ECONOMIA- Pagina 91

Giachino: Banca d’Italia certifica il declino di Torino

Ora nessuno lo può più negare Torino è in declino e le strategie degli ultimi 30 anni non hanno avuto successo. Chiamparino e Fassino avevano dichiarato che il processo di trasformazione da ONE COMPANY TOWN era stato un successo. Purtroppo non è così e i dati di Banca d’Italia dimostrano quanto ha perso Torino rispetto al Piemonte e quanto ha perso rispetto alle altre Città Metropolitane.

Da Sottosegretario ai trasporti lo dissi nel 2009 alla inaugurazione del TOSM ma Chiamparino è la Bresso mi presero a male parole. Avrebbero potuto prendere le contromisure , da un lato accelerando la TAV e dall’altro a appoggiare Marchionne che non voleva fare accordi con le case europee perché sapeva che avrebbero privilegiato le loro aziende . 
Meno male che in questi anni siamo riusciti a spostare da Roma a Torino la Autorita dei Trasporti, a salvare la TAV e a ottenere un forte stanziamento per il settore auto. Ora occorre cambiare ritmo sapendo che la sola linea 2 della Metro non potrà bastare a rilanciare la Città . La cosa più importante è accelerare i lavori della TAV l’opera che porterà lavoro turismo e logistica . Occorre prima di tutto collegarsi alle Città che crescono di più come Milano e Genova puntando sul Politecnico e sui Centri di ricerca privati , sul Centro dell’aerospazio e sulle aziende innovative cresciute a Torino nell’ultimo decennio . Importante supportare la linea annunciata dal Ministro Urso di rilanciare la produzione di auto nel nostro Paese a 1 milione di unità l’anno. Sono d’accordo con Airaudo si dia luogo agli Stati Generali della Citta’ per raccogliere Idee e disponibilità . 
Occorre uno scatto di orgoglio da parte di tutti perché il Declino lo pagano  la metà della Città che sta male, le periferie dimenticate, i giovani che debbono cercare lavoro all’estero etc.
 
Mino Giachino 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Il Piemonte cresce ma Torino è una zavorra. Lo spiega il rapporto Bankitalia

Nel rapporto sull’economia in Piemonte illustrato da Bankitalia si registra un recupero dell’economia del Piemonte dopo la pandemia. Questo, però, si inserisce in un contesto di lungo periodo non favorevole: tra il 2000 e il 2019 la crescita è stata dello 0,7%, di molto inferiore a quella delle altre regioni del Nord (+9,7%). Incide negativamente sul quadro complessivo la “deludente performance” di Torino (-0,6%), soprattutto rispetto a quella delle altre città metropolitane del Nord Italia (+17,3%).

Un nuovo modo di concepire il lavoro: apre a Torino Travaj

 
Nel cuore del quartiere San Salvario il prossimo 23 giugno inaugura il primo coworking a portata di app. Dalla prenotazione delle postazioni, all’ingresso in sede, passando per lassistenza clienti tramite applicazione: ogni step della user experience è gestibile in totale autonomia dagli utenti, per uno smart working smart parej.
In unepoca storica intensa e dinamica come quella contemporanea, non sempre è possibile conciliare con la giusta flessibilità le proprie esigenze lavorative. Questo perché la dimensione  dello spazio lavorativo lambisce spesso i confini della propria vita privata: task da completare fuori orario dufficio, riunioni programmate allultimo momento o semplicemente il piacere di alternare lo smart working casalingo ad un ambiente innovativo e stimolante. Travaj San Salvario, il primo coworking Travaj, apre le sue porte al pubblico venerdì 23 giugno per soddisfare questi bisogni. Obiettivo ambizioso, dal momento che quella della work life balance è di certo una delle sfide più complesse del nostro tempo: ad oggi il 47% dei remote workers non riesce a bilanciare adeguatamente il proprio tempo professionale e privato, il 50% di loro considera la solitudine e l’isolamento come minacce alla salute mentale e il 56% vede nei coworking la possibilità di realizzare una routine produttiva e concentrata senza cadere nel superlavoro.
Aperto sette giorni su sette e 24 ore al giorno Travaj non è solo un luogo fisico – il primo con queste specifiche – per lo smart working, ma è soprattutto un nuovo modo di concepire il lavoro: una realtà intesa come nuova frontiera del lavoro fuori casa che lascia spazio a modalità smart, sostenibili, creative della gestione del tempo e dello spazio.
Nata dallimpegno di Dario Cutaia, Guido Barberis e Serena Sciolla – i tre soci della start up – Travaj è la struttura per liberi professionisti, studenti, freelance o aziende che necessitano della sicurezza e protezione delle mura domestiche e al contempo di uno spazio stabile e solido, progettato ad hoc per le esigenze lavorative di tutti. E questa sua natura poliedrica – capace di coniugare entrambi gli aspetti – risiede da principio nel nome scelto: “L’idea era quella di giocare con ironia” – commenta Barberis – sul contrasto tra un dialetto che richiama il passato e un mondo – quello presente –  sempre più orientato al futuro. Affinché Travaj sia un ponte che rende accessibile a chiunque l’innovazione, perché si può essere innovativi anche con la tradizione”.
Tradizione e futuro che si fondono nellesperienza taylormade di un coworking integralmente automatizzato e a portata di unapp grazie alla quale tutto è facile, intuitivo, flessibile, sicuro e sempre sotto controllo. Il che, come sottolinea Cutaia – rende Travaj un modello di business replicabile perché autonomo, economico, senza dipendenti e di facile utilizzo”. Partiti da Torino” – continua lo stesso Cutaia “confidiamo che Travaj sia presto replicabile in altre sedi cittadine, collocate in zone strategiche e facilmente accessibili e poi senzaltro in altre città italiane, per chi in quelle realtà vive e per chi invece vi transita per lavoro. Affinché Travaj possa essere una costante sicura e affidabile per il lavoro di tutti. Abbiamo lambizione di creare e condividere una rete di uffici nella sostanziale ed esclusiva disponibilità degli utenti, accessibile a tutti, sempre.”  
Dodici postazioni a scelta tra scrivaniapostazione in ufficio e sala riunioni per 4, prenotabili a ore singole, per intera giornata, a settimana o mensilmente: ogni necessità viene accolta e soddisfatta da Travaj, dove tramite la rete Wi-Fi dello spazio – a disposizione per tutta la durata della prenotazione – ci si può collegare agli schermi interattivi e alle stampanti, per un lavoro semplificato e produttivo. Un ambiente tanto versatile e stimolante per la creatività, quanto accogliente per i suoi fruitori: la collaborazione tra larchitetto Alex Cepernich e i visual artist Truly Design Studio ha generato in Travaj un’opera dal concept unico: “Abbiamo voluto immaginare un concept” – riflette Cepernich – all’interno del quale lesagono venisse inteso come elemento primo del sistema natura, parallelismo tra loperosità dellape e la produzione avanzata nell’ industria e dei servizi tecnologici. A far da cornice forme pure degli arredi, volumi architettonici e linee a creare una scenografia diffusa, irregolare, che trova la sua sintesi e trasformazione nell’anamorfismo architettonico.
A inaugurare gli spazi che da venerdì 23 saranno pronti ad accogliere i travajers della città, levento di domani giovedì 22 organizzato in collaborazione con i Torino Digital Days, festival torinese del digitale arrivato a maggio alla sua quarta edizione: Travajando con l’AI”, 8 opere NFT create da 8 agenzie creative torinesi che alle ore 19:00 verranno battute all’asta e il cui intero ricavato sarà devoluto alla Protezione Civile dell’Emilia Romagna. (com. st.)

Verde domestico, ora pollai e giardini diventano design luxury

Sono firmate It Design’ le innovative linee ecosostenibiliPoliLine’ e ‘Cucciolotta’.

C’è un modo nuovo di vivere il verde. A idearlo è ‘IT Design’: che, con le gamme di ultima generazione PoliLineGarden’ e ‘Cucciolotta’, ha rivoluzionato il settore dei pollai a uso privato e domestico, così come gli arredamenti da giardino ecosostenibili.

Prodotti dal disegno fresco e accattivante, interamente in laminato HPL (High Pression Laminate): 70% cellulosa, 30% resina.

Un materiale dalle molteplici proprietà funzionali, che per la prima volta viene declinato in ambito green, frutto di un’idea geniale dei Fratelli Francesco, Marco e Salvatore Polito che a Giaveno vivono e operano da oltre cinquant’anni.

Sono numerosi, e tutti compresenti, i punti di forza che fanno di tali ritrovati un unicum, ciascuno nel proprio settore: l’assenza di bulloni e viti li rende entrambi facili da montare, grazie a una moderna ed efficace tecnologia a incastro capace di assicurare praticità. E zero manutenzione, zero attività di riverniciatura, pulizia immediata e durabilità estesa nel tempo.

In un moneto storico contingente in cui massima è l’attenzione ai budget e alla durabilità del prodotto nel tempo, i prodotti a marchio ‘IT Design Srl’ stupiscono e coinvolgono per l’estrema e immediata eleganza, che li rende il giusto complemento per qualsivoglia tipologia di giardino e terreno.

Facendone un punto di richiamo in cui identificare e proiettare quel perfetto senso di esclusività tipico di chi desidera dare un’impronta inedita e riconoscibile al tempo stesso agli ambienti che lo rispecchiano.

Incorruttibili anche all’azione di agenti atmosferici sempre più imprevedibili e potenzialmente anche violenti, gli arredi da giardino ‘PoliLine Garden’ e i pollai ‘Cucciolotta’ – entrambi dal disegno elegante e mai banale, perfettamente integrabile in ogni contesto – sono la risposta pratica ed efficace per convivere in contesti familiari e domestici in cui sceglierli è un investimento ripagato dalla fedeltà del prodotto stesso.

Una scelta che appaga l’occhio. Un atto che rispetta l’ambiente. La prova di come tecnologia, bellezza e funzionalità possano convivere in perfetto equilibrio.

Ma, soprattutto, chi sceglie ‘IT Design’ sceglie un prodotto per la vita. Pronto ad accompagnare i momenti sereni come un fedele compagno di viaggio.

Più informazioni su www.polilinegarden.it e www.cucciolotta.com.

Cirio: “Oggi nasce la Squadra Italia per l’automotive”

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE 
SULL’INCONTRO AL MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
“Nasce oggi davvero la squadra Italia per l’automotive, perché, grazie al ministro Urso, per la prima volta le Regioni sono coinvolte nella definizione delle politiche nazionali sull’auto, in modo da fare fronte comune sulle sfide dei mercati. Questo ci permette da una parte di unire ai sostegni che lo Stato mette in campo, sia in termini di incentivi e sia in termini di produzione, quelli che ogni Regione dà e può dare. Dall’altra parte, ci consente di essere più forti nel chiedere all’industria automobilistica l’impegno per il mantenimento e l’incremento dei livelli produttivi. Questa trattativa vede Stellantis come principale interlocutore, ma è aperta a chiunque voglia investire nell’auto in Italia”.Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio al termine dell’incontro convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso con i presidenti delle Regioni che ospitano stabilimenti di Stellantis.

Scatta la settimana per ridurre il numero dei cinghiali in alpeggio

Al via la settimana del controllo dei cinghiali negli alpeggi delle vallate torinesi. Dopo le molte segnalazioni di margari che al loro arrivo in alpeggio hanno avuto l’amara sorpresa di trovarsi i prati distrutti dalle “rumate” dei cinghiali, da domani scatta l’intervento dei selecontrollori aderenti all’”Associazione di protezione civile per la salvaguardia e gestione della fauna”.

L’attività inizia ieri in contemporanea in 10 alpeggi di valli diverse dove sono stati segnalate le devastazioni maggiori. Saranno effettuati appostamenti notturni per diminuire il numero dei cinghiali e ridurre così i danni ai preziosi prati di montagna che, con le loro erbe selvatiche particolari, donano al latte i sapori caratteristici dei formaggi d’alpeggio.

Gli interventi si svolgeranno in valle Dora Baltea, val Chiusella, bassa valle Orco, Valli di Lanzo e in diverse località dell’alta valle di Susa e continueranno in base alle necessità manifestate dagli allevatori.

Questi interventi coordinati e mirati per ridurre i danni in alpeggio rientrano nella convenzione firmata lo scorso 4 aprile tra Coldiretti Torino e l’associazione che raggruppa 190 selecontrollori formati e abilitati al controllo notturno in sicurezza.

«I nostri allevatori – sottolinea il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici – hanno il diritto di lavorare senza vedersi distrutti quei prati che hanno curato perché dessero l’erba migliore con l’arrivo della stagione estiva. Ridurre i cinghiali anche in montagna è un nostro obiettivo per salvaguardare la pastorizia, attività radicata nella storia delle Alpi incentrata proprio sulla cura di quelle erbe che i cinghiali in sovrannumero stanno distruggendo. La convenzione con l’Associazione selecontrollori permette questi interventi coordinati su nostra segnalazione».

Gli stessi allevatori possono chiamare l’associazione per richiedere interventi mirati segnalando i danni agli uffici di zona Coldiretti. Gli stessi agricoltori possono anche richiedere l’intervento di tutor selecontrollori abilitati con il corso organizzato sempre da Coldiretti e che ha abilitato 120 operatori compresi agricoltori che possono operare in autodifesa sui propri terreni o intervenire su terreni di colleghi all’interno dei propri distretti di gestione faunistica.

Gli operatori intervengono dopo attenti sopralluoghi per determinare il punto d’appostamento più efficace e soprattutto più sicuro per l’incolumità di persone, animali domestici e fabbricati arrecando il minimo disturbo al resto della fauna selvatica. Il selecontrollo è un’attività di abbattimento che si svolge senza muoversi dal punto prescelto; non utilizza battute e cani e non causa praticamente nessun disturbo: l’operatore spara un colpo solo dopo avere individuato attraverso termocamera e visore a infrarossi il cinghiale da prelevare. L’attesa può anche essere effettuata all’alba e al tramonto in questi casi senza necessità di strumenti di visione notturna. Nel caso l’operatore ravvisi una qualunque forma di pericolo per l’incolumità delle persone o la possibilità che lo sparo causi apprensione e allarme, ha l’obbligo di rinunciare all’intervento.

I danni da cinghiali in alpeggio

I cinghiali che vivono in montagna escono di notte dai ripari diurni nelle zone di bosco fitto con ontani bassi, rododendri, felci, roveti, per scalzare la cotica erbosa. Lo fanno infilando il grifo sotto le radici delle zolle per ribaltarle.

Il grifo è la parte terminale del muso che è allungato e sul quale scaricano tutta la loro forza per fare leva dal basso verso l’alto. La punta del grifo è costituita da materia cornea durissima. Il muso del cinghiale funziona, quindi, come una vanga.

L’odorato delle narici poste nel grifo è eccezionale: possono fiutare un lombrico anche a 25 cm sottoterra stando a mezzo metro sopra l’erba.

Quello provocato dalle “rumate” è un tipico danneggiamento di questo periodo dell’anno ed è causato principalmente da branchi femmine con i piccoli. Le femmine in allattamento o appena dopo l’allattamento hanno bisogno di un forte apporto proteico. Lo stesso vale per i piccoli che hanno terminato lo svezzamento. Le proteine ricercate dal cinghiale in montagna sono soprattutto di origine animale e derivano soprattutto da larve di coleottero, larve di ditteri, lombrichi, piccoli di talpa e arvicola delle nevi.

I prati stabili di montagna sono quelli che ospitano le comunità di larve più numerose e quindi sono i più battuti dai cinghiali che ricercano anche i campi di patate o segale, gli orti, i bordi delle strade perché in questi punti la terra è smossa ed è più facile da scalzare oltre ad essere concimata e quindi ad attirare le larve e i lombrichi con la sua sostanza organica.

I danni di questo tipo diminuiscono in estate per tornare in autunno quando i cinghiali devono acquisire proteine e grassi per la riserva di grasso invernale. Ma da alcuni anni anche in autunno sono presenti nuove cucciolate con le esigenze già descritte sopra per piccoli e femmine in allattamento.

In una notte, un branco medio di 5-6 femmine con una ventina di piccoli può rumare un intero pascolo azzerando la produzione di erba per almeno un paio di estati. Quando si ripristina da solo, il pascolo non ha più la stessa composizione di erbe e la stessa capacità nutritiva faticosamente raggiunte con secoli di “coltivazione” da parte degli agricoltori. Il pascolo si impoverisce e la qualità dei nutrienti si impoverisce: ne risente la qualità del latte dei formaggi tipici d’alpeggio, con danno economico enorme per gli allevatori.

Cavourese cerca 10 autisti da assumere

Previsti incentivi per i nuovi ingressi in azienda e introdotto il programma interno “Presentami un conducente” con buoni welfare per il personale

19 giugno 2023 – Contributi economici per i nuovi profili che entrano a far parte del team di conducenti e bonus welfare per i dipendenti che ne favoriscono l’ingresso. Cavourese, importante realtà piemontese operante nei servizi di trasporto pubblico locale, servizi turistici e noleggio, e facente parte del gruppo Autoguidovie, ha lanciato una serie di incentivi a sostegno della propria attività di ricerca di personale, basata su contratti a tempo indeterminato, per le aree di Torino, Chieri, Giaveno e Cavour. Ad attendere i nuovi autisti, una volta superato l’iter di selezione, la flotta elettrica di ultima generazione, i cui autobus sono caratterizzati da una migliore manovrabilità, anche a seguito dell’elevata componente tecnologica, ormai fondamentale nell’erogazione di servizi di trasporto, e in grado di abbattere le emissioni di anidride carbonica. 

Sono complessivamente 10 le posizioni lavorative aperte a nuovi candidati, i quali, attraverso la propria futura attività lavorativa, contribuiranno a incoraggiare la mobilità del territorio in cui opereranno rispondendo puntualmente a tutte le necessità di spostamento dei clienti e dell’intera comunità di riferimento. 

Allo scopo di rendere ancora più appetibile l’offerta lavorativa nei confronti di ciascun potenziale autista sono state previste alcune misure incentivanti. Nello specifico, ai nuovi assunti provenienti dal Piemonte verrà erogato un contributo pari a 1500 euro mentre ai nuovi assunti che giungono da fuori regione verranno assegnati 3000 euro. 

I bonus di ingresso non sono gli unici vantaggi. Ai candidati verrà offerto un contratto di lavoro a tempo indeterminato, con 14 mensilità, buoni pasto per ciascun giorno lavorato e polizza sanitaria TPL salute (al termine del periodo di prova), convenzioni con numerosi brand che danno accesso a scontistiche immediate e la possibilità di incrementare la retribuzione con premi di risultato variabili in base alle performance. 

I requisiti per candidarsi al ruolo di operatore di esercizio (autista) sono: il possesso delle patenti D o DE + CQC persone, essere automunito e dotato di capacità nella gestione dei rapporti personali, oltre a condividere i valori aziendali di Cavourese, quali responsabilità, trasparenza, passione per il proprio mestiere, determinazione, sostenibilità e innovazione. 

Per creare un ulteriore coinvolgimento del personale nelle attività aziendali e al tempo stesso intensificare l’azione di recruiting in atto è stato adottato il programma di referral “Presentami un conducente”. I dipendenti potranno attivarsi per individuare tra i loro contatti profili idonei alla domanda di lavoro: nel caso il candidato proposto passi la selezione, venga assunto e superi il periodo di prova, al dipendente promotore verrà riconosciuto un credito welfare pari a 200 euro (utilizzabile ad esempio per il rimborso delle spese sostenute per famiglia, cassa sanitaria, mutui, per l’acquisto di card o voucher di spesa, viaggi, convenzioni per sport, cultura e tempo libero, per la copertura economica di campus estivi, mensa scolastica). Il programma referral è valido fino al 31 dicembre 2023. 

«L’introduzione di benefit aggiuntivi vuole da una parte rendere l’offerta lavorativa ancora più interessante agli occhi dei candidati e dall’altra gratificare competenze, qualità e professionalità di questa importante categoria per la mobilità dei territori piemontesi – dichiara Giovanni Tresoldi, amministratore delegato di Cavourese -. I nuovi profili, che entreranno a far parte della nostra azienda, giocheranno un ruolo fondamentale nel rendere il nostro servizio di trasporto, già improntato alla sostenibilità ambientale e all’innovazione tecnologica, ancora più qualitativo ed efficiente. E per rendere l’intero personale partecipe delle scelte aziendali, nell’ottica di una più ampia cooperazione interna, abbiamo lanciato un programma referral per amplificare la nostra campagna recruiting. Dai primi riscontri sembra sia molto apprezzato da tutti. Sono diverse infatti le segnalazioni già pervenuteci».  

Per maggiori informazioni: https://inrecruiting.intervieweb.it/autoguidoviespa/jobs/conducenti-di-linea-cavourese-spa-torino-387498/it/ 

A colloquio con Andrea Cavallari, nuovo Presidente dei Giovani del Collegio Costruttori di Torino

UNO SGUARDO AL FUTURO DELLE NOSTRE CITTÀ

Il 32enne Andrea Cavallari è il nuovo Presidente dei giovani del Collegio Costruttori di Torino: “Gli spazi urbani e le giovani generazioni che vivono la città sono una risorsa preziosa che merita di essere tutelata e valorizzata”

Il nuovo Presidente del Gruppo Giovani Costruttori Edili di Torino è l’imprenditore edile di quinta generazione Andrea Cavallari. Nato a Torino nel 1990, consigliere d’amministrazione di SECAP SPA, attualmente è il Vice Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori Edili ANCE con delega alla transizione ecologica. Nella territoriale torinese è stato nel 2014 Consigliere e successivamente nel 2019 ha ricoperto il ruolo di Vicepresidente.

La nuova carica è quindi il proseguimento e coronamento di un percorso di crescita e dedizione nella realtà associativa dei costruttori.

«Il Gruppo Giovani dell’ANCE Torino raggruppa gli imprenditori under 40 dell’Associazione – spiega Andrea Cavallari – Credo che i giovani costruttori abbiano un ruolo centrale nella trasformazione di un settore che è indissolubilmente legato allo sviluppo della nostra Torino.  

Come giovani rappresentanti di categoria siamo consapevoli che la nostra dedizione e la nostra tenacia nel trattare temi di carattere edilizio generi un riflesso molto forte sulle nostra città e pertanto ci sentiamo investiti di un grande senso di responsabilità verso gli spazi del vivere quotidiano, e di una coscienza etica/civile che ci vede motore trainante di una transizione non solo ambientale ma anche sociale, nei confronti delle generazioni future”.

Sostenibilità a tutto tondo, formazione innovativa e comunicazione efficace rappresentano le direttrici chiave – spiega l’architetto Andrea Cavallari – su cui lavorerà il Gruppo. Anche le relazioni con enti e associazioni di categoria giocheranno un ruolo fondamentale, al fine di consentire lo scambio di conoscenze e informazioni utili alla crescita della consapevolezza di un senso di appartenenza cittadina nell’ottica di far crescere una classe dirigente del domani adeguatamente preparata e consapevole. Nel programma della squadra di Cavallari sarà principalmente profuso l’impegno nel trasferire ai giovanissimi la consapevolezza del valore che l’edilizia ha nella vita quotidiana di ogni singolo cittadino.

Le sfide future che attendono il nostro settore prosegue il nuovo Presidente – necessitano di un profondo rinnovamento della filiera. Serve “metterci la faccia” e essere in prima linea per tentare di avvicinare le generazioni più giovani a un settore ad elevata potenzialità, ma altresì educare e suscitare un senso di appartenenza e responsabilità verso le proprie città.

Il tentativo di trasmettere non solo i valori della sostenibilità ambientale e della qualità diventa compito ancora più ambizioso nel momento in cui si cerca di far comprendere che gli spazi urbani, i nostri luoghi del vivere quotidiano appartengono a tutti e come tale abbiamo il dovere di preservarli e laddove necessario, ridarne una nuova vita ed una nuovo volto.”

Giachino: dal 1990 sono 33 anni e ne mancano ancora 10. La TAV troppo lenta

Interpellato nel corso dell’incontro in corso in Unione Industriale sulle ricadute degli appalti della TAV sulle imprese piemontesi l’ex Sottosegretario Mino Giachino ha dichiarato che :

Accelerare i lavori della TAV dalla parte italiana è la spinta più importante che possiamo dare ai francesi . Dopo la nostra grande Manifestazione SITAV del 10.11.18 e prima del voto del Senato sulla mozione Notav dei 5 stelle la Commissione UE decise di cofinanziare la tratta italiana con 1 miliardo di euro. Sino ad allora le tratte nazionali non venivano cofinanziate dalla Europa come capita per il Terzo Valico. Ora dovremmo spingere anche noi che la Commissione europea decida di cofinanziare la tratta francese. Ma se guardiamo al passato quando i torinesi volevano costruire la Autostrada Torino Milano e i milanesi nicchiavano , il Senatore Agnelli molto più intraprendente dei suoi eredi fece partire una raccolta di fondi tra le aziende torinesi e si inizio un’opera fondamentale per lo sviluppo di Torino perché già allora Milano correva economicamente di più. Accelerare i lavori lato Italia è un interesse nazionale . La TAV potrà avere ricadute economiche per Torino e il Piemonte valutabili in almeno tre miliardi l’anno tra crescita del turismo e della logistica . Conto molto sulla spinta della Presidente Meloni.

Mino Giachino
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Al Valentino conferenza internazionale sulla Fisica Fondamentale del Plasma

 

Esperti internazionali del settore si ritroveranno a Torino per confrontarsi sugli ultimi sviluppi di questa disciplina, tra cui la fusione termonucleare per la produzione di energia elettrica, i plasmi astrofisici e le possibili applicazioni industriali

 

dal 21 al 23 giugno 2023

Castello del Valentino – Viale Mattioli 39, Torino

Apertura 21 giugno ore 14,00 con i docenti Paolo Fino (Direttore Dipartimento DISAT del Politecnico di Torino), Bruno Panella (professore emerito del Dipartimento DENERG del Politecnico di Torino) e Stefano Lo Russo (Sindaco della Città di Torino)

Oltre cinquanta studiosi, tra i massimi esperti internazionali della Fisica dei Plasmi, provenienti da 15 Paesi e tre Continenti, si riuniranno a Torino, presso il Castello del Valentino, sede storica del Politecnico di Torino, nei giorni 21-23 giugno 2023, per discutere di problemi di frontiera e di come armonizzare la ricerca in un settore che ha enorme impatto in numerosi ambiti applicativi.

Tra gli studiosi che verranno a Torino, Kunioki Mima, dell’University di Osaka in Giappone, molto noto per i suoi studi sulla turbolenza nei plasmi; François Waelbroeck, direttore dell’Istituto per gli Studi sulla Fusione dell’Università del Texas a Austin, USA; Amita Das, dell’Istituto Indiano di Tecnologia a Delhi; Sergei Bulanov, che ha conseguito risultati di grande rilievo presso il Laboratorio Extreme Light Infrastructure di Praga (Repubblica Ceca), dedicato allo studio dell’interazione di fasci di luce laser intensa con i plasmi; e molti altri ancora. Il presidente del Comitato Scientifico Organizzatore della Conferenza è Francesco Porcelli, professore di Fisica della Materia presso il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT del Politecnico di Torino.

I plasmi sono gas ionizzati, cioè composti da particelle cariche: nuclei atomici elettricamente positivi ed elettroni liberi. Particelle elettricamente cariche sono in grado di interagire tra di loro anche a grandi distanze mediante forze elettromagnetiche. Per questo motivo, è possibile organizzare su grandi scale il comportamento collettivo di queste particelle, utilizzando, per esempio, campi magnetici. È questo uno degli schemi utilizzati per confinare un plasma di isotopi di idrogeno (Deuterio, Trizio) e poterlo quindi riscaldare fino alle temperature necessarie per innescare reazione di fusione termonucleare. Infatti, la fusione termonucleare controllata per la produzione di energia elettrica è forse, attualmente, il principale ambito applicativo della Fisica del Plasma.

A questo proposito, è importante sottolineare che, malgrado risultati importanti conseguiti negli ultimi anni, la realizzazione di un reattore commerciale per lo sfruttamento dell’energia da fusione nucleare appare ancora molto lontana. Soluzioni che parevano scontate verso la fine del XX secolo non sembrano più attuabili, ed è pertanto necessario ripartire da capo. In questo senso, un rinnovato dialogo tra discipline fisiche vicine può favorire la ricerca di soluzioni alternative.

La Conferenza di Torino si inserisce in questo contesto. Infatti, oltre che di fusione nucleare, a Torino si discuterà di plasmi astrofisici, di fenomeni nella magnetosfera terrestre, di interazione tra plasmi e fasci laser, di applicazioni industriali dei plasmi, di propulsione spaziale, di turbolenza e di fenomeni di base nei plasmi. L’enfasi sarà posta sullo scambio creativo di conoscenze in Fisica del Plasma, come metodo di pensiero per favorire la nascita di idee di innovazione radicale in gruppi di lavoro costituiti da persone di cultura scientifica e tecnica affine.