ECONOMIA- Pagina 7

Lear, Chiorino: “Regione pronta con cassa integrazione e politiche attive lavoro”

Lo ha dichiarato il vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione durante l’aggiornamento del tavolo Lear 

“La Regione Piemonte è pronta a garantire la cassa integrazione per area di crisi complessa e dare così un sostegno immediato ai lavoratori della Lear”. Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte, a seguito del tavolo Lear riunitosi  al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

L’azienda, infatti, ha comunicato la decisione di voler richiedere al Ministero del Lavoro l’ammortizzatore sociale di 12 mesi previsto da Regione.

“Fin da subito avevamo dichiarato il massimo supporto ai lavoratori e come sempre manteniamo gli impegni presi: interverremo – tramite l’Unità di Crisi Integrata – anche con  politiche attive mirate e volte ad accompagnare coloro che lo vorranno con misure personalizzate e coinvolgendo le Accademie di filiera” ha proseguito il vicepresidente.

“Abbiamo ben chiaro in ogni momento che a ogni lavoratore di un’azienda in crisi corrisponde una famiglia in difficoltà: siamo concentrati e pronti per intervenire immediatamente” ha concluso Chiorino.

Il tavolo Lear si aggiornerà al Mimit giovedì 30 gennaio 2025.

Metro linea 2, risorse disponibili per i lavori da Rebaudengo a Porta Nuova

Nel corso dell’audizione tenutasi nella seconda Commissione della Regione presieduta da Mauro Fava, il presidente di Infra.To  Bernardino Chiaia ha detto che “il finanziamento per la linea 2 del metrò torinese ammonta ad un totale di un miliardo e 828 milioni di euro e, causa il rincaro dei materiali, ci vorrebbero invece 2 miliardi e 490 milioni di euro”. La scelta condivisa con il Comune e il presidente della Regione è stata quella quantificare “cosa si può riuscire a realizzare con le risorse economiche attualmente disponibili”. Si tratta quindi, secondo la proposta fatta al ministero, “di riuscire a fare i lavori partendo da Rebaudengo per arrivare almeno a Porta Nuova”.

L’audizione con la delegazione di Infa.To, guidata dal presidente Chiaia, si è svolta in seduta congiunta con l’analoga Commissione Trasporti del Consiglio comunale della Città di Torino, presidente Antonio Ledda, presenti gli assessori comunali Chiara Foglietta e Paolo Mazzoleni.

Chiaia è anche Commissario straordinario nominato dalla presidenza del Consiglio per l’attuazione dei lavori della linea 2 e ha relazionato ricordato: “Il nuovo progetto dovrebbe portare a una evoluzione della rete trasportistica per renderla più moderna ed efficiente, oltre che interattiva. La linea attraversa quartieri che oggi hanno difficoltà di tipo trasportistico ma anche sociali ed economiche. La nuova linea moltiplicherebbe pure l’efficienza della Linea 1”.

“Il progetto preliminare – spiega Chiaia – parte da nord est a Barriera di Milano, scende verso sud, attraversa il centro cittadino e incrocia la Linea 1 a Porta Nuova per poi proseguire verso sud ovest passando dal Politecnico di Torino, lungo l’asse di corso Orbassano ed arrivando a Mirafiori”.

L’appalto dei treni dovrebbe essere aggiudicato entro il 2025 mentre, si pensa di partire con le gare per le opere civili nel secondo semestre del 2025 per arrivare alla aggiudicazione nel 2026. In questo modo è possibile che nella prima metà del 2026 si inizi a scavare per arrivare ad inaugurare l’esercizio di Metro 2 nel termine del 2032.

Quanto al prolungamento dell’attuale linea 1, Chiaia ha spiegato che “Sono necessari ancora 26 milioni di euro per completare l’opera, su un costo totale di 300”. Sarà poi “necessario acquistare altri 12 treni per mantenere la stessa frequenza di passaggi nelle stazioni dopo i lavori di prolungamento, perché non bastano i quattro già ordinati. Per i nuovi treni il costo stimato è di 145 milioni di euro. Il primo treno di quelli già ordinati dovrebbe arrivare nel febbraio del 2025”. Il presidente di Infra.To ha anche sottolineato l’importanza del coinvolgimento della Regione nell’operazione che riguarda più territori comunali e per riuscire ad ottenere i fondi ministeriali che comunque non sembra possano arrivare prima del 2026.

Il presidente Fava, “soddisfatto per il quadro esaustivo presentato nell’audizione”, ha promesso di convocare a breve una seduta congiunta per audire nuovamente Infra.To. Questo per consentire ai commissari di avere risposta alle domande che verranno depositate in base alla relazione illustrata oggi dalla delegazione di Infra.To

Le risposte che Torino non riesce a dare ai giovani e neanche alla Chiesa

Caro Direttore,
Ieri ho assistito  all’incontro molto interessante tra un gruppo di giovani del mondo cattolico torinese con il Sindaco Lorusso, l’Assessore Tronzano e l’Arcivescovo Repole che faceva seguito all’incontro tenutosi a inizio d’anno al Teatro S. Giuseppe . Mentre i ragazzi erano molto preparati e dotati di un bel documento . Molto  meno preparati  o convincenti mi son parsi gli interlocutori politici.  Importante il ruolo di stimolo dell’Arcivescovo e del Direttore del settimanale diocesano La Voce e il Tempo.
Nell’incontro I problemi di Torino sono stati messi tutti sul tavolo. Al Teatro S. Giuseppe il sociologo DAVICO aveva esordito dicendo che a Torino 3 giovani su 4 sono precari come dato che esplicita il maggiore dei problemi della Città, il lavoro. Ieri i ragazzi hanno parlato apertamente delle forti diseguaglianze che ci sono in Città, della Sicurezza che manca , del trasporto pubblico locale e della casa che i giovani fanno fatica a trovare anche perché i grandi eventi come le ATP fanno lievitare i prezzi cosicché ci sarebbe più convenienza a affittare ai turisti che non ai giovani. Se dopo 26 anni di amministrazioni di sinistra , con l’appoggio di una parte consistente del mondo cattolico, inframmezzati dai 5 anni della Appendino , Torino non è più la Città fabbrica ma sono aumentate le diseguaglianze il bilancio non puo’ essere positivo.
Il Sindaco non vuole ammettere che tutti questi problemi nascono dalla bassissima crescita economica della nostra Città che da  24 anni cresce meno della media nazionale come ho detto io per primo nel 2009 ma come ormai certifica regolarmente Banca d’Italia. Le conseguenze della bassa crescita si vedono dal fatto che Torino e’ ai primi posti per disoccupazione giovanile in Italia così nella graduatoria della Università della Sapienza relativa alla disoccupazione Torino si trova attorno alla sessantesima posizione.
La metà della Città che sta male , la famosa definizione dell’Arcivescovo a Nosiglia, oggi sta peggio. D’altronde nella graduatoria del PIL procapite il Piemonte , condizionato dalla economia torinese, che nel 2003 era 120 sulla media europea fatta a 100,  oggi è sotto i cento. Lorusso invece , colpito da un dato di Banca d’Italia secondo la quale a Torino vi sarebbero oltre 100 miliardi di capitali privati investiti in Borsa o comunque nella finanza , ha detto che Torino non si può definire povera.  Se alla Scuola di formazione politica della Margherita gli avessero cantato  la canzone degli Araba de Palo laddove dice che “da che punto guardi il mondo tutto dipende” avrebbe capito che se Torino la guardi dal centro , che vota PD, dici che è una bella Città con tanti patrimoni investiti dalle Banche d’affari o dalle fiduciarie. Così Torino vista alle prime dell’opera o del TFF e’ la dimostrazione plastica della metà della Città che sta bene, che chiede la messa in scena di spettacoli e di mostre per non annoiarsi mangiando caviale e al caldo del cachemire.   Ma se Torino la guardi dalla Parrocchia della Pace in Barriera di Milano capirai che devi intervenire con urgenza contro lo spaccio, contro la violenza che impedisce alla gente di uscire di casa quando fa buio, contro la disoccupazione e contro la difficoltà per molte famiglie a mettere insieme il pranzo con la cena.
Se si guarda la Città dai dati della crescita economica e del lavoro povero avresti capito già nel 2008 che anche con le Olimpiadi Torino non riusciva a cresce più della media nazionale e così avrebbe difeso meglio il settore auto e indotto in Italia e in Europa. Se si guardasse la Città con la sensibilità umana e sociale della buona politica nel 2009 si sarebbe dovuto accelerare la costruzione della TAV e il progetto della Linea 2 che serve proprio a dare alla periferia la opportunità di lavorare in Centro o di usufruire dei servizi migliori della Città a partire dalle Università che si trovano proprio in centro. Da almeno dieci anni propongo di dar vita agli Stati Generali della Città proprio per chiedere a tutti i torinesi di buona volontà ,,a partire da quelli che detengono i 130 miliardi depositati nelle finanziarie a investire nella Città e non solo nelle start-up che sono importanti ma che a breve non creano grandi occasioni di lavoro .  Il Sindaco di S.Agata bolognese quando i nuovi azionisti tedeschi volevano trasferire la produzione in Germania si oppose e si fece aiutare dal Governo cosicché oggi la Lamborghini è’ rimasta a S.Agata dove si sta facendo un nuovo investimento che occuperà 250 Ingegneri.
Il Sindaco è la persona più adatta a invitare i detentori dei famosi  130 miliardi a investirli a Torino e a portare qui nuove occasioni di lavoro. Torino è bella non solo per le sue eccellenze storiche e culturali ma anche per le opportunità di lavoro nelle aziende più avanzate e competitive. Questo è il compito della politica . Le forze politiche e il mondo della informazione non si sono mai domandate perché la più grande Manifestazione della Società torinese contro la Decrescita e per il lavoro non nacque dai partiti o dal sindacato ma dal sottoscritto e dalle madamin? Ricordo  a chi ha capitali frutto del lavoro di Torino ciò che disse l’Avvocato Gianni Agnelli in Senato quando , citando Paolo VI , disse che il significato della parola pace e’ sviluppo . Solo dallo sviluppo nasce il lavoro. Solo con lo sviluppo si potrà diminuire il Debito pubblico, solo con lo sviluppo si creeranno le risorse per far uscire dal degrado tante zone della Città e della Bassa Valle di Susa. Prima lo capiscono il Sindaco e il campo largo della Schlein tra cui i Notav e prima ci sarà la speranza per i giovani e per la metà della Città che sta male .
Mino GIACHINO 
Associazione SITAV SILAVORO

Pubblico – privato: l’evoluzione della filiera sanità

All’UniCredit University di Torino un confronto sull’efficienza della spesa sanitaria futura
per avviare una transizione che contemperi gli attuali livelli d’offerta e sistemi industriali:
possibili efficienze per quattro miliardi su logistica, servizi, costi e utilizzo delle strutture

A parità di risorse pubbliche e servizi, la filiera della sanità pubblica piemontese può crescere come valore dall’11,7% al 14,2% del Pil regionale, che nel 2023 è stato equivalente a 138 miliardi di euro. E’ quanto riporta uno studio del Centro di ricerca e documentazione Luigi Einaudi, presentato al convegno “Le evoluzioni della filiera della salute – Il futuro delle collaborazioni fra pubblico e privato” organizzato da Confindustria Piemonte in collaborazione con UniCredit.

Identificare quella della salute come filiera industriale che può crescere e recare vantaggio all’economia regionale e alla sua popolazione, è la chiave di lettura su cui intende impegnarsi il sistema confindustriale piemontese promuovendo una piena e costante collaborazione fra pubblico e privato. Per questo riteniamo possa essere opportuna una modalità definita anche attraverso un protocollo d’intesa che regoli i reciproci impegni e consenta quello scambio di informazioni, considerazioni, esperienze e sperimentazioni che potranno favorire l’innovazione necessaria al mantenimento dell’universalità del servizio sanitario e contestualmente alla crescita del PIL di settore” spiega Alberta Pasquero, presidente della Commissione Sanità e Scienza della vita di Confindustria Piemonte.

Attualmente la cura delle persone in Piemonte esercita una domanda pari all’8,6% del PIL, prevalentemente a finanziamento pubblico che nel 2024 è stato pari a 9,43 miliardi, con una occupazione pubblica di 66 mila addetti e una occupazione complessiva di 166 mila persone, che aggiungendo gli addetti indiretti, arriva fino a 278 mila unità lavoro equivalenti, pari al 15% degli occupati regionali. Il Pil direttamente e indirettamente attivato sale quindi a 18,2 miliardi, pari all’11,7% del Pil regionale 2023.

Con Finpiemonte, le imprese, le agenzie di attrazione degli investimenti e noi come assessorato alla Sanità regionale, vogliamo avviare un progetto di sviluppo dell’industria sanitaria in Piemonte. Vogliamo lavorare su tutti i comparti coinvolti: dalla ricerca alla distribuzione e logistica, dall’innovazione alle strutture ospedaliere, senza però creare nuove sovrastrutture ma attraverso Finpiemonte. L’importante è che tutti questi soggetti si parlino e creino un progetto strategico su questo comparto, per incrementare l’attrattività del Piemonte rispetto alle altre regioni italiane, ma anche guardando alle imprese straniere” spiega Federico Riboldi, assessore alla Sanità di Regione Piemonte.

Un grande potenziale inutilizzato, confermato anche nell’analisi del Centro Einaudi, poiché la spesa sanitaria attiva ricerche, nuove tecnologie e diffonde innovazioni che provengono da tutto il mondo, e che potrebbero scaturire di più dal territorio economico regionale, che ha una vocazione per l’hi-tech e l’innovazione. Le piattaforme dove cura ed innovazione procedono di pari passo hanno generato la fortuna di casi esteri, sia in Europa, a Lille, sia negli Stati Uniti, ad Akron. Per stimare questo potenziale, lo studio ha immaginato di accrescere gli acquisti e gli investimenti originati dal territorio, a parità di spesa finale, trovando che la realizzazione di un sistema completo industria-sanità porterebbe la quota di PIL al 14,2% con un aumento di 4,4 miliardi di PIL, a parità di spesa sanitaria pubblica e privata, senza ipotizzare un probabile aumento di spesa e senza considerare le opportunità di esportazione. Non solo, la sanità e il suo insieme integrato realizzerebbero una crescita occupazionale diretta e indiretta di 61 mila unità lavoro equivalenti, da 278mila a 339mila, a parità di spesa per le cure iniziale di 13,3 miliardi. Si avrebbe altresì un aumento di imposte riscosse da 6,6 miliardi a 8,3 miliardi, riferibili alla domanda interna di cure, con un aumento di gettito annuo di 1,7 miliardi, che giustificano la quota di investimento pubblico nella realizzazione della rete mista.

La filiera della salute in Piemonte rappresenta una priorità concreta di sviluppo sia per i cittadini che per le imprese. Il supporto di UniCredit è focalizzato su tre priorità: una migliore gestione della logistica del farmaco, gli investimenti in innovazione e ricerca nelle scienza della vita, lo sviluppo di partnership tra pubblico e privato” spiega Paola Garibotti, Regional Manager Nord Ovest di UniCredit.

In caso contrario, il costo di non adeguamento agli standard innovativi della logistica sanitaria, allungamenti dei periodi di cura, non adeguatezze, costi da ridondanza e da non ottimizzazione dei trasporti e dei luoghi di immagazzinaggio, sulla base degli studi condotti in altri Paesi, si può stimare prudentemente al 5% della spesa sanitaria totale. Considerando che la spesa sanitaria del Piemonte è di 8 miliardi di euro, il costo potenziale di non innovazione potrebbe raggiungere i 400 milioni di euro all’anno.

All’evento hanno partecipato anche Gianluca Ansalone, country head of public affairs Novartis Italia; Mariella Enoc, manager di strutture sanitarie no profit; Laura Morgagni, direttore Fondazione Piemonte Innova; Enzo Pompilio D’Alicandro, vicepresidente Camera di Commercio di Torino; Luigi Vercellino, direttore generale Asl di Alessandria; Michele Vietti, presidente Finpiemonte, confrontandosi sulle rispettive esperienze nel settore. Hanno invece discusso innovazioni per la crescita della filiera: Massimiliano Boggetti, presidente Cluster Alisei; Ilaria Catalano, responsabile logistica sanitaria Poste Italiane; Fabrizio Grillo, presidente Federated Innovation @MIND; Giulia Minnucci, molecular r&d senior director Europe di Diasorin; Giuseppe Savoia, direttore valorizzazione e sviluppo immobiliare di Sistemi Urbani Fs; Massimo Scaccabarozzi, presidente di Menarini Biotech; Fabio Luppino, amministratore delegato di Plurima.

Sviluppo imprese, il Premio PMI innovativa

Si è conclusa con la premiazione di Aortic Lab srl, azienda specializzata in tecnologie biomedicali nel settore cardiovascolare, la prima edizione del PREMIO PMI INNOVATIVA Piemonte 2024 nato per riconoscere il merito e favorire lo sviluppo e la crescita delle PMI innovative del territorio. L’iniziativa è stata promossa da InnovUP, rappresentante della filiera dell’innovazione italiana, insieme al Bioindustry Park, con il coinvolgimento di Environment Park e del Sistema Poli di Innovazione Piemonte.

La consegna del riconoscimento si è svolta il 26 novembre al Bioindustry Park nell’ambito dell’evento annuale del Sistema Poli d’Innovazione Piemonte “Innovazione a Sistema“; un appuntamento all’insegna dell’interazione tra le imprese protagoniste dell’innovazione regionale e rappresentanti della Regione Piemonte, delle reti locali e internazionali del Sistema Poli e finalizzato ad approfondire le opportunità di internazionalizzazione, networking e competitività per il 2025.

Aortic Lab si è distinta rispetto ai parametri scelti per definire l’innovatività di un’impresa: dai risultati raggiunti in termini di brevetti e certificazioni, di finanziamenti e prodotti realizzati, alle previsioni di crescita nel triennio 2024-26; nella valutazione hanno contato anche la policy aziendale e i valori di sostenibilità. Aortic Lab potrà beneficiare di servizi di supporto all’innovazione per un valore di 6.000 € assegnati dal Bioindustry Park; competerà inoltre per il Premio Nazionale insieme alle quattro PMI vincitrici dei premi locali di Trentino, Toscana, Friuli Venezia Giulia e Veneto). La PMI INNOVATIVA NAZIONALE 2024 sarà proclamata nell’evento di premiazione previsto il 28 gennaio a Milano.

 

«Il Premio PMI Innovativa Piemonte 2024 è un riconoscimento pensato per valorizzare l’eccellenza, la visione e la capacità di innovare delle piccole e medie imprese del nostro territorio. Un premio che celebra chi riesce a trasformare la ricerca in progresso, migliorando concretamente la vita delle persone e contribuendo allo sviluppo economico e sociale – ha sottolineato il presidente del Bioindustry Park, Antonio Salvi – AorticLab, con lo sviluppo di dispositivi medici di avanguardia nel settore cardiovascolare per risolvere il problema della stenosi aortica offrendo soluzioni, è un esempio di come competenza, visione e impegno possano portare la ricerca a diventare innovazione concreta».

 

Sono stati assegnati anche i seguenti premi speciali: Premio speciale Adecco a Medics 3D, Premio speciale Bugnion a Cerotek, Premio speciale Enivpark a STS Isolamenti, Premio Menzione speciale Imprenditoria Femminile di Invitalia ad Addax Biosciences, Premio speciale Silvia Sola Parole connesse ad Otech Industry e Premio speciale Value Service a Novaicos ImmunoTherapeutics. Infine, InnovUp ha premiato le prime tre classificate: AorticLab, Addax Biosciences e STS Isolamenti con il proprio Premio speciale: un anno di associazione gratuita.

Sono circa 180 le imprese piemontesi iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese riservata alle PMI innovative, a cui la competizione era riservata, un numero che il Premio si propone di incrementare sensibilizzando le aziende con i requisiti all’iscrizione alla sezione apposita del registro.

 

 

InnovUp è l’Associazione che rappresenta l’ecosistema italiano dell’innovazione e aggrega startup, scaleup, pmi innovative, centri di innovazione, parchi scientifici e tecnologici, incubatori, acceleratori, startup studio, portali di crowdfunding, abilitatori, studi professionali e corporate. InnovUp lavora per unire e rafforzare la rete dell’imprenditorialità innovativa italiana, facendosi promotrice di istanze e idee a favore di tutto l’ecosistema dell’innovazione. E’ referente italiano di Wainova (World Alliance of Innovations), IASP (International Association of Science Parks and Areas of Innovation), ESN (European Startup Network), EBN (European Business and Innovation Centre Network), EBAN (European Business Angels Network) e AFS (Allied for Startups).
innovup.net

Bioindustry Park Silvano Fumero SpA Società Benefit è il Parco Scientifico Tecnologico focalizzato nel settore delle Scienze della Vita e della Salute Umana, attivo dal 1998 attraverso una governance pubblico privata, dal 2022 Società Benefit. Opera su una superficie di 76.000 mq – nei comuni di Colleretto Giacosa e Pavone Canavese (TO) – di cui 27.500 mq adibiti a laboratori all’avanguardia, impianti pilota e di produzione chimico-farmaceutica, uffici e logistica. Il Parco ospita più di 40 organizzazioni, tra cui multinazionali, grandi imprese, centri di ricerca, piccole imprese, startup; è ente gestore del Polo d’innovazione bioPmed e sede della Fondazione ITS Biotecnologie e Nuove Scienze della Vita, di cui è socio fondatore.
bioindustrypark.eu

Monteu da Po, nuova area sosta per un turismo sostenibile

La giunta comunale di Monteu da Po guidata dal sindaco Elisa Ghion ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per la realizzazione di una nuova area sosta in corso Industria, un intervento che mira a rispondere alle esigenze di un turismo sostenibile, promuovendo la fruizione del patrimonio storico e culturale del territorio.

L’amministrazione vuole così fruire di una misura della Regione Piemonte per sostenere gli Enti Locali piemontesi nella realizzazione di interventi che favoriscano il turismo itinerante, con un contributo a fondo perduto pari al 80% della spesa ammissibile.

Il progetto approvato dalla giunta si compone di diversi elaborati tra cui la relazione illustrativa, la relazione tecnica, il computo metrico estimativo, il quadro economico, il cronoprogramma e il piano di sicurezza e coordinamento, oltre alle tavole grafiche.

“Monteu da Po è nell’elenco regionale dei Comuni turistici del Piemonte – afferma il primo cittadino Elisa Ghion – e l’infrastruttura mira a valorizzare il turismo itinerante e a migliorare l’accessibilità turistica della zona, inoltre l’intervento è strategicamente inserito sulla via principale di accesso al paese e nelle immediate vicinanze del centro abitato”.

Il progetto, per un ammontare complessivo di 78 mila euro, di cui 60 mila di contributo regionale e 18 mila euro di fondi comunali, riguarda la creazione di un’area di sosta su un terreno comunale vicino al parco giochi in corso Industria. L’area sarà destinata ai camper e alle autovetture, con spazi per biciclette e un’area pic-nic. Sarà realizzata una corsia a senso unico per facilitare la manovra dei mezzi, con ingresso e uscita separati. Gli stalli per i camper saranno dotati di colonnine per acqua ed energia elettrica. Inoltre, l’area offrirà parcheggi per autoveicoli di turisti che pernottino in strutture ricettive del territorio e desiderino visitare il sito archeologico di Industria e tutte le altre attrattive storiche, artistiche e naturalistiche delle nostre zone.

Tre lampioni illumineranno l’area e la sicurezza sarà garantita da un sistema di videosorveglianza integrato a quello esistente sul territorio comunale. Verranno anche installate due fontanelle al servizio dell’area pic-nic e del punto di sosta per i turisti in bicicletta. La nuova area di sosta sarà contigua al parco giochi esistente, recentemente rinnovato, e sarà pertanto fruibile dagli utenti dell’area.

La struttura sarà ben collegata, con tempi brevi di percorrenza a piedi o in bicicletta, al centro abitato e ai principali punti di interesse, come l’area archeologica di Industria, la Chiesa Romanica di San Grato, il sito di interesse ex deposito carburanti del secondo conflitto mondiale e le Torri romaniche “del Grep”.

 

 

Nella foto da sinistra il sindaco Elisa Ghion, l’assessore Giuseppe Deluca e il vicesindaco Graziella Giacomini

Edilizia sociale di corso Racconigi 25, certificazione GBC Condomini Gold

La consegna della targa, che premia l’impegno per una riqualificazione sostenibile e dall’alto valore sociale, a SECAP e ATC 

 

 

SECAP — azienda leader nel settore dell’edilizia e delle costruzioni — ha contribuito all’ottenimento della certificazione GBC Condomini per il complesso ATC di Corso Racconigi 25, una conferma del suo impegno nella ricerca di soluzioni sempre più in linea con i criteri di sostenibilità ESG promossi dall’Unione Europea.
Il complesso, sorto nel 1910 su un terreno donato dalla Città di Torino, ospita circa 350 alloggi suddivisi in otto corpi di fabbrica. Dopo un secolo di vita, tuttavia, criticità strutturali hanno richiesto importanti interventi di riqualificazione e di messa in sicurezza. L’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale ha così avviato un ambizioso progetto di rigenerazione, sfruttando diverse fonti di finanziamento: gli incentivi del Superbonus 110% e Sismabonus per sei delle otto palazzine, i cui lavori sono stati affidati tramite un avviso pubblico a SECAP e le risorse PinQua-Pnrr e Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) per le altre due.

Un anno e mezzo di lavori a ritmo serrato, per un importo complessivo di oltre 50 milioni di euro, hanno permesso alle sei palazzine di tornare al loro splendore (sono in corso, intanto, gli interventi nelle altre due).  Non si è trattato solo di un progetto di riqualificazione edilizia, ma di un vero e proprio investimento sociale volto al miglioramento della qualità della vita delle famiglie residenti. Al centro dell’intervento sono state poste le persone, creando uno spazio accogliente e sostenibile dove ciascuna famiglia potesse ritrovare non solo una casa, ma un senso di comunità.

Le targhe della prestigiosa certificazione GBC Condomini in classe Gold, assegnate alle sei palazzine, sono state consegnate stamane dalla sezione piemontese di GBC Italia a SECAP e all’Agenzia Territoriale per la Casa. Tra i parametri valutativi grande rilevanza ha avuto il contributo sociale del progetto, testimoniato dall’ apertura di una portineria sociale e di altri spazi a disposizione dei residenti.

Posso affermare senza alcun dubbio che Racconigi 25 è  uno dei progetti che più mi hanno emozionato proprio per il suo impatto sociale oltre che funzionale ed estetico — afferma Giuseppe Provvisiero, presidente di SECAP — Per l’azienda è stata una doppia sfida in cui sono state messe in campo competenze tecniche, relazionali e finanziarie, confermando e rafforzando i valori di SECAP, che sono pilastri del “Buon Costruire” per dare una vita migliore, maggiore benessere e senso di identità alle persone che vi abitano e alla comunità di cui vi fanno parte. Il successo di Racconigi 25 è merito di tutta la squadra SECAP e la certificazione GBC Condomini è il coronamento di questo straordinario percorso di rigenerazione urbana. Ringrazio tutte le maestranze, i fornitori e le aziende che hanno collaborato con noi e che hanno messo il cuore nella realizzazione di questa impresa”.

La certificazione GBC Condomini, ottenuta grazie all’impegno di SECAP, che colgo l’occasione per ringraziare, insieme a tutta la struttura di Atc che ha lavorato instancabilmente al progetto – dichiara Emilio Bolla, Presidente di Atc –, rappresenta il riconoscimento del valore dell’intervento di corso Racconigi. Un progetto di riqualificazione particolarmente ambizioso che, grazie all’intreccio di diverse fonti di finanziamento, ha consentito di far rivivere uno storico complesso di edilizia sociale, unendo il rispetto di elevati standard di efficienza energetica al perseguimento di politiche volte a garantire sicurezza, qualità della vita e comfort abitativo”.

Come referente della sezione piemontese del GBC Italia – afferma Massimiliano Fadin Chapter Piemonte GBCITALIA – non posso che manifestare il mio entusiasmo nel poter condividere questo secondo importante risultato di certificazione con utilizzo del protocollo condomini dopo l’intervento del complesso Teodosia. Torino ma il Piemonte in generale sta crescendo come numero di interventi sottoposti a processi di certificazione di sostenibilità e ci tengo a segnalare che tra interventi registrati e certificati siamo passati in un solo anno da 30 a 65 edifici, segnale concreto che la sostenibilità è sicuramente un driver di sviluppo oggigiorno imprescindibile per il settore della filiera delle costruzioni”.

Oggi il quartiere di Corso Racconigi torna a vivere. Le facciate, restaurate con cura, mostrano nuovamente i fregi decorativi in stile liberty, restituendo al complesso la sua bellezza storica, in armonia con le moderne migliorie strutturali e di sostenibilità.
L’intervento ha coinvolto 14.000 mq di superficie coperta, oltre 13.000 mq di unità efficientate, circa 2.000 mq di serramenti sostituiti7.300 mq di tetti demoliti e 30.000 mq di intonaco armato; sono state inoltre installate. Quattro palazzine su sei sono passate da classe energetica F a A1, mentre le altre due da F a B, con un risparmio energetico di circa il 68% e un abbattimento di Co2 atteso di circa 400 tonnellate all’anno.

Le pmi piemontesi pagano all’erario quasi 30 volte più di quanto versano i giganti del web

Secondo i centri studi di Confartigianato Imprese che ha elaborato i dati forniti dalla CGIA di Mestre, le pmi in Italia pagano ogni anno oltre 24 miliardi di tasse (le imposte calcolate sono: Irpef, Ires e Irap), mentre le 25 multinazionali del web presenti in Italia pagherebbero solo 206 milioni di euro.Nella classifica regionale il Piemonte si posiziona al quinto posto, in quanto le pmi piemontesi pagano all’erario ben 27,2 volte in più di quanto versano i giganti del web.Al primo posto ci sono le imprese lombarde che pagano 125 volte in più, quelle laziali 56,7, quelle emiliano-romagnole 38 e quelle venete 36,8.

 

Solo le imprese presenti in Molise e in Valle d’Aosta pagherebbero in termini assoluti meno tasse delle principali big tech collocate in Italia (pagano rispettivamente 0,8 e 0,9 in più di quanto versano i 25 colossi digitali).

 

“Non si capisce perché ci sia questa disparità di tassazione –commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte– e come, in Italia, ai giganti del web sia riservato un trattamento di favore con un prelievo fiscale così modesto. O meglio, si capisce benissimo: è il risultato dell’assoluta impreparazione della politica rispetto ai temi complessi e della totale mancanza di sovranità nazionale, indotta dal continuo scellerato declino verso il modello comunitario, rispetto alla predazione da parte di grandi player esterni.

Confartigianato Imprese, da sempre, chiede di rendere il prelievo fiscale più equo e meno farraginoso anche per combattere l’economia irregolare che, in un contesto così strutturato, trova un habitat ideale per espandersi”.

“Oltre all’eccessivo peso fiscale che penalizza i piccoli e favorisce i giganti –conclude Felici– sul mondo delle imprese insiste un eccessivo numero di adempimenti burocratici per lo più pidocchiosi che ostacola il lavoro di chi fa impresa. La burocrazia costa al sistema delle pmi italiane quasi 31 miliardi di euro all’anno. Anche qui è lampante la mancanza di autorevolezza della politica verso le satrapie del funzionariato statale che ben si guardano dall’intaccare un sistema che le fa proliferare e perpetuare. A causa di un sistema fiscale grottesco e predatorio sono necessari 30 giorni lavorativi per pagare le tasse. Voglio ricordare che le imprese italiane impiegano 240 ore all’anno per onorare gli impegni con il fisco.”

Premio Cambiamenti Nord Ovest: il coraggio delle imprese

Si è svolta al Teatro Juvarra di Torino ledizione 2024 del Premio Cambiamenti Nord Ovest organizzato da CNA Piemonte, CNA Liguria e CNA Valle D’Aosta

Il premio è dedicato alle imprese fondate sul coraggio e sulle capacità delle persone che in un contesto difficile come quello odierno scommettono sulle proprie idee.
Il concorso scopre, premia e sostiene le migliori imprese italiane nate negli ultimi 5 anni, realtà che hanno saputo riscoprire le tradizioni, promuovere il proprio territorio e la comunità, innovare prodotti e processi e costruire il futuro.

Cambiamenti 2024, intitolato ‘Visione: imprese che guardano oltre’ ha lobiettivo di riconoscere il merito e offrire occasioni di confronto e visibilità a quelle imprese che con la loro attività rappresentano ogni giorno il meglio dell’Italia e rendono il Paese competitivo.

Paolo Bertolino, Segretario Generale di Unioncamere Piemonte afferma: Il Premio Cambiamenti rappresenta un’occasione fondamentale per celebrare e valorizzare le startup e le nuove imprese, che incarnano il dinamismo, la creatività e l’innovazione di cui il nostro sistema economico ha tanto bisogno. Eventi come questo, organizzati da CNA Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ci ricordano quanto sia cruciale investire nelle nuove generazioni di imprenditori, capaci di trasformare le sfide in opportunità e di tracciare nuove rotte per il futuro. Tuttavia, non possiamo ignorare il contesto economico in cui operano. I dati congiunturali diffusi da Unioncamere Piemonte delineano uno scenario di difficoltà per il nostro comparto manifatturiero, con un calo della produzione industriale regionale dello 0,5% nel terzo trimestre 2024. Questa flessione, che si inserisce in una serie di tre trimestri consecutivi di contrazione, evidenzia le criticità strutturali che colpiscono settori chiave come il tessile-abbigliamento e i mezzi di trasporto, pur confermando la resilienza di comparti come l’alimentare e la chimica-plastica. È evidente che il rilancio economico del Piemonte richiede un’azione corale e decisa. Come sistema camerale, continueremo a collaborare con le associazioni di categoria per sostenere la crescita delle imprese, favorire la semplificazione burocratica, migliorare le infrastrutture e promuovere l’innovazione. Solo così potremo creare un terreno fertile per le nuove imprese che, come dimostrato dal Premio Cambiamenti, hanno la capacità di guidare il cambiamento e il rinnovamento del nostro tessuto produttivo.

L’edizione 2024 del Premio Cambiamenti Nord Ovest è stata vinta dalla startup Paperbox Health

La startup vincitrice si impegna a rendere accessibile l’identificazione precoce dei disturbi dell’apprendimento con soluzioni digitali videoludiche. DINO, un videogioco web per bambini dai 5 anni in su, effettua lo screening del rischio di dislessia in 20 min.

Giuseppe Schiavello di Paperbox Health ha dichiarato: Siamo onorati di ricevere il Premio Cambiamenti 2024, un riconoscimento che valorizza il nostro impegno nell’innovazione e nel sostegno ai disturbi cognitivi e dell’apprendimento. La nostra missione è supportare le famiglie e i bambini attraverso approcci semplici ma rivoluzionari, che facilitano l’identificazione tempestiva di fattori di rischio e promuovono uno sviluppo cognitivo sano. Con DINO stiamo dimostrando che è possibile coniugare tecnologia e inclusività per offrire soluzioni accessibili, efficienti e dal grande impatto sociale. Questo premio rappresenta un ulteriore stimolo a proseguire su questa strada, con la speranza di poter fare la differenza nella vita di tante famiglie e bambini. Ringraziamo CNA e tutti coloro che hanno creduto nella nostra visione per un futuro più equo e consapevole.”

Queste le quattro startup che hanno ricevuto le menzioni speciali:

1. Premio Scanferla innovazione tecnologica: Sunspeker
2. Premio sostenibilità ambientale: Plastiz
3. Premio inclusività e solidarietà: Autodifesa femminile
4. Premio top digital company: Camelot

Le startup finaliste:

1. Agree NET: una startup innovativa che opera nel recupero e nella valorizzazione di sottoprodotti agricoli finalizzati alla produzione di materiali e soluzioni sostenibili, biodegradabili e biobased per il packaging dei prodotti freschi.
2. Aitem: produce Laika, l’unico software che utilizza un metodo brevettato che combina modelli di LLM e modelli di Machine Learning (ML), permettendo diagnosi in tempo reale a prezzi molto competitivi.
3. Autodifesa Femminile Consulenze di Francesco Tessoni: dal 2024 è una start-up che si prefigge il compito di promuovere percorsi si insegnamento all’autodifesa, aggregando le competenze SPP. Organizza seminari teorici, introduttivi, sul mondo della difesa femminile, distribuendo questionari anonimi, rispondendo a domande sia in presenzache attraverso indirizzi riservati a chi volesse presentare argomenti difficili da sollevare in pubblico.
4. Camelot: una piattaforma digitale che promuove il dibattito regolamentato e la cultura del confronto rispettoso nelle scuole. Utilizza l’IA per rilevare argomentazioni e biascognitivi nei dibattiti sui temi legati agli SDGs dell’Agenda 2030.
5. Fm Safety: si occupa di depositare e sviluppare brevetti innovativi, inerenti la sicurezza sul lavoro, la produzione di energia alternativa e l’utilizzo di nuove tecniche per rifornire di carburante le imbarcazioni.
6. Innovamarket: Maniman.shop è un marketplace online nato nell’ottobre 2021. Raccoglie oggi oltre 30 piccole attività commerciali locali di alta qualità. Il 90% dell’offering è relativo a prodotti alimentari ma sono presenti anche prodotti per la cura della persona. Sta aprendo ad altre categorie merceologiche.
7. MyOrango: è una piattaforma digitale che connette freelance e aziende per facilitare collaborazioni autentiche. Trasformiamo idee in progetti concreti promuovendo innovazione e crescita attraverso lo scambio di competenze.
8. Paperbox Health: si impegna a rendere accessibile l’identificazione precoce dei disturbi dell’apprendimento con soluzioni digitali videoludiche. DINO, un videogioco web per bambini dai 5 anni in su, effettua lo screening del rischio di dislessia in 20 min.
9. Plastiz: risponde all’emergenza ambientale causata dalla proliferazione dei rifiuti di plastica, creando una valida alternativa all’utilizzo di plastica vergine e di altri materiali non sostenibili nell’edilizia, nell’arredo e negli allestimenti.
10. Restoworld: è una startup HRTech che rivoluziona il recruiting nella ristorazione con una piattaforma tecnologica basata su AI, riducendo i tempi di selezione e migliorando la qualità delle assunzioni.
11. Step In: si occupa di progettazione, sviluppo e produzione di sistemi di guida innovativa per modelli radiocomandati nei settori dell’intrattenimento e dell’industria.
12. Sunspeker: sviluppa pellicole brevettate per l’integrazione estetica dei pannelli solari su edifici, preservando l’efficienza energetica. Le nostre soluzioni consentono installazioni in aree protette e trasformano i pannelli in spazi pubblicitari.
13. Wavision: sviluppa una soluzione che, tramite onde elettromagnetiche alle frequenze delle microonde, permetterà di rilevare corpi estranei in prodotti confezionati, invisibili con tecnologie esistenti, analizzando il 100% della produzione in linea.

Il cammino dell’uguaglianza dalla Costituzione a oggi

Lezione Onorato Castellino 2024

 

ERNESTO MARIA RUFFINI

Direttore dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate-Riscossione

 

25 novembre 2024, ore 18:00, Fondazione Collegio Carlo Alberto

 

Torna l’appuntamento annuale della Fondazione Collegio Carlo Alberto con la Lezione Onorato Castellino, in programma lunedì 25 novembre, ore 18:00 presso la sede della Fondazione (Piazza Arbarello 8, Torino).

Quest’anno la Lezione sarà tenuta dal Ernesto Maria Ruffini, avvocato tributarista, da gennaio 2023 Direttore dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate-Riscossione. Ruffini è autore di libri, saggi e articoli, l’ultimo dei quali, “Uguali per Costituzione. Storia di un’utopia incompiuta dal 1948 ad oggi”, contiene la prefazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ruffini parte dal principio di uguaglianza come fondamento dell’Italia democratica, secondo l’articolo 3 della nostra Costituzione, per un escursus che, mettendo in evidenza non solo gli aspetti legati all’impegno e alle responsabilità collettive, ma anche il ruolo che le amministrazioni pubbliche e il bilancio pubblico possono svolgere per dare concretezza a questo principio, ne sottolinea limiti e carenze.

Secondo Elsa Fornero, organizzatrice dell’evento, “nella sua Lezione, l’Avv. Ruffini condividerà la preziosa prospettiva di chi possiede uno sguardo privilegiato sul nostro sistema fiscale, che copre un ruolo fondamentale proprio nel perseguimento di una maggiore uguaglianza tra i cittadini”.

La Lezione Castellino è stata istituita dal CeRP-Center for Research on Pensions and Welfare Policies – centro di ricerca coordinato da Elsa Fornero che opera in seno al Collegio Carlo Alberto – in ricordo di Onorato Castellino, uno dei fondatori del centro e primo Presidente della Fondazione Collegio Carlo Alberto, scomparso nel dicembre 2007. L’edizione 2024 è la quindicesima: le precedenti Lezioni sono state tenute, tra gli altri, da Marta Cartabia, Mario Draghi, Daniele Franco, Mario Monti e Romano Prodi.

L’evento rappresenta una delle Lezioni annuali della Fondazione aperte al pubblico e offrirà un’occasione per approfondire un argomento cruciale del nostro tempo, nel solco dell’eredità di Onorato Castellino.

 

Paolo Ghirardato, Dean della Fondazione Collegio Carlo Alberto, farà i saluti di benvenuto. Elsa Fornero, Professore Onorario di Economia all’Università di Torino e Coordinatore Scientifico del CeRP, introdurrà la Lezione.

L’incontro è aperto a tutti previa registrazione: https://www.carloalberto.org/event/lezione-onorato-castellino-2024-ernesto-maria-ruffini/