ECONOMIA- Pagina 287

Intervista a Toradio del Presidente del CAAT Marco Lazzarino

Martedì primo giugno alle 8.40 su TOradio, la nuova radio di Torino e del territorio, sarà intervistato Marco Lazzarino, Presidente del CAAT (Centro Agroalimentare di Torino).

Sarà una preziosa occasione per fare il punto sui risultati raggiunti dal CAAT durante il mandato in corso del Presidente Lazzarino,avviato nel 2017 e all’indomani dell’approvazione del bilanciopositivo del 2020, avvenuta lo scorso 14 maggio.

Diversi i temi che verranno trattati, a partire dai progetti che il CAAT ha già in cantiere per poter fruire delle risorse previste dal Recovery  Plan per i mercati all’ingrosso, cui il PNRN ha rivolto un’attenzione particolare.

Il CAAT, uno dei poli logistici più  importanti del territorio nazionale, si vuole fare trovare pronto non appena saranno disponibili le risorse del PNRR e sta approntando progetti su diversi fronti, dal settore della sostenibilità ambientale e lotta allo spreco, alla logistica sostenibile, fino alla digitalizzazione.

In quest’ultimo campo il progetto che verrà illustrato dal Presidente Marco Lazzarino coinvolge tutti gli operatori presenti, con l’intento di trasformare il CAAT in una realtà in cui siano operanti piattaforme digitali tali da renderlo il CAAT 4.0

Ultimo ma non meno importante tema che verrà affrontato sarà quello della solidarietà alimentare, che vede il CAAT operare a stretto contatto con associazioni di volontariato, che si occupano del recupero e della selezione di tonnellate di prodotti agroalimentari da destinare alle fasce più svantaggiate della popolazione.

 

Mara Martellotta

Biraghi e Banca del Vino insieme per promuovere il Piemonte

Nel negozio Biraghi di Piazza San Carlo sono disponibili da oggi oltre 150 etichette di vini piemontesi provenienti da oltre 100 produttori

 

 

Oltre 150 etichette di vini esclusivamente piemontesi, organizzati in dieci macro categorie: Barbaresco, Barbera, Barolo, Vini Bianchi, Bollicine, Dolci, Monferrato e Dolcetto, Nebbiolo, Roero, oltre ai vini di “Altra Langa” e “Altro Piemonte”: è questo l’eccezionale assortimento che il negozio Biraghi di piazza San Carlo, nel salotto storico di Torino, è da oggi in grado di proporre al pubblico grazie ad un accordo in esclusiva con Banca del Vino, la società cooperativa no-profit nata nel 2001 in partnership con Slow Food.

 

Sono oltre 100 i produttori rappresentati e distribuiti a Torino grazie a questa collaborazione, di dimensioni molto diverse fra loro: da aziende con 120 ettari di vigne di proprietà e circa 8 milioni di bottiglie prodotte all’anno a cantine con 8 ettari e circa 45.000 bottiglie prodotte all’anno. Negli scaffali del negozio Biraghi sono dunque rappresentate oltre 38 diverse denominazioni piemontesi: da quelle di alto profilo, blasonate e famose in tutto il mondo, come il Barolo e il Barbaresco, a quelle meno conosciute ma di grande qualità, interesse e potenziale come il Carema, un vino presidio Slow Food, 100% nebbiolo, prodotto in un piccolo comune di 800 abitanti posto al confine con la Valle d’Aosta, espressione di un terroir distinto, peculiare e unico. Sono poi presenti i vitigni autoctoni più noti e diffusi come Nebbiolo, Barbera o Dolcetto, ma anche quelli più rari come il Grignolino, Pelaverga, Ruchè o Timorasso.

 

Tutte le cantine selezionate si caratterizzano per la cura e l’attenzione verso la terra e la vigna e per la scelta di pratiche sempre più sostenibili. Nello specifico, delle 100 cantine selezionate 31 producono vino biologico certificato e di queste 2 vino biodinamico certificato, mentre 1 ha una parte del parco vigneti in regime biodinamico; 6 hanno una parte dei vigneti a regime biologico e 7 stanno convertendo la loro produzione al biologico.

 

Numerosi, inoltre, gli appuntamenti e le collaborazioni in programma tra le due realtà: Banca del Vino e il negozio Biraghi si stanno, infatti, muovendo per riproporre le attività di degustazione, già organizzate in passato, insieme ai produttori e al personale qualificato di Banca del Vino per far conoscere la selezione di vini piemontesi presenti nel punto vendita.

 

«Banca del Vino, parallelamente alle sue attività di degustazione, di organizzazione di eventi e di vendita al pubblico, cerca sempre di promuovere la cultura del vino e le eccellenze enologiche del Piemonte e di tutta Italia – ha dichiarato Federico Piemonte, Amministratore Delegato di Banca del Vino –. La collaborazione con Biraghi ci permette di svolgere più intensamente e in modo capillare la nostra funzione su una piazza di prestigio come quella di Torino, fornendo un’importante vetrina alle cantine del nostro circuito e una rilevante visibilità alla nostra realtà. Essere presenti nel negozio Biraghi ci ha consentito, inoltre, di creare una delle più grandi vetrine di vini piemontesi nel capoluogo sabaudo, dando vita a una prestigiosa enoteca con una selezione senza pari».

 

«Da sempre Biraghi è attenta a promuovere attraverso il proprio negozio di Piazza San Carlo le eccellenze enogastronomiche del Piemonte – dichiara Claudio Testa, Direttore Marketing e Strategie Commerciali di Biraghi SpA –. L’accordo con Banca del Vino ci consente di diventare il punto riferimento a Torino per i vini della nostra regione. Qui i consumatori e i turisti possono trovare il meglio dei vini piemontesi in un assortimento unico nella sua varietà, frutto dell’esperienza pluriennale maturata in questo settore da Banca del Vino».

Il Covid travolge i consumi: meno 5 mila euro a famiglia

A causa di  pandemia e restrizioni, nel 2020 la spesa è scesa di circa  10 miliardi, 5.000 euro a famiglia, mai così male

Lo afferma Confesercenti su elaborazioni di dati Istat, La quota più rilevante dei consumi perduti è quella di  alberghi e ristoranti, con un calo pari a  3,5 miliardi euro,  10 milioni di euro al giorno in meno. I trasporti  registrano il secondo calo per entità (2,6 miliardi). scendono anche ì ricreazione e cultura (1,3 miliardi).

Con il telelavoro e lo stop alle cerimonie, i piemontesi hanno ridotto  i consumi di abbigliamento e calzature di circa  1 miliardo.

Cala  anche la spesa per la salute (200 milioni) e gli investimenti in istruzione (circa  un miliardo in meno). Aumentano le spese legate alla permanenza a casa con un aumento dei consumi di prodotti alimentari  di 240 milioni di euro.

Polliotto, UNC: “Come il Covid ha cambiato le esigenze dei consumatori”

Le parole della Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Covid e consumatori, un rapporto difficile e denso di cambiamenti”. Lo afferma Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

Durante il lockdown, le persone hanno dedicato maggior tempo a controllo e verifica degli importi in bolletta per quanto riguarda le utilities, essendo aumentati anche i consumi di luce e gas per via dell’isolamento forzato. E, con essi, le domande di rateazione e piani di rientro per chi si è trovato in grave difficoltà economica per via della pandemia”.

Ma c’è di più. “In aumento, in generale – approfondisce il noto legale – i contenziosi legati ai reclami per ottenere rimborsi su ampia e vasta scala: dai trasporti non fruiti in ambito automobilistico, aereo e ferroviario, ai contratti di noleggio a breve, medio e lungo termine che sono stati oggetto di discussione vista l’impossibilità manifesta di spostarsi per lavoro e per piacere. A ciò si aggiungano anche quelli legati ad abbonamenti a piscine, palestre, cinema e teatri che vivono uno stop forzato e prolungato da un anno e mezzo a questa parte”.

Sul fronte delle abitudini di consumo, “Gli italiani preferiscono ora maggiormente abitazioni con giardino o grandi terrazzi per via degli effetti dell’isolamento domestico prolungato. Inoltre crescono gli acquisti on line e, purtroppo consequenzialmente, anche le truffe a essi legati per via di beni comprati e mai consegnati, specialmente sul versante dei cosiddetti DPI, i dispositivi di protezione individuale anti-Covid di cui ampie partite degli stessi sono risultate fallate e per nulla in regola con gli adempimenti di legge. Un fenomeno importante, che comprende anche la salita vertiginosa delle transazioni con pagamenti elettronici che in molti casi riservano qualche amara sorpresa all’acquirente in buona fede. Idem per quanto riguarda il boom dei conti correnti on line, aperti da moltissimi italiani per far fronte all’impossibilità di potersi agevolmente e normalmente recare in banca per la gestione ordinaria del proprio denaro”, conclude l’Avvocato Patrizia Polliotto.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.itcompilando l’apposito format.

Ream Sgr cresce nonostante il Covid. Quaglia riconfermato alla guida

L’Assemblea degli Azionisti di REAM SGR ha approvato il bilancio al 31 /12/2020 e ha proceduto al rinnovo delle cariche.

 

Giovanni Quaglia (Presidente Fondazione CRT) è stato confermato Presidente di REAM SGR S.p.A., società di gestione del risparmio partecipata da Fondazioni di origine bancaria piemontesi.

L’Assemblea dei Soci in data odierna ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione, che resterà in carica per tre anni, ed ha approvato il bilancio al 31/12/ 2020. Un bilancio molto positivo, nonostante le difficoltà in cui versa gran parte del mondo economico-produttivo a causa della pandemia. Si è chiuso, infatti, con un Ebitda pari a 6,3 milioni Euro (+54,3%) e con un utile netto di Euro 4,4 milioni, in forte aumento rispetto all’utile 2019, che era stato di Euro 2,2 milioni, in crescita anche rispetto al budget (+9%). REAM SGR, nel corso del 2020, ha distribuito ai quotisti dei Fondi immobiliari da essa gestiti proventi per Euro 48,5 ml ed ha effettuato rimborsi di equity per Euro 46,2 ml, con un effetto finanziario complessivo di Euro 94,7 ml.

 

“Voglio innanzitutto ringraziare il Consiglio di Amministrazione, e gli uscenti in modo particolare, per l’impegno profuso e per l’apporto di grande professionalità dato”, ha detto il Presidente Quaglia, che ha sottolineato: “L’ottimo risultato è stato conseguito in un anno pesantemente condizionato dall’emergenzada Covid-19 e ha determinato un incremento del già solido patrimonio. Questo risultato consentirà di effettuare gli investimenti necessari per l’avvio delle iniziative su cui si sta lavorando: in particolare nel campo socio assistenziale e ricettivo con i Fondi GERAS e GERAS 2. Sarà possibile anche avviare nuovi investimenti nell’ambito dell’abitare sostenibile (housingsociale, senior living, student housing.) e di riqualificazione di aree urbane dismesse in collaborazione con CDP (Cassa Depositi e Prestiti). REAM SGR conferma la propria attenzione ai settori del no-profit e del social housing”.

“Posso dire che REAM SGR è una realtà in espansione – ha detto il Direttore Generale, Oronzo Perrini negli ultimi 5 anni la massa gestita è cresciuta del 25%, e questo in un mercato sempre più difficile e competitivo”.

“Nel 2020 – ha aggiunto – REAM SGR ha avviato una nuova importante iniziativa con il gruppo Lendlease: è stato istituito un fondo da 260 milioni di Euro per la riqualificazione di un complesso alle porte di Milano. Ad aprile 2020 si è inoltre completato il percorso del Fondo Core Multiutilities, con un risultato di grande soddisfazione sia per gli investitori sia per Iren, che ha comprato l’intero portafoglio immobiliare dalla stessa condotto in locazione, e anche per REAM SGR, che ha registrato un importante risultato economico”.

Per quanto riguarda gli investimenti futuri, Perrini ha detto: “La Società sta lavorando su progetti di grande interesse, con importanti ricadute sui territori di riferimento ed in particolare sulle città di Torino, Genova e Novara. Non escludiamo investimenti anche in altre regioni italiane.”

Con il Presidente Quaglia il nuovo Consiglio di Amministrazione di REAM SGR risulta così composto: Vicepresidenti Mario Sacco (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Asti) e Maurizio Irrera (Vice Presidente Fondazione CRT), Consiglieri Alberto Francesco Anfossi (Segretario Generale della Compagnia di San Paolo), Aldo Casalini (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli), Sergio Ebarnabo (Fondazione Cassa di Risparmio di Asti), Luciano Mariano (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria), Gianfranco Mondino (Presidente Cassa di Risparmio di Fossano) ed Ezio Raviola (Vice Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo), Consigliere indipendenti Attilio Befera, Annalisa Pescatori e Francesca Spitale.

 

REAM SGR ha istituito e gestisce dodici fondi di investimento alternativi immobiliari chiusi, tutti riservati a investitori professionali per un totale di massa gestita di circa un miliardo e 400 milioni, fra fondi immobiliari sociali e di mercato.

 

 

Investimenti esteri: firmato l’accordo per attrarre grandi aziende in Piemonte

L’accordo vuole favorire un’azione mirata, efficace e integrata per il radicamento delle multinazionali già presenti sul territorio, l’attrazione di nuovi capitali e il miglioramento della gestione ordinaria del rapporto con l’investitore estero grazie a una funzione di customer care

Radicare la presenza delle multinazionali, creare un ambiente favorevole alla fidelizzazione delle imprese a capitale estero che già investono in Piemonte e attrarre nuovi investitori stranieri: con questo obiettivo è stato siglato  il Protocollo di intesa per il consolidamento e l’attrazione degli investimenti esteri tra Regione Piemonte, Confindustria nazionale e Confindustria Piemonte.

A firmare l’accordo sono stati il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria Barbara Beltrame Giacomello e il Presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay. Alla presentazione, in videoconferenza, ha preso parte anche Massimiliano Burelli, Coordinatore del Gruppo tecnico per gli Investimenti e gli Investitori Esteri di Confindustria denominato Advisory Board Investitori Esteri (ABIE).

Il Protocollo si inserisce all’interno del Progetto Retentionvoluto dall’ABIE e fa seguito a quelli analoghi già sottoscritti con le Regioni Toscana, EmiliaRomagna, Umbria e Lazio. Con questo accordo si intende promuovere la creazione di una funzione di customer care presso la Regione a disposizione degli investitori esteri sul territorio, che contribuisca concretamente alla lororetention, supportando il mantenimento e l’espansione degli investimenti delle imprese estere come partner indispensabili per lo sviluppo dell’economia.

Le aziende a capitale estero hanno un’incidenza molto rilevante nel sistema produttivo regionale e, in particolare, in quello industriale, dove occupano oltre 140 mila addetti, di cui 70 mila dell’industria. In Piemonte sono presenti quasi 1200 multinazionali a controllo estero provenienti da oltre 50 Paesi. Inoltre, le MNE in Piemonte svolgono un ruolo significativo anche per il tessuto locale dei fornitori,che beneficiano della loro presenza in termini di accesso ai mercati internazionali, adozione di sistemi gestionali avanzati, innovazione tecnologica e cultura manageriale.

Il Protocollo sancisce quindi una collaborazione tra le parti coinvolte che si impegnano a favorire un’azione mirata, efficace e integrata per l’ulteriore radicamento delle MNE già presenti e l’attrazione di nuovi investimenti esteri.

Alla luce della pandemia che stiamo vivendo – ha affermato la Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria Barbara Beltrame Giacomello – e in linea con le attività che stanno mettendo in atto gli altri Paesi, nell’ambito della strategia nazionale per gli investimenti esteri, è fondamentale decidere la scala delle priorità. Per noi l’obiettivo principale deve essere la retention o fidelizzazione delle imprese estere già presenti in Italia. Fidelizzare significa riuscire a creare le condizioni per aumentare i loro investimenti sui territori in cui già operano e prevenire o accompagnare le fasi in cui le imprese cambiano le loro strategie per seguire le evoluzioni del mercato” ha spiegato la Vice Presidente. “Deve nascere un rapporto di reciproca fiducia e conoscenza tra imprese e autorità locali con l’intermediazione di Confindustria nelle sue articolazioni territoriali. Solo chi è vicino alle imprese può svolgere efficacemente questa funzione. Per questo ritengo molto importante il lavoro che nascerà dal Protocollo firmato oggi, che si inserisce in un percorso nazionale già partito con Toscana, Lazio ed EmiliaRomagna, Umbria e a cui attribuiamo grande rilevanza operativa”. “In particolare – ha aggiunto BeltrameConfindustria, attraverso l’ABIE che persegue la promozione del Paese come destinazione di business, si impegna a sviluppare analisi con cui contribuire alla definizione di un piano di fidelizzazione delle multinazionali e a sviluppare un servizio per migliorare la gestione ordinaria del rapporto con l’investitore estero.

L’attrattività della nostra Regione – ha sottolineato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – è un elemento determinante per lo sviluppo economico. È necessario un lavoro di squadra, nel rispetto dei rispettivi ruoli, affinché si sfruttino quanto più possibile le peculiarità del Piemonte e si creino e implementino le migliori condizioni per creare terreno fertile, sia per chi già è presente nel nostro territorio, sia per i nuovi investitori. Seri e solidi progetti industriali a capitale estero sono un valore aggiunto per l’occupazione e per la stessa imprenditoria locale, così come dimostrato da numerosi esempi virtuosi che la nostra regione ospita. Si tratta di un documento necessario anche per superare i vincoli della burocrazia, perché le opportunità offerte dal Recovery Plan e dai fondi europei saranno molte e non le dovremo sprecare. Guardando alla vicenda Embraco, dobbiamo avere la garanzia che chi viene a investire in Piemonte, dopo aver ricevuto tutti gli strumenti e magari anche incentivi per poter iniziare, poi ci rimanga e a lungo”.

Il Presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay ha affermato: Il Piemonte ha sempre saputo attrarre investimenti e aziende italiane e straniere grazie all’elevata competenza disponibile sul nostro territorio, con filiere iperspecializzate e dalla vocazione internazionale. Decisivo nell’attrazione di nuovi investitori è anche il contributo che arriva dalle figure altamente qualificate presenti nei nostri atenei, docenti, ricercatori e studenti, che garantiscono alle nostre università posizioni di prestigio nei ranking globali. L’ecosistema piemontese che eccelle in settori cardine dell’economia come automotive, aeropsazio, food e Ictesprime le possibilità di sviluppo quotidiano che il nostro territorio garantisce. La collaborazione che stiamo avviando consentirà anche di accelerare l’individuazione di misure rivolte alle semplificazioni necessarie a essere sempre più attrattivi e competitivi, come sottolineato anche nel piano industriale che abbiamo elaborato con laRegione”.

L’accordo sottoscritto oggi – ha concluso Massimiliano Burelli, coordinatore ABIE di Confindustriariconosce il ruolo fondamentale che le multinazionali hanno avuto e potranno continuare ad avere nella crescita e nella valorizzazione del sistema industriale piemontese. Siamo certi che a questo accordo faranno seguito azioni concrete dell’amministrazione pubblica a sostegno della ripartenza delle attività produttive, dopo un lungo e drammatico periodo di pandemia. Questo rilancio passa attraverso lo sviluppo di quelle infrastrutture, reti, servizi e misure di semplificazione, non più rinviabili, necessari per il recupero della competitività e della qualità del lavoro che caratterizzano l’impegno di tutte le multinazionali presenti nella nostra regione”.

Tripletta di aperture per Pam supermercati

Inaugurato un punto  vendita anche a Rivara Torinese

Festeggiamenti per Pam Franchising che alza il sipario su tre nuovi punti vendita a Rivara Torinese, Ostia e Pavia. Un percorso di crescita costante per Pam Franchising supportato dalla fiducia che storici affiliati ripongono nella storica insegna e da nuove leve dell’imprenditoria che scelgono Pam per i loro progetti nel campo della gdo.

Il nuovo punto vendita ad insegna Borello di Rivara Torinese, comune di circa 3.000 abitanti a nord del capoluogo piemontese, si trova in via Busano, 21 ed è realizzato con Borello, storica azienda partner di Pam Franchising. Il negozio, che si sviluppa su una superficie di vendita di circa 694 mq, vede impiegati 15 nuovi addetti e sarà aperto 7 giorni su 7 dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00.

Il nuovo punto vendita di Ostia ad insegna Pam City si trova in via Capo Passero, 2 e si sviluppa su una superficie di vendita di 250 mq. Sarà aperto 7 giorni su 7 dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.30 e la domenica dalle 8.30 alle 13.00. Il negozio, che conta 9 dipendenti, è realizzato in partnership con l’imprenditore Paris Paolacci legato con Pam Franchising da circa dieci anni e gestore di un altro punto vendita sempre ad Ostia in via dei Promontori. Il nuovo Pam City si trova in una zona ben servita dai mezzi pubblici e a due passi dalla stazione ferroviaria che collega agevolmente Ostia con la Capitale.

Il nuovo punto vendita Pam di Pavia si trova in via Varese, 5 in pieno centro storico della cittadina lombarda, vicino a piazza del Lino e alla Cupola Arnaboldi ed a pochi passi dalla rinomata Università degli Studi di Pavia. Si tratta del primo punto vendita ad Insegna Pam aperto nella storica capitale del regno Longobardo. Si sviluppa su una superficie di vendita di 250 mq ed è aperto 7 giorni su 7 dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00. Il nuovo punto vendita, che vede impiegati 8 dipendenti, è realizzato in collaborazione con Andrea Luigi Ferrarini ed i due giovani imprenditori, Paolo Montagna e Marco Rovida, i quali a seguito di un percorso professionale all’interno della GDO, hanno intrapreso una carriera imprenditoriale scegliendo di affiancarsi a un gruppo storico italiano della grande distribuzione come Pam.

L’offerta dei nuovi negozi è centrata su una convenienza continua e sulla qualità e provenienza dei prodotti con un occhio di riguardo al comparto dei freschissimi, ma con attenzione anche a proposte attuali e veloci: un ricco assortimento di gastronomia pronta tra primi, secondi e contorni sarà preparato giornalmente e disponibile anche con servizio di prenotazione. Frutta e verdura della massima qualità e freschezza, il meglio dei prodotti del territorio.
Inoltre sono attivi nei nuovi negozi il servizio di spesa a domicilio e attivi inoltre nei nuovi negozi i più moderni sistemi di pagamento elettronici come Apple Pay e Satispay.

 

 

 

Tutto sul packaging a “Parlaconme”

Il tema del packaging innovativo sarà al centro della trasmissione PARLACONME di oggi condotta su Radiovidanetwork dall’Agrifood e Organic Specialist Simona Riccio

Sarà incentrata sul tema del packaging innovativo la puntata di giovedì 27 maggio della trasmissione PARLACONME in onda ogni giovedì dalle 18 alle 19 sulla radio web Radiovidanetwork, condotta da Simona Riccio, Agrifood e Organic Specialist.

Dopo la puntata dedicata alle certificazioni e di ESG, Environmental, Social e Governance, al quella di oggi prenderanno parte Beppe Ghelfi della Ghelfi Ondulati Spa, azienda familiare della Valtellina, e Giorgio De Ponti, professore docente di Integrated Design al Politecnico di Milano.
L’azienda Ghelfi Ondulati è nata una settantina di anni fa in Valtellina, per iniziativa dei nonni di Beppe Ghelfi, che erano dapprima produttori di grappa e poi decisero di realizzare il loro sogno, creare scatole in cartone, facendo nascere lo Scatolificio Ghelfi, che oggi rappresenta una realtà consolidata nel settore degli imballaggi di cartone in Italia e in Europa.
Le loro stampe sono digitali, ad alta velocità, e ciò rappresenta una tecnologia dirompente nel settore del packaging che, oltre ad essere green, consente la personalizzazione desiderata e risulta capace di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza.
Il packaging costituisce, infatti, un mezzo di comunicazione di grande efficacia sempre più posto sotto la lente di ingrandimento dei consumatori, pronti non soltanto a ricevere informazioni, ma anche sensibili a uno strumento come questo, utile e necessario per allungare la scelta life e per salvaguardare lo spreco alimentare.
Su questi temi durante la puntata si terrà un proficuo confronto anche con il professor Giorgio De Ponti, esperto di Innovazione e Ergonomia, Product Strategy Manager del gruppo Epta , dal 2012 Professore a Contratto di Integrated Design presso la Facoltà di Design del Politecnico di Milano e, da quest’anno, anche insegnante di Ergonomia allo IED a Roma, e membro di ADI ( Associazione per il Disegno Industriale).
La trasmissione viene trasmessa in diretta web radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e si può anche ascoltare collegandosi alla app ufficiale RADIO VIDA NETWORK, scaricabile gratuitamente per IOS e ANDROID, nei maggiori aggregatori radio, su speaker Alexa e Google Home.

Replica il giorno successivo venerdì alle ore 9 e il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30

Mara Martellotta

Torna a crescere la produzione industriale in Piemonte

Da gennaio a marzo 2021 si registra il segno più per la produzione manifatturiera piemontese.

Sale del 5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, questo grazie ai risultati positivi nella maggior parte dei settori e delle province.

I dati sono dell’indagine  congiunturale di Unioncamere con Intesa Sanpaolo e Unicredit. Il fatturato indica un aumento del 6,2% sul primo trimestre 2020, merito del trend positivo dei metalli e dei mezzi di trasporto. Il fatturato estero cresce del 3,1% per il ritmo espansivo dei metalli e dell’elettricità ed elettronica. Per quanto riguarda gli ordinativi, lo sviluppo del mercato interno si attesta al +5,4% con la crescita del 16,1% registrata dai mezzi di trasporto. In ripresa tutti i comparti tranne tessile e abbigliamento (-4,6%) e alimentare.  (-1.9%). I metalli registrano l’incremento più elevato (+11,4%), seguiti dai mezzi di trasporto (+7,8%).

La digitalizzazione delle PMI passa da UNA e Google

Il 27 maggio un evento virtuale per guidare le aziende italiane e del Nord Ovest verso un percorso di trasformazione digitale

 

Prosegue il percorso di UNA+, l’innovativo progetto di digital transformation organizzato da UNA – Aziende della Comunicazione Unite in partnership con Google e supportato da Confindustria Intellect. Nel primo incontro del 27 maggio, uno spazio dedicato alle imprese del Nord Ovest, con la partecipazione di Piccolindustria Piemonte e di Camera di Commercio di Torino.

 

Obiettivo dell’iniziativa dal suo incipit è stato quello di accrescere le competenze in materia di comunicazione digitale delle piccole e medie agenzie presenti sul territorio oltre ad accreditare sul mercato le agenzie che vi partecipano e avviare un legame con le PMI italiane per creare conoscenza, opportunità di business e guidare queste ultime attraverso la trasformazione digitale, ormai conditio sine qua non nell’attuale contesto economico.

 

Il prossimo 27 maggio si terrà il primo evento che metterà a diretto contatto le agenzie con le PMI, con l’obiettivo di creare un momento di informazione e formazione, generare nuove opportunità di business, presentare le migliori realtà professionali del territorio.

 

Un’occasione importante stando anche agli ultimi dati della ricerca Prometeia, realizzata da UNA e presentata lo scorso settembre, secondo i quali il campione di imprese intervistate riconosce alle agenzie digitali un ruolo cruciale: tra le prime tre leve la capacità di rafforzamento del brandl’innovazione e l’incremento della competitività. Altro fattore estremamente differenziante in un’economia globale come quella attuale e rilevante per il Made in Italy è la facoltà di sostenere la presenza internazionale delle imprese favorendo una maggiore esportazione, a conferma che gli strumenti analizzati sono rilevanti per vendere sui mercati esteri.

 

Durante la giornata saranno previsti due momenti: un keynote iniziale dalle ore 9,30 alle 10,30 che vedrà sul Main Stage Michele Cornetto, Responsabile del progetto UNA+; Emanuele Nenna, Presidente UNA e Paola Marazzini, Director Strategic Partnerships di Google per i saluti istituzionali e l’aggiornamento sui risultati dell’iniziativa che finora ha permesso di coinvolgere 620 partecipanti, erogare 15 webinar formativi e consegnare più di 200 certificazioni Google Digital Training – oltre a presentare i next step.

 

Saverio Addante, Presidente di Confindustria Intellect farà il punto della digitalizzazione in Italia oltre ad illustrare il ruolo delle PMI per la transizione al digitale del Paese. Il panel si chiuderà con il racconto di due realtà italiane che hanno sviluppato la propria attività grazie agli strumenti e alle competenze digitali.

 

A partire dalle ore 11.30 inizieranno gli Stage Territoriali, “stanze” divise per area geografica a cui gli utenti potranno accedere e interagire a seconda dei temi trattati.

 

La stanza dedicata al Nord Ovest ospiterà specifiche tematiche illustrate attraverso i professionisti delle agenzie certificate, che presenteranno casi di successo a queste inerenti per approfondire il valore del digitale come leva essenziale per la crescita del business. Si spazierà dalla presenza sul web, SEO e local business a content strategy e utilizzo dei social per il businesse-commerce e nuove modalità di vendita online per finire con la pubblicità online: digital marketing e digital advertising.

 

All’interno della stanza, Maurizio Bazzano, Responsabile Commissione Territoriale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta di UNA ci saranno i saluti istituzionali di Gabriella Bocca Presidente Piccolindustria di Confindustria Piemonte ed i successivi interventi di Vittorio Illengo Direttore del Digital Innovation Hub Piemonte e di Paola Tolin Innovation Advisor di CCIAA di Torino, commenteranno le case histories presentate dalle agenzie e interagiranno con loro attraverso la sezione “relatori”. Cliccando in “agenda” invece, sarà consentito tener traccia degli interventi e del programma della giornata. Infine, attraverso la sezione “relatori” sarà possibile conoscere più nel dettaglio i protagonisti delle agenzie certificate UNA+ oltre a organizzare incontri one-to-one dedicati.

 

La partecipazione all’evento è libera per le PMI italiane ed è riservata alle agenzie che si sono accreditate a UNA+ (registrazioni su unaplus.net).