ECONOMIA- Pagina 91

Commercio, Turismo, Servizi: qual è lo stato di salute delle imprese di Torino e provincia?

Al III trimestre 2023 e  previsioni per i prossimi mesi

LE IMPRESE DEL TERZIARIO AFFRONTANO L’AUTUNNO CON FIDUCIA. IL 70% RICHIEDE CREDITO PER ESIGENZE DI LIQUIDITÀ E CASSA

 

 – Un autunno all’insegna di una cauta stabilità e di una generale tenuta, nonostante le sfide poste da inflazione, riduzione dei consumi e aumenti dei costi. Questo il quadro che emerge dall’indagine sul settore terziario torinese realizzata da Ascom Confcommercio Torino e provincia, in collaborazione con Format Research.

L’indagine sull’andamento del terzo trimestre 2023 delle imprese torinesi del Commercio, del Turismo e dei Servizi rivela un clima di fiducia delle imprese ‘stabile’ circa l’andamento dell’economia italiana tra giugno e settembre 2023, con un indice pari a 42, al di sopra della media nazionale. Per il 64% delle imprese il periodo luglio – settembre è stato ‘uguale’ o ‘migliore’ rispetto al trimestre precedente.  Ed è in lieve incremento la fiducia nell’andamento della propria attività economica, con un indice che passa da 51 a 53: per il 28% degli intervistati l’attività migliora (era il 27% a giugno), per il 50% rimane inalterata (era il 48%) e per il 20% peggiora (era il 24%).  L’outlook previsionale è in ulteriore miglioramento in vista del Natale 2023, con un indice previsto pari a 55 (+2 punti rispetto a settembre, + 4 punti rispetto a giugno).

«Le nostre imprese stanno affrontando le crisi in atto con grande coraggio – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – e la dimostrazione è una sostanziale tenuta del settore visto nel suo complesso. Nonostante le guerre internazionali in corso, la congiuntura economica negativa e la mancanza di una politica seria a favore del settore, i nostri imprenditori tengono salda la posizione e difendono le attività costruite nel tempo, guardando con fiducia al Natale in arrivo. Vanno, però, ricordate le disparità tra i diversi comparti del terziario: se da un lato turismo e ristorazione stanno vivendo una stagione positiva, dall’altro abbigliamento e piccole attività di vendita sono in difficoltà a causa di un sistema che continua a favorire le grandi catene e i colossi dell’e-commerce, e che in questo momento si somma ad un’importante contrazione dei consumi. È necessario invertire la rotta; proprio per questo stiamo lavorando con il Comune di Torino ad un progetto di valorizzazione del commercio di prossimità e di tutela delle imprese storiche».

 

ricavi sono giudicati sostanzialmente stabili, allineati con la media nazionale: per il 20% c’è stato un miglioramento rispetto al trimestre precedente (era il 18%), per il 55% la situazione è invariata e per il 25% è peggiorata (era il 28%). Resta preoccupante la situazione dei prezzi praticati dai fornitori alle imprese del terziario della provincia di Torino. L’outlook per la fine dell’anno lascia presagire un ulteriore peggioramento.

 

La condizione occupazionale resta stabile rispetto al trimestre precedente per l’81% delle imprese e in miglioramento per il 9%. La previsione in vista della fine della fine dell’anno resta immutata.

«Mantenere la barra al centro è l’ordine di comando a tutte le imprese che navigano nel mare di questi mesi difficili: occorre affrontare la navigazione con tutte le accortezze e gli strumenti possibili – commenta il direttore di Ascom Confcommercio Torino e provincia Carlo Alberto Carpignano -. Attenzione al rapporto con la banca e alle modalità di finanziamento, attenzione alla sostenibilità ambientale ed economica, occhio all’innovazione e alla digitalizzazione, senza cadere nella burocrazia o nelle maglie di norme astruse e di difficile interpretazione. Per questo Ascom Confcommercio Torino è al fianco delle Imprese: conoscere gli scogli durante la navigazione, consente di aggirare e superare gli ostacoli di un viaggio che raggiungerà un porto sicuro. In Ascom l’equipaggio è pronto».

La situazione della liquidità resta stabile rispetto al trimestre precedente per il 70% delle imprese e migliora per il 7% (a giugno era il 5%). L’indice globale arriva a 37, inferiore di tre punti rispetto alla media nazionale e fortemente al di sotto nella linea del «50» che separa convenzionalmente un’area di contrazione del mercato dall’area di crescita.

In lieve calo la quota di imprese che hanno chiesto credito alle banche negli ultimi tre mesi. Il 60% di queste ha visto accogliere interamente la propria domanda. Il 70% delle imprese ha fatto richiesta di credito per esigenze di liquidità e cassa, il 26% per effettuare investimenti e il 4% per la ristrutturazione del debito.

 

OUTLOOK 2024 

L’indagine focalizza l’attenzione sulla reazione delle imprese torinesi del terziario al calo dei consumi e l’aumento dell’inflazione.

Come influiscono questi elementi sulla programmazione delle imprese per il prossimo anno?

Il 46% degli intervistati conferma i piani di investimento già in programma per il 2024. In particolare, il 26% effettuerà regolarmente gli investimenti e il 20% pensa di rimodularli e di non rinunciare. Sono soprattutto le grandi imprese della ristorazione, del turismo e dei servizi alle imprese a trainare questa tendenza, mentre le attività più piccole, soprattutto del settore non food si vedono costrette a rimandare gli investimenti.

Per quanto riguarda, invece, le conseguenze dell’inflazione sull’occupazione, il 57% conferma che saranno effettuate regolarmente tutte le assunzioni previste. Anche in questo caso si tratta prioritariamente di grandi aziende con il primato del settore turistico.

Sul fronte dell’andamento dei ricavi, il 60% degli intervistati ritiene che vi saranno conseguenze nulle (39%) o marginali (21%). Similare la situazione sui timori di una diminuzione della clientela: il 58% si dimostra fiducioso; di questi il 20% dichiara che non vi saranno impatti negativi e il 38% che ci potrà essere qualche oscillazione. Non vi sono grandi scostamenti di risposta tra grandi e piccole aziende, mentre la bilancia pesa a favore della ristorazione e del turismo, con una penalizzazione del commercio sia food sia no food.

 

Segugio: premi Rc auto ai massimi di 10 anni fa

 

  • L’indice di costo dell’RC auto ha raggiunto a settembre un valore di 129,83, che non si registrava dal 2013.
  • Segugio.it registra ad ottobre 2023 un aumento dei premi RC auto del 25,1% sull’anno precedente. I giovani under 25 sono stati i più colpiti dagli aumenti con un +39,4%.
  • A causa dei forti rincari, è aumentata quasi del 50% in un anno la percentuale di chi rateizza il pagamento dell’assicurazione auto.
  • Diverse Province hanno registrato aumenti dell’assicurazione auto sopra il 30%. La più colpita è stata Rieti, con un +45,7% su ottobre 2022, seguita da Prato (+38,7%) e Cremona (+37,2%).

 

Il 2023 è stato caratterizzato da un forte rialzo dei premi RC auto. Secondo l’elaborazione Ania dei dati Istat, l’indice di costo dell’RC auto – il cui valore era stato fissato a 100 nel giugno 2003 – ha raggiunto a settembre di quest’anno un valore di 129,83 che non si registrava dal 2013.

Questo rialzo è legato all’aumento della frequenza dei sinistri, in seguito al ritorno alla normale circolazione dei mezzi post Covid e al contestuale incremento del costo dei sinistri, a seguito dell’impennata dell’inflazione dalla fine del 2021 evidenziata dall’andamento del NIC (Grafico 1).

Grafico 1 – Andamento indice RC auto e NIC negli ultimi 10 anni

L’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it – il portale leader nel mercato italiano della comparazione tramite internet di prodotti assicurativi, utilities e prodotti di credito – registra un premio medio di 453,4€ ad ottobre 2023, in crescita in media del 2,8% sul mese precedente e del 25,1% su ottobre 2022.

Ci sono però consumatori per i quali gli aumenti dei prezzi RC risultano particolarmente accentuati, tra i quali:

  • i giovani under 25, per cui il premio medio è salito in un anno del 39,4%, arrivando a 1045,6€;
  • gli assicurati nelle classi B/M dalla 5 alla 8, che pagano in media il 32,1% in più rispetto ad ottobre 2022;
  • chi assicura per la prima volta un veicolo nuovo paga il 28,5% in più rispetto all’anno scorso;
  • a livello territoriale, la Regione più colpita è il Piemonte con un +31,4% sul 2022, seguita da Lazio (+29,5%), Lombardia (+29,5%), Liguria (+28,5%) e Abruzzo (+28,2%).

Diverse Province hanno registrato aumenti dell’assicurazione auto sopra il 30%. La più colpita è stata Rieti, con un +45,7% su ottobre 2022, seguita da Prato (+38,7%) e Cremona (+37,2%) (Tabella 1).

 

 

L’RC auto, a fronte dei forti aumenti di quest’anno, sta diventando una spesa sempre più rilevante per le tasche degli italiani e per questo motivo più persone ricorrono al pagamento rateizzato. Nello specifico, ad ottobre 2023 la percentuale di preventivi salvati con pagamento rateizzato è stata del 27,1%, in aumento del 47,3% rispetto allo stesso mese del 2022.

Ristorazione torinese, trend positivo a rischio per la mancanza di personale

 La ristorazione torinese sta tornando ai livelli pre Covid, anche grazie ai tanti eventi che portano in città visitatori e turisti, ma rischia di frenare il percorso positivo intrapreso per la mancanza di personale qualificato. Secondo l’indagine di Fipe-Confcommercio il 60% degli imprenditori lamenta, infatti, grosse difficoltà nel reperimento di personale. Nel trimestre in corso mancano all’appello oltre 150 mila addetti a livello nazionale, prioritariamente per quanto riguarda il personale di sala. «La situazione nazionale – sottolinea Vincenzo Nasi, presidente di Ascom Epat, l’associazione di pubblici esercizi – copia perfettamente quella locale torinese e piemontese, dove mancano circa 12 mila addetti. Nei nostri esercizi pubblici riscontriamo notevoli problemi nel trovare personale formato adeguatamente e, soprattutto, motivato. Ci si dimentica sempre che chi lavora in sala e al banco sono le prime, e spesso le uniche, interfacce tra il locale e il cliente: a loro è affidato il compito di far stare bene chiunque entri, sia che ci scelga per un caffè o un semplice pasto fuori casa o che voglia fare un’esperienza enogastronomica memorabile. I banconisti, i camerieri, i maître di sala e il personale in genere hanno una grande responsabilità: sono i portabandiera del locale in cui lavorano. E bisogna essere preparati per farlo bene. A tutti i livelli è necessaria competenza, disponibilità, sensibilità e consapevolezza del proprio ruolo. Come Epat sosteniamo da sempre una formazione più aderente alle nostre necessità, perché quando gli imprenditori riescono a entrare nel processo formativo delle figure professionali abbiamo risultati decisamente migliori».

Secondo lo studio Fipe, la ristorazione continua a essere fortemente attrattiva per l’imprenditoria femminile: l’incidenza media delle imprese guidate da donne è infatti del 21,4%. Anche tra i giovani il settore gode di particolare appeal: una impresa su dieci è amministrata da giovani under 35.

«Lavorare nella ristorazione – evidenzia Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia – è sicuramente un mestiere duro, che richiede sacrifici e grande serietà. Significa lavorare quando gli altri fanno festa, significa sacrificare la famiglia e gli affetti, ma significa, per contro, avere sempre opportunità di impiego, crescere professionalmente in un mondo ricco di offerta, sviluppare abilità comunicative e sociali e costruire giorno dopo giorno il proprio successo personale e delle realtà imprenditoriali presso cui si lavora. Negli ultimi anni i bistrattati ‘cuochi’ sono diventati ‘chef’, in alcuni casi vere e proprie star, grazie, soprattutto, ad una forte spinta di consapevolezza del proprio ruolo sociale. Dietro queste figure ci sono percorsi formativi e professionali molto lunghi, importanti e continui. Così deve essere anche per i camerieri, i baristi e il personale di sala».

Contributi regionali ai consorzi turistici

Ammontano a 280mila euro le risorse finanziarie regionali a sostegno del programma annuale destinate all’organizzazione turistica per sostenere i Consorzi di operatori e favorire l’aggregazione di imprese.

Lo prevede la proposta di delibera di Giunta, illustrata dall’assessore Vittoria Poggio, che ha ottenuto a maggioranza il parere preventivo favorevole della terza Commissione, presieduta da Claudio Leone.

Possono accedere ai contributi i Consorzi di operatori turistici costituiti alla data del 27 maggio 2022 e riconosciuti ai sensi della specifica legge regionale.

I criteri stabiliti assegnano un importo massimo di 5mila euro ai Consorzi da 40 a 50 soci, 10mila da 51 a 70, 20mila da 71 a 90 e 25mila oltre 91 soci. Sono previste deroghe per i Consorzi costituiti in aree montane.

Per delucidazioni è intervenuto Carlo Riva Vercellotti (Fdi).

Al Mauto “Dall’austerity alla mobilità del futuro”

DRIVE DIFFERENT 

Giovedì 23 novembre 2023 – ore 11

Museo Nazionale dell’Automobile 

Corso Unità d’Italia, 40, Torino

Intervengono:
Benedetto Camerana | Presidente MAUTO
Alberto Cirio | Presidente della Regione Piemonte
Stefano Lo Russo | Sindaco della Città di Torino
John Elkann | Presidente Stellantis
Carlos Tavares | Amministratore Delegato Stellantis

Angelo Sticchi Damiani | Presidente ACI

Guido Saracco | Rettore del Politecnico di Torino

Giuseppe Ricci | Direttore Generale Energy Evolution Eni

Giosuè Boetto Cohen | Curatore della mostra

Una mostra multimediale, unica nel suo genere, allestita al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile dal 24 novembre 2023 al 7 aprile 2024: un racconto di cinquant’anni di politiche sulla mobilità, di ricerca tecnologica sui motori, di progettazione delle nuove aree urbane, di innovazione nel trasporto pubblico e di invenzioni futuristiche.

Per offrire ai visitatori spunti di riflessione sulle scelte indispensabili da fare nell’immediato e una maggiore consapevolezza riguardo ai temi ambientali.

Rallenta l’inflazione: a Torino prezzi stabili rispetto a settembre, +2,1% in un anno

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Nel mese di Ottobre 2023 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 118,9 (Base Anno 2015=100) restando INVARIATO rispetto al mese precedente e segnando una variazione del +2,1% rispetto al mese di Ottobre 2022 (tasso tendenziale).

 

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano INVARIATO sul mese precedente e +5,0% su ottobre 2022. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano +0,1% rispetto al mese di settembre 2023 e -1,1% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,2% sul mese precedente e +3,0% rispetto a ottobre 2022.

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva INVARIATO su base congiunturale e +1,1% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari INVARIATO sul mese precedente e +5,9% sull’anno precedente,
Beni Energetici +0,4% sul mese precedente e -16,2% sull’anno precedente,
Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +2,2% sull’anno precedente,
Altri Beni -0,1% sul mese precedente e +3,5% sull’anno precedente.
Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra INVARIATO su base congiunturale e +3,6% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:
Servizi relativi all’Abitazione +0,2% sul mese precedente e +3,9% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni INVARIATO sul mese precedente e +0,5% sull’anno precedente,
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona -0,2% sul mese precedente e +4,1% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti -0,4% sul mese precedente e +4,1% sull’anno precedente,
Servizi vari +0,3% sul mese precedente e +3,1% sull’anno precedente.
L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala INVARIATO rispetto al mese precedente e +4,1% rispetto all’anno precedente.

L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.

I dati relativi al mese di Ottobre si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/

Ritorna la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, sabato 18 novembre 

Sabato 18 novembre sarà la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, iniziativa promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus durante la quale si potranno acquistare alimenti da donare alle persone in difficoltà. In Piemonte la Colletta Alimentare 2023 coinvolgerà oltre 1300 punti vendita con 12 mila volontari riconoscibili dalla pettorina arancione che inviteranno ad acquistare prodotti a lunga conservazione quali olio, verdure o legumi in scatola, polpa o passata di pomodoro, tonno o carne in scatola e alimenti per l’infanzia.

Gli alimenti donati saranno poi distribuiti a 568 organizzazioni partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare (mense per i poveri, case famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada) che sostengono in Piemonte 109757 persone.

‘A fronte della conferma avuta dai dati sulla povertà e all’aumento del bisogno – afferma Salvatore Collarino, Presidente del Banco Alimentare del Piemonte – la nostra volontà è quella di continuare e ampliare il sostegno alle persone in difficoltà nella nostra regione. L’obiettivo della Colletta Alimentare 2023 è quindi quello di superare la raccolta dello scorso anno di 570 tonnellate di alimenti, equivalenti a 1 milione e 140 mila pasti”.

Sarà possibile donare la spesa anche online su alcune piattaforme dedicate. Per conoscere le varie modalità di acquisto dei prodotti e le insegne aderenti all’iniziativa è possibile consultare il sito www.colletta.bancoalimentare.it

 

Mara Martellotta

Conbipel, al via le attività logistiche con DHL Supply Chain Italia

Presso il Magazzino a Cocconato, in provincia di Asti

 

DHL Supply Chain Italia, società del gruppo DHL, specializzata nella gestione dei servizi logistici integrati per le imprese, ha inaugurato il 10 novembre scorso ad Asti l’avvio delle attività logistiche per Conbipel, presso il Magazzino Specializzato a Cocconato.

DHL Supply Chain ha rilevato la gestione della logistica del brand Conbipel, storico marchio di abbigliamento italiano le cui quote di maggioranza sono state acquisite nel 2022 da BTX, Italian Retail and Brands SPA, società parte della Holding Eapperels Ltd.

L’operazione ha l’obiettivo di ampliare e ottimizzare le attività e consentirà a DHL Supply Chain di offrire i propri servizi ad alta specializzazione anche ad altri brand. Si tratta di un importante investimento strategico, che consolida la presenza nel fashion, retail, e-commerce, settori di expertise del gruppo DHL nel Nord Italia.

70 mila mq di magazzino, di cui il 60% dedicato ai capi appesi con automazione, assunzione diretta di 54 operatori specializzati provenienti da Conbipel, expertise nei settori Fashion, Retail e E commerce.

Le attività logistiche sono svolte da 54 addetti diretti e dedicati di lunga esperienza, che già operavano in Conbipel e che dal 1 novembre sono diventati dipendenti DHL Supply Chain Italia.

Una conferma della linea aziendale che ha visto DHL Supply Chain Italia muoversi in questa direzione già negli altri siti del gruppo, portando all’assunzione diretta di più di 1500 dipendenti fino ad ora.

“Siamo entusiasti di annunciare l’affidamento della gestione delle attività di logistica di BTX Italian Retail and Brands SPA a DHL, leader mondiale nella logistica – dichiara Arvind Vij, ceo di BTX Italian Retail and Brands SPA- Si tratta di un’operazione fondamentale per il marchio Conbipel, che permette di potenziare la vendita al dettaglio e online, tramite l’eccellenza nella supply chain offerta dalla partnership con DHL, migliorando l’efficienza operativa e il servizio dell’azienda ai consumatori.

L’esperienza impareggiabile di DHL nei servizi logistici consentirà a BTX Italian Retail and Brands SPA di migliorare il servizio al cliente, rafforzando le vendite online e espandendo la portata di Conbipel in nuovi mercati internazionali.

Questa acquisizione segna una pietra miliare significativa per i piani di BTX Italian Retail and Brands SPA in Italia e per il suo sviluppo internazionale. Con DHL come partner siamo certi di raggiungere nuovi standard nel settore”.

“La fiducia riposta in DHL Supply Chain Italia da Conbipel per il rilancio del brand è frutto di un percorso che non soltanto conta sulla solidità del Gruppo DHl e sull’eccellenza del settore, ma anche su un grande lavoro di squadra, reso possibile dalle persone – ha dichiarato il Presidente e AD di DHL Supply Chain Italia, Antonio Lombardo. – Con questa operazione intendiamo rafforzare la nostra presenza nel Nord Italia nel settore fashion, retail e nella commercializzazione, mantenendo una forte integrazione con il territorio, cosa che per noi ha rappresentato e rappresenta tuttora una chiave di successo”.

Il magazzino di proprietà di DHL Supply Chain dispone di una superficie pari a 70 mila metri quadrati su cinque piani fuori terra, con un impianto altamente automatizzato per la gestione del capo appeso e di un sofisticato sorter per l’approntamento delle spedizioni del capo steso. L’area presenta spazi pensati per offrire servizi a valore aggiunto e ad alta specializzazione, come il copacking, l’etichettatura, l’adesione dei resi, il ricondizionamento , la piegatura e il controllo qualità. Servizi che potranno essere ulteriormente declinati sulla base delle richieste, grazie al costante impegno di DHL nell’implementazione delle soluzioni innovative ed alla possibilità di ricorrere alla digitalizzazione dei processi, come da strategia del Gruppo.

Il sito integra le attività della logistica con quelle di trasporto e consegna ai clienti di Conbipel B2B e B2C.

Sono inoltre previsti ulteriori importanti investimenti per l’efficientamento energetico del magazzino in linea con la strategia di sostenibilità ambientale finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2 relative alle proprie attività e avente come obiettivo il raggiungimento della neutralità delle emissioni dei magazzini entro il 2025.

 

Mara Martellotta

Poste Italiane ha incontrato le Associazioni Consumatori del Piemonte

Tra i temi al centro della riunione la presentazione da parte di Poste della nuova piattaforma informatica per la procedura di Conciliazione.

Poste Italiane ha incontrato ieri, 13 novembre, le Associazioni dei Consumatori del Piemonte nell’ambito di un ciclo di incontri che toccherà diverse regioni d’Italia.

La tappa di Torino, che si è svolta presso la sede aziendale di Via Alfieri, rinnova e consolida uno storico rapporto di collaborazione tra Poste e le Associazioni. Da questi confronti, infatti, nascono iniziative e progetti per migliorare costantemente la qualità dei prodotti e dei servizi e generare un confronto costruttivo e trasparente fra le parti.

Al centro dell’incontro la presentazione da parte di Poste della nuova piattaforma informatica per la procedura di Conciliazione. Durante i lavori inoltre sono stati illustrati i risultati di un sondaggio effettuato da Poste Italiane presso i rappresentanti territoriali delle Associazioni con un focus sull’Accordo Quadro che regola i rapporti tra l’Azienda e le Organizzazioni, e il progetto Polis, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio.

“Unisciti a noi” al fianco della Toscana: la campagna di solidarietà di Conad

Al via dal 13 novembre una raccolta fondi in tutti i punti vendita per trasformare la solidarietà in azione concreta per gli alluvionati 

 

 In segno di vicinanza e solidarietà alle comunità della regione Toscana colpite dall’eccezionale ondata di maltempo nei giorni scorsi, Conad Nord Ovest lancia “Unisciti a noi”, la campagna di raccolta fondi per offrire un sostegno concreto e immediato ai territori che stanno affrontando le drammatiche conseguenze dell’evento.

A partire dal  13 novembre, fino all’8 dicembre, l’iniziativa sarà attiva presso i punti vendita di Toscana, Sardegna, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, delle province di Modena, Bologna, Ferrara e dei supermercati di Mantova città, Roma e Viterbo.

La raccolta fondi permetterà ai clienti di Conad di unirsi all’azione solidale con un gesto semplice ma significativo: aggiungendo un euro alla loro spesaeffettuata presso i punti vendita di Conad Nord Ovest, i clienti potranno contribuire alle donazioni e sostenere le comunità dei territori più duramente colpiti dall’alluvione.

“A pochi giorni dalla tragica alluvione che ha colpito la Toscana, Conad Nord Ovest si impegna per esprimere vicinanza e solidarietà verso le comunità vittime di questo tragico evento. – dichiara Adamo Ascari, Amministratore Delegato di Conad Nord Ovest – In un momento di crisi come quello attuale, la forza della nostra cooperativa si manifesta nella capacità di unire le energie per fare la differenza. Il ricavato della generosità dei clienti, unitamente al nostro contributo, sarà devoluto al sostegno di iniziative concrete verso la ricostruzione e la ripresa delle comunità colpite. Come sempre, Conad è vicino al territorio, pronta a sostenere ed agire con responsabilità e impegno, mettendo le esigenze delle persone e delle comunità al primo posto”

 

Un’iniziativa che incontra i valori di solidarietà e responsabilità sociale di Conad Nord Ovest che anche in questa circostanza riafferma il proprio ruolo attivo, unendosi con profonda solidarietà alle persone colpite dall’alluvione in Toscana ed esprimendo sostegno incondizionato a tutte le vittime, alle loro famiglie e agli operatori di soccorso che lavorano instancabilmente per garantire il benessere dell’intera comunità.

Conad Nord Ovest è una delle maggiori imprese italiane della distribuzione associata, con un giro di affari di oltre 4,75 miliardi di euro. I territori in cui opera con 376 soci imprenditori e 18 mila addetti sono Valle d’Aosta, con quota di mercato del 22,0%, Piemonte, con quota di mercato al 5,1%, Liguria,con quota di mercato al 10,7%, Provincia di Mantova, Emilia (province di Modena, Bologna e Ferrara) con quota di mercato al 12,8%, Toscana, con quota di mercato al 15,7%, Lazio (province di Roma, Viterbo) con quota di mercato al 26,3% (assieme a Pac2000) e Sardegna, con quota di mercato al 19,3%. Conad Nord Ovest conta 589 punti di vendita, in cui sono presenti tutti gli attuali format.