COMMENTARII di Augusto Grandi / Carlo Bonomi, scelto come prossimo presidente di Confindustria ma non ancora alla guida della confederazione, ha chiarito subito che tutto deve cambiare.
Suscitando le proteste dei seguaci di Vincenzo Boccia – a partire da Licia Mattioli, avversaria di Bonomi, pesantemente sconfitta – che vorrebbero continuità, magari nell’assegnazione delle poltrone.
Cambiare, dunque, ma non si sa ancora come. Bonomi ha protestato contro il clima anti industriale che si respira in Italia. Verissimo, ma un briciolo di autocritica non farebbe male. Difficile pensare ad un clima diverso quando sono stati gli industriali a battersi per affidare il governo al grigiocrate Monti ed alla sua banda. Ce lo chiedeva l’Europa e ce lo imponevano gli industriali. Qualcuno ricorda il famigerato “Fate presto”?..
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Bonomi: ora si cambia. Giusto. Purché seguendo Olivetti e non De Benedetti
“In tempi di emergenza da Covid 19 – spiega Giorgio Primerano (nella foto), docente di Filosofia e Scienze Umane presso il Liceo Regina Margherita di Torino e di Pedagogia presso l’Università del Piemonte Orientale – la scuola può ribadire il suo ruolo essenziale nell’accompagnare gli studenti non soltanto nelle diverse fasi di apprendimento, ma anche nell’aiutare loro a decifrare meglio la realtà che stanno vivendo”.
“In questi tempi di emergenza – spiega il professor Primerano – l’insegnante non deve valutare le competenze digitali dell’allievo, ma valutarne le competenze interdisciplinari, critiche e argomentative. Ovviamente la scuola deve, da sempre, essere il luogo delle “pari opportunità”, e l’uso delle piattaforme digitali per la didattica rischia, sicuramente, di negare l’accesso alla scuola da parte di alcune fasce della popolazione. Pensiamo ai ragazzi/e che vivono in situazioni svantaggiate dal punto di vista economico, in famiglie che, magari, non possiedono dispositivi informatici adeguati o non dispongono dell’alfabetizzazione necessaria per usare le nuove tecnologie”.
La pandemia in atto sta avendo, infatti, una diffusa propagazione ai diversi settori dell’economia. Il settore turistico, e tutte le sue filiere, sono al momento tra i più colpiti per un azzeramento della domanda di servizi turistici.
“Ancora una volta il CAAT – precisa il suo Presidente, l’ingegner Marco Lazzarino – ha dimostrato di “avere un cuore grande”, con la donazione effettuata a favore dell’ iniziativa TORINO SOLIDALE, che costituisce la rete di solidarietà promossa dal Comune di Torino per le fasce di popolazione più in difficoltà dal punto di vista economico, in questa epoca di emergenza sanitaria da Covid 19″.

In base al ‘Protocollo di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nei cantieri edili’, sono ripresi i lavori per i prolungamenti sud, Lingotto-Bengasi, e ovest, Collegno-Cascine Vica, della linea 1 della metropolitana torinese