ECONOMIA- Pagina 331

Investimenti esteri: firmato l’accordo per attrarre grandi aziende in Piemonte

L’accordo vuole favorire un’azione mirata, efficace e integrata per il radicamento delle multinazionali già presenti sul territorio, l’attrazione di nuovi capitali e il miglioramento della gestione ordinaria del rapporto con l’investitore estero grazie a una funzione di customer care

Radicare la presenza delle multinazionali, creare un ambiente favorevole alla fidelizzazione delle imprese a capitale estero che già investono in Piemonte e attrarre nuovi investitori stranieri: con questo obiettivo è stato siglato  il Protocollo di intesa per il consolidamento e l’attrazione degli investimenti esteri tra Regione Piemonte, Confindustria nazionale e Confindustria Piemonte.

A firmare l’accordo sono stati il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria Barbara Beltrame Giacomello e il Presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay. Alla presentazione, in videoconferenza, ha preso parte anche Massimiliano Burelli, Coordinatore del Gruppo tecnico per gli Investimenti e gli Investitori Esteri di Confindustria denominato Advisory Board Investitori Esteri (ABIE).

Il Protocollo si inserisce all’interno del Progetto Retentionvoluto dall’ABIE e fa seguito a quelli analoghi già sottoscritti con le Regioni Toscana, EmiliaRomagna, Umbria e Lazio. Con questo accordo si intende promuovere la creazione di una funzione di customer care presso la Regione a disposizione degli investitori esteri sul territorio, che contribuisca concretamente alla lororetention, supportando il mantenimento e l’espansione degli investimenti delle imprese estere come partner indispensabili per lo sviluppo dell’economia.

Le aziende a capitale estero hanno un’incidenza molto rilevante nel sistema produttivo regionale e, in particolare, in quello industriale, dove occupano oltre 140 mila addetti, di cui 70 mila dell’industria. In Piemonte sono presenti quasi 1200 multinazionali a controllo estero provenienti da oltre 50 Paesi. Inoltre, le MNE in Piemonte svolgono un ruolo significativo anche per il tessuto locale dei fornitori,che beneficiano della loro presenza in termini di accesso ai mercati internazionali, adozione di sistemi gestionali avanzati, innovazione tecnologica e cultura manageriale.

Il Protocollo sancisce quindi una collaborazione tra le parti coinvolte che si impegnano a favorire un’azione mirata, efficace e integrata per l’ulteriore radicamento delle MNE già presenti e l’attrazione di nuovi investimenti esteri.

Alla luce della pandemia che stiamo vivendo – ha affermato la Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria Barbara Beltrame Giacomello – e in linea con le attività che stanno mettendo in atto gli altri Paesi, nell’ambito della strategia nazionale per gli investimenti esteri, è fondamentale decidere la scala delle priorità. Per noi l’obiettivo principale deve essere la retention o fidelizzazione delle imprese estere già presenti in Italia. Fidelizzare significa riuscire a creare le condizioni per aumentare i loro investimenti sui territori in cui già operano e prevenire o accompagnare le fasi in cui le imprese cambiano le loro strategie per seguire le evoluzioni del mercato” ha spiegato la Vice Presidente. “Deve nascere un rapporto di reciproca fiducia e conoscenza tra imprese e autorità locali con l’intermediazione di Confindustria nelle sue articolazioni territoriali. Solo chi è vicino alle imprese può svolgere efficacemente questa funzione. Per questo ritengo molto importante il lavoro che nascerà dal Protocollo firmato oggi, che si inserisce in un percorso nazionale già partito con Toscana, Lazio ed EmiliaRomagna, Umbria e a cui attribuiamo grande rilevanza operativa”. “In particolare – ha aggiunto BeltrameConfindustria, attraverso l’ABIE che persegue la promozione del Paese come destinazione di business, si impegna a sviluppare analisi con cui contribuire alla definizione di un piano di fidelizzazione delle multinazionali e a sviluppare un servizio per migliorare la gestione ordinaria del rapporto con l’investitore estero.

L’attrattività della nostra Regione – ha sottolineato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – è un elemento determinante per lo sviluppo economico. È necessario un lavoro di squadra, nel rispetto dei rispettivi ruoli, affinché si sfruttino quanto più possibile le peculiarità del Piemonte e si creino e implementino le migliori condizioni per creare terreno fertile, sia per chi già è presente nel nostro territorio, sia per i nuovi investitori. Seri e solidi progetti industriali a capitale estero sono un valore aggiunto per l’occupazione e per la stessa imprenditoria locale, così come dimostrato da numerosi esempi virtuosi che la nostra regione ospita. Si tratta di un documento necessario anche per superare i vincoli della burocrazia, perché le opportunità offerte dal Recovery Plan e dai fondi europei saranno molte e non le dovremo sprecare. Guardando alla vicenda Embraco, dobbiamo avere la garanzia che chi viene a investire in Piemonte, dopo aver ricevuto tutti gli strumenti e magari anche incentivi per poter iniziare, poi ci rimanga e a lungo”.

Il Presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay ha affermato: Il Piemonte ha sempre saputo attrarre investimenti e aziende italiane e straniere grazie all’elevata competenza disponibile sul nostro territorio, con filiere iperspecializzate e dalla vocazione internazionale. Decisivo nell’attrazione di nuovi investitori è anche il contributo che arriva dalle figure altamente qualificate presenti nei nostri atenei, docenti, ricercatori e studenti, che garantiscono alle nostre università posizioni di prestigio nei ranking globali. L’ecosistema piemontese che eccelle in settori cardine dell’economia come automotive, aeropsazio, food e Ictesprime le possibilità di sviluppo quotidiano che il nostro territorio garantisce. La collaborazione che stiamo avviando consentirà anche di accelerare l’individuazione di misure rivolte alle semplificazioni necessarie a essere sempre più attrattivi e competitivi, come sottolineato anche nel piano industriale che abbiamo elaborato con laRegione”.

L’accordo sottoscritto oggi – ha concluso Massimiliano Burelli, coordinatore ABIE di Confindustriariconosce il ruolo fondamentale che le multinazionali hanno avuto e potranno continuare ad avere nella crescita e nella valorizzazione del sistema industriale piemontese. Siamo certi che a questo accordo faranno seguito azioni concrete dell’amministrazione pubblica a sostegno della ripartenza delle attività produttive, dopo un lungo e drammatico periodo di pandemia. Questo rilancio passa attraverso lo sviluppo di quelle infrastrutture, reti, servizi e misure di semplificazione, non più rinviabili, necessari per il recupero della competitività e della qualità del lavoro che caratterizzano l’impegno di tutte le multinazionali presenti nella nostra regione”.

Tripletta di aperture per Pam supermercati

Inaugurato un punto  vendita anche a Rivara Torinese

Festeggiamenti per Pam Franchising che alza il sipario su tre nuovi punti vendita a Rivara Torinese, Ostia e Pavia. Un percorso di crescita costante per Pam Franchising supportato dalla fiducia che storici affiliati ripongono nella storica insegna e da nuove leve dell’imprenditoria che scelgono Pam per i loro progetti nel campo della gdo.

Il nuovo punto vendita ad insegna Borello di Rivara Torinese, comune di circa 3.000 abitanti a nord del capoluogo piemontese, si trova in via Busano, 21 ed è realizzato con Borello, storica azienda partner di Pam Franchising. Il negozio, che si sviluppa su una superficie di vendita di circa 694 mq, vede impiegati 15 nuovi addetti e sarà aperto 7 giorni su 7 dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00.

Il nuovo punto vendita di Ostia ad insegna Pam City si trova in via Capo Passero, 2 e si sviluppa su una superficie di vendita di 250 mq. Sarà aperto 7 giorni su 7 dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.30 e la domenica dalle 8.30 alle 13.00. Il negozio, che conta 9 dipendenti, è realizzato in partnership con l’imprenditore Paris Paolacci legato con Pam Franchising da circa dieci anni e gestore di un altro punto vendita sempre ad Ostia in via dei Promontori. Il nuovo Pam City si trova in una zona ben servita dai mezzi pubblici e a due passi dalla stazione ferroviaria che collega agevolmente Ostia con la Capitale.

Il nuovo punto vendita Pam di Pavia si trova in via Varese, 5 in pieno centro storico della cittadina lombarda, vicino a piazza del Lino e alla Cupola Arnaboldi ed a pochi passi dalla rinomata Università degli Studi di Pavia. Si tratta del primo punto vendita ad Insegna Pam aperto nella storica capitale del regno Longobardo. Si sviluppa su una superficie di vendita di 250 mq ed è aperto 7 giorni su 7 dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00. Il nuovo punto vendita, che vede impiegati 8 dipendenti, è realizzato in collaborazione con Andrea Luigi Ferrarini ed i due giovani imprenditori, Paolo Montagna e Marco Rovida, i quali a seguito di un percorso professionale all’interno della GDO, hanno intrapreso una carriera imprenditoriale scegliendo di affiancarsi a un gruppo storico italiano della grande distribuzione come Pam.

L’offerta dei nuovi negozi è centrata su una convenienza continua e sulla qualità e provenienza dei prodotti con un occhio di riguardo al comparto dei freschissimi, ma con attenzione anche a proposte attuali e veloci: un ricco assortimento di gastronomia pronta tra primi, secondi e contorni sarà preparato giornalmente e disponibile anche con servizio di prenotazione. Frutta e verdura della massima qualità e freschezza, il meglio dei prodotti del territorio.
Inoltre sono attivi nei nuovi negozi il servizio di spesa a domicilio e attivi inoltre nei nuovi negozi i più moderni sistemi di pagamento elettronici come Apple Pay e Satispay.

 

 

 

Tutto sul packaging a “Parlaconme”

Il tema del packaging innovativo sarà al centro della trasmissione PARLACONME di oggi condotta su Radiovidanetwork dall’Agrifood e Organic Specialist Simona Riccio

Sarà incentrata sul tema del packaging innovativo la puntata di giovedì 27 maggio della trasmissione PARLACONME in onda ogni giovedì dalle 18 alle 19 sulla radio web Radiovidanetwork, condotta da Simona Riccio, Agrifood e Organic Specialist.

Dopo la puntata dedicata alle certificazioni e di ESG, Environmental, Social e Governance, al quella di oggi prenderanno parte Beppe Ghelfi della Ghelfi Ondulati Spa, azienda familiare della Valtellina, e Giorgio De Ponti, professore docente di Integrated Design al Politecnico di Milano.
L’azienda Ghelfi Ondulati è nata una settantina di anni fa in Valtellina, per iniziativa dei nonni di Beppe Ghelfi, che erano dapprima produttori di grappa e poi decisero di realizzare il loro sogno, creare scatole in cartone, facendo nascere lo Scatolificio Ghelfi, che oggi rappresenta una realtà consolidata nel settore degli imballaggi di cartone in Italia e in Europa.
Le loro stampe sono digitali, ad alta velocità, e ciò rappresenta una tecnologia dirompente nel settore del packaging che, oltre ad essere green, consente la personalizzazione desiderata e risulta capace di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza.
Il packaging costituisce, infatti, un mezzo di comunicazione di grande efficacia sempre più posto sotto la lente di ingrandimento dei consumatori, pronti non soltanto a ricevere informazioni, ma anche sensibili a uno strumento come questo, utile e necessario per allungare la scelta life e per salvaguardare lo spreco alimentare.
Su questi temi durante la puntata si terrà un proficuo confronto anche con il professor Giorgio De Ponti, esperto di Innovazione e Ergonomia, Product Strategy Manager del gruppo Epta , dal 2012 Professore a Contratto di Integrated Design presso la Facoltà di Design del Politecnico di Milano e, da quest’anno, anche insegnante di Ergonomia allo IED a Roma, e membro di ADI ( Associazione per il Disegno Industriale).
La trasmissione viene trasmessa in diretta web radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e si può anche ascoltare collegandosi alla app ufficiale RADIO VIDA NETWORK, scaricabile gratuitamente per IOS e ANDROID, nei maggiori aggregatori radio, su speaker Alexa e Google Home.

Replica il giorno successivo venerdì alle ore 9 e il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30

Mara Martellotta

Torna a crescere la produzione industriale in Piemonte

Da gennaio a marzo 2021 si registra il segno più per la produzione manifatturiera piemontese.

Sale del 5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, questo grazie ai risultati positivi nella maggior parte dei settori e delle province.

I dati sono dell’indagine  congiunturale di Unioncamere con Intesa Sanpaolo e Unicredit. Il fatturato indica un aumento del 6,2% sul primo trimestre 2020, merito del trend positivo dei metalli e dei mezzi di trasporto. Il fatturato estero cresce del 3,1% per il ritmo espansivo dei metalli e dell’elettricità ed elettronica. Per quanto riguarda gli ordinativi, lo sviluppo del mercato interno si attesta al +5,4% con la crescita del 16,1% registrata dai mezzi di trasporto. In ripresa tutti i comparti tranne tessile e abbigliamento (-4,6%) e alimentare.  (-1.9%). I metalli registrano l’incremento più elevato (+11,4%), seguiti dai mezzi di trasporto (+7,8%).

La digitalizzazione delle PMI passa da UNA e Google

Il 27 maggio un evento virtuale per guidare le aziende italiane e del Nord Ovest verso un percorso di trasformazione digitale

 

Prosegue il percorso di UNA+, l’innovativo progetto di digital transformation organizzato da UNA – Aziende della Comunicazione Unite in partnership con Google e supportato da Confindustria Intellect. Nel primo incontro del 27 maggio, uno spazio dedicato alle imprese del Nord Ovest, con la partecipazione di Piccolindustria Piemonte e di Camera di Commercio di Torino.

 

Obiettivo dell’iniziativa dal suo incipit è stato quello di accrescere le competenze in materia di comunicazione digitale delle piccole e medie agenzie presenti sul territorio oltre ad accreditare sul mercato le agenzie che vi partecipano e avviare un legame con le PMI italiane per creare conoscenza, opportunità di business e guidare queste ultime attraverso la trasformazione digitale, ormai conditio sine qua non nell’attuale contesto economico.

 

Il prossimo 27 maggio si terrà il primo evento che metterà a diretto contatto le agenzie con le PMI, con l’obiettivo di creare un momento di informazione e formazione, generare nuove opportunità di business, presentare le migliori realtà professionali del territorio.

 

Un’occasione importante stando anche agli ultimi dati della ricerca Prometeia, realizzata da UNA e presentata lo scorso settembre, secondo i quali il campione di imprese intervistate riconosce alle agenzie digitali un ruolo cruciale: tra le prime tre leve la capacità di rafforzamento del brandl’innovazione e l’incremento della competitività. Altro fattore estremamente differenziante in un’economia globale come quella attuale e rilevante per il Made in Italy è la facoltà di sostenere la presenza internazionale delle imprese favorendo una maggiore esportazione, a conferma che gli strumenti analizzati sono rilevanti per vendere sui mercati esteri.

 

Durante la giornata saranno previsti due momenti: un keynote iniziale dalle ore 9,30 alle 10,30 che vedrà sul Main Stage Michele Cornetto, Responsabile del progetto UNA+; Emanuele Nenna, Presidente UNA e Paola Marazzini, Director Strategic Partnerships di Google per i saluti istituzionali e l’aggiornamento sui risultati dell’iniziativa che finora ha permesso di coinvolgere 620 partecipanti, erogare 15 webinar formativi e consegnare più di 200 certificazioni Google Digital Training – oltre a presentare i next step.

 

Saverio Addante, Presidente di Confindustria Intellect farà il punto della digitalizzazione in Italia oltre ad illustrare il ruolo delle PMI per la transizione al digitale del Paese. Il panel si chiuderà con il racconto di due realtà italiane che hanno sviluppato la propria attività grazie agli strumenti e alle competenze digitali.

 

A partire dalle ore 11.30 inizieranno gli Stage Territoriali, “stanze” divise per area geografica a cui gli utenti potranno accedere e interagire a seconda dei temi trattati.

 

La stanza dedicata al Nord Ovest ospiterà specifiche tematiche illustrate attraverso i professionisti delle agenzie certificate, che presenteranno casi di successo a queste inerenti per approfondire il valore del digitale come leva essenziale per la crescita del business. Si spazierà dalla presenza sul web, SEO e local business a content strategy e utilizzo dei social per il businesse-commerce e nuove modalità di vendita online per finire con la pubblicità online: digital marketing e digital advertising.

 

All’interno della stanza, Maurizio Bazzano, Responsabile Commissione Territoriale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta di UNA ci saranno i saluti istituzionali di Gabriella Bocca Presidente Piccolindustria di Confindustria Piemonte ed i successivi interventi di Vittorio Illengo Direttore del Digital Innovation Hub Piemonte e di Paola Tolin Innovation Advisor di CCIAA di Torino, commenteranno le case histories presentate dalle agenzie e interagiranno con loro attraverso la sezione “relatori”. Cliccando in “agenda” invece, sarà consentito tener traccia degli interventi e del programma della giornata. Infine, attraverso la sezione “relatori” sarà possibile conoscere più nel dettaglio i protagonisti delle agenzie certificate UNA+ oltre a organizzare incontri one-to-one dedicati.

 

La partecipazione all’evento è libera per le PMI italiane ed è riservata alle agenzie che si sono accreditate a UNA+ (registrazioni su unaplus.net).

Mercato immobiliare: i separati sono i nuovi studenti

Il periodo che stiamo vivendo, che sempre di più a causa del tempo sembra per tutti noi essere la normalità, ha portato tutti quanti a raggiungere dei compromessi, a cambiare le nostre abitudini e molto spesso a modificare drasticamente le nostre vite.

L’essere costretti in casa con lockdown generali, quarantene e coprifuoco ha visto in aumento i litigi famigliari, che in molti casi hanno portato a separazioni più o meno pacifiche, unite a situazioni economiche di difficoltà spesso in aumento, situazione che possiamo già constatare senza ancora dati Istat ufficiali.
Uno spiraglio di luce per i proprietari di immobili a reddito, oramai spesso sul lastrico dopo quasi un anno che la richiesta degli affitti è calata drasticamente, un po’ per lo smartworking, che ha allontanato i pendolari dalle loro aziende, ma soprattutto per la chiusura delle università: da marzo dell’anno scorso i cosiddetti “studenti fuori sede” non esistono quasi, oggi studiare distanti dall’ateneo di appartenenza è la normalità, di conseguenza la necessità di un affitto risulta quasi nulla.
Purtroppo o per fortuna quindi possiamo dire che i separati in questo buio periodo sono una risorsa per chi non percepisce un centesimo di guadagno, ma che allo stesso tempo non ha visto la benché minima forma di ristoro, se non tante spese, prorogate, ma assolutamente non ridotte: un membro di una famiglia che lascia il tetto coniugale, è in cerca di una dimora dove proseguire e riiniziare una vita, dove poter vedere i figli in alcuni casi, con la necessità quindi di spazi specifici, con costi possibilmente molto bassi per far fronte ad una quantità di spese che in molti casi è superiore alle entrate dettate dal periodo.
La regione Piemonte ha introdotto un’importante elemento per dare speranza a questi attraverso l’introduzione di una nuova graduatoria che consente ai padri separati di avere accesso più facilmente all’assegnazione delle case popolari, fornendo sicuramente un grosso contributo per chi si trova in difficoltà.
Insomma in un contesto fuori dalla normalità che stiamo vivendo possiamo davvero sostenere che i nuovi studenti sono le coppie in via di separazione che portano sì vantaggio economico verso alcuni, ma sicuramente sensibilizzano anche i poteri forti, perché la vita deve proseguire per tutti, anche quando sembra molto difficile.
Pietro Ruspa

Unione italiana vini e Scuola Enologica di Alba al servizio delle cantine

 La prima novità riguarda il settore analisi delle bevande (mosti, vini, liquori). Con la firma della convenzione il Laboratorio Chimico “Azienda Speciale” diventa di fatto un “hub” locale Uiv a servizio delle varie cantine della zona, che potranno conferire più comodamente i propri campioni, senza doverli spedire alla sede centrale di Verona. Sarà un servizio che presterà attenzione alla sostenibilità, visto che sarà il laboratorio stesso ad andare nelle aziende per ritirare i prodotti da analizzare.

E non solo. L’accordo con Uiv si inserisce infatti nel piano didattico della Scuola Enologica, che ospita nel laboratorio gli stage e tirocini di moltissimi studenti sia delle scuole superiori che dell’università. Anche durante l’emergenza Covid-19 tutti i ragazzi che frequentano il corso di specializzazione (il sesto anno), hanno svolto attività di alternanza scuola-lavoro diventando protagonisti nel laboratorio e affiancando i tecnici specializzati come analisti.

Con la firma di questa convenzione le possibilità dei giovani aumenteranno ulteriormente, sia a supporto dei lavori sperimentali (tesi e tesine), sia per trasferte presso la sede centrale di Verona, dove gli studenti potranno svolgere tirocini in uno dei centri di analisi più moderni d’Italia.

Ma Scuola Enologica e Uiv collaboreranno anche alla formazione e all’aggiornamento degli operatori del mondo del vino, organizzando convegni e momenti di incontro per fare luce su normative vigenti (in continua evoluzione), sostenibilità e innovazione.

«Possiamo proprio dire che la “storia incontra il futuro” – ha commentato l’accordo di partnership il presidente di Unione Italiana Vini, Ernesto Abbona – due antiche e nobili istituzioni del vino italiano, con una tradizione ultracentenaria, la scuola enologica di Alba e l’Unione Italiana Vini decidono di intraprendere un percorso comune per sviluppare formazione, cultura, ricerca e servizi in una prospettiva che supera i confini albesi e della regione Piemonte. L’innovazione è il motore principale della storia del vino così come competenza e specializzazione sono le caratteristiche primarie delle nostre imprese e dei nostri collaboratori. Da qui nasce l’attenzione costante che come UIV abbiamo sempre avuto per la ricerca ma anche per la formazione dove nascono i talenti che disegneranno il futuro del vino italiano. Sono queste le considerazioni che hanno motivato unione italiana vini ha siglare l’accordo di partnership con un istituto formativo di eccellenza quale quello di Alba, insieme al quale vorremmo rafforzare il circolo virtuoso scuola-lavoro, in entrambe le direzioni: portare esperienze imprenditoriali per arricchire il percorso formativo della scuola di Alba e, dall’altra, offrire nuove opportunità di crescita professionale per ragazzi e ragazze che escono dalle aule per affrontare l’affascinante avventura del lavoro nel nostro settore. Con un occhio attento anche allo sviluppo di servizi innovativi in grado di supportare la crescita dell’eccellenza delle imprese italiane».

«Siamo molto felici – dichiara il responsabile dell’Azienda Speciale Laboratorio Chimico, Vincenzo Nicolello – e non vediamo l’ora di poter valorizzare appieno questa convenzione, che siamo certi avrà grandi ricadute sul nostro territorio. La Scuola Enologica è storicamente un punto di riferimento per le aziende vinicole, dirette in massima parte da nostri ex allievi. È nostra intenzione ritornare a cementare il grande legame – anche goliardico – tra studenti e scuola. Ma soprattutto vogliamo che il nostro laboratorio diventi una bella e accogliente aula scolastica, dove non ci saranno libri, ma strumentazioni sofisticate. Un trampolino di lancio per i futuri protagonisti del mondo del vino».

Denatalità e futuro, conferenza del “Pannunzio” su Zoom

Mercoledì 26 maggio alle ore 21, per le conferenze on line del Centro “Pannunzio” si svolgerà sulla piattaforma Zoom un dibattito sul tema: “Denatalità e futuro”.

Intervengono  la Presidente del Centro “Pannunzio” Chiara Soldati, il giornalista Edoardo Massimo Fiammotto, lo storico Pier Franco Quaglieni.

Coordina la giornalista Mara Antonaccio, redattore capo di “Pannunzio Magazine”. Per collegarsi:   https://us02web.zoom.us/j/5545579464

(nella foto una iniziativa del Centro Pannunzio)

Tra sport, economia e politica i primati perduti di Torino

Bella notizia.  Il Torino non retrocede in serie B. Non che io sia un tifoso di calcio. Anzi le torme di tifosi mi fanno un po’  impressione. Ma è sempre bello quando un “qualcosa” di Torino ce la fa. Viceversa sulla Juve stendiamo un velo pietoso.  Contestatissimo il Presidente Agnelli .Chi lo conosce sostiene che ha una notevole considerazione di se stesso. Adesso  comunque  decisamente e’ sulla graticola per i milionari debiti della società. Ma la Juve ha sette vite e vince con l’Atalanta,  vincendo insieme la Coppa italia. Dopotutto con tutti quei soldi spesi, qualcosa da portare a casa ci vuole.
Ed anche per questo siamo contenti. In fondo, come del resto il Toro, è  pur sempre  una squadra di Torino.  Magari ancora per poco. Gli Agnelli hanno portato via tutto. Imparando la lezione di famiglia: socializzare le perdite e privatizzare gli utili. Mica sono fessi. Torino e Fiat, Fiat e Agnelli. Destini comuni da oltre 120 anni. Nel  bene e nel male. Dove il conflitto la faceva da padrone, con le conseguenze generalmente positve.

Il Toro degli operai che lavoravano alla ” Feroce ” (cioe’ alla fiat) e piccina e media borghesia per la Juve. Chi sovverti’  gli equilibri sociali fu l’immigrazione,  soprattutto dal Sud. Il Toro è passato alla leggenda ed al mito dopo la tragedia di Superga. La Juve sempre degli Agnelli. Dal lunedì al sabato sapevi di cosa si parlava nei bar a Torino.
Dai caffè,  stile fane’, del centro alle bettole delle periferie. Direi quasi un tutt’uno tra sport ed antagonismo di classe. Addirittura c’era Bettino Craxi che era un tifoso sfegatato del Toro. Fino a far diventare Borsano, patron dei granata, parlamentare.
Craxi milanesissimo , diventava ed era un torinese di adozione. E quando ha voluto fare il congresso del cambiamento ed incoronazione della sua leadership ( 1979 ) ha voluto Torino come sede. E noi rimpiangiamo quella Torino perché contava e tutti ci ascoltavano. Torino ed il Piemonte con il più alto tasso di partigiani. Dove Benito Mussolini non amava venirci perché non si sentiva amato. Torino del Teatro Alfieri e Carignano,  dove tutte le compagnie teatrali amavano recitare. O la piccola bomboniera dello Stabile ed il Teatro Regio tempio della lirica. O l’arte povera di Mario Merz e la casa Einaudi che editava i migliori scrittori del novecento d’Italia.  Dal siciliano Elio Vittorini al langarolo Bepoe Fenoglio,  passando per Cesare Pavese ed Italo Calvino. Noi che guardavamo dall alto in basso i Milanesi.
Il nostro Barocco ve lo scordate, siete solo capaci di fare i Bauscia e vi rode che l’Unita d Italia l’abbiamo fatta noi. Sicuramente siamo dei posapiano.  Ma non è l’unico nostro difetto.  Il principale è che, per l’appunto,  ci siamo fidati degli Agnelli e siamo stati traditi avendo fiducia. Poche giustificazioni abbiamo. Diciamocelo fino in fondo: colpa nostra che non siamo stati capaci di reagire. Eppure da 40 anni tutto era scritto. C’era un punto dove si è continuato nel primeggiare: il calcio.
Per quest’anno vince lo scudetto l’Inter. Accidenti dopo 9 anni. Porcaccia la miseria.
Come mai abbiamo perso anche questo primato? Alle mie domande ho ricevuto una unanime risposta:  questione di classe dirigente che sbaglia  le scelte. Purtroppo non solo nel calcio. Mi sa che questo è il punto dolente  40 anni di scelte sbagliate o, più precisamente di non scelte che si sono tradotte in un amorfo essere trainati da altri.
Forse,  per l’appunto il calcio ne era una eccezione. Si credeva che i soldi potessero tutto,  ma non è cosi.  Un esempio per tutti è,  in questo caso, il Torino. Fino a trent’anni fa famosissimo anche per , se non soprattutto per il suo vivaio. Vincevano quasi sempre i tornei primavera o lo storico torneo di Viareggio. Quando vinse lo scudetto 7 titolari arrivavano dal vivaio.  Ora , se ho capito bene,  è retrocesso in serie B primavera. Opposta situazione nell’Atalanta che si è quadagnata,  per la prima volta nella sua storia il secondo posto in campionato. Proprio cosi: capacità fa rima con intelligenza.  E noi torinesi abbiamo perso una intelligenza collettiva. Si veda, ora, alle elezioni amministrative.  Saranno magari più  di 10 candidati sindaci. Frammentazione ed inutile dispersione di forze. E questa non è proprio un’altra storia. E’ proprio la stessa storia.
Incapaci di fare sistema diventando massa d’urto per i nostri interessi. Proprio  la stessa storia.  Purtroppo.

Patrizio Tosetto

Confermato l’impegno regionale a sostegno dei Gal (Gruppi di Azione Locale)

 In arrivo ben 29 milioni di euro.

Lo ha confermato il Vicepresidente regionale Fabio Carosso, con delega allo Sviluppo della Montagna, martedì 18 maggio, durante un incontro con Assopiemonte Leader, l’associazione che riunisce tutti i 14 Gal piemontesi, svoltosi presso la sede regionale di piazza Castello. Alla riunione sono intervenute anche il direttore di settore Stefania Crotta, la dirigente Chiara Musolino e la funzionaria Veruschka Piras.

L’incontro è stato organizzato per presentare i risultati ottenuti dai Gal piemontesi negli ultimi cinque anni di attività e per confermare l’assegnazione di 29 milioni di euro attraverso i fondi di transizione 2021-2022.

“Con la presentazione del rapporto sull’avanzamento dell’attuazione della Misura 19 da parte di Assopiemonte Leader ho avuto la conferma dell’importante lavoro svolto dai Gal in questi anni – dichiara il Vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso – Ho chiesto ai presidenti un grande impegno per i prossimi 2 anni di transizione tra i 2 programmi di Sviluppo Rurale, dove la capacità di spesa dei Gal attraverso la pubblicazione di bandi rivolti ad enti pubblici, imprese e alle filiere produttive, permetterà di raggiungere gli obiettivi della Strategia di Sviluppo Locale. È stata condivisa anche la necessità di lavorare a progetti che coinvolgano più attori del territorio. Fare squadra e avere obiettivi comuni porterà a grandi risultati e importanti ricadute economiche sul territorio”.

Il presidente di Assopiemonte Leader, Claudio Amateis, ha ringraziato il Vicepresidente Carosso a nome di tutti i presidenti dei Gal piemontesi per aver rinnovato la fiducia nei Gruppi di Azione Locale confermando l’importante sostegno finanziario.