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Due pasticceri meridionali vincono una “Mole di Panettoni”

Francesco Mastroianni

Due pasticceri meridionali vincono con i loro panettoni le rispettive categorie della 12esima edizione di una “Mole di Panettoni”. La kermesse dedicata al protagonista della tavola natalizia, che è tenuta a all’Hotel principi di Piemonte e che ha designato i migliori maestri lievitisti di quest’anno.

Per la categoria “Panettone tradizionale di scuola piemontese”, basso e con glassa, finiscono sul podio:

– Al primo posto, la pasticceria pugliese “Millevoglie” di Alberobello con il maestro lievitista Cosimo Caradonna,

– Al secondo posto, il maestro lievitista Sergio Scovazzo del piemontese “Forno Grano” di Santena;

– Al terzo posto, il maestro Paolo D’Errico della pasticceria torinese “Farina&club bakery”.

Tripudio dell’albicocca, quest’anno per la categoria “Panettone creativo” vengono premiati:

– Al primo posto, il maestro lievitista Francesco Mastroianni della pasticceria calabrese “Casa Mastroianni” di Lamezia Terme, con il panettone creativo cioccolato e albicocca;

– al secondo posto il maestro lievitista Roberto Moreschi della pasticceria lombarda Roberto Pastry e Bakery da Sondrio, Chiavenna, con il panettone creativo caffè e albicocca;

– Al terzo posto, il maestro lievitista Enrico Murdocco del forno torinese Tellia Lab, con il panettone all’albicocca e gocce di cioccolato

Nella categoria “Panettone tradizionale di scuola milanese”, alto e con glassa, si distinguono:

– Al primo posto, il maestro lievitista Valerio Giovannozzi della pasticceria marchigiana Crystal di Porto San Giorgio, a Fermo;

– al secondo posto, il maestro lievitista Roberto Moreschi della pasticceria lombarda Roberto Pastry e Bakery di Sondrio, Chiavenna;

– Al terzo posto il maestro lievitista Marco Voci della pasticceria torinese i “Frutti del Grano” di Collegno.

I vincitori della 12esima edizione di Una mole di panettoni sono stati scelti da una giuria di esperti composta da: Giovanni Dell’Agnese, Massimiliano Prete, Giuseppe Gandolfo, Matteo Baronetto, Leo Rieser, Andrea Rastelli, Anna Mastroianni e Franco Ugetti. La Giuria ha assegnato ai panettoni, arrivati in forma anonima, un punteggio da 1 a 10 in base a vari criteri, tra cui: peso di un 1 kg (tolleranza di 100 gr. in eccesso e 50 gr. in difetto compreso il pirottino), aspetto generale, forma, aroma, cromia, alveolatura, palatibilità, acidità, retrogusto e cottura.

 

Sabato 25 novembre alle ore 9.45 all’Hotel Principi di Piemonte avrà luogo il taglio del nastro che inaugurerà la kermesse alla presenza dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, in rappresentanza del sindaco di Torino. Saranno inoltre presenti altri rappresentanti di istituzioni cittadine, mentre a nome dei lievitisti presiederà il Cavaliere del Lavoro Nicola Fiasconaro. Alle ore 10 si svolgerà invece la premiazione ufficiale.

La Brioche Speciale ATP: Il Cuore Goloso del Grande Torneo a Torino

L’evento tennistico che da tre anni a questa parte- le Atp Finals- sta mettendo la città di Torino non più dietro le quinte del mondo del settore turistico, ma sul palcoscenico delle mete di viaggio più ambite, si sta rivelando particolarmente attrattiva anche per le espressioni gastronomiche e di pasticceria che chef e maitre patissier hanno creato per sottolineare come anche il settore più ” mangereccio” e tradizionale piemontese, ripone entusiasmo nell’accogliere l’importante manifestazione di respiro internazionale.
Per l’occasione del Grande Torneo di Tennis, dunque, il laboratorio di pasticceria della Farmacia Del Cambio – locale ormai nel cuore dei torinesi e dei turisti, considerato emblema della storia culinaria della cittá – si distingue con la creazione della Brioche Speciale ATP. Questa interpretazione unica della classica Veneziana è frutto dell’ingegno e della maestria del nostro team di pasticceria.
Tra le molte storie da narrare, emerge una verità tangibile: la Farmacia Del Cambio, con il suo legame radicato nella storia di Torino, rende omaggio alla città attraverso creazioni culinarie di eccellenza. In occasione di questo straordinario evento, svela una reinterpretazione avvincente e golosa della sua iconica Veneziana: un impasto soffice e avvolgente, custode di una generosa farcitura di crema pasticcera. Un’invenzione che trasforma il gusto in un’esperienza sensoriale unica, da gustare in uno degli scenari più raffinati della città: Piazza Carignano.
La brioche speciale sarà disponibile presso il laboratorio, da gustare sul momento o da asporto, fino al 19 novembre, giornata di chiusura del torneo.
Naturalmente, la produzione della Farmacia del Cambio prosegue giornalmente per addolcire il palato dei più golosi e dei più curiosi: accomodati in ambienti regali e profumati di storia.
Contributor
Chiara Vannini

Il Piemonte in tre giorni. Esperienza tra fritto misto, bagna cauda e bollito

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

24-26 novembre

Venerdì 24 novembre

Al Piemonte, la regione dove si mangia meglio in Italia secondo il Gambero Rosso, L’Osteria Rabezzana dedica tre menu a tema tipici da degustare in tre differenti serate: venerdì 24 novembre fritto misto alla piemontese; sabato 25 novembre bagna cauda e domenica 26 novembre bollito.

Fritto misto alla piemontese

Fegato burro e salvia, rigatoncino trifolato, salsiccia in umido

Milanese di vitello, milanese di pollo, costoletta di agnello, melanzane, zucchine, cavolfiori, funghi porcini, radicchio, animelle, granelle, cervella, filoni, rane

Il dolce fritto dell’Osteria

Costo: 45 euro (vini inclusi)

Sabato 25 novembre

Bagna Cauda

Cestino di verdure crude, verdure cotte, salsicca di Bra, insalata di trippa, uova di quaglia

Bunet

Costo: 38 euro (vini inclusi)

Domenica 26 novembre

Bollito

Antipasto misto alla piemontese: tomino elettrico, acciughe al verde, giardiniera, vitello tonnato, carne cruda battuta al coltello

Bollito piemontese, 7 tagli: muscolo di vitello, coda di vitello, lingua di vitello, scaramella di vitello, testina di vitello, gallina, cotechino, accompagnati con salsa di mele, salsa rossa, salsa verde, rafano e mostarda

Verdure lesse

Bunet

Costo: 45 euro (vini inclusi)

Per i bambini il menu prevede: prosciutto crudo, agnolotto al pomodoro, cremino alle nocciole, acqua o una bibita al prezzo di 25 euro

I menu a tema sono validi venerdì 24 e sabato 25 a cena e domenica 26 a pranzo.

Per l’occasione non si effettua il servizio alla carta.

I vini sono inclusi (una bottiglia ogni due persone): Grignolino, Roero Arneis e Spumante Brut Rabezzana

 

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

Casa del Barolo a Torino: Il Rifugio Incantato dei Sapori Piemontesi

Nel cuore pulsante di Torino, una gemma culinaria risplende con l’avvicinarsi del periodo natalizio: la Casa del Barolo, situata in Piazza Bodoni 7. Questo ristorante ed enoteca, incanta i palati e scalda i cuori, offrendo un’esperienza culinaria indimenticabile, perfetta per riscaldarvi, con la sua atmosfera, dalle serate fredde dell’inverno.


Immergersi nella Casa del Barolo significa abbracciare le autentiche tradizioni piemontesi, trasformate in opere d’arte culinarie. La battuta di fassona, il vitello tonnato, i Raviolini del plin al burro del Monregalese su crema di raschera, la Tarte tatin di zucca, miele e blue d’Aosta e il Petto d’anatra e nocciole sono solo alcune delle delizie che la cucina propone con maestria e passione. Ogni piatto è un viaggio sensoriale attraverso i sapori distintivi del Piemonte, trasformando ogni cena in un’esperienza unica e memorabile.

Ma un altro elemento che fa brillare la Casa del Barolo come una stella durante le festività è, senza dubbio, il suo tesoro più prezioso: il vino. Tra le etichette d’eccellenza, spicca il Nebbiolo dell’azienda Ratti, conosciuto come Nebbiolo Ochetti. Questo vino di alta qualità, proveniente dai vigneti del Roero e delle Langhe, è un autentico gioiello piemontese. La sua storia affonda le radici nel 1600, quando già deliziava le cantine di Casa Savoia.

 

Il Nebbiolo Ochetti si distingue per la sua classe e la sua vivacità spontanea. Aromi di piccoli frutti rossi, tannini morbidi e l’espressione distintiva del Nebbiolo lo rendono un vino di rara eleganza e armonia. Ogni sorso è un invito a scoprire e apprezzare la vera essenza del Piemonte, una poesia gustativa che racconta la storia delle colline e dei vigneti che lo hanno generato.

Quindi, se state cercando un’esperienza culinaria straordinaria in questo periodo di festività, la Casa del Barolo a Torino è il rifugio perfetto. Lasciatevi avvolgere dall’atmosfera calda e accogliente, immergetevi nei piaceri della cucina piemontese e sollevate i vostri calici con un bicchiere di Nebbiolo Ochetti. La combinazione di tradizione e innovazione, di sapori intensi e calore umano, renderà la vostra visita a Casa del Barolo un ricordo incancellabile.

Il viaggio attraverso i piaceri gastronomici della Casa del Barolo è un’ode ai sensi, un’occasione per celebrare la convivialità e la ricchezza della cultura enogastronomica piemontese. Ogni boccone è una sinfonia di sapori, e ogni sorso di Nebbiolo Ochetti è un affondo nei ricordi di secoli di passione vinicola.

In conclusione, la Casa del Barolo a Torino è più di un semplice ristorante; è un rituale gastronomico che celebra le tradizioni senza perdere di vista la modernità. Un luogo dove il calore invernale si fonde con i sapori piemontesi, creando un’esperienza che non solo soddisfa l’appetito ma avvolge ogni commensale in un abbraccio caloroso di autenticità e gusto. La Casa del Barolo è il luogo dove il piacere della tavola si unisce alla magia delle festività, regalando momenti preziosi da condividere con amici e familiari.

CRISTINA TAVERNITI

 

Gli oli torinesi di Evo School, la sorpresa dell’olio subalpino alle ATP Finals

Oli torinesi promossi a pieni voti da Evo School e Coldiretti Torino.

Tra gli eventi collaterali delle Nitto Atp Finals Coldiretti Torino ha organizzato un evento dedicato alla promozione dell’olio della provincia di Torino. A Casa Gusto, con il contributo della Camera di Commercio, si è così svolta la degustazione guidata di oli, dal titolo: “La sorpresa dell’olio torinese”. Grazie alla guida esperta di Antonio Capone della Evo School di Unaprol, il Consorzio olivicolo italiano della famiglia Coldiretti, 50 persone hanno assaggiato oli prodotti in un territorio, quello torinese, che fino a pochi anni fa non aveva ulivi.

«Coldiretti – ha detto il presidente delle federazione provinciale, Bruno Mecca Cici – incoraggia da sempre l’innovazione in agricoltura. Per questo non potevamo non cogliere l’opportunità delle finali del campionato di tennis più importante del mondo per fare conoscere questa novità incredibile dell’olio prodotto sulle fasce pedemontane e collinari di un territorio come il nostro che non ha mai prodotto olive. Anche questo è un segno del cambiamento climatico, un fenomeno nuovo che ci prepariamo a governare sostenendo la produzione di un olio di qualità che sperimenta varietà e metodi di coltivazione che meglio si adattano alle nostre caratteristiche ambientali».

«Quelli che abbiamo assaggiato sono oli che ci hanno convinto – ha osservato Antonio Capone – Tutti hanno le caratteristiche di oli di qualità, ricchi di antiossidanti e di profumi».

Alla degustazione è intervenuto Fulvio Castagna, presidente dell’Associazione piemontese olivicoltori che conta circa 300 iscritti e che ha portato oli della collina morenica ovest di Ivrea tra cui un blend e un olio monocultivar da olive Leccio del Corno.

Per l’olio del Torinese è appena un esordio ma il futuro sembra già tracciato. «Come torinesi arriviamo ultimi tra i territori italiani dell’olio extravergine – sottolinea Castagna – Ma proprio perché arriviamo dopo la lunga tradizione degli altri territori italiani abbiamo fatto tesoro dell’esperienza e soprattutto abbiamo sperimentato le varietà e le zone di esposizione che meglio si adattano al clima sempre più caldo ma dove ci sono sempre le incognite delle gelate e dei picchi di freddo».

Questa olivicoltura di adattamento, moderna proprio perché non deve rispettare nessuna tradizione agricola, è stata testimoniata dagli oli e dalle esperienze dell’azienda agricola “La Mimosa”, sulle colline di Pinerolo; dall’azienda sulle colline di Bricherasio “Salfrutta” che oltre i kiwi ora produce anche olio; dall’agriturismo “La Civignola” sulle colline di Casalborgone, che oltre a quella delle nocciole ha intrapreso la strada dell’olio; dall’azienda agricola “Agriforest” di Almese che produce olio sul versante morenico esposto a sud all’imbocco della valle di Susa; dall’Azienda agricola “La Turna” di Settimo Vittone all’imbocco con la valle d’Aosta; all’azienda agricola Buemi di Piverone sulla Serra d’Ivrea.

In provincia di Torino sono 33 gli ettari destinati all’olivicoltura da olio. La produzione è di circa 1300 quintali di olive appartenenti a una dozzina di cultivar diverse resistenti alle gelate. Da questa produzione si ricavano 19.500 litri di olio extravergine.

La Brioche Speciale ATP: Il Cuore Goloso del Grande Torneo a Torino

L’evento tennistico che da tre anni a questa parte- le Atp Finals- sta mettendo la città di Torino non più dietro le quinte del settore turistico, ma sul palcoscenico delle mete di viaggio più ambite, si sta rivelando particolarmente attrattiva anche per le espressioni gastronomiche e di pasticceria che chef e maitre patissier hanno creato: a sottolineare come anche il settore più ” mangereccio” e tradizionale piemontese, ripone entusiasmo nell’accogliere l’importante manifestazione di stampo sportivo e di respiro internazionale

 

Per l’occasione del grande Torneo di Tennis, dunque, il laboratorio di pasticceria della Farmacia Del Cambio – locale ormai nel cuore dei torinesi e dei turisti, considerato emblema della storia culinaria della cittá – si distingue con la creazione della Brioche Speciale ATP. Questa interpretazione unica della classica Veneziana è frutto dell’ingegno e della maestria del nostro team di pasticceria.

Tra le molte storie da narrare, emerge una verità tangibile: la Farmacia Del Cambio, con il suo legame radicato nella storia di Torino, rende omaggio alla città attraverso creazioni culinarie di eccellenza. In occasione di questo straordinario evento, svela una reinterpretazione avvincente e golosa della sua iconica Veneziana: un impasto soffice e avvolgente, custode di una generosa farcitura di crema pasticcera. Un’invenzione che trasforma il gusto in un’esperienza sensoriale unica, da gustare in uno degli scenari più raffinati della città: Piazza Carignano.

 

La brioche speciale sarà disponibile presso il laboratorio, da gustare sul momento o da asporto, fino al 19 novembre, giornata di chiusura del torneo. 

Naturalmente, la produzione della Farmacia del Cambio prosegue giornalmente per addolcire il palato degli appassionati e dei più curiosi, accomodati in ambienti regali e profumati di storia.

CHIARA VANNINI

Insalata russa “insolita” e super-light

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La Ricetta della Cuoca Insolita

 

Chi è La Cuoca Insolita
La Cuoca Insolita (Elsa Panini) è nata e vive a Torino. E’ biologa, esperta in Igiene e Sicurezza Alimentare per la ristorazione, in cucina da sempre per passione. Qualche anno fa ha scoperto di avere il diabete insulino-dipendente e ha dovuto cambiare il suo modo di mangiare. Sentendo il desiderio di aiutare chi, come lei, vuole modificare qualche abitudine a tavola, ha creato un blog (www.lacuocainsolita.it) e organizza corsi di cucina. Il punto fermo è sempre questo: regalare la gioia di mangiare con gusto, anche quando si cerca qualcosa di più sano, si vuole perdere peso, tenere a bada glicemia e colesterolo alto o in caso di intolleranze o allergie alimentari.
Tante ricette sono pensate anche per i bambini (perché non sono buone solo le merende succulente delle pubblicità). Restando lontano dalle mode del momento e dagli estremismi, sceglie prodotti di stagione e ingredienti poco lavorati (a volte un po’ “insoliti”) che abbiano meno controindicazioni rispetto a quelli impiegati nella cucina tradizionale. Usa solo attrezzature normalmente a disposizione in tutte le case, per essere alla portata di tutti.

Calendario corsi di cucina ed eventi con La Cuoca Insolita alla pagina https://www.lacuocainsolita.it/consigli/corsi/

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Insalata russa “insolita” e super-light


L’insalata russa è un classico: si trova in tavola in mille occasioni ed è buonissima. Ma c’è un piccolo problema: ha un potere calorico e un contenuto di grassi micidiali. Se però non volete rinunciare, c’è un modo per prepararla con il 75% di calorie e il 95% di grassi in meno rispetto alla ricetta tradizionale. Ma come fa ad essere così buona? Anche se è senza uova né patate ed è super-light, è deliziosa. Non preoccupatevi di deludere i vostri ospiti: quando scopriranno il segreto della vostra ricetta non potranno più farne a meno!

Tempi: Preparazione (45 min); Cottura (10 min).
Attrezzatura necessaria: pentola per cottura a vapore con cestello, coltello a lama liscia e tagliere, minipimer, grattugia per scorza di limone, colino
Ingredienti per 4 persone:
Per le verdure:
⦁ Piselli surgelati – 100 g
⦁ Carote – 100 g
⦁ Topinambur (o patate) – 100 g
Per la maionese super-light:
⦁ Fagioli bianchi di Spagna – 200 g
⦁ Latte di soia o di canapa – 50 g
⦁ Succo di limone – 25 g
⦁ Scorza di ½ limone – 2,5 g
⦁ Olio e.v.o. –2 cucchiaini
⦁ Sale fino integrale di Sicilia – 6 pizzichi (1,5 g)
⦁ Curcuma in polvere – 1 punta di cucchiaino
⦁ (per chi vuole: Filetti di sgombro al naturale – 50 g)

Approfondimenti e i consigli per l’acquisto degli “ingredienti insoliti” a questo link: https://www.lacuocainsolita.it/ingredienti/

Difficoltà (da 1 a 3): 1 Costo totale: 3 €
Perché vi consiglio questa ricetta?
⦁ Il vostro medico vi ha detto di eliminare le Solanaceae (es. patate, melanzane, pomodori e peperoni) dalla dieta, ma voi ne andate pazzi? Nessun problema! Qui userete i topinambur al posto delle patate! Il risultato è sorprendente e fa bene anche a chi vuole tenere a bada la glicemia.
⦁ Se non volete usare il latte di soia, potete usare il latte di canapa: è uno dei pochi alimenti di origine vegetale che contiene tutti gli aminoacidi essenziali (quelli che il nostro organismo non sa produrre da solo) che servono per formare le proteine. In alternativa anche il latte vaccino può andare benissimo.
⦁ In una porzione da 200 g, solo 125 Kcal al posto di 535 Kcal circa della ricetta tradizionale (il 75% in meno! Si, avete letto bene…).
⦁ Pochissimi grassi: meno di un cucchiaino di olio a porzione… Il 95% in meno di grassi rispetto alla ricetta tradizionale. Ideale quindi anche per chi ha problemi con il colesterolo e a chi vuole perdere qualche chilo.

Preparazione
LE VERDURE
Pelate e tagliate le carote e i topinambour a dadini piccoli, di massimo 1 cm di lato. Cuocete a vapore le verdure separatamente. Se usate la pentola a pressione i tempi sono questi: piselli surgelati (5 min), carote (5 min), topinambur (3 min). Se avete una pentola normale il tempo è il doppio. Se usate le patate il tempo in pentola a pressione è di 2 min.
LA MAIONESE SUPER LIGHT
Spremete il limone e filtrate il succo su un colino. Grattate la scorza del limone e mescolatela al succo e a tutti gli altri ingredienti nel bicchiere del minipimer, per frullate fino ad ottenere un composto cremoso e senza pezzi.
LA PREPARAZIONE DELL’INSALATA RUSSA “INSOLITA”
Mescolate le verdure e la maionese super-light. Mettete tutto nel contenitore che sceglierete per dare la forma al vostro antipasto. Schiacciate bene, livellate e capovolgete il contenitore su un piatto di portata. Potete decorare a piacere.

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A chi è adatta questa ricetta?
Senza uova. In più, usando il latte di canapa, anche chi è allergico a soia o latte può mangiare questa insalata russa “insolita”.

 

 

 

 

 

 

 

Valori nutrizionali
Una porzione della ricetta della Cuoca Insolita a confronto con la stessa porzione della ricetta tradizionale con maionese, uova e tonno sott’olio:

Cioccolato d’autore a piazza dei Mestieri dedicato a diciannove donne che hanno fatto la storia

Piazza dei Mestieri propone il Cioccolato d’autore in confezioni dedicate a diciannove donne che hanno fatto la storia. Si tratta di una selezione di praline creative con un packaging altrettanto creativo. Ogni scatola racconta la storia di una grande donna con un disegno e una grafica studiati con il supporto dell’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di rinnovare la tradizionale offerta di regalistica della Piazza e ribadire i valori fondanti di integrazione, condivisione e formazione.

“Abbiamo scelto di dedicare a un volto femminile ogni confezione della nuova gamma di cioccolato artigianale – spiega Pietro Casaluci, graphic designer e responsabile comunicazione de La Piazza dei Mestieri, che ha elaborato le immagini con l’ausilio dell’intelligenza artificiale e tecniche di digital painting – Crediamo nel potere e nella forza comunicativa delle donne e vogliamo celebrarne l’unicità, non solo la bellezza esteriore. Con questa collezione vogliamo invitarvi a riflettere sul ruolo cruciale che le donne hanno nella nostra società e riconoscere che con la loro passione, tenacia e resilienza, sono capaci di ispirare e cambiare il mondo. Le nuove confezioni sono già disponibili nella bottega di Piazza dei Mestieri e online sul sito www.cioccolatodellapiazza.it, e rappresentano un contributo per la Giornata Nazionale contro la violenza sulle donne, che cadrà sabato 25 novembre, oltre a essere un’ottima idea per i regali di Natale”.

L’anima del laboratorio della Piazza è la chef chocolatier Marina Minniti, che propone tre nuove linee di praline ispirate dalla tradizione, che hanno reso il cioccolato di Torino famoso nel mondo: la linea classica, di cui distinguiamo varie confezioni a seconda delle dimensioni, quale la mini, declinata in tre forme e gusti diversi, la medium, la large e la extralarge; la linea exotic che si basa su gusti sorprendenti e note più raffinate di cacao, che puntano a conquistare anche altri sensi, quali la vista; la linea noir che vale la pena di essere degustata in compagnia. La cura delle confezioni ha sempre caratterizzato la proposta di Piazza dei Mestieri come nel progetto CioccolArt, in collaborazione con Torino Storia, dove alcuni dei simboli più amati di Torino sono stati la fonte di ispirazione per l’ideazione del packaging di prodotti interpretati in chiave visuale e artistica inedita. Le nuove confezioni d’autore sono dedicate a diciannove donne che hanno cambiato il mondo, da Giovanna d’Arco a Hannah Arendt, da Rosa Parks a Marie Curie, dalla suffragetta Emmelin Pankhurst alla stilista Cocò Chanel, passando per personaggi meno conosciuti come Song Qingling e Raicho Hiratsuka, pionieri del femminismo in Cina e Giappone, Wangari Maathai, prima donna africana a ricevere il Premio Nobel per la Pace, e la poetessa ucraina Lesya Ukrainka. Sono quattro le donne italiane scelte: Maria Montessori, Alda Merini 3, ancora in vita, Samantha Cristoforetti e la fisica Fabiola Gianotti.

La particolarità della creazione grafica del packaging è che è stata elaborata, nell’ambito del progetto Ium Art, dal laboratorio creativo di Piazza dei Mestieri attraverso l’ausilio di strumenti di intelligenza artificiale e generativa. Nel processo creativo l’intelligenza artificiale può suggerire soluzione e estetiche singolari e imprevedibili, ma la creatività e l’esperienza degli autori rimangono fondamentali nello sviluppo del design, in quanto sono loro a immaginare il progetto artistico, a fornire gli input necessari all’elaborazione, a modificare e affinare le immagini prodotte dall’intelligenza artificiale stessa sulla base della propria sensibilità estetica, per creare opere che siano innovative, espressive e uniche.

Infine, Piazza dei Mestieri è un prezioso luogo di educazione, formazione professionale e aggregazione per i giovani, che consente di contrastare la loro dispersione scolastica attraverso una proposta educativa che rende loro realistica e effettiva la possibilità di successo di entrare nel mondo del lavoro. Al suo interno sono operanti specifiche unità produttive in cui gli allievi possono fare le prime esperienze di apprendistato, come il ristorante dello chef Maurizio Camilli, il birrificio artigianale, il forno e la tipografia.

Mara Martellotta

 

PizzaVillage@Home, ecco le tappe di novembre

Torino, dal 16 al 19, e Bari, dal 23 al 26, le sedi dell’evento.

 

Rush finale per il tour italiano di promozione della pizza che, dopo le città di Palermo, Padova e Bologna,  conclude il suo ciclo di appuntamenti prima al Nord e poi al Sud Italia

 Saranno le città di Torino e Bari ad ospitare le tappe conclusive del tour italiano della pizza che vede come attori principali i migliori pizzaioli napoletani. Il circuito del Coca-Cola Piazza Village@Home, dopo le tappe di Palermo, Padova e Bologna, propone gli ultimi due appuntamenti in programma: nel capoluogo piemontese, dal 16 al 19 novembre e, successivamente, quello di Bari dal 23 al 26.

Top player dell’evento torinese saranno i maestri napoletani della pizza: Gino e Toto Sorbillo, Vincenzo Capuano, Antonio Falco, Errico Porzio, insieme a Luca Angelilli di Pummarò, Vincenzo Mammino e Massimo Ranieri di Rossopomodoro.

La formula della manifestazione, che consente di poter apprezzare sulla propria tavola le diverse pizze realizzate negli hub di produzione temporanei, allestiti nel cuore delle città ospitanti, e consegnate a casa grazie ai corrieri di Glovo, delivery partner dell’iniziativa, avrà una novità grazie alla modalità menù degustazione. Al momento dell’ordine, infatti, il pubblico indicherà solo il numero delle pizze desiderate e riceverà, oltre alla consegna gratuita della classica gift bag con i prodotti omaggiati dai partner dell’evento, una degustazione di pizze selezionate tra quelle proposte dai Maestri pizzaioli.

Ma l’appuntamento con il Coca-Cola Pizza Village@Home, per la tappa di Torino, inizierà in anticipo, grazie alla pre-sale. Da lunedì 13 a mercoledì 15 novembre sarà possibile prenotare la propria pizza, assicurandosi la ricezione della combo pizza+special box al costo di soli 5 euro, mentre nei giorni dell’evento il costo sarà di 10 euro, sino ad esaurimento degli ordini effettuabili.

Altra novità di questa edizione è la realizzazione di una masterclass, per insegnare al pubblico i segreti della pizza. Saranno dieci i fortunati che potranno apprendere, giovedì 16 nella pizzeria Antica Pizzeria da Michele, la maestria per preparare la pizza in casa. Tutti potranno aderire all’iniziativa sui social della manifestazione, grazie ai loro commenti più originali e seducenti, ispirati al dialetto napoletano.

 Anche a Torino prosegue la mission solidale dell’evento. Fondazione Banco Alimentare Onlus, charity partner dell’iniziativa, opererà al fianco degli organizzatori per raggiungere l’obiettivo dello “spreco zero” e sostenere i meno fortunati. Inoltre, anche nella città sabauda, a Banco Alimentare saranno consegnate le materie prime non utilizzate e donate anche 1.000 pizze, per aiutare chi si trova in difficoltà.

    Per il terzo anno consecutivo Coca-Cola conferma la sua partecipazione, in qualità di title sponsor. Pizza e Coca-Cola resta il binomio perfetto, una combinazione che mette tutti d’accordo, ideale per trascorrere un momento con gli amici o con la famiglia all’insegna del divertimento e della convivialità.

    L’evento si svolge con il sostegno del founding partnerMulino Caputo, da sempre supporter del progetto PizzaVillage, e degli official partner: Leffe, Latteria Sorrentina, Ciao-Il Pomodoro di Napoli, Caffè Kenon, Pringles. Delivery partner esclusivo Glovo.

Pasticceri e pasticcini nel sabato di DolcissimArte

 PANE E CIOCCOLATO

 

  Dal 10 al 12 novembre, la città di Torino diventa la capitale della pasticceria artigianale di alta qualità con la seconda edizione di DOLCISSIMArte, la rassegna organizzata da Ascom Epat per celebrare la maestria e l’eleganza dei Maestri Pasticceri del Piemonte con golosi appuntamenti aperti al pubblico e degustazioni gratuite.

Fitto il programma della seconda giornata, sabato 11 novembre, con le iniziative Pasticceri in VetrinaPasticcini in Carrozza e Pane e Cioccolato.

«La seconda edizione di DOLCISSIMArte – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – è dedicata alla valorizzazione della pasticceria piemontese. Ascom Confcommercio Torino e provincia ed Epat hanno intuito che nel panorama di promozione dell’enogastronomia c’era ancora un grande spazio per il settore della pasticceria. Per questo motivo lo scorso anno abbiamo realizzato la prima edizione e grazie al successo avuto abbiamo consolidato l’evento e lo riproponiamo ampliato e arricchito. 

Il Piemonte è leader nella pasticceria, soprattutto nelle produzioni ‘mignon’. Per questo ci impegniamo fortemente nel far conoscere sempre di più il nostro settore dolciario anche ai visitatori e ai turisti, che restano immancabilmente estasiati ad ogni assaggio delle nostre meravigliose produzioni».

Dopo la prima giornata di venerdì, anche sabato sono protagonisti i “Pasticceri in Vetrina”: dodici pasticceri in altrettanti negozi del centro per un intrigante tour esperienziale di esibizioni e show pastry ‘a sorpresa’ nelle vetrine dei negozi del centro di Torino. Le esibizioni sono aperte gratuitamente al pubblico e prevedono la degustazione dei dolci realizzati.

Si inizia alle ore 11.00, nel negozio di elettrodomestici Gamer, in via Po 2 che ospita la pasticceria Dolcissimo di Orbassano, mentre il negozio di accessori moda, bijoux e idee regalo De Wan, in piazza San Carlo 132, è pronto per accogliere le creazioni della pasticceria Stillitano di Torino.

Alle 12.00 la pasticceria Ugetti di Bardonecchia si esibirà nel nuovo negozio Breitling di piazza San Carlo 169.

Il programma riprende dopo pranzo alle 15.00 con la pasticceria Il Dolcino di La Loggia al negozio di abbigliamento Secret Garden, in via Carlo Alberto 30. Alle 15,30 la pasticceria Raimondo è al negozio di articoli per la casa De Carlo in via Carlo Alberto 36.

Alle 16.00 la pasticceria Avidano di Chieri è al negozio di borse Baronio, in via Po 48, mentre la pasticceria Dell’Agnese di Torino è alla Peter’s Tea House di via Mazzini 7G e la pasticceria torinese Orsucci è nell’altro store De Carlo in via Cesare Battisti 5.

L’ultimo appuntamento della giornata è alle 17.00 da Monticone Fabbrica Occhiali, in via Lagrange 31, che ospita la pasticceria La Baita di Caselle.

«Grazie a questa iniziativa – evidenzia l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio – mettiamo in vetrina non soltanto prodotti di eccellenza con storie secolari ma la qualità che è l’unico ingrediente non imitabile sul mercato globale. Se le nostre imprese artigiane riescono ad essere competitive, è proprio grazie alla lavorazione precisa, minuziosa, eseguita manualmente che accresce il valore del prodotto finale tanto da renderlo unico».

Inoltre, alle 11.00 e alle 14.00 ci saranno i Pasticcini in Carrozza: a bordo del tram turistico, il caffè del mattino e del dopo pranzo diventa dolcissimo con un Maestro Pasticciere, i pasticcini piemontesi, una guida turistica e…Torino! L’iniziativa si ripete anche domenica 12 novembre.

Alle 14.30 i bambini potranno fare merenda in piazza Castello angolo via Garibaldi con Pane e Cioccolato: i maestri panificatori e i pasticceri preparano insieme una golosa merenda, gratuita fino a esaurimento.

 

Durante DOLCISSIMArte, inoltre, i maestri gelatieri rendono omaggio alla pasticceria piemontese con il gusto creato appositamente “Zabaione e Paste di Meliga“.

DOLCISSIMArte racconta una storia di eccellenza, scritta dalla creatività e dal saper fare dei Maestri Pasticceri piemontesi. Una storia che affonda le radici nel passato e che ancora oggi possiamo assaporare nelle pasticcerie storiche, molte delle quali hanno più di 200 anni. E accanto a queste, le nuove proposte dei Maestri Pasticceri che sperimentano e innovano una tradizione che non ha eguali.

Organizzata da ASCOM EPAT, con il sostegno e la collaborazione di Regione Piemonte, DMO Visit Piemonte, Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Turismo Torino, Unioncamere, FIPE e le Amministrazioni locali dei territori coinvolti, DOLCISSIMArte chiama a raccolta i pasticceri di Torino e del Piemonte per far scoprire al pubblico un’eccellenza dalla storia secolare, espressione di un saper fare unico con solide radici nella tradizione e grande voglia di sperimentare e innovare.