quarini. Autentica “novità” di quest’anno – che va ad affiancarsi a concerti, convegni, animazione itinerante, visite guidate e tour alla scoperta della Città – sarà il “WELCOME CHIERI”, un itinerario che consente di entrare nel cuore della città, tra storia, miti, leggende e luoghi da non perdere, scoprendo le numerose Chiese di notevole pregio, tra le quali la “Cappella Gallieri” (finita di costruire probabilmente dall’architetto Bernardo da Venezia nel 1437) all’interno del Duomo, oltre a svelare tracce della “storia ebraica” della Città e a degustare specialità tipiche (necessario prenotarsisu www.turismoturino.org ).

E non finisce qui!

Nella settimana della “Fiera”, il “Museo del Tessile” chierese darà a tutti,  venerdì 10 novembredalle 15 alle 18, la possibilità di accesso gratuito per presentare le nuove “stazioni tattili” con campionari realizzati da Lisa Fontana, giovane “textile artist”, lavorando sulle  cassettiere di pregio appartenute al “Museo Egizio” di Torino,donate alla “Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile” dai “Musei Reali” ed ora impiegate quali “stazioni tattili”, con campioni tessuti a mano impiegando filati naturali di lino, canapa, bambù, ortica, ma anche vari tipi di seta e fibre eco-sostenibili di nuova generazione prodotte dalla “Lenzing”.  Grazie ai fondi regionali pervenuti sono state poste in opera anche altre migliorie tese a facilitare l’accessibilità del “Museo del Tessile”, come il rinnovato, dallo scenografo Claudio Zucca, portone al civico 6 di via Santa Chiara e l’ingresso, oggetto di interventi mirati anti-barriere architettoniche in via Giovanni Demaria, da parte del restauratore Bruno Eterno.

Programma completo della “Fiera” su: www.comune.chieri.to.it

g.m.

Nelle foto: “Fiera Nazionale di San Martino” immagini di repertorio

Chisone e Germanasca “Valli del gusto” premiate da Slow Food

La cucina come mezzo di rilancio del turismo montano

Primo riconoscimento per queste montagne grazie alla Foresteria di Massello, inserita nelle “Osterie d’Italia”

Arriva un riconoscimento da Slow Food per le Valli Germanasca e Chisone.  Nell’edizione 2024 della guida “Osterie d’Italia” compare infatti, per la prima volta, la Foresteria di Massello, che si trova proprio all’ingresso di Massello, 59 abitanti e 1188 metri d’altitudine. La guida valorizza ed elegge i locali che si distinguono per cucina, ma anche accoglienza autentica e ricerca e promozione del territorio ed è un prezioso riconoscimento che premia il grande sforzo che si sta facendo in quest’area del Pinerolese.

 

«Questo riconoscimento alla Foresteria Massello è sicuramente condiviso con orgoglio dal Consorzio turistico Pinerolese e Valli e deve essere uno stimolo per tutti coloro che in diverse forme offrono accoglienza – dice Rossana Turina, la presidente del Consorzio turistico Pinerolese e Valli, realtà che a maggio ha festeggiato due anni di vita ed è nata per promuovere quest’area della provincia torinese – La cucina è fondamentale, ma ancor di più la professionalità dell’accogliere: tutt’altro che banale e che dovrebbe diventare materia di studio nelle scuole di formazione di settore».

 

A pagina 82 della guida Slow Food, compare la Foresteria gestita, da una dozzina d’anni, da Loredana Fancoli, valtellinese trapiantata in questi valli. Un salto dalle montagne della Lombardia a quelle piemontesi dietro a un sorriso e la voglia di aprirsi al turismo e all’innovazione.

La guida, in particolare, premia l’offerta di selvaggina della Foresteria: arriva da filiera controllata e si trasforma in portate sfiziose che sanno andare oltre alla canonica proposta della cucina di montagna, dal carpaccio di cervo al timo serpillo al patè di camoscio alla tagliatelle della casa con ragù di selvaggina. «I secondi sono un trionfo di carni», si legge nel volume che menziona il filetto di daino in crosta di robatà e il filetto di cinghiale con mele caramellate.

 

In cantina soprattutto rossi piemontesi, vini del territorio pinerolese: Autin, Dellerba, Scuola Malva Arnaldi, vini eroici locali come il Ramiè di Pomaretto e un assortimento di vini valtellinesi Rainoldi. La birra è rigorosamente artigianale e locale: Beba di Villar Perosa.

 

«La cucina, si caratterizza come uno degli elementi che stanno riportando in auge il turismo montano nelle Alpi occidentali: una serie di piatti originali che mantengono uno stretto legame con la terra e le consuetudini culinarie locali anche e soprattutto nel reperimento delle materie prime a km zero» dice Loredana Fancoli che sottolinea come verdure, formaggi, salumi  e carne siano di produzione locale.

 

Va detto che la Foresteria ha già altri riconoscimenti. Uno è il marchio di qualità YES Hotel della Camera di Commercio di Torino, unica struttura nel Pinerolese ad averlo. Un’attenzione alla accessibilità è data invece dall’adesione a Turismabile.

 

La menzione è un riconoscimento anche per Massello che punta sempre di più a essere una meta turistica grazie alla rete sentieristica, a bellezze naturali come la maestosa cascata del Pis, simbolo del paese a quota circa 2.000 metri d’altitudine,  e  la vetta del Bric Ghinivert (3037 m), ma anche a percorsi per mtb e la rete ecomuseale. La guida non manca di fare riferimento alle montagne qui intorno, terre di resistenza valdese.

 

La pasticceria piemontese è una “DolcissimArte” e conquista Torino

Tre giorni a tutto gusto per conoscere una pasticceria unica al mondo con tanti appuntamenti in città, tra ‘Pasticceri in vetrina’, ‘Pasticcini in carrozza’, ‘Pane e cioccolato’. Da quest’anno anche i gelatieri entrano nel mondo DOLCISSIMArte.

Torino, 8 novembre 2023 – Dal 10 al 12 novembre, la città di Torino diventa la capitale della pasticceria artigianale di alta qualità con la seconda edizione di DOLCISSIMArte, la rassegna che celebra la maestria e l’eleganza dei Maestri Pasticceri del Piemonte con golosi appuntamenti aperti al pubblico.

Organizzata da ASCOM EPAT, con il sostegno e la collaborazione di Regione Piemonte, DMO Visit Piemonte, Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Turismo Torino, Unioncamere, FIPE e le Amministrazioni locali dei territori coinvolti, DOLCISSIMArte chiama a raccolta i pasticceri di Torino e del Piemonte per far scoprire al pubblico un’eccellenza dalla storia secolare, espressione di un saper fare unico con solide radici nella tradizione e grande voglia di sperimentare e innovare.

La tre giorni più dolce dell’anno vede i Maestri Pasticceri piemontesi impegnati in diverse iniziative.

PASTICCERI IN VETRINA

Venerdì 10, al pomeriggio, e sabato 11 novembre, tutto il giorno, un intrigante programma di esibizioni e show pastry prende vita nelle vetrine dei più prestigiosi negozi del centro di Torino. Un tour esperienziale in 12 famosi negozi, dove i maestri pasticceri si esibiscono con le loro preparazioni più apprezzate e le offrono in degustazione al pubblico.

PASTICCINI IN CARROZZA

Sabato 11 e domenica 12 novembre il caffè del mattino e del dopo pranzo diventano un’esperienza indimenticabile a bordo del tram gourmet, accompagnati da un Maestro Pasticcere e dalle sue creazioni, mentre le guide turistiche GIA Ascom rivelano la storia ‘dolce’ di Torino.

PANE E CIOCCOLATO

Sabato 11, al pomeriggio, i Maestri Panificatori e i Maestri Pasticceri preparano insieme una merenda golosa a base di pane e cioccolato per tutti i bambini, in piazza Castello.

E dalla pasticceria l’orizzonte si amplia alla gelateria. I Maestri Gelatieri Ascom Epat hanno infatti creato il gusto DOLCISSIMArte a base di zabaione e paste di meliga in omaggio ad una delle preparazioni più note della pasticceria piemontese.


DOLCISSIMArte racconta una storia di eccellenza, scritta dalla creatività e dal saper fare dei Maestri Pasticceri piemontesi. Una storia che affonda le radici nel passato e che ancora oggi possiamo assaporare nelle pasticcerie storiche, molte delle quali hanno più di 200 anni. E accanto a queste, le nuove proposte dei Maestri Pasticceri che sperimentano e innovano una tradizione che non ha eguali.

Il settore della pasticceria ha voglia di farsi conoscere e di farsi apprezzare.  Nel corso della conferenza stampa-evento di presentazione, nel prestigioso Salone delle Feste a Palazzo Madama, sono state, infatti, esposte circa 100 torte provenienti dai laboratori di ben 60 Maestri Pasticcieri del Piemonte, per la delizia degli occhi e del palato. Accanto alla nutrita rappresentanza dei pasticceri torinesi, quest’anno è particolarmente importante la presenza dalle altre province piemontesi: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Vercelli non hanno mancato di far sentire tutta la loro passione e maestria con splendide preparazioni dolciarie.

Una vetrina d’onore per un segmento di economia importante per il territorio e che non ha mai cessato la sua attività, nemmeno durante le guerre o le peggiori crisi.

Alla presenza degli assessori regionali al Commercio e Turismo Vittoria Poggio, all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, del Presidente del CdA di VisitPiemonte Beppe Carlevaris, del segretario generale della Camera di commercio di Torino Guido Bolatto, dell’assessore al Commercio del Comune di TorinoPaolo Chiavarino, delle istituzioni dei territori coinvolti e degli stakeholder del settore, la presidente di Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa e il vicepresidente di EPAT Ascom Giovanni Dell’Agnese hanno presentato DOLCISSIMArte 2023, seguito dal talk con Barbara Ronchi della Rocca e il critico enogastronomico Alessandro Felis, moderati dal giornalista Beppe Ganfolfo, che hanno illustrato la storia della pasticceria tra laboratori reali e forni di casa.

Importante anche la presenza degli sponsor: Inalpi Latterie prodotti alimentari, Reuccio nocciola del Piemonte, Rossetto Puratos, Belcolade cioccolato belga, il Consorzio per la Tutela e la valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese, Agrimontana azienda agricola, Caffè Costadoro, Tenuta Roletto e pastificio Perino.