ECONOMIA- Pagina 427

Mercati ambulanti verso la riapertura completa

La Regione lavora a un protocollo per la riapertura completa dei mercati ambulanti in sicurezza

Proseguono in questi giorni gli incontri tra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio Vittoria Poggio con i diversi rappresentanti della categoria del commercio ambulante. Al centro del confronto le possibili strade per una riapertura in sicurezza dei mercati anche al comparto extra-alimentare.

“Ci rendiamo conto – commentano il presidente Cirio e l’assessore Poggio – che quello degli ambulanti è uno dei comparti più colpiti dalla chiusura prolungata per l’emergenza Covid. In particolare il settore extra-alimentare che il decreto del Governo non ha ancora incluso tra le attività che possono ripartire. Per questo motivo, proprio in collaborazione con tutti i diversi rappresentanti regionali della categoria, stiamo lavorando a un protocollo che, non appena possibile, permetta di riprendere l’attività in sicurezza all’interno delle aree mercatali. Misure efficaci a favore della sicurezza dei clienti e dei commercianti stessi, come la riduzione delle misure dei banchi, il giusto e corretto distanziamento tra le persone e l’uso di mascherine e guanti. Accanto a questo c’è la necessità di garantire a tutti condizioni di vendita eque. Inoltre, stiamo lavorando insieme per predisporre delle misure economiche dedicate che possano dare sostegno al settore e aiutarlo a ripartire”.

Lavoro da casa? La produttività è aumentata

Il lavoro da casa, lo smartworking più del telelavoro, pare stia facendo bene alla produttività. Non in tutti i casi, ovviamente, ma nella maggior parte delle attività pubbliche e private.

Può essere l’effetto della novità, la mancanza di distrazioni causa carcerazione collettiva, persino l’entusiasmo per non dover frequentare colleghi e colleghe diversamente simpatici. Probabilmente, causa emergenza, non si sono ancora fatti sentire gli effetti negativi della mancanza di confronto, di discussione. Perché non tutti i confinati a casa sono meri esecutori.

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Stiamo uccidendo una generazione, quella dei più giovani

L’alternativa materna era: “Sei fermo, non stai bene?”. Ora, invece, sui social compaiono orgogliosi giovani padri e madri (più padri ed è oltremodo significativo) che esaltano la propria prole perché affronta senza problemi la carcerazione ordinata dai dittatorelli dello Stato Libero di Bananas…

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CDVM’S got talent, cerimonia telematica per i finalisti

Edizione 2020. Il gruppo vincitore interagirà con la multinazionale svedese della moda Icebug

È  stata un’edizione speciale quella targata 2020 del CDVM’s GOT TALENT, il contest promosso ogni anno dal Gruppo Giovani del Club Dirigenti Vendite & Marketing dell’Unione Industriale di Torino, giunto ormai al suo quarto anno di vita.

Promosso in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, dopo tre edizioni che hanno visto la partecipazione di altrettante start up di sicuro interesse, quest’anno è stato deciso di incentrare l’obiettivo del contest sulla collaborazione con una azienda multinazionale, la svedese Icebug, che è all’avanguardia nel campo delle calzature outdoor. Si tratta di un marchio che, in Svezia, ha scritto pagine di storia nel campo della storia del running, creando scarpe per il Trail Running, l’Orienteering e lo Sky Running, per camminare e correre su ogni tipo di superficie e condizione atmosferica.

“Il Contest – spiega il Presidente del CDVM Antonio De Carolis (nella foto)- ha quale scopo fondamentale quello di analizzare le strategie implementabili dell’azienda in un prossimo futuro. Quest’anno l’edizione del CDVM’S GOT TALENT ha stabilito un nuovo record, quello di 276 studenti coinvolti, organizzati in 73 squadre, tutti appartenenti ala SME – Scuola di Management ed Economia dell’Università degli Studi di Torino e iscritti al corso di Marketing Internazionale e Strategico. Gli iscritti quest’anno hanno esaminato il contesto della crescita dell’impresa, analizzando sia i competitors sia i segmenti di mercato cui si rivolge l’azienda, oltre che impegnandosi a sviluppare strategie di espansione commerciale”.

“L’edizione di quest’anno – aggiunge il dottor Antonio Carolis – si può considerare davvero speciale per svariati motivi, tra cui anche la modalità con la quale si è svolta, in modo totalmente digitale. Il Team di lavoro del CDVM è stato, infatti, in grado di evolvere ed organizzare in modo nuovo il contest nell’arco di sole 36 ore. Questo è stato, infatti, il tempo in cui si è passati dalla chiusura dell’Università, in cui sarebbe dovuta avvenire la cerimonia di premiazione, al nuovo tipo di modalità in cui si è, invece, svolta.

Il Contest ha visto la gestione di centinaia di file, che il Team del CDVM ha esaminato con attenzione e competenza attraverso due Giurie, una di primo e una di secondo livello, fino ad approdare alla cerimonia per via web, che ha sostituito quella che si sarebbe dovuta svolgere dal vivo alla presenza del presidente del CDVM Antonio De Carolis, della professoressa Anna Claudia Pellicelli, Direttore del Master Universitario in Marketing, Sales & Digital Communication dell’Università degli Studi di Torino, del CEO di Icebug David Ekelund e del responsabile vendite area Nord Italia Pierpaolo Porro”.

“Il 21 aprile scorso – precisa il presidente del CDVM De Carolis – si è così svolta, nel corso di un evento web appositamente dedicato, l’esposizione dei dieci migliori progetti elaborati dinanzi ( si fa per dire …) ad una platea di circa 300 partecipanti collegati.

La Giuria di secondo livello ha così potuto decretare i nomi delle tre squadre vincitrici ed oggi, (ndr. 5 Maggio 2020), renderli noti, nel corso di un evento digitale che, seppur in un contesto di emergenza come quello che stiamo attraversando, ha, tuttavia, riscosso un successo importante in termini di gradimento, qualità dei partecipanti e degli elaborati prodotti. I componenti del Team, che si è aggiudicato la competizione, avranno la possibilità di entrare in contatto con una realtà internazionale come Icebug, facendosi portavoci, con le loro idee innovative, della realtà universitaria italiana e del CDVM di fronte al mondo svedese della moda sportiva”.

Mara Martellotta

Profondo rosso per il vino piemontese Fatturato in calo di 300 milioni

L’emergenza covid ha causato una contrazione del fatturato di  300 milioni di euro solo nel primo quadrimestre del 2020.

Le  piccole cantine sono quelle che soffrono di più. Ecco che scende in camopo Piemonte Land of Perfection, maxiconsorzio che rappresenta tutti i principali consorzi di tutela del la regione. E’ pronta una serie di richieste alle istituzioni regionali e nazionali, come la distillazione d’emergenza delle eccedenze vinicole,  pari a 250-280 mila ettolitri per un valore di 43 milioni di euro. Poi lo stoccaggio, con una quantità stimata in 600 mila ettolitri,  la riduzione delle rese in vigneto e in cantina: gli ettari  sono circa 34 mila, per un volume attorno ai 731 mila quintali di uva e un valore di 58 milioni.

Sui treni regionali il 10 per cento degli utenti rispetto all’epoca pre-covid

Sulla rete ferroviaria regionale di Trenitalia nel primo giorno della Fase 2 dell’emergenza coronavirus, in Piemonte hanno viaggiato  circa 15 mila persone

Si tratta del 10% della quota quotidiana di viaggiatori del periodo precedente l’emergenza sanitaria, con riempimento medio dei mezzi dell’11% dei posti disponibili in 345 convogli regionali in circolazione da lunedì  in Piemonte per l’avvio della fase di ripresa.

Sono state attivate 150 corse giornaliere in più,  in accordo con la Regione e sono state inoltre potenziate le attività di sanificazione e igienizzazione su tutti i treni. In tutta Italia  sono operativi circa 3.800 treni regionali Trenitalia oltre a  12 Frecce e 6 InterCity .

La protesta di estetiste e parrucchieri: “Fateci lavorare!”

Questa mattina indossando  mascherina, guanti e camice, e rispettando le distanze di sicurezza collegati fra loro da un nastro rosso, estetiste e parrucchieri hanno inscenato un flash mob, davanti al palazzo della Regione di piazza Castello

L’evento è stato coordinato da Federvie Piemonte per sensibilizzare e chiedere garanzie per il loro settore colpito dalla crisi dovuta al Coronavirus. Alcune decine di  professionisti hanno esposto cartelli per dire  che ”l’Italia muore per la burocrazia” e  ‘non ripartire significa morire”. La categoria sollecita  la Regione ad attivarsi con il Governo affinché la riapertura dei centri venga  anticipata al 19 maggio.

(foto: il Torinese)

La rivoluzione corre sulla rete

Lo shopping online è approdato da diverso tempo sul web ma con la pandemia si comincia a parlare di una vera e propria rivoluzione dell’eCommerce.

L’avvento del Covid-19, infatti, ha avuto un impatto rivoluzionario sullo scenario retail. Milioni di italiani hanno comprato in rete per la prima volta. Sono stati obbligati a superare ogni scetticismo e confermare che comprare online è comodo.

Parliamo di rivoluzione perché l’eCommerce nel 2019 valeva un 7 per cento delle vendite totali. Prima del coronavirus la domanda dell’eCommerce era trainata dal settore turismo, dopo il lockdown, crescono altri settori tipo il food e beverage, abbigliamento, informatica ed elettronica…

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La rivoluzione corre sulla Rete

Il virus colpisce Uber e la sharing economy

La sharing economy non sarà più la stessa: è difatti certo che il coronavirus ha distrutto uno dei settori più in crescita al mondo. Questo accadrà perché il nuovo paradigma del distanziamento sociale renderà di per sè meno attraente l’economia della condivisione di spazi con altre persone. È grande la paura di una carenza di igiene e una conseguente possibilità di contagio.

Per un virus che si diffonde anche attraverso le superfici, i veicoli condivisi o le auto a noleggio, potrebbero diventare meno desiderabili, perché visti dai consumatori come possibili veicoli del virus. Nella car sharing oltre la questione abitacolo, entrare nella autovettura appena usata da qualcun altro, pone problemi legati al timore di contrarre il coronavirus.

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Il Corriere anticipa il governo: patrimoniale o furto nei conti correnti

Inevitabile, d’altronde, a fronte della politica del lìder minimo che vuole distruggere l’intero sistema produttivo italiano offrendo, in cambio, un po’ di elemosina a chi è costretto a restare sul divano ed a chi preferisce farlo anche se non è costretto…

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