ECONOMIA- Pagina 416

Una marea di domande di rimborso degli abbonamenti Gtt

Sarebbero già quasi diecimila le richieste degli abbonati a Gtt che vogliono vedersi rimborsare gli abbonamenti per i mezzi pubblici.

Il lockdown, il lavoro agile e il timore dei contagi hanno letteralmente decimato le presenze di utenti su bus, tram e metropolitana.

Molti passeggeri si sono così rivolti alle associazioni consumatori per ottenere il risarcimento del periodo in cui non hanno utilizzato il trasporto pubblico. O, perlomeno, il prolungamento del titolo di viaggio annuale pari allo stesso periodo di non utilizzo. Da quanto trapela dalla sede del Gruppo torinese trasporti non sarebbe ancora stata trovata una soluzione, ma non vi sarebbe contrarietà in questo senso.

La guerra sul vaccino

INVESTIMENTI PUBBLICI E IMMENSI GUADAGNI PRIVATI / Mentre affrontiamo in pieno il disastro economico e sanitario legato all’epidemia da Covid-19, gli occhi del mondo sono puntati non solo sulle misure epidemiologiche di contenimento dell’infezione, ma anche sulla possibilità dello sviluppo in tempi rapidi di un vaccino specifico.

Il settore dei vaccini e il mondo miliardario del big pharma torna con prepotenza sotto i riflettori mondiali. Nonostante tutti gli interventi internazionali, volti a migliorare la trasparenza della produzione dei vaccini, il comparto resta uno dei più oscuri dell’industria farmaceutica.

La diffusione di questi prodotti si scontra con numerose problematiche, legate a rigorosi sistemi di controllo qualità e approvazioni da parte della sanità pubblica molto restrittive. L’Organizzazione Mondiale della Sanità mette in luce che circa l’80% delle vendite globali dei vaccini arriva da cinque grandi multinazionali: GlaxoSmiteKline (Regno Unito), Merck (USA), Sanofi (Francia), Pfizer (USA) e Gilead Sciences (USA). Solo per il fatto di potere sviluppare potenzialmente vaccini, le azioni di queste case farmaceutiche durante l’epidemia sono balzate al rialzo…

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La guerra sul vaccino. Investimenti pubblici e immensi guadagni privati

 

I commercianti in piazza: “Riaprire non significa ripartire”

Erano all’incirca duecento i commercianti torinesi hanno manifestato dotati di  mascherine e cartelli al flash mob  in piazza Castello, di fronte al palazzo della Giunta regionale

L’iniziativa è stata promossa da 54 associazioni di via in rappresentanza di più di 6.000 attività del territorio.

Dicono i commercianti: “Riaprire non significa ripartire, ci saranno  tanti costi e ci manca la liquidità”. Li ha ricevuti il governatore Alberto Cirio.

 

(foto archivio il Torinese)

Altri 15 milioni per il Bonus Piemonte a sostegno di negozi, cinema, agenzie di viaggio

Il presidente della Regione Cirio: “Terzo passo per sostenere le attività colpite dal lockdown, ma lavoriamo già alle prossime misure”

 

Cresce ancora il numero delle attività  che potranno accedere al Bonus Piemonte il contributo a fondo perduto predisposto dalla Regione per sostenere le imprese colpite dal lockdown per l’emergenza Coronavirus. Lo comunica il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che, con l’assessore al Commercio Vittoria Poggio e alla Semplificazione Maurizio Marrone , ha condiviso con le associazioni di categoria le nuove misure approvate dalla Giunta regionale.

 

Con una ulteriore dotazione di 15 milioni il fondo del Bonus Piemonte sale così a 116 milioni di euro che andranno a beneficio di quasi 60 mila realtà del territorio .
Dopo le 37 mila imprese del commercio e dell’artigianato e le 10 mila attività del commercio ambulante già raggiunte dal provvedimento, ad accedere al bonus saranno adesso altri 11 mila soggetti colpiti dalle chiusure degli ultimi due mesi.

 

Bonus da 1500 euro per: cartolerie, librerie, negozi d’abbigliamento, tessuti, calzature, pelletteria e accessori .
1500 euro anche per le agenzie di viaggio e i tour operator , mentre per le guide turistiche sarà annunciata a breve una specifica misura del piano Riparti Piemonte.
1500 euro anche per i cinema piemontesi , gli organizzatori di eventi e le scuole guida .
Bonus da 1000 euro , invece, per gli studi di tatuaggio e piercing, negozi di ottica e di fotografia, scuole di lingue, circoli ricreativi operatori di altre forme di divertimento .

 

Il Bonus Piemonte è uno dei pilastri di Riparti Piemonte , il Piano da oltre 800 milioni di euro con cui la Regione sosterrà la ripartenza di imprese e famiglie nella Fase 2.

 

«Terzo passo del Bonus Piemonte  – spiegano il presidente Cirio e gli assessori Poggio e Marrone – . Ma lavoriamo già alle prossime misure perché estenderemo il bonus il più possibile a tutti coloro che sono stati colpiti duramente da oltre due mesi di inattività».

 

Immediata e semplice anche la procedura per accedere al bonus: tutti gli interessati riceveranno da Finpiemonte una comunicazione via pec per indicare il conto corrente su cui ricevere il contributo a fondo perduto, che verrà accreditato nell’arco di qualche giorno.

 

Il Bonus Piemonte nelle sue tre tranche (88, 13 e 15 milioni per un totale di 116 milioni di euro), grazie alla disponibilità di tutti i Capigruppo del Consiglio regionale , è stato stralciato dalla discussione complessiva del Piano “Riparti Piemonte” ed è approdato già oggi alla Commissione Bilancio convocata in sede legislativa , garantendo un più rapido iter per la sua discussione e approvazione.

Fiumi marroni e cieli gialli. L’Italia che rifiuta il cambiamento

È stato sufficiente un solo giorno di riapertura delle gabbie per rendersi conto che tutte le promesse, tutti gli impegni, tutte le dichiarazioni erano pura e semplice spazzatura. Esattamente come quella riversata nel canale Agnena, vicino a Napoli…

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Fiumi marroni e cieli gialli. L’Italia di chi rifiuta il cambiamento

Come l’opinione dei tuoi clienti può farti crescere (o affondare)

*Giovedi 14/5 ore 11 webinar gratuito*

“Come l’opinione dei tuoi clienti può farti crescere (o affondare)”
9 casi studio da mettere subito in pratica.
Intervengono:
Antonella Moira Zabarino – Presidente Progesia, Docente presso il Dipartimento di Management e SAA
Gabriele Santoro – Professore Aggregato di Strategic Analysis presso l’Università di Torino
Modera:
Selene Giovannini – Customer Experience Manager
➡️ Link per iscriversi

Così è la fine

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni /A “Carta Bianca” ho ascoltato le opinioni di Oscar Farinetti e di Arrigo Cipriani, due nomi che rappresentano, in misura differente per tradizione e stile, la ristorazione italiana anche a livello internazionale.

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Malgrado le evidenti assurdità di norme caotiche e nello stesso tempo molto costrittive, Farinetti si è dichiarato ottimista e soddisfatto dell’ operato del governo, ignorando gli errori, anche quelli più marchiani, commessi  nella fase  fase 1  e nella fase 2.
La fedeltà politica perinde ac cadavere porta Farinetti ad accettare tutto, compresa la regolarizzazione di 650 mila immigrati, sottovalutando la crisi profonda e forse irreversibile delle nostre imprese turistiche e ricettive. Ha sostenuto senza distinguo che a maggior ragione oggi bisogna accogliere tutti, come se la pandemia non esistesse. Cipriani da uomo libero  ha parlato  senza peli sulla lingua e ha evidenziato   chiaramente l’ impossibilità da parte della stragrande maggioranza dei ristoratori di riaprire i loro locali ed è arrivato  addirittura a paventare  un’uscita dalla Ue della Germania così come ha fatto la Gran Bretagna. Da uomo abituato a ragionare in termini internazionali  ha collocato la crisi italiana nella dimensione esatta della sua gravità anche rispetto all’Europa. Farinetti è uomo che proviene dall’apparato politico e non si è mai discostato dall’ambito provinciale in cui è nato e cresciuto. Arrigo Cipriani è il moderno Marco Polo che ha portato la cucina e soprattutto l’ospitalità veneziana e italiana nel mondo e ragiona senza vincoli politici. Il fatto incontestabile è che i distanziamenti imposti a tutta Italia  senza discernimento impediranno ai locali di aprire o li costringeranno a fallire dopo aver riaperto. Così sarà la fine dice Cipriani, ricordando che dal ‘43 al ‘45 il suo Harry’s era diventato un bivacco del marò della X Mas repubblichina. Dopo l’occupazione fu possibile riprendere il lavoro e rinascere. Oggi questa ipotesi è molto dubbia e anche l’ex Sindaco di Venezia Massimo Cacciari si detto è d’accordo con Cipriani. Il povero Farinetti  con il suo ottimismo leibniziano  vedremo cosa saprà inventare per salvare Eataly.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com
(foto vvox.it)

Quando il macellaio è un amico

In tempo di crisi economica registriamo una valida iniziativa promossa dall’Associazione provinciale macellai di Torino e Ascom, con il supporto delle istituzioni locali e di alcune aziende 

A soli 5 euro 4 hamburger da un etto, due etti di prosciutto cotto, mezzo chilo di pasta, un barattolo di pelati, alle condizioni indicate nella locandina che vedete pubblicata.

“Il ruolo del macellaio – commenta il vicepresidente dell’associazione Pier Carlo Barberis – non è solo quello di commerciante. In particolare in questi momenti difficili la nostra professione diventa ancor di più servizio per il cliente”

 

Incentivi sui monopattini, la Regione: “Il Governo esclude tre milioni di piemontesi”

A oggi soltanto 6 comuni piemontesi su 1.181 potranno usufruire dell’incentivo di 500 euro previsto dal governo per l’acquisto di biciclette o mezzi di mobilità alternativi all’auto

Il provvedimento in discussione in queste ore prevede, afferma una nota della Regione, l’assegnazione dell’incentivo soltanto per i comuni con popolazione al di sopra dei 50.000 abitanti che escluderebbe tre capoluoghi: Vercelli Verbania e Biella.

«L’intenzione del governo di promuovere la mobilità alternativa per evitare assembramenti sui mezzi pubblici – osserva l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati – può essere lodevole, ma il criterio di assegnazione del bonus ai Comuni con popolazione al di sopra dei 50.000 abitanti non ha senso, ed è il segnale di un Governo che ormai assume decisioni approssimative e superficiali creando cittadini di serie A e serie B, e che in questo caso tagliano fuori più di 3 milioni di piemontesi».

In regione soltanto Torino Alessandria Novara Asti Moncalieri e Cuneo hanno una popolazione sopra ai 50.000 abitanti.

Il turismo piemontese chiede aiuto alla Regione

Il settore turistico piemontese chiede un intervento di sostegno economico da parte della Regione Piemonte. A denunciarne lo stato di crisi, provocato dal Covid 19, è il CA.V.RE.P,  Comitato Agenti di Viaggi Regione Piemonte

Il turismo è certamente uno tra i settori maggiormente colpiti dalla crisi economica provocata dall’emergenza Covid 19, con pesanti ricadute prima di tutto sulle agenzie di viaggio ed i tour operator, ma anche sulle compagnie aeree, le guide turistiche ( in seguito alla chiusura di musei e mostre), le strutture ricettive e le compagnie di bus.

A denunciare la forte criticità in cui si è venuto a trovare improvvisamente il settore, anche in Piemonte,  è stato  il CA.V.RE.P ( Comitato Agenti di Viaggi Regione Piemonte), che riunisce nel territorio regionale oltre un centinaio di agenzie di viaggio, sia piccole sia medio piccole realtà, che possono affiancare alla presenza del titolare quella anche di dipendenti. In totale in tutto il Piemonte queste realtà sono 1300.

“Le agenzie di viaggio – precisa Marco Naso del Comitato CA.V.RE.P – sono state le prime ad essere colpite da questo tsunami, bruciando migliaia di euro, frutto del duro lavoro maturato nel corso del 2019 ed oggi trasformati in voucher, vale a dire strumenti che i clienti potranno utilizzare per una futura vacanza, ma che non potranno generare nuovi ricavi. A partire dalla fine di febbraio sono, infatti,  giunte le prime cancellazioni e le prime chusure da parte dei Paesi stranieri, primo tra tutti quello delle Mauritius, che ha avviato poi quella che sarebbe stata una vera e propria paralisi mondiale”.

“A distanza di sessanta giorni – prosegue Marco Naso del Comitato CA.V.RE.P – non abbiamo ancora ricevuto alcuna certezza su quali saranno i Paesi che apriranno i loro confini al turismo. L’Italia, certamente, sarà l’ultimo al quale accorderanno l’ingresso per i turisti, con una conseguente ripresa del settore non prima del 2021. Nel medesimo tempo le aziende devono cercare di rimanere aperte, pagare i costi previsti, ma con la prospettiva di zero incassi. Le agenzie di viaggio sono, inoltre, chiuse da due mesi e non sanno quando potranno riprendere la loro attività e ricominciare ad incassare.  Per questa ragione è fondamentale richiedere aiuti concreti ed immediati, con finanziamenti a fondo perduto, blocco delle tasse e cancellazione di tutti i tributi fino a fine del 2020, oltre alla promozione di campagne pubblicitarie di rilancio del settore turistico italiano, che è stato eccessivamente bypassato dalle potenti holding straniere, che vendono servizi sulle loro piattaforme online, portando i loro ricavi all’estero e non producendo, però, posti di lavoro nel nostro Paese”.

“La Regione Piemonte  – conclude  Marco Naso del Comitato CA.V.RE.P  – ha previsto aiuti consistenti in finanziamenti a fondo perduto per svariate categorie professionali ed artigianali che sono state colpite dalla crisi prodotta dall’emergenza Covid 19, tra cui ristoranti, bar, parrucchieri, centri estetici, solarium, sale da ballo, disoteche, ma non sono ancora stati previsti, al momento, aiuti a favore delle agenzie di viaggio”.

Uno spiraglio potrebbe, però, aprirsi in seguito al disegno di legge denominato “Riparti Piemonte”, approvato il 4 maggio scorso dalla Regione Piemonte, che mette in campo 808 milioni di euro per favorire la ripartenza dell’economia e della società con stanziamenti, molti dei quali a fondo perduto, per aziende, famiglie e lavoratori piemontesi.

Per il settore del turismo è previsto lo stanziamento di 34,1 milioni di euro, di cui 22,7 riservati all’offerta ricettiva e turistica per la ripresa post Covid in tutta la filiera, venendo ad interessare anche le professioni del turismo e le agenzie di viaggio; 9,4 milioni di euro verranno stanziati a favore della commercializzazione ( voucher, eventi e prodotti) e 2 milioni di euro per le campagne di comunicazione a favore del settore turistico regionale.

Mara Martellotta