ECONOMIA- Pagina 88

Ascom: bene i fondi per il commercio del centro

«Ringraziamo l’Amministrazione Comunale di Torino per l’approvazione dei criteri per il bando e la concessione di contributi a sostegno delle micro e piccole imprese di commercio del centro. Siamo particolarmente soddisfatti per questa misura, che recepisce le istanze di Ascom a sostegno degli imprenditori – commenta così la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa l’annuncio dell’approvazione odierna della Giunta -. In un momento in cui per molti commercianti è difficile pensare ad un investimento, ricevere un contributo a fondo perduto di 5mila o 7mila euro è sicuramente un valido aiuto. Ascom ha fortemente voluto l’ampliamento dell’area interessata dal bando e ha lavorato con impegno nella Cabina di Regia del Distretto del Commercio affinché si potesse realizzare la misura nell’area compresa tra piazza Castello, via Verdi, i Murazzi e via Maria Vittoria».

«In questo modo – prosegue la presidente Coppa – si allarga la platea degli imprenditori che potranno ricevere un sostegno concreto e, per la prima volta, vengono inclusi gli ambulanti in sede fissa su via Po che vendono libri e dischi e che rappresentano una peculiarità del nostro commercio.

Il bando consente non solo di ammodernare e migliorare le parti esterne delle attività commerciali, ma le rende anche più competitive grazie alla possibilità di investimenti in innovazione e tecnologie come computer, sistemi e software. Non ultima, l’opportunità di realizzare anche progetti per la sicurezza, includendo le telecamere per la sorveglianza tra gli elementi finanziabili.

Un contributo specifico è infine pensato anche per sostenere la riapertura di locali sfitti, in modo da contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale da cui neppure il centro città è esente. Chi decide di aprire un’attività in un negozio vuoto può infatti avere un finanziamento di 7mila euro, anziché di 5mila».

La Città di Torino approva la ‘Guida per la Politica del cibo’

Una città più sostenibile, più vicina a chi ha più bisogno e capace di favorire stili di vita sani e rispettosi dell’ambiente: sono solo alcuni degli obiettivi evidenziati nella ‘Guida per la Politica del cibo della Città di Torino’ approvata  dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta.

 

Un documento importante lungo il cammino per rendere sostenibili i sistemi alimentari, garantire cibo sano e accessibile a tutti e tutte, preservare la biodiversità, lottare contro lo spreco, innovare i sistemi alimentari che ci aiuterà a organizzare, armonizzare e implementare le diverse iniziative che vedono impegnata la Città e gli altri attori e portatori d’interesse in una visione condivisa sul futuro rapporto della città con il cibo e che definisce le azioni chiave per attuarla”, spiega Chiara Foglietta.

Dallo scorso anno Torino si è dotata di gruppo interassessorile e interdipartimentale – Gruppo Interdipartimentale delle Politiche Alimentari – che ha concentrato il proprio lavoro su quattro pilastri: sostenibilità ambientale ed economia circolare, sicurezza e spreco alimentare, agricoltura urbana e promozione culturale. Frutto del lavoro di analisi e condivisione realizzato all’interno del GIPA nell’ambito del progetto EU – H20220 FUSILLI e attraverso il dialogo costante con il gruppo di lavoro dell’Atlante del Cibo di Torino e l’utilizzo di dati e informazioni da esso prodotti nei suoi rapporti e nell’ambito del Food Metrics Report realizzato dalla Città, la ‘Guida’ affronta molte dimensioni che il documento contribuisce a raccogliere in una chiave sistemica.

Analisi dello status quo, considerazioni che valorizzano tutto quanto è già in campo e che può contribuire all’attuazione delle politiche alimentari e obiettivi con azioni di breve, medio e lungo periodo sono raccolti in quattro aree tematiche: ‘Produzione, approvvigionamento e distribuzione alimentare’, ‘Alimentazioni, diete sostenibili, giustizia sociale ed economica’,’ Sprechi alimentari ed economia circolare’ e ‘Governance’ all’interno delle quali il Comune declina le proprie politiche, i principi ispiratori e gli indirizzi.

Un tema importante quello dell’alimentazione per Torino che è stata la prima città italiana a introdurre il diritto al cibo nello statuto dell’amministrazione e tra le prime città europee a siglare il Milan Urban Food Policy Pact, un patto internazionale sottoscritto da 240 metropoli con l’obiettivo di costruire una politica che coniughi il diritto al cibo con il tema della sostenibilità ambientale, la lotta agli sprechi con la valorizzazione del complesso e articolato ecosistema locale alimentare.

“L’obiettivo è migliorare la qualità della vita delle persone e del territorio anche per giocare un ruolo di innovazione sul piano nazionale e internazionale nella prospettiva del raggiungimento della neutralità climatica nel 2030, l’ambizioso obiettivo su cui la nostra città si sta impegnando a fondo. Ripensare il modo in cui produciamo e consumiamo il cibo, recuperare e ridistribuire le eccedenze e sostenere i cittadini nella creazione di nuove comunità energetiche da fonti rinnovabili, promuovendo azioni di sistema, non è solo una contromisura agli effetti del cambiamento climatico, ma può dare un contributo importante allo sviluppo umano, alla riduzione della povertà e al miglioramento della qualità di vita di tutte le persone, accrescendone la fiducia in un futuro più equo, verde e sostenibile”, conclude l’assessora Chiara Foglietta.

Nuova Torino Ceres, Tronzano: migliora turismo e qualità vita

Il 24 si apre con una bella notizia per i torinesi e non solo – commenta l’Assessore alle attività produttive della Regione Piemonte Andrea Tronzano – con la riapertura del tratto ferroviario Torino Caselle Ceres a far data dal 20 gennaio. Questo collegamento permetterà di trasformare la viabilità tra la città, l’aeroporto e le valli di Lanzo migliorando sia i flussi turistici su Torino, ma anche la qualità della vita di chi abita nella Valli di Lanzo. Le infrastrutture da sempre sono un grande veicolo di sviluppo e questa è un’opera su cui la Regione ha creduto tantissimo investendo risorse proprie e che ora vede finalmente la luce.

Un Natale all’insegna dei prodotti del territorio e degli acquisti nei negozi sotto casa

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L’analisi dell’Ascom di Torino – «Il Natale 2023 sta rivelando un buon trend per i commercianti; la partenza un po lenta fino allo scorso week end, in attesa delle tredicesime, ha lasciato il posto ad un incremento negli acquisti già da sabato scorso. I primi giorni si sono comunque rivelati in linea con lo scorso anno, ma si attende una spesa complessivamente più ricca, grazie anche a buste paga leggermente più alte per le nuove regole Irpef, al recupero sui rincari energetici e, probabilmente, anche grazie ad una ritrovata fiducia generale». Così la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa sull’andamento degli acquisti natalizi.

I regali più acquistati ad ora sono i prodotti enogastronomici, scelti da circa i tre quarti degli acquirenti: oltre ai gourmet box, che prediligono spesso i prodotti del territorio, ci sono gli acquisti per i pranzi e le cene, che vedono protagonisti, tra gli altri, anche i nostri bravissimi maestri pasticceri con dolci proposte che non mancheranno di stupire. Il 50% regalerà giocattoliprodotti per la bellezza e per la cura della persona. Vanno moltissimo i capi di abbigliamento, con un trend in leggero aumento rispetto al 2022, ma con uno scontrino più basso e la tendenza ad acquistare articoli piccoli, come guanti, sciarpe, cinture. Molto bene anche i libri, che saranno scelti da oltre il 40% dei clienti.

ristoranti, infine, segnano il sold out per le cene aziendali, per la Vigilia e il Pranzo di Natale. Quest’anno le prenotazioni sono arrivate fin da ottobre; un bel segno di voglia di convivialità e di apprezzamento per la nostra cucina.

«Vediamo un ritorno allacquisto nei negozi di vicinato – sottolinea la presidente Coppa -. Siamo felici di poter constatare che in questo Natale si torna ad amare lo shopping nelle vie, dove è più bello, e più facile, trovare lidea giusta passeggiando tra tantissime vetrine creative, eleganti e attraenti. E poi, dentro al negozio, si trova sempre un sorriso, un consiglio, una stretta di mano, che un e-commerce potrà mai sostituire».

A Natale anche l’occhio vuole la sua parte e per questo c’è grande attenzione alle confezioni: i pacchetti sono protagonisti, con carte pregiate, fiocchi e decorazioni elaborate. Un piacere del regalo che si esprime anche nella cura del packaging e che conferma la voglia di fare davvero un pensiero con il cuore, indipendentemente dal valore economico dell’acquisto.

La kermesse degli acquisti continuerà anche dopo il 5 gennaio con i saldi che completeranno il quadro economico del settore commerciale.

Industria, mercato del lavoro dinamico in Piemonte. Ma l’automotive cala

 SCENARI OCCUPAZIONALI

Il mercato del lavoro si conferma molto dinamico e in crescita, nella manifattura garantita maggiore stabilità occupazionale. Tessile, Itc, industrie alimentati e trasporti i comparti con più richiesta

 

In Piemonte il mercato del lavoro è molto dinamico e in costante crescita. È quanto emerge dalla seconda edizione di ‘Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali’, realizzato da Confindustria Piemonte, Regione Piemonte, Ires Piemonte e l’Agenzia Piemonte Lavoro e presentato nell’ambito di ‘Io Lavoro’ al Lingotto Fiere di Torino. Complessivamente a livello regionale sono state registrate in totale 777.806 attivazioni di contratti di lavoro dipendente, il dato più alto dal 2017. Il saldo tra attivazioni e cessazioni di contratti nel 2022 è in crescita rispetto all’anno precedente, ma rimane invece al di sotto dei valori del 2017 e del 2018. Ciò è dovuto a una rapida crescita delle cessazioni, le quali raggiungono a loro volta nel 2022 il picco degli ultimi sei anni.

Costruiamo un futuro certo per i nostri giovani con la formazione-lavoro e diamo alla nostra Regione competenze specializzate, pronte ad entrare nel mondo del lavoro, favorendo la competitività del tessuto industriale. Con le Academy di filiera il Piemonte, terra di manifattura e di eccellenza, offre uno strumento innovativo in più per formare e inserire velocemente nel mondo del lavoro professionisti qualificati, capaci di valorizzare proprio quelle nostre eccellenze che costituiscono quel Made in Italy che il mondo ci invidia” commenta Elena Chiorino, assessrore all’Istruzione e Merito, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario della Regione Piemonte.

L’indagine ‘Scenari occupazionali’ analizza nel dettaglio l’andamento degli undici settori principali dell’economia piemontese: Trasporti e logistica; Fabbricazione e riparazione di apparecchiature e macchinari; Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo; ICT; Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco; Fabbricazione di mezzi di trasporto; Chimica e gomma-plastica; Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle; Altra industria; Public utilities; Legno, carta, stampa. In questi settori, il totale delle attivazioni lavorative nel 2022 è risultato in crescita del 6,1% rispetto al 2021. Dall’analisi emerge come la manifattura possa garantire rapporti di lavoro più stabili, un dato che potrebbe però anche indicare un declino del settore.

Fatto cento il totale degli undici settori analizzati, emerge una crescita delle Unita lavoro/anno (Ula) del 42,7% nel Tessile, abbigliamento, e articoli in pelle, Ict (+35%), Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco a +15,5% e nei trasporti e logistica a +11%. In termini assoluti nel saldo attivazioni/cessazioni risultato in crescita 10 settori su 11 dell’analisi, cala solo il settore fabbricazione di mezzi di trasporto con un -1.218. Se si amplia lo sguardo al periodo 2017-2022, relativamente alla variazione percentuale di attivazioni, sono solo 4 i settori in crescita: public utilities, Itc, Altra Industria e Trasporti e logistica. Calano gli altri 7 settori, con un picco negativo di -29,7% per chimica e gomma plastica e -25,1% per la fabbricazione di mezzi di trasporto.

Le figure professionali più ricercate nel 2022 per le cosiddette qualifiche alte, sono state: programmatore informatico, sviluppatore di software, analisti e progettisti di software, tecnico commerciale e consulente aziendale. Nelle qualifiche intermedie, si cercano soprattutto impiegati amministrativi, addetti ai magazzini, addetti alla logistica, riparatori e manutentori. Nelle qualifiche basse, si cercano soprattutto conduttori di macchine utensili, personale non qualificato, conduttori di mezzi pesanti.

livello provinciale si osserva che quasi la metà esatta delle Ula (50,4%) riguarda la Città Metropolitana di Torino. Sono però altre le provincie dove la manifattura cresce maggiormente. Su tutte, svetta Biella, che mostra una crescita del 33,0% delle Ula rispetto al 2021. La crescita, in ogni caso, rimane nettamente positiva su ogni provincia, con l’eccezione del Verbano Cusio Ossola che subisce un netto calo che è anche la provincia piemontese dove, in generale, si riscontrano meno assunzioni nel settore manifatturiero. In termini di flussi di attivazioni contrattuali e relativi saldi assunzioni/cessazioni, solo la provincia di Asti chiude il 2022 leggermente negativa.

I dati evidenziano che il capitale umano si dimostra sempre più la vera risorsa strategica per le imprese e che il ricambio generazionale è uno dei temi che emerge come impatto rilevante nelle prospettive delle aziende: la stima degli occupati over 60 nel biennio 2019-2020, nei settori analizzati è del 27,8%.

 

Imprese, dalla Regione boccata di ossigeno da 80 milioni per l’innovazione

I tempi sono incerti per le attività produttive e la Regione investe altri 80 milioni di euro dei Fondi FESR per sviluppare la capacità di ricerca e innovazione con l’obiettivo di contribuire alla crescita economica del territorio per il bando 2024. 

 

La Giunta piemontese da’ il via libera alla dotazione finanziaria per la seconda edizione del bando Swich, che verrà pubblicato nei primi mesi del 2024, rivolto alle micro, piccole e medie imprese e alle start up innovative, ma anche alle grandi imprese e agli organismi di ricerca purché in collaborazione con le Pmi, con sede operativa o produttiva in Piemonte. Il bando, che persegue l’obiettivo di sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione, anche con l’introduzione di tecnologie avanzate, delle imprese e del sistema di ricerca piemontese, anche per il 2024 poggerà su una dotazione finanziaria di 80 milioni di euro a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR 21-27).

 

La prima edizione del bando, che chiuderà il prossimo 31 gennaio, ha registrato infatti un notevole riscontro partecipativo – ad oggi 100 progetti presentati e 310 richiedenti tra imprese e organismi di ricerca – tanto che sono state chiuse anzitempo due linee di finanziamento a causa del raggiungimento delle soglie limite delle richieste pervenute.

 

«In virtù proprio della grande partecipazione – sottolinea l’assessore regionale all’Innovazione e Ricerca, Matteo Marnati – abbiamo deciso di incrementare la dotazione finanziaria con altri 80 milioni di euro per permettere di aprire un secondo bando nel primo semestre del 2024.  Un risultato, quello fin qui ottenuto, che dimostra e conferma non solo la grande potenzialità del nostro sistema industriale, in modo particolare delle PMI, ma anche la volontà e la capacità di innovazione con investimenti in nuovi sistemi intelligenti ed altamente tecnologici».

 

Due gli obiettivi del bando: sostenere lo sviluppo o l’avanzamento di risultati scientifici e tecnologici di rilievo, negli ambiti di ricerca individuati nella Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente 21-27 e, nel caso di progetti in uno stadio già avanzato in termini di risultati di ricerca già conseguiti, sostenere la validazione degli stessi e la loro immissione nei processi produttivi delle imprese. Lo scopo è pertanto quello di sostenere tutta la filiera della ricerca e sviluppo.

 

Prenotazione Parcheggio: Risparmia Tempo e Stress. Consigli Efficaci

Informazione promozionale

“Scopri come prenotare il parcheggio in anticipo può farti risparmiare tempo e stress. Consigli pratici e strategie per una sosta senza preoccupazioni.”

Prenotazione del parcheggio: come risparmiare tempo e stress

In un contesto in cui ogni istante ha un valore inestimabile, la corsa contro il tempo e gli altri automobilisti per trovare un parcheggio diventa un’esperienza estenuante. La sfida inizia con la scarsità di spazi disponibili, un problema che coinvolge quasi 40 milioni di veicoli che circolano in Italia. Questa carenza trasforma la ricerca di un posto auto da un’attività ordinaria a un momento di stress e frustrazione, lasciando gli automobilisti a confrontarsi con una situazione spesso logorante.

Fortunatamente, nell’epoca dell’Internet delle Cose, esistono servizi come ParkingMyCar che ci aiutano notevolmente, semplificando in maniera molto importante il processo di individuazione e prenotazione anticipata di parcheggi online.

Perché prenotare il parcheggio

Prenotare il parcheggio non rappresenta soltanto un lusso, ma costituisce una strategia intelligente per risparmiare tempo e stress, evitando la fastidiosa ricerca di uno spazio libero. Assicurarsi il proprio posto in anticipo garantisce la tranquillità di trovare disponibilità al momento dell’arrivo, eliminando l’ansia spesso associata al viaggio verso la destinazione.

In aggiunta, questa pratica consente di avere più tempo per valutare attentamente quale soluzione sia più adatta alle proprie esigenze, considerando la qualità e la varietà dei servizi offerti, nonché gli aspetti economici. Queste applicazioni vanno oltre la semplice prenotazione, trasformandosi in veri assistenti personali che agevolano il raggiungimento della destinazione e forniscono aggiornamenti in tempo reale sullo stato di occupazione dei parcheggi.

Prenotare online è un atto ecologista

Optando per la prenotazione online del parcheggio, si riduce significativamente il tempo trascorso alla ricerca di uno spazio libero, con conseguente riduzione delle emissioni inquinanti e un notevole risparmio di carburante. Questa pratica non solo favorisce il nostro benessere individuale, ma contribuisce anche alla salute del pianeta.

Numerose opzioni di parcheggio

Il nostro percorso verso una prenotazione efficace del parcheggio ci conduce a esplorare diverse tipologie. Che sia per il parcheggio in ambito urbano o per soste presso porti, stazioni dei treni o aeroporti, essenziali per iniziare un viaggio senza imprevisti.

Le opzioni di parcheggio sono molteplici. Alcune aree di sosta, per esempio, offrono un pratico servizio navetta che rende più comodo il viaggio verso il punto desiderato. Altre, invece, offrono comfort dedicati a una clientela VIP o business, come lounge per l’attesa, piccoli spuntini o servizi di manutenzione per l’automobile.

Raccomandazioni per prenotare il giusto parcheggio

Per assicurarsi il posto con il miglior rapporto qualità-prezzo, è essenziale agire con anticipo. Questo non solo aumenta le possibilità di ottenere il parcheggio desiderato, ma consente anche di confrontare prezzi e servizi tra diversi fornitori. È importante considerare anche la stagionalità: periodi turistici, condizioni meteorologiche avverse e eventi rilevanti nella zona possono influenzare notevolmente la competizione per ogni singolo posto auto o moto.

Inoltre, consultare le recensioni è fondamentale. È pratica consolidata tra gli utenti online e, anche in questo contesto, è utile per garantire la qualità del parcheggio. Non da meno, è essenziale valutare la distanza dalla destinazione finale per ottimizzare al massimo il tempo disponibile.

Servizio di parcheggio personalizzato

Oltre alla semplice offerta di parcheggio, alcuni gestori arricchiscono l’esperienza con servizi extra. Opportunità come il lavaggio a mano del veicolo o la disponibilità di colonnine di ricarica per veicoli elettrici costituiscono un valore aggiunto che arricchisce l’offerta standard, rendendo la prenotazione anticipata ancora più allettante.

Considerando le informazioni presentate, prenotare in anticipo il parcheggio si configura come una soluzione pragmatica per affrontare la quotidianità con un vantaggio aggiuntivo.

L’Asti DOCG parla tutte le lingue. Per le feste attesi 30 milioni di bottiglie consumate

 

 

Lo slogan coniato da Armando Testa nel 1959 in una delle più celebri campagna pubblicitarie dedicate alla denominazione ASTI DOCG recitava “Oggi è festa”. A distanza di sei decenni, Asti Spumante e Moscato d’Asti si confermano protagonisti  nelle case degli italiani e nelle feste in famiglia nei cinque continenti. Saranno circa 30 milioni, il 30% sul totale produttivo di quest’anno,  le bottiglie delle storiche bollicine aromatiche che verranno stappate nelle prossime settimane. Di queste 9 su 10 sbarcheranno sulle tavole di tutto il mondo,  mentre in Italia pandoro e panettone saranno accompagnati dalla denominazione spumantistica più  antica del Belpaese, con oltre 3 milioni di bottiglie consumate.

Lo rileva il consorzio Asti Docg in una stima sui consumi previsti di Asti Spumante e Moscato d’Asti tra Natale e Capodanno. La geografia delle bottiglie presenti sulle tavole parla tutte le lingue del mondo,  a partire dall’Est Europa, in particolare Russia, Ucraina, Polonia, Lettonia e Lituania, dove si concentra il 30 % del mercato,  con l’Asti Spumante sugli scudi. Stessa quota per l’Europa occidentale dove, oltre all’Italia , con il 10%, rimane alto il gradimento del Regno unito ( 6% della domanda complessiva), ma anche di Germania e Austria. Gli Stati Uniti si confermano una destinazione ottimale per un altro 25% in un mercato mosso dalla domanda del Moscato d’Asti. Tra i paesi extraeuropei, il consorzio segnala gli emergenti latino americani, a partire da Perù e Messico, e l’Asia, oggi  a tutti gli effetti l’area più strategica.

“in italia e nel mondo – ha spiegato il presidente del consorzio Asti Docg, Lorenzo Barbero – I nostri vini sono da sempre sinonimo di famiglia,  feste e Brindisi soprattutto casalinghi. Una tradizione che si rinnova da oltre un secolo per due prodotti oggi quanto mai contemporanei, la cui versatilità si presta per una mixology a bassa gradazione sempre più richiesta sul mercato.  Per il Natale 2023 abbiamo lanciato con il nostro bartenderGiorgio Facchinetti il cocktail Christmas Vibe, a base di Moscato d’Asti, anice stellato, scorza d’arancia e soda ai frutti rossi con cannella”.

Il vitigno moscato bianco dà  vita alla tradizione spumantistica più  antica d’italia ed è  coltivato in 51 comuni della Provincia di Alessandria, Asti e Cuneo. Sono 1013 le aziende consorziate,  divise tra 50 case spumantistiche, 778 aziende viticole, 153 aziende vitivinicole e 15 cantine cooperative. Il 90% della produzione viene esportata.

 

Mara Martellotta

Assemblea di Turismo Torino e Provincia, approvato Piano 2024 

Si è tenuta  giovedì 21 dicembre, con la presenza del 91,1% degli aventi diritto, la 32esima Assemblea Soci di Turismo Torino e Provincia – che annovera 77 soci tra pubblici e privati – presieduta dal Presidente Maurizio Vitale.

Nel corso dell’Assemblea è stato approvato all’unanimità il piano attività e budget 2024.
È stato altresì evidenziato l’intenso lavoro che l’ATL ha svolto nel corso del 2023 al pieno raggiungimento degli obiettivi strategici prefissati; grazie alla presenza costante sui territori sono circa 390 le azioni specifiche realizzate nel corso del 2023, tra le quali
Ø        il coordinamento degli enti quali Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino in occasione dell’evento Nitto ATP Finals che ha permesso la realizzazione della cupola geodetica (Casa Tennis), le degustazioni guidate presso l’Archivio di Stato in collaborazione con Visit Piemonte (Casa Gusto) e l’animazione presso il Fan Village;
Ø        il progetto Outdoor Active attivo dal 2022 sul territorio dell’Alta Val Susa come area test e implementato nel 2023 sul resto del territorio provinciale sia montano sia collinare. Questa applicazione, conosciuta a livello mondiale dagli appassionati dell’outdoor, può considerarsi il più qualificato database contenente itinerari da percorrere a piedi e che ci sta aiutando in modo significativo per la promozione del territorio verso un target di appassionati e non. Possiamo dire che sono già attivi e consultabili su questo sistema circa 500 percorsi di cui 349 nell’area dell’Alta Val Susa;
Ø        il progetto Vie Storiche di Montagna grazie al finanziamento di una legge regionale, che ci sta permettendo di valorizzare e sviluppare questi itinerari nel territorio della provincia di Torino;
Ø        il progetto Via Francigena for All iniziato nel 2023 e che vedrà la sua prosecuzione nel 2024 con l’obiettivo di rendere accessibile due tratte di questo percorso (una Valsusina e una Canavesana) a tutti i target di turisti;
Ø        il progetto Up Slow Tour in sinergia con l’Unione Montana del Pinerolese per la valorizzazione del prodotto bike che nel 2023 è giunto al terzo anno di collaborazione e siamo in fase di rinnovo per il 2024;
Ø        la redazione del progetto relativo al Distretto del Cibo Chierese e Carmagnolese con l’obiettivo di valorizzare quella porzione di territorio sia sotto l’aspetto eno-gastronomico che della fruizione da parte di escursionisti e cicloturisti.
Maurizio Vitale, Presidente di Turismo Torino e Provincia “Ringrazio i Soci tutti della fiducia accordataci. Siamo particolarmente soddisfatti che i dati di pre-chiusura del bilancio d’esercizio 2023 registrino un incremento del valore della produzione del 10% verso il 2022 e stimiamo per il 2024 di raggiungere un ulteriore +12%”.

Guardando invece agli obiettivi strategici del 2024 l’ATL manterrà costante l’attenzione rivolta agli investimenti effettuati da Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di Commercio e in generale da tutti i Soci con l’obiettivo di valorizzare il comparto turistico di Torino e della sua provincia.
Molteplici le attività previste articolate in ordinarie – collegate alle 5 mission statutarie ovvero Marketing e promozione, Accoglienza sul territorio, Osservatorio – Data Analysis, Formazione, Convention Bureau – e straordinarie tra cui:
Ø        la realizzazione del nuovo sito turismotorino.org;
Ø        il progetto Residenze Reali Sabaude, a seguito dell’erogazione di fondi da parte del Ministero del Turismo in favore dei comuni a cui afferiscono beni iscritti al patrimonio UNESCO;
Ø        la prosecuzione del progetto Via Francigena for All;
Ø        il coordinamento della quarta edizione di Nitto ATP Finals.

Pininfarina ottiene la Certificazione per la Parità di Genere

Pininfarina ha ottenuto la Certificazione per la Parità di Genere, in conformità con gli standard UNI/PdR 125:2022, previsti anche dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

“La parità di genere è un valore imprescindibile per Pininfarina – dichiara l’ad Silvio Angori – la certificazione appena ottenuta testimonia di quanto l’azienda abbia fatto, nel tempo, per creare un ambiente di lavoro sempre più accogliente e rispettoso delle diversità. Siamo consapevoli che altro ancora resta da fare. Se da un lato siamo fortemente impegnati a intraprendere i passi necessari nella giusta direzione, dall’altro siamo fieri di aver conseguito l’obiettivo della certificazione, poiché esso è il risultato di valori condivisi e vissuti quotidianamente da tutti in azienda”.

Pininfarina è convinta che l’inclusione sia una condizione imprescindibile per uno sviluppo sostenibile del business, e per questo sta promuovendo al suo interno, da tempo, una cultura capace di garantire un luogo di lavoro accogliente e rispettoso di ogni diversità, dove le persone che da sempre hanno un ruolo centrale all’interno dell’organizzazione, possano godere di diritti e opportunità che permettano loro di sviluppare competenze e di generare valore per loro stessi e per l’azienda. L’annuncio della certificazione, dunque, conferma la missione aziendale di sostenere la crescita umana e professionale di coloro che contribuiscono al successo professionale di Pininfarina.

“La valorizzazione delle diversità con la creazione di una cultura aziendale inclusiva è oggi una priorità nell’ambito del nostro più ampio programma ESG, che vede l’azienda impegnata ormai da qualche anno sui temi della diversità, uguaglianza e inclusione – affermano Roberto Mattio, Responsabile delle Risorse Umane del Gruppo e Laura Cumino, Responsabile del Progetto di Certificazione di Pininfarina  – Il conseguimento di questa prestigiosa certificazione conferma i risultati fino a oggi raggiunti sulle tematiche di genere, grazie a un team che ha dedicato impegno e dedizione a questo obiettivo. Continueremo a lavorare insieme per consolidare e ampliare i nostri sforzi, mantenendo Pininfarina all’avanguardia nel promuovere un ambiente lavorativo equo e inclusivo”.

 

Mara Martellotta