ECONOMIA- Pagina 324

ConfiApp: l’App Multiservice di Confartigianato Imprese Alessandria e Asti

Market Place- Servizi Digitali Informazione che aiuta le piccole aziende a superare l’emergenza Covid-19

Confartigianato Imprese Asti, in collaborazione con Confartigianato Imprese Alessandria ha aderito ad un importate progetto sviluppato da alcuni anni, riguardante la promozione delle micro e piccole imprese artigiane o commerciali, assistendole ed offrendo loro dei servizi di comunicazione all’avanguardia; l’avvento ed il progressivo consolidamento del web marketing, ha fatto sì che sempre di più le imprese saranno portate ad utilizzare le nuove tecnologie informatiche per accrescere e potenziare la visibilità delle imprese sul mercato “virtuale”, ormai divenuto globale. Per questo motivo anche Confartigianato Asti ha aderito allo sviluppo di ConfiApp, il progetto digitale nato nel 2017 per agevolare l’accesso delle piccole imprese al mercato delle vendite on- line, rendendolo semplice e soprattutto molto più economico rispetto ai costi di realizzazione e gestione di una piattaforma privata aziendale.
Con questa filosofia ConfiApp si è rivolta fino ad oggi alle piccole imprese e professionisti della provincia iscritte alla Camera di Commercio di Alessandria e Asti, con l’obiettivo di creare una “mostra – mercato on-line”; ideata inizialmente come semplice vetrina promozionale virtuale (market place b2b / b2c), la piattaforma si è successivamente evoluta, trasformandosi in un vero e proprio portale di e-commerce, studiato appositamente per aiutare le piccole aziende a contrastare la flessione di vendite causate dall’emergenza epidemiologica tuttora in corso. L’utente/consumatore può infatti avviare una ricerca del bene o servizio a cui è interessato, anche mediante l’applicazione per smartphone ConfiApp, dedicata e scaricabile gratuitamente da Apple Store IoS e Play Store Android, la quale evidenzia i contenuti caricati su di una piattaforma on-line, indirizzandolo all’azienda inserzionista, grazie alla sua elevata indicizzazione, che permette di mantenere un posizionamento elevato nelle prime pagine dei motori di ricerca (Google), dovuto ad un’attenta e costante attività svolta direttamente dai gestori e ideatori del portale, l’Agenzia di advertising D&N marketing S.r.l. di Casale Monferrato.
ConfiApp consente ad Artigiani, Commercianti, Produttori e Aziende di ottenere visibilità su tutto il territorio Nazionale grazie ad un sistema di retarget che indicizza tutte le Regioni delle ditte inserite. Il pubblico che scaricherà ConfiApp o visiterà il sito, potrà trovare numerose Aziende provenienti da tutta Italia e comprare tramite il marketplace inserito all’interno.
Le aziende, con ConfiApp potranno beneficiare anche di un circuito vero e proprio di Digital Marketing grazie anche all’interazione con gruppi e pagine social di FB, in partnership con il progetto, che contano quasi 40.000 utenti iscritti, sempre in costante crescita.
Inoltre, la stessa la ricerca si può effettuare direttamente sulla piattaforma, accedendo ai diversi settori merceologici, e grazie alla geolocalizzazione (Google Maps), si possono individuare le aziende aventi sede nella zona più prossima al cliente. In aggiunta, l’utente/consumatore può ricevere una notifica “push” sul proprio cellulare, transitando in prossimità di una azienda inserita fra le sue preferite.
L’azienda inserzionista, a sua volta ha la possibilità di programmare offerte speciali, sconti e promozioni dedicate a potenziali clienti, ricevendo gli ordini sulla propria e-mail tramite appositi moduli, o su Whatsapp, il tutto autonomamente, in modo semplice e intuitivo, ovvero mediante l’assistenza dei gestori della piattaforma, qualora richiesta.
Ogni scheda azienda è equivalente ad un vero e proprio minisito, comprendente uno “slideshow

dinamico” di grande impatto visivo, la descrizione dei prodotti e servizi offerti, i recapiti, il modulo di contatto e uno spazio con comunicazioni in evidenza, il tutto integrato con la possibilità per il cliente di procedere all’acquisto del prodotto a cui è interessato, con la relativa consegna a domicilio tramite corriere, effettuando direttamente il relativo pagamento mediante i più diffusi circuiti di pagamento (PayPal, PostePay, carte prepagate, carte di credito-debito, bonifici bancari).
Confartigianato Imprese Alessandria e Asti, in seguito all’emergenza Sanitaria in corso, hanno deciso di implementare i servizi offerti da ConfiApp arricchendoli con nuovi strumenti e funzionalità comunicative il tutto per favorire i consumi e privilegiare la scelta delle imprese del territorio delle nostre Province.
La nuova versione aggiornata di ConfiApp offre, offre ad aziende ed utenti li seguenti servizi:
1) UN MARKETPLACE composto da singoli e-commerce a disposizione dei clienti di ogni azienda inserita nel portale web indicizzato;
2) UNA SEZIONE DEDICATA ALLA CONSEGNA A DOMICILIO per le realtà commerciali che le effettuano nel rispetto delle vigenti normative;
3) SERVIZI DIGITALI TRA CUI LA TESSERA “ConfiApp persone”, con cui si può accedere a imperdibili e vantaggiose Convenzioni Territoriali e Nazionali offerte dal sistema Confartigianato;
4) UNA SEZIONE DEDICATA ALLE “NEWS” consultabile in ogni momento da chiunque scarichi l’applicazione sul proprio smarthpone, che permette di ricevere direttamente le notifiche di tutte le notizie e informazioni pubblicate;
5) UN CANALE DI COMUNICAZIONE DIRETTA ed immediata tra Confartigianato e le imprese, che permette di aggiornare in tempo reale gli utenti tramite notifiche push, nuovi decreti e sulle ultime notizie relative all’epidemia, offrendo un’informazione affidabile e puntuale.
Dalla prossima settimana quindi anche le imprese aderenti a Confartigianato Asti, potranno aderire a questa interessante vetrina ed a tutti i servizi che sono stati recentemente implementati, per informazioni rivolgersi ai nostri uffici Confartigianato Asti Categorie 0141/5962 o visitare il sito www.confiapp.it

Dalla Regione un milione per capitalizzare le pmi

Un milione di euro è lo stanziamento della Giunta Regionale per la capitalizzazione delle piccole e medie imprese nell’emergenza-Covid.

Lo stabilisce il provvedimento,  il cui parere preventivo favorevole è stato approvato all’unanimità dalla Terza commissione  (presidente Claudio Leone), che recepisce la proposta del capogruppo Pd Raffaele Gallo.

L’intervento è rivolto alle imprese del settore manifatturiero e delle costruzioni e – come ha spiegato l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano – prevede contributi a fondo perduto di valore massimo pari a  62.500 euro per l’aumento di capitale delle società che, al fine di proseguire e rilanciare la propria attività a seguito dell’emergenza epidemiologica, effettueranno un’operazione di aumento di capitale sociale di importo minimo pari a 50.000 euro e massimo pari a 250.000 euro. La Dgr prevede il 30% per aumenti di capitale compresi tra 50.000 e 150.000 euro, il 25% per aumenti di capitale compresi tra 151.000 e 250.000. A Domenico Rossi (Pd) che ha rilevato l’esclusione dai benefici delle imprese sociali, Tronzano ha spiegato che si tratta di una sperimentazione da eventualmente allargare successivamente a tutte le Pmi.

 

Sostegno alla montagna

La commissione ha poi espresso parere preventivo favorevole a maggioranza al programma annuale per l’erogazione dei contributi a favore della montagna, la cui cifra ammonta a 2 milioni e 900mila euro da distribuire tra i Comuni e le Unioni delle Comunità ed Enti montani. L’assessore allo Sviluppo della montagna Fabio Carosso, ha illustrato le quattro macrolinee di azione: gli interventi per affrontare l’emergenza epidemiologica, la risistemazione dei territori montani dopo gli eventi alluvionali, il sostegno alla scuola anche per la didattica a distanza e il turismo sostenibile.

 

Contributi alle pro loco

Sono 322.500 euro le risorse finanziarie per il 2020 a sostegno delle pro loco piemontesi. Lo prevede la Proposta di deliberazione, che ha incassato il parere preventivo favorevole a maggioranza dalla commissione. Come ha sottolineato l’assessora al Turismo Vittoria Poggio, le pro loco sono importanti strumenti per lo sviluppo dei territori. I contributi sono riservati solamente alla realizzazione di eventi con importi superiori a 500 euro, la procedura di erogazione è quella dello sportello, ovvero in base alla presentazione delle domande sino ad esaurimento della dotazione finanziaria.

 

Predazione da lupi

Anche il lupo verrà considerato causa d’indennizzo dei danni causati da calamità naturali e avversità atmosferiche. Lo prevede la bozza di modifica relativa alla Legge regionale che disciplina il riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale. La commissione ha espresso parere preventivo favorevole a maggioranza. L’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa ha spiegato che la modifica riguarda proprio l’equiparazione degli animali di specie protette di fauna selvatica alle avversità naturali e atmosferiche.

 

Complessi ricettivi all’aperto e del turismo itinerante

La commissione, su richiesta dei consiglieri del Pd (GalloMonica Canalis, Maurizio Marello e Domenico Rossi) per approfondire il provvedimento, ha rinviato alla prossima settimana la trattazione del Disegno di legge 85 che modifica la legge regionale sui complessi ricettivi all’aperto e sul turismo itinerante, che era stata approvata nel 2019. Come ha spiegato l’assessora Poggio, il provvedimento  si è reso necessario dopo le osservazioni, i pareri e le impugnazioni da parte di alcuni Ministeri (Mibact e Interni) e dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato. In particolare, sono stati mossi rilievi sulla compatibilità ambientale per quanto riguarda gli allestimenti ricettivi all’aperto, nonché sul rischio di generare confusione con le norme vigenti nel settore tecnico-edilizio.  Nel dibattito sono anche intervenuti Sarah Disabato (M5s) e Valter Marin (Lega).

 

Piano Industriale Iren, oltre 962 milioni di euro su Torino

Presentato alle imprese associate all’Unione industriale di Torino il Piano Industriale di Iren al 2025: previsti oltre 962 milioni di euro di investimenti sotto la Mole.

Importanti opportunità per il territorio torinese nell’ambito dello sviluppo del teleriscaldamento e dell’efficienza energetica per la riqualificazione urbana. Al via la realizzazione di un impianto di selezione e separazione della plastica a Borgaro Torinese e la sostituzione dei contatori con apparecchi di nuova generazione.

Torino, 16 dicembre 2020 – Si è tenuto oggi, in diretta streaming, il roadshow di presentazione del Piano Industriale Iren @2025 alle imprese associate all’Unione Industriale di Torino alla presenza di Massimiliano Cipolletta, Vice Presidente Unione industriale di Torino, Renato Boero Presidente Iren, Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato Iren, Giuseppe Bergesio Amministratore delegato Iren Energia, Eugenio Bertolini, Amministratore delegato Iren Ambiente, Fabio Giuseppini, Amministratore delegato IRETI e Vito Gurrieri, Direttore Approvvigionamenti Logistica e Servizi Iren. Un incontro per presentare gli importanti investimenti e progetti previsti nei prossimi cinque anni in provincia di Torino e riflettere sulle significative opportunità per le imprese del territorio.

Il Piano Industriale al 2025 testimonia la volontà del Gruppo di proseguire nel percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni, più che raddoppiando gli investimenti rispetto al Piano presentato nel 2015, con importanti ricadute sui territori in cui il Gruppo opera in termini di creazione di valore.

Per quanto riguarda Torino, il Piano Industriale al 2025 di Iren prevede circa 962 milioni di euro di investimenti che saranno distribuiti tra le diverse aree di business in cui opera il Gruppo.

Il Gruppo Iren, da sempre attento al delicato ruolo svolto dai piccoli e medi imprenditori nel garantire gli equilibri economici e sociali dei territori, riserva alle imprese locali il 50% degli inviti ad attività negoziali, nell’ambito della giusta competizione tra aziende. È quindi sempre più utile e conveniente per le imprese l’iscrizione all’albo fornitori Iren, condizione necessaria per poter accedere alle richieste di forniture del Gruppo.
Iren seleziona i propri fornitori attraverso gare che rispettano la procedura dell’offerta economica più vantaggiosa, sottoponendo a valutazione quindi, non solo il prezzo d’offerta, ma anche parametri qualitativi precisi e puntuali.

In particolare, negli ultimi 5 anni il totale ordinato a fornitori del Piemonte e della provincia di Torino è pari a 631 milioni di euro in tutta la Regione, di cui 516 milioni di euro nella sola provincia di Torino.

Più nel dettaglio, l’attivazione delle filiere di fornitura e subfornitura da parte di Iren genera un contributo al PIL complessivo di 2,7 miliardi di euro e circa 30mila posti di lavoro. In Piemonte, gli acquisti di beni e servizi di Iren generano un giro d’affari diretto, indiretto e indotto di 332 milioni di euro in molteplici settori economici e più di 2.000 posti di lavoro, che sommati ai 3.600 dipendenti diretti di Iren in regione, concorrono a generare un’occupazione complessiva in Piemonte di 5.600 persone.
Nell’ambito degli investimenti, dei 962 milioni di euro totali che verranno investiti al 2025, circa 459 milioni di euro saranno nell’ambito della produzione cogenerativa e del teleriscaldamento, tra cui i principali progetti sono le realizzazioni di un impianto di storage elettrico nella centrale di Torino Nord, di un impianto aerotermo nella centrale di Moncalieri, di accumulatori e impianti nell’area Torino Nord Est e l’estensione della rete di teleriscaldamento di Torino Nord.

Sono anche previsti interventi di rigenerazione, riqualificazione ed efficientamento energetico nella città di Torino con progetti di riqualificazione di edifici con superbonus 110%, progetti di efficientamento dell’illuminazione pubblica, efficientamento degli 800 edifici pubblici del Comune, progetti di rigenerazione urbana, riqualificazione e gestione servizi di edifici pubblici.

Nell’ambito del ciclo dei rifiuti circa 73 milioni di euro saranno destinati alla raccolta, 70 milioni di euro al trattamento (dei quali 40 sono dedicati alla costruzione di un impianto di selezione e separazione plastica a Borgaro Torinese) e 11 milioni di euro nell’elettrificazione della flotta.

200 milioni di euro saranno, invece, impiegati per l’ammodernamento dell’infrastruttura di distribuzione elettrica e la sostituzione dei contatori con smart meters 2G. È prevista, infatti, a partire dal 2021 la sostituzione dell’intero parco misuratori in bassa tensione con misuratori di seconda generazione (2G), in base al Piano di messa in servizio del sistema di smart metering 2G (PMS2) in relazione alle specifiche funzionali definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) per un monitoraggio più efficiente e per la gestione dei consumi di energia elettrica.

E, ancora, 30 milioni di euro di investimenti saranno destinati per la produzione di energia idroelettrica da impianti del Gruppo e 119 milioni di euro in iniziative di digitalizzazione e facility management.

Iren a Torino – alcuni numeri:

4.700 km di Rete Elettrica, 2.730 GWh distribuiti e oltre 560 mila abitanti serviti

Torino città più teleriscaldata d’Italia: 70 mmc di volumetrie e circa 650 mila abitanti serviti

Impianti idroelettrici: oltre 1 TWh di energia generata dagli impianti del Gruppo

Raccolta e smaltimento: 1,1 milioni di abitanti serviti e crescita della raccolta differenziata al 52% (media città di Torino e altri Comuni dell’area metropolitana serviti dal Gruppo)

Polo E-Mobility: Torino città chiave per lo sviluppo di IrenGo

Amazon: “salario competitivo e benefit, orgogliosi dei nostri dipendenti”

Caro direttore, in riferimento all’articolo “Il “cimitero” di Mascherine Tricolori davanti ad Amazon”, ecco la posizione dell’azienda:

Amazon riceve critiche su diverse tematiche. Siamo diventati un bersaglio di diverse organizzazioni in cerca di visibilità per le loro cause. Spesso queste organizzazioni veicolano deliberatamente storie fuorvianti per un proprio tornaconto. Chiediamo pertanto che i fatti, le fonti e le storie vengano prima verificati, assicurando di non diffondere falsità e inesattezze.

Siamo orgogliosi dei nostri dipendenti, ormai un milione in tutto il mondo, e di offrire loro la possibilità di svolgere diverse mansioni adatte a ogni tipo di persona. I nostri contratti includono un salario competitivo, numerosi benefit e ottime opportunità di carriera, il tutto in un ambiente di lavoro positivo, sicuro e moderno.

Incoraggiamo chiunque a paragonare il nostro salario, i nostri benefit e il nostro posto di lavoro a quello dei principali operatori della grande distribuzione e datori di lavori in tutto il mondo.

Lifonti & Company – Ufficio stampa Amazon

Ream Sgr: nuova acquisizione per conto del Fondo Geras

REAM SGR, per conto del Fondo immobiliare GERAS, ha acquisito da FCA Partecipazioni la proprietà di un immobile sito a Torino in Corso Massimo d’Azeglio, utilizzato da CeMeDi come centro medico con diverse specializzazioni oltre a diagnostica per immagini e laboratorio analisi. Tale acquisizione è stata fatta nell’ottica di diversificare il portafoglio del Fondo, fino ad oggi composto esclusivamente da Residenze Sanitarie Assistenziali.

Con la formalizzazione di questa operazione e con altre attualmente in fase di avanzata due diligence, inoltre, il Fondo si avvicina all’obiettivo complessivo di investimento fissato in Euro 270 milioni.

REAM SGR continua così nella sua politica di investimento in strutture a servizio delle persone. In tale direzione va anche la prosecuzione del collocamento del Fondo GERAS 2, il quale oggi ha in portafoglio circa 850 posti letto (suddivisi fra strutture socio sanitarie e ricettive) e ha in pipeline ulteriori investimenti per complessivi circa Euro 90 milioni in immobili adibiti a servizi di natura socio-assistenziale e/o socio-sanitaria e/o servizi sanitari di qualsiasi tipo o natura e/o di natura residenziale sociale, e/o a residenze universitarie e/o a strutture ricettive e/o ad uso ufficio.

REAM SGR S.p.A., società di gestione del risparmio con un azionariato espressione al 100% di Fondazioni di origine bancaria piemontesi, ha istituito e gestisce 13 fondi immobiliari con portafogli di immobili di varia tipologia: trophy, uffici, residenziale, commerciale, sanitario, green economy, NPL, per un AUM pari a oltre Euro 1,4 MLD.

Ristoranti e bar: “meglio chiudere, basta stop and Go” Allo studio nuove misure per il weekend

A Torino ristoranti e bar preferiscono chiudere con un indennizzo  della perdita e un anno bianco fiscale per il 2021 anziché proseguire  in questa situazione di incertezza

Così la pensa il il 95% delle 400 aziende di ristorazione che hanno partecipato al sondaggio dell’Epat, l’associazione dei pubblici esercizi di Torino e provincia.

Mentre in queste ore il governo sta discutendo le nuove restrizioni per i giorni caldi di Natale, il Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordina pubblico di Torino ipotizza anche di chiudere alle auto alcune vie in più nel prossimo fine settimana, per decongestionare i flussi di persone.

Una sinergia vincente per la ripresa post Covid nel settore edile

Abbiamo intervistato Andrea Cavallari, presidente dei Giovani Costruttori Edili del Piemonte e Valle D’Aosta 

L’ANCE rappresenta la sigla che indica l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, da sempre uno dei settori maggiormente strategici a livello nazionale, su cui puntare in questa fase di ripresa post Covid.

“Indubbiamente la pandemia – spiega l’architetto Andrea Cavallari, Presidente dei Giovani Costruttori Edili per Piemonte e Valle d’Aosta (per il triennio 2019/ 2022)ha giocato un ruolo cruciale nel settore delle costruzioni nel nostro Paese, anche se questo stava già attraversando un periodo non particolarmentefavorevole. Dopo il primo lockdown si è registrata una lenta ripresa, anche testimoniata dai dati raccolti da ANCE Piemonte, ma che non ha più trovato conferma nel trend attuale. Per gli ultimi mesi del 2020 le imprese prevedono un calo del fatturato e dell’occupazione e si teme che si registreranno maggiori criticità nel 2021”.

“Si devono attuare – spiega il Presidente Giovani ANCE Piemonte e Valle d’Aosta, architetto Cavallari  delle misure governative concrete a favore del settore edilizio. Tra queste è comparso il cosiddetto Superbonus, che rappresenta un’agevolazione fiscale che favorisce i privati, attraverso detrazioni fiscali, nella realizzazione di opere e lavori di ripristino energetico nel proprio stabile o condominio. Si tratta dell’unico intervento di rilievo e con enormi potenzialità per il settore delle costruzioni all’interno del decreto rilancio; un tema importante per imprese e professionisti. È sotto gli occhi di tutti come il nostro patrimonio immobiliare sia ormai obsoleto ed energivoro, a rischio sismico e, per la maggior parte (circa 74% sul territorio nazionale), costruito prima dell’emanazione delle norme sull’efficienza energetica e sulla sicurezza sismica. Il Superbonus rappresenta quindi un’opportunità da sfruttare per promuovere una grande azione di rigenerazione del nostro patrimonio immobiliare obsoleto con un piano di manutenzione degli immobili. Secondo le nostre stime a livello nazionale, i potenziali benefici economici, oltre che sociali ed ambientali, sono molto importanti: 6 miliardi di euro di investimenti nella riqualificazione degli edifici e 21 miliardi di euro di ricadute sull’economia, da qui alla fine del 2021. Perché tutto possa funzionare però, ci vuole efficacia, chiarezza delle regole e semplicità nelle procedure attuative da adottare e la normativa che è stata creata al momento della pandemia, risultata non sempre chiara e molti aspetti devono ancora essere analizzati. E’ una materia piuttosto complessa che vede coinvolti diversi soggetti con differenti professionalità. Il privato, infatti, può detrarre direttamente il credito d’imposta emergente dal Superbonus o in alternativa cederlo a terzi, quali le banche o alla stessa impresa cui sono affidati i lavori di ripristino energetico, ricevendone in cambio uno sconto in fattura. Alla base di questo tipo di lavori è necessario sempre uno studio di fattibilità. Riteniamo, per questo motivo, che la tempistica del 31 dicembre 2020, come termine massimo, necessiti assolutamente di una proroga”.

“Nel periodo post lockdown – spiega l’architetto Andrea Cavallari – abbiamo assistito ad un sensibile incremento in camera di commercio di imprese sul territorio, occorre pertanto che vengano messe in atto misure in grado di tutelare le Imprese qualificate ed in grado di svolgere con serietà i lavori affidati, altrimenti tutte le aspettative e le speranze riposte nel Superbonus cadranno nel vuoto.

Questo secondo lockdown sta lanciando, inoltre, una nuova sfida nei confronti dei professionisti del settore edile. In Italia molto spesso le persone abitano ancora in città che non sono totalmentegreen e risulta assolutamente necessaria una trasformazione dell’edilizia in nome del principio di sostenibilità.

Per venire incontro alle esigenze delle imprese, l’ANCE ha sottoscritto degli accordi con Intesa San Paolo e Credit Agricole Italia e recentemente con Banca Monte dei Paschi di Siena per massimizzare l’efficacia degli incentivi previsti dal Decreto Rilancio e favorire il rilancio del comparto edilizio.

Molto importante per l’ANCE Giovani a questo proposito è anche – spiega l’architetto Cavallari – il confronto sul territorio con scuole ed università per sensibilizzare il “mondo del domani”. La collaborazione con il Politecnico di Torino volto a creare un vero collante tra il mondo studentesco e quello lavorativo mediante la creazione di app atte a rendere più sostenibili ed efficienti le attività di cantiere, così come il concorso Macroscuola, con il quale si invita studenti delle scuole medie a progettare le scuole che vorrebbero, sono certamente esempi che spiegano molto bene l’impegno che la nostra categoria nutre nei confronti delle nostre città e delle generazioni future.

L’attenzione allo sviluppo infrastrutturale prosegue l’architettoAndrea Cavallari è oggi e lo sarà ancor di più domani, un tema di rilevanza cruciale. La TAV a ovviamente è divenuta certamente negli anni un simbolo, ma occorre ribadire ancora con forza che Torino pur godendo di una posizione strategica, ha  sempre comunque necessità del piano di collegamento a livello infrastrutturale con tutto il territorio.

Riteniamo fondamentale tradurre i finanziamenti europei attraverso la realizzazione di una serie di progetti mirati e concreti. A questo scopo l’ANCE sta lavorando in sinergia con la Regione Piemonte per rafforzare alcuni progetti inerenticollegamenti infrastrutturali tra Torino e i vari territori regionali; la pandemia ha confermato le criticità già presenti e il nostro gruppo ha lavorato molto bene, appianando le difficoltà presenti.È stato il settore edile il primo a ritornare a lavorare dopo il primo lockdown, garantendo la stesura dei protocolli fondamentali e creando un prezzario regionale, in collaborazione con la stessa Regione Piemonte, per calmierare l’aumento dei costi dovutiall’ampliarsi dei tempi di durata dei cantieri (causati anche dal distanziamento richiesto e dalle misure anti Covid obbligatorie)”.

Un altro aspetto su cui l’ANCE sta da tempo concentrandol’attenzione conclude Il Presidente dei Giovani ANCE Piemonte e Valle d’Aosta Andrea Cavallari – è rappresentato dal rapporto tra imprese e committenti privati e pubblici, nell’ambito del quale si ravvisano diverse criticità. Nel rapporto delle imprese con gli enti pubblici, dopo il primo lockdown, la criticità maggiore è stata rappresentata dalla difficoltà di accesso ai documenti necessari per la prosecuzione dei lavori edili, essendo molti dipendenti degli uffici tecnici comunali impegnati in modalità smartwoking e impossibilitati, a loro volta, ad accedere a tali documentazioni.

Mara Martellotta 

Bottegadellalpe sfida i giganti dell’e-commerce

Compie otto anni www.bottegadellalpe.it, il portale di e-commerce nato nel 2012 da un progetto Uncem per dare una piattaforma etica, sostenibile, facile ed economica a tutte le imprese artigianali e agricole dei territori montani italiani.

L’idea era stata di Marco Cavaletto, Lido Riba (Presidente Uncem Piemonte), Luigi Florio, Alex Ostorero, Marialaura Mandrilli e Marco Bussone. In otto anni il portale è cresciuto con nuove aziende che partecipano. “Lanciare la sfida ad Amazon e AliBabà? Non credo fosse questo a muoverci… – evidenzia oggi Marco Cavaletto, primo autore del progetto – Né oggi né allora, la montagna non apre conflitti, bensì unisce. E così abbiamo deciso di unire produttori di eccellenze delle valli, delle Montagne, quelli che per aprire un portale di ecommerce avrebbero dovuto spendere molte risorse economiche, non sempre disponibili. E poi superare problemi di logistica, di burocrazia. Così Uncem ha costruito Bottega dell’Alpe, il portale, aperto a tutti, a costi veramente ridotti. Abbiamo montato la logistica, realizzato azioni di marketing. E Bottega dell’Alpe in otto anni ha confermato la sua mission. Etica prima di tutto. Per le Montagne e le aziende che resistono”.

A coordinare il progetto www.bottegadellalpe.it oggi è Silvano Icardi, con uno staff di persone che si occupano da decenni di export di prodotti enogastronomici di alta qualità. “Uncem ha voluto questo progetto quando pochissimi parlavano di e-commerce – spiega – tantopiù per piccoli e micro produttori delle valli. Diamo loro un canale di promozione e vendita semplice, ma soprattutto diamo a chi ama la montagna un motivo per sceglierla, anche on line“. È vero ancor di più oggi il claim Compra in Valle, la Montagna vivrà che accompagna il progetto. “Anche stando in città, sul sito si sceglie di sostenere le imprese belle e preziose dei territori montani. Si comprano le eccellenze, si sostengono – evidenzia Luigi Florio, esperto di commercio – le valli, si contrasta anche così lo spopolamento”.

“Siamo certi che questo progetto, Bottega dell’Alpe, abbia grandi possibilità di crescita. Etica naturalmente – precisa Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, che con i Vicepresidenti Igor De Santis e Matteo Passuello, sta insistendo molto sul supporto alle filiere agricole dei territori – Bottega dell’Alpe è presente e futuro. Sfida chi vuole costringere i produttori a prezzi folli, portandoli su internet, sfida e vince contro chi li porta on line senza rispettare il valore del prodotto e del lavoro. Bottega dell’Alpe ha da sempre invertito questo percorso. È con la Montagna, per la Montagna, delle Montagne”.

“Sono particolarmente contento del compleanno di Bottega dell’Alpe – sottolinea Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem – Lido Riba ci ha spinti in questo progetto che oggi vive e cresce. Ci abbiamo creduto e lavorato moltissimo. Si può fare e-commerce senza tradire i territori, come fanno altri, si possono generare flussi di prodotti ‘in entrata e in uscita’ dai paesi e dalle valli. È decisivo e ci stiamo lavorando anche con Poste Italiane. Sono molto contento che www.bottegadellape.it abbia aderito qualche giorno fa al progetto della ‘Solidarietà digitale’ ‘Vicini e Connessi’, varato dal Ministro Pisano e dal Ministero della Digitalizzazione. È importantissimo, ancora una volta, rafforzare il legame tra imprese, negozi, artigiani, agricoltori, margari delle nostre valli alpine e appenniniche con le piattaforme e i servizi per ‘digitalizzarsi’, potenziare i canali di vendita, andare in tutt’Italia, in Europa, nel mondo. www.bottegadellalpe.it è vincente per questo. Gli altri portali hanno solo da imparare. Da Bottega dell’Alpe, certo”.

5G, una guida per amministratori e cittadini

 GIOVEDI LA PRESENTAZIONE DELLE FAQ REALIZZATE DAL PROF. PASQUINO PER ANFOV E UNCEM. UNA GUIDA UTILE PER AMMINISTRATORI PUBBLICI, CITTADINI, ESPERTI DI TELECOMUNICAZIONI
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Verrà presentato giovedi mattina, 17 dicembre, alle ore 11 su Zoom (https://zoom.us/j/95896813859 ID riunione: 958 9681 3859) il primo dossier di domande e risposte sul 5G, rivolto in particolare a Sindaci e Amministratori degli Enti locali. “5G. Una passeggiata informata nella nuova tecnologia di telefonia cellulare” il titolo del volume, che verrà inviato a tutti i Comuni d’Italia da Uncem e Anfov che lo hanno realizzato. I testi delle FAQ sono del Prof. Ing. Nicola Pasquino, docente di di misure elettriche ed elettroniche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Con Pasquino, giovedi mattina interverranno Umberto De Julio, Presidente Anfov, Antonello Angeleri, Segretario Anfov, e Marco Bussone, Presidente Uncem.
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Da anni sui territori, Uncem e Anfov lavorano per far crescere nuova consapevolezza rispetto alla digitalizzazione, al superamento delle sperequazioni, alla necessità di vincere il digital divide. Per aumentare la forza e la determinazione del “capitale umano” che agisce sui territori. “Ci stiamo lavorando intensamente – spiegano De Julio e Bussone – Non basta infatti ottenere infrastrutture. Dobbiamo lavorare per migliorare conoscenza e competenza. In tutti i campi. E in particolare in questa sfera complessa e avvincente che riguarda il digitale. Che passa anche dal 5G. E cosa sappiamo del 5G? Facciamoci la domanda. Tra Sindaci, tra Consiglieri comunali. E non solo. Facciamola ai concittadini. Prendiamo dunque quello che sappiamo e proviamo ora a scoprirne di più. Lo facciamo in un itinerario di 14 domande e risposte, nel bignami che presentiamo giovedi da tenere sulla scrivania. Da studiare. Ci guida nel percorso uno dei massimi esperti in Italia e in Europa di reti, di 5G. È il prof. Pasquino, che ringraziamo per la determinazione e per l’impegno. Risposta dopo risposta ci formiamo e mettiamo ordine, componiamo un mosaico di consapevolezza e di opportunità che riguardano tutti i territori, tutte le zone montane, le aree rurali, i borghi così come le città. Il 5G è una tecnologia dell’Italia che riparte. E proprio per questo dobbiamo, vogliamo conoscerla meglio”.

Il Pil piemontese in calo del 10 per cento. Edilizia e manifatturiero i comparti più colpiti

In Piemonte in seguito alla pandemia si stima che il Pil possa subire una caduta nel 2020 attorno al 10%. E’ uno dei dati che emerge dalla nota di aggiornamento del Defr, presentata dall’assessore regionale al bilancio Andrea Tronzano in prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti.

I comparti più colpiti sono il manifatturiero e l’edilizio, per il blocco produttivo e la contrazione della domanda soprattutto estera (stima del 20%), e quello dei servizi, per via della caduta dei consumi delle famiglie di circa il 12%.

Le stime sul gettito dell’addizionale Irpef prevedono un calo nel 2020 di poco inferiore al 6%, il tasso di disoccupazione risalirebbe all’8,3%. Le previsioni indicano non meno di un triennio per poter recuperare il terreno perduto.

La nota parla anche di un rischio di povertà in Piemonte accresciuto in media di 7 punti percentuali, ancora più alto ma per chi lavora nei settori maggiormente colpiti. “Un quadro di grandissima difficoltà”, ha spiegato Andrea Tronzano, “stiamo facendo il possibile, a partire dal bonus Piemonte, per alleviare la crisi e aiutare l’economia a risollevarsi”.
Il dibattito è stato rinviato, in attesa del parere del Cal. Successivamente si sono riuniti i due gruppi di lavoro previsti, uno sulla Pdl 123 sull’aumento dell’Irap per i colossi delle vendite online, primo firmatario Marco Grimaldi (Luv), l’altro sul Ddl 122 proposto dalla Giunta regionale sulla Web Tax, presente l’assessore Maurizio Marrone.