ECONOMIA- Pagina 353

I consorzi dei formaggi uniti contro la crisi

Importante incontro tra i rappresentanti dei Consorzi di Tutela dei formaggi DOP facenti capo ad Assopiemonte DOP e IGP ed esponenti della politica e delle Istituzioni nazionali e regionali tra cui il Senatore Mino Taricco, i Deputati Monica Ciaburro e Federico Fornaro, l’Assessore regionale all0Agricoltura Marco Protopapa, il Presidente di Fedagri Piemonte Roberto Morello e il Presidente nazionale Uncem Marco Bussone.

L’incontro è stato ospitato a Barolo, nel Castello, location che è espressione nel mondo delle eccellenze piemontesi e dell’agricoltura come fonte di sviluppo e benessere, ormai da anni luogo di incontro, confronto per le filiere di qualità e anche di festa in occasione del festival Collisioni.
A determinare l’urgenza dell’iniziativa, condivisa e sostenuta anche da Uncem (Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani), è stata la necessità di documentare e far conoscere il tragico impatto economico della crisi covid-19 sulle microfiliere delle DOP che, per le loro caratteristiche produttive e soprattutto commerciali, hanno vissuto dai primi di marzo giorni di blocco quasi totale essendo poco o per nulla presenti nei circuiti commerciali del libero servizio della grande distribuzione organizzata. In tempi ordinari, i canali commerciali delle microfiliere sono i negozi tradizionali di specialità, i ristoranti, le trattorie, gli agriturismi, i mercati e le fiere locali, la vendita diretta al turismo locale ed anche, in piccola parte, l’esportazione. Vale a dire tutte strade che dall’inizio di marzo si sono chiuse e che solo ora a fatica iniziano a ripartire. Questo  ha significato il crollo e azzeramento delle vendite dei prodotti di filiera corta a cui si è aggiunto il permanere dei costi vivi di esercizio per il mantenimento e la gestione delle mandrie, delle greggi, degli impianti e delle aziende agricole.

“Siamo allo stremo, ma siamo abituati al sacrificio e al duro lavoro e vogliamo ripartire – afferma Evanzio Fiandino Presidente di Assopiemonte DOP e IGP – ci sforziamo di essere ottimisti, ma abbiamo bisogno di un’attenzione particolare e di misure di sostegno tarate sulle nostre specificità, in quanto noi non riusciamo a beneficiare di aiuti allo stoccaggio, di incentivi alla riduzione della produzione del latte e degli interventi di ritiro del prodotto dal mercato, studiati per le grandi produzioni. Attendiamo interventi a copertura delle mancate vendite, dei costi comunque sostenuti nel periodo di fermo commerciale ed in sostanza di un sostegno per poter ripartire. La preoccupazione più forte è che molte famiglie non riuscendo a superare questa annata così drammatica decidano di chiudere, e questo rappresenterebbe un danno incalcolabile per la salvaguardia delle filiere corte che pur modeste nei volumi rappresentano la storia dell’eccellenza e l’immagine gastronomica del Piemonte oltre che la cura e la tutela del territorio”.

L’appello di Fiandino è stato raccolto dai presenti che in un clima di condivisione e sintonia hanno stretto un patto tra Regione, Governo e Parlamentari, Uncem con il sistema degli Enti locali, per poter dare in tempi brevi risposte concrete ai problemi evidenziati da Assopiemonte DOP e IGP.

I nuovi voli da Caselle per Sicilia, Sardegna e Calabria

Con l’avvio dei nuovi collegamenti per Sicilia, Sardegna e Calabria salgono a 9 i voli firmati Volotea in partenza dallo scalo torinese

 Volotea, la compagnia aerea low-cost che collega tra loro città di medie e piccole dimensioni e capitali europee, ha inaugurato in questi giorni  le sue nuove rotte in partenza da Torino alla volta di Catania e Lamezia Terme, mentre è in calendario per domani, sabato 4 luglio, l’avvio del nuovo collegamento per Alghero. Oltre alle 3 nuove rotte, per la Summer 2020, l’offerta del vettore dallo scalo piemontese prevede collegamenti verso Cagliari, Lampedusa, Napoli, Olbia, Palermo e Pantelleria.

I nuovi voli in partenza da Torino rientrano in un progetto ampio che vede la compagnia impegnata nel consolidare il suo network 2020 con l’avvio di 40 nuove rotte nazionali, 15 delle quali in esclusiva, in Italia, Francia, Spagna e Grecia. In questi Paesi, inoltre, la compagnia punta a intensificare i collegamenti tra le isole e la terraferma, offrendo ai suoi passeggeri la possibilità di raggiungere ancora più comodamente alcune tra le più accattivanti mete vacanziere.

“Siamo molto felici di poter inaugurare le nuove rotte in partenza da Torino alla volta di Alghero, Lamezia Terme e Catania. Con l’avvio dei nuovi collegamenti, vogliamo potenziare il flusso di viaggiatori verso Torino, permettendo a chi ha amici o parenti che vivono in Piemonte di raggiungerli ancora più agevolmente. A bordo dei nostri aerei, poi, i vacanzieri piemontesi potranno volare, in modo comodo e veloce, verso alcune tra le più affascinanti località turistiche italiane, per concedersi una vacanza all’insegna di mare, divertimento e buon cibo” – ha commentato Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea.

“Volotea si conferma uno dei vettori protagonisti della ripartenza dell’Aeroporto di Torino, continuando a credere nel nostro scalo e nel nostro territorio. Con l’aggiunta delle sue 3 nuove rotte verso Catania, Lamezia Terme e Alghero, da oggi i viaggiatori piemontesi dispongono di un’offerta ancora più ricca per volare verso il Sud Italia. Questi nuovi collegamenti permettono infatti di riavvicinare Torino a quelle che saranno tra le mete più desiderate per le vacanze di quest’anno. Qualche settimana fa avevamo previsto che la domanda di mobilità aerea da e per Torino sarebbe ripartita proprio dalle rotte nazionali, in particolare grazie ai collegamenti con il Sud Italia; l’impegno di Volotea su queste destinazioni conferma il graduale ritorno alla normalità e alla ripresa dei viaggi” – ha aggiunto Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport.

Volotea ha recentemente incrementato le sue misure igieniche e i protocolli di sicurezza per garantire un’esperienza di volo confortevole e sicura e tutelare la salute di passeggeri e dipendenti.

A Torino, l’offerta Volotea per il 2020 prevede collegamenti verso 9 destinazioni domestiche – Alghero (novità 2020), Cagliari, Catania (novità 2020), Lamezia Terme (novità 2020), Lampedusa, Napoli, Olbia, Palermo e Pantelleria, mentre 2 destinazioni all’estero – Mykonos e Skiathos – sono già in vendita per volare nel 2021.

I voli da e per Torino sono disponibili e prenotabili sul sito www.volotea.com o nelle agenzie di viaggio.

La casa batte il virus, domanda in crescita

Fiaip Piemonte: “Domanda in crescita del 10%; 3 su 5 vogliono il giardino. Prezzi stabili”

Riapertura dal lockdown, nuove esigente trainano il mercato: chi va a vivere da solo, chi decide di convivere

 

Il mercato immobiliare regge al virus. A due mesi dalla ripartenza dopo il lockdown per il Coronavirus, il mattone in Piemonte è in ripresa. “Nei mesi di maggio e giugno la domanda registrata è in crescita, anche del 10%, rispetto al pre pandemia”, spiega Paolo Papi, presidente di Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali).

 “Questa accelerazione era prevedibile – aggiunge – a contribuire allo slancio, ci sono le trattative lasciate in sospeso ai primi di marzo, cui si sommano le nuove richieste”.

Nonostante la crisi innescata dal virus, la compravendita tiene e le rilevazioni raccolte dalla Fiaip mostrano uno sprint sorprendente e omogeneo in tutte le province piemontesi (Asti, Alessandria, Vercelli, Novara, Biella, Cuneo, VCO, Torino).
Con l’isolamento, la voglia di casa non si è spenta. Anzi la consapevolezza del suo valore ha modificato la domanda, spingendo le scelte abitative verso giardini e terrazzi

In media in tutte le province piemontesisu cinque nuove richieste, tre riguardano case e villette con giardino, cortile o terrazzo”, aggiunge Papi. In alcune aree, il 75% delle nuove richieste si riferisce a case indipendenti. “Le manifestazioni di interesse – specifica il presidente – superano il 20%, chi poi si instrada verso l’acquisto è circa la metà”.

“Lo slancio della ripartenza del settore immobiliare – commenta – fa ben sperare per la tenuta del mercato e dimostra come il comparto sia una leva importante per l’economia generale. L’andamento dei prossimi mesi dipenderà dal sistema Paese, dalla capacità attuativa delle misure di Governo nel destinare la liquidità annunciata alle piccole e medie imprese. I conti – conclude il presidente regionale – si fanno a fine anno e solo allora si potrà pesare l’impatto dello stop legato al virus”.

MOTIVAZIONI ALL’ACQUISTO

La sostituzione della prima casa resta sempre in testa alla domanda immobiliare, complice il credito con tassi tra i più competitivi in Europa. Sorprende, nei mesi di maggio e giugno, la crescita della quota di giovani in cerca di un’indipendenza abitativa dai genitori, motivata probabilmente dal periodo di reclusione tra le mura domestiche.

Da una parte si individuano single decisi a vivere da soli, dall’altra ci sono giovani coppie che iniziano una convivenza, dopo il forzato allontanamento.

Si rintraccia anche qualche caso di coniugi o conviventi che, al contrario, hanno deciso di separarsi e vivere ognuno per conto proprio.

Aumenta il numero di chi vuole cambiare casa per mutate esigenze. “I bisogni, dopo i mesi di lockdown, sono cambiati e molti chiedono metrature più ampie e spazi più vivibili per lavorare in autonomia o in smart working”, spiega Aurelio Amerio, presidente di Fiaip Torino. “Si tratta di un’evoluzione del mercato – aggiunge- che può distribuire la domanda abitative in zone fino a oggi meno richieste, andando a rivalutare aree semi centrali e della prima cintura dei capoluoghi di provincia”.

prezzi degli immobili sono stabili. “Non si registra una svalutazione del residenziale, quindi chi ha intenzione di vendere la propria casa per comprarne una nuova, va incontro a buoni affari”, spiega Amerio. La tenuta dei valori riguarda l’intera regione.

TORINO

“Nel torinese non si parla di impennata di villette i cui costi sono elevati, ma di una crescente domanda, anche del 15% di quadrifamiliari e bifamiliari, decisamente più accessibili nel prezzo. Le zone sono nella prima cintura, Orbassano, Rivalta, Settimo, Borgaro, Rivoli”, specifica Lucia Vigna, vice presidente di Fiaip Torino.

Diversamente il settore commerciale, fatto di negozi e uffici, mostra segnali di sofferenza. “C’è una contrazione dei valori sia per le locazioni, sia per le vendite – spiega -. È un comparto penalizzato – aggiunge- che subisce le ricadute peggiori della crisi seguita alla serrata. Numerosi negozi non hanno riaperto o hanno dismesso locali e attività. La domanda si è spenta e chi vuole vendere ha due soluzioni: attendere o svendere. Una crisi che colpisce duramente le città più grandi e meno i centri urbani di piccole dimensioni”.

SECONDE CASE E TURISMO

Buoni i segnali sul mercato delle seconde case, almeno nelle zone a vocazione turistica. “Nell’astigiano è ripartito l’interesse per la casa vacanze da parte dei torinesi, c’è aumento degli spostamenti di piemontesi e lombardi”, dice Loredana Carboneris presidente di Fiaip Asti.

“Se l’80% degli acquisti è per la prima casa – commenta Franco Repetto di Fiaip Alessandria – la domanda per immobili diversi dall’abitazione principale deve essere incentivata abbassando l’imposta di registro e l’iva al 5%”.

Vivace il movimento immobiliare nelle località vicine agli specchi d’acqua. Il lago d’Orta nel Novarese, il lago di Viverone nel Biellese, il lago Maggiore nel Verbano registrano una nuova ondata di interesse, “non unicamente come appoggio per le vacanze o investimento turistico, ma anche come scelta abitativa principale”, commenta Alberto Actis, vice presidente di Fiaip del Verbano. “La posizione strategica a cavallo fra regioni – prosegue – intercetta lo stimolo alla vita fuori città, richiamando l’attenzione di molti professionisti lombardi che nell’ottica di migliorare la propria qualità di vita, stanno scegliendo di vivere sul lago e con un’ora di macchina raggiungere Milano”.

Rinata attrazione per la zona collinare nel vercellese.  “Il momento di incertezza, su spostamenti e regole da rispettare, disincentiva il mare”, commenta Elsa Belotti di Fiaip Vercelli. Molti preferiscono cambiare aria, rimanendo in prossimità della propria abitazione principale”.

“Tiene il turismo montano, fatto perlopiù da italiani, anche se i valori sono in media inferiori agli anni passati”, sintetizza Fulvia Pastorelli, presidente di Fiaip Cuneo con delega al Turismo. Le zone dominate dal turismo a trazione straniera, come Monferrato e Langhe, ma anche i laghi, si trovano in un momento di stallo. “La ripartenza – sintetizza Pastorelli – è frenata dal blocco dei collegamenti con l’estero. L’incertezza e la cancellazione di molti eventi sul territorio disincentivano i flussi turistici”.

Come aiutare gli agriturismi?

La modifica dei regolamenti europei consente, rimodulando le risorse residue disponibili, di attivare una nuova misura del Psr per concedere un ulteriore contributo a fondo perduto agli agriturismi e, a nostro giudizio, anche ad altri settori in crisi. Questa possibilità è stata illustrata dalla Regione nel corso della riunione del comparto agricolo tenutasi ieri alla presenza dei rappresentanti di Cia Piemonte.

“Già in sede di comitato di sorveglianza sul Psr – spiega Gabriele Carenini, presidente di Cia Piemonte -, avevamo proposto di destinare maggiori risorse al settore agrituristico, fortemente colpito dalla crisi legata al Covid. Accogliamo, quindi, con favore l’ipotesi di attivazione della misura 21 in Piemonte”.

”E’ vero che gli agriturismi sono già destinatari del bonus previsto dal “Riparti Piemonte” – sottolinea Carenini -, ma va detto che l’importo è limitato ad un massimo di 2500 euro e che per la maggior parte delle strutture esso non supererà i 1300. Una disparità di trattamento sulla quale bisognerebbe agire, parificando i contributi per tutte le aziende agrituristiche”.

“Noi  – conclude Carenini – proponiamo di finanziare l’intervento in favore degli agriturismi  e di altri settori, qualora ci fossero le risorse, con lo storno delle restanti risorse della Misura 1. Volendo fare un intervento ancora più corposo, si potrebbero attingere fondi dalla Misura 16, ferma a progetti del 2016 non ancora partiti. Riteniamo che non siano in alcun modo da toccare, invece, le risorse per l’insediamento dei giovani agricoltori e per lo scorrimento della graduatoria del bando investimenti del 2019”.

Oltre 130 occasioni di lavoro a Torino e in Piemonte

Sono oltre 130 le opportunità di lavoro in Piemonte offerte da Etjca – Agenzia per il Lavoro, attiva in Italia dal 1999 e oggi uno dei primi 10 player nel settore delle APL, fra contratti in somministrazione e inserimento diretto in azienda.

In Piemonte, l’agenzia per il lavoro ricerca professionisti nel settore sanitario, metalmeccanico, della grande distribuzione e alimentare. 

Nello specifico, le filiali di Torino, Alessandria, Asti e Carrù selezionano infermieri professionali con laurea in infermieristica e OSS qualificati disponibili a lavorare su tre turni oltre a figure da inserire all’interno di supermercati della zona, come macellai, addetti all’inventario e addetti al reparto gastronomia possibilmente con esperienza pregressa nell’ambito GDO e con ottime doti relazionali e comunicative.

Per il settore metalmeccanico si ricercano verniciatori carrozzieri, operai generici, reliability engineers, fresatori, addetti alle linee produttive e serramentisti con esperienza. Nel settore dell’industria alimentare sono fortemente richiesti operai addetti al confezionamento alimentare, capi turno per azienda in ambito alimentare, carrellisti, impiegati logistici, manutentori meccanici e receptionist per la gestione del centralino e accoglienza clienti.

Alta la richiesta di specialisti nell’ambito dell’installazione, manutenzione e riparazione industriale, come elettricisti, operai termoidraulici, manutentori elettrici junior, operai termoidraulici, elettricisti industriali di cantiere. Infine le filiali di Borgomanero e Alessandra per alcuni prestigiosi studi professionali e di consulenza del territorio, selezionano con urgenza impiegati contabili di studio professionale, addetti contabilità 730 e addetti paghe e contributi.

Tutte le posizioni aperte sono consultabili sul sito www.etjca.it

Contro la cimice asiatica arriva la vespa samurai

Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Protopapa presenti ai primi lanci del piano triennale di lotta biologica

In Piemonte sono iniziate le operazioni di contrasto alla cimice asiatica attraverso la diffusione del parassitoide Trissolcus Japonicus, noto come vespa samurai, nemico naturale della cimice. In questi giorni in 100 siti individuati su tutto il territorio piemontese si stanno effettuando i lanci della vespa samurai, che a discapito del nome è un insetto di circa 1,5 mm ed è innocuo per l’uomo e gli animali, comprese le api.

Ai primi lanci avvenuti nei giorni scorsi hanno partecipato anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa.

“Stiamo compiendo un passo importante per tutelare l’ortofrutticoltura piemontese che vuole essere di qualità e per confermarsi tale non deve essere schiava della chimica – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – . La vespa samurai ci consentirà di risolvere il grave problema della cimice asiatica in modo naturale, dando così certezze ai nostri agricoltori e a chi vuole investire in Piemonte. Per fare questo ci sono voluti anni di ricerca, oltre alla modifica di normative a livello internazionale per poter importare questa specie dall’Oriente. L’agricoltura di qualità e d’eccellenza, naturale e biologica è il futuro del nostro Piemonte. Una delle leve su cui dobbiamo investire per garantire posti di lavoro e ricchezza alle generazioni di domani”.

Al presidente Alberto Cirio fa eco l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa: “Grazie al lavoro di vari soggetti istituzionali – sottolinea l’assessore all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa – si è potuto attuare concretamente un progetto di aiuto alle imprese agricole per prevenire e contenere i danni dell’insetto che sta devastando le produzioni ortofrutticole e di nocciole del Piemonte. Con i primi lanci della vespa samurai abbiamo avviato il piano di lotta biologica che ha una valenza triennale e il cui obiettivo finale è ottenere una progressiva riduzione delle infestazioni da cimice asiatica nel rispetto dell’ambiente e della salute umana”.

La lotta biologica alla cimice asiatica è stata avviata per fronteggiare un’emergenza che ha colpito fortemente l’agricoltura piemontese distruggendo intere coltivazioni di frutteti, ortaggi e corilicole: nel solo 2019 in Piemonte i danni derivanti dalla Halyomorpha halys ammontano a 170 milioni di euro e hanno interessato 13.500 aziende agricole.

La Regione Piemonte pertanto ha aderito al piano triennale nazionale di lotta biologica, emanato dal Ministero dell’Ambiente.Il Piemonte è infatti tra le Regioni del Nord Italia che hanno presentato richiesta ufficiale per l’immissione in natura del parassitoide T. japonicus per la lotta biologica, nell’ambito del Programma nazionale di contrasto alla cimice asiatica, elaborato dal Servizio Fitosanitario Nazionale in collaborazione con il CREA e le Regioni interessate. Dopo un complesso iter a livello nazionale per far modificare la normativa esistente del Ministero dell’Ambiente e consentire la lotta biologica con organismi utili alloctoni, si è arrivati all’autorizzazione ministeriale dell’introduzione del parassitoide oofago Trissolcus japonicus per le Regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento.

Il Piemonte è impegnato dal 2018 nella ricerca e sperimentazione di nuove soluzioni di difesa dalla cimice asiatica attraverso il gruppo di lavoro che coinvolge la Regione Piemonte tramite il Settore Fitosanitario e Servizi Tecnico-Scientifici (SFR), l’Agrion – Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino (DISAFA), le Organizzazione dei Produttori e le Organizzazioni Professionali.

Le diverse azioni attivate in questi anni, dal monitoraggio territoriale, mediante trappole a feromoni e frappage, all’uso delle reti escludi-insetto, all’impiego di sostanze ad azione battericida e al rilievo degli antagonisti naturali, sono state rese possibili grazie al supporto di Regione Piemonte, Fondazione CRC – Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione CRT – Cassa di Risparmio di Torino e Ferrero Hazelnut Company.

Sospensione degli sfratti: chi tutela i proprietari?

Riceviamo e pubblichiamo / La Commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento al Decreto rilancio che  sospende tutte le procedure esecutive di rilascio (gli sfratti) fino al 31 dicembre 2020.

La sede di Torino di Ape Confedilizia stigmatizza detta decisione, che prolunga una sospensione in vigore ormai dal 17 marzo 2020 e interessa tutti gli affitti abitativi e non e tutte le procedure, sia per morosità che per locazione.

E’ una misura  gravissima, perché significa che l’esigenza di una categoria, che dovrebbe essere tutelata dal Governo e dal Parlamento attraverso la collettività, viene tutelata attraverso un’altra categoria di cittadini a proprie spese e senza alcun indennizzo.

Gli sfratti bloccati non sono quelli maturati in emergenza Covid, ma riguardano situazioni pregresse, che nulla hanno a che fare con tale emergenza.

La misura è troppo generica e riguarda tutti, anche coloro che dall’emergenza sanitaria non hanno subito danni.

Si ignorano  le condizioni economiche  del proprietario locatore, che potrebbe trovarsi privo di reddito perché ha perso il lavoro e senza l’affitto dell’unica proprietà.

Si chiede, che la politica tuteli tutti i cittadini, con il bilanciamento dei rispettivi interessi perché provvedimenti siffatti hanno effetti negativi su tutto il mercato immobiliare e rendono sempre più difficile il mercato delle locazioni.

Ape Confedilizia Torino

Piemonte un polo all’avanguardia nella ricerca

Tronzano “In un momento in cui le tecnologie biomediche si confermano sempre di più un settore industriale e politico strategico dobbiamo essere rigorosi determinando linee guida sicure

“Apprendo con grande soddisfazione della pubblicazione delle normative UNI/PdR relative alle mascherine di comunità frutto del lavoro messo in campo negli ultimi mesi dal Politecnico di Torino con Uni, l’ente Italiano di Normazione” – commenta così la nota stampa del Politecnico l’Assessore alle attività economiche e produttive Andrea Tronzano –

“Si tratta di un successo e di una nota di merito per la nostra Regione che va a colmare un vuoto legislativo e, allo stesso tempo, incentiva la produzione di qualità per la protezione di tutta la nostra comunità. Si tratta di un’azione dedicata non solo ai cittadini, ma anche a tutti i lavoratori a basso rischio, così com’è stato ipotizzato anche dall’ISS. I piemontesi potranno indossare le mascherine monouso lavabili e autoprodotte che tutti noi saremo chiamati a usare nella fase 3 quella della convivenza con il Covid 19”.

Una fase in cui anche chi fa sport amatoriale ed agonistico sarà chiamato a convivere e potrà farlo in tutta sicurezza con dispositivi realizzati in tessuto 3D leggero e modellabili che contano su un filtro speciale che consente una respirabilità in sicurezza cinque volte più efficace di quelle standard (come riportato anche in un servizio sulla testata sette corriere). Anche in questo caso un successo della ricerca e delle professionalità messe in campo che fa della nostra Regione un polo all’avanguardia di ricerca

“Come assessore alle attività economiche e produttive – continua l’Assessore Tronzano –  non posso che essere soddisfatto di questo risultato che, di fatto, indirizza anche le nostre future politiche industriali con la concreta necessità di dare sostegno a cluster e filiere produttive (come quella biomedicale) che sappiano intercettare la domanda e al tempo stesso sostenere la produzione di aziende che sono state provate da questo periodo di crisi.

“Il Piemonte dimostra quindi sempre di più di avere le competenze e le intelligenze in grado di sopperire alle crisi e di aprire la strada all’innovazione e a nuove opportunità, ed è per questo che lavoreremo fin da subito definendo nuove linee guida dei prodotti biomedicali con standard minimi di qualità e sicurezza”.

“In un momento in cui le tecnologie biomediche si confermano sempre di più un settore industriale e politico strategico dobbiamo essere rigorosi determinando linee guida sicure (alla luce anche della nota dell’Anac che chiede maggior attenzione su qualità e prezzi dei prodotti) affinché tutto non diventi una giungla senza regole dove alla fine a farne le spese sono proprio i cittadini costretti a usare prodotti non consoni”.

 

Dopo la guerra ai giovani il governo si dedica ad insultare i nonni

Il direttore generale dell’INPS Gabriella Di Michele con una nota datata 17 giugno, ma di cui si è venuti a conoscenza soltanto a fine mese, ha dichiarato in merito al cosiddetto “bonus baby sitter” contenuto nel Decreto Rilancio,

«si chiarisce la non applicabilità del principio di carattere generale della presunzione di gratuità delle prestazioni di lavoro rese in ambito familiare, salvo si tratti di familiari conviventi con il richiedente», e che «in caso di convivenza i familiari sono esclusi dal novero dei soggetti ammessi a svolgere prestazioni di lavoro come baby-sitting remunerate mediante il bonus in argomento»…

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Dopo la guerra ai giovani, il governo si dedica ad insultare i nonni

L’affondamento dei navigator

27.339 euro lordi all’anno, più 300 euro lordi al mese di rimborso trasferte. È quanto percepiscono e percepiranno i cosiddetti “Navigator”, vale a dire le tremila persone assunte con contratto a tempo determinato che avrebbero dovuto trovare un lavoro a tempo indeterminato a coloro che si intascano il Reddito di Cittadinanza.

Un’operazione fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle che si è rivelata un totale fallimento, nonché uno spreco – l’ennesimo – di centinaia di milioni di soldi pubblici…

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L’affondamento dei Navigator