ECONOMIA- Pagina 346

La rinascita del turismo verso i borghi italiani

L’emergenza scatenata dalla pandemia di Coronavirus ha causato una vera e propria rinascita del turismo, che ha visto i borghi italiani in cima alla lista di mete più gettonate per le vacanze italiane, come da dati raccolti da ilborghista.it. Dato che quest’estate le frontiere europee e non, in parte sono rimaste chiuse a causa del Covid, sempre più italiani hanno optato per delle partenze in piccoli borghi, alla riscoperta di tanta tradizione, cultura, arte e storia.

La rinascita del turismo è iniziata con le riaperture post Covid, a partire da maggio 2020, anche se si è trattata di una ripresa lenta, che ancora oggi fatica a ripartire del tutto. Ad aver visto un forte incremento di prenotazioni a quanto pare sono stati i borghi italiani, che in effetti, durante l’estate 2020 hanno potuto vedere numerose richieste, soprattutto da parte di famiglie italiane. Queste ultime infatti hanno optato per visitare piccoli luoghi presenti nella penisola, sia perché impossibilitati ad effettuare viaggi verso l’estero, soprattutto se le mete estere erano ancora in piena emergenza, sia perché in tanti hanno preferito rimanere in Italia in vista di una maggiore sicurezza.

I borghi presenti nella penisola sono davvero numerosi e nonostante le dimensioni ridotte rispetto ai centri cittadini, hanno tantissimo da offrire: cultura, tradizione, panorami naturali mozzafiato, arte, storia, tanti monumenti da visitare, nonché anche una cucina ricca e originale. Questi appena elencati sono alcuni dei motivi che hanno spinto tanti italiani a scegliere il borgo come meta delle loro vacanze estive, facendo ripartire il turismo italiano, ma non sono gli unici.

 

Perché scegliere una vacanza in un borgo

La ripartenza del turismo italiano e le numerose prenotazioni all’interno di piccoli borghi sono dovute ad una serie di motivazioni diverse. In primis, la possibilità di passare una vacanza in un territorio poco affollato, che può essere anche un vantaggio in un periodo in cui il Coronavirus è ancora presente, ma non solo. La struttura del borgo può anche garantire di passare dei giorni in totale relax, a contatto con una realtà naturale e distante dallo stress cittadino o comunque lontano dalla vita abitudinaria. La meta in questione tra l’altro presenta anche la possibilità di conoscere una tradizione artigianale che ha tantissimo da offrire e da insegnare e in più i visitatori possono anche cimentarsi in attività manuali che non hanno mai provato prima, come ad esempio arti della ceramica, della pittura, del ricamo, intagli del legno o tantissime altre tipologie.

Un altro motivo che ha spinto tante famiglie italiane a scegliere il borgo come luogo in cui passare le vacanze è il fatto di poter vedere panorami naturali differenti, che possono essere montuosi, marini, collinari o pianeggianti e che magari garantiscono anche esperienze uniche, come passeggiate nei boschi o lo svolgimento di attività sportive particolari. In più, l’emergenza Covid ha spinto sempre più individui a soddisfare il proprio bisogno di stare all’aria aperta, soprattutto dopo più di due mesi trascorsi in casa per via del lockdown. Grazie alla ricchezza culturale e paesaggistica che ogni borgo è in grado di offrire, si può quindi affermare che se si volesse organizzare una vacanza, la meta in questione sarebbe sicuramente una buona scelta. In più, il turismo italiano ha visto una ripresa dopo il periodo del lockdown, proprio grazie alle numerose famiglie che hanno optato per visite turistiche del genere.

Imprese, gli indicatori restano negativi per tutti i settori produttivi

Rispetto al mese di luglio le imprese piemontesi sono leggermente meno pessimiste ma pur sempre prudenti

Purtroppo  gli indicatori sul quarto trimestre che emergono dall’indagine congiunturale presentata dagli industriali di Torino e del Piemonte  sono ancora negativi: -4,5% l’occupazione, -11,5% la produzione, -14,3% i nuovi ordini, -20,5% la redditività. Diminuiscono le ore della la cassa integrazione e sale  il tasso di utilizzo degli impianti, restano depressi gli investimenti. E’ meno pesante crisi del terziario.  “Ma  l’incertezza regna ovunque. Noi ci auguriamo che non si vada incontro a un nuovo lockdown, perché sarebbe la fine del Paese e delle nostre imprese”, commenta il presidente degli industriali torinesi, Giorgio Marsiaj.

Ferrovie, la Rivarolo – Pont sarà elettrificata

L’elettrificazione della linea ferroviaria Rivarolo-Pont Canavese sta diventando realtà. “Stiamo facendo i lavori di progettazione, a fronte di un importante investimento di 18 milioni ed alla collaborazione tra Regione Piemonte, Gtt e Rfi”, lo ha affermato  il dirigente Gtt Gian Piero Fantini durante l’audizione in Commissione Trasporti, in Consiglio regionale, presieduta da Mauro Fava, sulla questione del parcheggio e delle officine Gtt di Rivarolo in vista del passaggio della gestione della linea a Rfi, dal primo gennaio 2021.

«Il passaggio del servizio ferroviario da Gtt a Trenitalia – ha sottolineato l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi – non porterà ad una diminuzione di interesse per il territorio di Rivarolo come ho sentito temere da alcune parti. Sulla Canavesana ci sono infatti 100 milioni di investimento che devono arrivare dal ministero dei Trasporti: di questi circa 9 sono destinati all’elettrificazione della Rivarolo-Pont, a cui, come Regione Piemonte, aggiungiamo altri 7 milioni. Si tratta di un intervento importante e di lungo periodo che comporterà almeno 18 mesi di lavori, ma siamo ancora alla fase di progettazione».

Dopo la riapertura di mercoledì del parcheggio Gtt ai suoi dipendenti, rimane il problema della ricollocazione dei 51 lavoratori addetti alle officine Gtt di Rivarolo e Ciriè: quelli di Rivarolo non saranno assorbiti dalla gestione Trenitalia mentre coloro che lavorano alle officine di Ciriè rimarranno ancora un anno. Hanno espresso preoccupazioni soprattutto su questo aspetto il sindaco e l’assessore ai Trasporti di Rivarolo, Alberto Rostagno e Michele Nastro, i sindacalisti intervenuti in audizione: Salvatore Monaco e Vincenzo Filomaro (Ugl), Davide Pagliarita e Giuseppe Santomauro (Cgil), Claudio Furfaro (Cisl), Piero La Scala di Gtt e il direttore dell’Agenzia della Mobilità Cesare Paonessa.

Sono intervenuti i consiglieri: Alberto Avetta (Pd), Gianluca Gavazza (Lega), Claudio Leone (Lega).

Digital Career Week: 50 aziende incontrano più di 1.800 laureandi del Poli

Ottimi riscontri per la prima edizione del Digital Career Week: 50 aziende incontrano più di 1.800 laureandi e laureati dell’Ateneo iscritti a sessioni on line, webinar aziendali e stand virtuali

 

Il Politecnico di Torino è uno degli atenei italiani in grado di offrire ottime prospettive occupazionali per i propri laureati: il tasso di occupazione ad un anno dalla laurea magistrale è infatti del 90,6%, contro una media nazionale del 87,5% per ingegneria, mentre per architettura è del 73,2% rispetto al 70,6% (fonte dati Almalaurea – indagine 2018 – def. Istat forze di lavoro).

Quest’anno le iniziative a supporto del job placement sono state ampliate e completamente ripensate, sfruttando tutte le potenzialità offerte dagli strumenti digitali che sono stati accolti come un’opportunità interessante da parte degli studenti: sono più di 1.800 i laureandi e laureati che si sono iscritti alla Digital Career Week, evento proposto per la prima volta dal Politecnico in modalità completamente online.  Si tratta della prima delle attività proposte agli studenti dall’Ateneo per l’accompagnamento al lavoro, che comunque durante tutto l’anno possono usufruire di iniziative come eventi di recruitment, percorsi di orientamento al lavoro e cicli di incontri tematici.

Gli appuntamenti sono iniziati la scorsa settimana con l’erogazione di contenuti di orientamento professionale propedeutici per gli studenti, mentre la Digital Career Week è iniziata il 12 ottobre e continuerà fino al 16, per offrire a studenti e laureati la possibilità di interagire con aziende tramite incontri individuali, presentazioni di gruppo e offerte di lavoro.

Fino al 23 ottobre, infine, le aziende potranno fare colloqui di selezione riservati ai candidati scelti tra coloro che hanno risposto a job posting o che hanno partecipato ai webinar, visitato gli stand virtuali e inviato la propria candidatura alle offerte delle aziende.

Anche in un contesto complesso e in continuo cambiamento come quello attuale, dove si stanno delineando nuove modalità di partecipazione ed interazione da remoto, i numeri confermano che sono sempre tantissime le aziende interessate ad assunzioni o inserimenti in stage post-laurea di ragazzi formati al Politecnico, sempre molto ricercati dagli HR delle imprese: 50 le società che hanno aderito all’evento, e hanno potuto contattare più di 1800 studenti e laureati iscritti agli incontri virtuali proposti,

“Siamo molto felici del successo di questa iniziativa e di aver potuto creare quest’occasione d’incontro nonostante le difficili condizioni in cui ci troviamo. Non solo la grande partecipazione delle aziende ci conferma la solidità dei percorsi formativi offerti dal nostro ateneo, ma anche l’adesione dei nostri studenti e laureati ai momenti di orientamento professionale ci conferma il loro continuo desiderio di apprendere e la loro la capacità di mettersi in gioco e aprirsi a nuove sfide”, commenta la Vice Rettrice per gli Alumni e l’Accompagnamento al Lavoro Carla Chiasserini.

Cuochi in festa tra gusto, marketing e cultura

L’Associazione provinciale dei Cuochi della Mole” ha dato vita a Torino, a partire da un confronto tenutosi alla Mole Antonelliana, alla giornata torinese della Festa Nazionale del Cuoco,  tenutasi lo scorso 13 ottobre

Dai tempi del lockdown in poi, l’emergenza Covid 19 ha sicuramente aumentato l’interesse da parte degli italiani nei confronti della cucina, portandoli a sperimentare ricette e piatti nuovi, con un consistente trend in crescita per il settore. Questo fenomeno ha interessato quasi due italiani su tre (circa il 64 % della popolazione).

Questi dati sono stati forniti dalla Coldiretti, in occasione della Festa Nazionale del Cuoco, tenutasi martedì 13 ottobre scorso, un appuntamento annuale coincidente con il giorno in cui si festeggia la nascita di San Francesco Caracciolo, patrono della categoria. Prima con il lockdown,  poi con la sempre maggiore diffusione dello smartworking, si è, infatti, verificato un aumento considerevole nella spesa alimentare familiare domestica pari a circa 10 miliardi di euro dall’inizio di quest‘anno.

In occasione della Festa nazionale del Cuoco è stato presentato a Roma, presso la sede della Federazione Nazionale Italiana Cuochi, un progetto ideato dall’Associazione Laici Caracciolini  e dall’Ordine Chierici Regolari Minori Caracciolini, in partnership con la Federcuochi e la Cooperativa “Con la mano nel cuore”. Si tratta della creazione di un cammino che ripercorre l’ultimo viaggio del Patrono dei cuochi italiani, San Francesco Caracciolo, compiuto da Loreto a Napoli. 550 km che toccheranno ben settanta Comuni collocati in quattro regioni italiane, Marche, Abruzzo, Molise e Campania, un esempio di cosiddetto “turismo lento“, capace di valorizzare i luoghi della vita del Santo, i borghi incontaminati, i prodotti e i produttori della filiera enogastronomica.

A Torino l’Associazione Provinciale Cuochi della Mole”, presieduta da Raffaele Trovato, nata con l’obiettivo di riunire cuochie pasticceri professionisti in un gruppo coeso e affiatato, ha dato vita, in occasione della Festa Nazionale, svoltasi il 13 ottobre scorso, ad un evento unico, in cui si sono riuniti esperti del settore enogastronomico, del mondo della cultura, della formazione  e del marketing aziendale, impegnati in una giornata di confronto e riflessione sulle tematiche inerenti questa professione.

Il tema è stato introdotto, presso il Museo del Cinema di Torino alla Mole Antonelliana, nel corso di una conferenza stampa dal presidente della APCM Raffaele Trovato, moderata da Marco Fedele, esperto di comunicazione nell’ambito del food. Tra i relatori il giornalista Gigi Padovani, lo chef stellato Giovanni Grasso ed il delegato Accademia Italiana della Cucina, il professor  Mauro Frascisco, e Andrea Mazza del Food Development and Training presso il Lavazza Center di Torino.

Nucleo centrale dell’analisi non è stato soltanto il mondo della ristorazione tradizionale, ma anche quello rappresentato dagli scenari sempre più vasti che i professionisti del settore sono chiamati ad affrontare, in un mondo via via più globalizzato e contraddistinto da una pluralità di realtà, quali quella delle mense aziendali, delle cucine da campo in zone di emergenza, della consulenza in campo enogastronomico e televisivo.

L’approfondimento ha anche riguardato temi fondamentali come quello della formazione iniziale, dell’aggiornamento continuo, con una costante attenzione rivolta verso la salute, le esigenze nutrizionali, nel rispetto dell’ambiente. La festa è poi proseguitaspostandosi in altre location, quali piazza San Carlo e galleria San Federico dove, presso la sala “libreria Fior Food”, la Festa del Cuoco ha visto il coinvolgimento di uno spazio interamente dedicato alla comunicazione, con uno studio televisivo digitale, in cui si sono svolte trasmissioni in streaming, cooking show, talk show e collegamenti con colleghi chef ed associazioni di categoria. Sono poi state proposte due ricette che, durante la settimana successiva alla festa, verranno accolte nei menu dei ristoranti di Torino e Provincia aderenti alla APCM: gli agnolotti al sugo d’arrosto ed il celebre “sanbajun”allo zabaione.

Mara Martellotta

 

Imprese e territorio: le sfide post-Covid

Un confronto promosso da Dai Impresa e Rinascimento Europeo

Presso il Centro Studi San Carlo di Torino, venerdì alle 18. Con gli assessori Tronzano e Marrone

Il mondo dell’impresa e della cultura si confrontano, tra loro e con la politica, per provare a trovare una lettura adeguata di una circostanza che non può essere letta come una parentisi da superare. Elementi per la comprensione e l’elaborazione di futuro, quelli che si propongo di individuare e offrire al decisore politico, il network d’imprenditori Dai Impresa (nato nelle Valli Susa e Sangone, ma in progressivo radicamento anche nell’area metropolitana) e il think tank torinese Rinascimento Europeo, nell’incontro che congiuntamente propongono, venerdì prossimo dalle 18, presso il Centro Studi San Carlo a Torino (via Monte di Pietà, 1). Un incontro, moderato da Marco Margrita, direttore de “Il nuovo Monviso”, in cui ci s’interrogherà su “Imprese e territorio: le sfide post-Covid”. Dopo i saluti del portavoce di Rinascimento Europeo, l’avvocato Stefano Commodo, due relazioni e altrettanti contributi operativi. Inizierà il professor Carlo Manacorda (Docente di Economia Pubblica, esperto di bilanci dello Stato) con “Emergenza economica e aiuti pubblici: il rischio Capitalismo di Stato”, a seguire Riccardo Lala (editore, presidente dell’associazione Dialexis) rifletterà su “L’Agenzia per l’Intelligenza Artificiale a Torino, opportunità per imprenditori e professionisti”. Prima della replica degli assessori regionali Andrea Tronzano e Maurizio Marrone, partendo dalle loro esperienze, interverranno Gianluca Blandino (Ad Dai Impresa e presidente Unione Montana dei Comuni Alpi Graie) e Giacomo Bottino (progettista e operatore culturale, direttore artistico dell’Accademia Cattedrale di San Giovanni in Torino). L’evento sarà trasmesso in streaming anche sulla pagina FB di Rinascimento Europeo.

Prenotazione obbligatoria: comunicazioni@rinascimentoeuropeo.org

Alluvione Nord-Ovest, da Banca Sella un plafond da 20 milioni di euro

E’ dedicato a prestiti per famiglie e imprese colpite

Le misure studiate per chi ha subito danni a causa dei recenti eventi alluvionali

Banca Sella ha attivato alcune misure a supporto delle famiglie e delle imprese che hanno subito danni a causa dei violenti eventi atmosferici che hanno colpito in questi giorni le regioni del Nord-Ovest, con l’obiettivo di essere al fianco dei territorie favorire il ripristino dei danni subiti.

In particolare è stato previsto lo stanziamento di un Plafond di 20 milioni di euro per la concessione di finanziamenti a condizioni economiche di particolare favore destinati alle famiglie e alle aziende che abbiano subito danni a beni mobili e immobili. Sarà inoltre possibile richiedere, come misura di ulteriore supporto e flessibilità in un contesto già segnato dall’emergenza sanitaria in corso, un preammortamento per la durata massima di 12 mesi.

Banca Sella non applicherà infine commissioni di bonifico a favore di conti correnti destinati alla raccolta di donazioni per la ricostruzione delle aree colpite dal maltempo.

Privati e imprese potranno fare richiesta, semplicemente presentando un’autocertificazione con indicazione dei danni subiti, al loro consueto riferimento commerciale o a una delle succursali di Banca Sella presenti sul territorio.

Terra Madre Salone del Gusto: buona la prima!

Cinque giorni di eventi fisici e digitali per riscoprire lo spirito di Terra Madre in tutto il mondo, nonostante il Covid-19

Dalla sede storica di Torino la kermesse si è ampliata al mondo


Alimentare la rete di Terra Madre in tutto il mondo, riunendo delegati, soci e attivisti intorno ai progetti più importanti di Slow Food, e mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sui temi per i quali l’associazione si batte, a maggior ragione in questo momento in cui i riflettori sono quasi del tutto puntati sulla crisi sanitaria: i primi cinque giorni di questa tredicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, al tempo del Covid, hanno confermato la bontà dell’intuizione degli organizzatori – Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino – che hanno accettato la sfida di sperimentare un evento rivoluzionato nei tempi, nei luoghi e nei format proposti. Questo esordio conferma che, anche nella nuova formulazione, l’evento riesce a conservare lo spirito che nelle passate edizioni lo ha reso unico al mondo e la capacità di trattare, con la voce autorevole di ospiti internazionali, temi quali la biodiversità agroalimentare come unica via per garantire il diritto a un cibo buono, pulito e giusto per tutti, e per affrontare la crisi climatica e ambientale, le storture dell’attuale sistema di produzione e distribuzione del cibo, le disuguaglianze economiche e sociali da esso causate.

Inoltre, questa formula ci permette di raggiungere un pubblico più vasto in ogni Paese del mondo grazie a contenuti online, in italiano e in altre lingue, sempre a disposizione dei visitatori della piattaforma www.terramadresalonedelgusto.com, senza vincoli di tempo e spazio.

Tutti i format sono fruibili gratuitamente. A sostegno di Terra Madre, ma soprattutto dei progetti che Slow Food porta avanti giorno dopo giorno in ogni angolo del pianeta, è stata lanciata la raccolta fondi Agire insieme per il bene comune.

«Questi primi giorni della manifestazione hanno costituito un banco di prova molto importante: abbiamo testato i format digitali, verificato la possibilità di organizzare eventi fisici in piena sicurezza e – soprattutto – confermato la nostra capacità di mantenere integra “l’anima” di Terra Madre. Durante le passate edizioni, grazie al dialogo diretto, gli abbracci e le ore trascorse fianco a fianco nei luoghi in cui si è sempre svolto l’evento, era facile respirare nell’aria quella magia che ha consentito la nascita di tanti progetti, tante relazioni, e ha garantito il consolidamento della stessa rete di Slow Food. I riscontri ricevuti in questi primi giorni ci confermano che abbiamo preso la strada giusta: l’energia che scorre dentro Terra Madre riesce a superare il distanziamento fisico e ci promette sei mesi di eventi che lasceranno il segno» commenta Paolo Di Croce, segretario generale di Slow Food.

Un esempio è l’alleanza contro la povertà alimentare fra tre grandi città del Nord Italia (Milano, Torino e Genova), lanciata dal sindaco meneghino Giuseppe Sala e subito accolta da Chiara Appendino e Marco Bucci, basata su progetti concreti, quali le azioni contro lo spreco, il recupero delle eccedenze e l’educazione alimentare. O il Manifesto del vino buono, pulito e giusto, lanciato da Slow Wine in trasferta al Sana di Bologna, che riunirà in una comunità Slow Food tutti i vignerons del mondo che producono il vino garantendo una crescita culturale, economica e sociale, etica e armonica sul loro territorio.

Significative le parole dei protagonisti della Staffetta intorno al mondo. «In India dove vivo e lavoro ben si vede l’impatto del cambiamento climatico sulle nostre vite. Colpisce i più poveri, i più marginalizzati. E questo nonostante tutti sappiano che sono il nostro modello di sviluppo, la nostra crescita, le nostre emissioni le cause della nostra autodistruzione. Diciamolo: oggi le vittime del cambiamento climatico sono i poveri ma domani lo saranno anche i ricchi» ci ha ricordato Sunita Narain, ambientalista e attivista indiana, direttrice generale del Centro per la scienza e l’ambiente, che ha partecipato alla puntata asiatica.

«L’umanità ha sempre considerato il cibo un elemento prezioso e poi all’improvviso gli ha tolto valore. Anzi oggi al cibo viene richiesto solo che sia economico e pronto, facile da mangiare. Ed è da qui che parte la nostra rivoluzione del cibo lento, un cibo che riacquista valore e si fa forte di principi di tutela, nutrimento, uguaglianza e rispetto della diversità. Non c’è un posto migliore del sistema scolastico pubblico per diffondere questi principi e su questo dobbiamo continuare a lavorare» ha rilanciato Alice Waters, cuoca e saggista statunitense, attivista per l’educazione alimentare, durante la puntata nordamericana.

«Dobbiamo ripensare al più presto questo modello di società, perché siamo tutti d’accordo sul fatto che il piatto più buono e nutriente sia quello più ricco di varietà e colori; però poi non si adotta lo stesso principio anche sul piano sociale. E noi abbiamo paura della monocoltura. E della “monoculturazione”. Perché ogni tipo di monocoltura uccide» sottolinea Célia Xakriabá, capa indigena del popolo Xakriabá, intervenuta nella puntata sudamericana.

Ma questa edizione di Terra Madre Salone del Gusto sono anche le centinaia di bambine e bambini che per la prima volta in tutta Italia hanno la possibilità di usufruire delle attività sulla biodiversità, grazie allo streaming del laboratorio organizzato per poter “entrare in classe” e ai kit didattici dedicati all’Arca del Gusto che decine di insegnanti stanno continuando a scaricare.

E se il sentimento di fraternità che lega delegati e attivisti, fondato sulla condivisione di idee e visioni, problematiche comuni e possibili soluzioni che superano lingue e confini, ha viaggiato attraverso la rete digitale nei forum, nelle parole degli esperti dei Food Talk, della Staffetta e delle conferenze, una Terra Madre inedita si è vissuta anche a Torino e in Piemonte. Qui la chiocciola ha raccontato i propri progetti attraverso gli orti urbani della periferia operaia di Torino, che la Comunità Slow Food Mirafood sta contribuendo a recuperare; le attività per le famiglie sulla gestione agroecologica degli orti nella stupenda Reggia di Venaria Reale e i percorsi ideati dai musei cittadini; il dialogo fra tradizioni gastronomiche lontane unite dagli stessi ingredienti e gli stessi principi che abbiamo visto nei Laboratori del Gusto a Eataly Lingotto e alla Piazza dei Mestieri. All’estero, nei giorni scorsi, i temi di Terra Madre Salone del Gusto hanno toccato, tra gli altri, la Gran Bretagna dove si è tenuto il Fringe festival; la Germania che ha dato il via alle attività sensibilizzando la cittadinanza sull’impatto della Pac sulle nostre tavole; le Filippine che hanno inaugurato i sei mesi di eventi fisici e on line sui temi della sicurezza alimentare in situazioni di crisi; il Montenegro con il Mercato della Terra dei prodotti tradizionali e dell’artigianato locale con oltre 40 espositori a Bijelo Polje; il festival Rebato a Castielfabib, in Spagna, un’esperienza di dialogo tra i contesti urbani e la natura.

«L’innalzamento della curva dei contagi, che proprio in questi giorni ha interessato tutto il mondo, Italia compresa, ha confermato la bontà della decisione che abbiamo preso in primavera: ospitare migliaia di delegati provenienti da ogni angolo del mondo sarebbe stato impossibile, e anche formule ridotte, con delegati ed espositori europei se non addirittura solo italiani, non sarebbero state realizzabili in condizioni di sicurezza. E nemmeno avrebbero avuto l’efficacia attesa. Nei format e le attività diffuse a cui abbiamo assistito in questi primi cinque giorni abbiamo invece trovato nuovi strumenti e linguaggi per raggiungere gli obiettivi di Terra Madre e già da queste ore siamo al lavoro per arricchire il palinsesto dei sei mesi. Intanto il calendario per i prossimi giorni è già ricco di appuntamenti: Terra Madre Salone del Gusto comincia oggi!» prosegue Di Croce.

Il viaggio di Terra Madre continua infatti con eventi fisici da vivere e digitali da rivivere comodamente da casa propria. Ecco i principali appuntamenti da non perdere nelle prossime settimane:

  • la Conferenza 20 anni in nome della biodiversità (sabato 17 ottobre alle 11 in presenza a Torino presso Nuvola Lavazza e in streaming sulla piattaforma) in cui Slow Food fa il punto su Presìdi e Arca del Gusto: numeri, protagonisti e prospettive future. La conferenza sarà l’occasione per lanciare il nuovo logo dei Presìdi Slow Food e per annunciare il millesimo prodotto dell’Arca del Gusto italiana. A raccontare il futuro dei progetti di tutela di Slow Food, le testimonianze di cinque produttori under 30 da diverse regioni italiane, la seconda generazione di custodi della biodiversità impegnata a salvare razze animali, varietà vegetali e tradizioni gastronomiche.
  • Domenica 18 ottobre in tutta Italia c’è la prima edizione di Presìdi aperti con decine di produttori che aprono le porte delle proprie aziende e laboratori di trasformazione per accogliere i consumatori e condividere una parte della loro quotidianità. Ecco qui i produttori che organizzano degustazioni e visite.
  • Sempre domenica 18, nell’ambito della quinta edizione del Festival della Partecipazione (a Bologna), Slow Food Italia anima due appuntamenti. Un hackaton dal titolo Noi giovani immaginiamo un mondo nuovo dedicato alla progettazione delle politiche necessarie per giungere allo scenario futuro auspicato, con premiazione delle proposte vincitrici. Il panel dal titolo La doppia crisi delle e degli invisibili: le distorsioni della filiera alimentare ai tempi di Covid-19 che indaga il rapporto tra partecipazione e filiera agroalimentare per capire come il coinvolgimento di lavoratori e lavoratrici, delle associazioni e dei consumatori può rendere equa la filiera agroalimentare.
  • Il 23 e 24 ottobre si parla di food policies con gli amministratori delle città che hanno firmato il Milan Urban Food Policy Pact, o che sono in via di adesione, e i delegati Slow Food riuniti per Terra Madre Bergamo. Due giorni, organizzati dal Comune di Bergamo, la Città di Milano e la Regione Lombardia, in cui verranno raccontati i migliori progetti su come nutrire le grandi città senza depauperare le risorse del pianeta. Al confronto tra i delegati – riuniti in laboratori tematici che seguono i percorsi indicati da Terra Madre Salone del Gusto 2020: Terre Alte, Terre Basse, Terre d’Acqua e Terre e città, con l’intento di elaborare gli impegni da raggiungere su ciascuna tematica – si affiancano appuntamenti e incontri rivolti alla cittadinanza tra i quali il Mercato della Terra di Bergamo.
  • Per uno sguardo all’estero ci soffermiamo sulla terza edizione di Terra Madre Brasile dal 17 al 22 novembre. Agli incontri virtuali partecipano agricoltori, attivisti, pescatori artigianali, casari, apicoltori, quilombolas (discendenti e testimoni delle comunità di ex schiavi), popolazioni indigene, giornalisti e cuochi che compongono la grande rete di Slow Food. Tre i temi principali: cultura alimentare e biodiversità, educazione al cibo e sicurezza alimentare, in particolare nelle scuole, impatto politico e mobilitazione della società civile.

La più importante manifestazione dedicata al cibo buono, pulito e giusto, è organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte con il patrocinio di Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. L’edizione 2020 di Terra Madre Salone del Gusto è possibile grazie al sostegno delle aziende che credono nel progetto. Tra tutte citiamo i Platinum partner: Pastificio Di Martino, Unicredit, Lavazza, Acqua S.Bernardo, Quality Beer Academy; i Gold partner: Agugiaro&Figna, Astoria, BBBell. Con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Associazione delle fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Con il contributo di IFAD, UE. In collaborazione con SANA e Turismo Torino e Provincia.

Tito Boeri: “Riprendiamoci lo Stato”

 Più di un libro, un manifesto per una Italia ad un’altra velocità

La saggistica è un genere per lo più ostico e che spesso allontana gran parte, dei pochi lettori italiani. Questo è un vero peccato quando si pensa a un libro come Riprendiamoci lo Stato, edito da La Feltrinelli e scritto dall’ex presidente di Inps Tito Boeri e dal noto giornalista Sergio Rizzo. Questo lavoro che denuncia come il tempo stia scadere per una Italia soffocata da una pubblica amministrazione “piena di falle, disfunzioni e incompetenze“, è più di un saggio potendo perfettamente essere annoverato tra i manifesti più dettagliati per una credibile agenda politica che riporti il Paese all’onore del mondo…

… continua a leggere:

http://strumentipolitici.it/tito-boeri-riprendiamoci-lo-stato-piu-di-un-libro-un-manifesto-per-una-italia-ad-unaltra-velocita

Reale Group, un fondo maltempo per gli alluvionati

Reale Group stanzia un fondo fino a 5 milioni di euro a favore dei propri Soci/Assicurati, Persone e Aziende, che hanno subito gli effetti del maltempo.Reale Foundation a sostegno delle comunità piemontesi.

 

Le tre regioni italiane, flagellate dal maltempo di venerdì e sabato scorso, hanno subito danni ingenti con dispersi e vittime. Reale Group, in linea con i valori mutualistici che la contraddistinguono, ha deliberato di stanziare un fondo fino a 5.000.000 di euro, finalizzato a portare un aiuto concreto alle famiglie e alle aziende assicurate con Reale Mutua e Italiana Assicurazioni, che non abbiano previsto le coperture per alluvione all’interno delle loro polizze.

 

“La scorsa settimana, il Nord Italia, ha subito molti danni dovuti agli eventi naturali – ha dichiarato Luigi Lana, Presidente di Reale Group – Reale Group, come già fatto in precedenti occasioni, vuole dimostrare la propria vicinanza ai Soci/Assicurati con aiuti concreti, come questi, che rispecchiano la sua natura mutualistica che non è un’idea astratta, ma un fatto concreto, risultato di anni di storia, di impegno, di serietà e di attenzione quotidiana.”

 

Reale Group attraverso le seguenti iniziative dimostra vicinanza e attenzione verso i propri Soci/Assicurati:

  • apertura dei sinistri con numero verde dedicato 800 084800, in aggiunta al canale tradizionale allo scopo di velocizzarne la tempestiva gestione. A tal proposito è stato incrementato il novero dei fiduciari Rami Elementari di competenza dei territori maggiormente colpiti dagli eventi.
  • riduzione del premio auto per un valore pari al 50% della tariffa, sia per Reale Mutua, sia per Italiana Assicurazioni, per la stipula di una polizza a copertura dei rischi di un nuovo veicolo, qualora il veicolo danneggiato non sia riparabile e non sia operante la garanzia a copertura dei suddetti eventi e a condizione che l’intestatario del veicolo sia residente in un Comune per il quale è stato dichiarato lo stato di calamità naturale;
  • riduzione per privati, condomini e aziende del premio in scadenza tra il 21 settembre del 2020 e il 31 gennaio del 2021, per un valore pari al 30% della quietanza, qualora non sia operante la garanzia a copertura degli stessi eventi per i seguenti prodotti e qualora i beni siano ubicati nei comuni in cui sarà dichiarato lo stato di calamità naturale:
    • Reale Mutua: Azienda Reale, Deposito Reale, Agrireale, Professione Artigiano, In Commercio, Globale Fabbricati, CasaMia, All Risks, Composita Reale;
    • Italiana Assicurazioni: Artigiano, Azienda & Business, Impresa extra, Commercio Extra, Commerciante, Linee Commercio ex-Uniqa, Linee Impresa ex-Uniqa, Vantaggio Impresa Veneto Banca Ex-Uniqa, PERLAttività CRAsti ex-Uniqa, Su Misura, Casa&Famiglia, Tuttocasa e Linee Casa Ex-Uniqa, Globale Fabbricati.
  • proroga del periodo di mora per i Soci residenti/aventi sede (legale od operativa) nei comuni    appartenenti alle province di Aosta, Cuneo, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola, Imperia e Savona, con riferimento ai titoli aventi scadenza (comprese le scadenze infrannuali) nel periodo 21/09/2020 – 31/01/2021:
    • per i rami AUTO (RCVT, RCVM e CVT), compresi i titoli di contratti che prevedono la sola componente CVT, estensione del periodo di mora a 30 giorni sia per Reale Mutua, sia per Italiana Assicurazioni;
    • per i rami DANNI NON AUTO, estensione del periodo di mora a 30 giorni per i titoli aventi mora di 15 giorni e a 60 giorni per i titoli aventi mora superiore ai 15 giorni, sia per Reale Mutua, sia per Italiana Assicurazioni.
  • finanziamento a condizioni agevolate, erogato da Banca Reale per acquisto o ripristino di macchinari, capannoni, magazzini, con l’obiettivo di aiutare le aziende a un pronto riavvio della propria attività;
  • numero verde dedicato all’emergenza 800 084 800, attraverso Blue Assistance;
  • possibilità di richiedere a Blue Assistance, l’invio del carro attrezzi per tutti i veicoli assicurati con garanzia assistenza: l’accesso a tale servizio sarà reso a titolo gratuito contrariamente a quanto solitamente avviene per danni da eventi naturali.

 

Inoltre, Reale Foundation, la fondazione corporate del Gruppo, con l’erogazione di 90.000 euro esprime la propria vicinanza alle comunità di Ceva, Nucetto, Ormea, Garessio, Limone Piemonte e Borgosesia.

 

In particolare, Reale Foundation interverrà a favore di Fondazione Valsesia per l’acquisto di attrezzature utili a fronteggiare l’emergenza alluvionale e utilizzabili anche per la cura del territorio della Valsesia e la prevenzione di eventuali ulteriori emergenze, che saranno donate all’A.I.B. Protezione Civile di Borgosesia.

Inoltre, Reale Foundation finanzierà insieme alla Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi:

  • il bando dedicato alle piccole attività e realtà economiche dei Comuni della Valle Tanaro, volto a favorire una rapida ripresa del tessuto produttivo e sociale del territorio. Il contributo di Reale Foundation sarà pari a 50 mila euro, ai quali si aggiungeranno 50 mila euro erogati dalla Fondazione Specchio dei Tempi e le donazioni dei lettori del quotidiano La Stampa;
  • la ristrutturazione dell’asilo comunale di Ceva allagato dall’esondazione del fiume Tanaro.

 

“Il bilancio post alluvione è tragico; il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta sono stati duramente colpiti e hanno bisogno subito dell’aiuto di tutti – ha dichiarato Luca Filippone, Direttore Generale di Reale Mutua Oggi più che mai siamo convinti che l’attenzione alle persone, la resilienza e la velocità di reazione debbano guidare il nostro modo di agire. Attraverso provvedimenti rapidi e concreti rivolti ai nostri Soci/Assicurati, intendiamo confermare l’importanza che riveste per noi il benessere della collettività e la generazione di impatti sociali positivi.”