Decisamente golosa questa crostata, un mix perfetto tra pasta frolla fragrante e cioccolato fondente.
Una dolce tentazione assolutamente da assaggiare.
Ingredienti
Frolla:
250gr. di farina 00
120gr. di burro
80gr. di zucchero
2 tuorli
Un pizzico di sale
Farcia:
200gr. di cioccolato fondente 70%
200ml. di panna fresca liquida
100gr. di zucchero a velo
Una noce di burro
Frutta secca per guarnire
Preparare la frolla impastando velocemente tutti gli ingredienti, se dovesse risultare troppo dura, aggiungere 1-2 cucchiai di acqua. Stendere la pasta frolla in una teglia con fondo amovibile, bucherellare il fondo e riporre in frigorifero per almeno 2 ore.
Coprire la frolla con carta forno, riempire la base con fagioli o riso e cuocere a 160 gradi per 30 minuti. Lasciar raffreddare.
Preparare la farcia. Scaldare la panna fino quasi a bollore, togliere dal fuoco, aggiungere lo zucchero a velo ed il cioccolato ridotto a pezzetti e la noce di burro. Lasciar sciogliere bene gli ingredienti fino ad ottenere una crema vellutata.
Rimpire la frolla con il cioccolato fuso, livellare bene e decorare con pistacchi o nocciole a piacere.
Servire a temperatura ambiente.
Paperita Patty
L’iniziativa, della durata di circa un’ora, è su prenotazione obbligatoria sul sito


Il titolo scelto, “Il mare dentro”, non è una metafora. È una dichiarazione d’intenti. Amitrano non si limita a cucinare il mare: lo racconta, lo interpreta, lo porta in tavola con la grazia di chi ne conosce l’anima. E riesce, con sorprendente equilibrio, a far dialogare il respiro salmastro di Capri con la concretezza piemontese, creando un ponte gastronomico tra Sud e Nord che è, prima di tutto, un gesto d’amore.
Segue uno dei piatti più emblematici della nuova carta, “Capri Torino andata e ri-Tonno”, una rivisitazione del carpaccio di tonno alla napoletana, qui arricchito da un gel di cipolla alla genovese cotto per sei ore, e accompagnato da mela annurca. È un piatto stratificato, costruito con intelligenza e memoria, dove l’intensità degli ingredienti si stempera nella dolcezza della frutta, e il risultato è elegante.

Il “Baccalà alle erbe fini, la sua brandade e peperoni” è invece una piccola sinfonia ben risolta: il baccalà mantecato trova rifugio in un peperoncino verde, in un gioco di dolcezze e sapidità che Amitrano completa con un tocco piemontese – qualche goccia di aceto di Barolo – che dà profondità e sottolinea l’anima ospitale del piatto.
E quando si pensa che il percorso stia per concludersi, arriva un pre-dessert sorprendente: una delicata crema al caffè con crumble di mandorla, spuma di limone e una spolverata di polvere di cappero, che gioca sui contrasti e rinfresca il palato. Un piccolo, raffinato intermezzo che rinfresca il palato e lo prepara all’ultimo, goloso atto. Un passaggio armonioso e intrigante esaltato da un Vermouth Superiore Gran Torino.