ECONOMIA- Pagina 272

TEDxTorino BE KIND Da Luca Argentero a Luciano Violante, 13 speaker raccontano la gentilezza

20 febbraio 2022 | ore 14 |Lingotto Fiere Padiglione 1 – Torino

L’evento sarà anche in diretta streaming su www.tedxtorino.com

Torna il 20 Febbraio 2022 TEDxTorino, la conferenza TEDx più grande d’Italia, quella che tradizionalmente apre il calendario dell’anno.

Una grande arena, oltre 100 volontari, più di 1.000 spettatori, migliaia di collegamenti in streaming e 13 speaker per raccontare a tutti “le idee che meritano di essere diffuse”.

Il tema che guida l’evento è la gentilezza. BE KIND il titolo dell’evento: un invito ma allo stesso tempo un imperativo, il più bello che c’è.

Ci sono infinite sfumature di gentilezza e ciascuna di esse, in perfetto stile TED, può essere un’ispirazione.

A raccontare come la gentilezza sia la chiave del futuro 13 ospiti: dall’attore Luca Argentero al magistrato e politico Luciano Violante, passando per la giornalista e scrittrice Claudia De Lillo alias Elasti e la climate coach Stefania Giannuzzi, fino ad arrivare ad Alessandro Chiolerio e il suo progetto per dialogare con gli alberi.

Presentatrice di Be Kind Stefania Panighini, regista d’opera, autrice e docente di arti performative.

ELENCO SPEAKER TEDxTorino BE KIND

Luca Argentero – attore e fondatore di 1 Caffè Onlus.

Chiara Bocchio – Presidentessa dell’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco.

Edoardo Cavagnino – Presidente di Gelati PEPINO 1884.

Alessandro Chiolerio – Chief Commercial Officer di Cercaofficina.it.

Claudia De Lillo alias Elasti – giornalista e scrittrice.

Gino Gaspari – Scienziato e Ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Cristina Ghiringhello – Direttore di Confindustria Canavese e Direttore Generale di CIAC.

Stefania Giannuzzi – Urban Change Maker/Climate coach.

Silvia Gilotta – Ergonoma Founder di Adequat srl.

Davide Manico – coreografo e danzatore.

Giorgio Olmoti – storico dei linguaggi mediali e storyteller.

Andrea Bertaia Segato – CEO di ALBA Robot.

Luciano Violante – magistrato, professore e parlamentare, Presidente della Commissione Antimafia (1992-1994) e della Camera dei deputati (1996-2001).

 

Costo ingresso: 40,00 € (intero) – 25,00 € (ridotto under 26)

Diretta streaming su www.tedxtorino.com: 5 €

 

www.tedxtorino.com

Lievita il costo del pane. Anche le imprese del Piemonte in sofferenza

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Difficoltà per l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Persino produrre pane diventa insostenibile. Cosa siamo diventati?”.

 In Piemonte sono circa 1.800 le attività di panificazione che quotidianamente sfornano quintali di prodotto.

 

 

Lievita il costo del pane a causa del prezzo di produzione, dovuto ai rincari generalizzati di materie prime, energia e gas oltre che di farina e cereali.

Per questo se biove, rosette, baguette, pane a cassetta, senza dimenticare il pane ai cinque cereali o quello con le olive, costano sempre di più la colpa non è dei panificatori ma dell’esplosione dei costi.

 

L’allarme arriva dalle imprese dell’arte bianca di Confartigianato Imprese Piemonte, un settore ormai da molti anni messo sotto pressione dalla concorrenza dei semilavorati e dalle grandi produzioni per iper e supermercati.

 

Le nostre realtà della panificazione – evidenzia Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – sono preoccupate per la crescita dei prezzi di gas, energia, materie prime e materiali di imballaggio già in atto da alcuni mesi.  Dai calcoli effettuati da Confartigianato, rispetto al 2021, un molino che utilizza quasi 1,5 milioni di kWh/anno, potrebbe subire un aumento anche del 220%, passando da 131 a 420 mila euro di costi mentre un panificio, con un consumo medio di 150mila kwh, potrebbe subire un aumento anche del 145%, passando da quasi 21mila a oltre 51mila euro. Inoltre confrontando le fatture di acquisto di questo inizio anno con quelle dell’anno scorso, si nota come in media le farine di grano tenero per panificazione siano cresciute del 25% mentre la semola di grano duro del 60%”.

 

In Piemonte sono circa 1.800 le attività di panificazione che quotidianamente sfornano quintali di prodotto.

 

Divisi tra produzione e vendita, in ogni periodo dell’anno rappresentano una importante figura di riferimento per tutti i consumatori: la notte lavorando nei laboratori e la mattina vendendo il pane nei punti vendita.

 

Gli aumenti dei costi energetici aggiunti a quelli del grano e delle materie prime, però, solo in minima parte hanno determinato rincari sui prodotti al consumo che hanno continuano a registrare variazioni dei prezzi inferiori all’inflazione media e in linea all’inflazione alimentare.

 

“Le imprese – continua Felici non riuscendo ad assorbire i rincari, per coprire almeno il costo di produzione, sono costrette a intervenire sui prezzi del prodotto finito. Praticamente non avendo nessun margine, rischiano di soccombere”.

 

“Il settore non sa fin quando potrà resistere senza interventi di sostegno – conclude Felici – perché è difficilissimo recuperare tali costi essendo elevati e non ristorati. O le istituzioni danno un segnale con interventi di calmierazione e sgravi o molte aziende della panificazione rischiano di chiudere definitivamente e, come al solito, a prosperare sarà la grande distribuzione col suo ‘prodotto’ sfornato in quattro e quattr’otto”.

Viabilità e trasporti, in arrivo 135 milioni per quattro progetti “bandiera” del Piemonte

Semaforo verde dalla seduta preparatoria del Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile a quattro opere strategiche attese da anni dai cittadini piemontesi: si tratta della Novara-Vercelli, della Lombardore-Front,del terzo ponte sul Tanaro di Alba e della tangenziale Sud-Ovest di Asti.

Il valore complessivo è di 135 milioni di euro, che saranno finanziati tramite il Fondo Coesione e Sviluppo.

Particolarmente soddisfatti il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi: “È uno degli stanziamenti più rilevanti nella storia delle infrastrutture piemontesi, che dà il via ad opere sognate per anni e che oggi possono  diventare realtà. Viene premiato anche il metodo di lavoro impostato sin dal primo giorno del nostro mandato, che si basa sulla sinergia tra le Regione e il territorio. Accanto all’impegno che ci ha consentito di sbloccare le grandi infrastrutture come la Tav, l’Asti-Cuneo, il Terzo Valico e la Pedemontana, abbiamo voluto individuare insieme alle Province le 30 opere strategiche per la mobilità da sottoporre all’attenzione di Roma e, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, non ci siamo fermati continuando a sollecitare il Governo e i Ministeri sull’importanza di questi interventi. Questo via libera – hanno aggiunto – inizia a premiare il lavoro di tante persone che hanno dedicato professionalità ed energia a decine di riunioni, approfondimenti e discussioni per portare a casa questo risultato, che ci permette finalmente di dare una prospettiva ai tanti cittadini ed imprenditori che per troppo tempo hanno pagato il prezzo di questo gap sulle infrastrutture. Continueremo adesso a lavorare affinché tutte le opere necessarie al nostro territorio abbiano un futuro, perché il Piemonte lo merita”.

I finanziamenti, frutto di ai numerosi incontri con gli uffici del ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna e con quelli del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini, ammontano a 50 milioni per la superstrada Novara-Vercelli, a 25 milioni per la variante Lombardore-Front, a 20 milioni per il terzo ponte sul Tanaro ad Alba ed a 40 milioni per la tangenziale Sud-Ovest di Asti, per cui si dovrà definire lo studio di fattibilità ai fini del perfezionamento della concessione.

Consumatori, Polliotto (Unc): “Truffe assicurative, come affidarsi a operatori in regola”

I consigli della Presidente di Unc Piemonte per evitare spiacevoli raggiri fuori e dentro il web.

Nel 2021 l’Ivass ha scoperto 219 siti irregolari che distribuivano polizze assicurative false. “Un numero più che considerevole, reso ancor più significativo dal fatto che non corrisponde ai siti chiusi ma ai siti irregolari individuati, e questo perché all’Ivass non è ancora stato dato un potere autonomo di oscurare e chiudere i siti fake senza dover ricorrere alla Magistratura”. Lo rileva l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente dal 2010 del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la prima è più antica associazione consumeristica italiana.

Ecco dunque una serie di utili suggerimenti per destreggiarsi al meglio, e in maggior sicurezza, nella ricerca della migliore offerta assicurativa automobilistica per le proprie esigenze: Controllare, prima del pagamento del premio – prosegue la Presidente di Unc Piemonte – che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati, consultando sul sito www.ivass.it. Verificare gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia. E’ bene consultare anche il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea come pure l’elenco degli avvisi relativi ai Casi di contraffazioneSocietà non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione”.

Per poi riprendere: “E’ altresì bene sapere che i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari, così come i pagamenti a persone o società, non iscritte negli elenchi sopra indicati. Mentre, per quanto concerne le cautele sul web, i siti internet o i profili social degli intermediari italiani che svolgono attività on-line devono sempre indicare: i dati identificativi dell’intermediario; l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata; il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’Ivass. I siti o i profili Facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni sopra riportate non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa ed espongono il consumatore al rischio di stipulare polizze contraffatte”, conclude il noto legale.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Giachino: con la difesa dell’auto difendiamo il lavoro e le aziende di oggi

”Con la TAV abbiamo difeso il Futuro di Torino e del Piemonte”

Chi l’avrebbe detto di vedere per i corsi alberati di TORINO un Manifesto a difesa del settore auto?
Eppure con l’auto elettrica , che ha la metà dei componenti dell’auto tradizionale, rischiamo di perdere tante aziende dell’indotto e quasi 100.000 posti di lavoro.
In questa situazione i 67 parlamentari lautamente pagati 13-14.000 euro al mese durante la discussione della Legge fondamentale nella quale ci sono tutti gli interventi dello Stato nel 2022 si sono dimenticati il settore dell’auto .
Ma il manifesto non arriva neanche dal sindacato ma…..da un politico che non ha paura di mettere la faccia sui problemi più importanti del territorio.
MINO GIACHINO
Si Tav Sì Lavoro

Tutela minori in Piemonte. Il lavoro degli operatori sociali

 Attinà, Presidente Ordine Assistenti Sociali del Piemonte: “I dati dicono che l’impegno degli operatori sociali ha permesso il raggiungimento di importanti risultati.”

E’ in discussione in questi giorni il Disegno di Legge Regionale “Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti”. Molte le voci autorevoli di esperti, professionisti, rappresentanti della società civile e dell’associazionismo che avanzano forti perplessità sulla norma. Da due anni è attivo anche un comitato denominato “Zero Allontanamento Zero” al quale aderisce anche l’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte.

Antonio Attinà, Presidente dell’Ordine afferma: “abbiamo aderito al Comitato Zero Allontanamento Zero nel febbraio del 2020 dopo che si è costituito a seguito di momenti di confronto e dibattito sul disegno di legge. Insieme ad altri ordini professionali, associazioni, docenti universitari, forze sindacali e liberi cittadini abbiamo voluto portare l’attenzione sulle criticità della proposta normativa. Le valutazioni dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte rispetto a questo disegno di legge sono note e ampiamente argomentate nella documentazione depositata presso la IV Commissione del Consiglio Regionale dove siamo stati auditi.”

Attinà pone, inoltre, l’attenzione sull’operato dei servizi piemontesi nell’ambito della tutela minorile: I dati di cui dispone la Regione Piemonte, elaborati dalla Prof. P. Ricchiardi, rispetto agli interventi di protezione dei minori, attestano un impegno significativo degli operatori sociali piemontesi. La percentuale di minori seguita a casa, in comunità con un genitore, presso i parenti è pari al 97,3% rispetto al totale di quelli in carico ai servizi sociali. Si riesce, in questo modo, ad offrire un supporto ad oltre 55.000 minori senza allontanarli dai propri familiari. Si attesta invece al 2,7% la porzione di minori effettivamente inseriti in protezione al di fuori della cerchia familiare e di questi circa metà in famiglia affidataria. Il Piemonte si è infatti da sempre distinto per una cultura dell’accoglienza, che lo colloca secondo in Italia per affidi familiari (Istituto degli Innocenti, 2019), testimoniando il grande impegno anche degli operatori sociali nella promozione dell’affido, selezione, formazione e affiancamento delle famiglie. E’ questo impegno che ci sembra importante evidenziare poiché ha permesso il raggiungimento di notevoli risultati in termini di sostegno alle famiglie e ai minori del territorio regionale”.

 

Non piove più. Gli ultimi inverni in Piemonte tra i più secchi da decenni

Il mese di gennaio appena trascorso è stato il quarto gennaio più secco degli ultimi sessantacinque anni e il secondo più caldo, con un’anomalia di temperatura compresa fra +1 e +3 C° rispetto al clima del periodo 1991-2020. Allo stato attuale non si registrano precipitazioni all’orizzonte nei prossimi giorni e il Piemonte deve fare i conti con una siccità diffusa su tutto il territorio regionale.

Questi alcuni dei dati salienti illustrati dal direttore dell’Arpa Angelo Robotto, ascoltato in Commissione Ambiente, presieduta da Angelo Dago.

Significativi i numeri emersi: le precipitazioni nel mese di gennaio 2022 ammontano a 4,8 mm medi su tutto il bacino piemontese con un deficit tra il 90% e il 95%, mentre sono sessantotto i giorni trascorsi dall’ultima volta che la nostra regione ha visto cadere qualche millimetro in più di pioggia, ovvero l’ 8 dicembre 2021.

La situazione del periodo è complessa ma non la peggiore in termini di anomalia di precipitazione: si colloca infatti al dodicesimo posto come periodo secco (pioggia sul Piemonte < 5 mm) più lungo negli ultimi sessantacinque anni, mentre l’inverno 2021-2022 al momento è al terzo posto nello stesso periodo considerato.

Un altro dato importante riguarda le riserve di neve, ovvero la stima del quantitativo di acqua immagazzinato nel manto nevoso. A fronte di un quantitativo medio del periodo di circa 1700 milioni di metri/cubi oggi si stimano, sul bacino del Po chiuso alla confluenza col Ticino, poco più di 614 milioni di metri/cubi di acqua, con un deficit quindi di circa il 64%.

Anche la portata media mensile d’acqua di alcuni bacini registra alcuni scarti significativi rispetto al valore medio mensile storico: ad esempio la portata media mensile di gennaio 2022 alla sezione di chiusura del Po piemontese (stazione di Isola S. Antonio), pari a circa 169 mc/s risulta al terzo posto tra le più basse dopo il gennaio 2002 e 2016 dove era stata di circa 130 mc/s.

Quanto al volume invasato nel Lago Maggiore, è inferiore ai 100 milioni di metri/cubi, circa un terzo del valore medio per il periodo, mentre quello relativo agli invasi regionali nel mese di gennaio è stimabile in circa 133 milioni di metri/cubi, pari al 34% circa della capacità massima teorica complessiva e rappresenta uno scarto negativo di – 35% rispetto alla media.

Al termine della presentazione sono intervenuti con alcune domande i consiglieri Marco Grimaldi (Luv), che fra i vari temi ha sottolineato la necessità di un confronto fra Regione, Arpa, sindaci e prefetti per garantire la tempestività nella gestione della situazione, Sean Sacco (M5s) sulla situazione delle falde idriche e la previsione di interventi sugli scarichi industriali, Alberto Avetta (Pd) sulle conseguenze della siccità su agricoltura e qualità dell’aria.

I consiglieri Valter Marin e Paolo Demarchi (Lega) hanno richiamato l’attenzione sulle problematiche che si verificheranno a breve per l’irrigazione in agricoltura e sulla necessità di valutare un piano di invasi per affrontare queste esigenze, mentre Sarah Disabato (M5s) ha chiesto se esistano dati in merito al danno prodotto dalla siccità sulla biodiversità dei sistemi fluviali e lacustri.

Robotto ha ribadito che per quanto i dati evidenzino anomalie significative da monitorare “non siamo ancora in stato di emergenza”. Il direttore Arpa ha precisato infatti che l’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel distretto idrografico del Po ha delineato per il distretto del Po uno scenario di severità idrica bassa (gialla) e di severità media (arancione) per l’intero territorio piemontese. “Sull’approvvigionamento idropotabile siamo ancora lontani da particolari criticità, anche se è bene prepararsi ad affrontare un quadro complesso. A questo scopo a breve l’Osservatorio sarà riconvocato”. Dallo scorso lunedì Arpa ha intensificato l’emissione dei suoi bollettini con un aggiornamento settimanale del monitoraggio degli afflussi e dei deflussi e delle previsioni di precipitazione.

In chiusura di seduta il presidente Dago ha riconosciuto come le ripercussioni della siccità perdurante su agricoltura e ambiente dovranno essere affrontate a breve con gli assessori competenti per materia in una commissione congiunta.

Il futuro delle professioni contabili passa dalla digitalizzazione

Dall’Università di Torino un Osservatorio permanente

Il Dipartimento di Management dell’Università di Torino presenta i dati della ricerca sul ricorso alla tecnologia negli studi professionali e avverte: è indispensabile che cresca la cultura e l’impiego della digitalizzazione, del ricorso a strumenti di intelligenza artificiale, per automatizzare lavori operativi e ripetitivi, e all’uso di sistemi di sicurezza come la blockchain.

La ricerca resterà aperta alla raccolta di ulteriori dati che saranno elaborati trimestralmente.

 

Digitalizzazione nelle professioni contabili? L’inserimento di nuove tecnologie è un passo indispensabile per rendere più efficiente il lavoro. In Italia, infatti, ci sono 4 milioni di imprese e circa 110 mila commercialisti che le assistono, uno squilibrio che il ricorso a soluzioni tecnologiche può temperare. A segnalare l’impellente necessità di sviluppare maggiore apertura verso la digitalizzazione è la ricerca condotta dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino, guidato da Paolo Biancone e Silvana Secinaro. Dallo studio emerge il quadro di una professione sempre più fragile, che necessita di nuova linfa, che ha bisogno di evolversi e investire in innovazione per essere competitiva e offrire un servizio più orientato alla consulenza, capace di fornire informazioni decisive per scelte aziendali strategiche.

L’analisi si propone di proseguire nel tempo instaurando un meccanismo di conoscenza che possa accompagnare verso lo sviluppo di nuove applicazioni. Il questionario resta quindi compilabile online al link: https://www.management.unito.it/do/forms.pl/FillOut?_id=3zzo;referer=%2fdo%2fforms%2epl%2fSearch.

I dati saranno elaborati trimestralmente.

La ricerca fin qui condotta, realizzata in 50 giorni, tra novembre e dicembre 2021, conferma l’apprezzamento degli studi italiani per il ruolo innovativo della fatturazione elettronica nel formato XML che ha ulteriormente aperto la strada alla contabilizzazione massiva e automatizzata. Tra le funzioni più gradite c’è l’integrazione all’interno dei software delle aree contabili, fiscali e del bilancio e la redazione automatica della nota integrativa. Tuttavia, nella maggior parte degli studi, la contabilizzazione delle fatture viene eseguita attraverso la lettura dei dati per riga, operazione che potrebbe esser resa più semplice, veloce e sicura con sistemi automatici. Resta poi marginale l’analisi dei dati, argomento basilare per l’evoluzione della professione in senso consulenziale.

Il 96% degli intervistati riconosce il collegamento positivo tra investimenti ed efficienza. Quindi, cosa li frena? «C’è una insidiosa rigidità, una tendenza a restare legati a forme di lavoro tradizionali per quanto siano proprio queste a schiacciare lo sviluppo della professione e a creare situazioni di burn-out, anche drammatiche – spiega Paolo Biancone –. A questo si somma la difficoltà a orientarsi nella varietà di offerte, nella scelta della soluzione più idonea alle proprie esigenze. D’altronde la digitalizzazione è sempre più diffusa in innumerevoli campi: contabilità e bilancio non possono fare eccezione. Per questo portiamo avanti un programma di diffusione della cultura della digitalizzazione e dell’impiego dell’Intelligenza Artificiale».

Insomma, come spesso accade, il cambiamento è accompagnato da scetticismo, «ma da studiosi siamo certi di trovarci di fronte a un nuovo inizio, che risponde ai sentimenti più comuni rilevati dalla nostra ricerca, percepibili nelle giornate lavorative: la confusione, anche a causa di un legislatore sin troppo produttivo, e la frustrazione da ripetizione di attività». Quali sono le strade da percorrere? Occorre che gli studi professionali si avvalgano di sistemi che consentano la contabilizzazione veloce e massiva, di software capaci di apprendere. «Parliamo di robotizzazione e intelligenza artificiale, applicazioni in tema di elaborazione dati, come il software PowerBi, in grado di proporre i mastri contabili in fase di registrazione fatture – precisa Biancone Inoltre va introdotto l’uso della blockchain che, sebbene molto studiata a livello di letteratura scientifica dai ricercatori internazionali, nella pratica non trova conoscenza diffusa».

Lo stimolo all’innovazione tecnologica nella gestione economico finanziaria è un caposaldo del Dipartimento di Management torinese.  «Nella contabilità l’intelligenza artificiale può giocare un ruolo previsionale di fondamentale importanza e apportare miglioramenti alla qualità della vita dei lavoratori, dei sistemi produttivi gestionali e di governance» dichiara ancora il professore.  Non a caso su stimolo del gruppo di ricerca è nata l’Associazione Tecnologie per l’accountinghttps://www.txaccounting.org/, che riunisce docenti e ricercatori di tutta Italia sul tema delle tecnologie emergenti e dell’economia aziendale, ideata per favorire l’accesso alle tecnologie nei processi amministrativi del settore privato, pubblico, terzo settore e organizzazioni ibride.

  • Paolo Biancone, professore ordinario di Economia Aziendale e Finanza e presidente del Corso di Studi in professioni contabili dell’Università di Torino
  • Silvana Secinaro, professoressa Associata del Dipartimento di Management e Delegata Orientamento-Tutorato-Placement per la Scuola di Management ed Economia.


 Alcuni dati emersi dalla ricerca

  • Funzioni dei software utilizzati

o   78% pensa di non conoscere tutte le funzionalità

o   22% ha la sensazione di conoscerle tutte

  • Gli utilizzatori dei software di contabilità e bilancio si aspettano

o   47% maggiore attività informativa da parte delle software house

o   35% auto-formazione su documentazione e tutorial

o   18% maggiore attività informativa da parte del concessionario/agente

  • Per il futuro:

o   74% dichiara di voler applicare l’intelligenza artificiale

o   il 61% dichiara di voler applicare la blockchain

o    il 47% si aspetta nuove attività di formazione da parte delle software house.

Scadenze fiscali di febbraio 2022, ecco il riepilogo

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Come ogni mese, l’Agenzia delle Entrate riassume le scadenze fiscali sul proprio sito ufficiale. Ecco quali sono quelle relative a febbraio 2022, dai benefici del Superbonus all’Iva: tutte le voci più importanti e le tempistiche relative.
Entro il 15 febbraio si deve procedere con l’emissione e la registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente (gennaio 2022) e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti tra i quali è effettuata l’operazione.
Nella stessa data è prevista l’emissione e la registrazione delle fatture riferite alle prestazioni di servizi individuabili attraverso idonea documentazione effettuate nel mese solare precedente (gennaio 2022).
Il 16 febbraio sono previsti la liquidazione e il versamento dell’Iva relativa al mese precedente (gennaio 2022): è possibile effettuare il pagamento attraverso il Modello F24 con modalità telematiche, direttamente oppure tramite intermediario.
Sempre il 16 febbraio, i datori di lavori sono tenuti al versamento delle ritenute Irpef sui redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente (gennaio 2022). Inoltre, devono occuparsi del versamento delle ritenute effettuate sui redditi da lavoro autonomo corrisposti nel mese di dicembre 2021.
Nello stesso giorno, mercoledì 16 febbraio, si dovrà adempiere a tutti i versamenti dell’imposta sulle transazioni finanziarie, istituita dalla legge 228/2012 e dovuta sulle operazioni su strumenti finanziari derivati e su valori mobiliari effettuate nel mese precedente (gennaio 2022).
Di seguito invece quelle cui adempiere al 28 del mese: Ecco le principali: pagamento, in unica soluzione, dell’imposta di bollo relativa alle fatture elettroniche emesse nel quarto trimestre dell’anno 2021 (ottobre, novembre e dicembre).
È possibile pagare sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate; primo versamento del 2022 per chi ha aderito al piano di rateizzazione previsto dal decreto Rottamazione ter: per mantenere il beneficio è necessario saldare la rata entro il 28 febbraio, anche se sono comunque ammessi 5 giorni di tolleranza; chi è titolare di una partita IVA a regime forfettario, e solo chi è iscritto alle categorie INPS di artigiani e commercianti, può richiedere la riduzione contributiva del 35%.
La domanda può essere presentata tramite l’apposita funzione nel cassetto contributivo.

 

OGR Torino presenta NextEdu

OGR Torino presenta NextEdu, l’innovativo programma europeo di accelerazione per le startup del mondo EduTech. L’obiettivo è sviluppare prodotti, servizi e tecnologie all’avanguardia per la didattica e la formazione ad ampio raggio, rivolta a tutte le fasce di età in diversi ambiti: studenti sin dai primi anni di scuola fino all’università, professionisti, dipendenti e clienti delle aziende, cittadini.

 

Grazie all’utilizzo dei big data e alle analisi predittive degli algoritmi di intelligenza artificiale, gli strumenti EduTech svolgeranno un ruolo sempre più importante nella valutazione e nel miglioramento delle prestazioni lavorative, nell’online learning e nello skill development e upskilling delle persone, favorendo lo sviluppo di applicazioni su misura in base alle capacità e alla velocità di apprendimento di ogni singolo individuo.

 

L’EduTech è la nuova frontiera della formazione del capitale umano, da sempre al centro della mission di Fondazione CRT, che oggi rilancia il proprio investimento in questo ambito strategico per il presente e il futuro della next generation – dichiara Massimo Lapucci, CEO di OGR Torino e Segretario Generale di Fondazione CRT -. L’innovativo programma in partenza oggi grazie alla collaborazione tra OGR Torino, xEdu e Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, è una risposta concreta a una delle principali sfide della contemporaneità: fare leva sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale, della realtà virtuale e, più in generale, delle tecnologie digitali, per ottimizzare i processi di knowledge transfer e garantire un accesso equo e inclusivo alla ‘good education’, in linea con un obiettivo fondamentale dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite“.

 

NextEdu nasce dall’alleanza tra OGR Torino, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e xEdu, il più importante acceleratore europeo del settore con sede ad Helsinki, in Finlandia, e attivo dal 2016, e si rivolge a startup italiane ed europee interessate a sviluppare la propria idea di business in Italia, puntando complessivamente a 10 start up ogni anno, che offrano soluzioni digitali, programmi innovativi e tecnologie all’avanguardia per la didattica e la formazione digitale dedicata a tutte le fasce d’età, dai bambini agli adulti, dalla scuola al mondo del lavoro, fino alla formazione continua.

 

La dimensione globale del mercato dell’EduTech è stata valutata 89,49 miliardi di dollari nel 2020 e si prevede di assistere a un tasso di crescita annuale composto del 19,9% dal 2021 al 2028. Le soluzioni tecnologiche applicate alla formazione scientifica e professionale si evolveranno infatti nelle previsioni in linea con i progressi emersi nell’ambito dell’Internet of Things (IoT), dell’intelligenza artificiale (AI), della realtà aumentata (AR) e della realtà virtuale (VR), e contribuiranno significativamente alla crescita del mercato. L’integrazione di AR e VR nelle soluzioni EduTech aiuterà a offrire un’esperienza interattiva a studenti e corporate nei processi di knowledge transfer.

 

Il programma si svolgerà in OGR Tech da maggio a ottobre 2022 con il supporto operativo di xEdu, che accompagnerà le startup dallo sviluppo all’ingresso nel mercato, fino all’internazionalizzazione delle soluzioni di apprendimento con impatto in ambito scolastico, pedagogico e professionale. Un altro importante tassello per l’ecosistema di OGR Torino che aggiunge al suo network un ulteriore attore e fattore di unicità.

 

Da oggi fino al 18 marzo 2022, le startup di tutta Europa potranno inviare la propria candidatura per partecipare al programma – www.xedu.co/apply