ECONOMIA- Pagina 96

Gl events lamenta disinteresse delle istituzioni per Lingotto Fiere

È trascorso un anno da quando Christophe Cizeron, amministratore delegato di GL events Venues, ha presentato il nuovo amministratore delegato di GL events Italia, e AD anche di Hungexpo, Gàbor Ganczer. Oggi Cizeron torna a Torino e con Ganczer fa il punto sul riposizionamento del Lingotto Fiere, evidenziando “l’impegno del Gruppo internazionale leader di mercato e quotato alla borsa di Parigi, nella concertazione di eventi sempre più trainanti e rappresentativi del tessuto economico, che però non vedono adeguato supporto da parte delle istituzioni locali.”

Pubblichiamo di seguito la nota diffusa ai giornali da Gl events Italia.

In questo anno molto è stato fatto: oltre 1 milione i passaggi(visitatori, operatori professionali, espositori, lavoratori) in 40 eventi corporate, culturali, sportivi, convention, congressi e molto altro, segnando un +30% di manifestazioni ospitate nei100.000 metri quadrati del polo fieristico. L’imponente struttura composta da 3 padiglioni e dall’Oval Lingotto, quest’ultimo non di proprietà ma in gestione, è la più grande location del Nord-Ovest, capace di accogliere eventi come il Salone del Libro, Artissima e Festival dell’Oriente.

Nel 2023 i saloni organizzati da GL events ItaliaTorino Comics, Expocasa, Restructura e XMAS Comics -hanno registrato risultati eccellenti in termini qualitativi, confermati dai numeri: oltre 150.000 visitatori per un migliaio di espositori. Grazie al suo network internazionale GL events Italia ha anche portato a Torino 8 nuovi eventi tra cui Abilmente e QuattroZampeinFiera, l’appuntamento scientifico EACR Congress (European Association for Cancer Research), e 5 sono in arrivo nel 2024 tra cui WordCamp Europe Torino, con più di 3.000 partecipanti previsti da tutta Europa.

Parallelamente allo sviluppo e alla gestione delle manifestazioni in ogni direzione, il gruppo ha investito sulle persone, raddoppiando la squadra operativa di Torino, e sulla struttura, con interventi di miglioramento ed efficientamento: parole chiave sicurezza e sostenibilità, come il relamping di un’area superiore ai 20.000mq (padiglione 1,3 e aree esterne), utilizzando dispositivi LED, dimmerabili e gestibili domoticamente.

Sotto la guida dell’ungherese Ganczer, il polo multifunzionale sta inoltre organizzando nuovi appuntamenti nel 2024 in settori diversi, ad esempio HORECA Expoforum (17-19 marzo), ToVape (sigarette elettroniche) a settembre e AMTS – Auto Moto Turin Show in aprile. Quest’ultimo particolarmente importante per Torino che, da capitale dell’auto è rimasta senza eventi che ben rappresentassero la passione per le due e le quattroruote. Ma in questo sforzo di rilancio GL events Italia si è trovata sola: dov’è il lavoro di squadra lungamente invocato?

Infatti, unico caso in Italia di un polo fieristico che non vede soggetti pubblici tra i suoi gestori, negli anni GL events ha provato a percorrere diverse strade per costruire una collaborazione strutturale proficua con il sistema istituzionale locale, ma il tempo, troppo, è passato senza trovare soluzioni adeguate. «Abbiamo chiesto alle istituzioni di lavorare insieme, di sostenere i nostri eventi con la loro presenza, le loro idee, la loro comunicazione, ma il nostro auspicio è caduto nel vuoto dichiara Ganczer –. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è di pochi giorni fa, quando Città e Regione hanno orgogliosamente annunciato il ritorno del Salone dell’Auto a Torino il prossimo settembre, un ottimo risultato che però non tiene conto del fatto che noi abbiamo già in programma una fiera dedicata all’auto in aprile. Dov’è la collaborazione? Dov’è il sistema Torino-Piemonte?». La solitudine di GL events riecheggia in città.

«Questo territorio è ricco di eccellenze e in questo primo anno ho lavorato e sto lavorando con la mia squadra per portare al Lingotto Fiere nuove manifestazioni, espressione delle filiere trainanti del territorio: il food and wine, l’agritech, lo sport. L’automotive, settore per cui mi ero dato come obiettivo due anni per riportarlo a Torino, tornerà già nell’aprile 2024. Ma la nostra competitività è profondamente legata anche alla collaborazione con le istituzioni» è l’amara riflessione delmanager ungherese.

Gli fa eco Cizeron, arrivato oggi a Torino da Lione «Qual è il futuro di questa “vetrina” piemontese? Siamo uno dei pochi spazi fieristici in Europa ad essere in centro città, collegati dalla metro e in un’area di in straordinario sviluppo. Un anno fa chiedevamo un sostegno di 2 milioni di euro all’anno per 5 anni. Un’istanza ragionevole, che fa seguito a più di 3 anni di discussioni sui diversi scenari per il coinvolgimento delle istituzioni, compresa la possibile acquisizione dell’edificio da parte loro o la creazione di una società con GL events. Non è seguito niente di concreto».

 

La competitività di un territorio, molti studi lo confermano, si fonda su una alleanza strategica tra pubblico e privato e i territori leader in Italia si basano su questo modello. «A Torino, invece, siamo soli da molti anni. La notizia, bellissima, del nuovo Salone dell’Auto, conferma il completo disinteresse per il Lingotto Fiere da parte delle istituzioni – prosegue Cizeron . Il turismo d’affari e le fiere quindi, non sembrano da loro riconosciute come una priorità. A queste condizioni ci riserviamo la possibilità di studiare tutti gli scenari per il futurodel Lingotto Fiere. Non possiamo permetterci ulteriori indugi, entro la prossima edizione del Salone del Libro, quindi metà maggio del 2024, le modalità di lavoro devono cambiare e diventare più concrete».  

A Torino i maggiori player mondiali dell’economia lunare

La business convention si è chiusa con il Lunar Economy Summit che ha riunito per la prima volta a Torino i maggiori player mondiali dell’economia lunare: ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space, Blue Origin.

Numeri da record per questa nona edizione: oltre 2.000 partecipanti, 700 imprese di 35 Paesi e più di 9.000 b2b.

Torino, 30 novembre 2023 – Il Lunar Economy Summit è stato la grande novità che ha caratterizzato la giornata conclusiva della nona edizione di Aerospace & Defense Meetings: i maggiori player globali dell’economia lunare – ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space e Blue Origin, per citarne solo qualcuno – si sono confrontati per la prima volta sulle sfide e le opportunità commerciali dell’esplorazione lunare nei prossimi 50 anni. Le ultime stime indicano che il valore dell’intera Space Economy oggi nel mondo vale circa 480 miliardi di dollari e, secondo le previsioni di crescita delineate da Morgan Stanley, si arriverà a un trilione di dollari entro il 2040: sono queste le prospettive di sviluppo del settore che vedrà nei prossimi anni un enorme contributo legato all’economia che gira intorno al ritorno sulla Luna. E proprio il Piemonte è un territorio leader a livello mondiale in questo campo: è la regione dove vengono sviluppate le nuove tecnologie per l’esplorazione della Luna, Marte e Spazio profondo e da qui proviene più del 50% dei moduli abitabili della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), incluso il sistema Cygnus/PCM. Nel prossimo futuro, il Piemonte guiderà le aziende europee nello sviluppo del Lunar Gateway e svolgerà un ruolo centrale in molti programmi, tra cui la missione Artemis che riporterà gli astronauti sulla Luna nel 2024.

Dal confronto è emerso che ci sarà molto di Torino e dell’Italia in un ritorno sul nostro satellite che prevede tra il 2028 e il 2030 il primo habitat di superficie pressurizzato, la prima stazione spaziale cislunare e tre moduli del Gateway realizzati da Thales Alenia Space, e che si torna sulla Luna per sperimentare e realizzare nuove molecole e nuovi materiali in situazioni di microgravità.

Voluto e sostenuto da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino ed organizzato dalla società internazionale specializzata abe-BCI Aerospace in collaborazione con Ceipiemonte e Ice Agenzia, Aerospace & Defense Meetings 2023, l’unica business convention internazionale per l’industria aerospaziale in Italia si è chiusa con numeri da recordoltre 2.000 partecipanti, 700 imprese di 35 Paesi, più di 9.000 incontri business to business.

La conferenza inaugurale di martedì 28 novembre è stata dedicata agli ecosistemi innovativi al servizio delle future sfide nell’aviazione, con particolare riguardo a due tematiche chiave di questa edizione: le strategie di resilienza della supply chain e le tecnologie green applicate all’aerospazio per ridurre l’impatto ambientale. E va proprio in questa direzione il Memorandum di Cooperazione firmato dalla Regione Piemonte con la Clean Aviation Joint Undertaking per contribuire agli obiettivi legati al raggiungimento della neutralità climatica dell’aviazione attraverso tecnologie a emissioni zero.

Mercoledì 29 sono invece stati al centro del programma cybersecurity, Intelligenza Artificiale, Industria 5.0 e Advanced and Urban Air Mobility, la nuova frontiera del trasporto urbano e tema condiviso con VTM-Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings, la business convention per i trasporti e la mobilità la cui terza edizione si svolge a Torino il 26 e 27 marzo 2024.

Ma Aerospace & Defense Meetings è anche un’occasione unica di incontro e business. Oltre all’industrial supporter Leonardo, i partner industriali Thales Alenia Space, Avio Aero, Collins Aerospace e Altec, sono venuti a Torino alla ricerca di fornitori e soluzioni innovative esponenti di Airbus, Avic, Aernnova Aerospace, Boeing, Comac, Dell, Embraer, IHI Corporation, Lockheed Martin, Mahindra Aerostuctures, MBDA, Mitsubishi, Nanoracks Europe, Nikon, Northrop Grumman, SAAB, Poeton Polska, SKF Industrie, Superjet International, Tei-Tusas Engine Industries.

Tutti presenti tutti i 7 cluster aerospaziali italiani: Lombardia, Campania, Lazio, Umbria, Puglia, Veneto e Piemonte, il più rappresentato con 75 imprese e 11 startup. In Piemonte l’aerospazio è un comparto strategico, grazie a un ecosistema caratterizzato da una forte collaborazione tra enti, mondo imprenditoriale e ricerca scientifica e a una filiera completa composta da grandi player e oltre 450 PMI che registra un fatturato complessivo che supera 8 miliardi di euro e impiega oltre 35.000 addetti (Analisi 2023 di Ceipiemonte e Distretto Aerospaziale Piemontese su dati 2022).

Il tappeto stampa di oggi è scaricabile da https://we.tl/t-wPX3UX5Kau

Hanno detto…

Alberto Cirio, Presidente della Regione PiemonteÈ un onore ospitare questo grande evento di lavoro e di business. Oltre 9 mila b2b ci dice molto sulla vivacità di un settore che in Piemonte vale 8 miliardi di fatturato e che continua a crescere. Un tessuto fatto di grandi imprese, ma anche di pmi che costituiscono la forza della filiera, qui per stringere affari con grandi realtà internazionali.

Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino Come previsto la nona edizione degli Aerospace & Defense Meetings non ha deluso le aspettative, con numeri da record grazie agli oltre 2mila partecipanti di più di 700 imprese da tutto il mondo. Siamo pronti a replicare questa formula di successo anche per l’ampio settore della mobilità con VTM (Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings) in programma qui a Torino a fine marzo.

Fabrizio Ricca, Assessore all’Internazionalizzazione della Regione PiemonteUn evento che abbiamo voluto fortemente e per cui abbiamo lavorato a lungo, un’occasione per dire al mondo che il Piemonte è la regione giusta in cui investire, fare ricerca e crescere insieme, un’opportunità per le aziende dell’aerospazio che hanno già scelto di produrre qui e anche per quelle che lo faranno. Che l’aerospazio sia il futuro del Piemonte lo dicono i dati: i numeri non mentono e fotografano un comparto che aspira a diventare un traino per il nostro futuro industriale. Questi successi sono figli di un lavoro collettivo con molteplici attori che vanno dalle imprese alle istituzioni. Ora però vogliamo provare a scommettere sulle capacità di trasformazione del nostro tessuto produttivo.

Andrea Tronzano, Assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte La Regione Piemonte ha sottoscritto durante gli Aerospace&Defense Meetings un Memorandum di cooperazione con la Clean Aviation Joint Undertaking consapevole del ruolo che riveste e delle responsabilità che occorre assumere al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nel settore dell’aeronautica. Il Piemonte è sempre stato molto attento anche alle opportunità che tale transizione può offrire al territorio e al sistema produttivo le finalità dell’accordo possono consentire alle imprese piemontesi, in particolare quelle che compongono la catena di forniture delle grandi aziende del settore aeronautico, di trarre i massimi benefici possibili in termini di opportunità finanziare per i propri programmi di ricerca e sviluppo e in termini di apertura internazionale.

Dario Peirone, Presidente di Ceipiemonte Ad Aerospace & Defense Meetings abbiamo ospitato alcuni dei più grandi colossi a livello mondiale del settore aerospazio, il cui fatturato si stima intorno ai 350 miliardi di dollari. E, per la prima volta, in occasione del Lunar Economy Summit abbiamo anche riunito alcuni dei maggiori protagonisti globali della Space Economy: sto parlando di Blue Origin, Lockheed Martin, Nanoracks Europe e 3 tra le maggiori Agenzie Spaziali – NASA, ESA, ASI –, che complessivamente raggiungono un potenziale di oltre 60 miliardi di dollari di fatturato. È questa un’opportunità per far conoscere le competenze del nostro territorio che ha in Thales Alenia Space il capofila di una filiera all’avanguardia, composta di PMI e start up innovative, supportata da un ecosistema istituzionale e accademico unico al mondo.

Più di seimila ingressi a IO LAVORO

CHIUDE L’ULTIMA EDIZIONE 

Oltre 6mila ingressi con 1.931 studenti, 5.337 offerte di lavoro e 111 aziende presenti alla quinta e ultima tappa di IOLAVORO concluso oggi presso Lingotto Fiere a Torino. L’evento organizzato da Agenzia Piemonte Lavoro, riservato ad aziende, agenzie per il lavoro, enti formativi, professionisti e candidati, è stato promosso da Regione Piemonte, dall’Assessorato all’istruzione e merito, lavoro, formazione professionale e diritto allo studio universitario guidato da Elena Chiorino e realizzato con il sostegno del Fondo sociale europeo FSE+. Giunta al 18° anno di vita, con ben 58 edizioni all’attivo, IOLAVORO, con le tappe di Chivasso, Novara, Biella, Bra e Torino, ha raccontato il mondo dell’occupazione con le sue trasformazioni e i traguardi raggiunti attraverso occasioni di incontro e confronto con scuole, territorio e imprese per costruire il Piemonte del futuro.

Tra le tante iniziative promosse, particolare attenzione è stata dedicata alle fondazioni ITS, la rete di istituti di istruzione superiore piemontese, con momenti di approfondimento destinati ai giovani utili ad esplorare in modalità interattiva settori e filiere produttive del territorio regionale, e allo spazio di orientamento ai mestieri WorldSkills, con un’area rivolta a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado strutturata per aiutarli a esplorare i mestieri, riconoscere le proprie attitudini e fare scelte consapevoli nel loro percorso scolastico e professionale. Nel pomeriggio di oggi sono stati consegnati i diplomi di partecipazione a 50 tra competitor, expert e tutor che hanno preso parte ai WorldSkills Italy e ai campionati europei EuroSkills che si sono svolti nel 2022 in Polonia.

“IOLAVORO significa far conoscere le opportunità offerte sui vari territori, approfondire le possibilità di formazione per aumentare le competenze ed entrare in contatto con il mondo delle imprese. Nei cinque appuntamenti autunnali di IOLAVORO abbiamo presentato le migliori politiche messe in atto negli ultimi quattro anni e mezzo: progetti ambiziosi e investimenti necessari per rispondere alle esigenze delle imprese, a chi è in cerca di occupazione o a chi vuole intraprendere un nuovo percorso di formazione. Il mio ringraziamento ad Agenzia Piemonte Lavoro e ai Centri per l’Impiego distribuiti in tutte le province, presidi della Regione sul territorio” ha dichiarato l’Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Piemonte Elena Chiorino.

“IOLAVORO è soprattutto un’occasione di scambio: di opportunità, di conoscenze, di occasioni che portano valore. Nel nostro tempo, permeato dalla vita on line, la presenza si è rivelata, ancora una volta, un fattore che genera concretezza, per sintonizzare le persone con le imprese, i giovani con le opportunità formative, tutti intrecciati in una rete di reciproco arricchimento” ha dichiarato il direttore di Agenzia Piemonte Lavoro, Federica Deyme.

Per tutti i dettagli è possibile consultare il sito dedicato all’evento al link www.iolavoro.org.

La “sfida digitale”: Flixbus e Parkingmycar ospiti di LibeRI!

La trasformazione che la digitalizzazione ha apportato al mondo odierno è la più grande sfida lanciata dalla Rivoluzione Industriale. Essa è stata in grado di apportare un cambiamento che non è solo tecnico, ma è un vero ripensamento della struttura organica della società e della sua identità culturale. Le aziende ed industrie, nel corso degli anni, hanno dovuto inevitabilmente adattare le loro strategie a processi sempre più tech per essere in grado di garantire servizi e prodotti al passo con i tempi. Di questa modernissima sfida ne conoscono sfumature, difficoltà e dettagli i giovani imprenditori del mondo delle startup digitali, Manuele Caldarella e Mattia El Aouak, ospiti dell’incontro la “Sfida Digitale” che si è tenuto sabato 25 novembre presso la sede di Euroedizioni in Via Osasco 62 a Torino curato e presentato dall’Avv. Stefano Callà.

Tante le questioni dibattute mettendo a confronto le due diverse realtà da cui provengono i due imprenditori. Caldarella è Haed of Busness Development di Flixbus Italia, mentre El Aouak è CEO e Founder di ParkingMycar.

Qual è stato il percorso che vi ha portato a ricoprire le vostre attuali posizioni lavorative?

Caldarella: dopo la laurea in ingegneria civile ho avuto molte esperienze diverse nel mio ambito di competenza oltre a quello della ricerca. Nel momento decisivo della mia carriera ho però deciso di intraprendere la strada meno “sicura”: una posizione da stagista in una start-up come Flixbus. Ad oggi, dopo vari periodi spesi all’estero, sono tornato a vivere a Milano dove ricopro il ruolo di responsabile di quello stesso team in cui 7 anni fa ero entrato come stagista. El Aouak: dopo una prima fase della mia vita in cui mi volevo dedicare al mondo calcistico, ho scelto di fare imprenditoria senza avere pregresse esperienze. La determinazione mi ha portato ad aprire 4 aziende in varie parti del mondo e in settori merceologici diversi, fino ad approdare definitivamente a ParkingMycar. Sono stato sempre spinto da una forte passione che ha da sempre ha motivato il mio percorso.

Provenite da due realtà diverse ma simili per innovazione e cura dell’aspetto digitale. Come descrivereste le vostre realtà aziendali?

Caldarella: Il modello di business di Flixbus si basa su una gestione logistica dell’intera infrastruttura. Abbiamo voluto garantire al consumatore una nuova esperienza di viaggio attraverso un mezzo che da sempre è stato sottovalutato ovvero l’autobus. Dopo molte difficoltà, ad oggi, siamo in più di 40 paesi nel mondo e garantiamo 5000 destinazioni per mezzo di 4000 bus e 15 treni su rotaia (solo in Germania e Svezia). La nostra mentalità è sempre più green tanto da aver raggiunto un risparmio di oltre 400.000,00 tonnellate di CO2 proprio per mezzo delle innovative modalità di viaggio che offriamo. La tecnologia è stata da sempre parte del nostro progetto trasformativo. El Aouak: Dal punto di vista operativo stiamo crescendo e a Torino, per esempio, siamo una realtà consolidata con i parcheggi garantiti in quasi tutte le zone della città, oltre che nell’aerea aeroportuale. Arriveremo presto anche nelle strisce blu. L’avanzamento tecnologico è stato essenziale per il nostro sviluppo e la nostra crescita. La nostra azienda è formata da persone che credono fortemente nel progetto su cui stiamo investendo. Potrei dire che la fiducia che si è creata tra i nostro collaboratori è alla base stessa dell’azienda.

L’Italia sembra però essere un Paese in cui solo la piccola impresa riesca a fare davvero successo. Come sono stati recepiti i vostri progetti sul territorio nazionale?

Caldarella: Flixbus è un’azienda tedesca e affermasi nel paese ospitante non è stato facile. Inizialmente gli ostacoli erano moltissimi, anche quando si voleva lavorare con le imprese locali. Talvolta abbiamo realmente lottato per sopravvivere, ma una volta che è stata compresa l’importanza del progetto, abbiamo sviluppato un’ottima rete di collaborazione con le imprese locali. Le stesse, grazie alla partnership stretta con Flixbus, hanno avuto la possibilità di entrare in mercati a cui diversamente avrebbero avuto accesso. El Aouak: Anche se la mia idea andrà contro il pensiero generale, fare start up in Italia è stata un’esperienza positiva e stimolante. Nelle classifiche europee il nostro Paese è ancora considerato uno dei migliori in cui far partire un progetto di questo tipo.

LibeRI!, grazie ad un dibattito chiaro ed efficace, offre di nuovo al pubblico l’opportunità di capire il mondo che ci circonda portando al pubblico la testimonianza diretta di due realtà aziendali moderne e tecnologiche che vedono nella digitalizzazione l’unico modo efficace di fare impresa. E l’epilogo di questo dibattito ci insegna che “non c’è alternativa alla trasformazione digitale. Le aziende visionarie si ritaglieranno nuove opzioni strategiche – quelle che non si adattano falliranno”.

VALERIA ROMBOLA’

Un 2023 da record per l’Aeroporto di Torino. I passeggeri in arrivo dall’estero guidano la crescita

Si conferma nel 2023 un recupero post Covid superiore alla media dell’industria. 

  • 1 milione 343 mila stranieri in arrivo nello scalo negli ultimi 12 mesi, in crescita del 72% rispetto ai corrispondenti 12 mesi pre-pandemia
  • Nel 2023, anche miglior ottobre e miglior novembre di sempre
  • Entro pochi giorni atteso il superamento del record annuale di traffico

 

 

 L’aeroporto di Torino registra nuovi record di traffico. Il mese di ottobre 2023, con 395.240 passeggeri trasportati, è stato infatti il miglior ottobre di sempre e ha chiuso una stagione Summer che ha contato 2,8 milioni di passeggeri, stabilendo il primato di miglior Summer di sempre, in crescita del +25% rispetto all’estate 2019 pre-pandemia. Il 2019 è infatti l’anno di riferimento per l’aviazione e per il turismo, al fine di misurare la ripresa post Covid.

Nei primi 9 mesi del 2023 l’Aeroporto di Torino non solo ha recuperato il traffico pre-pandemico, ma è cresciuto del +14,7%, a fronte di una lieve ripresa a livello nazionale del +1,6% e di una contrazione europea del -3,9% e mondiale del -2,7%.*

Anche il mese di novembre che sta per terminare sarà il miglior novembre di sempre, contribuendo così al superamento del numero di passeggeri trasportati a Torino in tutto il 2022 già all’inizio di dicembre. Il precedente record di traffico (4,2 milioni di passeggeri) sarà dunque battuto con un mese di anticipo.

Oltre all’aumento dei volumi di passeggeri trasportati, l’accresciuto numero di tratte dirette (passate da 36 a 44, in incremento di 8 rotte rispetto all’inverno 18/19, pari a +22%; e passate da 31 a 40, in incremento di 9 rotte rispetto all’estate 2019, pari a +29%) con numerosi paesi esteri, ha cambiato la composizione del traffico.

Attraverso l’utilizzo dei big data (analisi della presenza e dei flussi della popolazione in base al dato di posizione sul territorio rilevato sulle celle telefoniche) è stato possibile conoscere il profilo del passeggero, analizzandone la provenienza e confrontando il periodo pre-Covid con gli ultimi 12 mesi. Se pre-pandemia il 58,4% dei passeggeri era outgoing (residenti nel nostro bacino di riferimento che lasciavano il territorio) e il 41,6% incoming (residenti in Paesi esteri e altre regioni italiane che si recavano nel nostro territorio), negli ultimi 12 mesi i passeggeri incoming, con il 50,2%, costituiscono ora la maggioranza del nostro traffico.

In dettaglio, nel corso delle due stagioni Winter e Summer, crescono complessivamente del +72% i flussi incoming dall’estero (per un totale di 1 milione e 343 mila stranieri in arrivo nello scalo), mentre la componente di turismo italiano cresce del 15% (per un totale di 901 mila turisti italiani in arrivo).

Se nella stagione Winter 18-19 i passeggeri incoming dall’estero erano stati 421mila, nella stagione Winter 22-23 sono stati 625 mila (+204 mila passeggeri), in crescita dunque del +48,5%. Sostanzialmente stabili i volumi di turisti dall’Italia (+1,6%).

Dopo i buoni risultati invernali, è stata la stagione dei voli estivi a rivelare il ruolo decisivo dei collegamenti internazionali nell’arrivo di visitatori dall’estero nel nostro territorio.

Sono stati infatti 718 mila i turisti stranieri arrivati all’aeroporto di Torino nell’estate del 2023, raddoppiando di fatto il numero dei turisti esteri arrivati nell’estate del 2019, quando erano stati 361 mila. Con un delta positivo di 357 mila turisti stranieri in più, la crescita arriva al +99%. In significativo aumento anche il numero di turisti provenienti dall’Italia (+28%).

Sul podio dei mercati esteri per numero di turisti in arrivo, Gran Bretagna, Spagna e Francia, seguiti nell’ordine da Albania, Paesi Bassi, Belgio, Germania, Svezia, Romania e Danimarca a chiudere la top ten. Seguono Polonia, Irlanda, Lituania, Stati Uniti, Cechia, Marocco, Israele, Malta, Portogallo, Finlandia.

Guardando alle novità e alla crescita percentualmente più elevata troviamo Lituania, Cechia, Israele, Irlanda, Danimarca e Spagna.

È perciò evidente come l’aeroporto abbia svolto un ruolo fondamentale nell’attrarre nuovi flussi turistici. L’attività dell’Aeroporto di Torino (grazie anche all’apertura della base Ryanair avvenuta a novembre 2021) ha infatti contribuito a determinare e sostenere importanti flussi di visitatori in arrivo che hanno potuto così scoprire Torino e il Piemonte.

Lo scalo di Torino gioca dunque un nuovo ruolo, quello di attrattore turistico 12 mesi all’anno. Ruolo che si affianca alle già consolidate vocazioni neve e business, e riafferma il valore strategico per il territorio su cui insiste, contribuendo sia direttamente che indirettamente alla crescita socio-economica della regione.

Per servire sempre meglio il crescente traffico, negli ultimi due anni gli investimenti nell’infrastruttura sono stati pari a 15 milioni di euro, e hanno riguardato sia il miglioramento dell’esperienza del passeggero in aeroporto (come ad esempio, l’installazione della nuova macchina radiogena che permette di non separare liquidi e device tecnologici dal bagaglio a mano, il rinnovo della Piemonte Lounge, la costruzione di un nuovo parcheggio e l’installazione dei nuovi pontili di imbarco attualmente in corso), sia la sostenibilità ambientale, con la realizzazione e l’avvio lo scorso luglio del più grande impianto fotovoltaico su tetto in un aeroporto italiano e l’entrata in funzione di svariati mezzi elettrici sulla pista e sui piazzali (già ben oltre il 40% del totale dei mezzi).

Gli investimenti fatti dall’aeroporto di Torino si inseriscono in un quadro complessivo di generazione del valore superiore a 57 miliardi di euro per l’intero sistema aeroportuale italiano, con una creazione di valore aggiunto pari a 22,9 miliardi di euro.**

 

«Abbiamo avuto in questi mesi una consapevolezza positiva del buon andamento del turismo e i dati di aumento degli arrivi diffusi da Aeroporto di Torino confermano il trend favorevole del settore. Abbiamo già toccato con mano l’incremento degli arrivi, soprattutto dall’estero e questo è dovuto anche ad un ottimo trasporto aereo che invoglia a raggiungere facilmente la nostra città». Commenta così la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa l’andamento dei flussi diffuso oggi da Aeroporto di Torino.

Ottimiste le attese per l’inverno. «Sono confermati – evidenzia la presidente Coppaanche gli arrivi per la stagione invernale grazie alla presenza dei voli della neve. Tutta la filiera legata al turismo può così guardare con fiducia anche ai mesi a venire. Ringraziamo per questo il management di Aeroporto Torino e tutto il personale del nostro hub aeroportuale per gli sforzi fatti per far ripartire i flussi dopo i difficili anni della pandemia».

*Nota: in base ai dati disponibili, ultimo confronto possibile sul periodo gennaio-settembre 2023 vs gennaio-settembre 2023. Fonti: IATA, ACI Europe, Assaeroporti.

**Nota: i dati relativi al peso dell’industria aeroportuale in Italia derivano da uno studio Nomisma 2023 commissionato da Assaeroporti.

Giachino, ”SiTav pronti a scendere in piazza per il lavoro”

“Preoccupazione per i ritardi da parte italiana. Come nel 2018, non ci abbiamo pensato molto a scendere in piazza, nell’interesse del lavoro noi siamo pronti a scendere nuovamente in piazza”
“Forte preoccupazione per i ritardi nei lavori Tav da parte italiana e dei possibili effetti sulla occupazione”.  Così Mino Bartolomeo Giachino, fondatore del movimento SiTav SiLavoro. “Siccome malgrado le tante chiacchiere – osserva – la crescita del Pil nella area metropolitana di Torino continua a essere inferiore alla media nazionale e con aperta la questione sul settore auto, la Tav rimane l’opera più importante per il futuro di Torino e del Piemonte e pertanto, come nel 2018, non ci abbiamo pensato molto a scendere in piazza, nell’interesse del lavoro noi siamo pronti a scendere nuovamente in piazza, a favore del lavoro di oggi e di domani, anche se Landini non parla mai di Tav”. “La Tav – sostiene – a forte rischio col governo gialloverde e dopo il voto del Consiglio comunale del 29 ottobre 2018 venne salvata dalla nostra grande manifestazione SiTAv del 10 novembre 2018 e dal voto del Senato del 7 agosto 2019, che bocciò a larga maggioranza la mozione NoTav dei Cinquestelle. Purtroppo il governo giallorosso ha tenuto ferma l’opera per quasi due anni come ha tenuto ferma la gronda di Genova. Tempi lunghi favoriscono gli oppositori o gli interessi ad altre vie di transito sopra le Alpi”. “I tempi lunghi dopo l’assegnazione della gara del lotto dalla parte italiana – conclude – rischiano di avere effetti sul lavoro che sarebbero contraddittori e peserebbero su una bassa valle che negli ultimi anni ha perso aziende e posti di lavoro tanto che le stime attribuiscono alla bassa valle un Pil a al livello delle regioni del Sud”.

Consumatori, Polliotto (Unc): “Dal 29 Novembre in vigore nuovo Decreto Energia”

Le parole della Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Energia, da oggi attive importanti novità per gli italiani. Lo rende noto l’avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana fondata nel Dopoguerra dal giornalista Vincenzo Dona.

Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 278 del 28 novembre 2023 la legge 27 novembre 2023, n. 169di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 29 settembre 2023, n. 131, recante misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio (c.d. Decreto energia)”, spiega il noto legale torinese.

Le nuove norme entreranno in vigore a partire dal 29 novembre 2023. Unitamente è stato pubblicato il testo del decreto coordinato con la legge di conversione.

Per poi concludere: “Il testo coordinato del Decreto energia è stato redatto dal Ministero della giustizia al solo fine di facilitare la lettura sia delle disposizioni del Decreto, integrate con le modifiche apportate dalla legge di conversione, che di quelle modificate o richiamate nel decreto, trascritte nelle note. Restano invariati il valore e l’efficacia dei singoli atti legislativi.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.itcompilando l’apposito format.

La Regione e le crisi occupazionali, dibattito in Consiglio

“L’obiettivo è quello di tornare alla piena produzione e occupazione dello stabilimento, puntando anche alla sostenibilità dell’acciaio prodotto”, è quanto ha ribadito in Consiglio regionale l’assessore al Lavoro Elena Chiorino, nell’informativa sulla crisi aziendale in Piemonte dell’ex Ilva.

Le vicende dell’ex lva-Italsider – una delle maggiori aziende siderurgiche italiane del Ventesimo secolo – sono note e ruotano attorno alla crisi dell’insediamento di Taranto. Il Piemonte occupa circa 600 dipendenti fra Novi Ligure, in provincia di Alessandria, e l’unità produttiva di Racconigi, nel Cuneese.

Come ha spiegato Chiorino, il Governo sta portando avanti un piano sulla siderurgia imprescindibile per il Paese.

“Siamo consapevoli di quanto importante sia, oggi più che mai, il settore siderurgico anche per un’autonomia strategica. Massima è e sarà sempre la disponibilità ed il sostegno da parte di Regione ai lavoratori del comparto che vivono questa situazione sul nostro territorio regionale” ha aggiunto.

Un’altra azienda che versa in difficoltà è la Lear di Grugliasco (To), che opera nel settore dell’automotive, dove sono a rischio circa 400 posti.

“Come Regione abbiamo chiesto al Ministero il rifinanziamento dell’ammortizzatore sociale, da intendersi come un ponte verso una soluzione e non come una lenta agonia per i lavoratori e loro famiglie. Auspichiamo un piano condiviso con Lear a cui, anche in questa sede, rivolgo un appello alla responsabilità sociale d’impresa che dovrebbe avere nella ricerca di tutte le soluzioni possibili per i propri lavoratori e per garantire la competitività dell’azienda stessa. La Regione è pronta a fare la sua parte di fronte a una visione industriale che superi la monocommittenza, ma guardi a tutto il comparto dell’automotive e anche valutando soluzioni verso nuovi settori, con potenzialità di crescita e di futuro, incluse possibilità di reindustrializzazioni in nuovi ambiti” ha spiegato Chiorino, che ha annunciato un nuovo incontro al Ministero dell’Industria per il prossimo 11 gennaio.

Si è poi svolto il dibattito. Diego Sarno (Pd), parlando di etica aziendale e di corresponsabilità sociale, ha chiesto la convocazione d’un Consiglio regionale aperto per conoscere la strategia regionale per tutelare i lavoratori e attrarre nuove aziende sul territorio.

Per Silvana Accossato (Luv), c’è la necessità di conoscere la visione di politica industriale della Regione Piemonte, anche nei confronti di Stellantis e delle sue reali intenzioni.

“La Regione renda pubblici i dati e le scelte con concretezza. Ci sono in ballo i destini incerti di molte famiglie” ha chiesto Domenico Ravetti (Pd), ricordando il recente Consiglio comunale aperto a Novi Ligure sullo stabilimento ex Ilva.

Anche Francesca Frediani (M4o-Up) ha ribadito la necessità di un Consiglio regionale aperto, “ma che non sia una passerella elettorale: sarebbe utile avviare un tavolo di confronto per trovare soluzioni per i lavoratori”.

Sean Sacco (M5s), nell’annunciare di aver depositato la richiesta di un Consiglio aperto sul futuro dell’acciaio in Piemonte e a livello nazionale, ha chiesto di conoscere se e quando il Governo avrà intenzione di investire nella riconversione energetica dello stabilimento ex Ilva.

Per Giorgio Bertola (Gruppo Misto-Europa Verde), a proposito della Lear “si rischia di avere un effetto domino per tutto l’indotto se non verranno prodotte auto in Piemonte. Fondamentale è sapere che cosa chiederà la Regione a Stellantis”.

“Le criticità non sono imputabili all’attuale Governo nazionale e nemmeno a quello regionale, si sta cercando di limitare lo spazio eccessivo dato a Stellantis da altre maggioranze” ha voluto precisare Chiorino nella replica.

Audizione Teci e Tecid

Alla presenza del presidente dell’Assemblea regionale Stefano Allasia, e della stessa Chiorino, a margine della seduta mattutina sono state ricevute le organizzazioni sindacali e una rappresentanza di lavoratori  della Teci e Tecid di Collegno (To), che hanno esposto i timori perla  situazione alla Te Connectivity.

A seguito della decisione della multinazionale svizzero-americana nel campo dei prodotti per l’elettronica, di delocalizzare tutte le produzioni presenti, potrebbero essere rischio 222 posti di lavoro. La delegazione ha perciò chiesto al Consiglio regionale e a tutte le forze politiche, di farsi parte attiva sui vari tavoli istituzionali, al fine di trovare una soluzione industriale da parte del gruppo alternativa alla delocalizzazione.

All’incontro erano presenti anche Sarno, Accossato, Bertola, Frediani, Sarah Disabato (M5s) e Sara Zambaia (Lega).

Aerospace & Defense Meetings, a Torino la business convention per l’industria aerospaziale in Italia 

Per la prima volta sono insieme i maggiori player mondiali dell’economia lunare:

ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space, Blue Origin ospiti del Lunar Economy Summit che chiuderà la business convention.

Torino, 28 novembre 2023 – È iniziata  la nona edizione di Aerospace & Defense Meetings, l’unica business convention internazionale per l’industria aerospaziale in Italia che si svolge a Torino fino al 30 novembre. All’Oval Lingotto sono in programma tre giorni di business tra gli oltre 1.400 partecipanti, 400 espositori e 280 buyer e di confronto sulle ultime tematiche innovative del settore, tra cui economia lunare, Advanced & Urban Air Mobility, Industria 5.0, Intelligenza Artificiale, cybersicurezza e sostenibilità.

L’evento, voluto e sostenuto da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, è organizzato dalla società internazionale specializzata in business convention abe-BCI Aerospace, in collaborazione con Ceipiemonte e Ice Agenzia.

La conferenza inaugurale, dedicata agli ecosistemi innovativi al servizio delle future sfide nell’aviazione, è stata aperta con i saluti del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’Assessore per l’internazionalizzazione della Regione Piemonte Fabrizio Ricca, del Presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina, del Presidente di Ceipiemonte Dario Peirone, del CEO di abe-BCI Aerospace Stéphane Castet, della Vice Segretaria Generale della Difesa Luisa Riccardi, del Presidente di Ice Agenzia Matteo Zoppas, del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Teodoro Valente, del Presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay e della Presidente del Distretto Aerospaziale Piemonte Fulvia Quagliotti. È stato quindi il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti a dare il via ufficiale della nona edizione di Aerospace & Defense Meetings evidenziando il ruolo del capoluogo piemontese come il miglior luogo in Europa per fare innovazione nell’aerospazio.

A seguire, in due panel si sono confrontati i vertici di Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space, Collins Aerospace, Altec, Punch Group, Aernnova, Aciturri su due tematiche chiave di questa edizione: le strategie di resilienza della supply chain e le tecnologie green applicate all’aerospazio per ridurre l’impatto ambientale. E va proprio in questa direzione il Memorandum of Cooperation (MoC) firmato al termine di questa prima giornata dall’Assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte Andrea Tronzano con la Clean Aviation Joint Undertaking (CAJU) finalizzato a contribuire agli obiettivi legati al raggiungimento della neutralità climatica dell’aviazione attraverso tecnologie a emissioni zero.

Mercoledì 29 novembre sono invece al centro del programma cybersecurity, Intelligenza Artificiale, Industria 5.0 e Advanced and Urban Air Mobility, la nuova frontiera del trasporto urbano e tema condiviso con VTM-Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings, la business convention per i trasporti e la mobilità la cui terza edizione si svolge a Torino il 26 e 27 marzo 2024.

Novità di questo Aerospace & Defense Meetings è il Lunar Economy Summit di giovedì 30 novembre, appuntamento che raduna per la prima volta i maggiori player globali dell’economia lunare a Torino: ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space e Blue Origin sono all’Oval per confrontarsi sulle sfide e le opportunità commerciali dell’esplorazione lunare nei prossimi 50 anni. Le ultime stime indicano che il valore dell’intera Space Economy oggi nel mondo vale circa 480 miliardi di dollari e, secondo le previsioni di crescita delineate da Morgan Stanley, si arriverà a un trilione di dollari entro il 2040: sono queste le prospettive di sviluppo del settore che vedrà nei prossimi anni un enorme contributo legato all’economia che gira intorno al ritorno sulla Luna, la Lunar Economy appunto. E proprio il Piemonte è un territorio leader a livello mondiale in questo campo: è la regione dove vengono sviluppate le nuove tecnologie per l’esplorazione della Luna, Marte e Spazio profondo e da qui proviene più del 50% dei moduli abitabili della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), incluso il sistema Cygnus/PCM. Nel prossimo futuro, il Piemonte guiderà le aziende europee nello sviluppo del Lunar Gateway e svolgerà un ruolo centrale in molti programmi, tra cui la missione Artemis che riporterà gli astronauti sulla Luna nel 2024.

Ma Aerospace & Defense Meetings è anche un’occasione unica di incontro e business. Provengono da oltre 30 Paesi i 400 espositori – tra cui 25 start up – e grandi player internazionali. Oltre all’industrial supporter Leonardo, i partner industriali Thales Alenia Space, Avio Aero, Collins Aerospace e Altec, sono a Torino alla ricerca di fornitori e soluzioni innovative più di 280 buyer in rappresentanza di differenti divisioni di: Airbus, Avic, Aernnova Aerospace, Boeing, Comac, Dell, Embraer, IHI Corporation, Lockheed Martin, Mahindra Aerostuctures, MBDA, Mitsubishi, Nanoracks Europe, Nikon, Northrop Grumman, SAAB, Poeton Polska, SKF Industrie, Superjet International, Tei-Tusas Engine IndustriesSono presenti tutti i 7 cluster aerospaziali italiani: la Lombardia, la Campania, il Lazio, l’Umbria, la Puglia e il Veneto e il Piemonte, la regione italiana più rappresentata con 75 imprese e 11 startup. In Piemonte l’aerospazio è un comparto strategico, grazie a un ecosistema caratterizzato da una forte collaborazione tra enti, mondo imprenditoriale e ricerca scientifica e a una filiera completa composta da grandi player e oltre 450 PMI che registra un fatturato complessivo che supera 8 miliardi di euro e impiega oltre 35.000 addetti (Analisi 2023 di Ceipiemonte e Distretto Aerospaziale Piemontese su dati 2022).

Torino, “posa della prima pietra” della Città dell’Aerospazio

 

Nasce oggi la Città dell’aerospazio sull’asse di corso Marche a Torino in cui all’eccellenza tecnologico-industriale delle grandi aziende si affiancano la ricerca e l’accademia per creare eco-sistemi aperti allo sviluppo e alla successiva integrazione con le PMI e le start-up. L’ambizioso progetto nasce dall’accordo e dalla collaborazione tra il Politecnico di Torino, l’Università di Torino, la Regione Piemonte, il Comune e la Camera di commercio di Torino e Leonardo.

La posa della prima pietra durante l’evento Move to Reality, alla presenza del Ministro Pichetto, del Vice Segretario Generale della Difesa Luisa Riccardi, del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e dell’Assessore Andrea Tronzano, dell’Assessore del Comune di Torino Gianna Pentenero, del Rettore del Politecnico Guido Saracco, della Vice Rettrice Università degli Studi di Torino Cristina Prandi, del Presidente della Camera di Commercio di Torino, Dario Gallina, del Presidente Asi, Teodoro Valente e del Managing Director di Leonardo Divisione Velivoli, Marco Zoff.

Con il colpo di benna all’edificio del padiglione 37 all’interno dell’area che Leonardo ha ceduto a titolo gratuito al Politecnico sono di fatto partite le attività di cantiere del primo nucleo della Città dell’aerospazio che sarà completato entro il 2026.  Un progetto da 42 milioni di euro – di cui 15 dalla Regione, 25 dal Politecnico, 2,5 milioni dalla Camera di Commercio e fondi Pnrr  – per la realizzazione di centri per l’innovazione e il trasferimento tecnologico attraverso la ricerca. All’interno di questo spazio si farà alta formazione, continua e professionalizzante, ci saranno laboratori e infrastrutture per la ricerca e trasferimento tecnologico, spazi e di servizi per l’innovazione rivolti  alle imprese, di incubazione di start-up, con obiettivo di consolidare un driver di sviluppo di un territorio in grado di diversificare le proprie specializzazioni produttive, non solo per creare nuove opportunità, nuovi posti di lavoro e nuove figure professionali, ma anche per favorire le possibilità a disposizione delle imprese di altri settori di diversificare e aprirsi a nuove produzioni e mercati.

La Piattaforma è destinata ad ospitare laboratori per attività di ricerca condotte dall’Ateneo e attività di ricerca collaborativa con aziende nel settore aerospaziale. Si tratta di 12mila metri quadri di laboratori nei quali le aziende potranno realizzare ricerca in partenariato con l’ateneo su tre filoni di attività: tecnologie di propulsione ibrido-elettrica e generazione, propulsione ibrido-elettrica e space exploration.