ECONOMIA- Pagina 439

Pensare al dopo. Ora

Un intelligente, e dotto, intervento di Alberto Negri sul Manifesto ricorda gli effetti della peste medievale sull’economia e sul lavoro dell’epoca.

Una strage che portò alla morte del 35/40% degli europei ma che garantì, ai sopravvissuti, un deciso miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, con un incremento delle retribuzioni (non solo in Europa)…

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Pensare al “dopo”. Ora. Perché andrà tutto bene solo a chi anticipa il cambiamento

Le vignette di Mellana

La vignetta importante di oggi è quella che disegnò Adolphe Willette agli inizi del ‘900

Come si noterà nulla è cambiato da allora. Gli altri (lo straniero in genere ma anche i veneti, i siciliano, ecc…) sono visti come un unico corpus che si muove e agisce come un solo individuo. A volte secondo quello che a noi fa piacere a volte quello che fa dispiacere.
Pertanto parliamo di cinesi, inglesi, francesi, tedeschi, islamici, ecc.. affibbiando a loro le colpe e le responsabilità magari di un solo idiota (come quel medico inglese tal  Christian Jessen che dice che stiamo a casa perché siamo un popolo-appunto- di pigri).  Quindi se questo coglione dice che siamo pigri, tutti gli inglesi sarebbero coglioni … Pertanto se un giornale francese sputazza sulla nostra pizza tutti i francesi sono figli di…. I cinesi (tutti ovviamente) erano degli untori sino a due giorni fa e ora sono (tutti ovviamente ) da benedire perché ci mandano gli aiuti. Pare che al mondo non esistano più due cose: i Governi e le responsabilità individuali. E invece esistono tutte e due ed esistono solo loro.
Chi, per calcolo politico, le confonde e le annega nel corpo di un popolo è sostanzialmente un pericoloso guerrafondaio molto più pericoloso di un qualunque virus.
Claudio Mellana

Intesa Sanpaolo: in banca solo su appuntamento

La continuità operativa è assicurata dalla filiale online e dalla piattaforma di home banking. Sportelli automatici e bancomat continueranno a mantenere la consueta operatività e accessibilità

 Intesa Sanpaolo rende noto che, nell’assicurare la tutela del proprio personale e il costante presidio dei servizi alla propria clientela,  sarà possibile accedere alle filiali del Gruppo esclusivamente su appuntamento.

Per i clienti sarà possibile richiedere l’appuntamento telefonicamente, per le sole operazioni indifferibili e non altrimenti eseguibili attraverso i canali diretti e digitali della banca, come gli sportelli automatici, la filiale online (telefonica) e la piattaforma di home banking. Come già comunicato in data 12 marzo 2020, la tutela delle nostre persone, nel rispetto della garanzia della continuità e qualità del servizio, è una delle priorità di Intesa Sanpaolo anche in questa delicata fase di emergenza. Per questo motivo, invitiamo pertanto i clienti a verificare, attraverso il numero verde 800.303.303 (dall’Italia) e +39.011. 8019.200 (dall’estero) o sul sito internet www.intesasanpaolo.com, l’effettiva esigenza di recarsi in filiale per le operazioni che necessitano di svolgere.

Salvare l’anno scolastico con Westudents. Se le istituzioni si svegliano…

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Salvare l’anno scolastico con WeStudents. Se le istituzioni si svegliano..

La Regione ringrazia Lavazza per la donazione di 10 milioni

“Un grazie di cuore a Lavazza per questo gesto di profondità generosità, che rappresenta per noi e per tutti i piemontesi un grande abbraccio e un sostegno enorme in uno dei momenti più difficili che la nostra comunità abbia mai affrontato”

Così il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi esprimono il grazie della Regione Piemonte a Lavazza per i 10 milioni di euro donati oggi al territorio, 6 dei quali versati sul conto della Regione Piemonte istituito per le donazioni a sostegno dell’emergenza sanitaria coronavirus.

Da “Il Milione” di Marco Polo al Coronavirus

Un viaggio a ritroso nel tempo ci riporta al fantastico viaggio di Marco Polo fino all’attuale contagio e alla nuova gaffe di Christine Lagarde della BCE (Banca Centrale Europea)

Tutti conoscono il libro “Il Milione”” di Marco Polo e moltissimi lo hanno letto o ne hanno visto  uno dei tanti film che ne sono stati tratti.

Le memorie dei suoi viaggi attraverso l’Asia e la via della seta, nonché le cronache del Catai (Cina) di cui fu alto funzionario (nonché amico dell’imperatore), vennero dettate a Rustichello da Pisa (suo compagno di cella) che le trascrisse nella lingua franco-veneta di allora, ma di difficile comprensione oggi. Dal carcere dove fu rinchiuso a Venezia, per tre anni, a partire dal 1296 , parte l’epopea di un mondo sconosciuto e affascinante e per la prima volta si parla della Via della Seta. Il viaggio nell’allora Catai durò dal 1271 al 1295. Ventiquattro anni densi di scoperte, di conoscenze, nuovi saperi e nuovi sapori.

L’Europa di quel tempo scoprì il Celeste impero venendo, per la prima volta, “contaminata” da seta, polvere da sparo, carta, bussola, carte geografiche e spaghetti, ma dopo arrivò anche la peste, il contagio portato dai tartari e avvenne la prima “globalizzazione”. Cristoforo Colombo, sempre per raggiungere la Cina di Marco Polo, ma per una via più breve, scoprì l’America e da allora cambiò nuovamente la storia del mondo. La copia del Milione che recava con sé, durante la traversata, non lo portò nelle Nuove Indie, ma nel nuovo Mondo.
A settecento anni di distanza dal primo viaggio di Marco Polo una nuova contaminazione arriva dalla Cina.

Nuovamente il mondo cambia (stavolta in peggio) e l’Unione europea e il fantasma Europa, dimentica dei suoi grandi fondatori, è il simulacro di allora e non riesce a gestire il contagio, se non in ordine sparso, Paese per Paese. L’Europa sta alla finestra ad aspettare che tutto finisca e Christine Lagarde della Banca Centrale Europea, in mondo visione, lancia la sua più grande corbelleria ed epica gaffe.  Praticamente uno gnomo!!! Per contro, chissà se la Cina – con la sua nuova contaminazione – non dia la stura anche al “Nuovo Rinascimento” italiano?
Fra le stranezze che ci riserva la vita, un nuovo rapporto può nascere nello scambio Italia e Cina. Come in tutti i gialli, il finale è incerto e non prevedibile.

Tommaso Lo Russo

Bus e treni regionali, servizi ridotti

Piano di riduzione di bus e treni regionali completato. Tutte le aziende piemontesi del Trasporto Pubblico Locale hanno attivato la riduzione dei servizi annunciata venerdì scorso dalla Mobility Emergency Unit, l’unità di lavoro costituita da Regione Piemonte, Agenzia della mobilità piemontese, Trenitalia e GTT  per fronteggiare l’emergenza coronavirus

Dopo Trenitalia e GTT anche tutte le aziende di trasporto locale hanno rimodulato i servizi in base alle effettive esigenze del territorio. «La frequentazione dei mezzi è precipitata con riduzioni anche del 97% – sottolinea l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi -.  È impressionante, ma è un dato positivo, perché significa che le persone stanno a casa. I servizi erogati sono equiparabili a quelli di un sabato in periodo estivo, con le scuole chiuse. Siamo in contatto con tutte le aziende per monitorare la situazione e siamo pronti ad operare ancora ulteriori riduzioni se il quadro generale di contenimento del virus lo richiederà».

L’Agenzia della mobilità piemontese ha contattato tutti i gestori dei servizi per sottolineare la necessità di contribuire a contenere la diffusione dell’epidemia, contemperando le necessità di garantire l’erogazione dei servizi minimi essenziali, di assicurare la tutela sanitaria dei lavoratori e dei passeggeri, di ripetere gli interventi di sanificazione e di proseguire con gli interventi quotidiani di disinfezione dei mezzi.

Importanti anche le misure organizzative richieste ai gestori: bloccare la salita e discesa dei viaggiatori dalla porta anteriore, favorendo l’utilizzo della porta centrale e posteriore; evitare la vendita di titoli di viaggio a bordo agevolando l’acquisto su canali alternativi; inibire l’accesso dell’area dell’autobus vicina al conducente e relativi posti a sedere, ad esempio la prima fila dei sedili e la relativa porzione di corridoio; mantenere la distanza interpersonale.

Le modifiche dei servizi sono comunicate all’utenza direttamente dalle aziende di trasporto attraverso i canali consueti, prediligendo siti e social. Oltre ai siti di Trenitalia (trenitalia.com), GTT (gtt.to.it), Agenzia della mobilità piemontese (mtm.torino.it), Servizio Ferroviario Metropolitano (sfmtorino.it) e Servizio Ferroviario Regionale (sfrpiemonte.it), muoversinpiemonte.it e muoversiatorino.it,  informazioni specifiche vengono fornite da ogni singola azienda

Appello bipartisan in Comune: Metro 2 tra le opere prioritarie del Governo

La sindaca Chiara Appendino e i capigruppo di tutte le forze politiche del Consiglio comunale di Torino chiedono che il Governo inserisca la Metro 2  tra le opere prioritarie previste dal provvedimento speciale, il decreto Modello Genova, per fronteggiare la crisi del sistema economico dovuta all’emergenza Coronavirus

I gruppi consiliari della Sala Rossa chiedono:

“Lo snellimento procedurale e la concessione di risorse aggiuntive per accelerare l’avvio e la conduzione dei lavori dell’opera, per la cui realizzazione sono già state stanziate risorse, oltre a cambiare il volto della città potenziando il sistema dei trasporti urbani, aumentandone l’efficacia e il livello di sostenibilità economica e ambientale, risulterà essenziale per creare le condizioni affinché Torino possa ripartire”

Fca ferma la produzione a Mirafiori e Grugliasco

A partire da oggi, lunedì 16 marzo, per 15 giorni Fca sospende la produzione a  Mirafiori e Grugliasco, così come negli altri stabilimenti in Europa

La scelta è dovuta all’emergenza sanitaria ormai diffusa in tutti i paesi europei e non solo.

Con le fabbriche di Fca sono molti altri in Piemonte gli stabilimenti che hanno deciso di fermarsi (almeno) per due settimane.

La tecnologia Csi contro il coronavirus

Allargamento dello smart working, potenziamento del sistema di videoconferenze, supporto all’Unità di Crisi presso la Protezione Civile piemontese e al sistema sanitario e scolastico regionale

Sono alcune delle attività che il CSI Piemonte sta portando avanti in questi giorni per aiutare i propri consorziati ad affrontare l’emergenza coronavirus con responsabilità, sicurezza ed efficienza. E a rispondere con sempre maggiore tempestività alle domande e alle esigenze di tutta la comunità piemontese.

Smart working e telelavoro

In questo momento è essenziale garantire il governo della macchina pubblica osservando le norme igieniche e di comportamento suggerite per ridurre al minimo i rischi di contagio.

Dall’inizio dell’emergenza il CSI ha progressivamente allargato il ricorso allo smart working e al telelavoro da parte dei propri dipendenti, arrivando fino a circa l’80% del personale. A seguito dell’emanazione del Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri (DPCM) del 11 marzo 2020, infine, il CSI ha deciso che tutti i dipendenti del Consorzio fossero abilitati al lavoro agile, con la sola eccezione dei presidi alle Unità di Crisi e di chi si occupa di servizi infrastrutturali, facility management e servizi essenziali.

Ma il Consorzio sta anche lavorando per ridurre le necessità di mobilità e di spostamento dei dipendenti di Regione Piemonte, Città di Torino e Città Metropolitana di Torino, operando da remoto grazie alla virtualizzazione delle postazioni di lavoro che accedono ai servizi del CSI Piemonte.

A oggi i tecnici del CSI hanno già provveduto alla remotizzazione di circa 4000 postazioni di lavoro, che nei prossimi mesi diventeranno circa 7000. Tutte saranno raggiungibili da rete pubblica per favorire la possibilità di smart working e telelavoro.

Riunioni tecniche e istituzionali a distanza

Grazie al lavoro del CSI il governo regionale può già oggi contare su sistemi di videoconferenza che permettono a Presidente, Assessori e Consiglio regionale di lavorare in piena sicurezza ed efficienza.

Si sta però lavorando per estendere questa possibilità al maggior numero di utenti: 60 le utenze di video conferenza disponibili già oggi, che saliranno nell’immediato futuro a circa 150 (+90).

Intanto il 10 marzo il Consiglio regionale del Piemonte ha effettuato una riunione in videoconferenza della Commissione Sanità per la gestione dell’emergenza, e l’11 marzo si è tenuta, sempre in videoconferenza, la seduta dei capigruppo del Consiglio.

Protezione Civile

Personale del CSI sta affiancando dal primo giorno di emergenza l’Unità di Crisi della Protezione Civile della Regione Piemonte di corso Marche a Torino, per fornire assistenza sistemistica. In totale si tratta di oltre 10 professionisti del CSI, coinvolti ogni giorno dalle 8 alle 20 e, in reperibilità, in orario notturno.

Fra le principali attività ci sono la gestione delle videoconferenze, l’elaborazione dati e la fornitura e manutenzione dei collegamenti di rete più che mai necessari in questo momento.

Numero verde 800333444

L’operatività del numero del Contact Center regionale è stata potenziata per rispondere al meglio all’aumento delle chiamate da parte della cittadinanza.

È stata ampliata la fascia oraria di risposta, che è stata portata a 12 ore giornaliere (8-20) dal lunedì a venerdì, ed è stato rinforzato il personale che gestisce il servizio: ai circa 20 operatori che ci lavorano, infatti, sono state aggiunte altre 7 persone.

Inoltre, sempre nell’ambito del Contact Center regionale sta per partire a breve un servizio informativo specifico a supporto di tutte le scuole piemontesi, riguardante gli strumenti e soluzioni di didattica a distanza messi a disposizione dal MIUR per la durata dell’emergenza.

“Siamo un’azienda chiave per la pubblica amministrazione, che oggi ci sta chiedendo sforzi eccezionali per contribuire alla gestione e alla risoluzione di questa crisi sanitaria”, commentano Pietro Pacini e Letizia Maria Ferraris, rispettivamente Direttore Generale e Presidente del CSI Piemonte.  “Per questo vogliamo ringraziare tutto il personale del Consorzio che ogni giorno lavora senza sosta per aiutare il CSI e i suoi clienti ad affrontare questo difficile momento al meglio delle proprie possibilità”.