ECONOMIA- Pagina 6

Cooperazione, a Chieri 2 milioni per il progetto “Racines” in Senegal

 

Rafforzare i sistemi alimentari locali, favorire pratiche agricole inclusive, sostenibili e resilienti

L’assessora Moglia e la consigliera Ferrara: “Promuoveremo formazione e azioni pratiche,  coinvolgendo le fasce più vulnerabili della popolazione: creare reti territoriali, trasformare i prodotti, favorire un’agricoltura adatta ai cambiamenti climatici”

Sviluppare azioni integrate per il potenziamento dei sistemi alimentari locali in Senegal, al fine di renderli più inclusivi, sostenibili e resilienti, migliorando l’accesso a cibo sano e sicuro, favorendo i soggetti più vulnerabili, promuovendo colture e tecniche di coltivazione adeguate ai cambiamenti climatici e rafforzando le competenze delle amministrazioni locali: queste sono le finalità di «RACINeS», il progetto di cooperazione internazionale che ha la Città di Chieri come capofila e che si è aggiudicato un finanziamento di 1.999.750 euro, classificandosi quinto nella graduatoria di 70 progetti complessivi nell’ambito del bando emesso da AICS-Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

«RACINeS»ovvero “Rete di azioni cooperative e inclusive verso le nuove politiche locali del cibo in Senegal”, è frutto di una co-progettazione con il CIFA (Centro Internazionale per l’Infanzia e la Famiglia), che vede la collaborazione nel ruolo di partners dell’Università degli Studi di Torino, CIHEAM-Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei di Bari, Co.Co.Pa.-Coordinamento Comuni per la Pace, Slow Food Italia, ENGIM Piemonte e altri cinque soggetti tra Enti del Terzo Settore, associazioni ed ong (APDAM, CPAS, NutriAid, RENKEN, RE.TE.). Il progetto coinvolgerà la Città di Dakar e altri sei tra Comuni (Walalde, Loul Sessene, Coubalan, Ronkh) e comunità rurali senegalesi (Kafountine e Tivaouane Peulh Niague), che contano complessivamente circa 3 milioni di persone.  

Commentano l’assessora alle Politiche Sociali e alle Associazioni Vittoria Moglia e la consigliera comunale Agnese Ferrara (delegata al Comitato Gemellaggi e progetti di cooperazione): «Si tratta di un risultato di grande rilevanza, reso possibile dal lavoro del CIFA, che svolgerà un’attività di monitoraggio e supporto logistico, e di tutti gli altri partners di progetto, nonché degli uffici comunali. Chieri ha un’importante tradizione legata alla cooperazione internazionale, in particolare con il Burkina Faso. Inoltre, ci sono consolidati rapporti tra il Piemonte e il Senegal, infatti, sette comuni piemontesi (Asti, Carmagnola, Nichelino, Mappano, Candiolo, Poirino, Granozzo con Monticello) collaborano con altrettante municipalità senegalesi. Chieri, oltre ad aver partecipato allo sviluppo dell’Atlante del Cibo di UniTO, aderisce al Milan Urban Food Policy Pact (MUFPP), il patto internazionale sottoscritto da oltre 280 sindaci di città di tutto il mondo (tra cui Dakar) impegnati nella trasformazione dei sistemi alimentari urbani mediante l’adozione di politiche alimentari integrate e innovative. Il progetto intende contribuire alla promozione di politiche locali del cibo inclusive, sostenibili e resilienti. Il ruolo centrale è svolto dalla formazione tecnico-professionale (come coltivare e come trasformare il cibo per conservarlo, come recuperare l’inutilizzato e contrastare lo spreco), da azioni pratiche e dalla creazione di reti territoriali virtuose: rafforzare le competenze delle amministrazioni locali e le filiere agroalimentari, coinvolgere le cooperative agricole del posto, favorire il commercio e l’accesso al cibo sano e sicuro, insegnare ad adattare la produzione alimentare al cambiamento climatico adottando tecniche innovative (l’attività agricola soffre siccità e instabilità climatica), coinvolgere le fasce di popolazione più vulnerabili, in particolare le donne (soprattutto vedove o non sposate), i bambini (come i “talibé”, bambini che vivono in strada), le persone con disabilità, coloro che hanno un reddito basso e instabile e i migranti di ritorno».

In Senegal si registrano grandi difficoltà per i prodotti locali a raggiungere i mercati di sbocco per una mancanza di infrastrutture per il trasporto, lo stoccaggio, la trasformazione e la commercializzazione della produzione. Sono previsti corsi formativi sulle tecniche di trasformazione di frutta, verdura ed erbe aromatiche, sulla conservazione e sulla preparazione culinaria dei prodotti locali, sulle norme igieniche e le tecniche di essiccazione e macinazione, sulle modalità di irrigazione sostenibile e la diversificazione delle colture. Verranno acquistati essiccatori, macchine sottovuoto e macchine per la produzione di salse e succhi e saranno realizzati magazzini per lo stoccaggio, un mercato ortofrutticolo, vivai, microgiardini e orti urbani, un “Campus Didattico” che opererà campus da centro di ricerca, raccolta fondi e formazione in tecniche agricole avanzate, ospitando mediamente una trentina di giovani.

Sarà istituita una Cabina di regia che coinvolgerà Chieri come capofila e altri Comuni del territorio metropolitano torinese.

Foto Matteo-Levi CIFA

Tari, a Torino tariffe invariate per il 2025

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Restano invariate le tariffe e le agevolazioni relative alla tassa sui rifiuti (Tari) per l’anno 2025. Lo ha deciso la Giunta comunale con una delibera proposta dall’assessora al Bilancio.

L’Amministrazione ha ritenuto opportuno confermare la volontà di garantire continuità nel tempo nell’applicazione dei criteri di tassazione, così da contenere e mantenere uniformi quanto più possibile gli eventuali aumenti tariffari di tutte le categorie domestiche e non domestiche, inevitabili a causa dell’inflazione, oltre che necessari per assicurare l’integrale copertura dei costi rilevati nel piano economico finanziario.

Si è ritenuta essenziale la necessità di contenere in ogni modo possibile le ricadute dell’incremento sui contribuenti, non solo attraverso gli interventi sulle agevolazioni, ma anche tenendo conto delle varie componenti positive da portare in detrazione dei costi evidenziati nel PEF 2025. Infatti, a fronte dei maggiori costi risultanti per l’anno 2025 rispetto al 2024 dovuti al recupero dei costi efficienti previsto da Arera, l’incremento a carico dei contribuenti è stato assorbito perché si prevede un aumento della base imponibile grazie al potenziamento dell’attività di accertamento.

Confermate anche misure di agevolazione, a carico del bilancio comunale, al fine di contenere ulteriormente gli effetti delle dinamiche dei costi sui contribuenti. Per il 2025 ai nuclei familiari in situazione di disagio economico risultante da certificazione Isee saranno applicate le percentuali di sconto già riconosciute per l’anno 2024, aumentate per calmierare gli aumenti tariffari. Le agevolazioni prevedono una riduzione del 45% per i nuclei familiari con Isee fino a 13mila euro l’anno, del 30% per quelli fino a 17mila e del 20% per quelli fino a 24mila. Saranno applicate in sede di saldo 2025 dietro istanza dell’interessato, entro il 30 settembre 2025, attestante i requisiti nel periodo di riferimento della tassazione.

Per le utenze non domestiche per l’anno 2025 saranno previste agevolazioni, sempre  da applicare in sede di saldo, a favore delle attività commerciali ed artigianali che, insediate in zone della Città nelle quali si svolgono lavori di pubblica utilità, subiscono notevoli disagi a causa dell’allestimento del cantiere per una durata superiore a sei mesi; in attuazione di tali criteri , e previa verifica degli Uffici competenti , saranno individuate con successiva deliberazione le aree interessate, le percentuali di agevolazione ed il periodo di applicazione.

Sono ancora previste : un’agevolazione pari al 10% ai locali stabilmente destinati ai culti riconosciuti dallo Stato; un’agevolazione pari al  30% a favore di Associazioni ( Onlus, Fondazioni per assistenza sociale e socio-sanitaria , organizzazioni di volontariato iscritte al Runts, Associazioni di Promozione Sociale iscritte al Runts, Cooperative Sociali iscritte al Runts , Gestori dei Centri di Protagonismo Giovanile e delle Case di Quartiere individuati dalla Città)  e scuole per l’infanzia, ivi comprese le scuole per l’infanzia parificate aderenti al FISM e convenzionate con la Città ; ed infine, in attuazione della Legge 166/2016 che disciplina la lotta allo spreco alimentare, si prevede anche  un’agevolazione a favore delle utenze non domestiche che cedono gratuitamente le eccedenze alimentari per fini di solidarietà sociale.

Nel complesso quindi l’ assorbimento dei costi ed il finanziamento di agevolazioni per oltre  8 milioni di euro  testimoniano il grande sforzo dell’Amministrazione nel sostegno a cittadini e categorie, nonostante la difficile congiuntura e le note difficoltà economico finanziarie della Città.

TORINO CLICK

Metro2, ipotesi fine prima tratta nel 2032

“La fine dei lavori della prima tratta Rebaudengo/Porta Nuova della Metro2 è prevista per il 2032 e, auspicabilmente, anche la messa in esercizio. Contiamo di avviare i cantieri entro la fine del 2026. Ulteriori 450 milioni di euro entro il 2029 serviranno per completare la tratta fino al Politecnico”, questa è la previsione di Bernardino Chiaia, fatta nel corso dell’audizione congiunta di Infra.To da parte delle Commissioni Trasporti del Consiglio regionale con la presidenza congiunta di Mauro Fava e per il Comune Antonio Ledda.
I treni – ha aggiunto Chiaia – saranno progettati per portare 400 persone, con minimo due postazioni per disabili e la possibilità di trasportare bici. Le vetture saranno anche dotate di certificazione green e delle più avanzate tecnologie di automazione e sicurezza per una gestione intelligente.

Ai lavori hanno partecipato l’assessore regionale, Enrico Bussalino, e gli assessori comunali Chiara Foglietta e Paolo Mazzoleni.

Vi sono stati diversi interventi per richiedere chiarimenti a Chiaia, oltre che da parte di diversi consiglieri comunali e da alcuni rappresentanti di associazioni di cittadini, anche da parte dei consiglieri regionali Alice Ravinale (Avs) e Nadia Conticelli (Pd).

L’assessore Bussalino ha assicurato l’impegno della Regione per la realizzazione del prolungamento della linea M1 fino a Rivoli e della nuova M2, e ha definito queste “opere strategiche non solo per la città e che potranno essere realizzate attraverso un lavoro sinergico tra Ministero, Regione, Comune e Infra.To. In particolare è importante sburocratizzare al massimo le procedure e avere continuità di risorse”.

Gli assessori Foglietta e Mazzoleni hanno garantito che quest’anno (diversamente dallo scorso anno) il servizio della M1 non verrà sospeso nel periodo estivo e il massimo impegno per garantire la totale accessibilità di entrambe le linee.

“Importante il confronto tra le due Commissioni e il professor Chiaia che si è rivelato molto costruttivo – ha dichiarato il presidente Fava -. Siamo molto fiduciosi, anche grazie alla grande attenzione posta dalla Giunta e dal nostro assessore. Ci accorderemo con i colleghi del Comune per altre sedute di commissione congiunta nei prossimi mesi per valutare, passo per passo, l’andamento delle varie fasi necessarie per la realizzazione dell’opera”.

Gli studenti raccontano le imprese sostenibili

Si è conclusa questa mattina con la premiazione delle sette migliori tesi di laurea la prima edizione di ‘Gli studenti raccontano le imprese sostenibili‘ il nuovo riconoscimento ai migliori elaborati dedicati alla sostenibilità, alla transizione energetica e alle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) ideato da Confindustria Piemonte-Enterprise Europe Network (EEN) con Unioncamere Piemonte, realizzato con il sostegno del gruppo Bper Banca. Attraverso questo premio, Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte, nell’ambito della rete EEN, intendono sottolineare l’importanza di investire nelle nuove generazioni e di favorire il dialogo tra mondo della ricerca e tessuto imprenditoriale, rafforzando il ruolo dei giovani nella costruzione di un’Europa più sostenibile. Alla selezione hanno partecipato anche i rappresentanti dei tre atenei piemontesi, da cui provenivano tutte le sette tesi premiate.

Ad aggiudicarsi il primo premio di 2.000 euro è stata Giorgia La Barbera, laureatasi con lode all’Università degli Studi di Torino nel Corso di Laurea in Professioni Contabili con la tesi al titolo ‘La valutazione d’azienda verso una nuova direzione: il contributo dell’ESG Score’. Il secondo premio da 1.500 euro è andato a Laura Odello, anche laureatasi con lode al termine del Corso di Laurea in Direzione d’Impresa, Marketing e Strategia dell’Università degli Studi di Torino grazie alla tesi ‘Evoluzione Sostenibile e ITS Agroalimentare per il Piemonte: Strategie di Empowerment e Alleanze Multistakeholder nel contesto PNRR’. Il terzo premio da mille euro è andato Cecilia Fessia, anche lei laureatasi a pieni voti nel corso Direzione d’Impresa, Marketing e Strategia dell’Università di Torino con un elaborato finale dal titolo ‘Ostacoli e opportunità della diffusione di prodotti alimentari upcycled: il caso Biova Project’. Al quarto, quinto e sesto posto si sono invece classificate Elisa Bella, della sede di Cuneo dell’Università degli Studi di Torino, Giulia Campanella, dell’Università degli Studi di Torino e Federica La Mantia, laureatasi in un corso interateneo del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino. Ad ognuna di loro andranno 700 euro, mentre riceverà 1.000 euro Giovanni Cavallo, della sede di Cuneo dell’Università degli Studi di Torino cui è stato assegnato il premio extra per la miglior tesi sulla transizione energetica con affondo sulle Cer.

“L’iniziativa ‘Gli studenti raccontano le imprese sostenibili’ rappresenta un’azione strategica per rafforzare il ruolo centrale della sostenibilità nel tessuto economico piemontese. Unioncamere Piemonte è orgogliosa di aver lanciato questo premio, con Confindustria Piemonte, che mira a valorizzare le tesi di laurea più innovative sul tema della sostenibilità, premiando i giovani talenti che si distinguono per originalità e capacità di generare idee per un futuro sostenibile. In un contesto in cui la sostenibilità assume un’importanza crescente a livello locale e globale, questo premio offre un contributo concreto per promuovere una cultura della sostenibilità tra le imprese piemontesi. La diffusione delle migliori pratiche in materia di responsabilità sociale e ambientale, resa possibile dalla sinergia tra il mondo accademico, imprenditoriale e bancario, rappresenta un valore aggiunto fondamentale. In linea con il nostro impegno per la transizione energetica, abbiamo introdotto una menzione speciale dedicata a questo tema che è prioritario per il Sistema camerale regionale” commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

Questa premiazione arriva in un momento complesso per le relazioni commerciali internazionali con la prospettiva di boicottaggi imminenti nei confronti chi si impegna a seguire gli obiettivi Esg. In pochi mesi non si è però capovolto il mondo, la transizione energetica rimane insieme a tutti gli altri goal che la comunità mondiale si è data per i prossimi anni in ambito di sostenibilità in cima all’agenda di tutte le aziende, poiché il dazio ambientale che rischiamo di pagare sarà ben più salato di quello che i mercati stanno scontando in questi giorni. Ecco perché è doppiamente importante premiare oggi questi studenti e rilanciare sin da ora questo premio verso la seconda edizione del 2026” commenta Marco Piccolo, delegato Csr per Confindustria Piemonte e ceo della Reynaldi.

La collaborazione con Confindustria Piemonte e UnionCamere su un importante progetto in tema ESG, portato avanti dai tre Atenei piemontesi, conferma l’attenzione di BPER Banca alla valorizzazione dei giovani talenti e allo sviluppo di una regione in cui siamo oggi fortemente presenti.  Premiando le migliori tesi dei laureati delle Università del Piemonte accompagniamo l’impegno di questi giovani, delle istituzioni accademiche e dell’intero sistema produttivo, nel costruire un mondo più equo e sostenibile” afferma Luigi Zanti, Direttore Regionale Liguria Piemonte BPER Banca.

Desideriamo innanzitutto ringraziare Marco Piccolo e tutti gli attori coinvolti in questa iniziativa, per l’idea di premiare studenti e studentesse che si sono distinti per l’impegno su temi particolarmente innovativi e di grande rilevanza per le future generazioni. La sostenibilità è una direzione ormai tracciata, che dobbiamo continuare a percorrere con determinazione, cercando di coniugare responsabilità ambientale e impatti sociali. L’impegno e l’esempio che studentesse e studenti hanno saputo offrire rappresentano uno stimolo concreto a proseguire lungo questo cammino con fiducia e convinzione. Ci congratuliamo con i vincitori/vincitrici” commentano Alain Devalle professore ordinario in Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Torino; Paola Vola, Associate Professor Business Administration – Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica – DISSTE /Sustainable Development and Ecological Transition dell’Università del Piemonte Orientale e Andrea TuniAssistant Professor, Department of Management and Production Engineering del Politecnico di Torino.

Incontro bilaterale tra Piemonte e Auvergne-Rhône-Alpes

Ieri presso la Sala Giunta del Grattacielo Piemonte, si è tenuto un incontro bilaterale tra il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il presidente della Regione Auvergne-Rhône-Alpes, Fabrice Pannekoucke. All’incontro ha partecipato anche l’assessore ai Fondi Alcotra, Marco Gallo.

Durante il confronto, i due presidenti hanno discusso diversi temi rilevanti, a partire dalle infrastrutture strategiche: la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, la storica ferrovia appena riattivata, e la seconda canna autostradale del Frejus, la cui apertura è prevista per luglio. Al centro del dialogo anche economia, sviluppo produttivo ed energia. Un approfondimento specifico è stato dedicato alle Olimpiadi del 2030, in vista delle quali Torino e il Piemonte si candidano a ospitare le gare di pattinaggio di velocità presso l’Oval di Torino.

«È stato un incontro molto proficuo nel quale abbiamo condiviso i dossier strategici per le due Regioni, per i quali abbiamo ribadito la volontà di collaborare all’interno di un’ottica europea di coordinamento sovraregionale» ha dichiarato il presidente Cirio. Ha inoltre illustrato al collega francese la criticità legata alla soppressione della fermata dei treni ad alta velocità internazionali a Bardonecchia, chiedendo il suo supporto presso il Governo francese per esplorare la possibilità di accelerare le procedure di controllo a Modane, così da recuperare i minuti necessari al ripristino della fermata in Piemonte.

Anche l’assessore Marco Gallo ha sottolineato l’importanza della collaborazione transfrontaliera: «L’incontro di oggi conferma quanto la cooperazione tra la Regione Piemonte e la Regione Auvergne-Rhône-Alpes sia fondamentale per valorizzare al meglio le opportunità offerte dai Fondi europei del programma Alcotra. Il Piemonte è un modello virtuoso nella gestione di risorse strategiche per lo sviluppo delle aree di confine. Il programma Interreg Alcotra investe circa 200 milioni di euro su obiettivi di coesione e di sviluppo territoriale: una leva fondamentale per rafforzare le relazioni transfrontaliere, sostenere i nostri territori montani e dare impulso a politiche condivise e concrete. Oggi il Programma – che coinvolge Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Auvergne-Rhône-Alpes e Région Sud, ha già speso circa la metà della sua dotazione e in Piemonte sono atterrati 40 milioni, il 40% del totale».

Al termine dell’incontro, i due presidenti hanno concordato di pianificare incontri bilaterali a cadenza semestrale, con l’obiettivo di monitorare l’avanzamento dei progetti in corso, rafforzare il dialogo e promuovere nuove azioni congiunte.

L’obbligo di polizza contro le calamità naturali

Per le aziende e il mondo assicurativo

L’articolo 1 della Legge di Bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo per le imprese di stipulare una polizza assicurativa a copertura dei danni ai beni immobili, impianti e macchinari, causati da eventi calamitosi come terremoti, alluvioni, frane e  inondazioni che rappresentano una minaccia sempre più grave per le aziende italiane.
Ne abbiamo discusso con Antonio Colombino, Agente Generale AXA a Moncalieri in corso Savona 6.
Cosa ci può dire in merito a questo nuovo obbligo di legge in campo assicurativo? Verrà visto dagli imprenditori come l’ennesima tassa obbligatoria da pagare?
“L’Italia è uno dei Paesi europei con il rischio sismico e di dissesto idrogeologico più alto, quasi il 94% dei Comuni è a rischio frane ed alluvioni. In questi Comuni operano 4,5 milioni di imprese; per quanto riguarda la mia esperienza  sul campo posso parlarle degli effetti devastanti causati dall’alluvione nel novembre 2016 in Piemonte ed in particolare a Moncalieri dove le varie frazioni furono sommerse creando problemi enormi alla popolazione ed in particolare all’economia, si calcolano più di 50 milioni  di danni solo per le imprese. Il mio consiglio non può che essere quello di assicurarsi anche perché in caso contrario le aziende potrebbero subire effetti pregiudizievoli nell’assegnazione di agevolazioni o contributi pubblici.”
Quando ha iniziato questa attività eravate in due, lei e una segretaria, oggi nei suoi uffici lavorano 15 persone tra dipendenti e collaboratori, i clienti della sua agenzia sono 7.000 e ogni anno si classifica tra i primi Agenti AXA in Italia per fatturato, come spiega questo successo?
“ Sono entrato nel mondo delle assicurazioni nel 1985, ho lasciato l’azienda di famiglia,che portavo avanti con i miei fratelli, per un desiderio d’indipendenza, volevo costruire qualcosa di mio. In qualità di sub agente ho partecipato ad una gara di produzione in Abeille (l’attuale AXA) e sono arrivato primo in Italia e dopo essere stato premiato mi è stato proposto di diventare Agente Generale.
Il successo lo spiego con tanta volontà, passione e determinazione, cercando di mantenere sempre al massimo il livello di professionalità partecipando continuamente a corsi di aggiornamento, leggendo le riviste specializzate e studiando.
Inoltre è fondamentale saper ascoltare le esigenze del cliente, aiutandolo e guidandolo nella scelta del prodotto a lui più idoneo.  E’ fondamentale saper costruire una polizza ‘tailor made’ , fatta su misura per quel cliente, mi riferisco soprattutto alle polizze All risks e Responsabilità Civile Terzi per le aziende, si tratta di un mondo che conosco molto bene perché tra aziende e liberi professionisti ne assicuriamo circa 1.800.
Perché le polizze online in Italia non hanno avuto molto successo?
“Perché il cliente italiano ha necessità di avere assistenza, riferimenti, di sapere con chi sta parlando. Noi, ad esempio, rivolgiamo particolare attenzione al mondo dei sinistri perché è in quell’occasione che costruisci il legame con il cliente, quando si passa dalla teoria ai fatti, dell’apertura del sinistro fino alla sua chiusura è fondamentale il rapporto diretto col cliente ma soprattutto è importante pagarlo adeguatamente e tempestivamente.”
Quali sono i prodotti in campo assicurativo destinati ad essere i più richiesti?
“L’invecchiamento della popolazione renderà fondamentali polizze come la ‘Long Term Care’, che tutela i soggetti in caso di non autosufficienza, sia a causa di malattia, infortunio o patologie legate all’avanzare dell’eta’ e ‘Protezione Salute Per Sempre’ che ci garantisce la copertura sanitaria per tutta la durata della nostra vita”.
Quali sono gli errori più comuni che si fanno quando si acquista una polizza?
“ Non sempre le persone analizzano la polizza nel dettaglio e di conseguenza non comprendono la differenza tra un prodotto e l’altro, bisogna far capire che il prezzo non è l’unico elemento da considerare, il costo è determinato dalle garanzie e queste devono essere spiegate in modo preciso dall’assicuratore “.
In che modo le nuove tecnologie facilitano il vostro lavoro?
“Sicuramente hanno cambiato in meglio il modo di lavorare, pensiamo solo al fatto di poter emettere contratti anche senza la presenza fisica del cliente (firma in OTP), per contro c’è ancora tanta, troppa burocrazia “.
Ricordiamo che le grandi imprese , soggette all’obbligo di polizza contro le calamità naturali dal 1 aprile 2025, beneficiano di una moratoria di 90 giorni senza sanzioni. Le medie imprese dovranno mettersi in regola entro il 1 ottobre 2025 mentre per le piccole imprese la scadenza slitta al 1 gennaio 2026.
Didia Bargnani

A Torino +9.313 imprese a guida straniera negli ultimi 10 anni

E’ la quarta città nel panorama nazionale, a fronte di -30.749 chiusure di aziende torinesi

Dino De Santis (Presidente Confartigianato Torino): “valorizzare le imprese straniere significa anche contrastare con forza l’illegalità e il lavoro nero, che alimenta il sommerso e la contraffazione, penalizzando le imprese regolari torinesi e straniere”.

  In termini assoluti, il territorio che ne ospita di più è la città Metropolitana di Milano 92.168 unità. Seguono Roma con 69343 e Torino con 34.777. Sono questi i dati più significativi del dossier “Ad aprire le imprese sono rimasti solo gli stranieri. O quasi” realizzato dalla CGIA di Mestre. Un movimento in progressiva espansione, quello dell’imprenditoria immigrata- commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – inoltre la crescita delle imprese con titolari stranieri non si limita a un semplice aumento numerico, ma abbraccia una trasformazione profonda di settori chiave”. “La via dell’impresa si conferma una delle modalità attraverso le quali gli stranieri giunti nel nostro territorio possono integrarsi nel nostro sistema economico e sociale – aggiunge De Santis – allora vale la pena di ricordare che, oltre alle politiche di accoglienza, devono essere messi in campo strumenti e politiche di integrazione. Per questo l’immigrazione va governata, non subita”. “Il lavoro è strumento di inclusione e servono programmi di formazione per accrescere le competenze dei lavoratori stranieri – ricorda De Santis – tra questi il supporto all’avvio dell’attività imprenditoriale, dove le Associazioni di Categoria possono giocare un ruolo importante per chi vuole aprire una nuova impresa”. “Valorizzare anche le realtà non italiane, quelle registrate presso le Camere di Commercio e che pagano le tasse come tutti i cittadini – conclude De Santis – significa anche impegnarsi per far emergere quelle sacche d’illegalità che rischiano di penalizzare le tante attività estere che, onestamente e con passione, concorrono allo sviluppo del nostro sistema produttivo. Significa anche contrastare con forza l’illegalità e il lavoro nero, che alimenta il sommerso e la contraffazione, penalizzando le imprese regolari torinesi e straniere”. L’analisi settoriale nazionale di Confartigianato ha esaminato numerose evidenze sulla presenza degli stranieri nel mercato del lavoro e nel mondo delle imprese: nel 2024 in Italia risiedono 5,3 milioni di cittadini stranieri, pari all’8,9% della popolazione residente totale. Gli occupati stranieri tra 15 e 64 anni in Italia sono 2milioni 317mila, pari al 10,1% del totale dell’occupazione. Le entrate di lavoratori immigrati previste dalle imprese non agricole con dipendenti rappresentano il 19,2% delle entrate previste, con una difficoltà di reperimento del 54,8%. Il 21,3% del fabbisogno occupazionale previsto tra il 2024 e il 2028 è ricoperta entrate di lavoratori stranieri. In Italia gli stranieri rappresentano il 6,5% del totale dei lavoratori indipendenti. La quota di indipendenti stranieri extra comunitari è del 4,9%, risultando superiore di 0,4 punti al 4,5% della media UE. Tra le persone con cariche nelle imprese nate in un paese straniero, prevalgono quella nate in Romania con il 10,1% del totale, Cina con il 10,0%, Marocco con l’8,4% e Albania con l’8,2% e Bangladesh con il 4,8%. La componente straniera rappresenta il 14,7% dei dipendenti stranieri del settore privato non agricolo sono pari al 14,7% del totale e una quota analoga si osserva per gli apprendisti. Tra i sei maggiori contratti di lavoro siglati da Confartigianato la quota dei dipendenti stranieri è del 24,8%, oltre otto punti superiore al 16% dei 27 maggiori contratti di lavoro, con almeno 100mila dipendenti. Gli occupati stranieri possono svolgere un ruolo cruciale in risposta alle attuali difficoltà delle imprese italiane nel trovare personale qualificato e alla prevista riduzione della popolazione in età lavorativa. Un’ordinata gestione dei flussi di migrazione e adeguate politiche di inclusione possono ridurre alcune criticità presenti nei processi di integrazione.

Il nuovo libro di Mino Giachino, PER CRESCERE DI PIÙ 

Con una Logistica più efficiente l’Italia e il Piemonte potrebbero crescere da 1 a 2 punti di PIL in più.
La LOGISTICA era già ritenuta strategica ai tempi dei Romani. Giulio Cesare fece costruire porti e magazzini e istituì la figura del LOGISTA. Ma in Italia la Logistica non ha neanche un Sottosegretario.
La Logistica in Italia vale quasi il 10% del PIL mentre in Europa vale il 12% del PIL europeo, in Piemonte molto meno del 9. Sviluppare meglio la logistica migliorando le infrastrutture e tagliandomi tempi della burocrazia , dalle Dogane ai controlli nei porti, il Paese è il Piemonte sarebbero più competitivi e potrebbero aumentare la crescita della economia e del lavoro.
Questi e altri ragionamenti e proposte Mino GIACHINO già Sottosegretario ai Trasporti dal Maggio 2008 al Novembre 2011 presenta nel suo ultimo libro PER CRESCERE DI PIÙ che verrà presentato Sabato 12 aprile alle ore 11 nella sede regionale di FDI in via Nizza 43 dal giornalista Beppe FOSSATI e dal Deputato imprenditore nel settore auto Fabrizio COMBA.
GIACHINO e’ una “autorità” in materia per quanto fatto al Governo dove ideò e finanziò il FERROBONUS , l’incentivo alle aziende a utilizzare il trasporto merci su rotaia , dove sblocco’le Autostrade del Mare togliendo quasi 1 milione di TIR dalla strada. E’ l’unico politico italiano ad aver ricevuto il Premio Logistico dell’anno da Assologistica. Ma GIACHINO non si è impegnato solo nel Governo , evitando al Paese il blocco dei TIR e istituendo il Ferrobonus l’incentivo alle aziende a usare il trasporto su rotaia, ma ha il merito di aver organizzato , con l’aiuto delle madamin , la grande Manifestazione SITAV di piazza Castello del 2018 che salvo’  l’opera che come ha ricordato martedì scorso a Torino il Ministro Matteo SALVINI rischiava di essere bloccata.
Mino Giachino lavoro’ con un gruppo di esperti tra cui i prof. Gian Maria Gros-Pietro, Andrea Boitani , Fabrizio Dallari e Rocco Giordano a un importante Piano Nazionale della logistica che venne approvato a stragrande maggioranza dalla Consulta nazionale dei trasporti e della logistica ma inspiegabilmente venne messo nel cassetto dal Governo Monti. Così il costo della inefficienza della logistica italiana stimato nel 2010 in 40 miliardi e’ salito a 80 miliardi secondo due studi di Confindustria e della Coldiretti.
Secondo chatGPT cui è stato inviato il testo di GIACHINO , il libro sembra riflettere una visione profonda della politica economica italiana e sulla importanza delle infrastrutture e della logistica come leve strategiche per il futuro del Paese. In sintesi il libro appare come un appello alla responsabilità politica e di un cambiamento radicale per affrontare le sfide economiche e sociali che l’Italia sta vivendo. GIACHINO propone di lavorare a creare la “Grande Area logistica del Sud Europa” attorno ai porti , interporti,agli aeroporti del Nord Italia ai Centri di ricerca ai Politecnici e alle Università che diventi una Silicon VALLEY italiana in cui la efficienza e competitività della logistica uniti alle eccellenze della Ricerca Scientifica italiana faccia da grande catalizzatore  di investimenti internazionali.

Mercato immobiliare: boom di compravendite commerciali a Torino

NEL 2024 ACQUISTATI 100 MILA METRI QUADRI DI NEGOZI

 

Torino, 9 aprile 2025 – In un momento storico in cui si parla soprattutto di chiusure dei negozi, di crisi e di desertificazione commerciale, c’è un dato che sorprende: nel 2024 a Torino sono stati acquistati 1.286 negozi, per oltre 100.000 metri quadrati di superficie. In particolare, il 2024 segna una crescita costante nelle compravendite dei negozi per tutti e quattro i trimestri: +17,0% nel primo trimestre, +17,5% nel secondo, +21,9% nel terzo e +28,6% nel quarto trimestre. Particolarmente positivo il rendimento dei locali commerciali, superiore di almeno il 30% rispetto a quello delle abitazioni. La presenza di negozi e attività di prossimità contribuisce, inoltre, ad aumentare il valore dell’area.

Sono i dati emersi nel corso de “L’oceano blu degli immobili commerciali”, il convegno organizzato dalla Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari F.I.M.A.A. Torino, aderente ad ASCOM Confcommercio Torino, che ha messo in luce una tendenza importante per lo sviluppo della città: nonostante le difficoltà, il commercio di prossimità continua a generare valore economico e immobiliare.

Secondo gli studi di F.I.M.A.A., un locale commerciale in centro città oggi rende in media il 6% annuo lordo, mentre nelle zone non centrali i rendimenti arrivano fino al 9-10%. «Entrambi i rendimenti sono superiori di almeno il 30% rispetto a quelli di un appartamento – sottolinea Franco Dall’Aglio, presidente di F.I.M.A.A. Torino – a conferma che investire in locali commerciali genera profitto. Torino, inoltre, offre margini di rendita più alti rispetto a città come Milano e Roma».

 

L’Osservatorio di F.I.M.A.A. rileva come un tessuto commerciale vivo aumenti il valore, prima di tutto, delle abitazioni della zona di cui fanno parte. Al contrario, aree con negozi chiusi da tempo generano degrado, con conseguente svalutazione di appartamenti e uffici. Il quartiere Vanchiglia, ad esempio, ha mantenuto il suo tessuto commerciale ed è oggi una delle prime cinque zone di Torino con i valori abitativi più elevati. Viceversa, le zone vittime della desertificazione commerciale – come via Sacchi o via Viotti – presentano valori di uffici e abitazioni inferiori del 40% rispetto a quando i negozi erano ancora attivi.

Anche se negli ultimi 10 anni a Torino sono scomparsi 2.269 negozi in sede fissa, quelli aperti producono ricavi sia per chi li gestisce, sia per i proprietari dei muri. Il canone medio di un locale commerciale in centro è di 2.000 euro al metro quadrato all’anno, con punte tra i 2.500 e i 3.000 euro; nelle zone non centrali la media è di circa 180 euro. «Affittare un negozio rende: lo dicono i numeri – prosegue Franco Dall’Aglio –. Per questo motivo guardiamo con attenzione al fenomeno delle riconversioni. Cambiare destinazione d’uso da commerciale a residenziale in zone dove il commercio è ancora attivo genera un cortocircuito che può portare al declassamento dell’intera microzona. È necessario regolamentare e mettere un freno a queste pratiche, lavorando in sinergia con le istituzioni e con il territorio per salvaguardare ciò che resta e favorire la ripartenza del commercio di prossimità, così da preservare il valore delle case e delle vie».

 

Dello stesso parere la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provinciaMaria Luisa Coppa: «Stiamo lavorando con l’Amministrazione per invertire la rotta della desertificazione commerciale e restituire alle vie della città servizi, vivacità, bellezza e sicurezza. È necessario sostenere i negozi attraverso politiche per il commercio serie e lungimiranti. L’Amministrazione comunale ha colto l’appello di Ascom per la tutela dei negozi di quartiere: insieme abbiamo costruito il Distretto Urbano del Commercio in centro, abbiamo sostenuto iniziative come “Torino Compra Vicino”, e siamo in prima linea con l’Albo EPIC per la valorizzazione delle imprese di interesse collettivo. Il nuovo Piano Regolatore di Torino è l’occasione per dare una risposta concreta al dilagare dei cambi di destinazione d’uso dei negozi sfitti, che impoveriscono il valore degli edifici e spezzano la continuità commerciale delle strade. Auspichiamo che la nostra richiesta di arginare le conversioni dei locali venga accolta, come ci è stato promesso».

«Il valore urbano, sociale ed economico di questi locali – conclude Franco Dall’Aglio – non può essere ignorato: puntare sul commerciale oggi significa non solo cogliere un’opportunità concreta, ma anche scommettere sul futuro stesso della città».

 

A Torino fa tappa il progetto LED Leader Esercenti Donna

Il 9 e il 10 aprile a Torino fa tappa il progetto LED Leader Esercenti Donna, il programma nazionale di mentoring dedicato alle professioniste dell’esercizio cinematografico ideato da ANEC Associazione Nazionale Esercenti Cinema in collaborazione con le proprie diramazioni territoriali. Torino accoglierà il gruppo delle 12 esercenti provenienti da diverse parti d’ Italia per far scoprire loro alcune delle eccellenze piemontesi in ambito cinematografico.

Il programma prevede la visita delle sedi operative di: Film Commission Torino Piemonte che quest’anno compie i 25 anni di attività; ODS Operatori Doppiaggio e Spettacolo per approfondire la sonorizzazione e il doppiaggio audiovisivo; Museo Nazionale del Cinema che conserva un patrimonio di 2 milioni di opere tra film, manifesti, fotografie, apparecchi e che ha la sede espositiva nella Mole Antonelliana.

Il progetto LED è un programma di mentoring nel settore dell’esercizio cinematografico affinché le professioniste possano essere protagoniste dell’innovazione dei processi e delle strategie imprenditoriali, con vantaggi a lungo termine per l’industria cinematografica. Grazie ad attività di mentoring e formazione, LED supporta la crescita personale e professionale di imprenditrici e lavoratrici dell’esercizio cinematografico, contribuisce a colmare il gender gap nella leadership delle imprese dell’esercizio creando maggiori occasioni di networking. Nella classifica mondiale sull’ampiezza del divario di genere realizzata nel 2022 dal WEF, l’Italia occupa la 63esima posizione e il settore dell’esercizio cinematografico registra un numero esiguo di professioniste in ruoli apicali e di rappresentanza. Basti pensare che se in media il personale complessivo delle sale è al 50% femminile, nelle posizioni apicali questa parità si riduce passando al 30%.

Torino è una delle tappe del percorso che ha già previsto e svolto incontri in presenza in occasione delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento e Riccione, alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, agli incontri del cinema d’essai di Lucca, alla Festa del Cinema di Roma e al Festival Internazionale di Cinema e Donne di Firenze.

Per Marta Valsania, segretaria generale Agis-Anec Piemonte – Valle d’Aosta tra le tutor del progetto “Torino è una tappa naturale in questo percorso. Ospitare l’iniziativa nella nostra città, che storicamente ha una forte vocazione cinematografica, significa riconoscere in Torino un punto di riferimento e di avanguardia del settore. La nostra filiera, dalla produzione, alla distribuzione, alla promozione e all’esercizio anche grazie alla grande attenzione che ci ha riservato la Regione Piemonte con importanti misure di sostegno, sta lavorando in maniera coesa e compatta per il raggiungimento di obiettivi comuni nella certezza che il cinema possa essere un importante leva di sviluppo per il nostro territorio”.

Le protagoniste

Le sei allieve della seconda edizione di LED | Leader Esercenti Donne, espressione delle diverse realtà territoriali e tipologie aziendali, sono (in ordine alfabetico): Viviana Bellacicco (UCI Cinemas, Lazio) Regional Operation Manager; Roberta Farneti (The Space Cinema, Lazio) Screen Content Booker; Elisabetta Graziano (Multisala Partenio di Avellino, Campania) Digital Sales Executive; Claudia Placuzzi (Cinema Eliseo di Cesena, Emilia-Romagna) Addetta alle vendite; Chiara Scurati (Cineteca Milano Metropolis di Paderno Dugnano, Lombardia) Assistente Progetti e Valeria Taglioni (Cinema Intrastevere di Roma, Lazio) Addetta polifunzionale con mansioni vice-direttive.

Le sei mentori, oltre a essere figure femminili di riferimento per il settore, sono a loro volta espressione delle diverse realtà, anche territoriali, dell’esercizio e sono elencate in ordine di abbinamento alle allieve: Isabella Cicero (Cinema Teatro Metropol di Corigliano-Rossano, Calabria) Responsabile Amministrativa e Direttrice Artistica; Sara Greco (Cineteatro DB d’essai di Lecce, Puglia) Vicedirettrice; Sandra Campanini (Cinema Rosebud di Reggio Emilia, EmiliaRomagna) Responsabile Ufficio Cinema del Comune di Reggio Emilia; Veronica Savio Boero (The Space Cinema, Lazio) Director Conferencing & Events Manager; Titti Dambra (Multisala Paolillo di Barletta, Puglia) Direttrice; Denise Ciavarella (UCI Cinemas, Lombardia) Regional Operation Manager.

Supervisor è Elisabetta Hoch, Film Booking & Operation Manager del circuito Notorius Cinemas, già allieva nell’edizione 2020-2021 del progetto sovranazionale Women’s Cinema Leadership Programme varato dall’UNIC (Unione Internazionale dei Cinema) e mentore per la successiva edizione 2023-2024.

Ad affiancare Anita Di Marcoberardino, Segretaria regionale ANEC Lombarda e curatrice del progetto per la Presidenza nazionale, le tutor regionali: Laura Giraud, Segretaria regionale ANEC Liguria, Elena Pagnoni, Segretaria regionale ANEC Emilia-Romagna, Francesca Rossini, Segretaria Interregionale ANEC Puglia e Basilicata, Deborah Sapienza, Segretaria Regionale ANEC Sicilia, Marta Valsania, Segretaria Regionale ANEC Piemonte e Valle d’Aosta.