ECONOMIA- Pagina 364

Moncalieri Comune amico delle api

Moncalieri ha aderito all’iniziativa CooBEEration Campaign per la tutela della biodiversità e della sicurezza alimentare, diventando – ed è il primo in Piemonte – “Comune amico delle api”.

Un’amicizia sancita con una delibera dell’assessore alla Cultura e al Turismo Laura Pompeo, condivisa con il collega alle Attività Produttive Angelo Ferrero, che pone la Città in prima linea nella difesa e nella tutela di ambiente, biodiversità, sicurezza alimentare. E che verrà ufficializzata in un convegno nazionale che si terrà giovedì 20 maggio, in occasione della Giornata mondiale delle api.

La Campagna CooBEEration prevede un impegno da parte dell’amministrazione nel sostenere lo sviluppo delle attività apistiche sul territorio, incrementando nella pianificazione del verde pubblico la coltivazione di piante e fiori graditi alle api. Verrà inoltre posta molta attenzione all’utilizzo di erbicidi e ai trattamenti sulle alberate cittadine, eliminando trattamenti con fitofarmaci ed erbicidi alle piante legnose, ornamentali e spontanee che possono risultare dannosi alle api durante il periodo della fioritura. E infine, l’obiettivo forse più strategico: promuovere iniziative ed eventi a sostegno dell’apicoltura, anche come forma di economia sostenibile, coinvolgendo le scuole presenti sul territorio. Finora, con Moncalieri, sono 80 i comuni italiani che hanno aderito alla rete nata nel 2015.

“L’apicoltura rappresenta una risorsa irrinunciabile per l’ambiente – commenta soddisfatta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – La difesa della biodiversità è un problema che interessa tutti, e tra i compiti di un ente locale come il nostro rientra anche la tutela e lo sviluppo delle api e della loro presenza sul territorio come Bene Comune Globale. Uno sviluppo coerente, per la nostra città, di contenuti e strategie elencati nel nostro progetto ‘Moncalieri Città nel Verde’. E condiviso con partner del calibro del dipartimento Disafa dell’Università di Torino, con cui è in essere un accordo quadro per la valorizzazione del Parco Storico del Castello. Un ringraziamento particolare al professor Marco Devecchi per averci coinvolto in questo percorso, che vedrà proprio nel Parco una location privilegiata”.

Storie di migranti ed emigranti

Gli incontri di “CulturalMenti Alpignano”
“Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo”

“MIGRANTI, EMIGRANTI: IERI E OGGI”
in diretta sulla pagina Facebook di PER ALPIGNANO

Venerdì 21 maggio alle ore 21.00 ci sarà ad Alpignano una serata aperta a tutti per parlare di MIGRANTI vecchi e nuovi con l’aiuto di Armando Pomatto e Alberto Toscano, due scrittori esperti in materia.

La serata sarà trasmessa in diretta sulla  pagina Facebook di PER ALPIGNANO (https://www.facebook.com/perAlpignano).

Parteciperanno anche il sindaco di Alpignano Steven Palmieri e l’assessore alla cultura Rossana Peraccio.

Interverranno:

Monia Othmani
(responsabile in organizzazione della cooperativa Animazione Valdocco)
Roberta Tumiatti
(responsabile tecnico di area di cooperativa Animazione Valdocco  e presidente cooperativa Pietra Alta).

Davvero una serata per tutti parlando di Migranti ed Emigranti, ieri e oggi.

Chi sono i due autori ospiti?

Alberto Toscano (autore di “Gli italiani che hanno fatto la Francia”, libro che racconta di quanto i migranti italiani abbiano contribuito alla crescita economica e culturale francese)

Armando Pomatto (autore di “Straniero, ospite o nemico?”), nostro amico alpignanese, ex dirigente sindacale FIM-Cisl. I due autori ci aiuteranno a vedere a 360^ il problema!

Quello di Alberto Toscano è un testo interessante (e appassionante) per tanti motivi, primo fra tutti la sua condizione «italo-francese» che ne fa una specie di osservatore privilegiato visti i rapporti intensi e non sempre collaborativi tra le due nazioni. Il secondo è che si tratta de «il libro di un giornalista», cioè di un professionista dell’attenzione. Infine perché da Parigi, la capitale dalla quale Charles de Gaulle teorizzò l’«Europa delle patrie», si può meglio osservare l’europeizzazione del continente: «Nel Ventunesimo secolo, gli italiani che studiano e lavorano in Francia sono centinaia di migliaia. Una comunità impressionante e dinamica, che giorno dopo giorno, partecipa alla vita di un altro Paese, mantenendo strettissimi legami con le proprie origini e contribuendo alla costruzione di una nuova Europa … molti francesi in Italia e italiani in Francia… ci sentiamo a casa là dove abbiamo scelto di vivere».

Parliamo anche del secondo libro, quello di Armando Pomatto, per sottolinearne l’originalità. Potrebbe infatti essere un vocabolario oppure un breviario. In ogni caso è una bussola per orientarsi sul grande tema dell’immigrazione, dello straniero, del migrante. Si comincia con ACCOGLIENZA e si finisce con XENOFOBIA, due facce della stessa medaglia. Il libro si conclude con le parole di Nelson Mandela, un gigante contro il razzismo: “Il vincitore è colui che continua a sognare i suoi sogni”.
Segnate la data, diffondetela e parteci

Uber a Torino, prima città in Italia con doppio servizio: Uber Taxi e Uber Black

Da oggi il servizio di mobilità Uber Black è attivo anche a Torino. Dopo il lancio di Uber Taxi nell’ottobre 2018, Uber conferma il proprio impegno nei confronti del capoluogo piemontese e dei sui abitanti offrendo così  un’ulteriore opportunità di spostamento, Uber Black, operato da proprietari di autovetture e licenze NCC. 

Torino è la prima città in Italia ad avere il doppio servizio, Uber Taxi e Uber Black,  e dopo Milano, Roma e il recente lancio di Bologna,  è la quarta città in Italia dove grazie alla App Uber ci si potrà spostare godendo del massimo comfort offerto dalle famose “auto nere”. In totale sono 5 le città italiane in cui Uber è attiva con servizi per la mobilità: Uber Black, sono infatti disponibili a Roma, Milano Bologna e, da oggi a Torino, Uber Taxi sempre a Torino Napoli.

L’arrivo di Uber Black a Torino rappresenta un’ulteriore opportunità di mobilità, a fronte della sempre crescente domanda di nuove opzioni di viaggio all’interno del sistema di mobilità urbano.  Tralasciando il 2020, nel 2019 l’app di Uber è stata, infatti, aperta oltre 145mila volte a Torino per verificare la disponibilità di corse in città. Inoltre, nell’ottica di essere una piattaforma di mobilità sempre più multimodale, l’integrazione dei monopattini Lime permette a tutti coloro che intendono utilizzare un mezzo della micromobilità a zero emissioni di poterne usufruire direttamente tramite l’app Uber.

Lorenzo Pireddu, Uber Head of Italy: “L’arrivo del nostro servizio Black a Torino rappresenta un importante sviluppo nel percorso di ampliamento dell’offerta dei nostri prodotti e servizi in Italia e avviene in un momento in cui stiamo registrando una significativa crescita di richieste di mobilità, in concomitanza con le riaperture post lockdown delle diverse attività Continueremo a lavorare per proporre, in sempre più città italiane, la nostra piattaforma di mobilità  in modo che sempre più persone possano organizzare i loro spostamenti direttamente dalla nostra applicazione in modo affidabile e sicuro”.

I passeggeri potranno così beneficiare di tutte le funzionalità di Uber Black, come la possibilità di avere informazioni sull’autistail modello dell’auto e conoscere il prezzo della corsa in anticipodividere il costo della corsa, visualizzare il percorso del proprio spostamento e, grazie al sistema di anonimizzazione, passeggeri e autisti potranno mettersi in contatto telefonicamente o via chat senza condividere il proprio numero di telefono, oltre alla possibilità di accedere al toolkit di sicurezza di Uber e ottenere assistenza in caso di bisogno.

Uber Black ha poi introdotto speciali misure in materia di Covid per proteggere passeggeri e autisti: obbligo per gli autisti di indossare la mascherina e relativo controllo tramite mask verification prima di andare on line; sanificazione dell’auto e fornitura di disinfettanti per le mani per i clienti; possibilità per gli autisti di annullare un viaggio senza alcuna penale qualora un cliente non indossi una mascherina o copertura per il viso; nuovo sistema di feedback per la segnalazione dei casi in cui un autista non indossi la mascherina.

Accedere a Uber Black è molto semplice: 

  1. Apri l’app di Uber
  2. Scegli una destinazione
  3. Scopri il prezzo finale in anticipo e conferma la corsa
  4. Goditi il tuo viaggio e quando sarà ora di ritornare a casa, segui la stessa procedura.

 

Gli aiuti alle coop di comunità sono legge

Con 46 sì il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la Proposta di legge 100, “Disposizioni in materia di cooperative di comunità”.

Il provvedimento, presentato dal primo firmatario Daniele Valle (Pd) e illustrato in Aula dai relatori di maggioranza Alberto Preioni (Lega) e di minoranza Valle, stanzia 30 mila euro annui per il triennio 2021-2023 per promuovere le “cooperative di comunità”, i cui soci sono cittadini che abitano nello stesso territorio e si mettono insieme per condividere la gestione di servizi essenziali che separatamente sarebbero economicamente insostenibili.

“Come amministratore di un piccolo centro – ha sottolineato Preioni – ritengo importante fare il possibile per mettere in campo misure contro lo spopolamento e la marginalizzazione dei territori, incentivando occasioni di lavoro per i giovani e aiutando economie sostanzialmente deboli. Il prodotto di tante microeconomie garantisce possibilità di lavoro e di sopravvivenza dei borghi e delle famiglie che vi risiedono stabilmente”.

“Questo provvedimento – ha aggiunto Valle – rappresenta una versione aggiornata di quanto già i nostri nonni hanno fatto per preservare la sopravvivenza nelle zone più frammentate e sguarnite di servizi del territorio piemontese. La pandemia ha incentivato la riscoperta e l’interesse per alcuni di questi luoghi e anche il Piemonte, come altre regioni, ha deciso di mettere in cam po strumenti per lottare contro lo spopolamento”.

Per sostenere la nascita e lo sviluppo delle cooperative di comunità la Regione può intervenire per mezzo di finanziamenti agevolati e contributi in conto capitale dedicati alla fase di start up, meccanismi di agevolazione della capitalizzazione da parte dei soci ordinari e sovventori o concessioni di beni immobili a titolo di comodato gratuito.

Il provvedimento prevede inoltre l’istituzione dell’Albo regionale delle cooperative di comunità, che sarà tenuto dalla Giunta e le cui modalità di tenuta e di aggiornamento verranno stabilite dalla Giunta stessa entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge, sentita la Commissione consiliare competente.

 

Foto: Beura Cardezza, Valle D’Ossola (Archivio Consiglio regionale)

Il presidio dei lavoratori Embraco diventa permanente

Il presidio dei lavoratori ex Embraco sotto la sede della Regione Piemonte, in piazza Castello a Torino, diventa permanente

I sindacati  chiedono al Governo di garantire un futuro ai 400 lavoratori e dell’azienda.  L’iniziativa è organizzata da Fim, Fiom, Uilm, Uglm Torino, in vista dell’incontro convocato dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, mercoledì 19 alle ore 10.

Occupazione femminile, sgravi per le imprese che assumono donne

La legge introduce in Piemonte il Registro regionale delle imprese virtuose in materia retributiva. A queste imprese la Regione riconoscerà una apposita “Certificazione di pari opportunità di lavoro in ordine alla parità retributiva tra i sessi e alla promozione delle pari opportunità di lavoro” e saranno destinatarie di benefici economici. La norma contiene alcune misure per contrastare l’abbandono lavorativo delle donne, in particolare il fenomeno delle dimissioni in bianco e il licenziamento delle donne nel periodo compreso tra il congedo di maternità obbligatorio e il primo triennio dopo il parto. L’ articolo 5 introduce misure che favoriscono le imprese che assumono donne con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato: riduzione IRAP del 50% per tre anni e un migliore punteggio nella valutazione dei progetti presentati per i bandi regionali. La Giunta regionale ha 60 giorni per emanare il regolamento attuativo della nuova legge.Tutti i gruppi consiliari e anche l’assessore Chiara Caucino per la Giunta, si sono detti d’accordo con le finalità della legge proposta da Domenico Ravetti (Pd), sostenuta dalle relazioni di minoranza di Francesca Frediani (Movimento4Ottobre) e Sean Sacco (M5s) e dalla relazione di maggioranza di Andrea Cane (Lega).Il consigliere Ravetti, primo firmatario della legge, nel suo intervento in favore della parità retributiva, ha anche ricordato la recente morte sul lavoro di una giovane madre 22enne, Luana D’Orazio, e la figura della madre costituente torinese Teresa Noce che mise le basi per le leggi sulla parità delle donne nel mondo del lavoro.
Il consigliere Cane ha illustrato nella sua relazione le finalità della proposta di legge: contribuire a promuovere la parità retributiva tra i sessi e sostenere un’occupazione femminile stabile e di qualità, anche con strumenti concreti per il superamento della differenziazione retributiva basata sul genere e per il sostegno al lavoro delle donne.La consigliera Francesca Frediani ha sottolineato come la vera parità di genere sarà raggiunta quando non ci sarà più nemmeno bisogno di una legge di questo tipo.Sean Sacco, consigliere del Movimento 5 Stelle, ha messo in risalto come la differenza retributiva tra uomini e donne sia oggi a discapito della donna: rimane a casa chi guadagna di meno e di solito è la lavoratrice che si trova in questa situazione.Nella discussione generale sono intervenuti i consiglieri: Marco Grimaldi (Luv), Alessandra Biletta (Fi), Carlo Riva Vercellotti (Fi), Alberto Preioni (Lega).

Dal Comune via libera all’Esselunga di Corso Bramante

Dopo  una lunga controversia amministrativa, via libera all’atto formale per far ripartire il cantiere del supermercato Esselunga di corso Bramante.

Il Consiglio comunale ha approvato la delibera che stabilisce, in deroga al Prg, il cambio di destinazione d’uso da attività produttiva a commercio del complesso edilizio dismesso. L’intervento di recupero e dell’area ex concessionaria Fiat, vedrà la realizzazione di  un’attività commerciale con una superficie di vendita di 2.500 mq con somministrazione, magazzini e laboratori di lavorazione alimentare. E’ previsto un intervento sulla mobilità veicolare, pedonale e ciclopedonale, il miglioramento delle aree verdi e la posa di nuove piante. L’assessore all’Urbanistica Antonino Iaria:  “Il progetto che  tratta solo della ristrutturazione dell’edificio ma anche una serie di opere di riqualificazione totale dello spazio urbano”.

Nuovi scenari per il Caat del futuro

Con un incremento del risultato rispetto all’anno precedente. Ne parliamo con il Presidente Marco Lazzarino

 

L’Assemblea dei Soci del CAAT (Centro Agroalimentare  di Torino), tenutasi lo scorso 14 maggio, ha visto l’approvazione del bilancio 2020 e il raggiungimento degli obiettivi che erano assegnati dagli azionisti al Consiglio di Amministrazione.

Il Bilancio di CAAT si chiude nuovamente in utile e con un incremento del risultato rispetto all’anno precedente.

 

“Il 2020 è stato un anno difficilissimo – spiega il Presidente del CAAT ingegner Marco  Lazzarino – caratterizzato dalla diffusionedel Covid 19.

Il CAAT, struttura nella quale ogni notte lavorano migliaia di persone, è riuscito ad affrontare la situazione emergenziale senza interrompere neanche per un giorno l’attività e garantendo alla città di Torino l’approvvigionamento di prodotti agroalimentari freschi e sani.

Abbiamo inoltre tutelato il lavoro e la sicurezza dei nostrioperatori e dei nostri clienti.

Nello stilare un bilancio di questi ultimi anni mi preme sottolineare alcuni risultati “qualitativi” che abbiamo conseguito e che ritengo importanti tanto, se non di più, rispetto a quelli strettamente “economici””.

“Quando mi insediai nel 2017 – precisa il Presidente Marco Lazzarino – il CAAT era in forte sofferenza economica e manutentiva (milioni di Euro di perdite pregresse e manutenzionecarente), era in atto un conflitto a tutto campo con i grossisti (proliferare di cause legali che rischiavano di affossare la società),erano presenti contratti di locazione mai rivisti e sempre tacitamente rinnovati e, infine, era in atto l’avvio di un percorso di dismissione quote da parte del principale socio pubblico.

La situazione, a distanza di quattro anni, è radicalmente mutata in positivo.

Da un primo importante punto di vista, la società ha raggiunto una solidità economica che ci permette di affrontare investimenti volti alla modernizzazione e dell’innovazione anche digitale; nei prossimi anni prevediamo consistenti investimenti nel settore della digitalizzazione, del risparmio energetico, nelle energie rinnovabili e nella logistica sostenibile.

In secondo luogo siamo stati capaci di ristabilire un clima di armonia e di collaborazione con i grossisti insediati presso il CAAT e, ad oggi, non vi sono più procedimenti giudiziali in relazione al foltissimo contenzioso sui rifiuti ereditato dalla precedente gestione.

Sono stati stipulati inoltre nuovi contratti di locazione, che hanno messo in sicurezza i conti futuri della Società e che hanno disciplinato in modo chiaro gli oneri comprensoriali a carico dei grossisti.
Abbiamo recentemente ratificato, mediante un’assemblea straordinaria, le modifiche Statutarie che hanno visto il riconoscimento del CAAT come Società di “Interesse Generale”.

Questi risultati sono stati raggiunti grazie all’impegno corale di tutti i soggetti coinvolti e sono stati possibili grazie al sostegno dei Soci, che mi hanno stimolato e sostenuto nel difficile compito”.

 

“Un contributo fondamentale – aggiunge il Presidente del CAAT Marco Lazzarino-  è stato quello di APGO (l’associazione deigrossisti del CAAT), che ha collaborato lealmente e responsabilmente con la Società permettendo di superare il contenzioso e di sottoscrivere i nuovi contratti di locazione.

Il Comune di Torino, per mezzo dell’Assessore Avv. Alberto Sacco, e la Camera di Commercio, per mezzo del Direttore Dott. Guido Bolatto, hanno seguito con attenzione e costantemente favorito questo percorso, avendo ben presente l’importanza strategica del CAAT e del settore agroalimentare per l’economia della Regione, tanto più in un periodo difficile come il presente.

Nel corso di questi anni ho inoltre sempre avuto un confronto utile e costruttivo con gli amici Giancarlo Banchieri, Presidente di Confesercenti Torino, e Fabrizio Galliati, Presidente di Coldiretti Torino, i quali mi hanno supportato con i loro consigli e hanno sempre agevolato il confronto con le categorie da loro rappresentate.

La Regione Piemonte, infine, ha recentemente espresso un proprio rappresentante in seno al CDA e ciò dimostra attenzione e vicinanza nei nostri confronti.

Adesso sta a noi “approfittare” delle condizioni estremamente favorevoli nelle quali versiamo per cogliere tutte le opportunità della ripresa e delle risorse che verranno stanziate a favore dei mercati all’ingrosso nell’ambito del Recovery Plan.

Grazie infatti all’intensa attività di Italmercati (Rete di imprese che raggruppa i principali mercati all’ingrosso), i poli agroalimentari sono riusciti ad ottenere un riconoscimento ufficiale all’interno del PNRR. Ora la sfida di ciascun mercato agroalimentare è di predisporre piani di sviluppo e investimento”.

“Al CAAT – aggiunge il Presidente Marco Lazzarino – abbiamo già cominciato a lavorare in questo senso, mediante lapredisposizione di progetti nell’ambito della digitalizzazione, della logistica sostenibile e della sostenibilità energetica e ambientale. Vogliamo farci trovare pronti nel momento in cui le risorse si renderanno disponibili, avendo approntato dei progetti immediatamente “cantierabili” e come tali appetibili in base alle tempistiche esecutive richieste dal PNRR.

Per concludere voglio affermare che sono molto ottimista circa le prospettive future del CAAT e che il lavoro di squadra che è stato fatto sta portando frutti e ci pone nelle migliori condizioni per posizionare il CAAT tra le eccellenze del settore agroalimentare in Italia”.