ECONOMIA- Pagina 57

Caritas Torino, aumentano i poveri e il lavoro è sempre più povero

Frutto della bassa crescita economica della Città che da oltre vent’anni cresce meno della media nazionale

Sala strapiena al Centro Congressi del Sacro Volto a ascoltare da chi contro la povertà delle famiglie lavora ogni giorno come la CARITAS , i dati della povertà di Torino . Li ha sintetizzati l’Arcivescovo REPOLE nel suo intervento. Aumentano i poveri , il 53% delle richieste presentate nell’ultimo anno arrivano da nuovi poveri e c’è quasi un terzo di richieste arriva da persone che hanno un lavoro , un lavoro povero cioè. Peccato che ad ascoltare questi dati e le tante belle esperienze di volontariato in una assemblea durata oltre tre ore, non ci fosse un’ Amministratore comunale. Eppure l’Assistenza è il compito principale del Comune. I dati della Caritas come il calo di oltre diecimila esercizi commerciali sono il risultato della bassa crescita della economia torinese che denuncio invano dal 2009. La zona più in difficoltà e’ Barriera di Milano a confermare le denunzie dominicali del Parroco Don Stefano Votta . I dati della Caritas come ha detto il bravissimo Direttore, PierLuigi Dovis, sono sulla media nazionale e quindi sono la conferma di come Torino si collochi a metà della classifica delle Città italiane . Il primo problema per Torino è l’aumento della crescita economica che punti però su una linea di sviluppo medio alto che può arrivare solo dalla industria e dalla innovazione tecnologica. Una linea di sviluppo che punti su settori con salari più alti e con impieghi a tempo indeterminato. L’unico modo per offrire ai giovani studenti che anche a Torino potranno trovare impieghi interessanti e remunerativi. Ecco perché è fondamentale la battaglia sul settore Auto portata avanti dal Governo Meloni che punta a rialzare là produzione di auto nel nostro Paese, così come sarà fondamentale far partire il Centro per la Intelligenza artificiale legato al settore auto e alla mobilità del futuro.  Ma sarà importante sostenere i programmi di crescita delle nostre aziende migliori, dalla Spea alla Dylog e a Replay. Importantissimi saranno gli investimenti nelle infrastrutture, dalla TAV alla Tangenziale sino alla Linea 2 della Metro. Così come sarà importante rilanciare il nostro Aeroporto . Ecco perché le elezioni regionali del prossimo 9 Giugno saranno la occasione per i cittadini di scegliere persone esperte e competenti.

Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

West Rose vince il premio Eccellenze d’Italia 2024 a Sanremo

Due imprenditrici di Orbassano (To) osano affiancare, prime in Italia, il mondo dell’abbigliamento professionale a quello del fashion tradizionale seguendo l’acronimo Lsd: Lavoro, Sostenibilità, Donna

Sanremo ha portato bene a West Rose frutto della creatività Made in Italy di due sorelle capaci di legare gli abiti da lavoro al fashion. L’8 marzo è l’occasione per valorizzare ancora di più quanto raccolto in questo inizio 2024 intenso e pieno di soddisfazioni per le sorelle Claudia e Tiziana Rubioglio, due coraggiose imprenditrici di Orbassano, in provincia di Torino, che in quindici giorni si sono rese protagoniste di due eventi di caratura internazionale come la Milano Fashion Week 2024 (edizione Fall-Winter) e la 74esima edizione del Festival di Sanremo.

Partiamo dalla moda. La passerella organizzata da Yes Brand, in occasione della Milano Fashion Week, ha già dato spazio ad una “prima” assoluta: nel settembre scorso, gli abiti da lavoro sono diventati parte integrante di una passerella della moda milanese, con le divise da estetista, dentista, hair stylist, infermiera ad impreziosire il portamento di 26 modelle con 47 passaggi sul red carpet.

L’esperienza è stata ripetuta domenica 25 febbraio presso il lussuoso Magna Pars Hotel di Milano, con la presentazione di numerose collezioni di brand emergenti, in un evento organizzato da Tiziano Cavaliere per Bros Group Italia, con il patrocinio di Assomoda-Confcommercio Milano.

Le sfilate hanno presentato le collezioni di aziende italiane ed internazionali all’interno di una vera e propria fashion marathon: fra loro anche la West Rose di Orbassano, in questo frangente con la sua linea di moda professionale improntata sull’acronimo Lsd.

Lavoro, Sostenibilità, Donna rappresentano in sintesi il modus operandi di questa impresa femminile giovane e dinamica. Prodotti studiati e specifici per la quotidianità lavorativa, made in Italy e realizzati con materiali tecnici selezionati e adatti a valorizzare la femminilità nel mondo del lavoro. Ma non solo.

«Vogliamo che tutti coloro che indossano una delle nostre uniformi si sentano speciali, unici e alla moda ma allo stesso tempo sicuri e comodi – spiegano Claudia e Tiziana Rubioglio, sorelle titolari della West Rose – con abiti da lavoro che siano eleganti, pratici e che contemporaneamente si adattino e valorizzino il corpo della persona che le indossa. E non solo: ricordiamo che spesso la divisa da lavoro costituisce un’arma efficace anche per prevenire gli infortuni».

Un aspetto importante, che va ben oltre l’aspetto estetico e il design degli abiti da lavoro, visto che la West Rose di Orbassano è uno dei leader italiani del settore abbigliamento professionale Made in Italy: fornisce abbigliamento da lavoro ad attività di tutti i tipi ed in ogni settore aziendale.

«Siamo orgogliose ed emozionate perché è stato davvero un febbraio intenso e denso di riconoscimenti importanti come quello ottenuto a Sanremo, ossia il premio Eccellenze d’Italia – aggiungono le sorelle Rubioglio -. Una “premiere” che ci ha permesso di celebrare degnamente un nuovo stile di abbigliamento professionale che valorizza la femminilità anche sul luogo di lavoro. A nostro parere sicurezza e comfort di un lavoratore passano anche attraverso il suo modo di vestire: le tendenze del fashion comune, del vestire casual, si possono adattare tranquillamente anche alle divise professionali».

Sabato 10 febbraio scorso, infatti, Casa Sanremo ha ospitato le sorelle Rubioglio, che hanno avuto così l’opportunità di raccontare l’esperienza della loro partecipazione alla Milano Fashion Week del settembre 2023: la sera prima, le due imprenditrici orbassanesi erano state premiate per il loro lavoro presso Villa Noseda, sempre a Sanremo, con il premio Eccellenze d’Italia 2024.

Ulteriori informazioni sul sito internet di West Rose

Artigianato in Piemonte, lieve miglioramento occupazionale

Dalla prima indagine trimestrale congiunturale del 2024 emerge un lieve miglioramento nei valori rilevati.

  

Le previsioni circa l’andamento occupazionale vedono un miglioramento nel dato, passando dal –3,50% al –1,96%.

In merito all’ipotesi di assunzione di apprendisti, il saldo rimane tendenzialmente stabile, passando dal –18,88% al –18,34%.

Osservando le previsioni di produzione totale, si nota un lieve miglioramento nel saldo che passa dal –13,11% al –12,34%.

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini, pur registrando una piccola crescita, si mantiene su valori negativi, passando dal –14,68% al –11,47%.

Le proiezioni di investimenti per ampliamenti aumentano dal 7,52% al 8,99%; così come quelle per sostituzioni che passano dal 12,94% al 13,40%; infine, le imprese che non hanno programmato investimenti scendono dal 79,55% al 77,60%.

Migliora lievemente la previsione di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni, che dal –35,67% passa al –32,63%.

Scendono le previsioni di regolarità negli incassi che variano dal 68,94% al 66,84%; aumentano le stime di ritardi, passando dal 30,89% al 32,98%; le previsioni di anticipi negli incassi continuano a rimanere minime passando dallo 0,17% al 0,18%.

“Luci ed ombre emergono dalla prima indagine trimestrale congiunturale del 2024 condotta dal nostro Ufficio studi – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte –anche se si intravede un lieve miglioramento generalizzato nei valori rilevati, registriamo sempre percentuali preceduti dal segno meno. Nel dettaglio le voci che hanno evidenziato una crescita  più marcata, con un incremento di circa 3 punti percentuali, sono quelle relative all’andamento occupazionale che passa da -3,50% a -1,96%, l’acquisizione di nuovi ordini (da -14,68% a -11,47%) e l’acquisizione di nuovi ordini per esportazioni  (da -35,67 a -32,63%). Va sottolineato come, mai come in questo momento, le nostre imprese si trovano ad affrontare numerose sfide, compresa quella delle guerre in atto e della scomposizione e ricomposizione degli equilibri geopolitici internazionali, che hanno concrete e misurabili ripercussioni sul piano economico come la guerra in Medio Oriente. Voglio ricordare che la nostra regione è la quinta più esposta con oltre 4 miliardi di euro di merci esportate via mare attraverso il Canale di Suez e il Mar Rosso.”

“Infatti l’escalation della crisi in Medio Oriente – riprende Felici – sta penalizzando sia i sistemi del made in Piemonte e made in Italy, sia l’approvvigionamento di prodotti essenziali per la trasformazione della manifattura, aggravando la frenata del commercio, per questo è indispensabile mettere in campo tutte le misure, a cominciare dall’attuazione del Pnrr, per alimentare la fiducia e la propensione ad investire delle imprese e scongiurare il rischio di una frenata del ciclo espansivo dell’occupazione”.

“Gli effetti di questo quadro geopolitico – continua Felici – si aggiungono alla stretta monetaria in corso, alla crisi di liquidità, agli esiti negativi dovuti alla frenata del Superbonus con i relativi crediti incagliati nei cassetti fiscali per lavori già eseguiti. Voglio ricordare, ancora una volta, che sono proprio i bonus edilizi ad aver consentito la creazione di lavoro, il rilancio della domanda interna e sono questi che dovrebbero favorire la transizione ecologica del nostro Paese. Sembrano, invece, rientrare alcune emergenze tra cui i costi dell’energia e delle materie prime ma, la difficoltà della logistica e lo sproposito costo del denaro, continuano ad affaticare in particolare il sistema delle piccole e medie imprese.”

“Il supporto a queste realtà -conclude Felici – dovrebbe essere la priorità nell’agenda dei nostri politici, attraverso agevolazioni e incentivi che consentano loro di essere competitivi in un mercato instabile e in trasformazione. Infatti, sul fronte economico, la piccola impresa e l’artigiano hanno tutte le carte in regola per soddisfare consumatori che cercano sempre di più prodotti e servizi di qualità, belli e ben fatti, durevoli, a basso impatto ambientale, unici e distintivi. Forti di questo spazio sul mercato, diventano anche un baluardo della sostenibilità sociale. Infatti, sono realtà ben radicate nei territori di appartenenza. Tutto questo è il “valore artigiano” espresso dalle piccole imprese che crea, trasforma, ripara, rigenera, include, unisce. È la risposta positiva a questo tempo di grande incertezza, ai rischi di disgregazione, alla crisi delle filiere globali.”

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la prima indagine trimestrale congiunturale del 2024 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.

Confindustria incontra i deputati europei e lancia “Fabbrica Europa”

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L’INCONTRO OGGI A TORINO

Si è svolta questo pomeriggio a Torino la presentazione agli Eurodeputati italiani della circoscrizione Nord-ovestdi Fabbrica Europa, il documento che raccoglie le raccomandazioni di Confindustria per un’Europa competitiva. L’Europa, ribadisce il documento, ha un ruolo fondamentale per la vita delle imprese italiane e “Fabbrica Europa” è il risultato di una consultazione capillare con il Sistema Associativo. Le raccomandazioni hanno tutte un unico comune denominatore: rimettere l’industria al centro dell’agenda europea, costruendo una forte politica industriale basata sulle tre declinazioni della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) e supportata da un adeguato livello di investimenti.

Grazie al suo approccio propositivo e concreto, Fabbrica Europa traccia la strada verso il Rinascimento dell’industria europea, vitale per il futuro dell’Unione. Un’industria competitiva è essenziale per mantenere il nostro modello di sviluppo e la coesione sociale. La prossima legislatura a Bruxelles deve mettere al centro una solida strategia industriale europea orizzontale, che faccia da denominatore comune a tutte le altre politiche dell’Ue. Incontri come quello di oggi sono fondamentali per coinvolgere i territori, attraverso un confronto diretto tra imprenditori ed eurodeputati sulle nostre proposte, al fine di raccogliere un ampio consenso che sarà vitale per affrontare le sfide che ci attendono dopo le elezioni di giugno” ha dichiarato nel suo intervento Stefan Pan, delegato del Presidente di Confindustria per l’Europa.

Le prossime elezioni Europee, e per noi anche regionali, sono un passaggio importante, a cui noi imprese vogliamo prestare massima attenzione. Nel prossimo quinquennio ci aspettiamo atti concreti, che abbiano al centro: l’industria, l’innovazione tecnologica e una via alla sostenibilità percorribile, senza strappi a livello sociale. Nei prossimi dieci anni, si spalancano davanti a noi opportunità evidenti. Oltre 20 miliardi di investimenti infrastrutturali, siamo poi decisamente in una posizione d’avanguardia su due settori che oggi sono sulla bocca di tutti: l’intelligenza artificiale e l’energia. C’è poi la gestione della transizione verso la mobilità elettrica fissata al 2035 dall’Europa, un tema cruciale per questa regione su cui ribadiamo la necessità di un approccio di neutralità tecnologica” ha sottolineato il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay.

CHI C’ERA

Dopo il saluto di benvenuto del presidente dell’Unione Industriali di Torino, Giorgio Marsiaj, ad aprire e moderare i lavori, Matteo Borsani, Direttore Affari Europei Confindustria, ha poi preso la parola Fabrizio Spada, Responsabile relazioni istituzionali – ufficio in ltalia del Parlamento europeo. Dopo gli interventi di Pan e Gay è stata la volta degli Eurodeputati italiani della circoscrizione Nord-ovest: Brando Benifei, Mercedes Bresso, Carlo Fidanza, Alessandro Panza, Massimiliano Salini, Irene Tinagli e Patrizia Torino. Hanno partecipato ai lavori anche i membri Consiglio di Presidenza Confindustria Piemonte: Andrea Amalberto, Alberto Biraghi, Laura Coppo, Mariano Costamagna, Barbara Graffino, e Michele Setaro  

Tra le proposte di “Fabbrica Europa” il rafforzamento e l’ampliamento della rete di accordi di libero scambio (FTAs) per assicurarne l’implementazione tutelando gli interessi delle imprese europee. Vanno poi implementate con gradualità e proporzionalità le nuove regole in materia di finanza sostenibile destinate a cambiare profondamente i rapporti commerciali tra le imprese e tra imprese e sistema finanziario, anche giungendo alla definizione di standard semplificati per le PMI. L’Europa, secondo il documento, dovrebbe inoltre dotarsi di una strategia condivisa sul nucleare e dare agli Stati membri chiari indirizzi per la realizzazione di impianti innovativi, che possano in concreto contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione. Va altresì promossa l’economia circolare, tramite un quadro regolatorio chiaro e completo che possa stimolare innovazioni per l’uso efficiente delle risorse produttive. Necessario il rilancio della Capital Markets Union, accelerando l’integrazione dei mercati finanziari europei così da attrarre capitali pazienti da parte degli investitori istituzionali e facilitare l’accesso al mercato dei capitali in particolare da parte delle PMI. È indispensabile poi prevedere misure agevolative per midcap e small midcap, adeguare i criteri di definizione di PMI sulla base dell’inflazione, eliminare vincoli eccessivi per agevolare le grandi imprese e semplificare e velocizzare le procedure IPCEI (Importanti Progetti di Interesse Comune Europeo). Secondo “Fabbrica Europa” poi si dovrà rafforzare il controllo di competitività, lavorando su documenti programmatici, strategie, misure fiscali e accordi internazionali.

Maurizio Scandurra: “Un ‘AutoMotoRetrò’ con i tortellini al posto degli agnolotti”

L’opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ riflette spontaneamente sull’ennesima manifestazione cult persa dal Comune di Torino.

Si è chiusa anche l’Edizione 2024 di ‘AutoMotoRetrò’, marchio made in Torino confluito nel mare magnum di ‘Fiere Parma’. La kermesse si è svolta in parallelo e in contemporanea a ‘Mercante in Fiera’, sommando i visitatori, e creando così un polo unico nel suo genere in Italia ed Europa, capace di attrarre decine di migliaia di appassionati di memorabilia statiche e dinamiche insieme.

Un’organizzazione eccellente sotto il profilo logistico, espositivo e dell’accoglienza ha accompagnato il maxi-evento, creando sana aggregazione sull’onda della passione che si fa emozione e commozione insieme.

Tanti gli stands dedicati al motorismo storico, più leggero che pesante, con vere e proprie punte d’eccellenza irraggiungibiliquali i veicoli perfettamente restaurati in forma conforme alla prima immatricolazione esposti, ad esempio, nell’affollatissimo spazio riservato alla ‘Nuova City Motors’ di Pianezza: con la Famiglia Manzone -squisita! – sempre pronta a regalare sorrisi e informazioni curiose, a testimonianza di un’epoca imprescindibile del passato industriale del nostro Paese.

Stupisce che Torino, capitale del di tutto e di più, anziché preservare quel poco che le resta dei propri tesori, continui invece a prestare il fianco a un’emorragia di opportunità: che appare, e altresì pare, quantomeno, inarrestabile. Come la goccia che, perdendo e pendendo, scava pietre e pavimenti: tanto nelle grotte naturali di impareggiabile fascino, quanto sui di certo meno preziosi, ma pur sempre utilissimi pavimenti domestici del bagnodi casa.

E, per rimanere in metafora, va rilevato che la politica del Comune di Torino, della Giunta e del Sindaco Stefano Lorusso in materia di protezionismo dell’essai motoristico fa davvero acqua da tutte la parti. Un po’ come la famosa carta igienica rotolante con tanto di paffuto Labrador beige al seguito di una celebre réclame tv di qualche decennio fa.

Si continua, a Palazzo, a pensare a regalare chancesimprobabili agli anarchici piuttosto che a trattenere ciò che fa rima con radici e cultura delle stesse e delle essenze del territorio.

Aver fatto scappare a gambe levate in terra emiliana l’ottimo Beppe Gianoglio, Patron di ‘AutoMotoRetrò’ e autentico signore d’altri tempi, è una grave scortesia al garbo e al bon ton propri del Piemonte.

Come consolazione, un buon piatto di tortellini al posto dei classici agnolotti è pur sempre già qualcosa – (culi)nariamenteparlando -, per noi appassionati e collezionisti di mezzi di ieri.

Costretti invece oggi a farci centinaia di chilometri con benzina e pedaggi alle stelle per ritrovare ciò che avevamo sotto casa a portata di piedi, metro, tram, bici, monopattino o bus.

MAURIZIO SCANDURRA

Welcome Tour: turisti e visitatori scoprono Torino accompagnati da guide professioniste

Tour a piedi gratuiti della città, ogni sabato mattina e pomeriggio, in tre lingue. Il Welcome Tour Torino è la nuova iniziativa di Turismo Torino e Provincia in collaborazione con FEDERAGIT Confesercenti e GIA Ascom, realizzata grazie al sostegno della Camera di commercio di Torino, che a partire da sabato 2 marzo offrirà a turisti e visitatori un primo incontro con la nostra città, accompagnati da guide turistiche professioniste.

Gli itinerari permetteranno di conoscere la cultura, la storia e gli aneddoti più interessanti e curiosi di Torino, oltre a presentare le eccellenze produttive del nostro territorio, come i Maestri del Gusto. Un progetto che coinvolge le due associazioni di categoria delle guide turistiche professionistiche, pensato anche per contrastare l’abusivismo della professione.

Ai tour guidati potranno partecipare al massimo 35 persone per ciascun turno (mattina e pomeriggio). Per maggiori informazioni e prenotazioni visitare la pagina www.turismotorino.org/it/esperienze/eventi/la-tua-prima-volta-torino o rivolgersi agli Uffici del Turismo presenti sul territorio.

TORINO CLICK

Portalettere cercansi in provincia di Torino

In provincia di Torino Poste Italiane cerca portalettere da inserire nel proprio organico. I candidati saranno assunti con contratto a tempo determinato e si occuperanno della distribuzione di corrispondenza e pacchi nel territorio in relazione alle specifiche esigenze aziendali.

Per poter presentare la propria candidatura è sufficiente inserire il proprio curriculum vitae sulla pagina web del sito istituzionale di Poste https://www.posteitaliane.it, nella sezione “Carriere” dedicata a “Posizioni Aperte”.

Tra i requisiti richiesti per la candidatura c’è il possesso di un diploma di scuola media superiore o diploma di laurea, anche triennale e patente di guida in corso di validità idonea per la guida dei mezzi aziendali.

Terziario torinese stabile tra inflazione e aumento dei costi

IL FOCUS DI ASCOM

Stabilità è la parola d’ordine delle 124 mila imprese del terziario torinese, che hanno affrontano l’ultimo trimestre del 2023 senza particolari variazioni rispetto al precedente e guardano ai primi mesi del 2024 all’insegna della continuità. L’andamento è diversificato tra imprese del turismo e ristorazione, che proseguono l’andamento positivo, e il commercio, soprattutto no food, che, al contrario, continua a soffrire. È quanto emerge dall’indagine trimestrale realizzata da Ascom Confcommercio Torino e provinciain collaborazione con Format Research sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi del Torinese nel periodo da ottobre a dicembre 2023, con outlook sul 2024.

«In un momento storico di incremento nelle cessazioni delle attività del terziariosottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – e di settori che viaggiano a velocità opposte, le imprese affrontando sfide senza precedenti che richiedono un approccio innovativo e sostenibile per garantire non solo la sopravvivenza ma anche lo sviluppo futuro. Il nostro compito non è solo quello di rappresentare le imprese, ma di essere il faro che guida verso la trasformazione e l’adattamento alle nuove realtà di mercato. Le strategie e le iniziative che spaziano dall’innovazione alla digitalizzazione, dalla formazione al marketing, dalle collaborazioni creative alla sperimentazione, sono le leve che consentono alle imprese di passare dalla semplice resilienza a un’autentica crescita. Ascom si impegna nella promozione di questi strumenti vitali e persiste nella richiesta di una politica commerciale coerente e robusta. Uno degli obiettivi chiave è l’equiparazione fiscale tra le grandi piattaforme di e-commerce e le attività online gestite dai singoli imprenditori: stesse regole, stesso mercato. In un momento in cui diversificare è un must le medesime regole per l’ecommerce sono una battaglia di identità».

Migliora lievemente alla fine del 2023 la fiducia delle impresenell’andamento dell’attività: il 78% degli intervistati ritiene che l’ultimo trimestre dell’anno sia stato ‘uguale’ (47%) o ‘migliore’ (31%) del precedente con un indice di fiducia di 54 punti, superiore di 5 punti alla media nazionale. Indice che sale a 67 per la ricezione turistica e al 63 per la ristorazione. L’outlook per l’inizio del 2024 presenta un andamento analogo.

Stabilità nei ricavi per quasi il 50% delle imprese, con un indice pari a 49 punti, analogo al trimestre precedente e previsto identico nel primo trimestre 2024.

Stabile anche l’occupazione per l’86% delle imprese, in maniera trasversale a tutti i settori. Per l’inizio dell’anno non si prevedono particolari cambiamenti, mentre i leggerissimi miglioramenti riscontrati nei costi praticati dai fornitori delle imprese, non contribuiscono ad alleviare la situazione di criticità delle imprese. Di fatto, anche per il 2024, gli imprenditori auspicano un mantenimento dello stato attuale, scongiurando un peggioramento.

Non migliora del resto né alla fine del 2023 né in prospettiva nei primi mesi del 2024 la capacità delle imprese di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario e peggiora ancora la situazione relativa alla domanda e offerta di credito. La percentuale delle imprese del terziario che hanno chiesto credito alle banche negli ultimi tre mesi del 2023 è ulteriormente diminuita: erano il 25% a settembre sono il 18% a dicembre; il 56% ha visto accogliere interamente la propria domanda, contro il 60% di settembre.

Il 63% delle imprese ha fatto richiesta di credito per esigenze di liquidità e cassa, solo il 20% per effettuare investimenti e il 17% per la ristrutturazione del debito. Il dato delle imprese torinesi che hanno chiesto credito per fare investimenti è inferiore rispetto al dato medio nazionale.

«I dati sulle motivazioni per l’accesso al credito – commenta il direttore di Ascom Confcommercio Torino e provincia Carlo Alberto Carpignanoevidenziano come, rispetto al trimestre precedente, quadruplichi la percentuale di imprese che chiede credito per ristrutturare il proprio debito, mentre si riduce da un quarto ad un quinto la percentuale di imprese che vogliono fare investimenti. Quasi due imprese su tre vanno in banca per esigenze di liquidità. Sicuramente si tratta di un effetto indotto dall’inflazione, ma registriamo anche l’effetto delle scadenze dei finanziamenti erogati durante l’emergenza Covid: rimborsare il capitale sta diventando difficile in questo contesto. Occorre che il sistema bancario metta a disposizione prodotti di ristrutturazione del debito prima che le rate di capitale vadano impagate dalle Imprese, per evitare effetti ancora più negativi sulle centrali rischi».

FOCUS

Il commercio al dettaglio torinese e il cambio di abitudini nei consumi nel biennio 2022/23 rispetto al 2019/21

La clientela diminuisce e acquista meno

Negli ultimi due anni rispetto al periodo pre-covid le imprese del commercio al dettaglio torinesi hanno visto diminuire i flussi della nuova clientela. Il ricambio tra nuovi clienti e clienti storici è fortemente rallentato: i clienti sono sempre gli stessi e quindi “man mano di meno”. Secondo il 57% delle imprese i consumatori negli ultimi due anni, rispetto al periodo precedente hanno ridotto gli acquisti sia in volume, sia in valore. Si acquista di meno e si punta al prodotto meno caro.

Le cause

È stata soprattutto l’inflazione con la conseguente riduzione del potere di acquisto ad aver provocato la riduzione dei comportamenti di acquisto dei consumatori stessi.

Le cause delle modifiche nei comportamenti di acquisto sono note:per il 55% delle imprese è da imputare alla riduzione del reddito, e quindi della capacità di spesa; per quasi il 40% pesa la predilezione per acquisti online, per il 36% la causa sta nell‘aumento dei prezzi e per il 26% nella necessità di risparmiare.

L’impatto sul commercio al dettaglio

La modifica dei comportamenti d’acquisto dei consumatori ha comportato per oltre la metà delle imprese (57%) una riduzione sia delle vendite sia dei ricavi. Inoltre, il 42% delle imprese ritiene che i consumatori acquistino con minore frequenza rispetto al periodo precedente. Una piccola parte, il 12%, non ha riscontrato conseguenzea seguito della riduzione dei consumi. Il 68% delle imprese si è vista costretta ad intervenire sugli investimenti in programma nel 2023 e nel 2024.

Quasi quattro imprese su dieci, inoltre, hanno registrato una riduzione dei margini e delle liquidità. Quasi un quarto delle imprese dichiara difficoltà finanziarie. Il 20% circa è stata costretta ad una riduzione delle scorte e degli assortimenti.

Tuttavia, nonostante l’inflazione montante, solo un terzo delle imprese hanno realmente aumentato i prezzi in proporzione agli aumenti subiti a loro volta dai fornitori. Il 25% non ha ritoccato i listini di vendita.

Le strategie delle imprese

A fronte di tale situazione, le imprese hanno messo, o stanno mettendo, in campo diverse strategie per mantenere o acquisire nuovi clienti.  Il 78% delle attività intervistate ha puntato sulla diversificazione dell’offerta, il 46% ha introdotto il canale di vendita online e il 15% ha in programma di farlo. Tra quanti avevano già l’e-commerce, il 55% ha intensificato l’utilizzo del canale on line e un ulteriore 11% pensa di farlo prossimamente. Ancora molto presente, il ricorso a sconti promozionali al di là dei saldi per il 47% delle imprese.

Scarsa la fiducia nelle possibilità offerte dal marketing e dalla comunicazione, con il 76% delle imprese che non intende implementare la formazione del personale in queste discipline, e il 66% che non farà investimenti in pubblicità.

Un quarto delle imprese, infine, persegue la via delle riduzioni dei costi di impresa e il 39% cerca nuove fonti di finanziamento.

“Parla con me”: una puntata dedicata alla sostenibilità

Trasmissione condotta da Simona Riccio

 

Giovedì 7 marzo, alle 18, torna in diretta “Parla con me”, trasmissione diretta da Simona Riccio, Social Media Manager & Agrifood specialist , che presenterà Luca Talotta, giornalista, influencer e docente quale ospite.

La trasmissione si intitolerà “Sfide globali, soluzioni locali: Luca Talotta racconterà la sua visione” e si concentrerà su tematiche cruciali quali la sostenibilità,  l’innovazione nel settore automobilistico e l’importanza della comunicazione aziendale. La puntata si propone di esplorare le sfide globali che i settori automobilistico, agricolo e industriale affrontano,  includendo tematiche quali l’inquinamento atmosferico,  l’esaurimento delle risorse naturali e la necessità di ridurre l’impatto ambientale provocato dalle attività produttive.

Verranno delineate soluzioni locali capaci di mitigare queste sfide in modo  efficace e ecosostenibile. Si discuterà di pratiche di sostenibilità, innovazioni tecnologiche e strategie di comunicazione volte a promuovere una maggiore consapevolezza  a livello globale,  promuovendo la transizione verso un’economia più verde e sostenibile.

Luca Talotta condividerà  la sua vasta esperienza e visione riguardo all’importanza crescente della sostenibilità  nel contesto dei veicoli elettrici, ibridi e delle iniziative green nel settore automobilistico.  Discuterà l’evoluzione dei mezzi di trasporto verso pratiche più sostenibili e la necessità da parte delle aziende,  evidenziando l’importanza di coinvolgere gli influencer, di avere una comunicazione più efficace.

‘Parla con me’ sarà trasmesso in diretta sulla pagina Linkedin top Voices e Facebook di Simona Riccio, oltre al canale Youtube di Parla con me.

La missione di Parla con me si estende al coinvolgimento dei giovani, promuovendo un cambio generazionale in un mondo che richiede consapevolezza e sostenibilità.

 

MaraMartellotta

Sviluppo turistico in montagna e collina con i nuovi fondi regionali

Bando da oltre 5 milioni di euro sulle infrastrutture turistiche in montagna e in collina

 

Proseguono gli interventi della Regione Piemonte a favore delle zone montane e collinari e dello sviluppo turistico. Sul bollettino ufficiale del 29 febbraio è stato pubblicato il bando 2024 da 51400000 mila euro sulle infrastrutture turistiche.

“Con questa misura intendiamo favorire il turismo outdoor, che è un’opportunità per il Piemonte e rappresenta un importante elemento di attrazione – affermano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Vicepresidente ed assessore alla montagna Fabio Carosso.

Sono interventi che rientrano  in una strategia strutturale di rafforzamento e valorizzazione della montagna che in questi anni abbiamo portato avanti con convinzione.  Ricordiamo i bandi per la residenziali in montagna, le botteghe dei servizi, le green communities che in questi anni hanno trasferito risorse a favore della montagna piemontese”.

Gli investimenti saranno possibili nelle zone di collina e montagna comprese nelle aree B C1 C2 e D. Rimangono escluse le zone di collina e montagna  comprese nego areali A (quindi riferibili alle aree urbane e periurbane). In complesso sono coinvolti 900 tra comuni collinari e di montagna.

 

Mara Martellotta