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Torino scelta per la 29^ convention della Meeting industry

MPI Italia: via ai lavori organizzativi per il 3-5 luglio 2020

Ufficiale la destinazione che ospiterà la 29esima edizione della Convention Annuale del capitolo italiano dell’associazione internazionale dei meeting professional MPI . Dopo il successo registrato a Roma per “MY STORY” lo scorso anno e nel 2018 a Treviso per ‘Meetica’, i professionisti nazionali della meeting industry saranno invitati a riunirsi a Torino, dal 3 al 5 luglio 2020, per partecipare al nuovo appuntamento annuale organizzato da MPI Italia Chapter , in partnership con VisitPiemonte e Turismo Torino e Provincia Convention Bureau nella elegante città del Piemonte.

Turismo Torino e Provincia Convention Bureau, Ente preposto alla promozione dell’intero territorio provinciale quale destinazione leisure e MICE, si è aggiudicato questa edizione in Piemonte, grazie ad un sapiente lavoro di squadra e la conferma di una eccellente filosofia dell’accoglienza turistica e MICE.

Al fianco di MPI, dell’Ente del Turismo locale e di VisitPiemonte, la società in-house della Regione Piemonte partecipata anche da Unioncamere che si occupa della valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio e da un anno dello sviluppo del segmento MICE regionale, si sta componendo una solida cabina di regia con l’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero, i cui paesaggi patrimonio UNESCO sono cornice ideale per accogliere incentive e piccoli meeting di lusso, NH Hotel Group , e Nuvola Lavazza , partner e sponsor della Convention di luglio.
A fine gennaio la prima riunione operativa a Torino dove il Consiglio Direttivo MPI Italia e i rappresentanti degli attori locali coinvolti avvieranno la macchina dei lavori avvalendosi della avanguardista metodologia dell’Event Canvas per progettare l’evento di luglio con ricchi contenuti formativi ed attività sociali rivolte alla valorizzazione del territorio ospitante.

“ Siamo onorati – sottolinea Marcella Gaspardone , Marketing & Convention Manager di Turismo Torino e Provincia – che la nostra città, Torino, si sia aggiudicata questa prestigiosa Convention alla quale parteciperanno i professionisti della meeting industry ; i partecipanti avranno così l’occasione di conoscere ed apprezzare l’offerta MICE di Torino e dell’intero territorio.”

Aggiunge Luisa Piazza , Direttore di VisitPiemonte : “ Il Piemonte è una combinazione di arte, storia e cultura, di eccellente gastronomia e tradizione vitivinicola, di paesaggi straordinari e di una ricca offerta di attività per il tempo libero. Tutte caratteristiche molto apprezzate e tali da rendere la nostra regione una destinazione molto attrattiva, a livello nazionale ed internazionale, non solo per il turismo leisure ma anche per il settore MICE . Poter ospitare i principali esponenti della meeting industry italiana è per noi un motivo di orgoglio e lavoreremo al meglio per presentare le peculiarità e l’autenticità della nostra regione, vera e propria terra di eventi”.

Entusiasta della scelta fatta, Enrico Jesu, Presidente MPI Italia 2019-2020, commenta: “Questa candidatura ci ha appassionato perché ha unito il meglio dell’impulso imprenditoriale privato con la regia delle istituzioni pubbliche, ed ha saputo coinvolgere tutta la filiera. Siamo entusiasti che quest’anno la convention sarà a Torino ed in Piemonte, perché potremo lavorare con un grande team locale, che ci ha già dato moltissimi stimoli per rendere l’evento memorabile, facendoci gustare il meglio del territorio ospitante.”

Il President Elect MPI Italia, Maddalena Milone, aggiunge: “La Convention di MPI Italia Chapter è un momento atteso da tutta la community della meeting industry. Siamo già al lavoro e siamo certi che grazie al lavoro di squadra riusciremo a coniugare un programma formativo di qualità con la scoperta degli angoli più esclusivi e delle esperienze non convenzionali di un meraviglioso territorio, nell’atmosfera gioiosa e cordiale 100% MPI” – e conclude con un invito – “Facciamolo sapere a tutti!”

(foto M. Bursuc)

Scontrino elettronico: i vantaggi per i consumatori

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

 

Dal 1° gennaio 2020 è scattato l’obbligo di emissione dello scontrino elettronico per tutti gli esercenti

Al nuovo sistema devono attenersi artigiani, albergatori, ristoratori, partite Iva al regime dei minimi e forfettari con redditi annui inferiori ai 65.000 euro e tutti quegli operatori economici che emettono ricevute fiscali.

Il passaggio al nuovo sistema era già entrato in vigore dal luglio dello scorso anno per circa 200mila soggetti che nel 2018 avevano dichiarato un volume d’affari superiore a 400.000 euro.

L’Agenzia delle Entrate ha invece posticipato al 30 giugno 2020 l’introduzione delle sanzioni per chi non rispetterà l’obbligo.

Per sostituire o aggiornare i registratori di cassa, omologandoli così ai nuovi registratori telematici, gli esercenti hanno dovuto spendere tra gli 800 e i mille euro. Si tratta di una spesa che però è stata in parte ammortizzata da un contributo statale, sotto forma di credito d’imposta, pari al 50% della cifra investita. Il contributo arriva a un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento. Con il nuovo sistema gli esercenti non dovranno più tenere il regime dei corrispettivi, conservando le copie dei documenti commerciali rilasciati ai clienti.

Con i registratori telematici l’Agenzia delle Entrate è infatti in grado di acquisire tempestivamente e correttamente i dati fiscali delle operazioni effettuate durante il giorno per metterli poi a disposizione degli operatori Iva o dei loro intermediari. Per non incorrere in sanzioni, la trasmissione dei dati fiscali attraverso i registratori telematici dovrà essere eseguita dagli esercenti nella stessa giornata in cui è stata effettuata la vendita o al massimo entro e non oltre 12 giorni.

Modifiche alla legge sul turismo itinerante

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il Ddl 85 che modifica la legge regionale sui complessi ricettivi all’aperto e sul turismo itinerante, approvata nel 2019. Come ha spiegato l’assessore Vittoria Poggio, il provvedimento si è reso necessario dopo le osservazioni, i pareri e le impugnazioni da parte di alcuni Ministeri (Mibact e Interni) e dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato.

Nella relazione di Maggioranza Valter Marin (Lega) ha spiegato che sono stati apportati correttivi sulla compatibilità ambientale per quanto riguarda gli allestimenti ricettivi all’aperto, nonché sul rischio di generare confusione con le norme vigenti nel settore tecnico-edilizio.

Il primo relatore di Opposizione Raffaele Gallo, ha affermato che “alcune modifiche al testo del disegno di legge sul turismo itinerante sono effettivamente quelle richieste dal Governo, altre rispondono alla necessità di chiarimento o coordinamento del testo. Sul tema del garden sharing, invece, vogliamo portare avanti una riflessione ampia e articolata e per questo motivo abbiamo chiesto di stralciare tutte le parti che riguardano questo argomento”.

Temi su cui si è soffermata anche la seconda relatrice dei Gruppi di Minoranza Sarah Disabato (M5s), che ha ricordato come sia stata accolta all’unanimità la proposta di rinviare a un’ulteriore norma gli interventi non oggetto di rilievo governativo.

Il testo approvato contiene l’emendamento a firma dell’assessore Maurizio Marrone, con il quale vengono inasprite le sanzioni con il sequestro amministrativo del mezzo mobile di pernottamento insediato in aree non consentite