ECONOMIA- Pagina 273

Emergenza Covid, nuovi fondi per commercio, ristoranti e turismo

Sono sette milioni e settecentomila euro i fondi previsti dalla seconda attuazione delle misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica per quanto concerne il sostegno al comparto del commercio e del turismo.

È quanto prevede la deliberazione della Giunta regionale sulla quale la Terza commissione (presidente Claudio Leone) ha espresso all’unanimità parere preventivo favorevole. Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore Vittoria Poggio. Circa 650mila euro sono destinati alle attività ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, 500mila per i ristoranti e le attività di ristorazione mobile: queste due tipologie di interventi sono in concorso con i ristori a livello nazionale. Sono poi previsti contributi una tantum di 2mila euro per il noleggio e leasing di articoli sportivi e per il tempo libero e per gli esercizi commerciali di vendita al dettaglio di abbigliamento, e un contributo, sempre una tantum di mille euro per attività delle guide alpine e naturalistiche. Con la deliberazione vengono poi stanziati 1milione e 800mila euro per le attività ricreative di divertimento come le discoteche, e un milione per gli esercizi di vendita al pubblico all’interno dei centri commerciali soggetti a chiusura durante l’emergenza sanitaria da Covid 19. Come ha infine annunciato Poggio, in attesa delle misure statali, sono stati accantonati circa 2milioni e 800mila euro a sostegno delle strutture aeroportuali presenti in Piemonte certificate dall’Ente nazionale dell’Aviazione civile. Il consigliere Sean Sacco (M5s) ha preso la parola per chiedere maggiori delucidazioni.

Cibofficina, un laboratorio permanente di cucina sociale

Promuove sostenibilità ambientale, inclusione, sviluppo di comunità e accesso al cibo per tutti

 

La campagna online fino al 31 luglio ha già raccolto più di 4 mila euro e punta ad arrivare al tetto di 5 mila euro per essere co-finanziata da fondazione sviluppo e crescita Crt ed Eppela.

 

 

A Torino esiste un luogo speciale. Un luogo che da tempo è oggetto di un processo di rigenerazione urbana per restituire uno spazio comunale alla cittadinanza e mantenerlo quotidianamente aperto a proposte culturali e sociali dal basso. Questo luogo è l’ex Caserma La Marmora, divenuto nel 2011 Centro di Protagonismo Giovanile e Centro di Incontro, ed è proprio qui che si inserisce il progetto   CibOfficina a cura dell’Associazione Eufemia, tra le iniziative selezionate del bando +Risorse di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e online sulla piattaforma di crowdfunding Eppela.

 

Un progetto al servizio della cittadinanza, aperto e partecipato, interamente dedicato ad attività che riguardano il diritto al cibo e il prendersi cura della comunità. La CibOfficina contribuisce a diffondere buone pratiche sul territorio dal basso, sia a livello ecologico sia a livello socio-economico.

Si tratta infatti di un’esperienza inedita a Torino che ospita, in un unico luogo, diversi servizi utili ad assicurare l’accesso ad attrezzature adeguate, competenze e risorse alimentari per tutte e tutti. Nel rispetto dell’ambiente, con l0’obiettivo di riprogettare parte dell’ex caserma intorno al cibo come bene comune e sviluppare una serie di progetti, tra cui: Fornelli aperti e frigo di quartiere, con accesso libero alla cucina e alle eccedenze raccolte nei mercati; Mensa sociale UpToYou, per la preparazione e distribuzione dei pasti a partire dalle eccedenze; una Scuola del Cibo, con laboratori di cucina per l’inclusione socio-lavorativa, un calendario di eventi di comunità, dedicati al l’inclusione socio-culturale.

 

Mancano ancora pochi giorni per contribuire tramite donazioni alla realizzazione del progetto che ad oggi ha raccolto già 4.800 mila Euro e punta a raggiungere il tetto di 5mila Euro per poter essere co-finanziato da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT secondo il meccanismo del matching grant: al raggiungimento del 50% dell’obiettivo fissato, le donazioni saranno raddoppiate da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT fino al tetto massimo di 5 mila euro a progetto.

 

Link alla campagna di crowdfunding

CibOfficina: https://www.eppela.com/it/projects/30086-cibofficina

 

 

Fondazione Sviluppo e Crescita CRT

Costituita nel 2007 per iniziativa della Fondazione CRT, è un ente senza fine di lucro che collabora per lo sviluppo e la crescita del territorio di riferimento del fondatore, cui sono collegate le proprie finalità istituzionali. Opera affiancando l’attività istituzionale tradizionale della Fondazione CRT con molteplici attività a carattere innovativo, ascrivibili al campo ed alle logiche di impact investing.

La Fondazione Sviluppo e Crescita CRT ha come obiettivo il trasferimento delle competenze, lo sviluppo di nuove reti, l’incremento della sostenibilità dei progetti e la promozione dell’innovazione.

 

Eppela

È per contatti, progetti e raccolta la prima piattaforma italiana di crowdfunding reward-based e tra le prime 5 in Europa. Fondata a fine 2011 da Nicola Lencioni, è la prima realtà italiana ad aver inoltre ideato un modello di collaborazione in partnership, chiamato Mentoringpensato per aziende e istituzioni interessate ad utilizzare la piattaforma per individuare talenti e sostenere progetti meritevoli di interesse. Eppela ha come obiettivo ultimo quello di rivoluzionare il mercato del lavoro e dare valore ai suoi protagonisti. Un mercato che sia fondato sulla meritocrazia e sulla capacità di sfidare i limiti di un sistema estremamente burocratico.

 

 

 

Freisa, il Consorzio sostiene Boots For Africa

Dalle verdi colline del chierese ai campi di gioco dell’Africa: due territori lontani che da oggi sono più vicini grazie al resistente filo della solidarietà.

 

Il Consorzio del Freisa di Chieri e della Collina Torinese ha infatti deciso di sposare l’iniziativa Boots for Africa (www.bootsforafrica.org), un progetto umanitario internazionale che si occupa di raccogliere scarpe sportive usate in Europa per donarle ai bambini e ragazzi nei paesi africani più poveri. Un modo concreto per supportare a distanza chi non ha nulla, offrendo la possibilità di svolgere le attività sportive con una maggior protezione e sicurezza.

 

A partire da oggi presso le cantine delle aziende socie del Consorzio sono disponibili i contenitori Boots for Africa, all’interno dei quali i clienti, i visitatori e gli stessi produttori possono depositare le scarpe, che saranno poi consegnate ai referenti del progetto umanitario e successivamente inviate ai destinatari nel continente africano.

 

La collaborazione con Boots For Africa non si ferma qua, ma continuerà in occasione di “Di Freisa in Freisa”, la manifestazione che per l’XI edizione vuole celebrare il vino simbolo di Torino e delle Colline Torinesi, in programma a Chieri dal 10 al 12 settembre.

 

Durante tutta la durata dell’evento, infatti, sarà riservato uno spazio espositivo a Boots for Africa che, oltre a proseguire nella raccolta delle scarpe, avrà l’occasione di farsi conoscere e raccontare agli interessati la filosofia e gli obiettivi alla base del progetto.

 

“Per il Consorzio, così come per tutti i soci produttori di Freisa di Chieri, è un grande onore sostenere un progetto interessante e utile come Boots For Africa – ha dichiarato Marina Zopegni, Presidente del Consorzio del Freisa di Chieri e Collina Torinese, in occasione della consegna dei contenitori per le scarpe sportive – In un periodo storico come quello in cui stiamo vivendo, credo sia fondamentale e necessario allargare i propri orizzonti e aiutare in modo concreto chi ha più bisogno. Abbiamo sposato il progetto Boots For Africa e lo supporteremo anche in occasione del nostro evento principale, Di Freisa in Freisa: vogliamo che sia un momento di festa non soltanto per coloro che saranno fisicamente presenti, ma anche per chi, a migliaia di chilometri di distanza, potrà beneficiare di un aiuto per correre, giocare e divertirsi.”

 

“Lo Sport, grazie ai valori che racchiude è considerato uno strumento fondamentale di crescita umana e condivisione sociale – ha aggiunto Andrea Zapponi, referente italiano di BootsForAfrica – Proprio nell’attività sportiva viene intravista l’opportunità per l’unione, la solidarietà, lo sviluppo sociale ed economico e per l’integrazione africana. Per questo un semplice gesto puo’ fare la differenza! Basta pulire, legare insieme e donare le vecchie scarpe sportive non piu’ utilizzate, che possono diventare le prime scarpe mai possedute da qualche giovane africano”.

 

Qui di seguito l’elenco dei produttori soci del Consorzio che aderiscono all’iniziativa e gli indirizzi delle cantine dove sono posizionati i contenitori

 

  • Azienda Vitivinicola Rossotto, via Colla n 17- 10090 Cinzano (TO)
  • Azienda Vitivinicola Balbiano, Corso Vittorio Emanuele 1 10020 Andezeno (TO)
  • Azienda Agricola Guido Rubatto, Strada Baldissero 150, 10023 Chieri (TO)
  • Cantina Terre dei Santi, Via San Giovanni, 6 -14022 Castelnuovo Don Bosco (AT)
  • Il Girapoggio, Località Monte,39 10020 Verrua Savoia (TO)
  • Azienda Agricola Miglioretti,  via Casa Verde 29, 10025 Pino Torinese (TO)
  • Cantina Sperimentale, C/O Istituto Bonafous,  Strada Pecetto 34  – 10023 Chieri (TO)
  • Azienda Agricola Masera Giuseppe, via Ormea 11, Pino Torinese

 

 

 

Sito del Consorzio www.freisadichieri.com

 

Casa, in crescita le compravendite in Piemonte

Fiaip Piemonte: “Superbonus 110% e nuovi trend spingono il fuori porta e la provincia”

C’è fermento nel mercato immobiliare. La rinata voglia di casa del post pandemia si conferma anche nel primo semestre 2021.

“Il comparto residenziale è quello che mostra una maggiore resilienza, diversamente da quello commerciale che paga il prezzo più alto delle restrizioni emergenziali e dell’evoluzione del settore”,  sottolinea Paolo Papi, presidente di Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). “Nonostante il periodo ancora incerto, sospeso tra le incognite legate alla pandemia e una sperata ripresa economica – aggiunge – il dinamismo del settore immobiliare registrato a fine 2020, si riscontra anche nei primi sei mesi di quest’anno”.

In Piemonte il compravenduto a fine anno, secondo i recenti dati Omi, ha visto una diminuzione media tra tutti i comuni della regione del 5,9%; con un calo più marcato, dell’11,2%, nei soli capoluoghi di provincia. Nel primo trimestre 2021 c’è una decisiva ripresa delle transazioni nelle regioni del nord ovest, 39,3%, con un rialzo più evidente nei comuni non capoluoghi del 46,8%.

A livello regionale si rintraccia un andamento analogo all’andamento nazionale. “I dati sono incoraggianti ma si raffrontano sul primo trimestre 2020 che ha visto  il mese di marzo sotto lockdown e la chiusura delle attività di mediazione”, precisa Luca Portinaro, vice presidente di Fiaip Piemonte e delegato all’Osservatorio. “Sul primo semestre 2021 la nostra proiezione è di una crescita dei volumi, che possono raggiungere anche il 25% in più rispetto al semestre dello scorso anno e con transazioni che riprendono la curva di incremento del 2019, interrotta poi dall’emergenza”.

Nella differenza tra grandi città capoluoghi di provincia e comuni limitrofi “Emerge chiaramente – spiega il presidente Papi – una maggiore resistenza delle compravendite in provincia e fuori porta che testimonia come la domanda abitativa sia sostenuta dai nuovi bisogni legati alla casa, come spazi più ampi, pertinenze esterne, giardini e terrazzi ove possibile, accompagnati da prezzi competitivi e tassi sui mutui ancora bassi, seppure in crescita. Nella stessa direzione si colloca anche l’incentivo del superbonus 110% che rafforza la ricerca di case lontane dai maggiori centri urbani”.

Le agevolazioni fiscali, quindi, orientano le ricerche di acquisto verso soluzioni abitative indipendenti e semindipendenti da riqualificare, più facili da trovare alle porte dei capoluoghi piuttosto che in piena città. “Si nota un sensibile aumento, anche del 30%, nell’interesse  verso abitazioni libere su 4 lati con un pezzo di giardino, datate e che necessitano di importanti interventi di ristrutturazione, da comprare a prezzi competitivi. Neanche un 10% però va a conclusione – precisa il presidente regionale Fiaip -. Questo perché, oltre la farraginosa burocrazia, ci sono comunque dei costi non coperti dal bonus, che espongono gli acquirenti a un esborso non sempre sostenibile e che li porta ad optare verso altre soluzioni”.

 “Sul mercato immobiliare degli appartamenti – precisa – il superbonus 110% non ha una ricaduta diretta, ma solo un effetto secondario: l’incremento di valore dell’unità abitativa ristrutturata e inserita in un palazzo rigenerato, che può arrivare anche al 20% in più”.

Il Gruppo Angel apre a Torino nell’area destinata ai poli di eccellenza tecnologica di corso Marche

Il Gruppo hi-tech italiano continua con l’importante piano di crescita e inaugura la nuova sede nel capoluogo piemontese. Annunciato il prossimo accordo di collaborazione strategica con il Politecnico di Torino per la ricerca scientifica e l’innovazione.

Angel, gruppo industriale italiano che progetta e sviluppa soluzioni ad alta tecnologia per i settori del Trasporto, dell’Aerospazio e della Meccatronica Digitale, rafforza la sua presenza sul territorio nazionale e annuncia l’ingresso nell’ecosistema industriale tecnologico piemontese con l’apertura di una nuova sede a Torino.

Gli uffici Angel di corso Trapani, in posizione strategica a due passi dall’area destinata ai futuri Poli di eccellenza tecnologica per l’automotive e l’aerospaziale di corso Marche, sono stati inaugurati alla presenza del fondatore del Gruppo Angel Cav. Lav. Vito Pertosa, della Presidente di SITAEL Chiara Pertosa, con la partecipazione del Presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, della Presidente del Distretto Aerospaziale Piemonte Prof.ssa Fulvia Quagliotti, della Delegata del Rettore del Politecnico di Torino, Prof.ssa Sabrina Corpino e dal Presidente del CEIPIEMONTE (Centro Estero Internazionalizzazione Piemonte), Prof. Dario Peirone.

La nuova sede, che ospiterà dipendenti delle aziende del gruppo SITAEL e MERMEC, sarà dedicata rispettivamente allo sviluppo di progetti in ambito aerospaziale e ferroviario, e impiegherà in una fase iniziale una quindicina, tra ingegneri e tecnici specializzati, che si aggiungeranno agli oltre 1750 professionisti presenti nelle altre sedi della società in 19 Paesi nel mondo.

La sede di Torino fa parte di un importante piano di crescita avviato da Angel negli ultimi anni e che mira a rafforzare la presenza delle società del gruppo a livello nazionale e internazionale, nonché a favorire la nascita di nuovi centri per l’innovazione, presidiando i principali distretti tecnologici strategici e collaborando con i maggiori poli di eccellenza per la ricerca scientifica.

Proprio in questo contesto si colloca l’accordo di collaborazione, di cui è stata anticipata in occasione dell’evento di apertura la sottoscrizione che avverrà in autunno, tra Angel e il Politecnico di Torino: un’intesa della durata di tre anni per lo sviluppo di progetti congiunti di ricerca scientifica ed innovazione tecnologica in ambito aerospazio, ferroviario, intelligenza artificiale e cyber security e per la partecipazione congiunta a bandi nazionali e internazionali.

Siamo entusiasti di fare il nostro ingresso nell’economia industriale piemontese – ha dichiarato la Presidente di SITAELChiara Pertosa – Uno dei nostri obiettivi è creare nuovi posti di lavoro e assumere le risorse sul territorio. Torino è un bacino importante di profili altamente specializzati, grazie alla presenza del Politecnico e degli stakeholder oggi presenti, per creare nuove sinergie in ambito della ricerca e innovazione.”

“Per il Politecnico, la collaborazione che avvieremo con Angel rappresenta un’occasione importante per contribuire all’innovazione e alla crescita del territorio nei settori del trasporto e dell’aerospazio, nei quali il nostro Ateneo può portare le proprie competenze, che su queste tematiche sono ampie e consolidate. Siamo profondamente convinti che la strada della collaborazione tra pubblico e privato costituisca un grande valore aggiunto per il sistema industriale e tecnologico piemontese”, ha concluso la Delegata del Rettore del Politecnico di Torino, Sabrina Corpino.

Intesa Sanpaolo saluta con soddisfazione l’ingresso del Gruppo Angel nel sistema industriale e tecnologico del Piemonte, dove operiamo con 8.600 persone, che fanno di noi uno dei maggiori datori di lavoro privati della Regione – ha sottolineato il Presidente di Intesa SanpaoloGian Maria Gros-Pietro -. Le capacità del Gruppo Angel in campo aerospaziale e ferroviario sono di eccellenza a livello internazionale, e come operatori finanziari siamo orgogliosi di averne sostenuto lo sviluppo. Con il nostro Innovation Center siamo anche operatori diretti nell’innovazione, in particolare in direzione della Cybersecurity e dell’Intelligenza Artificiale, che sono e sempre più saranno per noi strumenti essenziali. Ci avvaliamo della stretta collaborazione con il Politecnico, con l’Università e con la Fondazione ISI: l’arrivo delle persone di Angel è benvenuto. Lavorare nell’innovazione è appassionante, soprattutto quando si è in tanti a produrre idee, in diverse direzioni: la fertilizzazione incrociata è fruttuosa.”

Ecco tutta la verità sulla pasta

Parlaconme Giovedì 29 Luglio 2021 – ore 18.00 – 19.00

Riccardo Felicetti Presidente Settore Pasta – Unione Italiana Food

Luigi Cristiano Laurenza – Segretario Settore Pasta – Unione Italiana Food

Tutta la verità sulla pasta

Nella puntata di #Parlaconme di domani 29 luglio alle ore 18:00, ultima puntata della seconda edizione e che vi darà appuntamento con #Parlaconme Estate al palinsesto della 72° Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, avremo il grande piacere di parlare con Riccardo Felicetti Presidente Settore Pasta – Unione Italiana Food e Luigi Cristiano Laurenza – Segretario Settore Pasta – Unione Italiana Food.

Questa puntata nasce dall’ispirazione che Largo Consumo, rivista di economia e marketing sulla filiera dei beni di consumo, ha dato alla conduttrice leggendo la copertina3/2021 dove si parlava di Pasta e dove alcuni esponenti del settore andavano a commentare i precedenti commenti dei lettori alla riflessione apparsa sulla copertina del 12/2020dove si riporta che:

“L’export di pasta continua a crescere segnando un 30% rispetto al 2019 come, di pari passo, e tornato ad aumentare l’arrivo di grano importato necessario a produrre quasi tutta la pasta destinata all’estero e non quella riservata ai consumi interni prodotta invece, quasi esclusivamente, con grano 100% italiano.

Esiste quindi da parte dei consumatori esteri, abbastanza indifferenti al fatto che la pasta proveniente dal nostro paese sia prodotta con grano non italiano, una diversa percezione del Made in Italy rispetto alla percezione che ne hanno i consumatori italiani?”

Tra le persone che hanno commentato all’interno del numero 3/2021 l’argomento, vi era proprio Riccardo Felicetti – Presidente Settore Pasta – Unione Italiana Foode noi non ce lo siamo fatti scappare e soprattutto dire due volte poiché i temi quali l’export, il Made in Italy, la comunicazione, la percezione da parte del consumatore, del valore e della tutela delle eccellenze italiane sono temi che trattiamo da sempre.

In trasmissione ai nostri microfoni, proprio insieme a Riccardo Felicetti e Luigi Cristiano Laurenza – Segretario Settore Pasta – Unione Italiana Food, andremo a fare chiarezza andando innanzitutto a presentare l’Unione Italiana food, a parlare della leadership dei pastai italiani nel mondo, della Legge di purezza della pasta e della forte propensione all’export dei pastai italiani.

E saranno affrontati temi caldi quali le fake news sul Made in Italy ed il vero problema dell’Italian sounding della pasta, ma anche l’mportanza della qualità del grano nella produzione della pasta. Non da meno le scelte dei pastai nella selezione della materia prima.

La buona pasta Made in Italy passa in assoluto attraverso le mani sapienti dei nostri pastai italiani, domani lo andremo a scoprire ancora di più.

PODCAST DAL GIORNO DOPO SU WWW.PARLACONMEOFFICIAL.IT

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Per collegarsi ed ascoltare la trasmissione:

– collegarsi al sito www.vidanetwork.it

–  app ufficiale RADIO VIDA NETWORK scaricabile gratuitamente per IOS e ANDROID

su speaker Alexa e Google Home

REPLICHE:

–  REPLICA il giorno successivo – venerdì – alle ore 9.00 

–  REPLICA il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30 

90 mila tonnellate di pneumatici fuori uso gestiti da Ecopneus

Dieci anni di strategia green e circolare al servizio del Paese:

In Piemonte oltre 90 mila tonnellate di Pneumatici Fuori Uso gestiti da Ecopneus in 10 anni di attività

nell’ultimo decennio in Piemonte l’equivalente in peso di oltre 10 milioni di Pneumatici Fuori Uso sono stati raccolti e riciclati da Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei PFU in Italia (circa il 60% del totale)

Oltre 2.200 km chilometri di strade “silenziose”, che resistono a buche e fessurazioni e che quindi durano anche di più oppure più di 500 innovativi campi da calcio di ultima generazione, performanti, sicuri e sostenibili. Sono quelli che si potrebbero realizzare con il recupero delle oltre 90 mila tonnellate di Pneumatici Fuori Uso raccolte e recuperate solo in Piemonte nella filiera Ecopneus in 10 anni di attività, equivalenti in peso a oltre 10 milioni pneumatici da autovettura.

Questi i risultati nella Regione dei primi 10 anni di attività di Ecopneus, società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia, diffusi in occasione della presentazione del Rapporto di Sostenibilità, elaborato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile. La società, responsabile di circa il 60% dei PFU generati ogni anno in Italia, gestisce mediamente ogni anno circa 200.000 tonnellate di PFU, l’equivalente in peso di circa 22 milioni di pneumatici per automobile.

In 10 anni di attività in Piemonte Ecopneus ha raccolto e recuperato oltre 90 mila tonnellate di Pneumatici Fuori Uso effettuando mediamente ogni anno circa 4.200 missioni di raccolta presso gommisti, stazioni di servizio e autofficine della Regione.

Risultati importanti che confermano la validità di un sistema che ha profuso un impegno unico nel panorama nazionale e che grazie al contributo di tutti gli attori coinvolti ha portato negli anni un beneficio concreto alla collettività e all’ambiente promuovendo con forza un sempre maggiore impiego della gomma riciclata in tante applicazioni utili per la vita quotidiana e favorendo lo sviluppo di una cultura del riciclo e della sostenibilità.

“Continueremo a fare innovazione dedicando grande attenzione alla ricerca e contribuendo allo sviluppo della cultura della sostenibilità attraverso attività di informazione e formazione, con lo scopo di massimizzare i benefici per la collettività derivanti dal recupero dei Pneumatici Fuori Uso” – ha dichiarato il Direttore Generale di Ecopneus Federico Dossena “Negli anni Ecopneus si è fortemente impegnata per lo sviluppo dei mercati di sbocco della gomma riciclata, un materiale elastico, resistente all’usura, agli agenti atmosferici e chimici, che se inserita in un circuito virtuoso come quello che abbiamo costruito può fare davvero la differenza e contribuire all’economia circolare di molti settori, dall’edilizia, all’industria, allo sport, alle infrastrutture”

 

Al livello nazionale dal 2011 ad oggi Ecopneus ha gestito 2.220.090 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso (come il peso di 20 super portaerei), 130 mila tonnellate in più rispetto agli obiettivi di legge (+6% in media ogni anno) ed effettuato oltre 700 mila missioni di raccolta presso circa 25 mila gommisti registrati su tutto il territorio nazionale, con un impegno straordinario per gli interventi negli stock storici e per il prelievo straordinario dei PFU abbandonati nei territori della Terra dei Fuochi, per un totale di 87 mila tonnellate di PFU prelevati.

Si consolida la collaborazione tra FlixBus e UGO

Per una mobilità accessibile e inclusiva. Anche Torino fra le città che beneficiano del sodalizio

 

  • OMS: anziani e disabili le categorie più colpite dall’isolamento durante la pandemia. FlixBus e UGO consolidano l’accordo per rendere le loro opportunità di viaggio ancora più confortevoli e favorire una maggiore inclusione
  • In 14 città, i passeggeri senior e con disabilità o mobilità ridotta che viaggiano con FlixBus potranno usufruire di un servizio di accompagnamento a cura di caregiver specializzati a un prezzo agevolato
  • I passeggeri di FlixBus che richiederanno il servizio di accompagnamento di UGO riceveranno anche un voucher per l’acquisto di un nuovo viaggio in autobus

 

Milano, 27 luglio 2021 – Si consolida la collaborazione tra FlixBus e UGO per continuare a garantire a chiunque la possibilità di spostarsi con facilità. In 14 città, le persone senior e con disabilità o mobilità ridotta che viaggiano con FlixBus potranno usufruire a un prezzo agevolato dei servizi di UGO per avere assistenza nella salita e nella discesa dagli autobus, negli spostamenti da e verso la fermata di partenza o arrivo, nella gestione dei bagagli e, in generale, in tutte quelle attività che per la persona possono risultare complesse, grazie al supporto di operatori caregiver specializzati e formati.

Grazie all’accordo fra l’operatore degli autobus verdi, leader nel settore per lo sviluppo di soluzioni innovative tese a migliorare l’esperienza di viaggio della comunità, e UGO, realtà di prestigio in campo sociale che si occupa di accompagnamento a valore aggiunto di persone anziane e persone disabili o comunque a mobilità ridotta, si rinnova così l’impegno congiunto per una mobilità più accessibile, nella direzione di una maggiore inclusione e di un maggiore benessere psicofisico delle categorie coinvolte.

Tale impegno appare tanto più cruciale alla luce dell’emergenza sanitaria in corso, che ha colpito in modo particolarmente duro anziani e portatori di disabilità, spesso costretti all’isolamento a casa per mancanza di accompagnatori e soggetti all’aggravamento del proprio stato di fragilità[1]. Se si considera che in Italia il 40% degli over 74 vive solo (per un totale di 2,5 milioni di persone a rischio, destinate a diventare 3,6 milioni nel 2045)[2] e che oltre 600.000 disabili vivono privi di aiuto[3], è facile comprendere la complessità del quadro e l’esigenza di contribuire ad abbattere tale condizione di isolamento.

Un recente report dell’ONU ha inoltre evidenziato come la mancanza di forme di mobilità accessibili sia ancora oggi in grado di rappresentare una vera e propria barriera all’inclusione sociale e al benessere delle persone disabili, ostacolando l’accesso anche a servizi di base come l’assistenza sanitaria. Anche in considerazione di questa disparità si riconferma l’importanza del sodalizio tra FlixBus e UGO.

Il servizio di affiancamento di UGO è disponibile a un prezzo agevolato per i passeggeri FlixBus in 14 città: Milano, Monza, Bergamo, Brescia, Varese, Torino, Genova, Firenze, Bologna, Padova, Roma, Foggia, Lecce e Catania. Per prenotarlo, è sufficiente acquistare il biglietto FlixBus e successivamente prenotare l’accompagnamento direttamente sul sito hellougo.com.

Grazie all’accordo tra FlixBus e UGO, i passeggeri che richiederanno il servizio di affiancamento riceveranno anche un voucher da utilizzare sull’acquisto di un nuovo viaggio in autobus.

«Da quando operiamo in Italia, il nostro impegno è stato focalizzato a garantire la possibilità di viaggiare a tutti. Fin da subito, abbiamo garantito il trasporto gratuito della carrozzina pieghevole nel vano bagagli o degli ausili per la deambulazione, e abbiamo assicurato il viaggio gratuito dell’accompagnatore per i disabili permanenti, garantendo a questi ultimi un supporto continuativo per l’intera durata del viaggio. Inoltre, nonostante la legislazione vigente in Italia non lo preveda, abbiamo dotato di pedane parte della nostra flotta, per consentire ai passeggeri con disabilità di viaggiare a bordo della propria sedia a rotelle, se questa è conforme a determinati standard di sicurezza», ha detto Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia. «Con il consolidamento del sodalizio con UGO e l’ampliamento delle città coperte dal suo servizio di accompagnamento, vogliamo potenziare l’esperienza di viaggio delle persone anziane, disabili o a mobilità ridotta che ci hanno scelto in questi anni e che continueranno a prediligerci per i loro spostamenti».

Maggiori informazioni per quanto riguarda il trasporto di persone disabili o con mobilità ridotta sulla rete FlixBus sono disponibili qui.

«La nostra missione è garantire a ogni individuo il supporto di cui ha bisogno per vivere in modo pieno, stimolante e autonomo. La partnership con FlixBus sin dagli inizi è nata da questi valori. Molte persone, per età o per condizioni di salute, convivono con limitazioni: le fragilità non devono essere motivo di blocco e isolamento, poiché con i giusti servizi di supporto possono essere colmate e superate. Oggi più che in ogni altro momento storico, la nostra attenzione si concentra su chi a causa della fragilità rischia un isolamento ancora più estremo e di non avere stimoli. Il viaggio, per motivi di svago e per ricongiungersi coi propri cari, è un momento prezioso, e con FlixBus vogliamo garantire un’esperienza sicura, serena e accessibile a tutti», ha detto Michela Conti, Co-founder di UGO.

 

 

A proposito di FlixBus

FlixBus è un giovane operatore europeo della mobilità. Dal 2013 offre un nuovo modo di viaggiare, comodo, green e adatto a tutte le tasche. Con una pianificazione intelligente della rete e una tecnologia superiore, FlixBus ha creato la rete di collegamenti in autobus intercity più estesa d’Europa, con oltre 400.000 collegamenti al giorno verso oltre 2.500 destinazioni in 37 Paesi.

Fondata e avviata in Germania, la start-up unisce esperienza e qualità lavorando a braccetto con le PMI del territorio. Dalle sedi di Milano, Monaco di Baviera, Berlino, Parigi, Zagabria, Stoccolma, Amsterdam, Aarhus, Praga, Budapest, Los Angeles, Madrid, Bucarest, Varsavia, Bruxelles, New York, Mosca, Kiev, Belgrado, Lisbona, Norimberga, Istanbul il team FlixBus è responsabile della pianificazione della rete, del servizio clienti, della gestione qualità, del marketing e delle vendite, oltre che dello sviluppo del business e tecnologico. Le aziende di autobus partner – spesso imprese familiari con alle spalle generazioni di successo – sono invece responsabili del servizio operativo e della flotta di autobus verdi, tutti dotati dei più alti standard di comfort e di sicurezza. In tal modo, innovazione, spirito imprenditoriale e un brand affermato della mobilità vanno a braccetto con l’esperienza e la qualità di un settore tradizionalmente popolato da PMI. Grazie a un modello di business unico a livello internazionale, a bordo degli autobus verdi di FlixBus hanno già viaggiato milioni di persone in tutta Europa, e sono stati creati migliaia di posti di lavoro nel settore.

www.flixbus.it/azienda

 

A proposito di UGO

UGO è il servizio di accompagnamento e affiancamento alla persona a 360° dedicato a utenti in età avanzata, con disabilità e fragilità, permanenti o temporanee. Nasce con l’obiettivo di conferire autonomia, garantire supporto nell’affrontare attività legate alla salute e in genere, fornire alle famiglie un aiuto concreto a livello organizzativo e psicologico. UGO è un operatore selezionato accuratamente e preparato per assumere il ruolo del “Personal Caregiver”: terapie, visite, commissioni, momenti di svago e ogni attività della vita quotidiana si svolgono con la presenza e sotto l’attenzione costante di un caregiver che si occupa fra le altre cose di mantenere il contatto con le persone di riferimento e la famiglia dell’utente. Nato a Milano e oggi presente in 15 città italiane, UGO collabora con primarie strutture sanitarie, aziende, enti istituzionali e partner sul territorio, con l’obiettivo di innovare il panorama dei servizi alla persona con una soluzione su misura, on-demand, digitale e sempre a portata di mano. Si può prenotare UGO sul sito www.hellougo.com. Per informazioni: 392 9967718.

Sviluppo industriale, Cirio e Appendino a Roma da Draghi

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Il presidente del Consiglio ha dato mandato al ministro Giorgetti di avviare un confronto costante e periodico sui progetti di sviluppo industriale del territorio

Un incontro positivo che guarda al futuro e alle specificità di Torino e del Piemonte, con la consapevolezza delle sue eccellenze ma anche delle sue criticità.È stato un confronto costruttivo quello che si è svolto questo pomeriggio a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e la sindaca di Torino Chiara Appendino, in rappresentanza di tutte le istituzioni del territorio, del mondo produttivo e industriale e dei sindacati dei lavoratori. Presente anche la vicepresidente del Senato, la piemontese Anna Rossomando.
Il Presidente e la Sindaca hanno consegnato al Premier un dossier che inquadra la situazione economica, produttiva e occupazionale del territorio, ma anche le sue eccellenze e progettualità per il futuro: automotive, elettrico, idrogeno, aerospazio e intelligenza artificiale.
“Ringraziamo il Premier per questo incontro per noi fondamentale e anche perché siamo la prima Regione e capoluogo d’Italia ad essere stati ricevuti per parlare del futuro industriale del nostro Paese – dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio -. Il presidente Draghi ha riconosciuto con noi la grande forza del Piemonte, che deriva non solo dal suo passato ma anche dal suo futuro, con la sua capacità manifatturiera, le sue Università. Sulla base di questo già a partire dalle prossime settimane insieme a lui e al ministro dello Sviluppo economico Giorgetti scriveremo le azioni da intraprendere per il futuro industriale di Torino e del Piemonte. Investire in Piemonte conviene, e abbiamo bisogno che il Governo creda in questo percorso e metta sul tavolo le risorse, riconoscendo le specificità di una Regione che merita di essere, come il Premier stesso ha riconosciuto, centrale nelle politiche di sviluppo dell’Italia. E il PNRR sarà un aiuto fondamentale, perché racchiude i progetti e le risorse per vincere la concorrenza di altre Regioni europee”.
Il premier Draghi ha dato mandato al ministro Giorgetti di avviare già nel mese di agosto i primi incontri per iniziare un confronto strategico e operativo con Torino e il Piemonte. Un territorio in cui l’automotive rappresenta il 40% della produzione nazionale con una presenza di imprese pari al 34% solo nel comparto della componentistica e il 22% dell’export nazionale del comparto dei mezzi di trasporto. Un settore, quello automobilistico, che in Piemonte comprende l’intera filiera, con una valenza occupazionale che conta oltre 70.000 persone.
“L’assegnazione a Termoli della Gigafactory Stellantis è stata la miccia per avviare un confronto con il Governo – sottolinea la sindaca di Torino Chiara Appendino -. Oggi abbiamo parlato del futuro del nostro territorio. Lavoriamo su dossier di eccellenze come automotive, aerospazio, idrogeno, intelligenza artificiale. Il premier Draghi si è dimostrato molto disponibile all’ascolto, e già nelle prossime settimane avremo un incontro con il ministro Giorgetti per le risorse del PNRR. Il nostro territorio sa fare rete e sa collaborare. Dal sindacato all’Unione Industriale a tutte le forze politiche: c’è tutto l’arco costituzionale, che giustamente chiede di essere al centro delle politiche industriali, perché abbiamo tutto quello che serve per contribuire alla ripresa del Paese”.

Crollo delle immatricolazioni di autobus in Piemonte: -30% nel 2020 Ma Torino regge

Torino segna solo -7,8%. L’elettrico è la seconda fonte di alimentazione nel trasporto persone. Nel capoluogo oltre il 40% dei mezzi appartiene alle categorie Euro 5 e 6. Trasporto merci, targhe giù del 19,5%

 

Tra chiusure, blocchi alla circolazione e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ed economica in atto, il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e persone su strada. Lo storico brand Continental  ha realizzato un Osservatorio sui macro trend del trasporto pesante con l’obiettivo di fornire una panoramica del settore sia a livello nazionale, sia a livello locale. Per capire quanto ha inciso la pandemia sullo sviluppo del comparto dei mezzi pesanti in Piemonte, l’Osservatorio ha analizzato i dati relativi alle nuove immatricolazioni, ai tipi di alimentazione, all’anzianità e alle categorie Euro* del parco circolante in Regione e nelle singole province.

 

Immatricolazioni trasporto persone: Piemonte -30%, Torino solo -7,8%

Nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci con oltre 16t sono state 19.616, il 14,2% in meno rispetto al 2019. Peggiora leggermente la situazione in Piemonte, regione che registra -23,5% e passa da 1.850 a 1.415 nuove targhe. Torino segna 595 nuove registrazioni e chiude il 2020 a -19,5%.

 

Nel trasporto persone, le immatricolazioni di autobus di oltre 3,5t in Italia sono passate da 4.935 del 2019 a 3.404 del 2020 (-31%). In questo caso il calo del Piemonte è in linea con la media nazionale e tocca il 30%, con 224 nuovi bus immatricolati. Tra le province, Torino fa registrare la diminuzione più lieve con 166 registrazioni e solo un -7,8%.

 

Alimentazione autobus: bene l’elettrico

Lo scorso anno, il parco circolante di autocarri merci in Italia ha raggiunto le 4.221.718 unità. La quasi totalità di questi sono alimentati a gasolio (91,6%); i rimanenti sono a benzina (4,6%), a metano (2,2%), a benzina e gas liquido (1,2%), ibridi ed elettrici (0,1% ognuno). Stesso schema in Piemonte: sul podio gasolio, benzina e metano (91,42%, 4,81% e 1,84%), mentre ibrido ed elettrico ben al di sotto dell’1% (0,14% e 0,10%). A Torino benzina e metano salgono a 5,3% e 3%, con ibrido ed elettrico entrambi allo 0,2%.

 

Il parco autobus nel nostro Paese registra nel 2020 99.883 unità. Anche in questo contesto la maggioranza dei mezzi in circolazione sono a gasolio (93,7%), seguiti però dal metano (4,8%). Sotto l’1% rimangono l’elettrico, il benzina, benzina e gas liquido e l’ibrido. Il gasolio regna anche in Piemonte (92,3%) seguito dal metano (5,7%). L’elettrico è la terza fonte di alimentazione e supera benzina e ibrido (1,2% vs 0,5% e 0,1%). Nel capoluogo salgono le quote di autobus a metano e a batteria (8,6% e 1,9%) e rimangono sotto l’1% quelli ibridi e a benzina (0,2% e 0,5%).

 

A Torino solo un autocarro su 9 ha più di 30 anni

La fascia di anzianità maggiormente rappresentata all’interno del parco circolante italiano di mezzi pesanti per il trasporto merci è quella da 10 a 15 anni (18,9%), seguita dai 15-20 anni (17,9%) e 20-30 anni (15,7%). Anche il Piemonte segue la stessa graduatoria con la preponderanza della fascia 10-15 anni che arriva al 20,4%. Il 12% del parco è sopra i 30 anni di età e il 20,6% sotto i 5.

A Torino la percentuale di autocarri di massimo 5 anni di età sale a 22,2%, e quella dei mezzi più anziani scende all’11,9%.

 

Considerando il parco autobus nel nostro Paese, emerge che quelli più recenti (da 0 a 5 anni) sono il 19,4% del totale, mentre quelli più vecchi, di oltre 20 anni, il 25,7%. Nella fascia intermedia da 5 a 20 anni, si colloca la maggior parte del parco circolante. In Regione l’incidenza della fascia più recente si abbassa al 18,1%, mentre quella dei veicoli più datati scende al 18,9%. Il distacco tra le due fasce è lieve anche nel capoluogo dove il 19,2% del parco è di massimo 5 anni e il 18,6% oltre i 20.

 

A Torino oltre il 40% di bus è Euro 5 o 6

Dall’analisi della categoria Euro dei mezzi pesanti per trasporto merci in circolazione a livello nazionale emerge un’importante presenza di veicoli molto recenti (Euro 5 ed Euro 6), che corrisponde al 31,8% del totale; ciò nonostante, quelli più vecchi (Euro 0, Euro 1 ed Euro 2) continuano a coprire una quota superiore (33,3%). Al contrario in Piemonte gli autocarri Euro 0,1 e 2 sono il 29,9%, al di sotto della quota di Euro 5 e 6 (33,3%). Anche a Torino le classi più inquinanti (28,9%) sono meno di quelle più giovani (34,8%).

 

In Italia la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 38,2%. Vi è però ancora in circolazione un’ampia quota di categorie più vecchie, ed Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 arrivano al 38,6% del totale. In Regione il 37,3% del parco è Euro 5 e 6 mentre le classi più inquinanti dalla 0 alla 2 si fermano al 23,8%. Percentuali simili a Torino dove le categorie 5 e 6 superano il 40% e quelle più obsolete che si stanziano al 24,6%.