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Distilleria ALPE, una storia piemontese

Borello Supermercati ha deciso di sostenere Distilleria ALPE accogliendo i suoi liquori sugli scaffali di diversi negozi, non solo per la matrice piemontese di quest’azienda ma anche per aiutarla a congiungere liquori dalle radici antiche con la modernità della spesa degli italiani ed in particolare dei piemontesi.

La Distilleria ALPE è stata fondata nel 1948 ma la sua storia inizia molto prima, da quando il suo fondatore Armando Calvetti, alla fine della Seconda Guerra Mondiale si laureò in chimica farmaceutica.

Tali studi lo introdussero alla botanica ed al suo impiego in campo liquoristico, da lì il passo verso la sua applicazione fu breve. Utilizzando come laboratorio la cantina della sua casa ad Ivrea iniziò a produrre liquori a base di erbe per amici e conoscenti, l’apprezzamento fu tale da spingerlo a fondare Distilleria ALPE, acronimo di Azienda Liquori Produzione Eporediese. A metà degli anni ’50 fu costruito uno stabilimento a Bollengo, un paesino vicino ad Ivrea, dieci anni più tardi ne fu costruito un altro ad Hône, in Valle d’Aosta; entrambi gli stabilimenti rimasero attivi fino alla fine degli anni ’90 quando per scelte commerciali si decise di spostare l’azienda definitivamente ad Hône.

Il prodotto di punta dell’azienda divenne il liquore di genepy il cui mercato di riferimento era la Valle d’Aosta che in quegli anni stava vivendo un boom turistico che portò al successo il genepy ed i liquori a base di erbe di montagna. Nonostante lo spostamento in un’altra regione, il legame con il territorio piemontese è rimasto forte soprattutto per le materie prime, sono infatti le valli Cuneesi e Torinesi come la Val Maira e la Val di Susa ad essere stati i pionieri della coltivazione del genepy. Questa pianta appartiene alla famiglia delle artemisie e la sua coltura non è affatto semplice, i campi sono situati tra i 1.700 e 2.200 metri di altitudine e l’uso di pesticidi è rigorosamente vietato.

 

Dal Piemonte provengono altre erbe preziose come assenzio, menta, achillea moscata, genzianella e fiori di stella alpina. Ad oggi Distilleria ALPE continua il suo percorso con il figlio, Fulvio Calvetti, il quale ricorda le serate trascorse in laboratorio con suo papà a testare nuovi liquori e amari a base di erbe. Col passare del tempo la passione crebbe fino ad affiancare il padre in azienda ed a rilanciare alcuni prodotti al fine di accompagnare il mercato degli alcolici verso i nuovi modi di degustazione. Oggi, ad esempio, il famoso Herbetet Genepy non viene degustato solo in maniera classica ma è spesso miscelato come aperitivo o in cocktail after dinner.

Borello Supermercati ha deciso di sostenere Distilleria ALPE accogliendo i suoi liquori sugli scaffali di diversi negozi, non solo per la matrice piemontese di quest’azienda ma anche per aiutarla a congiungere liquori dalle radici antiche con la modernità della spesa degli italiani ed in particolare dei piemontesi.

Eleonora Persico

Quante uova di Pasqua vi sono avanzate?

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PENSIERI SPARSI  di Didia Bargnani
Per qualche giorno ancora dopo Pasqua ci piace mangiare le uova di cioccolato ma arriva il momento in cui vorremmo non averle più in casa o perché ci hanno stufato, si sa, anche l’aragosta mangiata tutti i giorni, che barba, che noia o semplicemente perché non vogliamo più avere la tentazione di cedere alla golosità.
E allora finiamola una volta per tutte: una torta tenerina meravigliosa, fondente, umida e cioccolatosa è la soluzione perfetta.
Per uno stampo di circa 18/20 cm. mi serviranno:
200 gr. di cioccolato, 70 gr. di olio di semi, 3 uova, 90 gr. di zucchero a velo, 20gr. di farina o fecola.
Accendo il forno a 180 in modalità ventilato, sciolgo il cioccolato a bagno maria, faccio raffreddare, aggiungo l’olio.
In un’altra ciotola monto con le fruste elettriche le uova con lo zucchero e unisco la farina setacciata. Aggiungo il cioccolato precedentemente sciolto e mescolo il tutto.
Verso l’impasto nello stampo foderato con carta forno e possibilmente un po’ imburrato.
La Tenerina è pronta per essere infornata; il forno deve essere già a temperatura.
Dopo circa 30 minuti il dolce sarà pronto, se desidero una consistenza meno umida lascerò cuocere qualche minuto in più, cospargo di zucchero a velo e con una tazza di tè o un caffè dico addio alle uova di Pasqua, almeno fino al prossimo anno.

A taste of Eataly: una grande festa itinerante a Eataly Lingotto

Oltre 30 proposte Made in Eataly, show e musica dal vivo.

 Eataly è sinonimo di alta qualità, e una visita presso uno dei suoi store rappresenta sempre un’opportunità per vivere esperienze uniche. Ne è un esempio la serata di venerdì 19 aprile presso Eataly Lingotto quando al centro dell’attenzione ci saranno proprio tutte quelle ricette e materie prime che rendono Eataly un luogo unico. L’appuntamento speciale è con A taste of Eataly, l’occasione per provare una vera e propria esperienza gastronomica informale e gioiosa, a 360°!

A taste of Eataly sarà una grande festa diffusa tra gli spazi di Eataly Lingotto con oltre 30 proposte Made in Eataly. Ecco allora la pizza alla pala della panetteria, nella versione classica margherita ma anche con farciture più originali, come amatriciana e carbonara, la selezione di salumi e formaggi direttamente dal banco, la cruda di Fassona Piemontese Presidio Slow Food, il carpaccio di polpo della pescheria, le chips di patate, i supplì e le crocchette della gastronomia. E poi, i ravioli con polpa di Granchio Reale Blu dell’Adriatico, lo gnocco alla sorrentina gratinato, il crostone di russa, le bombette e molto altro. I dolci saranno a cura di Felice Pasticceria, che permetterà di scegliere tra i suoi pasticcini mignon e i dessert monoporzione. Da bere, una selezione dei migliori vini e originali cocktail.

Non mancheranno showmusica dal vivo e il djset di Suna per vivere una serata di festa a Eataly Lingotto.

Le proposte enogastronomiche di A taste of Eataly si potranno acquistare tramite gettoni, ognuno del valore di € 2,50. Fino al 12 aprile, solo su www.torino.eataly.it è attiva una promozione speciale: 20 gettoni sono proposti al prezzo eccezionale di € 40.

Golosi involtini pasquali in gelatina

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Un detto popolare recita ”Non c’e’ Pasqua senza uova”

Nel rispetto della tradizione, per una Pasqua all’insegna della convivialita’ e degli antichi sapori, vi propongo un facile e fresco antipasto ideale per il pranzo o per il picnic di Pasquetta che vede le uova come immancabili protagoniste del menu’ in una festa di colori e sapori.

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Ingredienti per 8 persone:

 

8 fette di prosciutto cotto tagliato spesso

6 uova sode

100 gr. di tonno sott’olio

1 cucchiaio di capperi

2 cucchiai di mayonnaise

1 cucchiaio di peperoni sott’aceto tagliati a striscioline

1 dado per gelatina

2,5 dl. di vino bianco

2,5 dl. di acqua

cucchiaio di aceto bianco

sale q.b.

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Tritare quattro uova sode con i capperi, il tonno, la mayonnaise;

farcire le fette di prosciutto, arrotolare ad involtino e sistemare in una pirofila preferibilmente in vetro. Nel frattempo preparare la gelatina: portare ad ebollizione l’acqua, far sciogliere il dado, mescolare, aggiungere il vino bianco e il cucchiaio di aceto, mescolare nuovamente e versare sugli involtini di prosciutto. Guarnire con le striscioline di peperone e le rimanenti uova tagliate a piacere. Lasciar raffreddare in frigo per almeno 3 ore.

Buona Pasqua a tutti i lettori.

Paperita Patty

Spaghettoni con fave fresche: un primo saporito e delicato

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Legumi semplici ricchi di proprietà nutritive e fibre. Molto versatili in cucina, consumate sia crude che cotte, hanno un sapore unico

Dalla primavera sulle bancarelle dei nostri mercati arrivano le fave, legumi semplici ricchi di proprieta’ nutritive e fibre. Molto versatili in cucina, consumate sia crude che cotte, hanno un sapore unico e inconfondibile. Provatele cosi’, le apprezzerete in tutta la loro tenerezza.

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Ingredienti per 4 persone:

 

320gr. di spaghettoni

100gr. di salame crudo

1 tazza di fave fresche sgusciate

1 piccola cipolla

1 ciuffo di menta fresca

80gr. di pecorino grattugiato

Olio evo, sale, pepe q.b.

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Sbollentare le fave sgusciate per pochi minuti in acqua bollente, lasciar raffreddare. In una larga padella soffriggere la cipolla affettata con poco olio, aggiungere il salame crudo tritato, le fave private della loro pellicina, mescolare, lasciar insaporire e aggiustare di sale e pepe. Scolare la pasta al dente (conservare un mestolino di acqua di cottura), far saltare in padella per un minuto mescolando bene, cospargere con la menta fresca tritata, il pecorino, nappare con l’acqua di cottura e servire subito.

Paperita Patty 

Iginio Massari, Croissant Cubici e Sferici: “Ecco perché non si Dovrebbero fare”

Il rinomato maestro pasticciere, Iginio Massari, ha sollevato un interessante dibattito critico nei confronti della tendenza dei croissant cubici e sferici, ormai consolidata sui social network. In un’intervista rilasciata ad Alfredo Magazine, il portale gastronomico di Rolling Stones, Massari ha espresso chiaramente le sue opinioni sul fenomeno, mettendo in discussione la sua validità e il suo impatto nel mondo reale.

Secondo Massari, l’idea dei croissant cubici o sferici può sembrare accattivante sui social network, ma nella realtà presenta delle limitazioni tecniche e sensoriali. Egli sottolinea che la cottura di forme così perfette porta a una compressione durante il processo, che influisce sulla crosta e sull’interno del prodotto, alterando l’esperienza tradizionale del croissant parigino. Pur riconoscendo che esteticamente una forma perfetta possa attrarre l’attenzione, Massari mette in discussione la sua praticità e la sua adattabilità a livello commerciale.

Il pasticciere lombardo critica anche l’aspetto commerciale di questa tendenza, sostenendo che i croissant cubici o sferici possano essere prodotti solo in quantità limitate, limitando quindi il loro potenziale commerciale. Il maestro, inoltre, evidenzia la necessità di valutare attentamente se un prodotto ha un senso reale sul mercato, anziché essere semplicemente una mossa per attirare l’attenzione.

Da un punto di vista tecnico, Massari ha argomentato che la cottura di questi croissant dalle forme perfette comporta una compressione durante il processo di cottura, influenzando la consistenza interna e modificando l’essenza stessa del classico croissant parigino. Pur riconoscendo l’effetto visivo accattivante di queste forme perfette, Massari ha sottolineato che la loro produzione commerciale potrebbe essere limitata e poco pratica.

Le parole di Iginio Massari potrebbero offrire per qualcuno un’importante riflessione sul rapporto tra innovazione estetica e autenticità culinaria nel mondo della pasticceria.

Ricordiamo che anche a Torino è possibile gustare le proposte culinarie di Iginio Massari presso Piazza C.L.N., 232.

Mentre per chi è innamorato delle opere dolciarie e non solo della Farmacia del Cambio, che ha lanciato i croissant cubici e sferici, l’appuntamento è in Piazza Carignano, 2.

Per chi li ama entrambi avrà un doppio punto di riferimento in città!

Cristina Taverniti

Il 24 marzo giornata europea del gelato artigianale

 

 

La giornata europea del gelato artigianale, il 24 marzo, è stata istituita dal Parlamento europeo nel 2012 e, tra le motivazioni, si sottolinea che ‘tra i prodotti lattiero-caseari freschi, il gelato artigianale rappresenta l’eccellenza in termini di qualità e di sicurezza alimentare, capace di valorizzare i prodotti agroalimentari di ogni Stato membro”.

Il gusto 2024 è stato disegnato da Artglace e proposto dal Belgio per la dodicesima giornata europea del gelato artigianale, Gaufre de Liège, un fior di latte aromatizzato con vaniglia e cannella, variegato al burro salato e accompagnato da una cialda, la gaufre de Liège.

La spesa media delle famiglie che Istat stima per il 2023 in Piemonte per l’acquisto del gelato è di 148 milioni di euro.

“Il gelato artigianale fa parte del nostro bagaglio di tradizioni- spiega Alessandro Del Trotti Presidente Produttori Dolciari di Confartigianato Imprese Piemonte – una testimonianza di questo primato è data dalle numerose gelaterie e pasticcerie diffuse sul territorio regionale, circa 1200, e dalla spesa media che Istat stima per il 2023 in Piemonte di148 milioni di euro, la quarta spesa più elevata a livello regionale. In testa rimane la Lombardia con 328 milioni di euro”.

“Ma non solo – prosegue Del Trotti- è anche un alimento sempre più apprezzato dato che, a detta dei medici, è uno di quelli più adeguati specie per i bambini in quanto fornisce il giusto apporto calorico oltre a elementi importanti per la crescita quali proteine, calcio, fosforo, ferro e vitamine A, B1 e B 12. Va considerato poi che il perimetro delle attività artigianali relative al mondo del gelato è comunque più ampio, coinvolgendo i segmenti delle pasticcerie che producono dolci con gelato e i laboratori che producono gelato senza vendita al dettaglio. In tal senso le nostre analisi precedenti hanno valutato che oltre il 40% di spesa delle famiglie è intercettabile da parte delle gelaterie artigianali e dalle micro e piccole imprese a vocazione artigianale”.

“Sono sempre gli ingredienti a fare la differenza – conclude Del Trotti- perché la tendenza è quella verso prodotti sempre più salutistici con etichetta corta e un ritorno ai gusti tradizionali.

Gli ingredienti, soprattutto quelli tradizionali, sono diventati carissimi, zucchero, latte, frutta sino al packaging e gli aumenti del costo dei gelati di quest’anno sono decisamente inferiori rispetto all’aumento dei prezzi a cui dobbiamo tenere testa. Nessuno ha intenzione di imporre aumenti esponenziali ai propri clienti, proprio perché in un momento in cui siamo tutti così preoccupati dall’inflazione, non c’è bisogno dell’aumento vertiginoso del costo di un prodotto così amato e popolare”.

 

Mara Martellotta

Wine Awards di Food and Travel Italia, alla reggia di Venaria la terza edizione

Con il Patrocinio della Regione Piemonte, sabato 23 marzo 2024, alle ore 19.30, l’evento che illuminerà la Reggia di Venaria Reale
Torino, 21 marzo 2024 – Si sono concluse le selezioni dei migliori vini italiani ed internazionali che saranno protagonisti della terza edizione dei Wine Awards di Food and Travel Italia, in programma sabato 23 marzo 2024, alle ore 19.30, nella Reggia di Venaria Reale.
Il prestigioso evento enologico, ideato per premiare le aziende produttrici italiane ed internazionali che brillano per qualità, riunirà tante eccellenze in un format capace di valorizzare il vino e l’enoturismo. A decretare i vincitori, che saranno annunciati durante la serata di gala degli Awards, è stata una giuria di esperti del settore e della redazione di Food and Travel Italia, nonché i voti dei lettori. I Wine Awards saranno presentati da Pamela Raeli, editore di Food and Travel Italia, edizione italiana del magazine internazionale, edito in 18 Paesi del mondo, che si occupa di enogastronomia e viaggi gourmet, e dall’attore Luca Pantini.
Sarà un’ edizione particolare perché sul palco vi sarà anche la presenza attiva di Fabrizio Imas, Direttore Responsabile di Food and Travel Italia, Francesca Mancuso, Premium Benefits Marketing Senior Executive, e Nicolas Peyresblanques, Ceo Segafredo Zanetti Italia.
Cinque le categorie di riconoscimenti da assegnare: Vini rossi, Vini bianchi, Vini rosati, Vini dolci e Spumanti.
Premi speciali saranno assegnati a personalità che si sono particolarmente distinte nella loro professione.
Pamela Raeli ha sottolineato: “La manifestazione promuove un prodotto che è tradizione, cultura, rappresentazione della vita, ma anche una continua scoperta. Ho scelto il claim della serata utilizzando lo slogan ‘Lavorare, creare, donare’ di Michele Ferrero, il grande imprenditore piemontese innovativo e visionario, le cui intuizioni, la cui visione internazionale, la cui capacità di ascoltare gli altri sono state le linee guida di un modo di fare impresa che ha posto al centro la persona.  L’attenzione alla qualità dei prodotti, alle esigenze dei consumatori, al benessere dei dipendenti, l’invenzione di sistemi di produzione innovativi,  l’amore per la famiglia e per la sua terra, la sua riservatezza, la sua l’umiltà, la cura dei valori umani, la responsabilità sociale e la sua visione imprenditoriale, ben espressa con l’affermazione ‘Ecco cosa significa fare di diverso da tutti gli altri. Tutti facevano il cioccolato solido e io l’ho fatto cremoso ed è nata la Nutella’ devono costituire un esempio per chiunque voglia fare impresa”.
Durante la serata sarà presentata al pubblico “Osare”, la più grande installazione a livello europeo, ad opera dell’artista Giuseppe Guida, campione mondiale di arte culinaria in Lussemburgo, che vuole essere un omaggio dell’editore Pamela Raeli alla mitica cedrata Tassoni, marchio storico tra i più amati e longevi d’Italia.
Sarà, inoltre,  presentato il nuovo progetto “Wine Moon” e il nuovo logo ad opera di Rs Graphic designer.
LA GIURIA
Presidente Andrea Lonardi – Master Of Wine italiano
• Chiara Giannotti – Wine writer, wine expert, influencer
• Chiara Giovoni – Ambassadeur du Champagne per l’Italia e vice-Ambassadeur européen nel 2012
• Cristiana Lauro – Scrittrice e wine expert
• Eleonora Cozzella – Giornalista e autrice
• Cristina Mercuri – Candidate Master Of Wine
• Sofia Carta – Head sommelier Forte Village e patronne “Capitano Bellieni” (Sassari)
• Valentina Bertini – Wine manager “Langosteria” (Milano)
• Marco Reitano – Head sommelier “La Pergola” (Roma) e presidente “Noi di sala”
• Fabrizio Sartorato – Head sommelier “ Da Vittorio”
• Alessandro Pipero – Patron e restaurant manager “Pipero” (Roma)
• Gianni Sinesi – Head sommelier al “Reale” (Castel di Sangro, L’Aquila) e winemaker
• Giuseppe Cupertino – Wine manager Borgo Egnazia (Savelletri, Brindisi)
• Mario Iaccarino – Patron e restaurant manager “Don Alfonso 1890” (Sant’Agata sui Due Golfi, Napoli)
• Maurizio Cerio – Head sommelier “Don Alfonso 1890” (Sant’Agata sui Due Golfi, Napoli)
• Walter Meccia – Head sommelier “Four Season Hotel Firenze- Il Palagio” (Firenze)

Le proposte per Pasqua di Domori cioccolato

Domori è stata fondata nel 1997 da Gianluca Franzoni ed è parte del Polo del Gusto, la holding di Riccardo Illy che raggruppa eccellenze del food&beverage .

Domori, con sede a None (Torino), è considerata una realtà d’eccellenza nel mondo del cioccolato super premium, portavoce di una vera e propria nuova cultura del cacao, basata su un’instancabile ricerca per la qualità e la purezza della materia prima, che ha reso il marchio competitivo a livello mondiale. Sin dalla sua fondazione Domori ha sviluppato il Progetto Criollo, che da 25 anni protegge la specie di cacao più preziosa e rara al mondo.

Nel negozio di Piazza San Carlo 177, esteso su tre piani, luminoso e denso di profumi “cioccolatosi” , per le festività pasquali, l’azienda propone uova e colombe davvero speciali e particolari:  l’Uovo Fondente firmato dal fondatore dell’azienda, in Edizione Limitata, e gli ovetti di cioccolato per i più piccoli, contenuti in eleganti e spiritose latte, con tante sorprese al loro interno.

Sono solo alcune tra le novità che Domori propone nella Collezione di Pasqua 2024: un assortimento ricco e adatto a tutti i gusti, con tantissime ricette diverse che spaziano dal classico al gourmand.

La qualità assoluta del Cioccolato Domori viene esaltata in tante originali

interpretazioni e valorizzata dalle confezioni, dall’incantevole grafica floreale, in cui raffinate illustrazioni di peonie si inseriscono su uno sfondo dalla tonalità pastello.

Una fantasia primaverile suggestiva e di grande impatto, quest’anno proposta anche

nelle nuove latte da regalo.

Uova e ovetti di cioccolato

La collezione 2024 è la più varia e ricca di sempre tra le Pasque Domori. Ben nove deliziose varianti di uova di cioccolato, cui si aggiungono quattro golose ricette di ovetti – fondente crema di cacao, latte ripieno gianduja, latte ripieno pistacchi e sale, latte ripieno cremino.

Anche sul lato “sorprese” all’interno delle uova, Domori introduce due belle novità: la partnership con Carioca, per le matite per i più piccoli, e la partnership con Ethical Grace, marca specializzata in cosmetici green, che firma i regali per le uova nelle latte. Vero gioiello della collezione è l’Uovo a Edizione Limitata “Ricetta dell’anno di Gianluca Franzoni”, che abbina un prezioso cioccolato fondente 62% al profumo delle tre vaniglie del Madagascar, Tahiti e Pompona. Una ricetta da intenditori per un’esperienza sensoriale unica.

 Per gli amanti del cioccolato fondente, ci sono poi le versioni Uovo di cioccolato fondente al 60%, con cacao pregiato dalla Costa D’Avorio, e l’Uovo di Cioccolato Fondente e Gruè, la granella di fave di cacao, che aggiunge intensità aromatica e croccantezza.

Per gli appassionati del cioccolato al latte, si passa dalla versione Uovo Dark Milk 42%, cioccolato al latte con alta percentuale di cacao, alla ricetta Uovo Bigusto, cioccolato fondente e latte, sino al delicatissimo Uovo Bimbi, con cioccolato al latte 38%.

Le Colombe Domori

Anche quest’anno Domori propone tre ricette straordinarie per il dolce più classico della Pasqua. Ingredienti pregiati e lavorazione artigianale per tre proposte raffinate e autenticamente gourmand, in cui il cioccolato diventa protagonista, grazie ad

abbinamenti sorprendenti: Colomba al Cioccolato, Colomba Cioccolato e Chinotto,

Colomba e Albicocca.

Nella Colomba al Cioccolato, l’impasto al naturale (senza canditi e uvetta) è impreziosito da gocce di cioccolato; nelle altre due ricette, anch’esse tra le novità Domori, le gocce di cioccolato fondente creano un delizioso contrasto con i morbidi pezzetti di chinotto e albicocca canditi. In tutte e tre le versioni, la copertura è di qualità pasticcera, con una fine glassa alla nocciola e squisite mandorle tostate intere.

Chiara Vannini

Croissant Sferico: l’Ultima Innovazione della Farmacia Del Cambio a Torino

La rinomata Farmacia Del Cambio, situata in piazza Carignano a Torino, continua a stupire i suoi clienti con le sue innovative creazioni culinarie. Dopo il successo del croissant a forma di cubo, che ha generato lunghe code e imitazioni in tutta la città, il locale ha lanciato con successo il nuovocroissant sferico.

Il croissant sferico è stato il frutto di oltre sette mesi di ricerca e sviluppo per raggiungere la sua forma e perfezione culinaria. La sua struttura priva di lati offre un’esperienza di gusto unica, che si estende in ogni dettaglio, dalla sfogliatura alla lievitazione, fino alla farcitura di crema Gianduia.

Croissant

Questa nuova creazione è stata ufficialmente presentata dallo staff di Matteo Baronetto, chef del rinomato ristorante stellato Del Cambio, durante l’Horeca Expo Forum, l’evento internazionale dedicato ai professionisti del settore del Nord Ovest Italia.

La Brioches Sfera ha già conquistato il palato e la curiosità dei torinesi, con le scorte esaurite tra lunedì e martedì mattina. Nonostante il prezzo più elevato rispetto ad altri dolci, 4 euro e 50 centesimi, la sua popolarità è in costante crescita. La notizia di questa nuova prelibatezza si sta diffondendo rapidamente, promettendo di diventare il prossimo trend su TikTok e Instagram, grazie al sostegno di diversi creator e influencer che ne stanno condividendo l’entusiasmo e la delizia culinaria.

Croissant

La Farmacia Del Cambio non è solo un ristorante e un bar boutique, ma anche un luogo intriso di storia e cultura. Situato di fronte al primo parlamento d’Italia, è stato il ritrovo prediletto dell’aristocrazia sabauda.

Se il croissant sferico avrà un successo simile al suo predecessore cubico, è probabile che si diffonderà rapidamente e diventerà una tendenza tra le pasticcerie di Torino, magari proprio in occasione delle prossime ATP Finals.

CRISTINA TAVERNITI