Un viaggio tra i sapori e la freschezza dell’estate immersi in arte, cultura, musica, intrattenimento e bellezza grazie alla splendida location dei Giardini Reali di Torino
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IL PIZZAIOLO TORINESE OTTIENE IL PRIMO RICONOSCIMENTO PER IL SUO TELLIA LAB
LA GUIDA PANE & PANETTIERI DEL GAMBERO ROSSO GLI CONFERISCE I DUE PANI
A pochi mesi dall’apertura del nuovo Tellia Lab a Torino, il pizzaiolo Enrico Murdocco entra nella quarta edizione della Guida Pane & Panettieri d’Italia 2023 del Gambero Rosso con due pani.
Realizzato con lievito madre, il pane di Tellia è proposto in pezzature da 500 grammi (con un costo che varia dai 3 ai 4,5 euro) e viene prodotto con farine di Tipo 2, nelle versioni: Classico, Semola semintegrale di Senatore Cappelli bio, Farro, Multicereali, Alghe (senza sale con le alghe e la salicornia che sostituiscono la mancanza di sapidità) e il “Millegrani Integrale”.
“Ho deciso di iniziare a realizzare anche il pane – racconta Murdocco che vanta anche tre rotelle nella Guida alle Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso – per crescere nella mia professione di artigiano e un riconoscimento come questo, poco dopo l’apertura, è un grande stimolo per fare sempre meglio. La scelta di realizzare pezzature da 500 grammi – prosegue – è sicuramente inusuale, ma rappresenta un’attenzione nei confronti della nostra clientela che predilige pani più piccoli. Stiamo inoltre lavorando per l’inserimento in autunno, nella nostra gamma, di grissini e baguette su cui abbiamo iniziato le prime prove”.
Il pane di Tellia Lab è realizzato con farine differenti a seconda delle diverse tipologie: Antiqua Tipo 2 di Bongiovanni; Millegrani e Tumminia di Molini del Ponte; Senatore cappelli biologico macinato a pietra dell’Antico Molino Rosso.
Tellia, che Murdocco gestisce insieme al fratello Angelo dove realizza pizza romana in teglia con impasti ad alta idratazione e lunga lievitazione, si trova a Torino in: via San Tommaso 27c; corso Sebastopoli 241; via Maria Vittoria 20.
Per maggiori informazioni: www.tellia.it
Moscato Wine Festival apre a Baveno
Al via il tour in Italia di eventi di degustazione Go Wine
per valorizzare i tanti volti del vitigno Moscato
MOSCATO WINE FESTIVAL
IN TOUR
Otto tappe fino al 19 settembre
Si inizia stasera venerdì 8 luglio a Baveno, sul Lago Maggiore
L’associazione Go Wine promuove nel corso dell’estate 2022 la ventunesima edizione del Moscato Wine Festival, manifestazione finalizzata a promuovere la cultura del vino Moscato in varie parti d’Italia a un pubblico vasto e diversificato di enoappassionati.
Un’iniziativa che ha sempre accompagnato l’attività dell’associazione, come occasione per comunicare attraverso il Moscato più motivi di interesse: storia e cultura di un vino, la sua diffusione in tutte le regioni italiane e in molti paesi del mondo, differenti dimensioni produttive, fra importanti denominazioni e prodotti
di nicchia.
“Il Moscato – dicono da Go Wine – è uno tra i vitigni più antichi e diffusi al mondo e affonda le sue radici praticamente in tutte le regioni italiane, con una produzione molto diversificata. In alcuni casi segna la viticoltura di una regione, come nel caso del Moscato d’Asti, in altri rappresenta un’eccellenza in piccole produzioni, spesso legate a un virtuoso e lungimirante recupero ad opera dei viticoltori. Si presenta con volti, colori e tipologie diversi: dolce, passito, spumante, mentre intanto sono sempre più presenti le vinificazioni in secco proposte da molte cantine”.
Complessivamente il mosaico dei tanti Moscato è caratterizzato da un’estrema ricchezza, dove la nota aromatica – il comune denominatore – viene interpretata con stili ed etichette diverse.
E’ un mondo affascinante che Go Wine intende valorizzare, promuovere e diffondere: ecco dunque l’idea del “Tour” del Moscato Wine Festival, ovvero di un calendario di appuntamenti itineranti in diverse città italiane, ben 8 eventi con serata inaugurale venerdì 8 luglio a Baveno e chiusura lunedì 19 settembre a Bologna.
Il Tour nasce infatti dalla volontà di diffondere la cultura del vino Moscato, raggiungendo così un numero più significativo di persone. Sono degustazioni esclusive, mirate, dove enoappassionati e curiosi possono scoprire la complessità e diversificazione del vitigno, nelle sue tante espressioni e luoghi di produzione.
Sono circa 40 le cantine coinvolte nell’edizione 2022, per un numero complessivo di oltre 50 etichette in degustazione. Dopo prima tappa di a Baveno, sul lago Maggiore, il tour proseguirà poi con l’evento principale che, come ogni anno, si terrà nella città di Torino lunedì 11 luglio, e a seguire le tappe di Roma (mercoledì 13 luglio), Racconigi (giovedì 14 luglio), Milano (martedì 19 luglio), Savona (mercoledì 7 settembre), L’Aquila-Capestrano (sabato 20 agosto), Bologna (lunedì 19 settembre).
Estate 2022: nel negozio di piazza San Carlo
L’azienda di Cavallermaggiore rende disponibile anche quest’anno nel negozio di piazza San Carlo il suo gelato artigianale preparato solo con latte, panna e zucchero
L’estate è scoppiata e, con l’arrivo delle belle giornate e dei primi caldi, l’alleato ideale per i torinesi ed i tanti turisti presenti in città sarà ancora lo storico “gelato di latte” del Negozio Biraghi di Piazza San Carlo.
Realizzato con il latte fresco raccolto esclusivamente dalle aziende agricole delle Province di Cuneo e Torino, questo storico gelato viene infatti prodotto fresco ogni ora utilizzando solamente tre semplici ingredienti: latte, panna e zucchero.
Non contiene emulsionanti, aromi e stabilizzanti ed è disponibile sia in cono che in coppetta.
Il gelato di Biraghi ha una storia di oltre settant’anni: a partire dagli anni Cinquanta inizia la distribuzione del cosiddetto “gelato di latte” con una ricetta originale nello Spaccio Freschi dell’Azienda di Cavallermaggiore, ancora oggi meta di gite domenicali e da sempre tappa obbligata per i torinesi che si recano in vacanza in Liguria.
«Siamo felici che ci sia anche quest’anno a Torino la possibilità di far gustare il nostro storico “gelato di latte” ai torinesi e di far assaporare la qualità del nostro latte, lo stesso con cui produciamo il Gran Biraghi e il Gorgonzola – dichiara Gabriele Bolle, Direttore Marketing – Dall’apertura del negozio abbiamo servito più di 150.000 gelati, un modo per far riassaporare a tante persone un ricordo della loro infanzia e per far conoscere questo prodotto della tradizione ai più giovani».
Bicchieri di Birra: dal 7 al 10 luglio a Chieri
Il 7, 8, 9 e 10 luglio l’Area ex-Tabasso (via Vittorio Emanuele II, 1, orario 18,30-24), a Chieri, ospita la seconda edizione del festival di birra di qualità “BICCHIERI DI BIRRA”, organizzato in collaborazione con Pro Chieri.
L’evento mira ad unire un’offerta di birra ampia e di qualità a street food locale, il tutto accompagnato da ottima musica. (segnaliamo tra gli eventi musicali il concerto della MOM ORCHESTRA “OLTRE IL CONFINE – VOCI E VOLTI” e i DRUM THEATER)
Cibo e birra saranno acquistabili esclusivamente attraverso l’utilizzo dei gettoni ufficiali della manifestazione, che si potranno comprare presso l’apposita cassa all’ingresso del festival.
I Birrifici presenti offriranno al pubblico oltre 30 birre di diverse tipologie, spaziando dagli stili classici tedeschi, belgi ed inglesi, fino a quelli luppolati tipici degli USA, passando per prodotti più creativi a base di frutta, con spezie, affinamenti e lavorazioni particolari. I formati proposti daranno la piccola (20 cl) e la media (40 cl).
Ingresso Libero. Info: 333/2651149.
I Birrifici presenti:
GRADO PLATO, Montaldo T.se
Il Birrificio Grado Plato nasce nel 2003 a Chieri per opera di Sergio Ormea e suo figlio Gabriele, che trasformano la loro passione di prodursi le birre in casa in una attività professionale. Alle origini era un brewpub, quindi con l’impianto di produzione all’interno del locale. Le prime due ricette sono la SVEVA e la SPOON RIVER rispettivamente la ‘chiara’ e la ‘ambrata’. Quasi subito la fantasia e la voglia di mettersi in gioco fanno nascere altre ricette, arrivano i primi complimenti e riconoscimenti, partono le prime esportazioni ed iniziano ad interessarsi alcuni distributori che già vedevano nel prodotto di alta qualità una opportunità per il futuro. Sono gli anni ‘ruggenti’ per il fenomeno delle birre di qualità italiane, e Grado Plato fa la sua parte per mettere in luce questa nuova eccellenza anche organizzando, all’interno del locale, meeting a tema birrario che vedevano coinvolti i colleghi a livello nazionale.
FILODILANA, Avigliana
Nasce come beer-firm nel 2016. Dal 2018 “fa il salto” tra i produttori, prima a Carmagnola e poi nella sede definita, ad Avigliana, in bassa Val di Susa.
Filodilana è il nostro birrificio artigianale. Vogliamo farlo andare a tutta velocità, sperando di spuntarla, come nelle gare di corsa, sul filo di lana. Abbiamo una sola finalità: fare buona birra, senza scorciatoie e compromessi.
EDIT, Torino
EDIT Brewing nasce nel 2017 con l’intento di diffondere qualcosa che a Torino stava scomparendo: la cultura della birra artigianale. Oggi siamo il birrificio craft più grande della città e vendiamo in tutta Italia. I nostri Italian Pub sono locali in stile industrial in cui la birra scorre a fiumi, insieme ad una pregiata selezione cocktail e una cucina adatta ad ogni palato.
La storia di EDIT Brewing è in continua evoluzione: siamo partiti come polo gastronomico fine dining, spazio per eventi, Bakery Cafè, Cocktail Bar e micro-birrificio. Poi è arrivato il 2020 e abbiamo deciso di focalizzarci su un’unica missione: produrre birra craft italiana e portarla nel mondo. Abbiamo investito in macchinari e tecnologia, aumentato la rete dei nostri collaboratori e ingrandito il birrificio. Ed eccoci qui.
Drinkability è la filosofia con cui produciamo le birre, ovvero la caratteristica di essere dalla facile bevuta unita alla complessità per i palati più attenti al tempo stesso. La nostra gamma prevede birre core, stagionali e special edition.
Il design futuristico che caratterizza le lattine si ispira proprio allo stile industrial del birrificio: metalliche, dinamiche e in 3D, con effetti tattili e giochi di luce. Scoprile nella sezione BIRRA!
MUTTNIK, Pavia
Muttnik nasce in un garage, attorno ad un agglomerato di pentolame, tubi e tanta ostinazione. Per anni siamo rimasti in quell’angusto laboratorio alle porte di Milano, senza badare al freddo gelido o al caldo torrido, arricchendo coi fumi delle nostre cotte il quartiere popolare Satellite di Pioltello, come fosse un suq dai colori e dai profumi più disparati.
Da homebrewer a beerfirmer, il passo è stato breve e fulmineo: pur non essendo proprietari degli impianti, in ogni birrificio in cui abbiamo operato abbiamo sempre prestato la massima attenzione ad ogni fase del processo produttivo.
egli stessi anni, pur essendo una beerfirm, apriamo il nostro pub Mir a Sesto San Giovanni, ottenendo anche diversi riconoscimenti e premi per le nostre prime birre.
A inizio 2019 inizia l’avventura che ci ha portato all’acquisizione integrale del Birrificio Opera di Pavia, dove già operavamo come beerfirmer prima e dipendenti in seguito.
Stiamo vivendo ora una nuova fase, ricca di stimoli e di responsabilità da non sottovalutare, da affrontare con la stessa sfrontata semplicità che è possibile trovare nelle nostre birre.
50&50, Varese
Dopo anni di ricerca e sperimentazione “casalinga” spinti dalla passione nel 2014 diamo vita al nostro sogno, nasce così il birrificio 50&50.
Grazie ad un impianto a fiamma ed una cantina in continua espansione produciamo birre ad alta e bassa fermentazione, ispirate ai più svariati stili birrari internazionali.
La nostra filosofia è quella di selezionare materie prime di qualità, in modo da proporre un prodotto genuino e fruibile a tutti.
Tutte le nostre birre sono riconoscibili grazie alla facilità di bevuta ed equilibrio, partendo dalla chiara in stile pils fino ad una double ipa super luppolata.
Questo è quello che ci contraddistingue.
Food: Prochieri, Chieri (Agnolotti e menù bambini); La Nave dei Folli, Chieri (American BBQ, sfizi da passeggio); Panzerotti on the Road, Chieri (Panzerotti fritti al momento); Cascina Capello, Villanova d’Asti(Cruda di Fassone, carne alla griglia); Van Ver Burger (Burger e piatti a base vegetale/vegani)
Sagra dell’agnolotto a Bosconero
DAL 29 LUGLIO AL 1 AGOSTO 2022
V edizione
Musica, sport ed enogastronomia
(tra i piatti preparati dal Comitato la Rusà gli speciali agnolotti: disponibili solo alla sera!)
Settima edizione ancora più carica di eventi e spettacoli per la “Sagra dell’agnolotto” di Bosconero, organizzata dal Comitato “La Rusà”.
Venerdì 29 luglio inaugurazione alle ore 19 con un aperitivo-party con cocktail bar e Mojito. Alle 20, apertura degli stand gastronomici con la serata dedicata alla piadina. Dalle 21 musica a 360 gradi con i Wave.
A mezzanotte corsa podistica e camminata a passo di fitwalking non competitiva di 6 Km. Per iscriversi alla corsa “Mezzanotte alla Rusà – La Millelumini” è necessario contattare entro il 27 luglio comitatolarusa@gmail.com e info@walkingitalia.it e il numero 3473671227. Quota di iscrizione 10 euro comprensiva di pacco gara che comprende maglietta della manifestazione (garantita fino ad esaurimento pacchi) e buono pasto per la spaghettata finale (escluse bevande). Premi simpatia per i partecipanti.
Una parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo.
Sabato 30 luglio alle 19 aperitivo con cocktail bar e Mojito seguiti dall’apertura degli stand gastronomici (ore 19,30) con antipasti, agnolotti della Rusà e grigliate di carne. Gradita la prenotazione. Serata musicale con la band “Mascalzoni latini”, seguiti da un dj set.
Domenica 31 luglio alle ore 10 Santa Messa con la partecipazione dei Priori: presenzierà la Filarmonica Bosconerese.
Alle ore 14,30 Si entra nel vivo della manifestazione con il 5°MEMORIAL “PAOLO MANGERUGA” MOTOGIRO – BOSCONERO BIKERS (aperto a tutti i tipi di moto / scooter) organizzato dall’Associazione Culturale La Rusà; Il memorial è dedicato a Paolo, un ragazzo del paese deceduto il primo giorno dell’anno di alcuni anni fa in un incidente automobilistico tra Bosconero e San Benigno. Era un appassionato di moto: per lui, i suoi amici di sempre, hanno deciso di organizzare questo motogiro che si ripete ogni anno.
Alle 14,30 ritrovo presso il Capannone delle Feste di Borgata Roggia. Alle 15 partenza per il motogiro, nel canavese (100 Km andata e ritorno con tappa a Castelnuovo Nigra per un aperitivo). Alle 18 si rientra a Bosconero e durante la cena ci saranno le premiazioni tra tutti i partecipanti del motogiro che saranno presenti. Costo della manifestazione: 7 euro per motogiro e aperitivo, 20 se si aggiunge la cena dell’amicizia. Parteciperà anche l’Asd “sono fatto di Vespa”. Prenotazioni entro il 24/07/2022 chiamando i numeri: 331 71 98 636 – 347 367 12 27 – 347 44 93 426.
Alle ore 19,30 apertura degli stand gastronomici con antipasti, agnolotti della Rusà e grigliate di carne. Gradita la prenotazione.
Alle ore 22 tributo a Vasco Rossi con i Blasco Anthology.
Lunedì 1 agosto alle 19,30 apertura stand gastronomici. Alle 21,30 serata dedicata al liscio con l’orchestra spettacolo “Loris Gallo e le Coco Girls”. La manifestazione termina con la consueta elezione di Miss e Mister Agnolotto.
Tutte le serate sono ad ingresso gratuito. Per informazioni chiamare il numero 347 3671227
Ufficio Stampa DR Comunicazione Media Press
Tel. 333/430.97.09 – eventistampa@gmail.com
La Val Susa si riscopre terra di vini storici
Nel Seicento a Giaglione – piccolo comune posto sopra Susa, lungo la strada che conduce al Moncenisio e in Francia – i vigneti occupavano più di 100 ettari. Ma dopo la seconda guerra mondiale erano praticamente scomparsi. Le fabbriche del fondovalle, la ferrovia, l’emigrazione verso Torino avevano ridotto drasticamente il numero degli abitanti e, con loro, la superficie coltivata, non solo a vigne. Il bosco si era ripreso uno spazio che l’uomo aveva conquistato da più di 2mila anni.
Continua a leggere:
La Val Susa si riscopre terra di vini storici con la Cantina Martina e l’Agriturismo Cré Seren
Focaccia genovese e non solo da Sant’Agostino
A Saluzzo “C’è fermento”
Al “Quartiere” di Saluzzo si scaldano i motori per la XII edizione del Salone dedicato alla birra artigianale di qualità
Da giovedì 16 a domenica 19 giugno
Saluzzo (Cuneo)
E’ sicuramente uno degli appuntamenti più attesi e importanti del settore a livello nazionale. 20mila persone in quattro giorni nell’edizione pre – pandemia del 2019, “C’è Fermento”, il “Salone delle birre artigianali di qualità” ritorna a proporsi quest’anno, da giovedì 16 a domenica 19 giugno, nella sua XII edizione, a Saluzzo, nei cortili settecenteschi de “Il Quartiere” (ex-Caserma Mario Musso, in piazza Montebello 1) che cura l’organizzazione in collaborazione con la Città di Saluzzo e il Comitato per la “Condotta Slow Food del Marchesato di Saluzzo”. Promettenti i numeri: venti birrifici (compresa una beer firm) per un totale di 120 birre alla spina e 11 cucine di strada che per quattro giorni (dalle 18 alla mezzanotte, giovedì e domenica; dalle 18 all’una, venerdì e sabato) animeranno il “Quartiere”, portando a Saluzzo il meglio della produzione di birra artigiana e di street food di qualità da tutta Italia. In particolare da tutto il Nord e dal Centro Italia, dal Piemonte al Trentino Alto Adige, dalla Lombardia alle Marche, in una proposta attentamente selezionata dalla “Guida alle Birre d’Italia Slow Food” e dal comitato scientifico formato da Luca Giaccone e Francesco Nota. Fra le Regioni rappresentate per la prima volta a “C’è Fermento 2022”, le Marche e il Trentino Alto Adige insieme a otto tra i “Mastri Birrai” e relativi birrifici, come “Beer In”, “Edit Brewing” , “Filodilana”, “Sagrin” e “La Piazza” dal Piemonte; “Birrificio Manerba” dalla Lombardia; “61cento” dalle Marche e “Birrificio Impavida” dal Trentino Alto Adige. Presente al Salone anche una “Birroteca”, dove poter trovare le proposte in bottiglia e in lattina: ogni birrificio selezionerà due referenze da proporre in queste versioni, per un totale di 40 birre da poter acquistare e consumare a casa propria. Molteplici e in arrivo pressoché da tutta Italia, anche le 11 cucine di strada selezionate dalla “Condotta Slow Food del Marchesato di Saluzzo”, con proposte che arrivano in particolare da Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo, Toscana, Campania e Puglia. Le quattro giornate di “C’è Fermento” saranno scandite dai percorsi di degustazione curati e organizzati dall’ “Associazione ABC”, una piccola realtà cuneese che durante le serate di apertura porterà alla scoperta dei birrifici protagonisti e delle relative birre. Ogni giorno verrà proposto un percorso diverso di degustazione itinerante all’interno del “Salone”, durante il quale si svilupperà un tema specifico e si approfondiranno diversi aspetti della produzione e della degustazione delle birre. Ma non mancheranno anche gli “Appuntamenti Off”: eventi collaterali, musica diffusa, laboratori e visite sul territorio. Sempre all’interno de “Il Quartiere”, ma nel cortile d’onore, troveremo anche la postazione di musica e interviste di “Radio Beckwith”. Da non perdere anche le proposte del “Progetto IGA”, che si occupa di birre artigianali italiane realizzate con uva e con il mosto d’uva, una peculiarità riconosciuta anche a livello internazionale. Un punto di contatto tra due mondi, non una birra creata a partire da un mix ma l’elaborazione di un prodotto complesso che viene integrato e arricchito con l’utilizzo di uva. Questo progetto di eccellenza nel mondo del made in Italy brassicolo verrà presentato al “Salone” con uno stand dedicato.
E intanto è ormai partito, a Saluzzo, il “percorso di avvicinamento” al “Salone, che ha, come momento clou, la “Collaboration beer”, creata appositamente per questa edizione. L’idea? Produrre una birra collaborativa simbolica, una “birra a più mani”, la cui ricetta viene creata dai mastri birrai di alcuni dei birrifici cuneesi partecipanti alla manifestazione. Una birra che sarà dedicata alla filiera locale – sia i cereali, sia i luppoli provengono dalla Provincia Granda – non troppo alcolica ma profumata e caratteriale. Domenica 12 giugno, alle 18,30, a Castellar la “Collaboration beer” verrà presentata in una tavola rotonda in cui si discuterà della filiera produttiva della birra alla presenza delle autorità. Martedì 14 giugno, alle 18,30, al Castello di Lagnasco, si terrà una sfida gastronomica, con il “Laboratorio del Gusto”: un contest sul beer pairing, in cui a ciascun prodotto presente verranno abbinati due birrifici, che si sfideranno al miglior abbinamento deciso dai partecipanti. Il fine settimana precedente il “Salone”, da giovedì 9 a domenica 12 giugno, nei bar e nei ristoranti di Saluzzo “Aspettando C’è Fermento” porta in anteprima le birre dei “Mastri Birrai”, abbinandole alle proposte ristorative saluzzesi.
g.m.
Per info: “Fondazione Amleto Bertoni”, piazza Montebello 1, Saluzzo (Cuneo); tel. 0175/43527 o www.cefermento@fondazionebertoni.it
Ph. Chiara Bruno
Il Villaggio Kozel al Lingotto Fiere
DURANTE IL TORINO COMICS
Dal 10 al 12 giugno, nel corso della nota manifestazione, spazio a un week-end in compagnia della birra ceca più apprezzata al mondo con degustazioni, giochi e relax
Un’installazione alta 3 metri che rimanda nell’immaginario collettivo al “cavallo” di Troia, arriva a Torino da venerdì 10 a domenica 12 giugno. Si tratta di Olda, il caprone simbolo vivente – da oltre 40 anni – del rispetto per la tradizione della birra e dei valori della comunità di Kozel, la birra ceca più venduta e apprezzata al mondo, con i suoi 4,5 milioni di ettolitri venduti in 48 Paesi. La prima apparizione di Olda, nella primavera del 2021, ha accompagnato il lancio del marchio sul mercato italiano. Oggi segna la ripartenza delle esperienze dal vivo per Birra Peroni, con il Villaggio Kozel.
Il Villaggio Kozel al Lingotto Fiere durante Torino Comics
La tappa torinese del Villaggio Kozel avrà luogo presso il Lingotto Fiere, nell’ambito della XXVI edizione del Torino Comics. Sarà dunque ricreata la suggestiva e ospitale atmosfera di Velké Popovice, dove la birra Kozel è nata, per una tre giorni di birra, giochi e divertimento.
Il “villaggio”, che ha debuttato a Milano lo scorso 20 maggio, facendo poi tappa a Padova e Torino, rappresenta il debutto europeo di questo format per Asahi International. “Kozel ha molto in comune con Birra Peroni: l’altissima qualità del prodotto, il legame con la tradizione, l’appartenenza a un territorio e non ultimo ‘il senso di comunità’. E’ ‘la birra con un villaggio dentro’ e cosa vuol dire villaggio se non stare insieme? Ricreando il villaggio di Velké Popovice coinvolgeremo il consumatore, catapultando nel mondo di Olda, con tanti i momenti all’insegna di leggerezza e spensieratezza” afferma Francesca Bandelli, Marketing & Innovation Director Birra Peroni.
Dalle 9 alle 19 i visitatori del Torino Comics potranno accedere al Villaggio Kozel e ai suoi vari corner, tra cui: un modular bar e un’area chill out in cui rilassarsi degustando Kozel; un’area giochi e, addirittura, un barber shop dove ci si potrà acconciare la barba. Senza dimenticare un foto corner con un photo booth interattivo, da cui sarà possibile stampare live la propria foto a tema Kozel. All’interno di Lingotto Fiere, infine, Kozel verrà venduta in varie aree bar in collaborazione con Autogrill.
Il primo anno di Kozel in Italia: 2 milioni di famiglie l’hanno scelta
Agli estimatori di Kozel, dallo scorso anno, si è aggiunta anche l’Italia. Lanciata sul mercato per arricchire l’offerta premium di Birra Peroni, nei primi 12 mesi di permanenza sul nostro mercato ha ottenuto il consenso di più di 2 milioni di famiglie italiane, con un tasso di riacquisto del 36% (tanto da essere stata inserita da IRI tra i Top Lanci 2021 nel comparto Food & Beverage). Un successo motivato, oltre che dalle sue caratteristiche che la distinguono dalle altre birre europee, anche dallo spazio che i prodotti premium continueranno ad occupare nel carrello della spesa degli italiani. Nel 2022, infatti, il 56% dei consumatori continuerà a scegliere prodotti premium e solo il 12% è pronto a sacrificarne la qualità, in virtù dei nuovi scenari di mercato.
La birra rimane una costante nelle scelte di acquisto e nei consumi degli italiani. In casa o fuori casa, si conferma sinonimo di convivialità: per oltre 8 consumatori su 10 la birra è adatta a qualsiasi occasione (86%) e favorisce la socializzazione (86%). Di fronte allo scaffale, crescono consapevolezza e attenzione nella scelta: la metà degli intervistati sceglie la birra in base al colore (55%), alla provenienza (47%), alle caratteristiche (37%) e allo stile (30%).
La produzione in Italia
Negli ultimi 12 mesi, peraltro, la produzione di Kozel ha interessato in maniera più consistente il nostro Paese. È partita con Kozel Lager, nello stabilimento Peroni di Padova, nel pieno rispetto della ricetta originale che prevede un’attenta selezione delle materie prime e la doppia decozione. Un risultato possibile grazie alla collaborazione tra i mastri birrai e agli alti standard di produzione. E ad oggi, per rispondere alla domanda del mercato italiano, interessa anche lo stabilimento di Roma ed include la variante Kozel Dark.
Kozel Lager e Kozel Dark sono disponibili su tutto il territorio nazionale grazie ad una distribuzione capillare nei più importanti punti di consumo, bar e ristoranti e nelle più grandi insegne di supermercati della grande distribuzione. Ma cosa decreta il successo di questa czech beer? Il desiderio di portare nelle case degli italiani tradizione, ospitalità e collaborazione – i valori di Velké Popovice – grazie al suo carattere divertente e spensierato.
Kozel, la birra che prende il nome da un caprone, nasce nel 1874 a Velké Popovice in Repubblica Ceca. Già presente in 48 Paesi del mondo, Kozel arriva in Italia nella versione Premium Lager (4,6% Vol) e Dark Lager (3,5% Vol), riconosciute universalmente per la piacevole bevibilità e il gusto unico, tanto da aver ricevuto oltre 200 premi in riconoscimento della loro qualità. La fedeltà alla ricetta originale, l’utilizzo di ingredienti di qualità altamente selezionati e il carattere divertente la rendono la birra ceca più apprezzata al mondo. Kozel, prodotta in Italia, nello stabilimento di Padova e Roma, si aggiunge al portfolio di brand Birra Peroni che rafforza così la propria posizione nel segmento delle lager premium internazionali