ECONOMIA- Pagina 302

Nuovi scenari per il Caat del futuro

Con un incremento del risultato rispetto all’anno precedente. Ne parliamo con il Presidente Marco Lazzarino

 

L’Assemblea dei Soci del CAAT (Centro Agroalimentare  di Torino), tenutasi lo scorso 14 maggio, ha visto l’approvazione del bilancio 2020 e il raggiungimento degli obiettivi che erano assegnati dagli azionisti al Consiglio di Amministrazione.

Il Bilancio di CAAT si chiude nuovamente in utile e con un incremento del risultato rispetto all’anno precedente.

 

“Il 2020 è stato un anno difficilissimo – spiega il Presidente del CAAT ingegner Marco  Lazzarino – caratterizzato dalla diffusionedel Covid 19.

Il CAAT, struttura nella quale ogni notte lavorano migliaia di persone, è riuscito ad affrontare la situazione emergenziale senza interrompere neanche per un giorno l’attività e garantendo alla città di Torino l’approvvigionamento di prodotti agroalimentari freschi e sani.

Abbiamo inoltre tutelato il lavoro e la sicurezza dei nostrioperatori e dei nostri clienti.

Nello stilare un bilancio di questi ultimi anni mi preme sottolineare alcuni risultati “qualitativi” che abbiamo conseguito e che ritengo importanti tanto, se non di più, rispetto a quelli strettamente “economici””.

“Quando mi insediai nel 2017 – precisa il Presidente Marco Lazzarino – il CAAT era in forte sofferenza economica e manutentiva (milioni di Euro di perdite pregresse e manutenzionecarente), era in atto un conflitto a tutto campo con i grossisti (proliferare di cause legali che rischiavano di affossare la società),erano presenti contratti di locazione mai rivisti e sempre tacitamente rinnovati e, infine, era in atto l’avvio di un percorso di dismissione quote da parte del principale socio pubblico.

La situazione, a distanza di quattro anni, è radicalmente mutata in positivo.

Da un primo importante punto di vista, la società ha raggiunto una solidità economica che ci permette di affrontare investimenti volti alla modernizzazione e dell’innovazione anche digitale; nei prossimi anni prevediamo consistenti investimenti nel settore della digitalizzazione, del risparmio energetico, nelle energie rinnovabili e nella logistica sostenibile.

In secondo luogo siamo stati capaci di ristabilire un clima di armonia e di collaborazione con i grossisti insediati presso il CAAT e, ad oggi, non vi sono più procedimenti giudiziali in relazione al foltissimo contenzioso sui rifiuti ereditato dalla precedente gestione.

Sono stati stipulati inoltre nuovi contratti di locazione, che hanno messo in sicurezza i conti futuri della Società e che hanno disciplinato in modo chiaro gli oneri comprensoriali a carico dei grossisti.
Abbiamo recentemente ratificato, mediante un’assemblea straordinaria, le modifiche Statutarie che hanno visto il riconoscimento del CAAT come Società di “Interesse Generale”.

Questi risultati sono stati raggiunti grazie all’impegno corale di tutti i soggetti coinvolti e sono stati possibili grazie al sostegno dei Soci, che mi hanno stimolato e sostenuto nel difficile compito”.

 

“Un contributo fondamentale – aggiunge il Presidente del CAAT Marco Lazzarino-  è stato quello di APGO (l’associazione deigrossisti del CAAT), che ha collaborato lealmente e responsabilmente con la Società permettendo di superare il contenzioso e di sottoscrivere i nuovi contratti di locazione.

Il Comune di Torino, per mezzo dell’Assessore Avv. Alberto Sacco, e la Camera di Commercio, per mezzo del Direttore Dott. Guido Bolatto, hanno seguito con attenzione e costantemente favorito questo percorso, avendo ben presente l’importanza strategica del CAAT e del settore agroalimentare per l’economia della Regione, tanto più in un periodo difficile come il presente.

Nel corso di questi anni ho inoltre sempre avuto un confronto utile e costruttivo con gli amici Giancarlo Banchieri, Presidente di Confesercenti Torino, e Fabrizio Galliati, Presidente di Coldiretti Torino, i quali mi hanno supportato con i loro consigli e hanno sempre agevolato il confronto con le categorie da loro rappresentate.

La Regione Piemonte, infine, ha recentemente espresso un proprio rappresentante in seno al CDA e ciò dimostra attenzione e vicinanza nei nostri confronti.

Adesso sta a noi “approfittare” delle condizioni estremamente favorevoli nelle quali versiamo per cogliere tutte le opportunità della ripresa e delle risorse che verranno stanziate a favore dei mercati all’ingrosso nell’ambito del Recovery Plan.

Grazie infatti all’intensa attività di Italmercati (Rete di imprese che raggruppa i principali mercati all’ingrosso), i poli agroalimentari sono riusciti ad ottenere un riconoscimento ufficiale all’interno del PNRR. Ora la sfida di ciascun mercato agroalimentare è di predisporre piani di sviluppo e investimento”.

“Al CAAT – aggiunge il Presidente Marco Lazzarino – abbiamo già cominciato a lavorare in questo senso, mediante lapredisposizione di progetti nell’ambito della digitalizzazione, della logistica sostenibile e della sostenibilità energetica e ambientale. Vogliamo farci trovare pronti nel momento in cui le risorse si renderanno disponibili, avendo approntato dei progetti immediatamente “cantierabili” e come tali appetibili in base alle tempistiche esecutive richieste dal PNRR.

Per concludere voglio affermare che sono molto ottimista circa le prospettive future del CAAT e che il lavoro di squadra che è stato fatto sta portando frutti e ci pone nelle migliori condizioni per posizionare il CAAT tra le eccellenze del settore agroalimentare in Italia”.

Al Piemonte 19 milioni per la montagna. Ristori per imprese, impianti e maestri di sci

Le risorse si aggiungono ai 20 milioni di euro già stanziati dalla Regione Piemonte con il Bonus Montagna

Nuovo e decisivo passo in avanti nell’iter per l’assegnazione dei ristori previsti dal decreto “Sostegni” per risarcire la filiera turistica della montagna dei mancati incassi di quest’inverno, a causa della pandemia.
Nelle scorse ore, infatti, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha approvato il riparto dei 700 milioni stanziati dal Governo per questo settore: 430 andranno agli esercenti funiviari, 40 ai maestri di sci, 230 agli esercenti di imprese turistice di beni e servizi al pubblico.
All’interno di questa suddivisione al Piemonte spetteranno circa 18,8 milioni di euro per le imprese di beni e servizi e circa 8 milioni per gli oltre 3 mila maestri di sci del territorio piemontese.

Sara la Regione a erogare le risorse, mentre i fondi per gli impianti sciistici saranno erogati direttamente dallo Stato, sulla base dei dati dell’Agenzia delle Entrate.

«Abbiamo lavorato molto in questi mesi perché si arrivasse a questo risultato, che permetterà di dare un concreto sostegno alle aziende ed ai lavoratori nelle nostre montagne – dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il vicepresidente e assessore  alla Montagna, Fabio Carosso –. Le nostre vallate e vette alpine, come gli altri settori turistici della nostra regione, hanno patito pesantemente gli effetti delle chiusure e hanno bisogno di questo sostegno sia per poter vivere, ma anche per garantire la manutenzione delle loro attività. Per alcune di loro, auspichiamo che già la stagione estiva sia fruttuosa e ricca di turisti. Per chi è occupato negli sport invernali, l’augurio è che il prossimo anno si possa ripartire e che non si ripeta più una stagione drammatica come quella passata».

Le risorse nazionali si aggiungono a quelle già stanziate dalla Regione Piemonte nei mesi scorsi, per dare supporto al territorio attraverso il bonus montagna che stanzia in tutto più di 20 milioni di euro: 5,3 milioni per i gestori degli impianti di risalita, 1.500 euro per le agenzie di viaggi, un bonus fino a 2.000 euro per i maestri di sci e 10 milioni di euro per aiutare le altre realtà professionali profondamente danneggiate dalla mancata partenza della stagione invernale.

«Non abbiamo mai fatto un passo indietro – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Turismo e Commercio, Vittoria Poggio –  ma anzi sempre uno in avanti per non abbandonare le nostre montagne alle quali si deve buona parte di quel 7% del Pil turistico della regione. Nei momenti di difficoltà ci siamo fatti carico di sostenere economicamente gli operatori per quanto possibile, attraverso soluzioni non risolutive ma importanti per mantenere viva la speranza di ripartire».

«Le nostre montagne, motore di sport e turismo, sono state fin troppo penalizzate nel corso di questa pandemia – afferma l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -. È nostro dovere, ora, fare in modo che le migliaia di lavoratori del comparto possano ripartire in sicurezza, gettando le basi anche per le prossime stagioni».

Torino rinnova la sperimentazione sulla micromobilità con Helbiz per un altro anno:

 Il futuro all’insegna della sostenibilità ecologica

 

·        Torino pioniera di un progetto educativo verso i cittadini, a supporto del servizio pubblico e privato, all’insegna della sicurezza

·         La micromobilità elemento portante della sostenibilità ambientale nella città italiana che ha dato i natali alla mobilità

·         Già più di 2.500 mezzi, fra monopattini, bici elettriche e scooter elettrici, a disposizione dei residenti e dei visitatori

 

 Helbiz, società americana leader globale nella micro-mobilità e protagonista di una recente fusione con GreenVision Acquisition Corp. (Nasdaq: GRNV) e dell’acquisizione di MiMoto Smart Mobility S.r.l., leader italiano del mercato dello sharing di motorini, rafforza la sua partnership con la città di Torino e con i suoi cittadini grazie alla proroga della sperimentazione sulla micromobilità ufficializzata dal Comune.

L’esperienza di Helbiz si conferma una delle grandi direttrici d’innovazione per le amministrazioni pubbliche italiane, all’insegna della sicurezza e di numerosi programmi educativi rivolti alla popolazione in tema di micromobilità. Solo a Torino, città nella quale la società è presente dall’inverno del 2019, i mezzi elettrici hanno già percorso più di 760 mila  km con un risparmio stimato di CO2 di 1.350 tonnellate, a dimostrazione dell’importanza per i cittadini di sviluppare una mobilità rispettosa dell’ambiente, con zero emissioni. La flotta – arrivata a più di 2.500 mezzi fra monopattini, biciclette elettriche e scooter elettrici – e le opportunità offerte dal Progetto della Città Metropolitana di Torino per il collegamento con i comuni limitrofi, rappresentano una delle principali sfide per il futuro. Il tutto con fini educativi legati alla sicurezza e al rispetto ambientale.

Non meno rilevante l’impatto della nuova mobilità a livello occupazionale: dall’apertura delle attività in Italia, Helbiz ha già assunto quasi 200 dipendenti per la gestione delle operation, con una proiezione di crescita direttamente proporzionale alla diffusione del servizio sul territorio. La smart mobility, infatti, oggi è una realtà che trova sempre più spazio per le Pubbliche Amministrazioni che stanno investendo sempre più nel processo di rinnovamento nelle città. Il supporto sia al servizio pubblico che a quello privato è un pilastro della micromobilità targata Helbiz.

Il noleggio dei monopattini resta disponibile al costo di 1 euro allo sblocco e 0,25 euro al minuto, con la possibilità per i sottoscrittori dell’opzione Helbiz Unlimited di usufruire di una tariffa flat di 29,99 euro al mese per effettuare un numero di corse illimitato, della durata di 30 minuti, durante le 24 ore, purché tra la chiusura di una corsa e la successiva siano passati 20 minuti. Oltre ai monopattini, Helbiz propone il noleggio delle e-Bike (0,25 euro per lo sblocco e 0,10 euro al minuto) e quello degli scooter elettrici di MiMoto (0,26 euro al minuto).

Ad oggi Helbiz è attiva in 17 comuni italiani, fra questi Milano, città, anch’essa che ha prorogato il servizio recentemente con i 750 monopattini elettrici Helbiz e che sta lavorando per portare il concetto di micromobilità su tutto il territorio extra-urbano, a favore di una mobilità integrata.

Inps in Piemonte, ‘iolavoro’: risposte a esigenze giovani e non

Torino – Circa 5mila i partecipanti alle 464 stanze virtuali attive in simultanea, oltre 5mila posizioni aperte e 6 le Nazioni coinvolte. Sono solo alcuni dei numeri della 24esima edizione di ‘IoLavoro’, jobfair internazionale di due giorni, completamente online, promossa da Regione Piemonte-Assessorato all’Istruzione, Lavoro, Formazione Professionale, Diritto allo Studio Universitario, con il sostegno del Fondo Sociale Europeo.

Presente anche quest’anno la Direzione regionale del Piemonte dell’Inps, come ha spiegato la direttrice regionale, Emanuela Zambataro: “Non potevamo mancare, anche perché vista l’ampiezza delle competenze l’Istituto fornisce risposte quotidianamente ai bisogni dei giovani e dei meno giovani. L’Inps infatti oltre a essere ente di protezione sociale che interviene a supporto dei lavoratori e delle aziende nei momenti di difficoltà, è anche attore di primaria importanza nel mondo del lavoro”.
L’obiettivo dell’evento è stato favorire l’incrocio tra domanda e offerta nel mondo del lavoro, offrendo momenti formativi di avvicinamento tramite seminari, convegni e workshop per agevolare la valorizzazione delle competenze personali e favorire uno sbocco professionale adeguato. All’interno dell’evento, non solo colloqui con un possibile datore di lavoro ma, soprattutto, le indicazioni per compilare un curriculum vitae o acquisire consapevolezza delle competenze possedute e da valorizzare, e anche una adeguata informazione sui diritti del lavoratore e su tutti i servizi di supporto all’ingresso dei giovani in questo variegato mondo.
Presenti nella piazza virtuale di ‘IoLavoro’ anche enti formativi professionali per l’avvicinamento dei giovani studenti al mondo dei mestieri tradizionali, come il cuoco, il meccanico, il parrucchiere o l’estetista. Per recuperare la tradizione e insieme garantire un futuro lavorativo ai nostri ragazzi.
Tra le istituzioni presenti, oltre alla Direzione regionale Inps del Piemonte, la Regione Piemonte, la città di Torino, Pa Social ed Eures con uno spaccato sul mondo del lavoro europeo, e ancora altri che, per le diverse sfaccettature, hanno un ruolo nelle politiche del lavoro, siano esse attive che passive.
La digital edition di quest’anno ha reso protagoniste dell’evento le ‘skills digital’, per essere al passo con il grande cambiamento che la società sta attraversando, in cui il reale e il virtuale coesistono e si incrociano nelle diverse fasi della vita. E tra questi enti rientra anche l’Inps, con le sue competenze e le sue conoscenze nel mondo della previdenza. Attore di primaria importanza nella trasmissione di saperi relativi al funzionamento del mondo del lavoro e degli strumenti di accesso ai mestieri, erogatore di sostegni all’imprenditoria giovanile e supporto ai momenti di studio dei giovani, ente di protezione sociale quando l’esistenza pone degli ostacoli al normale andamento dei corsi di vita. E consapevole dell’importanza di supportare iniziative di sostegno alla creazione di una cultura previdenziale diffusa in tutte le fasce di età, azione già presente in molte altre iniziative adottate dall’Inps, quest’anno la Direzione regionale ha creato uno stand virtuale all’interno del quale gli utenti di ‘IoLavoro’ hanno trovato tutorial, brochure e materiali da poter scaricare e consultare liberamente. Inoltre, grande rilevanza alla corretta informazione previdenziale, con la realizzazione di tre webinar su incentivi all’occupazione, diritti e doveri dei lavoratori italiani all’estero e, infine, un webinar dedicato all’informazione ai cittadini sulle diverse opportunità che Inps offre loro per poterli contattare.

Tav, Giachino: “il Governo non si renda complice di ulteriori ritardi”

Presidente DRAGHI sulla TAV il Governo, in relazione a quanto dichiarato dal Ministro GIOVANNINI di fatto rischia di si rendersi complice di ulteriori e inaccettabili ritardi.

Egregio Presidente DRAGHI,
Scusi ma la intervista del Ministro GIOVANNINI al Direttore de La Stampa sulla TAV mi ha sconcertato molto. Il Suo Governo , che io avevo auspicato ben prima della crisi aperta da Renzi, sta lavorando come Lei ha più volte riaffermato per rilanciare la crescita, unico modo per ridurre l’enorme Debito Pubblico e il Ministro a proposito della TAV parla di un nuovo dibattito con la popolazione locale per la revisione della tratta nazionale della Linea ferroviaria? Ma il Ministro sa che Torino è il Pieminte da vent’anni crescono meno della media nazionale e hanno bisogno come il pane di ritornare a crescere di più?
L’Osservatorio sorto per aiutare il dialogo tra Governo e Comunita’ locali proprio sul progetto della TAV , venne istituito nel Marzo del 2006.
La lentezza dei suoi lavori passerà alla Storia .
Ricordo che Cavour impiego meno di 13 anni per unire l’Italia mentre i lavori per costruire il primo tunnel ferroviario del Frejus durarono meno di 13 anni ed eravamo nell’800.
La TAV e’ l’opera più aderente agli obiettivi del PNRR perché, spostando il traffico dalla strada alla rotaia , diminuirà concretamente e strutturalmente l’inquinamento che nella Pianura Padana è molto alto.
Il 7.8.2019 , dopo le nostre grandi Manifestazioni SITAV del 10.11.2018 , il Senato della Repubblica boccio’  a stragrande maggioranza la Mozione dei NoTAV.
L’Europa come disse la Commissaria aspettava quel voto per le sue decisioni confermative e ora ,dopo l’assurda stasi di 18 mesi decretata dal Governo giallorosso, che pagherà la economia torinese, il Ministro GIOVANNINI , mentre il Governo inserisce nei suoi programmi la tratta veneta del Corridoio Mediterraneo, vuole ritornare indietro o fermarsi sul progetto della tratta nazionale?
La stasi decretata dal governo giallorosso che , infischiandosene del voto del Senato,
ha bloccato un’opera strategica, ha di fatto ridato fiato ai movimenti antagonisti che in questi anni hanno usato violenze fisiche e verbali contro le forze dell’ordine e contro i SiTAV , come il sottoscritto.
Mi spiace che l’intervistatore non abbia fatto rilevare al Ministro quanto la maggioranza dei piemontesi e la maggioranza degli italiani vogliano quest’opera .
Attraverso la Francia passano le esportazioni dirette verso Francia, Spagna e Inghilterra per quasi cento miliardi . Rendere più competitive le nostre esportazioni dovrebbe essere il primo obiettivo per il rilancio della crescita della nostra economia e del nostro lavoro. La TAV ci porterà l’aumento del turismo internazionale e l’aumento degli scambi commerciali . Dopo aver perso 15 anni , invece di nominare un Commissario per accelerare i lavori si pensa di ritornare al dibattito locale?
Torino non ha gli stessi diritti di Genova?
Perché il Ministro prima di parlare non è venuto a rendersi conto di persona visitando il cantiere di Chiomonte ?
Un conto è fare i Professori è un conto è fare il Ministro. Il Ministro rappresenta l’interesse nazionale che oggi è rappresentato dal lavoro e dalla maggiore crescita.
La ringrazio molto della attenzione e spero in una sua risposta,
Mino Giachino
già sottosegretario di Stato ai trasporti

Come sarà Torino domani?

Una cabina di regia allo scopo di accompagnare e seguire passo dopo passo la realizzazione dei progetti ritenuti strategici per il futuro di Torino e della sua area metropolitana

Ovvero il Parco della salute della ricerca e dell’innovazione, l’MTCC (Polo dell’automotive e Cittadella dell’aerospazio), l’I3A (Istituto italiano per l’intelligenza artificiale), CTE NEXT (Casa delle tecnologie emergenti di Torino), il Campus Valentino, la Città delle scienze a Grugliasco oltre ai progetti di più ampia portata quali il Piano urbano della mobilità sostenibile e il Piano di resilienza climatica.

Il gruppo di lavoro è costituito da Città di Torino, Città metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino (a cui sono affidate anche funzioni di coordinamento), Unione industriale di Torino, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino.

Per Marco Pironti, assessore all’Innovazione e Smart City della Città di Torino, “Il claim “Costruiamo la Torino di domani”, ideato per la neonata cabina di regia, ben definisce l’impegno assunto dalle istituzioni e dagli altri attori del territorio che l’hanno costituita.
Infatti, dopo aver identificato i progetti prioritari e a rilevante impatto per lo sviluppo economico locale e la vita quotidiana di chi risiede nel capoluogo piemontese e nella sua area metropolitana, obiettivo comune e condiviso da perseguire – aggiunge Pironti – è per tutti quello di operare insieme per far sì che vengano rispettati i cronoprogrammi, verificato costantemente lo stato di avanzamento dei lavori e assicurata continuità, nei mesi e negli anni a venire, ai percorsi definiti per quei progetti ritenuti fondamentali in chiave di rilancio di Torino e del torinese, anche tenendo conto della possibilità di impiegare per la loro realizzazione le risorse europee del recovery fund”. Fondamentale – conclude l’assessore – l’azione sinergica di tutti gli attori per un’azione di responsabilità di lungo periodo”.

Per Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo delle attività produttive della Regione Piemonte: “le Istituzioni collaborano tutte insieme per progetti di lungo respiro e di rilevanza non solo regionale ma nazionale”. Questi progetti – aggiunge l’Assessore Tronzano – rappresentano sfide su cui c’è una grande convergenza di visione nel costruire la Torino del futuro, attraverso luoghi emblematici presenti nell’area metropolitana; paradigmi di una regione che si sta trasformando Progetti che troviamo a Torino ma i cui benefici saranno a vantaggio di tutti i piemontesi”.

La cabina di regia sui progetti strategici, coordinata dalla Camera di Commercio di Torino, si riunirà con cadenza mensile al fine di far convergere le capacità progettuali convogliando gli sforzi dei principali attori di sistema verso obiettivi di rilancio e di sviluppo dai quali dipenderà il futuro del nostro territorio.

Trasformazione digitale, Alpitour sceglie Microsoft

Per restare sempre al fianco dei viaggiatori. Grazie al cloud di Microsoft, Alpitour sta portando avanti un ambizioso programma di trasformazione digitale per offrire a tutti i clienti una nuova esperienza su misura

 

Torino – Il Gruppo Alpitour ha scelto le soluzioni cloud di Microsoft per accelerare il proprio percorso di crescita e far leva sulle nuove tecnologie a supporto dei clienti, offrendo esperienze tailor-made in linea con le loro esigenze. Grazie alla piattaforma Azure, a Dynamics 365 e alla Microsoft Power Platform, perfettamente integrati con la suite di produttività Microsoft 365, il Gruppo, che conta oggi oltre 4.000 dipendenti e sedi in diversi paesi del mondo, ha potuto ottenere una visione a 360° sui clienti, guadagnare flessibilità e migliorare la collaborazione a livello globale.

L’adozione delle soluzioni cloud di Microsoft si inserisce all’interno del programma Innova, con il quale il Gruppo Alpitour intende promuovere una vera e propria trasformazione aziendale facendo leva sulle tecnologie più avanzate. In questo processo, Alpitour ha trovato in Microsoft il partner più adatto per sostenere il cambiamento in tre principali ambiti: nei processi gestionali e nel rapporto con i clienti attraverso l’utilizzo della piattaforma Dynamics 365, sia in ambito amministrativo, con le applicazioni Finance e Supply Chain Management, sia nel CRM e nel customer service; nella valorizzazione del patrimonio dati del Gruppo grazie alla Azure Data Platform, alla piattaforma di business intelligence Power BI e alla Power Platform, che ha abilitato piccole ma importanti automazioni; e nella collaborazione grazie a Microsoft 365 e SharePoint, che hanno aiutato a promuovere la condivisione e la comunicazione a livello globale, abilitando al contempo nuovi modelli di lavoro.

Grazie alle soluzioni Microsoft, il Gruppo è riuscito a dar vita a una piattaforma totalmente integrata che consente di ottenere una vista unica sul cliente, migliorare la gestione dei flussi di lavoro e la comunicazione tra le diverse sedi dislocate nel modo, ottimizzare e personalizzare la relazione con i viaggiatori e migliorare l’offerta di servizi a tutto tondo, potenziati da un’intelligente lettura dei dati. In virtù degli ottimi risultati già riscontrati, Alpitour intende proseguire nel proprio percorso d’innovazione avvalendosi del supporto di Microsoft e del suo vasto ecosistema di partner. Il prossimo passo prevede l’adozione di Dynamics 365 Customer Service a supporto del contact center, con l’obiettivo di continuare a migliorare l’esperienza dei clienti, a prescindere dal canale utilizzato, grazie a una perfetta integrazione con il CRM.

“Siamo molto soddisfatti del percorso di trasformazione digitale che abbiamo intrapreso insieme a Microsoft e a una task force di partner tecnologici, che ci ha permesso di valorizzare il vasto patrimonio informativo del Gruppo per far fronte alla complessità e all’eterogeneità dei nostri processi e per restare sempre al fianco dei nostri clienti, qualunque sia l’esperienza di viaggio che desiderano, facendo leva sulla virtuosa combinazione della flessibilità offerta dal digitale e della nostra expertise nel turismo organizzato”, ha dichiarato Francesco Ciuccarelli, CIO e CTO del Gruppo Alpitour. “In questo percorso, abbiamo scelto Microsoft proprio per l’ampiezza dello spettro di competenze e tecnologie messe a disposizione e abbiamo adottato con successo la metodologia DevOps, che ha visto la creazione di una vera e propria software factory. Oggi, grazie alle tecnologie cloud di Microsoft, abbiamo la possibilità di lavorare in un ambiente digitale completamente integrato e omogeneo, offrendo ai viaggiatori un’esperienza unica e su misura”.

“Siamo felici di vedere come, nonostante le difficoltà imposte dalla situazione attuale, un settore strategico come quello del turismo stia innovando l’offerta di servizi e la relazione con i viaggiatori grazie al digitale, e siamo orgogliosi di poter collaborare con un’eccellenza italiana come il Gruppo Alpitour, che da oltre 70 anni rappresenta un punto di riferimento per le vacanze a 360 gradi”, ha dichiarato Matteo Mille, Chief Marketing and Operations Officer di Microsoft Italia“L’emergenza sanitaria ha colpito duramente il settore turistico, ma allo stesso tempo ha mostrato l’importanza di una forte e capillare trasformazione digitale delle aziende, che il Gruppo Alpitour ha saputo cogliere in pieno, portando avanti uno straordinario percorso di digitalizzazione, che lo vede ancora oggi tra i leader più avanzati in questo settore. Sono convinto che l’azienda saprà capitalizzare al massimo tutte le opportunità aperte dal Cloud e ci impegniamo a continuare a supportarla per rispondere in modo sempre più puntuale e personalizzato alle nuove esigenze dei viaggiatori”.

Valorizzare le strade di montagna

Promuovere la valorizzazione delle strade storiche di montagna di interesse turistico con l’obiettivo di mantenere le stesse in condizioni ottimali, favorendo così lo sviluppo del turismo outdoor.

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la Proposta di legge di Paolo Bongioanni (FdI) “Interventi per la valorizzazione delle strade storiche di montagna di interesse turistico”. L’emendamento di Sarah Disabato (M5s) ha anche aggiunto “ambientale e paesaggistico”.

“Le strade storiche di montagna generano un notevole indotto per i Comuni all’interno dei quali sorgono: si tratta di itinerari spettacolari in luoghi impervi, creati dalla forza degli uomini e utilizzate fin da tempi antichi” ha spiegato Bongioanni. Il provvedimento, diventato legge regionale, prevede che venga istituito un apposito Catasto regionale e che siano realizzati progetti di manutenzione, recupero e promozione. Sono previsti interventi in capo alla Regione, volti a valorizzare le stesse strade e i soggetti competenti a gestire e regolamentare la fruibilità di tali itinerari. Sugli undici articoli insisteva una trentina di emendamenti, presentati sia dai Gruppi di Maggioranza che di Opposizione, presentati anche per cercare il più possibile la convergenza tra le varie forze politiche.

La prima Commissione aveva licenziato l’emendamento alla norma finanziaria 2021-2023, che stanzia per l’anno 2021 1,5 milioni (500 mila per spese correnti e 1 milione per spese in conto capitale) a sostegno della valorizzazione delle strade di montagna di interesse turistico.

La legge intende avviare interventi e progetti dedicati alle strade storiche di montagna che vanno dalla promozione del loro valore culturale, ambientale e turistico, alla loro mappatura, la loro gestione ordinaria, la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, la riqualificazione delle strutture ricettive o degli edifici e dei manufatti di pregio storico che insistono su tali itinerari, la promozione dei servizi turistico-sportivi correlati alla loro fruizione.

Nel corso delle varie sedute consiliari dedicate all’esame e all’approvazione della Pdl, i Gruppi di maggioranza (sono intervenuti Alberto PreioniValter MarinMauro Fava e Paolo Demarchi della Lega, e Paolo Ruzzola di Fi) hanno sostenuto la proposta, necessaria per il rilancio dell’economia e dell’agricoltura nelle Terre Alte. Pur apprezzando l’iniziativa, l’opposizione ha espresso alcune critiche. Per Monica Canalis (Pd), la legge sarebbe appiattita solo sul turismo, senza guardare ai risvolti culturali e soprattutto a quelli della tutela ambientale. La stessa ha chiesto di valutarne l’efficacia anche alla luce del Regolamento che verrà redatto. Promuovere e proteggere all’interno di un gusto equilibrio, è quanto ha chiesto con i suoi emendamenti il M5s con Sarah Disabato, preoccupata che gli eventuali ampliamenti delle strade possano snaturare il senso della loro conservazione.

“Quando si parla di ampliamento delle strade lo si intende limitato alla messa in sicurezza di  quelle esistenti, non va inteso con riferimento a strade nuove” ha ribadito più volte Bongioanni.

È stato fatto specifico cenno alle vie del sale tra Piemonte e Liguria, che erano terre di passaggio di pastori, pellegrini, mulattieri, commercianti e viaggiatori che dal Ponente ligure e dalla vicina Provenza raggiungevano, tramite i passi alpini, il Piemonte ed il Nord Europa dando vita a fitte reti di scambi. A queste si sono affiancate le scenografiche ex militari, accompagnate nel loro sviluppo da fortificazioni e opere di ingegneria.

Con SAA, Progesia e ZeroGrey il Master in eCommerce Management e Strategie Digitali

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Terza edizione. Per tutti i settori del business. SAA – School of Management di Torino, 10 giugno 2021 – 5 marzo 2022

Lo scenario economico attuale, come quello futuro, è caratterizzato dalla continua innovazione tecnologica e dalla crescente consapevolezza dei consumatori. Per questo l’eCommerce Manager è una figura strategica all’interno di qualsiasi azienda di prodotti o servizi che vuole mantenere e consolidare la propria competitività.

Dopo il successo dell’edizione 2020 Saa – School of Management dell’Università di Torino, ZeroGrey società specializzata in eCommerce e in outsourcing e Progesia, società specializzata in strategia di business, neuromarketing e pricing comportamentale, organizzano il master Executive in eCommerce Management e Strategie Digitali che inizierà il 10 giugno e terminerà il 5 marzo 2022. Tanti gli argomenti trattati nei tre moduli: dai modelli di business nell’industria 4.0 alla comunicazione nella digital trasformation, dall’omnicanalità alla normativa fiscale doganale e internazionale, dalle analisi metriche e digitali agli strumenti finanziari innovativi nell’industria 4.0 fino alla scelta del prodotto e alla costruzione di una vetrina in un eCommerce.

Il master Executive in eCommerce Management e Strategie Digitali si rivolge ai laureati (laurea di primo livello, laurea vecchio ordinamento, laurea magistrale, lauree straniere equipollenti) di ogni facoltà o dipartimento, a manager, direttori e direttrici generali, direttori e direttrici commerciali e dipendenti con consolidata esperienza di lavoro che vogliono approfondire le competenze in materia di eCommerce ed incrementare il proprio valore professionale e strategico. Alla teoria, svolta da docenti universitari e da affermati manager del settore, sono affiancate numerose esercitazioni pratiche progettate replicando le strategie dei più grandi brand internazionali.

L’obiettivo del master è formare una figura professionale capace di seguire e coordinare tutte le fasi della creazione e della gestione di un progetto eCommerce o multicanale. Un manager che abbia competenze trasversali in ambito digitale, gestionale, operativo e finanziario, in grado di valutare costi e tempi di realizzazione di un sito e ideare soluzioni che diano i maggiori benefici remunerativi sul progetto finale. Una figura professionale specializzata in strategie di marketing che abbia le skill per definire il timing, la politica di pricing e la linea guida di posizionamento del brand sul mercato.

Anche la terza edizione del master Executive in eCommerce Management e Strategie Digitali vede la presenza di prestigiosi partner nazionali e internazionali. Ai molti che hanno già partecipato alle edizioni precedenti se ne affiancano infatti di nuovi, altrettanto importanti. Essendo già ben focalizzati sui vari aspetti dell’eCommerce, i partner offrono ai partecipanti una visione a 360 gradi dell’industria sia a livello teorico che pratico.

Le lezioni si svolgono in modalità mista online e in presenza, anche con visite on-site presso i partner, sono full time una volta al mese il giovedì, venerdì e il sabato dalle ore 9.00 alle 18.00 e sono strutturate in modo che possa accedervi anche chi già svolge un incarico professionale. La parte teorica e quella pratica sono equilibrate e le nozioni acquisite vengono applicate attraverso esercitazioni e laboratori. Al termine di ogni sessione mensile ai partecipanti verranno richiesti dei feedback; è inoltre prevista l’attivazione di tirocini facoltativi presso le aziende partner e al completamento con successo del corso verrà rilasciato un certificato validato Saa – School of Management e Dipartimento di Management.

 

Il master si svolgerà presso la Saa, School of Management di Torino in via Ventimiglia 115.

Per informazioni e iscrizioni scrivere a info.master@progesia.com oppure contattare il n. 011 18861192.

Autostrade, Fdi: “Il governo riferisca sulla gara Torino-Piacenza”

“Vogliamo chiarimenti sulla gara per la concessione della tangenziale di Torino e dell’autostrada Torino-Piacenza. Ferma restando la sentenza del Consiglio di Stato ed il procedimento in essere, rimane un dato che non puo’ non preoccuparci e di cui chiediamo conto al Governo.

Se da un lato il Pd torinese invoca l’urgenza affinche’ si assegnino le concessioni, la domanda che facciamo con un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e’: gli 800 milioni di differenza tra il primo aggiudicatario e il secondo chi li paga?”.

Così in una nota i deputati di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli (nella foto), Marco Silvestroni e Mauro Rotelli. “Una cifra cosi’ importante – aggiungono – non puo’ passare inosservata a chi accumula debito dello Stato e merita una valutazione politica sia in termini di fattibilita’ dei lavori in assenza di quelle risorse, sia in termini di mancate entrate in un momento in cui l’Italia continua a indebitarsi per assenza di risorse. A pagare due volte potrebbero essere gli italiani e quindi chiediamo che vi sia un approfondimento della questione nelle sedi istituzionali. Il Governo riferisca su un aspetto che la sinistra sta clamorosamente ignorando”.