ECONOMIA- Pagina 364

La Cascina Solidale Marchesa di Fiano Torinese vuole crescere

 E cerca nuovi sostenitori. Avviata la campagna di raccolti fondi tra le aziende private del Torinese

 

Avviata nel mese di ottobre dello scorso anno, a Fiano Torinese, con il contributo di Regione Piemonte e Città di Torino, Cascina Solidale Marchesa, fondata da Luigi Ronzulli, avvia da oggi una campagna di raccolta fondi per crescere e sviluppare le proprie potenzialità di accoglienza abitativa di stampo solidale.

Nella Cascina Solidale, gli ospiti e i volontari vivono in regime di collaborazione reciproca, coltivando insieme la terra, allevando piccoli animali, le api e allestendo laboratori di restauro e di cucina aperti al pubblico, oltre a cene solidali.

 

Negli ampi terreni di pertinenza è possibile condividere l’orto, iniziare una semina e una raccolta di frutta e di ortaggi per assicurare un’autosufficienza alimentare alla comunità anche attraverso la produzione di pane, yogurt, formaggi e pasta.

 

Gli ospiti che vivono oggi in questo posto si dedicano anche a lavori di artigianato e promuovono incontri di sensibilizzazione su diversi temi sociali.

“Vorremmo sviluppare progetti che hanno come obiettivo quello di ridare un’opportunità a chi ha vissuto un momento di difficoltà, tra cui anche padri separati in emergenza abitativa e lavorativa – spiega Luigi Ronzulli. Per questo siamo oggi in cerca di sostenitori, in particolare tra le aziende private della provincia di Torino. Inoltre, per le imprese produttrici di cibi e prodotti, offriamo all’interno dei nostri spazi dei punti espositivi utili alla messa in vendita dei manufatti. La Cascina è aperta al pubblico in occasione di eventi musicali, cene a tema, visite di scolaresche e passeggiate nei nostri spazi verdi. Stiamo tra l’altro – conclude Ronzulli – allestendo una nuova biblioteca.”

 

Le imprese disponibili a sostenere questo progetto potranno contare sulla deducibilità fiscale di quanto potranno versare.

 

Anche i privati possono sostenere la Cascina donando cibo, indumenti, prodotti per l’igiene, mobilio e scegliendo di devolvere il 5 per mille in occasione della dichiarazione dei redditi.

 

 

La Cascina Solidale Marchesa in breve

 

Nata dal sogno di Luigi Ronzulli e dei suoi amici dell’Associazione Onlus Misericordia SpA (Società per Amore) La Cascina Solidale Marchesa (una struttura oggi in affitto) sorge nel Comune di Fiano Torinese, in via Rossini 101, a pochi chilometri da Torino ed è un progetto che ha come obiettivo quello di dare una casa e un lavoro a chi è in difficoltà economica. La casa è composta da 7 camere, 4 bagni, 1 cucina, 1 sala, 3 magazzini e terreni destinati all’allevamento e alla coltivazione. Tutte le persone ospitate sono chiamate alla manutenzione continua della struttura e alle attività lavorative di auto produzione alimentare.

IBAN: IT76N0200830290000104052570
5 x 1000: 92050880019

Tour virtuale della struttura: https://www.facebook.com/CascinaSolidaleTorino/videos/1174090816130299/

La Street Art e i suoi risvolti giuridici

Ne parliamo con l’avvocato torinese Simone Morabito, esperto in diritto dell’arte

Nata nelle zone occupate e poi esplosa anche fuori di esse, la Street Art oggi è considerata un’espressione vivificante del panorama artistico italiano che, come tale, necessita di una regolamentazione legale puntuale. Ne è da tempo nato un vivace dibattuto, anche in relazione al fatto che la Street Art è ormai uscita da anni dal circuito dei centri sociali, che hanno il merito di aver organizzato, a partire dagli anni Novanta, happening ed incontri underground, nell’ambito dei quali i writers sono cresciuti. Oggi è sempre più al centro di iniziative culturali curate dagli Assessorati alla Cultura di vari Comuni italiani, fino a giungere all’ideazione di progetti volti a strappare via i murali dalla città per musealizzarli, come proposto a Bologna.

“La Street Art – spiega l’avvocato torinese Simone Morabito, esperto in materia di diritto dell’arte –  nasce e si sviluppa come forma di espressione la cui natura è strettamente correlata al luogo in cui viene realizzata, tanto che lo stesso supporto materiale che la contiene, di natura pubblica e visibile ad un tipo di spettatore di carattere indeterminato, è esso stesso elemento essenziale dell’opera d’arte medesima. Per questo motivo, riferendosi alla Street Art e più in generale in tema di elementi giuridici dell’opera d’arte, per individuare in modo più appropriato l’oggetto di tutela che si riferisce a questo ambito, si tende a distinguere tra “corpus mysticum” (ovvero l’opera d’arte considerata quale bene immateriale, capace di concretizzarsi nel messaggio che essa è in grado di veicolare e che, dal punto di vista giuridico, costituisce l’oggetto della tutela, corredato dei suoi diritti morali ed economici) e “corpus mechanicum“, termine con il quale si intende l’opera d’arte in sé, il bene materiale, espressione dello slancio artistico”.

“Nel caso della Street Art – precisa l’avvocato Simone Morabito – rimane un punto fermo l’acquisizione da parte dell’artista dei diritti morali a partire dal momento della creazione dell’opera medesima, senza che siano richiesti ulteriori atti successivi, quali la pubblicazione o la registrazione dell’opera. Tuttavia, proprio con riguardo al “corpus mechanicum” dell’opera, possono sorgere inevitabilmente alcune problematiche, in particolare in caso di trasferimento dell’opera stessa, che nasce in un determinato luogo e che, pertanto, è strettamente correlata a esso”.

“Un riferimento piuttosto esemplificativo – precisa l’avvocato Morabito – è rappresentato dall’opera di Bansky intitolata “Season’s greetings“, che è stata realizzata su due muri di un garage privato nella zona di Taibach, a Port Talbot, città industriale del Galles meridionale, considerata una delle più inquinate del Regno Unito. Il video esemplificativo, pubblicato sul profilo Instagram dall’artista, non lascia alcun dubbio; mostra un bambino che pare gioioso ed intento ad assaggiare la neve fresca; poi il campo della visuale, estendendosi, permette di comprendere che non si tratta di neve, ma di cenere. Pochi centimetri dietro, l’occhio di chi guarda è portato a trovare l’origine del fumo: un’acciaieria tetra e allarmante che incombe sulla città. Il messaggio sottinteso all’opera di Bansky, ora descritta, è volto ad evidenziare la problematica della polvere a Port Talbot, provocata dalle vicine acciaierie “.

“I diritti morali e quelli di sfruttamento dell’opera d’arte – aggiunge l’avvocato Simone Morabito – dal punto di vista economico, rimangono in capo all’artista. Sorge allora spontanea la domanda relativa a cosa possa accadere nel caso in cui il proprietario decida di abbattere il muro, distruggendo l’opera d’arte creata su di esso, senza il preventivo consenso dell’artista. È quanto si è verificato, destando una grande attenzione mediatica, un quartiere di Queens a New York, nel luogo divenuto, a partire dagli anni Novanta, un noto punto di ritrovo degli Street Artists, vale a dire “”5pointz“. In tale occasione, la Corte di Appello di New York ha condannato il proprietario a risarcire gli Street Artists della complessiva somma di oltre 6 milioni di dollari “.

“Sotto il profilo penale – precisa l’avvocato Simone Morabito – la prima ipotesi di reato che viene contestata allo Street Artist, che realizzi la propria opera su beni immobili di proprietà altrui, è quella prevista dall’articolo 639 c.p., rubricato “Deturpamento e imbrattamento di cose altrui”. La giurisprudenza di merito, chiamata a valutare la configurabilità o meno di questo reato in un caso di opere di strada su immobili degradati presenti nella città di Bologna effettuate da un’artista di strada di una certa notorietà, si è espressa favorevolmente, ritenendo di dover affermare la responsabilità dell’artista per la fattispecie di reato a lei ascritto. Un’altra ipotesi di reato astrattamente configurabile è rappresentata dalla violazione di domicilio, disciplinata nell’articolo 614 c.p., che punisce chiunque si introduca nell’abitazione altrui o in altro luogo di privata dimora, contro la volontà (tacita o espressa) di chi ha il diritto di escluderlo. Ciò è accaduto, sempre a Bologna, ad alcuni seguaci dello Street Artist “Blu”, denunciati per aver rimosso, senza l’autorizzazione da parte dello stesso artista, le sue opere dai muri della città.

La Street Art oggi pone in campo uno degli aspetti più affascinanti che coinvolge un’espressione artistica, rappresentato dallo scontro tra diritti confliggenti, da una parte il diritto di proprietà e, dall’altra, quello d’autore, in capo agli artisti di strada. Questo scontro, simile quasi a questo quello tra due titani, è destinato a perdurare fino a quando questa forma d’arte, relativamente recente, non verrà adeguatamente disciplinata dal punto di vista giuridico”.

Mara Martellotta

“Riparti Piemonte”, 820 milioni per salvare l’economia regionale

Dopo una tre giorni di Consiglio regionale in videoconferenza, il Riparti Piemonte è legge. Il Ddl 95, infatti, è stato approvato nella serata di mercoledì 27 maggio con i voti di tutta la maggioranza, i voti contrari di Pd, Monviso, Luv, la presenza del M5s e l’astensione dei Moderati. La norma si aggiunge al Bonus Piemonte e la somma degli aiuti raggiunta da entrambi i provvedimenti supera quota 820 milioni di euro.

“Nel Riparti Piemonte – ha detto il presidente del Consiglio Stefano Allasia – sono previste misure che metteranno benzina al motore del Piemonte che ha bisogno di ripartire. Il nostro compito è tenere sotto controllo l’economia e salvaguardare la salute dei cittadini: anche per questo l’odierna approvazione è un fatto molto positivo, per il quale è giusto ringraziare l’intero Consiglio regionale”, ha ricordato Allasia.

Anche il presidente della Giunta Alberto Cirio ha ringraziato chi ha lavorato al provvedimento e tutti i consiglieri “anche quelli che hanno avuto posizioni più critiche. Il Riparti Piemonte ha stanziato oltre 800 milioni di euro, di cui soltanto 18 di provenienza statale: abbiamo lavorato nella quotidianità confrontandoci coi vari ministri, ma alla fine le risorse le abbiamo trovate da soli, pur con un bilancio non facile”.

Diversi gli emendamenti approvati. Tra questi:

Il 71 di Paolo Ruzzola (Fi) e Marco Grimaldi (Luv) che porta da 8 a 10 milioni il Fondo a lavoratrici e a lavoratori in disagio economico senza ammortizzatori.

Il 73 di Francesca Frediani (M5s) con il quale si stabilisce che la Regione Piemonte “facilita l’interlocuzione tra i Comuni e i principali provider di servizi Internet al fine di attivare forme di solidarietà digitale finalizzate alla formulazione di proposte di abbonamento a tariffa ridotta o gratuite rivolte agli studenti meno abbienti”.

Il 180 della Giunta (assessore Andrea Tronzano) che stanzia 5 milioni di finanziamento al Fondo regionale di garanzia a sostegno dei lavoratori dipendenti in condizione di disagio economico a seguito dell’emergenza sanitaria e sociale Covid-19

Il 182 di Paolo Bongioanni (Fdi) con il quale si autorizza Finpiemonte a ridurre il proprio capitale sociale, nel limite massimo di 15 milioni di euro, destinando lo stesso importo agli ulteriori settori colpiti dall’attuale crisi economico-finanziaria a ulteriori categorie che vanno ad aggiungersi a quelle del Bonus Piemonte (si veda in nota l’elenco completo).

Il 129 di Raffaele Gallo (Pd) che per i finanziamenti alle società sportive dilettantistiche, federazioni sportive, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, introduce un coinvolgimento da parte del Consiglio regionale e un maggior coinvolgimento delle rappresentanze del mondo sportivo.

Con emendamenti presentati da Ivano Martinetti (M5s), Marco Grimaldi (Luv) e Paolo Bongioanni (Fdi), è stato poi abrogato a maggioranza (a partire dall’articolo 36 l’opposizione non ha più partecipato al voto) l’articolo 37 “Disposizioni in materia di appalti pubblici di lavori e servizi”. La norma intendeva – nel corso dell’emergenza sanitaria – invitare alle procedure negoziate indette dalle stazioni appaltanti del territorio regionale soltanto gli operatori con sede legale e operativa in Piemonte.

L’emendamento 137 di Claudio Leone (Lega), stanzia poi 500mila euro per il 2020 altrettanto per il 2021 per coordinare la specifica istituzione dei distretti del commercio con le proposte pervenute dalle principali associazioni di categoria.

Nelle dichiarazioni di voto finali, Raffaele Gallo (Pd) ha manifestato la totale contrarietà nei confronti di diverse disposizioni del Ddl 95, “specie per la tutela del suolo, dell’ambiente e del futuro del nostro territorio”. Criticato anche l’uso del patrimonio di Finpiemonte per estendere il Bonus Piemonte. “Non condividiamo nulla di questa seconda parte e poco della prima. Questo è solo un falò e voteremo contro”.

Paolo Ruzzola (Fi) annunciando il voto favorevole si è detto convinto che “da questo presunto falò si svilupperà l’incendio di capacità e di attività che permetterà al Piemonte di risollevarsi. Investire quasi un miliardo di euro è fondamentale. Mettiamo in campo importanti riduzioni fiscali, diamo contribiti a fondo perduto a quasi 70mila partite Iva con oltre 130 milioni di euro, di cui oltre 30 già distribuiti”.

Per Paolo Bongioanni (Fdi) si tratta di un provvedimento “più formidabile nei 50 anni di storia della Regione Piemonte. Abbiamo interpretato l’emergenza in un modo unico tra tutte le Regioni italiane: la forza produttiva del nostro Piemonte continuerà ad essere la nostra forza”.

Il capogruppo della Lega Alberto Preioni ha ricordato i “55 milioni per i nostri medici e infermieri, la sburocratizzazione in un Paese complicato come il nostro: ben vengano nuovi cantieri e maggior semplificazione. Vogliamo dare ulteriore risposta alle tante categorie artigiane”.

 

Ecco le categorie aggiunte dall’emendamento 182 (15 milioni complessivi)

Le imprese le cui attività sono destinatarie del bonus sono esclusivamente quelle incluse nella classificazione delle attività economiche (Ateco 2007) sotto riportata:

47.51 Commercio al dettaglio di prodotti tessili in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.53 Commercio al dettaglio di tappeti, scendiletto e rivestimenti per pavimenti e pareti (moquette, linoleum) in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.1 Commercio al dettaglio di tappeti, tende e tendine per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.11 Commercio al dettaglio di tende e tendine per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.12 Commercio al dettaglio di tappeti per un importo pari a 1.500 euro;  47.53.2 Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum) per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.20 Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum) per un importo pari a 1.500 euro; 47.54 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.54.0 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.54.00 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.59 Commercio al dettaglio di mobili, di articoli per l’illuminazione e altri articoli per la casa in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.1 Commercio al dettaglio di mobili per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.10 Commercio al dettaglio di mobili per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.2 Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.20 Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.3 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.30 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.4 Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro;  47.59.40 Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.5 Commercio al dettaglio di sistemi di sicurezza per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.50 Commercio al dettaglio di sistemi di sicurezza per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.6 Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.60 Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.9 Commercio al dettaglio di altri articoli diversi per uso domestico n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro;  47.59.91 Commercio al dettaglio di articoli in legno, sughero, vimini e articoli in plastica per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.99 Commercio al dettaglio di altri articoli per uso domestico n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 47.63 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.63.0 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.63.00 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.64 Commercio al dettaglio di articoli sportivi in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.1 Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.10 Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.2 Commercio al dettaglio di natanti e accessori per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.20 Commercio al dettaglio di natanti e accessori per un importo pari a 1.500 euro;  47.65 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.65.0 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli (inclusi quelli elettronici) per un importo pari a 1.500 euro; 47.65.00 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli (inclusi quelli elettronici) per un importo pari a 1.500 euro; 47.76 Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.1 Commercio al dettaglio di fiori e piante per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.10 Commercio al dettaglio di fiori e piante per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.2 Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.20 Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici per un importo pari a 1.500 euro;  47.77 Commercio al dettaglio di orologi e articoli di gioielleria in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.77.0 Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria per un importo pari a 1.500 euro; 47.77.00 Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria per un importo pari a 1.500 euro;  47.78 Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.1 Commercio al dettaglio di mobili per ufficio per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.10 Commercio al dettaglio di mobili per ufficio per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.3 Commercio al dettaglio di oggetti d’arte di culto e di decorazione, chincaglieria e bigiotteria per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.31 Commercio al dettaglio di oggetti d’arte (incluse le gallerie d’arte) per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.32 Commercio al dettaglio di oggetti d’artigianato per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.33 Commercio al dettaglio di arredi sacri ed articoli religiosi per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.34 Commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.35 Commercio al dettaglio di bomboniere per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.36 Commercio al dettaglio di chincaglieria e bigiotteria (inclusi gli oggetti ricordo e gli articoli di promozione pubblicitaria) per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.37 Commercio al dettaglio di articoli per le belle arti per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.5 Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.50 Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.9 Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.91 Commercio al dettaglio di filatelia, numismatica e articoli da collezionismo per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.92 Commercio al dettaglio di spaghi, cordami, tele e sacchi di juta e prodotti per l’imballaggio (esclusi quelli in carta e cartone) per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.99 Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 47.79 Commercio al dettaglio di articoli di seconda mano in negozi per un importo pari a 1.500 euro;  79.90 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio per un importo pari a 1.500 euro; 79.90.1 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio per un importo pari a 1.500 euro; 79.90.11 Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento per un importo pari a 1.500 euro;  79.90.19 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 95.2 Riparazione di beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.21 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro; 95.21.0 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro;  95.21.00 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro; 95.22 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa e il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.22.0 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa e il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro; 95.22.01 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa per un importo pari a 1.500 euro;  95.22.02 Riparazione di articoli per il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.23 Riparazione di calzature e articoli da viaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.23.0 Riparazione di calzature e articoli da viaggio in pelle, cuoio o in altri materiali simili per un importo pari a 1.500 euro;  95.23.00 Riparazione di calzature e articoli da viaggio in pelle, cuoio o in altri materiali simili per un importo pari a 1.500 euro;  95.24 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.0 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.01 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.02 Laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.25 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro; 95.25.0 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro;  95.25.00 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro;  95.29 Riparazione di altri beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.0 Riparazione di altri beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.01 Riparazione di strumenti musicali per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.02 Riparazione di articoli sportivi (escluse le armi sportive) e attrezzature da campeggio (incluse le biciclette) per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.03 Modifica e riparazione di articoli di vestiario non effettuate dalle sartorie per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.04 Servizi di riparazioni rapide, duplicazione chiavi, affilatura coltelli, stampa immediata su articoli tessili, incisioni rapide su metallo non prezioso per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.09 Riparazione di altri beni di consumo per uso personale e per la casa n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro.

Le singole imprese devono risultare attive, aver la sede legale nella Regione Piemonte e risultare iscritte nelle pertinenti sezioni del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente.

Scuole, messa in sicurezza: arrivano i fondi della Regione

In attesa del governo, la Regione ha analizzato i progetti di intervento su scuole dellinfanzia, primarie, secondarie di 1° e 2° grado e individuato i beneficiari. 

 

 Per l’edilizia scolastica più di 37 milioni di euro saranno a breve disponibili per finanziare 29 progetti di messa in sicurezza delle scuole piemontesi. Si tratta di un passo importante che ribadisce ancora una volta l’attenzione per gli istituti sparsi su tutto il territorio, che necessitano di interventi, a maggior ragione in previsione di una riapertura alla didattica in presenza che, ci si augura, possa avvenire nel più breve tempo possibile. 

In attesa del decreto del ministero dell’Istruzione di assegnazione delle risorse agli enti locali, la Regione Piemonte ha quindi analizzato i progetti di intervento su scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di 1° e 2° grado e individuato i beneficiari.

Le risorse dovranno essere impiegate per aumentare la sicurezza degli edifici scolastici, salvaguardare la vita in caso di sisma, attraverso interventi di miglioramento e di adeguamento sismico, cui si sono affiancate le esigenze della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico. Previsti anche interventi di riedificazione e di nuova costruzione di edifici, oltre a riqualificazione e ristrutturazione di quelli esistenti.

Dei 29 progetti, 15 sono compresi nel piano annuale 2019, 14 sono invece finanziabili con le risorse non utilizzate del piano annuale 2018.

Del primo elenco, sono sette i progetti nel territorio della Città metropolitana di Torino: uno della Città metropolitana, gli altri dei Comuni di AirascaAla di SturaCalusoLeiniRivalta di Torino e Sauze dOulx.

Cinque i progetti finanziabili nella provincia di Cuneo: due della Provincia, gli altri dei Comuni di PolongheraRacconigi e Santo Stefano Belbo. Un progetto è del Comune di Castelnuovo Don Bosco (Asti), uno del Comune di Valdilana (Biella), uno del Comune di Briga Novarese.

Il totale delle risorse per questi progetti è 21.461.108 di euro.

Del secondo elenco, due progetti finanziabili sono nella provincia di Alessandria (uno della Provincia, uno del Comune di Serravalle Scrivia), uno nell’Astigiano (Comune di Cellarengo), sette nel Torinese (due della Città metropolitana, gli altri dei Comuni di CandioloMeana di SusaPineroloSan Maurizio CanaveseVillar Perosa), quattro nel territorio della provincia di Cuneo (Comuni di Bene VagiennaBernezzoSaluzzoScarnafigi).

Il totale delle risorse per questi progetti è di 15.961.706.

«Fin dal primo giorno la Regione si è sempre dimostrata molto attenta all’edilizia scolastica – spiega l’assessore regionale all’Istruzione, Elena Chiorino – Non a caso abbiamo, per la prima volta dal 1970, inaugurato un fondo per l’edilizia scolastica di emergenza, che ci consente di intervenire con tempestività nelle situazioni più urgenti, laddove in precedenza le normative, di fatto, ce lo impedivano. Ora, grazie all’arrivo di questi ulteriori contributi, possiamo venire incontro alle necessità di numerosi Comuni che da tempo chiedevano di sollecitare il finanziamento per la messa in sicurezza delle loro scuole che, ci auguriamo, possano – così come in tutta Italia – tornare presto a essere frequentate dagli studenti in tutta sicurezza: sia sanitaria che strutturale».

Turismo in crisi, agenzie di viaggio e tour operator in piazza

A Torino manifestazione in piazza Castello delle agenzie di viaggio, di tour operator e di tutto il settore turistico, che sono pronti a promuovere il Piemonte nel mondo

Parte da Piazza Castello alle 10.30 la manifestazione promossa dalle Agenzie di viaggio, Tour operator e dal settore turistico piemontese per richiedere alla Regione Piemonte un incontro continuativo almeno due volte l’anno.

Il bonus “Riparti Piemonte” pari a 1500 euro deve essere aperto non soltanto alle spese di sanificazione o all’acquisto di beni strumentali, ma anche al pagamento degli affitti, delle bollette e di vari altri contributi. È necessario, inoltre, verificare che i codici Ateco 79.90.19, 82.99.99, 70,22,09, vengano inclusi in quanto si tratta di agenzie di viaggio affiliate a franchising.

Si richiede inoltre un aiuto economico per tutte le agenzie di viaggio fino al 31 dicembre 2020 con almeno mille euro mensili, la cassa integrazione in deroga e FIS per tutte le aziende con 1 dipendente in su fino al 31 dicembre 2020, prorogabile in caso di eventuale richiusura causa Covid 19. Per quanto riguarda le tasse regionali si richiede la cancellazione di tutte le imposte  e tributi regionali, quali l’occupazione del suolo, delle imposte comunali e dell’IRAP per tutto l’anno. Si richiede inoltre il “bonus lavoratori” di almeno mille euro a dipendente, riservato a tutti gli operatori del campo turistico, per poter pagare le 14esime. Inoltre le agenzie di viaggio piemontesi si battono per il coinvolgimento di Finpiemonte per i programmi di sviluppo ed a favore dei bandi europei e statali, perché vengano destinati al mondo delle agenzie di viaggio dei bandi a fondo perduto, con soldi provenienti dallo Stato e dall’Unione Europea, per favorire investimenti sul territorio, quali la nascita di nuove start up in Piemonte, gruppi di acquisto e nuovi network. Le agenzie di viaggio, infatti, sono pronte a promuovere non soltanto il mercato estero, ma anche il territorio piemontese.

 

(foto Sergio Pacchiotti)

Pacchi alimentari, a Volpiano 300 famiglie assistite

Per accedere al servizio è necessario presentare domanda

A partire da mercoledì 27 maggio la consegna dei pacchi alimentari alle persone in difficoltà economica di Volpiano, che hanno fatto richiesta Comune, viene effettuata esclusivamente al mercoledì mattina, dalle 8.30 alle 11.30 nel salone parrocchiale dell’Oratorio San Giuseppe (via Re Arduino 6), e non più al lunedì e al venerdì.

L’iniziativa è cominciata lunedì 6 aprile per alleviare le situazioni di disagio conseguenti all’emergenza Coronavirus ed è gestita dal Comune in collaborazione con la Caritas, nell’ambito della convenzione tra l’ente, la parrocchia e l’Unione Net, facendo seguito alle indicazioni del governo. Ad oggi sono circa 300 le famiglie che vengono assistite, tramite la fornitura di pacchi alimentari contenenti prodotti provenienti dalla colletta alimentare e dagli acquisti effettuati con i fondi comunali e statali.

Commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne: «Siamo soddisfatti che le scelte fatte al principio di questa emergenza ci consentano oggi di continuare ad erogare questo servizio con i fondi iniziali, senza ricercare nuove forme di finanziamento, perché per molte persone è ancora necessario ricorrere a questo strumento per superare le difficoltà, e ringrazio i volontari che si stanno impegnando affinché la distribuzione dei pacchi alimentari avvenga regolarmente».

Infermieri, le proposte del Nursind

Presentata  questa mattina da parte del Nursind la  proposta per stabilire i criteri di ripartizione del fondo destinato alla premialità del personale del comparto sanità

Riceviamo e pubblichiamo – Questa mattina, dopo la manifestazione di mercoledì 20.05.2020 , abbiamo incontrato l assessore alla sanità  Luigi Icardi e il direttore regionale dott. Aimar, ai quali abbiamo potuto presentare la nostra proposta per la ripartizione dei 41 milioni di euro da destinare agli operatori del comparto sanità della nostra regione
Un tavolo separato dagli altri sindacati che hanno chiesto alla regione di escluderci dai loro incontri in quanto non firmatari del contratto.
Riteniamo di aver portato le istanze della prima linea, l’ unica prima linea che ha permesso al Piemonte di gestire ed uscire da questa emergenza.
Abbiamo chiesto come pregiudiziale di premiare in maniera prevalente chi si é occupato dell’ assistenza diretta, della presa in carico del paziente e della continuità assistenziale, erogando il 90,24% del fondo, 37 milioni dei 41 previsti, ai 23007 infermieri e 6009 oss per un totale di 29016 unitá, il 63% del personale del comparto.
Una indennità legata alla presenza, con una percentuale di differenziazione tra i servizi più a rischio e quelli meno, senza escludere chi si é ammalato per via del covid.
Per il restante personale sanitario e tecnico, 9073 unità, destinare 8,5% del fondo,  3,5 milioni, premiando maggiormente chi ha effettuato prestazioni dirette sui pazienti.
Infine, per 6462 unità di personale amministrativo destinare l’  1,2% del fondo, 500 mila euro con una media pro capite di circa 70 euro,  premiando maggiormente chi ha lavorato nei reparti e servizi a contatto diretto con i pazienti e/o con l’utenza.
Questa è il perimetro della proposta che abbiamo avanzato e che chiediamo di accogliere per riconoscere una giusta premialità a chi ha vissuto maggiormente rischio e disagio e chi del paziente se ne occupato direttamente, integralmente e continuamente.
Inoltre, abbiamo chiesto per i prossimi anni, risorse aggiuntive regionali per il personale, di intervenire sulla questione della cumulabilitá delle indennità e ricordato che molte aziende non hannuo ancora approvato un piano di ferie estive.
Ringraziamo l ‘assessore per la disponibilità  e l’attenzione mostrateci.
Nursind Piemonte

Azienda torinese chiede i danni alla Cina

Causa alla Repubblica Popolare Cinese ed in solido al Laboratorio di Wuhan intentata da una società torinese

Parte da Torino una causa civile intentata da una società torinese verso la Repubblica Popolare Cinese ed in solido verso il Laboratorio di Wuhan per la richiesta di risarcimento danni.

“Per conto di una società torinese di trasporto su gomma – spiega l’avvocato Alex Gilardini del Foro di Torino – ho notificato, insieme al collega avvocato Francesco Curro’ del Foro di Roma, in collaborazione con lo studio legale statunitense Berman Law Group, un atto di citazione per richiesta danni alla  Repubblica Popolare Cinese, al suo Ministero della Sanità Pubblica, al Ministero dell’Amministrazione dell’Emergenza ed al Ministero degli Affari Civili della Repubblica Popolare Cinese, al Governo della Provincia di Hubei, al Governo della Città di Wuhan ed all’Istituto di Virologia della medesima città, oltre che alla sua Accademia Cinese delle Scienze”.

“La suddetta domanda giudiziale – precisa l’avvocato Alex Gilardini – pari ad euro 1.371.145 ,50 è  stata calcolata considerando il mancato guadagno subito dal cliente nei mesi di lockdown, dovuti all’emergenza sanitaria causata dal Covid 19. Nell’atto di citazione, anche grazie al materiale ricevuto dallo studio legale statunitense (che negli States ha già avviato molteplici azioni similari contro le istituzioni cinesi) si vuole dimostrare sia la responsabilità della Repubblica Popolare Cinese nel non aver prontamente diffuso la notizia della pandemia, che avrebbe evitato una così letale diffusione del virus, sia la medesima responsabilità che fa capo all’Istituto di Virologia di Wuhan per non aver parimenti prestato le dovute attenzioni”.

“Ritengo – conclude l’avvocato torinese Alex Gilardini – che nessuna causa finora in Italia sia stata radicata in solido contro sei istituzioni cinesi e contro il laboratorio di Wuhan prima di questa”.

Mara Martellotta

Dal caffè al parrucchiere il virus lo pagano i consumatori

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha inciso in maniera diretta o indiretta sui mercati. Dapprima erano le mascherine e i disinfettanti nell’occhio del ciclone per il forte aumento, adesso assistiamo a tutta una serie di rincari che vanno dal bar al parrucchiere.

Frutta e verdura, ad esempio, hanno subito un rialzo ad un tasso superiore 40 volte quello dell’inflazione, tenendo anche conto della carenza di manodopera per il raccolto. La mancanza di almeno 200 mila lavoratori stagionali mette a rischio la fornitura di frutta e verdura. L’unica certezza è che i prezzi di molti beni sono aumentati.

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Dal caffè alla verdura, al parrucchiere: il virus lo pagano i consumatori

Il Poli apre le porte ai futuri studenti

Per la prima volta online, tornano le giornate di orientamento per l’accesso ai corsi di Laurea e Laurea Magistrale.

Novità per l’A.A. 2020/2021: didattica online per entrambi i semestri, ma anche lezioni e laboratori in presenza per chi sarà a Torino

 

Al Politecnico di Torino, dopo le lezioni e gli esami, quest’anno anche gli Open Days diventano virtuali. È una formula del tutto innovativa quella proposta agli aspiranti studenti dell’Ateneo da lunedì 25 a venerdì 29 maggio: cinque giorni di incontri con docenti, studenti ed esperti di orientamento e la possibilità di seguire le presentazioni dei 23 corsi di Laurea Triennale e dei 30 corsi di Laurea Magistrale offerti dal Politecnico nelle aree dell’ingegneria, dell’architettura, del design e della pianificazione territoriale. Ma anche un’occasione per scoprire tutti i servizi offerti, i progetti speciali, i teams studenteschi, le opportunità per gli studenti stranieri e molto altro ancora. Tutto da casa, per rispettare le regole imposte dall’emergenza sanitaria e favorire i ragazzi che in questo periodo di mobilità ridotta sia all’interno del territorio nazionale che, a maggior ragione, dall’estero, vogliono però entrare nel mondo del Politecnico di Torino, in vista di un’iscrizione per l’Anno Accademico 2020/2021.

Tre giornate, dal 25 al 27 maggio, saranno dedicate in modo specifico alle Lauree di primo livello, mentre il 28 e il 29 maggio le presentazioni riguarderanno i corsi di Laurea Magistrale. Tutti i contenuti rimarranno comunque disponibili sul sito www.politopendays.it anche nei mesi a venire, in modo da aiutare i ragazzi ad orientarsi nell’offerta e nelle novità del prossimo anno accademico anche dopo la conclusione degli Open Days.

Un anno che porterà molte novità nel modo di vivere il Politecnico. Prima tra tutte la didattica online, modalità attivata con successo dall’Ateneo: “Fin dai primi giorni dell’emergenza sanitaria tutte le attività didattiche del Politecnico – esami e discussioni di laurea compresi – si sono svolte esclusivamente in modalità online”, spiega il Rettore Guido Saracco, che prosegue:  “La risposta messa in campo dall’Ateneo è stata senza precedenti: il potenziamento delle infrastrutture informatiche, la scoperta di soluzioni tecnologiche, ma anche di nuove modalità di fare didattica hanno permesso lo svolgimento pressoché regolare delle attività di insegnamento e valutazione nei mesi dell’emergenza”.

Anche per l’anno accademico 2020/2021 l’Ateneo ha deciso di impegnarsi a garantire, per entrambi i semestri, l’erogazione dell’intera offerta formativa di primo e secondo livello in modalità on line, anche con un investimento consistente per l’ulteriore potenziamento delle dotazioni tecniche. Ma l’esperienza della formazione universitaria va al di là della lezione frontale, pur arricchita da tante modalità interattive adottate in questi mesi per migliorare le modalità di apprendimento, come la realtà virtuale per le revisioni progettuali o la visita da remoto a laboratori e siti culturali. “Per garantire almeno a chi si troverà nelle condizioni di essere a Torino la possibilità di entrare nelle nostre aule e vivere in presenza l’esperienza universitaria, individueremo un numero contingentato di studenti, circa 2500 ogni giorno, che potrà accedere all’ateneo e frequentare le lezioni e, soprattutto, i laboratori”, spiega il Rettore: “Per tutti gli altri, ci sarà la possibilità di seguire da remoto entrambi i semestri. Garantisco che non discrimineremo nessuno rispetto alla modalità con cui avrà seguito i corsi o sostenuto gli esami e cercheremo di far sì che tutti gli studenti che desiderano frequentare in presenza possano farlo”. Questo comporterà adeguamenti strutturali, come il rifacimento degli impianti di condizionamento e la ridistribuzione degli spazi per le lezioni, ma anche turni scaglionati di ingresso, dotazione di dispositivi di protezione e interventi di sanificazione adeguati.

Il Rettore presenterà le novità per l’Anno accademico 2020/2021 nel corso di una conferenza di apertura online, alle 13.30 di lunedì 25 maggio sul sito www.politopendays.it (necessaria la registrazione) e sui canali social del Politecnico. Il 28 maggio alle 9.00, invece, il Rettore porterà un saluto all’apertura delle due giornate dedicate ai corsi di Laurea Magistrale (sempre su www.politopendays.it e sulla pagina Facebook del Politecnico) .

Sempre il 28 maggio, sarà anche il giorno di una nuova sessione del test di ammissione per i corsi di Laurea triennale in Ingegneria, Design e Pianificazione, che si svolgerà anch’esso online e al quale è ancora possibile iscriversi.

Il Politecnico di Torino continua a garantire ai suoi studenti una formazione che sappia rispondere alle sfide del presente e a quelle che verranno, come dimostrano i dati occupazionali dei nostri laureati: quasi 9 su 10 lavorano a un anno dalla laurea magistrale e con stipendi più alti e contratti più stabili rispetto alla media degli atenei italiani”, commenta il Vice Rettore per la Didattica Sebastiano Foti, che conclude: “In un anno particolare come quello che ci attendeabbiamo intenzione di potenziare le modalità didattiche più innovative e coinvolgenti, con lo studente al centro del processo di apprendimento, che viene responsabilizzato e messo nelle condizioni di sperimentarsi e mettersi alla prova, anche in contesti meno tradizionali di quelli della lezione frontale, come ad esempio i team studenteschi o le challenge, modalità didattiche basate su multidisciplinarietà e learning by doing, che vogliamo potenziare anche attraverso tutte le possibilità che la tecnologia ci mette a disposizione”.