Le stazioni di Dora e Zappata devono essere completate per quanto riguarda l’ impiantistica e il collegamento agli accessi. Mancano ancora 65 milioni di euro che dovevano essere forniti dal Pnrr a fine 2026. Ma l’assessora alla Mobilità di Torino, Chiara Foglietta ha reso noto che invece manca una data certa per la loro realizzazione perché i lavori sono stati eliminati dal Piano. La stazione Dora sul Passante Ferroviario avrebbe circa 1,4 milioni di passeggeri ogni anno, invece Zappata circa 1,7 – 1,9 milioni.
30 anni con i marchi del Gruppo Barilla per uno dei poli d’eccellenza del settore bakery e casa di alcuni dei prodotti da forno più amati dagli italiani, dagli Abbracci Mulino Bianco ai Ringo Pavesi. Diventato parte del Gruppo Barilla nel 1994, lo storico stabilimento produttivo di Novara nasce nel 1953 con i prodotti Pavesi ed è arrivato oggi a sfornare oltre 55mila tonnellate di prodotti di qualità che arrivano ogni anno sulle tavole degli italiani.
Qui convive anche la tradizione italiana di Mulino Bianco, con i suoi Abbracci, Nascondini, Cuor di Mela, Baiocchi, e la golosità del mondo Pavesi: Gocciole, Pavesini, Togo e Ringo. Prodotti “pop” da sempre amati dai giovani, usciti da un centro che si conferma d’avanguardia, contribuendo allo sviluppo e al benessere del territorio di Novara.
Lo stabilimento è cresciuto negli anni per personale e oggi dà lavoro a oltre 334 persone Barilla di 12 nazionalità diverse, avendo assunto negli ultimi 5 anni 65 persone a tempo indeterminato. Un centro produttivo d’eccellenza, guidato dalla Direttrice Federica Massari che lavora nel Gruppo da 15 anni e che oggi dirige lo stabilimento di Novara dove 2 manager su 3 sono donne. Un dato che testimonia l’impegno di Barilla nella valorizzazione del talento femminile e nella promozione della leadership sul posto di lavoro: esempio di come in Barilla le capacità e le competenze siano alla base della crescita delle persone.
“Siamo impegnati quotidianamente a investire in innovazione, integrando al nostro lavoro il progresso scientifico senza mai allontanarci dalla tradizione che caratterizza i nostri prodotti da forno. Attraverso i biscotti raccontiamo una storia di esperienza, passione e gusto. A Novara, così come in tutto il Gruppo Barilla, al centro ci sono le persone con le loro competenze e diversità, che rappresentano un valore unico” – racconta Federica Massari, Direttrice Stabilimento Barilla di Novara – “Lo stabilimento è un polo d’eccellenza del mondo del bakery ed è fonte di orgoglio poter contribuire alla crescita e all’economia di un territorio che non smette mai di credere nel valore dell’industria e che, per noi di Barilla, è casa”.
E’ stata presentata oggi a Torino Ai4Industry, la fondazione nazionale dell’intelligenza artificiale e luogo di ricerca applicata soprattutto all’automotive e all’aerospazio che avrà sede nel capoluogo piemontese
Al Museo del Risorgimento sono intervenuti i ministri dell’Economia Giorgetti, delle Imprese e Made in Italy Urso e dell’Università Bernini, con il presidente della Regione Cirio e il sindaco della città Lo Russo
Nella cosiddetta “farfalla”, lo stabile accanto al grattacielo della Regione creato per ospitare convegni ed eventi sarà ospitata la sede provvisoria.
“Ai4Industry nasce nell’ecosistema italiano dell’intelligenza artificiale e nelle divisione internazionale del lavoro innovativo – commenta Fabio Pammoli, docente di Economia al Politecnico di Milano, che presiederà la fondazione – Rappresenterà l’Italia e dovrà dialogare con i giganti. I direttori e i ricercatori che lavoreranno qui devono sapere che troveranno tutte le condizioni per sviluppare proprie attività. Sarà presentato un piano industriale”
Entro 3 anni le entrate da risorse esterne della fondazione devono essere pari al fondo di dotazione dello Stato, che ammonta a 20 milioni; entro 5 anni i proventi da collaborazione industriale dovranno superare la dotazione del fondo statale.
La fondazione sarà subito operativa, con uno staff tra le 200 e 300 persone.
Alla ricerca della sostenibilità: è l’imperativo dei nostri tempi. Arriva così in Piemonte una nuova e importante dotazione finanziaria che si aggiunge a quella già stanziata con il primo bando aperto ad aprile 2023 a sostegno dell’agricoltura biologia, con un finanziamento di 16 milioni e 200 mila euro.
L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha pubblicato il bando 2024 per la presentazione di domande di aiuto per la conversione all’agricoltura biologica e il mantenimento delle pratiche di produzione biologica, intervento SRA29 del Complemento di sviluppo rurale 2023-2027. La dotazione finanziaria è di 34 milioni e 950 mila euro per 5 anni, il bando scade il 15 maggio (come indicato dal Ministero dell’agricoltura) ed è pubblicato sul sito della Regione Piemonte al link https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-pagamento-al-fine-adottare-mantenere-pratiche-metodi-produzione-biologica-sra29
E’ il secondo bando aperto a favore del biologico, all’interno della programmazione del Csr del Piemonte.
“Con questo strumento continua l’impegno della Regione nel sostenere le aziende piemontesi che hanno scelto le coltivazionia basso impatto ambientale. Una scelta non sempre facile da parte degli agricoltori che devono rispettare parametri rigidi e affrontare maggiori costi di produzione ma che risponde a un comparto in crescita, dovuto ad un maggiore interesse da parte dei consumatori ai prodotti biologici”, dice l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.
La cifra che pagherà la Regione è di un milione e mezzo per i maxi-conguagli ricevuti dagli inquilini delle case Atc. Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte e Maurizio Marrone (nella foto), assessore regionale alle Politiche sociali, lo hanno annunciato durante un sopralluogo tra i palazzi popolari di corso Cincinnato, a Torino in zona Lucento. La decisone è stata presa a seguito della protesta di alcuni mesi fa in corso Dante, davanti alla sede di Atc. Qui gli inquilini avevano mostrato bollette con cifre da capogiro tra i 2 e i 5mila euro che non erano mai state recapitate ai destinatari tra il 2016 e il 2022. «Abbiamo risolto il problema di queste famiglie che erano incolpevoli, non morose. E chi governava in quel periodo non ha fatto quello che avrebbe dovuto fare», hanno detto Cirio e Marrone. I residenti non dovranno anticipare denaro per risanare la situazione economica.
Celebrati gli 80 anni di Coldiretti
Le bandiere e i labari delle sezioni Coldiretti della provincia di Torino tutti sul palco tra gli applausi commossi e orgogliosi di generazioni di agricoltori. La Federazione provinciale di Torino ha celebrato con un evento gli 80 anni di Coldiretti, serata cui hanno partecipato centinaia di soci di tutta la provincia.
Il più grande sindacato agricolo italiano ed europeo, fondato nel 1944 dal piemontese Paolo Bonomi, ha svolto manifestazioni pubbliche in tutto il Paese per festeggiare un compleanno che ha voluto essere soprattutto un grande appuntamento sindacale per rilanciare le battaglie che impegneranno gli agricoltori italiani nei prossimi mesi, a partire dalla petizione europea contro l’importazione di falsi prodotti nazionali venduti sottocosto e che di italiano hanno solo il nome.
Nel corso dell’iniziativa sono intervenuti il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici; il direttore Andrea Repossini; il responsabile fiscale Guido Cartaino; il ricercatore del Dipartimento di Scienze agrarie e alimentari dell’Università di Torino, Davide Biagini; la responsabile provinciale e regionale di Coldiretti Giovani Impresa Claudia Roggero; la responsabile provinciale Donne Coldiretti, Mirella Abbà; il responsabile provinciale e regionale del Movimento pensionati, Sergio Barone; l’amministratore delegato di Filiera Italia e responsabile nazionale mercati, Luigi Scordamaglia.
Tutti hanno chiamato alla mobilitazione gli oltre 13mila soci torinesi di Coldiretti per vincere la battaglia cruciale contro il falso Made in Italy alimentare, per contrastare l’iper indebitamento delle imprese agricole chiamate a fare investimenti di innovazione e di resistenza al cambiamento climatico.
«Coldiretti – ha ribadito Bruno Mecca Cici guardando alle prossime elezioni regionali ed europee – non farà sconti alla politica, soprattutto alla politica regionale. È vero che abbiamo scelto di portare le nostre battaglie in Europa, dove si prendono le decisioni più importanti per il futuro dell’agricoltura. Ma è in Regione che queste politiche vengono interpretate e troppo spesso attuate con indirizzi che danneggiano le imprese agricole e con queste la stabilità sociale e il presidio ambientale dei territori. Non faremo sconti a nessuno. Coldiretti chiede rispetto per l’agricoltura e coerenza da parte di chi, a parole, dice di difendere il lavoro e il reddito degli agricoltori ma poi mortifica le nostre imprese con scelte scellerate».
Coldiretti Torino continua in tutti i territori con la raccolta firme per la petizione contro il falso cibo Made in Italy contrassegnata dall’hashtag #nofakeinitaly.
Su proposta del vice presidente ed assessore alla montagna Fabio Carosso, la Giunta regionale ha approvato il bando 2024 per la realizzazione di reti primarie e sottoservizi nelle borgate situate in aree montane. In totale, sono 7 milioni di euro (circa 2,8 milioni di cofinanziamento comunitario, 2,9 di cofinanziamento statale, 1,2 milioni di cofinanziamento regionale)
Si tratta dell’intervento “Investimenti in infrastrutture per l’agricoltura e per lo sviluppo socio-economico delle aree rurali” previsto nell’ambito del CSR, Complemento per lo sviluppo rurale 2023-2027, la cui finalità è proprio sopperire alla carenza di quei servizi essenziali per le aree rurali e colmare il gap infrastrutturale con gli ambiti urbani.
Gli aiuti verranno concessi per interventi di realizzazione, adeguamento ed ampliamento delle reti di distribuzione dell’energia elettrica, del gas naturale, dell’illuminazione pubblica, delle infrastrutture telefoniche e per gli interventi di realizzazione, adeguamento ed ampliamento delle reti di accesso alla connettività in banda ultra-larga.
“Con questo ulteriore provvedimento- sottolinea il vice presidente Carosso- la Regione continua ad investire nelle infrastrutture nelle aree montane, con l’obiettivo di renderle sempre più fruibili e vivibili in ogni periodo dell’anno e non solo per il turismo estivo ed invernale.”
Il bando viene pubblicato sul sito della Regione Piemonte.
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La data sarà domenica 12 maggio 2024. E’ l’attesa per il ritorno della prestigiosa e quasi “maggiorenne” “Mostra dell’Artigianato degli Antichi Mestieri di Bosconero”. Un evento che ha radici ben salde, con una storia di ben 16 anni alle spalle, dedicata a mettere in luce le numerose realtà artigianali del territorio. Un momento per offrire loro un palcoscenico per farsi apprezzare e conoscere. Quest’anno ci sarà anche un super ospite: “To Tag”, la mascotte Ufficiale dei FISU World University Games Winter Torino 2025. Organizzata con passione e un grande impegno dal Comune di Bosconero, la manifestazione si è affermata nel corso degli anni come un appuntamento di rilevanza regionale, area Nord Ovest. La giornata sarà un tripudio di botteghe aperte e spettacoli di strada, arricchita da cantieri tematici dedicati al suono, ai sapori e alla scultura, offrendo un’esperienza coinvolgente per i visitatori di ogni età. Dopo il successo delle sedici edizioni precedenti, il Canavese si prepara ad accogliere la 17° edizione di questa kermesse, diventata negli anni una pietra miliare nel panorama degli eventi regionali. Decine e decine di bancarelle daranno vita a un serpentone variopinto, esponendo con orgoglio i prodotti dell’artigianato del territorio. La manifestazione non si limiterà solo a ciò: i visitatori potranno deliziarsi con prodotti tipici dell’enogastronomia locale e assistere a spettacoli musicali dal rock al pop, senza dimenticare qualche brano jazz. Un’attrazione originale sarà la mostra dei trattori e auto d’epoca. Sicuramente offrirà uno sguardo affascinante sul passato, infatti nell’esposizione si potrà ammirare qualche pezzo di una collezione privata unico in Europa. Per le famiglie è prevista un’animazione appositamente pensata per i più piccoli, esibizioni equestri per una nuova esperienza con piccoli cavalli. Artigiani di eccellenza, produttori – dal miele al vino, fino ai frutti di bosco – artisti e scuole professionali, quest’ultime da diverse regioni, tra cui la vicina Valle D’Aosta, Liguria e Lombardia. Tutte queste realtà si uniranno per festeggiare l’Artigianato e i prodotti tipici del territorio Canavesano. Il programma dettagliato include una serie di eventi dedicati al “saper fare”, con la conferma dei percorsi tematici tradizionali: cantieri delle sculture, sei sapori e dei suoni. Inoltre verrà allestita la nuova sezione “Arte e Natura”, dedicata ai vivaisti, biologico e bioedilizia, ampliando ulteriormente l’offerta di questa 17° kermesse. La soddisfazione per il successo dell’edizione precedente è palpabile, come dichiarato dalla sindaca Paola Forneris: “Siamo estremamente soddisfatti – Comune e organizzatori – dell’affluenza della scorsa edizione, abbiamo constatato un notevole afflusso durante tutto l’arco della giornata.” L’ingresso alla manifestazione rimane completamente gratuito, favorendo tutti coloro intenzionati a partecipare a questo momento di aggregazione al fine di celebrare tutto ciò che ruota intorno all’Artigianato. Per ulteriori informazioni sulla giornata è possibile contattare i numeri 0119889616 – 0119889372 oppure scrivere a comune@bosconerocanavese.it.
Area sosta Camper più vicina “La sosta del re”, attrezzata con camper service, via Medici del Vascello 7 Druento(To). A pochi passi dalla Reggia di Venaria. 13 chilometri da Bosconero.