ECONOMIA- Pagina 296

La prima app per gestire il 730

E’ sbarcata sul web in questi giorni la prima “App” totalmente “made in Italy” per gestire gratuitamente i documenti del 730, in piena autonomia. A realizzarla e lanciarla in rete è stato Stefano Torrese, dello studio professionale “Servizi Associati” di Rivoli.

“Non sono un programmatore – spiega Torrese – bensì un psicologo del lavoro e il nostro studio riunisce commercialisti e consulenti del lavoro nella Casa dei Professionisti. Anche la nostra attività, come tante altre, ha patito la pandemia. Proprio per questo abbiamo deciso di investire il nostro tempo cercando di ideare qualcosa che consentisse al nostro studio professionale di restare al passo con i cambiamenti imposti dalla lotta al Covid”.

Per oltre tre mesi Torrese ha trascorso le notti in rete, per realizzare la logica dell’app con oltre cinquemila istruzioni e confrontandosi con professionisti di tutto il mondo, dalla Germania all’India. Alla fine ha raggiunto l’obiettivo, realizzando quella che è la prima App interamente in lingua italiana, che una volta testata è stata lanciata sugli store di Huawej, Amazon e Google con il suo Play Store.

“Con questa App, che ora funziona solo su Android ma presto sarà compatibile anche con Ios, l’utente può gestire, nel corso dell’anno, i documenti del 730 e a breve del Modello Unico in piena autonomia e con facilità, senza per forza rivolgersi a uno studio professionale e senza pagare. Basta fotografare le ricevute e seguire le indicazioni, che sono chiare e immediate, per avere a disposizione tutti i documenti per compilare il proprio 730 senza dimenticarsi alcuna detrazione”, racconta Torrese “Ma – precisa – può anche scegliere di farsi aiutare da noi a realizzare, controllare e inviare la dichiarazione dei redditi, senza muoversi da casa o dall’ufficio neppure per firmare”.

 

Diventare pubblicitario in una sola notte

L’Art Directors Club Italiano anche a Torino con “Il Grande Venerdì di Enzo” la più grande Portfolio Night per aspiranti creativi e pubblicitari.  Ultimi giorni per iscriversi.

100 direttori creativi dell’Art Directors Club Italiano in 7 città saranno a disposizione dei giovani aspiranti creativi per scovare i futuri ‘guru’ della comunicazione.

 

Aprono oggi alle ore 18.00 le iscrizioni per partecipare a Il Grande Venerdì di Enzo, la più grande Portfolio Night del settore – iniziativa di ADCI Art Directors Club Italiano – che torna in presenza il 18 giugno prossimo in 7 città: Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli, Bari e Palermo. Aspiranti creativi, comunicatori, pubblicitari, copywriter, art director, graphic e UI designer, filmaker, fotografi ed illustratori, avranno, così, l’opportunità di sottoporre il proprio portfolio direttamente a 100 tra i più riconosciuti direttori creativi italiani.

 

Iscrizioni al via da oggi al link: https://blog.adci.it/adci/grande-venerdi-di-enzo-2021/(fino a esaurimento posti).

 

A Torino appuntamento il 18 giugno dalle 19.00 alle 23.00 presso Cortile del Maglio   via Vittorio Andreis 18. L’evento è gratuito  ma va facilmente ‘sold out’ per questo si raccomanda di iscriversi preventivamente

 

Ispirato e dedicato ad Enzo Baldoni, giornalista freelance assassinato in Iraq, ma di mestiere pubblicitario copywriter solito – ogni venerdì, appunto – aprire il proprio studio ai ragazzi e alle ragazze desiderosi di intraprendere la professione, Il Grande Venerdì di Enzo è un appuntamento fisso per gli aspiranti creativi e creative di tutta Italia.

 

 

 

Fondato nel 1985 l’Art Directors Club Italiano ADCI è l’associazione allargata che riunisce i migliori professionisti del settore della pubblicità e della comunicazione. L’ADCI  è votata al riconoscimento e al sostegno del valore della creatività come elemento fondante e vantaggio competitivo della comunicazione d’impresa, istituzionale e sociale, nonché per la formazione e la valorizzazione dei giovani talenti che anno dopo anno hanno consentito all’Italia di essere uno dei paesi più apprezzati nel mercato mondiale della pubblicità e della comunicazione d’impresa.

L’ADCI organizza ogni anno gli ADCI Awards il più ambito premio italiano per la creatività e la qualità nella comunicazione pubblicitaria, nonché i Giovani Leoni, il contest creativo che permette di selezionare i migliori talenti emergenti italiani per le Young Lions Competitions del Festival Internazionale della Creatività Cannes Lions.

 

Canavese: Stress test per il coworking in Val Soana

Tecnici ICT della multinazionale Axians lavoreranno da Ingria per gestire servizi informatici in tutta Europa.

È ripartito da qualche giorno il progetto coworking in Val Soana e già si mette alla prova con un vero e proprio “stress test”, termine mutuato dall’informatica per descrivere un monitoraggio di efficienza e prestazione.
“Da stamattina un gruppo di consulenti, progettisti, softwaristi, ingegneri, manutentori e gestori di sistemi complessi informatici – ha affermato il sindaco di Ingria Igor De Santis – è ospite, per erogare a livello internazionale e su un ciclo di 24 ore su 24, dei nostri locali dedicati al coworking. Vogliamo dimostrare che il servizio che offriamo in Val Soana non è solo dedicato a chi deve scaricare una mail o fare una ricerca. Ci siamo dotati di infrastruttura, connessione e ambienti adatti ad ospitare ogni tipo di esigenza professionale: professionisti, lavoratori dipendenti, freelance worker e studenti”.
“Siamo felici di ospitare oggi – ha proseguito il responsabile degli Enti locali della Lega Salvini Piemonte, Consigliere Andrea Cane – una società come Axians, realtà del gruppo Vinci Energies. Gli specialisti del Network Operation Center piemontese, coordinati da Luca Balzola responsabile dei Digital Managed Services, in questo momento stanno sviluppando e manutenendo, dalle nostre postazioni ad Ingria, sistemi a livello nazionale ed internazionale che puntano su connessioni, prestazioni, efficienza dei dati per la trasformazione digitale di settori strategici come il terziario avanzato e il fashion. Lavorano con livelli di servizio elevatissimi, offrendo ai loro clienti nel mondo un supporto tecnico avanzato. Che lo facciano da uno scenario mozzafiato come la Val Soana è una garanzia: smart working significa lavorare meglio ma da dove si desidera. E noi vogliamo offrire il miglior contesto possibile, sia a livello umano che operativo”.
“Il coworking è uno stile lavorativo – ha ricordato il leghista Alessandro Giglio Vigna, parlamentare eporediese che ha subito creduto nel progetto – che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro, amplificando le sinergie tra territorio e professionisti.
L’idea della Val Soana di spazi condivisi in cui disporre di postazioni autonome e al tempo stesso efficienti ai massimi livelli rende veramente smart l’esperienza di residenti e turisti. Il Piemonte, con la lungimirante assessore Poggio ha puntato ‘all’holiday working’ e Uncem, attraverso il suo vicepresidente Igor De Santis ha risposto nel miglior metodo possibile. Il lavoro deve essere di qualità e avere le infrastrutture per svolgerlo in un vero angolo di paradiso significa aprire una finestra sulle montagne mentre si ha a disposizione un’autostrada digitale”.

Al via la sinergia tra Politecnico e Banca  De Rothschild

Gli obiettivi: sinergia con le imprese, promozione della ricerca e della diffusione della cultura scientifica sul territorio e formazione accademico-professionale, stage e seminari per gli studenti dell’Ateneo

 

Creare sinergia con le imprese, promuovere la ricerca, stimolare opportunità di crescita sostenibile e rispettosa della cultura che integri economia, società e ambiente: è questo il fulcro dell’accordo di collaborazione siglato tra il Politecnico di Torino e la Banca Edmond De Rothschild, uno tra i principali operatori mondiali nel wealth management che opera nell’ambito della prestazione dei servizi di investimento responsabile.

Una collaborazione che nasce dalla condivisione degli obiettivi che si realizzeranno attraverso la capacità di fare sistema sulla frontiera della ricerca e della formazione negli ambiti dell’eccellenza presenti in Ateneo e all’interno sistema socio economico territoriale: le due realtà infatti collaboreranno in attività di studio e ricerca. Partendo dalla condivisione di dati, esperienze e scenari tecnologici, la partnership si articolerà su due grandi tematiche: l’innovazione, attraverso la collaborazione con le imprese del territorio per sviluppare progetti di crescita sostenibile di lungo periodo e creare nuove competenze tecnologiche di alto livello e creando network sia a livello internazionale che locale; la formazione attraverso lo svolgimento di tesi, progetti ed elaborati di laurea, l’organizzazione di visite e stage didattici e/o lo svolgimento di esercitazioni, la programmazione di corsi, conferenze, dibattiti e seminari sui temi di interesse condiviso,  ma anche con un’attenzione alla formazione accademico-professionale per fornire una migliore conoscenza del mercato del lavoro, grazie ai contributi di esperti su temi di Finanza Internazionale.

Un accordo con queste finalità è strategico per l’Ateneo: il Politecnico di Torino è un attore determinante per l’innovazione del territorio e grazie a questa partnership intende fornire un elemento ulteriore per rafforzare il legame con le imprese, mettendo a disposizione le sue capacità di ricerca con l’obiettivo di creare opportunità di crescita sostenibile e rispettosa della società e dell’ambiente”, dichiara il Rettore del Politecnico Guido Saracco.

“Siamo lieti di collaborare con il Politecnico di Torino e condividerne l’attenzione per l’impatto che la trasformazione tecnologica comporta sul territorio e le sue imprese, aiutando e riconoscendo al prestigioso Ateneo guidato dal Rettore Saracco un ruolo guida nella definizione di un efficace modello di formazione che coinvolgerà Imprenditori, Studenti e Docenti nella quotidiana sfida alla globalizzazione” conclude Paolo Tenderini, Country Head Italy di Edmond De Rothschild.

Arriva anche a Torino il modello di lavoro subordinato di Just Eat, 560 rider assunti con il nuovo contratto

Nuova spinta alla crescita del food delivery

Just Eat (www.justeat.it), parte di Just Eat Takeaway.com, leader nel mercato della consegna di cibo a domicilio, sta attualmente implementando un modello di assunzione per il business del delivery per i ristoranti che non hanno il servizio di delivery proprietario. In questo contesto, la consociata italiana di Just Eat e le organizzazioni sindacali FILT CGIL, FIT-CISL e UIL Trasporti hanno raggiunto un accordo per il primo contratto collettivo aziendale per inquadrare i rider nel CCNL del settore Logistica, Trasporto, Merci e Spedizioni che sarà applicato a tutti i rider dipendenti. Il nuovo modello di lavoro subordinato arriva a Torino con l’assunzione di 560 rider a cui verrà applicato il CCNL del settore Logistica, Trasporto, Merci e Spedizioni. Con l’implementazione del nuovo modello, il Gruppo prosegue nel percorso di investimento sul territorio, creando posti di lavoro nella città, generando opportunità a sostegno della crescita del mercato del food delivery e migliorando il livello del servizio.

 

Torino è la prima città del Piemonte ad implementare il modello con i rider dipendenti con la volontà di valorizzare ulteriormente il potenziale di crescita della città che registra un trend positivo anno su anno con un incremento del 60% dei ristoranti che hanno scelto il digital food delivery, arrivando a oltre 1120 totali attivi su Just Eat in città.

 

LE ASSUNZIONI A TORINO

 

Sono assunti 560 rider a Torino: saranno inquadrati con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato basato sul CCNL Logistica, Trasporto, Merci e Spedizione, che garantisce i diritti sindacali e il trattamento economico e normativo previsto dall’accordo sindacale siglato il 29 Marzo.

 

Il contratto prevede l’applicazione di festività, lavoro straordinario, ferie, malattia, maternità/paternità secondo quanto regolamentato dal CCNL. La retribuzione segue le tabelle previste dal CCNL con un compenso orario che di norma non sarà inferiore a 9 euro sino alla maturazione di un’anzianità lavorativa della durata complessiva di due anni. Ad un salario orario di partenza di 8,50 euro si aggiunge infatti il premio di risultato di 0.25 euro a consegna e l’accantonamento del TFR, oltre alle eventuali maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno. A Torino sono previsti diversi regimi orari di part time (da 10, 20 o 30 ore), i turni vengono pianificati mediante un’app dove il rider dà la sua disponibilità per la settimana successiva e Just Eat, considerando la preferenza, procede alla pianificazione della settimana lavorativa.

 

Ai rider che già consegnano con Just Eat in città come lavoratori autonomi, viene proposto un contratto di lavoro con monte ore settimanale calcolato sulla media delle ore lavorate nel periodo precedente. La proposta di assunzione è fatta contattando direttamente i rider e dando loro la priorità di assunzione come da articolo 23 dell’accordo integrativo aziendale firmato con le organizzazioni sindacali nazionali CGIL, CIGL, CISL e UIL in data 29 marzo.

 

Sono previste inoltre indennità a titolo di rimborso chilometrico per l’utilizzo del proprio mezzo per le consegne, ciclomotore o bicicletta, e l’applicazione piena e integrale delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza e consegna di tutti i DPI previsti dalla normativa vigente, e dotazioni di sicurezza gratuite come casco, indumenti con inserti ad alta visibilità e indumenti antipioggia e zaino per il trasporto del cibo, oltre a igienizzanti e mascherine anti-Covid. Inoltre, in aggiunta alle coperture assicurative fornite dagli istituti di previdenza ed assistenza pubblici (INPS e INAIL) a tutti i dipendenti sarà fornita un’assicurazione nel caso si verifichi un incidente grave sul lavoro.

 

Verrà offerto ai rider assunti un training dedicato con 12 ore di formazione base e specifica sulla professione e sul tema salute e sicurezza, quali parti integranti del lavoro e regolarmente retribuite, insieme a una visita medica periodica di idoneità al lavoro.

 

La candidatura per consegnare con Just Eat avviene attraverso la pagina dedicata www.takeaway.com/drivers/it/ inserendo le proprie informazioni personali, guardando un video esplicativo sul ruolo di rider e rispondendo ad alcune domande. Il candidato fornisce inoltre le informazioni relative al mezzo per le consegne, l’indicazione delle proprie preferenze per i turni di lavoro e i documenti necessari all’assunzione. I candidati vengono valutati ad uno ad uno e successivamente contattati per partecipare ad una sessione online conoscitiva sull’azienda e sul ruolo del rider e per chiedere informazioni ai recruiter.

 

Appartamenti di pregio nell’ex sede storica dell’Utet

L’ex sede della storica casa editrice UTET viene trasformata nel complesso residenziale. RI.VA, acronimo di Rinascimento Valentino Apartments

Questo il nome del progetto di recupero e restauro dell’edificio di Corso Raffello 28.
L’operazione immobiliare è coordinata da Algos,  property manager di Itaca Real Estate, veicolo immobiliare del fondo Algebris NPL Partnership II che è proprietaria dell’immobile.
Il nuovo complesso ha una superficie lorda di oltre 5.300 mq. Saranno realizzate 48 unità immobiliari distribuite su quattro piani fuori terra, e un’autorimessa su due piani interrati. La fine dei lavori è prevista per luglio 2022.

Iren e Ascom insieme per offrire servizi alle imprese

Iren luce gas e servizi, società del Gruppo Iren, ha siglato un accordo di collaborazione commerciale con ASCOM Confcommercio Torino, Associazione di Imprenditori del Commercio, del Turismo e dei Servizi, che vanta oltre settant’anni di attività e che rappresenta e tutela i diritti e gli interessi delle imprese, annoverando oltre 13.000 operatori in Torino e provincia.

Grazie al nuovo accordo, le imprese torinesi associate ASCOM potranno avvalersi di un importante servizio di consulenza dedicato. A loro disposizione, infatti, un ufficio e personale interno all’associazione per un aiuto concreto nella scelta delle proposte commerciali Iren luce gas e servizi più adatte alle esigenze del loro business, in un’ottica di ottimizzazione dei costi e dei servizi.

La partnership è finalizzata altresì ad evidenziare e promuovere i Marchi ed Imprese torinesi di eccellenza.

La collaborazione copre non solo le offerte di forniture luce e gas ma anche tutti i prodotti e servizi IrenGO, l’innovativa linea di business per la mobilità elettrica firmata Iren. Con uno dei cataloghi più completi nel panorama italiano della mobilità a zero emissioni, IrenGO offre soluzioni ad ampio spettro, dalle e-bike e monopattini, alle vetture full electric fino a soluzioni integrate con stazioni di ricarica e servizi accessori.

“La partnership fra Iren luce gas e servizi e ASCOM – afferma Gianluca Bufo, amministratore delegato di Iren Mercato – rappresenta un importante passo in avanti per supportare le imprese sul territorio, non soltanto con offerte vantaggiose e personalizzabili in funzione delle singole esigenze, ma anche sostenendole nella scelta di offerte di energia verde prodotta da fonti 100% rinnovabili e di soluzioni integrate per far muovere il proprio business a zero emissioni”.

“Da sempre il nostro obiettivo è venire incontro alle esigenze delle aziende semplificandone la vita, in particolare in questo momento molto delicato che sta attraversando l’economia a causa della pandemia – dichiara Maria Luisa Coppa presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia. La ripartenza è possibile anche grazie a questo tipo di accordo che i nostri associati potranno apprezzare in vista anche di un maggior rispetto dell’ambiente, del risparmio di energia e della vivibilità dell’ambiente.”

Lo smartworking è morto?

Si terrà venerdì 18 giugno alle ore 14.30 il webinar “Lo smartworking è morto?”, appuntamento rivolto a piccoli, medi e grandi imprenditori e ai responsabili delle risorse umane.

Il webinar cercherà di dare risposte concrete per organizzare un rientro intelligente del personale in ufficio o in azienda e per creare dei flussi di lavoro nuovi ed efficaci di collaborazione intra ed extra aziendale, sfruttando l’esperienza dell’home working pandemico.
Si analizzerà anche la vera natura dello smart working, qual è la sua reale utilità e qual è il modo migliore per introdurlo in azienda e verranno presentati i risultati della ricerca “Smartworking e conciliazione tempi famiglia lavoro”, che attraverso un sondaggio ha raccolto diverse centinaia di testimonianze.
Il webinar è organizzato da Luca Furfaro, consulente del lavoro e autore del libro “Welfare aziendale“; interverranno Valentina Marini, HR Consultant ed esperta di comunicazione digitale ed engagement, Luca Piras, CEO&Co-Founder di Well-FARE, e Francesco Pozzobon, Change Maker & Sales Manager di Digital Attitude.
La partecipazione è gratuita e sarà possibile porre domande ai relatori. Per partecipare è sufficiente iscriversi al link https://attendee.gotowebinar.com/register/6560050725034166287

Operazione SOS lavoro per trovare camerieri e baristi: a Torino ne servono almeno 5 mila

Caritas diocesana ed Epat Torino hanno lanciato  ‘SOS Lavoro’ per favorire un collegamento tra persone con difficoltà economiche in cerca di occupazione  e bar e ristoranti in  difficoltà  per la mancanza di camerieri, baristi, cuochi. Ne  servono 11.000 in Piemonte, la metà a Torino.

Le domande vanno  inviate alla mail soslavoro@epat.it. Sarà l’Epat Torino a suggerire i profili più idonei tra quelli indicati dalla Caritas attraverso il  servizio di ascolto Le Due Tuniche.

Tra le persone  che si sono ritrovate improvvisamente senza  lavoro ci sono  anche moltissimi giovani imprenditori che non sono riusciti a portare avanti il sogno di avere una propria attività a causa della concomitanza con la pandemia.

Post Covid, rilancio delle attività. Piemonte sul podio

Sul podio Lombardia, Veneto, Piemonte con oltre 330 milioni. Seguono Provincia autonoma di Trento e Liguria.

Prove di ripartenza nel Bel paese, che dopo 15 mesi di pandemia ricomincia dai settori più penalizzati e, in alcuni casi, mai aiutati prima: accanto alle risorse stanziate dal governo, le regioni si muovono per aiutare attività, imprese, lavoratori autonomi, distribuendo fondi, rimodulando risorse europee con incentivi, contributi a fondo perduto, sostegni alla liquidità e così via.

Secondo gli importi comunicati dalle stesse regioni e raccolti da RADIO 24, dal primo lockdown 2020, il NORD ha elargito IN TOTALE ALMENO 1,8 miliardi di euro, più di 300 milioni solo nel 2021. Il che significa in media 66 euro ad abitante.

Sul podio Lombardia, Veneto, Piemonte con oltre 330 milioni. Seguono Provincia autonoma di Trento con 300 milioni e Liguria con 200 milioni, Provincia autonoma di Bolzano e Valle D’Aosta con 80 milioni circa, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna con oltre 60 milioni. Ma ci sono risorse stanziate e non ancora distribuite.

Nell’Italia che riapre cade l’ultimo divieto, quello di ballare. Per la discoteca milanese Old Fashion “quando si balla nella storia vuol dire che la guerra è vinta”. Pronti ad alzare le saracinesche i parchi divertimento come Mirabilandia con le stesse regole dell’estate 2020, quando i contagi sono stati pari a zero. In due reportage in onda sabato 12 e domenica 26 giugno alle ore 8.15 Radio 24 racconta l’Italia che riparte, da Nord a Sud.

Primo appuntamento con tutti i dati sul Nord che riparte, sabato 12 giugno alle 8.15 nel Reportage di Radio 24