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La salute nel piatto: tranci di salmone al cartoccio

Una ricetta veloce, leggera e salutare per un delizioso piatto di pesce.

La cottura al cartoccio conserva intatto il profumo ed il sapore del pesce mantenendolo morbido e succoso senza l’aggiunta di molti condimenti. Un secondo gustoso di sicuro successo.

Ingredienti

2 Tranci di salmone fresco
Miele q.b.
Salsa di soia q.b.
Sale e pepe q.b.
Verdure a piacere saltate in padella

Mettere i tranci di salmone sulla carta forno, irrorarli con un filo di salsa di soia, poco sale e pepe. Completare con qualche goccia di miele, chiudere bene il cartoccio e cuocere in forno a 200 gradi per 15/20 minuti. Saltare velocemente in padella le verdure a piacere, servire con i tranci di salmone e poco sugo di cottura.

Paperita Patty

Croccanti spiedini di polpettine di pesce

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Gli spiedini che vi propongo questa settimana sono ideali come finger food per un aperitivo o come antipasto per un menu’ a base di pesce. Le polpettine, croccanti fuori e morbide dentro, si adattano ad essere preparate con diversi tipi di pesce, sono semplici e gustose, ottime servite calde o tiepide.

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Ingredienti

300gr. di filetti di nasello

1 fetta di pancarre’

2 uova

2 cucchiai di pecorino grattugiato

Latte q.b.

Prezzemolo q.b.

Succo di 1/2 limone

Olio per friggere

Sale e pepe q.b.

Pangrattato q.b.

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Cuocere a vapore i filetti di nasello acidulati con il succo del limone poi frullarli con la fetta di pancarre’, precedentemente bagnata nel latte, il pecorino, il sale, il pepe, il prezzemolo tritato e l’uovo intero. Con il composto ottenuto preparare delle piccole polpette che passerete prima nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato. Friggere in abbondante olio caldo, sgocciolare su carta assorbente ed infilzare sullo spiedino. Servire subito. Delicate e deliziose.

Paperita Patty

 

Golosissime alette di pollo piccanti

Concediamoci un peccato di gola! Le alette di pollo fritte sono sfiziose, croccanti, saporite e molto economiche, ideali per una serata davanti alla TV.

Ingredienti

10 Ali di pollo
2 uova intere
Farina bianca
2 cucchiaini di paprika
2 cucchiaini di prezzemolo tritato
Sale, pepe, olio per frittura q.b.

Sciacquare le alette di pollo e asciugare bene. In una terrina mescolare la farina con il sale, il pepe, il trito di prezzemolo e la paprika. Sbattere le uova. Passare le alette di pollo nella farina, poi nell’uovo e infine nuovamente nella farina. Friggere in olio caldo per circa 10 minuti o fino a quando saranno belle dorate, scolare su carta assorbente e servire subito.
Davvero irresistibili !

Paperita Patty

La nuova guida dei vini edita da Il Monferrato

 

 

“Andar per vini in Monferrato “ è la nuova guida, fresca di stampa, delle cantine Monferrato, edita dal bisettimanale di informazione Il Monferrato e curata dai giornalisti Ugo Bertana, anche cultore del Grignolino e vigneron e Chiara Cane, giornalista e sommelier, ufficio stampa del Consorzio di tutela edita Enosis.

Si tratta di duecento pagine arricchite di immagini professionali di Agricola Multimedia e dalle prestigiose prefazioni di Donato Lanati, enologo, Alessandro Masnaghetti, mappatore, cartografo e divulgatore scientifico, Alfredo Frixa, geologo e sedimentologo, Daniele Guaschino, sommelier Ais, Corrado Calvo, presidente della Fondazione Ecomuseo della Pietra da Cantoni, Andrea Desana, Centro di Documentazione delle Doc e Pierluigi Buscaiolo, direttore de Il Monferrato.

Una guida che, in evoluzione all’esperienza del giornalista Carlo Beltrame, autore, nel 1992, della prima edizione di ‘Andar per vini in Monferrato’, contiene la storia e la filosofia/visione dei vigneron soci del Consorzio di tutela vini del Monferrato casalese, con una scheda dedicata alle produzioni di eccellenza, agli awards, all’offerte e alla geologia, per concludersi con una sezione aperta ai Consorzi di tutela, vini di Acqui, Barbera d’Asti e vini del Monferrato, Colli Tortonesi, Gavi e Ovada docg, unitamente all’elencazione dei rispettivi soci.

“La vite e il vino sono occasioni di lavoro e, in qualche misura, di ricchezza – scriveva ai tempi Beltrame “ fanno parte del paesaggio e della vita quotidiana, anche di coloro che operano in settori diversi da quelli dell’agricoltura”.

II 2024 e stato testimone di una particolare congiunzione astrale – aggiunge il direttore Buscaiolo, ovvero il Riconoscimento di Città Europea del Vino al Gran Monferrato e alto Piemonte, il centenario della morte di Federico Martinotti, originario di Villanova Monferrato, i dieci anni di paesaggio vitivinicolo Langhe-Roero- Monferrato e il Monferrato degli Infernot per il nostro territorio e il cinquantennale della doc Grignolino del Monferrato Casalese.

A parlare di una storia di straordinaria fertilità e di personalità fondamentali del Monferrato sarà lo stesso Desana, figlio di padre doc, Paolo Desana, ricordando, tra gli altri, i quattro moschettieri della doc, Federico Martinotti, Arturo Marescalchi, Giuseppe Antonio Ottavi e Paolo Desana stesso.

“Il merito di Martinotti non fu solo quello di progettare serbatoi capaci di mantenere la pressione – ricorda Lanati – “a lui andò il geniale intuito individuare un metodo fisico che, rispettoso della qualità del vino, arrestasse la fermentazione alcolica, ovvero il freddo”.

Un contributo trasversale lo fornisce invece Masnaghetti, riflettendo su un Monferrato articolato ma unico, mentre Frixa riporta il lettore alle milionarie origini marine del Monferrato. A soffermarsi su qualità, identità e consapevolezza è Guaschino, confidando in un futuro di energia, entusiasmo e conoscenza per un Monferrato di vini che siano sempre più di qualità e identitaria. Calvo pone in evidenza l’imprescindibile binomio tra vino e Pietra da Cantoni.

La guida, realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e Cassa di Risparmio di Alessandria, è frutto di un lavoro complesso e articolato, didascalico, cesellato dal lavoro dei grafici per tradursi in uno strumento utile per tecnici, neofiti, appassionati o semplicemente amanti del Monferrato.

 

Mara Martellotta

A Torino torna l’iconico Gelato di Latte Biraghi, simbolo di gusto e tradizione piemontese

Informazione promozionale

L’attesa è finita. Dopo aver chiuso il 2024 con oltre 250 mila vendite, venerdì 31 gennaio il Gelato di Latte Biraghi fa il suo ritorno nella storica boutique in Piazza San Carlo a Torino

A partire da venerdì 31 gennaio, il celebre Gelato di Latte Biraghi sarà nuovamente a disposizione di torinesi e turisti nel negozio di Piazza San Carlo 188. Anche se, per le sue caratteristiche, il Gelato di Latte Biraghi viene tipicamente associato all’estate e ai mesi caldi, sono sempre di più i consumatori che negli ultimi anni hanno dimostrato di amarlo tutto l’anno, anche durante la stagione autunnale e invernale.

Per questo motivo, sarà di nuovo possibile gustare tutta la freschezza del Gelato di Latte Biraghi – e scattare l’immancabile foto che lo immortala con lo sfondo della piazza, usanza
social che sta diventando ormai virale – già a partire dalla fine di gennaio.  “È tutto pronto per il ritorno del nostro storico Gelato di Latte in Piazza San Carlo” dichiara Fabio Benvenuti, Responsabile del Negozio Biraghi di Torino. “Andare incontro alle richieste dei nostri consumatori, che ce lo chiedono tutti i giorni, è del resto uno dei nostri obiettivi principali. Se nel 2024 abbiamo servito più di 250 mila gelati, raggiungendo così un vero e proprio record, nel 2025 ci auguriamo di ottenere risultati ancora più sorprendenti”.

IL GELATO DI LATTE BIRAGHI
Con una storia che inizia negli anni Cinquanta presso lo storico Negozio dell’azienda a Cavallermaggiore, di fianco allo stabilimento produttivo, il Gelato di Latte Biraghi è realizzato con soli tre ingredienti – latte, panna e zucchero – e prodotto fresco ogni ora, con latte proveniente esclusivamente dalle province di Cuneo e Torino, senza emulsionanti, aromi né
stabilizzanti. Venduto presso il punto vendita nel cuore di Piazza San Carlo, vero e proprio punto di riferimento per l’acquisto di eccellenze enogastronomiche piemontesi, oggi il Gelato di Latte Biraghi è ormai uno dei simboli del capoluogo piemontese.

IL NEGOZIO DI PIAZZA SAN CARLO
All’interno della boutique torinese, oltre all’intera gamma di prodotti Biraghi, vi sono più di 1.200 prodotti enogastronomici del territorio. Dai vini ai formaggi, passando per cioccolato e altre ghiottonerie, il Negozio Biraghi presenta una vasta gamma di opportunità per chiunque ami il buon cibo.

ABOUT BIRAGHI
Biraghi Spa, fondata nel 1934, sostiene da sempre la filiera di produzione italiana: raccoglie e lavora circa 465.000 litri di latte al giorno, per un totale di 170 milioni di litri l’anno. Negli stabilimenti di Cavallermaggiore avvengono tutti i processi di raccolta e lavorazione del latte, producendo formaggi e prodotti lattiero caseari senza conservanti: circa 320.000 forme di Gran Biraghi l’anno e circa 200.000 forme di Gorgonzola DOP, oltre a Ricotta e Burro. Dal 2023, è Official Partner delle Nazionali Italiane di Calcio.

Antico “bonet” alle nocciole

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E’ un dessert conosciuto soprattutto nella variante al cacao

Tipico dolce al cucchiaio della pasticceria piemontese, il “bonet” e’ un dessert conosciuto soprattutto nella variante al cacao, ricoperto di caramello goloso, delicato, particolarmente energetico. La versione piu’ antica dell’alta Langa, prevede l’utilizzo delle nocciole. Questa e’ la mia proposta. Delizioso!

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Ingredienti:

 

½ litro di latte fresco intero

100 gr. di nocciole tostate

180 gr. di zucchero

1 cucchiaio di caffe’ ristretto

2 cucchiai di rum

50gr. di amaretti

4 uova e 2 tuorli

***

In uno stampo in alluminio caramellare 100gr. di zucchero con ½ bicchiere di acqua. Ridurre a farina le nocciole con lo zucchero rimanente. Ridurre in polvere gli amaretti, bollire il latte. Nel frullatore sbattere le uova e i tuorli, aggiungere  il caffe’, il rum, le nocciole, gli amaretti, versare il latte caldo a filo. Trasferire il composto nello stampo, cuocere a bagnomaria sul gas a fuoco bassissimo (l’acqua non deve mai bollire) per circa 1 ora. In alternative cuocere in forno a 180 gradi per 50 minuti circa. Lasciar raffreddare e conservare in frigo sino al momento di servire.

 

Paperita Patty

Alla scoperta del Friulano

Attraverso le espressioni dei Colli Orientali del Friuli

Lunedì 20 gennaio 2025 presso la sede del AIS Piemonte in via Modena 23 a Torino c’è stato un appuntamento dedicato al Friulano.
Un viaggio vero e proprio alla scoperta della profondità e bellezza del Friulano (ex Tocai) in 6 espressioni diverse dei Colli Orientali del Friuli, con il supporto dei dati e di un sistema di mappature di oltre 5000 vigne, costruito dal Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo ( circa 200 soci con 16 referenze a testa ) .
Una degustazione immersiva capace di far capire come questo grande vitigno sia il più fedele traduttore del terroir.
Un percorso intenso che ci ha fatto comprendere la storia e le espressioni enologiche specifiche dei Colli Orientali del Friuli condotto con competenza e simpatia dal brand ambassador sommelier AIS Matteo Bellotto.
In abbinamento alla degustazione sono stati serviti prosciutto San Daniele e formaggio Montasio.
Alcune note tecniche :
Oggi in tutto il Friuli ci sono circa 30.000 ettari piantati di 66 varietà vitivinicole.
Nel 1820 erano 305 . L’Età media degli impianti è per il 68% superiore ai 50 anni .
Il Friulano è il Vino dell’intimità tra amici.
Vino bandiera della regione, è un vitigno autoctono del Friuli di origini antichissime, con documenti scritti che risalgono a oltre due secoli fa. (Vino completamente diverso dal Tokay ungherese, ottenuto dall’assemblaggio di uve Furmint, Hàrzevelu e Muscat lunelu , il cui nome sta ad indicare una precisa area geografica.)
A causa di una sentenza della Corte Europea, il nome Tocai Friulano è stato perso ed è stato sostituito con il sinonimo “Friulano”.
Colore: paglierino dall’intensità variabile, presenta sfumature verdognole.
Profumo: delicato, gradevole che ricorda i fiori di campo e di mela verde.
Gusto: al gusto asciutto, intenso, vellutato, generalmente con acidità moderata. Caratteristico finale di mandorla amara.
Abbinamenti: eccellente come aperitivo, ottimo con antipasti magri come il prosciutto crudo, minestre in brodo, sul pesce e sulle carni bianche.
Temperatura di servizio: 10-12 °C. (Per Matteo Bellotto una regola da applicare per la giusta temperatura di servizio sarebbe
Per il Bianco Grado Alcolico -3
Per il Rosso Grado Alcolico +3
Colli Orientali hanno più di 2000 ettari vitati con 23 varietà e 6 sottozone.
I territorio della DOC “Friuli Colli Orientali” è costituito da tre macrotipologie di terreno con diversa origine:
  • Depositi alluvionali: trattasi di terreni autoctoni derivati da alterazione chimica (ferrettizzazione) della parte superficiale dei terreni  prevalentemente ghiaiosi, trasportati e deposti dalle correnti fluvio-glaciali durante l’ultima glaciazione wurmiana. Il substrato litologico che ha dato origine alle terre ferrettizzate è costituito per lo più da materiali calcarei e calcareo-dolomitici provenienti dagli alti bacini dei fiumi che operarono il trasporto, il deposito e il rimaneggiamento del materiale clastico.
  • Depositi detritici (eluvio-colluviali): derivano essenzialmente dai processi di disgregazione ed alterazione della facies marnoso-arenacea del flysch (variamente limoso-argillosi e sabbiosi). La composizione fisica e chimica varia in funzione delle percentuali degli elementi marnosi e arenacei costituenti la roccia d’origine. Il contenuto in calcare è compreso tra il 5 % ed il 15 % della terra fina; il calcare attivo è pressochè assente, come pure è da considerarsi nullo il potere clorosante.
  • Flysh marnoso-arenaceo: questa tipologia di terreno di origine eocenica contraddistingue tutti i profili collinari della denominazione ed è costituita da un alternanza di marne (argille) ed arenarie (sabbie). Localmente questo terreno viene chiamato “Ponca”.
In degustazione
 
La Sclusa 12 viti di Zorzettig Gino e Figli s.s.a.
Spessa di Cividale ( UD) 2023
Vigna del 2010 , 12 biotipi con dna di vigne di 100 anni . 6 mesi sui lieviti. Solo acciaio.
Al naso: fiori bianchi
In bocca: elegante, fresco sentore di sambuco sottile, finale sapido.
Zorzenone Leorino Cividale del Friuli (UD) 2022
Vigne di 85 anni, 4 ettari, situati in una conca fredda , 15% della raccolta appassita in cassette ( una sfida eroica per la buccia fine del Friulano ), Tocai giallo di collina .
Al naso: sentore di muffa, caldo
In bocca: fresco acidità laterale, mentolato elegante e sappi nel finale
Antico Broilo di Duri’ Giovanni Battista Prepotto (UD) 2023
Vigne di 70 anni , fermentazione spontanea,
1 settimana macerazione sulle bucce poi fermentazione In tini troncoconici , pressatura soft , tutto biologico .
Al naso: sentori di viola e rosa, erbe Mentolate, liquirizia
In bocca: bocca piena, data da pH basso, mentolato molto largo con un bellissimo finale
Castello Santanna di Cumini Loreta Spessa di Cividale ( UD) 2021
Vigna di oltre 100 anni , 32 giorni di macerazione in anfora, tre anni in anfora, fermentazione spontanea, zero filtrazione .
E’una zona molto fresca e ventilata.
Al naso: macerato, balsamico complesso, sentori di erbe alpine, sentori di tisana di acacia, miele, fiori gialli .
In bocca: bocca complessa, piena, alcol e sentori di mentolato nel finale .
È quello che si abbina meglio col prosciutto San Daniele.
Visintini di Visintini Oliviero Como di Rosazzo ( UD )Italia 2020
Vigne di 80 anni ,Vino biologico, zona calda, macerazione sulle bucce in anfora . Tocai giallo.
Tappo Diam 30 molto chiuso, quindi necessita di pazienza per poterlo degustare bene .
Al naso: elegante e sottile
In bocca: sentori di sambuco, alcol pronunciato, ma un fantastico equilibrio nel finale.
Stroppolatini Ante Bellum Riserva 2018 Gagliano Cividale del Friuli (UD)
Presenti dal 1868 , 2 ettari Vigna del 1899 , terrazzamenti lavorati a mano, Tocai giallo
Zona calda , ottima maturazione ha consentito di fare la Riserva
6gg macerazione sulle bucce poi solo acciaio
Alla vista : dorato quasi passito
Al naso : fiori bianchi ( acacia e tiglio ) , spezie dolci, sentori di tostato e nocciola, erbe alpine
In bocca: bella freschezza, mentolato complesso, sentori di sambuco
MONVIERT Vermouth
Vermuth da uva Verduzzo, dalla buccia durissima, vendemmia tardiva vicino al Ramandolo, terreno molto calcare.
Al naso: fantastico arancio, Assenzio dolce sentori di cacao e spezie dolci
In bocca: lineare, preciso, sentori dolci dati dall’Assenzio e nel finale amaricante. Tannico perché deriva da vino poco filtrato e mantenuto grezzo per dare un’incidenza maggiore.
Alla prossima !
LUCA GANDIN

A Torino torna l’iconico Gelato di Latte Biraghi

L’attesa è finita. Dopo aver chiuso il 2024 con oltre 250 mila vendite, venerdì 31 gennaio il Gelato di Latte Biraghi fa il suo ritorno nella storica boutique in Piazza San Carlo a Torino

A partire da venerdì 31 gennaio, il celebre Gelato di Latte Biraghi sarà nuovamente a disposizione di torinesi e turisti nel negozio di Piazza San Carlo 188.

Anche se, per le sue caratteristiche, il Gelato di Latte Biraghi viene tipicamente associato all’estate e ai mesi caldi, sono sempre di più i consumatori che negli ultimi anni hanno dimostrato di amarlo tutto l’anno, anche durante la stagione autunnale e invernale.

Per questo motivo, sarà possibile gustare di nuovo tutta la sua freschezza – e scattare l’immancabile foto che lo immortala con lo sfondo della piazza, usanza social che sta diventando ormai virale – già a partire dalla fine di gennaio.

“È tutto pronto per il ritorno del nostro storico Gelato di Latte in Piazza San Carlo” dichiara Fabio Benvenuti, Responsabile del Negozio Biraghi di Torino. Andare incontro alle richieste dei nostri consumatori, che ce lo chiedono tutti i giorni, è del resto uno dei nostri obiettivi principali. Se nel 2024 abbiamo servito più di 250 mila gelati, raggiungendo così un vero e proprio record, nel 2025 ci auguriamo di ottenere risultati ancora più sorprendenti”.

IL GELATO DI LATTE BIRAGHI

Con una storia che inizia negli anni Cinquanta presso lo storico Negozio dell’azienda a Cavallermaggiore, di fianco allo stabilimento produttivo, il Gelato di Latte Biraghi è realizzato con soli tre ingredienti – latte, panna e zucchero – e prodotto fresco ogni ora, con latte proveniente esclusivamente dalle province di Cuneo e Torino, senza emulsionanti, aromi né stabilizzanti.

Venduto presso il punto vendita nel cuore di Piazza San Carlo, vero e proprio punto di riferimento per l’acquisto di eccellenze enogastronomiche piemontesi, ormai il Gelato di Latte Biraghi è uno dei simboli del capoluogo piemontese.

IL NEGOZIO DI PIAZZA SAN CARLO

All’interno della boutique torinese, oltre all’intera gamma di prodotti Biraghi, vi sono più di 1.200 prodotti enogastronomici del territorio. Dai vini ai formaggi, passando per cioccolato e altre ghiottonerie, il Negozio Biraghi presenta una vasta gamma di opportunità per chiunque ami il buon cibo.

Sfoglia caramellata alla crema, trionfo di dolcezza

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Una croccante sfoglia caramellata che racchiude una deliziosa crema pasticcera aromatizzata al limone.

Un perfetto connubio di morbidezza e friabilita’, semplice e irresistibile.

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Ingredienti

 

1 confezione di pasta sfoglia pronta quadrata

500ml. di latte fresco intero

4tuorli

100gr. di zucchero

40gr. di maizena

1 bustina di vanillina

1 limone

Zucchero a velo

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Preparare la crema pasticcera. Portare ad ebollizione il latte aromatizzato con la buccia di limone grattugiata, lasciar intiepidire e filtrare. Lavorare i tuorli con lo zucchero, unire la vanillina, versare il latte a filo sempre mescolando. Cuocere la crema a bagnomaria per circa 10 minuti. Lasciar raffreddare, aggiungere il succo di  ½ limone senza mai smettere di mescolare. Disporre una base di sfoglia su un piatto da portata, coprire con la crema pasticcera, mettere la seconda sfoglia, ricoprire con la crema. Disporre l’ultima sfoglia, spolverizzare di zucchero a velo, guarnire a piacere. Servire fresca.

 

Paperita Patty