Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, firmano il protocollo d’intesa con Comune di Torino, Fondazione Cavour, Scuola nazionale dell’amministrazione, Università e Politecnico di Torino. Al Polo cavouriano anche nuovi spazi per l’ospitalità.
Si rafforza la presenza della Scuola Nazionale dell’Amministrazione a Santena (Torino), presso la sede della Fondazione Camillo Cavour. Il Ministro per la Pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, hanno firmato il protocollo d’intesa, con Comune di Torino, Fondazione Cavour, Scuola nazionale dell’amministrazione, Università e Politecnico, sulla gestione del Polo formativo territoriale del Piemonte. Due, in particolare, le novità: il focus dei corsi sui temi della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale e la realizzazione di nuovi spazi dedicati all’ospitalità dei partecipanti grazie, in particolare, all’impegno della Regione Piemonte nell’individuare i finanziamenti necessari.
La cerimonia si è svolta nella Giornata dell’Unità nazionale, nella Sala Diplomatica del Complesso Cavouriano dove Camillo Benso conte di Cavour ha vissuto ed è sepolto. Un luogo simbolico, utilizzato dallo statista per le sue riunioni politiche, dove per l’occasione è stata esposta copia del Primo Tricolore.
Con il Ministro Zangrillo erano presenti il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, la vicesindaca di Torino, Michela Favaro, il vicepresidente della Sna, Remo Morzenti Pellegrini, e i rettori del Politecnico e dell’Università di Torino, Guido Saracco e Stefano Geuna. A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione Cavour, Marco Boglione. Ha portato i saluti della città di Santena il sindaco, Roberto Ghio.
«Con la Scuola nazionale dell’amministrazione siamo impegnati a istituire poli territoriali in ogni Regione. Ne abbiamo inaugurato uno in Calabria, oggi siamo qui a Santena, e posso annunciarvi con molta soddisfazione che presto saremo in Lombardia, in Puglia e in Abruzzo per poi continuare nel resto dell’Italia – ha sottolineato il ministro Zangrillo –. L’obiettivo è valorizzare le nostre eccellenze affinché le amministrazioni presenti sul territorio possano lavorare tra loro in modo sinergico anche con le Università e le imprese».
«La scuola nazionale di Santena rappresenta un’eccellenza formativa strategica. L’alta formazione dei dipendenti della pubblica amministrazione, il reciproco arricchimento tra il personale di diverse regioni è un valore aggiunto importante per accrescere sempre di più la qualità dell’azione amministrativa. Il Piemonte crede fermamente nel progetto ed è stata la prima Regione a realizzare attività formative su un polo territoriale e già da settembre ha previsto la frequenza di 45 neo dirigenti regionali, in un percorso per acquisire competenze tecnico-specialistiche e trasversali, in modo da strutturare standard sempre più alti di azione della pubblica amministrazione, di cui la Regione Piemonte è esempio e modello» ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
«L’arricchimento dell’offerta formativa della Scuola nazionale dell’Amministrazione è una buona notizia per il territorio e non solo – ha sottolineato la vicesindaca di Torino, Michela Favaro –. La formazione del personale è un’esigenza strategica anche per l’amministrazione comunale. Lavorare sulla digitalizzazione inoltre è davvero importante per migliorare la qualità dell’azione amministrativa dei nostri enti e adeguarli alla realtà che cambia».
La Fondazione Cavour «è impegnata convintamente in questo progetto di grande eccellenza che è complemento naturale delle nostre attività – ha affermato il presidente della Fondazione, Marco Boglione –. Credo che Cavour sarebbe contento di poter ospitare in questi luoghi un polo di alta formazione proprio della pubblica amministrazione, che è la costola del nostro Paese e della sua capacità di dare risposte ai cittadini».
«Quando si parla di formazione – ha osservato il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna – le università ci sono, con le loro competenze e professionalità e con la capacità di attrarre qui talenti dall’Italia a dell’estero grazie alla sua capacità di fare rete a livello internazionale. Questo è progetto strategico a cui partecipiamo convinti che la formazione sia la strada migliore per caratterizzare una società migliore e più capace di rispondere alla collettività».
«Nella conoscenza della tecnologia, che ha nel Politecnico la sua casa per eccellenza, si gioca la qualità delle politiche – ha aggiunto il rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco –. Intelligenza artificiale e digitalizzazione sono destinate a cambiare in maniera radicale il percorso formativo dall’infanzia fino ai più alti livelli di responsabilità. Avere un luogo dove queste tecnologie rivoluzionarie si studiano e si insegnano alle persone della PA rappresenta un’occasione straordinaria per il Paese e per il nostro territorio».
Operativo dall’autunno di due anni fa, quando è stato inaugurato, il Polo formativo Sna del Piemonte ha ospitato fino ad ora una decina di corsi per un totale di circa 400 partecipanti. Altri cinque sono già in programma per il 2024. Il nuovo protocollo, nel rinnovare l’impegno da parte della Sna ad utilizzare il Polo Cavouriano come propria sede piemontese, attribuisce al Polo una vocazione specifica su digitalizzazione e intelligenza artificiale, temi di fondamentale importanza per la PA del futuro. «Stiamo vivendo una trasformazione radicale, alla quale dobbiamo preparare al meglio le nostre persone perché vivano il cambiamento come opportunità e non come minaccia – ha concluso il Ministro Zangrillo – Grazie per il suo lavoro alla Sna, simbolo di capacità, merito ed eccellenza che forma e prepara la classe dirigente a guidare la complessa macchina amministrativa. E grazie anche alla Regione Piemonte, indispensabile partner di questo progetto, e a tutti i firmatari di questo protocollo. Continuiamo a lavorare insieme per una PA all’altezza delle sfide del nostro tempo!».
Ha preso il via questa mattina la prima edizione di Horeca Expoforum organizzata al Lingotto Fiere di Torino dal 17 al 19 marzo da GL events Italia. Riservata ai professionisti del settore, la manifestazione con circa 150 gli espositori, per 3 giorni permette di incontrare in un unico luogo tutto il mondo dell’horeca. All’inaugurazione Andrea Tronzano, Assessore al bilancio e alle Attività produttive Regione Piemonte e le associazioni di categoria come Confesercenti e Ascom, oltre a Turismo Torino e Exclusive Brands Torino hanno evidenziato l’importanza di avere questa manifestazione a Torino, una città dove il turismo è presente in modo sempre più costante, ma dove restano ampi margini di crescita, con potenzialità che non sono sfruttate a sufficienza. Considerazioni condivise dalla “padrona di casa” Krisztina Szilvasi, direttore commerciale Lingotto Fiere, che con GL events ha portato a Torino l’unica manifestazione del settore nel nord ovest d’Italia.
Nella tavola rotonda di apertura, incentrata sull’importanza del lavoro di squadra per il successo di un’attività, Elisa Floredan, Responsabile Servizio Monitoraggio, dall’Agenzia Piemonte Lavoro, ha illustrato alcuni dati: nel 2023 sono state oltre 15 mila le aziende dell’Horeca in Piemonte ad aver assunto almeno una persona, pari al 16,4% del totale regionale. Un incremento che si dimostra costante nel tempo e che ha già superato i livelli pre – pandemici.
Claudia Ferrero ha quindi presentato in prima assoluta HorecaJob, la piattaforma dotata di Intelligenza Artificiale che favorisce l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, un servizio semplice, immediato e utile soprattutto per le persone che – per limiti linguistici o altro – hanno difficoltà nello stilare un curriculum vitae e a muoversi nel mondo del lavoro. Ma anche per le aziende, seguite da un assistente virtuale che le aiuta a creare i parametri per lo screening delle candidature ricevute, con tempi di selezione che si possono ridurre fino al 74%.
Dal dibattito è emerso quanto oggi siano sempre più i candidati a scegliere le aziende in cui vogliono lavorare. Uno scenario che impone alle imprese di sviluppare l’“employer branding” per condividere i propri valori con i collaboratori. La parola chiave è “wellness”, evidenziata da Leonardo Serranti, Direttore generale Principi di Piemonte, che ha raccontato l’impegno nella definizione di un protocollo appealing per i lavoratori e lo sforzo nel mantenere all’interno del gruppo i talenti individuati, garantendo appunto il benessere privato e professionale attraverso orari che lascino spazio alle necessità delle persone, offrendo agevolazioni, premi, formazione. «Tuttavia, la formazione non basta se non c’è attitudine» ha precisato il direttore.
«I giovani devono riconoscersi in un progetto che li renda orgogliosi di lavorare nella struttura in cui si trovano» questo è l’impegno di Cesare Grandi, Chef del ristorante La Limonaia, che ha raccontato l’importanza dell’accoglienza al cliente da parte di tutta la sua squadra, con la quale lavora da diversi anni. Visioni condivise anche da Stefano Chiodi Latini, Vice Direttore Generale Gruppo Gerla 1927, che ha sottolineato il ruolo della squadra come “brand ambassador” su cui occorre investire a partire dalla formazione. Formazione che deve includere anche lo sviluppo di competenze per essere accoglienti nei confronti di turisti alto spendenti di culture diverse, in particolare i musulmani, come ha ricordato Paolo Biancone, docente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, UNITO, che ha precisato: «l’Italia è al 67° posto quanto a capacità di attrarre questa fascia di pubblico».
Horeca Expoforum prosegue lunedì 18 e martedì 19 con numerosi appuntamenti: dagli show cooking con chef e lady chef alla premiazione delle Stelle della ristorazione, da degustazioni alla scoperta della vera pizza napoletana a momenti creativi di latte art e ancora i segreti delle macinature di caffè di qualità e temi di grande attualità come lo spreco alimentare.
Il palinsesto di appuntamenti della 3 giorni comprende focus su caffè, pizza, pasticceria, degustazioni di tè, aperitivi dolci e salati, show-cooking e molto altro. A supporto della manifestazione numerosi partner che riconoscono il valore e l’opportunità di Horeca Expoforum, come principale piazza del territorio.
Nel mese di Febbraio 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,0 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,2% rispetto al mese precedente e del +0,6% rispetto al mese di Febbraio 2023 (tasso tendenziale).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,5% sul mese precedente e +2,2% su febbraio 2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto risultano invariati rispetto al mese di gennaio 2024 e con una variazione di -1,1% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,2% sul mese precedente e +0,9% rispetto a febbraio 2023.
Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva -0,2% su base congiunturale e -0,8% su base tendenziale.
I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:
Beni Alimentari -0,5% sul mese precedente e +3,1% sull’anno precedente,
Beni Energetici +0,1% sul mese precedente e -16,9% sull’anno precedente,
Tabacchi +2,3% sul mese precedente e +2,6% sull’anno precedente,
Altri Beni -0,2% sul mese precedente e +1,4% sull’anno precedente.
Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,5% su base congiunturale e +2,5% su base tendenziale.
Sono state riscontrate le seguenti variazioni:
Servizi relativi all’Abitazione +0,1% sul mese precedente e +2,7% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni +0,4% sul mese e +0,7% sull’anno precedente,
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +1,2% sul mese precedente e +2,4% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti +0,2% sul mese precedente e +3,6% sull’anno precedente,
Servizi vari +0,1% sul mese precedente e +2,2% sull’anno precedente.
L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,2% rispetto al mese precedente e +2,2% rispetto all’anno precedente.
L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.
I dati relativi al mese di Febbraio si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/
TORINO CLICK
“La clausola di salvaguardia, così come impostata, è un errore e crea gravi problemi alla nostra risicoltura” tuona Giovanni Chiò, presidente di Confagricoltura Novara – Vco alla luce delle recenti notizie che riguardano il Sistema di Preferenze Generali (Spg), in discussione al Coreper (Comitato di preparazione dei lavori del Consiglio Ue). Si tratta di uno dei primi interventi della presidenza belga appena insediatasi, che fa subito discutere: dal 2019 al 2022, il riso godeva di questa protezione a salvaguardia delle produzioni europee e arginava l’invasione di prodotto straniero. Non esiste un rinnovo automatico e il provvedimento, scadendo, è stato rimesso al vaglio del Trilogo, in attesa delle elezioni europee. Tuttavia, un primo passo avanti per reintegrare la validità dell’Art. 29 (attivazione automatica di una clausola qualora le importazioni da un paese superassero una soglia in termini di quantità) è stato compiuto ieri dal Parlamento europeo, sventando un attacco a tutta la produzione nazionale.
“Nel tempo, si è perso il focus dell’operazione andando a favorire gli scambi con Paesi extra UE le cui pratiche di coltivazione sono lontane anni luce da quelle attuate nelle campagne piemontesi e italiane. È sufficiente pensare allo sforzo talvolta non remunerativo che le aziende agricole sostengono ogni giorno in termini di investimento tecnologico e del personale, tutela dell’ambiente e sostenibilità per comprendere il motivo delle nostre richieste” precisa Chiò, giovane risicoltore della provincia di Novara.
L’Italia – ricorda Confagricoltura Piemonte – è il principale produttore di riso in Europa e la risicoltura piemontese continua a esserne leader, con una media produttiva annuale che si mantiene intorno agli 8 milioni di quintali di risone, sia della varietà japonica, sia di quella indica.
I dati 2023 mettono in evidenza una diminuzione delle superfici nazionali (211 mila ettari, con un meno 4% rispetto allo scorso anno), ma non in Piemonte. Infatti, nella nostra regione le risaie occupano quasi 214 mila ettari in cui operano 4mila aziende agricole, che raccolgono 1,40 milioni di tonnellate di riso all’anno, pari a circa il 50% dell’intera produzione UE, con una gamma varietale unica e fra le migliori del mondo.
Sull’argomento, Benedetto Coppo, presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella si è così espresso: “I quantitativi di riso importato senza tariffe doganali dalla Cambogia sono aumentati in modo esponenziale (+104 mila tonnellate dalla scorsa campagna), con pesanti contraccolpi sugli operatori dell’Unione. È in bilico la stabilità del mercato e del reddito dei risicoltori italiani, già gravemente colpiti dalla siccità e dal rincaro dei costi di produzione”.
Tutte le provincie piemontesi tirano un respiro di sollievo e il presidente di Confagricoltura Alessandria, Paola Maria Sacco in sintesi, conclude con un passaggio importante sulla qualità dei prodotti: “I nostri risicoltori si attengono a disciplinari e regole molto rigidi, rispondendo a ispezioni in campo e in azienda serratissime per ottenere prodotti salubri e rispettosi dell’ambiente. Non si tratta solo di tenuta del comparto ma della salute del consumatore, pertanto, proseguano alacremente i controlli nei confronti delle navi di riso asiatico che arrivano in Italia. Blocchiamo e rispediamo indietro chi non rispetta i nostri standard sanitari e di sicurezza”.
Il 12 aprile lo sciopero per la salvaguardia di Mirafiori sarà una manifestazione unitaria dei sindacati con i lavoratori di Stellantis e dell’indotto automotive, Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e l’Associazione Quadri.
Otto le ore di sciopero, considerato anche il fatto che agli operai di Mirafiori in queste ore è stato comunicato il prolungamento della cassa integrazione.
Riguarderà più di 2.200 lavoratori, dal 2 al 20 aprile.
Alla manifestazione parteciperanno, aspetto non comune, anche gli impiegati e i quadri aziendali.
I manifestanti chiederanno un nuovo modello di auto per la tutela del sito produttivo di Torino, oltre ad assunzioni di giovani. Nello stabilimento l’età media supera i 56 anni.
Dal 2 aprile gli operatori dei mercati potranno autocertificare la propria attività per il rilascio della licenza, al fine di semplificare le procedure con l’incrocio tra banche dati e gestione telematica dei fascicoli, mettendo fine a una serie di procedure onerose e tempi morti dovuti alla burocrazia.
La novità principale è l’introduzione di un sistema di autocertificazione per attestare la regolarità abilitativa della propria attività e i relativi requisiti. Gli operatori potranno compilare autonomamente la documentazione necessaria o con l’aiuto della Associazione di Categoria online. Questo cambio di paradigma non solo semplifica la vita degli operatori, ma alleggerisce anche il carico di lavoro per i Comuni, che potranno utilizzare strumenti telematici per verificare la regolarità.
Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore Regionale al Commercio Vittoria Poggio, hanno sottolineato l’importanza di questa riforma che mira a ridurre gli ostacoli burocratici che da troppo tempo frenano lo sviluppo della categoria degli ambulanti.
“con questa riforma semplifichiamo la vita a una categoria molto penalizzata dalla burocrazia, e che ha convissuto con l’incertezza dopo l’approvazione della direttiva Bolkestein – hanno sottolineato Il Presidente della Regione Alberto Cirio e l’Assessore al Commercio Vittoria Poggio – ma semplifichiamo anche la vita dei Comuni, che potranno impiegare strumenti telematici per effettuare le verifiche in forma autonoma. L’introduzione della Carta di Esercizio rappresenta un passo significativo verso la semplificazione e la modernizzazione delle procedure amministrative per operatori dei mercati, non solo riducendo tempi e costi legati all’ottenimento delle autorizzazioni, ma favorendo anche una maggiore efficienza e trasparenza nell’ambito dell’attività commerciale su suolo pubblico”.
La semplificazione delle procedure non riguarda solo l’ottenimento delle licenze, ma anche le modalità di controllo da parte dei Comuni, he potranno accedere alla banche dati istituzionale per verificare l’idoneità dell’attività senza avviare indagini di merito. Un altro aspetto rilevante è l’introduzione di un nuovo sistema sanzionatorio, più proporzionato e adatto alla gestione delle violazioni, anziché prevedere come unica pena la revoca del titolo. Questo nuovo approccio offre maggiore flessibilità e favorisce un rapporto più equilibrato fra gli operatori e le istituzioni. La Regione Piemonte ha già inviato ai Comuni il calendario di avvio delle nuove procedure, che partiranno con l’attivazione dell’applicativo digitale per la compilazione della carta di esercizio. Gli operatori avranno l’opportunità di compilare i propri titoli e di richiedere la vidimazione attraverso la piattaforma, o alle amministrazioni comunali o alle Associazioni di Categoria convenzionate.
Mara Martellotta
Dal 18 al 23 marzo a Torino al Polo del ‘900
La Settimana del Lavoro 2024 indaga i nuovi rapporti tra vita e lavoro
Sei giorni di incontri, dialoghi, seminari, workshop e proiezioni per analizzare come le persone stanno cambiando atteggiamento nei confronti del lavoro e di principi fino a ieri consolidati: dal fenomeno delle «grandi dimissioni» a un nuovo «Manifesto della qualità di vita di lavoro»
Quattro ricerche curate da Università di Torino, Osservatorio BenEssere Felicità e Randstad Italia forniranno scenari locali e nazionali per interpretare tendenze e priorità emergenti espresse dai vari attori del mondo del lavoro
Programma disponibile su Settimanalavoro.it: tra gli ospiti Linda Laura Sabbadini, Chiara Saraceno, Lorenzo Pregliasco, Guido Boella
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Cosa fare per rendere il lavoro più inclusivo, equo, gratificante? Come bilanciare produttività e benessere dei lavoratori? Cosa vuol dire lavorare bene? Cosa vuol dire vivere bene? Quali nuove competenze e capacità sono necessarie per adattarsi ai cambiamenti nel mondo del lavoro?
A queste domande intende rispondere la quarta edizione della Settimana del Lavoro, in programma a Torino, al Polo del ‘900, da lunedì 18 a sabato 23 marzo 2024, rassegna biennale curata da ISMEL Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, in collaborazione con Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024 e con il sostegno di Fondazione CRT.
Docenti, ricercatori e ricercatrici, professionisti, parti sociali, rappresentanze politiche, sindacali e datoriali analizzeranno come sta cambiando per gli italiani il rapporto con il lavoro, inteso come cultura e sistema di valori, in particolare per i più giovani. Al centro della discussione sarà proprio questo diverso atteggiamento delle persone rispetto a quelli che fino a ieri erano considerati principi consolidati, con l’obiettivo di raggiungere una reale qualità di vita di lavoro.
Ha aperto oggi al Lingotto Fiere il nuovo appuntamento di Abilmente Torino, il Salone delle Idee Creative di IEG – Italian Exhibition Group, per quattro giorni di immersione nel mondo del Do It Yourself. Fino a domenica 17 marzo, l’evento dedicato richiama appassionati di tutte le età per mettersi alla prova con le tecniche, i materiali e i laboratori per dare vita alla fantasia con tutti i mondi della manualità creativa.
TORINO CITTÀ CREATIVA
Tra gli oltre 120 espositori presenti in fiera da tutta Italia e dall’estero, con presenze da Ecuador, Francia, India, Polonia, Regno Unito, Spagna e Turchia, sono 39 quelli provenienti dal Piemonte, a dimostrazione della vitalità della Regione nelle diverse declinazioni del fatto-a-mano e della ricca tradizione di artigianato e design della città di Torino, una delle 14 Creative Cities italiane secondo l’Unesco.
LE ECCELLENZE PIEMONTESI IN MOSTRA
Tra questi, l’Associazione culturale Dal Segno alla Scrittura di Torino, che promuove la conoscenza e lo studio della calligrafia attraverso corsi e attività informative. Sempre da Torino, Come una volta, negozio che offre un’ampia selezione di filati, tessuti e accessori per il ricamo, ma anche D’Acqua e Vetro (San Mauro, TO), azienda artigiana che produce gioielli in vetro con le tecniche della vetrofusione e della lavorazione a lume. Da Cascinette d’Ivrea c’è Cose di Laura – Creatività in Feltro, laboratorio che crea oggetti in feltro di lana, dai portachiavi alle ghirlande decorative, mentre da Volpiano arriva Fior di Carota Boutique, che crea gioielli unici con fiori spontanei essiccati. La creativa torinese Sosamianima lo stand di filati di pregio di Bettaknit con le sue dimostrazioni di uncinetto, mentre Il Risveglio dell’Antico di Ivrea sta portando al Lingotto Fiere progetti di cucito creativo con tele di tessuto in rilievo. In fiera anche Hobby Cucito, storico negozio del centro di Torino che durante l’anno propone corsi dedicati alle diverse tecniche.
QUANDO L’UNCINETTO INCONTRA L’ARTE: OMAGGIO A NIKI DE SAINT PHALLE
L’associazione Sul Filo dell’Arte in quest’edizione di primavera omaggia “Les Nanas”, potenti figure femminili dalle forme imponenti, nate dalla creatività di Niki De Saint Phalle. L’artista francese, nota al grande pubblico per le sue sculture di grandi dimensioni, dinamiche e coloratissime, con le sue opere vuole esplorare nuove modalità di rappresentazione della donna. Sul Filo dell’Arte ha portato a Torino un’interpretazione de “Les Nanas” con opere collettive realizzate a maglia e uncinetto. In fiera anche un’esposizione di tarocchi creati con le più disparate tecniche creative.
UN’OCCASIONE PER SCOPRIRE E IMPARARE
Abilmente è un’occasione imperdibile per scoprire le ultime tendenze del fai-da-te, acquistare materiali e accessori e partecipare a corsi e dimostrazioni tenuti da esperti del settore. Spazio quindi a riciclo creativo,streetwear sostenibile e moda sartoriale, uncinetto tradizionale, tunisino, rumeno, irlandese, stampa linoleografica su tessuto, accessori colorati in ceramica, bijoux e monili in resina, rame e ceramica e tanto altro ancora. Curiosi e appassionati di ogni età possono mettersi alla prova dando libero sfogo alla fantasia grazie al ricco calendario di corsi la cui prenotazione è disponibile a questo link.
ABOUT ABILMENTE: ABILMENTE è la grande festa italiana della manualità creativa organizzata da Italian Exhibition Group, punto di riferimento in Italia per le community di crafters e appassionati del Do It Yourself. Aperta al grande pubblico e adatta a tutta la famiglia, nel 2024 ha fissato in calendario otto edizioni (quattro nella prima parte dell’anno e quattro in autunno, tra Milano, Vicenza, Roma e Torino).