ECONOMIA- Pagina 261

Torino tra storia e futuro secondo Ucid

Conferenza promossa dall’UCID di Torino alla scoperta della città in ambiti storico artistico per stimolare nuove prospettive di sviluppo urbano, sociale e di inclusione

Sono riprese le conferenze in presenza, il 4 ottobre scorso,promosse dall’UCID di Torino ( Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), con l’appuntamento dedicato all’approfondimento della conoscenza di Torino, attraverso la stimolante esposizione del socio e past President Gian Carlo Picco.

 

“La mia conferenza  – ha spiegato Gian Carlo Picco – ha voluto stimolare e migliorare la conoscenza della città in cui viviamo. Come ha ben affermato lo scrittore di respiro mitteleuropeo Claudio Magris “la vita può essere compresa solo guardando indietro, anche se deve essere vissuta guardando avanti, ossia verso qualcosa che ancora non esiste”.

“Non sono uno storico di professione – precisa il past President Gian Carlo Picco – ma un ricercatore di senso in merito a ciò che mi circonda, in questo caso Torino. Ho scelto di narrare la storia ancorandola a alcune date e passaggi fondamentali, quali la costruzione di edifici e la creazione di manufatti, che potessero ricostruirne la memoria. Sono, infatti, assolutamente convinto che il futuro nasca dal presente e dal passato, soprattutto quello prossimo. Conoscere la storia di Torino fino alla fine del Settecento risulta molto interessante,  ma il fulcro della mia ricerca, il fil rouge che l’ha guidata riguarda, in particolare, l’Ottocento e, dopo la perdita del ruolo di capitale d’Italia, il nuovo volto che Torino ha assunto grazie all’industrializzazione. È,  secondo me, questa la storia che aiuta a cogliere le direzioni verso cui ci si deve orientare per affrontare il futuro. Realizzare le condizioni perché a Torino vi siano opportunità di lavoro  rappresenta un fattore essenziale per il futuro della città. Senza lavoro sono a rischio la cittadinanza, la convivenza e l’inclusione sociale”.

La conferenza ha condotto i presenti attraverso un interessante excursus che è  partito dalle origini del nome della città, di derivazione celtica, per soffermarsi sulla data del 30 gennaio a.C, quando veniva fondata la città da parte dei Taurini. Un esame molto puntuale ha poi riguardato la descrizione della struttura originaria del capoluogo subalpino, con la presenza del Cardo decumano, della Porta Decumana e di quella Marmorea; della successiva Cittadella, progettata negli anni 1564/1570, a pianta ottagonale, da Francesco Tagliapietra, detto anche il Paciotto di Urbino. Date fondamentali ricordate da Gian Carlo Picco  sono state quelle del miracolo eucaristico di Torino, avvenuto il 6 giugno 1453; della battaglia di San Quintino, del 10 agosto 1557, che rappresenta la seconda nascita di Torino, e dell’assedio di Torino del 1706.

Un excursus altrettanto interessante ha riguardato la progressiva nascita di edifici che hanno segnato la storia di Torino, quali Palazzo Reale, Palazzo Madama, il castello del Valentino nel 1620, l’ampliamento dell’Ospizio di Carità,  l’edificazione dei primi quartieri militari in via del Carmine e la nascita di piazza Surina (nome originario per piazza Savoia) e, nel 1731, la nascita della Real Basilica di Superga. Dopo gli anni di fermento che portarono all’edificazione, nel 1718/21, della facciata di palazzo Madama e di piazza delle Erbe, nome originario di piazza Palazzo di Città, nascevano a Torino uno dei più importanti arsenali militari e la Scuola per Ufficiali, un centro di eccellenza di formazione dell’esercito e, a fine Settecento, su disegno del Guarini, abate dell’Ordine dei Teatini, l’Accademia delle Scienze.

Nel delineare la storia ottocentesca di Torino il past President Gian Carlo Picco ha ricordato il ruolo centrale rivestito da re Carlo Alberto e la sua concessione dello Statuto, il 4 marzo 1848, l’importanza dei Santi sociali della Chiesa, la nascita di alcuni borghi cittadini, quali il Borgo Nuovo, San Salvario, Vanchiglia, Borgo Po, Borgo San Donato, e l’edificazione della prima linea ferroviaria per Genova, atta a trasportare il carbone a Torino. All’inizio del Novecento nascevano le aziende municipalizzate dell’ATM, nel 1906, dell’AEM nel 1907 e, successivamente, dell’AAM. Un’attenzione particolare è stata poi riservata all’Esposizione generale Italiana, tenutasi al Valentino nel 1884, alla fondazione della Fiat nel 1899 e alla nascita di ben tredici piccole aziende automobilistiche presenti in Borgo San Paolo. Infine il relatore ha sottolineato il ruolo incisivo assunto a Torino dalla Terza Esposizione Universale di Arte decorativa e moderna, che avrebbe introdotto nel capoluogo subalpina il gusto per l’art nouveau, il liberty e lo stile floreale; quello dell’edilizia  popolare, che ha condotto alla nascita della Società Torinese per l’Edilizia popolare e alla costruzione di nuovi modelli abitativi, tra cui quello progettato dall’ingegner Fenoglio in via Marco Polo, poco prima della nascita, nel 1906, del Politecnico di Torino e, nel 1911, dell’organizzazione dell’Esposizione Internazionale dell’Industria e del Lavoro.

Mara Martellotta

L’industria tessile a Chieri e in Piemonte nel Novecento

Sabato 9 ottobre 2021 – ore 15.00 Museo del Tessile di Chieri Porta del Tessile – Via Santa Chiara 5

 

Conferenza e proiezione del documentario “Il patto della montagna”

Sabato 9 ottobre, alle ore 15.00, al Museo del Tessile di Chieri (Sala della Porta del Tessile, via Santa Chiara 5) si svolgerà un incontro dedicato al tessile in Piemonte nel Novecento, quale motore di sviluppo urbano, ma anche propulsore di sviluppo di una società civile più equa e solidale, oltre che creativa e produttiva.

Introdotto da Melanie ZEFFERINO, Presidente della Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile nonché curatrice del ciclo di eventi, lo storico dell’architettura Filippo MORGANTINI terrà una relazione su «Industria tessile e sviluppo urbano a Chieri tra Ottocento e Primo Novecento»epoca in cui il polo industriale chierese si poneva all’avanguardia anche per l’impiego di nuovi materiali.

Seguirà una breve presentazione di Sara CONFORTI, artista e ricercatrice di moda sostenibile, ad introduzione del film documentario «Il patto della montagna» (regia di Manuele Cecconello e Maurizio Pellegrini, 2017).

Realizzata con il contributo della Direzione Generale per il Cinema del Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo (MIBACT), Film Commission Torino Piemonte, Jean Vigo Italia (Roma) e VideoAstolfoSullaLuna (Biella), questa produzione cinematografica svela l’intreccio fra imprenditori, operai e partigiani che si accordarono per mantenere attiva la produzione tessile industriale nel contesto biellese e migliorare le condizioni di lavoro affermando la parità retributiva nel pieno della seconda guerra mondiale, al tempo della Resistenza.

Si tratta di una ricostruzione storica che, alla luce delle crisi acuitesi nel nuovo millennio, può essere vista come un monito a riscoprire il patto sociale per virare verso un futuro maggiormente improntato a valori di equità, senso civico e condivisione del bene comune nell’interesse della collettività stessa e della sua industria creativa (il trailer su: www.ilpattodellamontagna.com).

Biglietto: 3 euro (evento e museo)

Prenotazione obbligatoriaprenotazioni@fmtessilchieri.org

I visitatori devono essere in possesso di green pass, da esibire all’ingresso,

e indossare la mascherina in ottemperanza delle norme di sicurezza in vigore

L’evento fa parte del ciclo di conferenze «ARS ET INDUSTRIA»organizzato dalla Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile con il patrocinio del Comune di Chieri, della Città Metropolitana di Torino, della Regione Piemonte, e il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando CivICA-progetti di cultura e innovazione civica.

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO

   Centro Studi – Archivio Storico e Biblioteca

   Via Giovanni Demaria 10, Chieri

   Lunedì-Venerdì: 9:30 alle 12:30 | Sabato: 14:00-18:00

   Esposizione permanente

   Via Santa Chiara 11A, Chieri

   Martedì, Mercoledì e Venerdì: 9:30-12:30

   Sabato: 14:00-18:00 | Domenica su prenotazione: 10:00-12:00

   Sala della “Porta del Tessile”

   Via Santa Chiara 5, Chieri

   Apertura in occasione di eventi e mostre temporanee

    Laboratori, Orto Botanico e Uffici

  Informazioni: prenotazioni@fmtessilchieri.org    +39 329 4780542

Edilizia-Superbonus 110%: Piemonte al decimo posto con 370 milioni ammessi a detrazione

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Ci allarma l’incertezza sui bonus casa: cancellarli o ridurli sarebbe un colpo durissimo alla ripresa del settore”

 

2.369 edifici, 369,9 milioni di euro di investimenti ammessi a detrazione. Sono i numeri del Piemonte del Superbonus 110%, resi noti dall’ultimo report dell’Enea e del ministero per la Transizione ecologica, aggiornato al 31 agosto 2021 che posizionano il Piemonte solo al decimo posto della classifica regionale.

 

A livello nazionale, le asseverazioni interessate all’incentivo sono 37.128, il totale del investimenti ammessi a detrazione ammonta a 5,685 miliardi di euro, mentre quelli relativi a lavori conclusi ammessi a detrazione sono pari a 3,9 miliardi circa. Dati che sono raddoppiati (+95%) in meno di 5 mesi.

 

“La spinta dei bonus è indiscutibile – sottolinea Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – ma non mancano le criticità. La prima è sui tempi. Bene la proroga del superbonus al 2023 decisa in Consiglio dei Ministri ma è il complesso dei bonus/detrazioni (facciate, ecobonus, sismabonus e ristrutturazioni) che vanno fatti diventare strutturali. Se così non fosse, il rischio è che tutto questo si riduca a un fuoco di paglia, deleterio per le nostre imprese e inutile per la ripresa del settore. Non dimentichiamo poi il problema del rincaro dei prezzi delle materie prime. Nei lavori pubblici abbiamo ottenuto una revisione dei prezzi dell’8% per le lavorazioni che rientrano nel rincaro, ma l’ambito privato resta escluso da questo piccolo beneficio”.

 

“I ponteggi e le materie prime scarseggiano– commenta Enzo Tanino, Presidente di Confartigianato edilizia del Piemonte – e i loro prezzi sono alle stelle. I rincari sono arrivati a toccare in alcuni casi anche oltre il 100%. In particolare, a giugno 2021, i costi delle commodities non energetiche risultano in crescita del 39,1% su base annua, mentre le attese sui prezzi delle costruzioni ad agosto 2021 balzano ai massimi da settembre del 2004. L’attività di quasi un’impresa su dieci è ostacolata proprio dalla difficoltà di reperimento delle materie prime. A tutto ciò si aggiunge il nodo della manodopera: mancano le figure professionali specializzate. Senza la forza lavoro adeguata e con tutto il personale già impiegato in altri incarichi, per le nostre imprese è impossibile accettare nuove commesse”.

 

La difficoltà di reperimento del personale, a livello nazionale, ad agosto 2021 arriva al 44,5% delle entrate di operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, oltre nove punti superiore al 35,3% di un anno prima e risultando ampiamente superiore al 39,7% della media degli operai specializzati.

 

“Occorre – osserva Tanino – fare un ragionamento insieme agli enti di formazione. Non solo in termini di numero e di adeguatezza dei corsi, ma anche per lavorare sotto l’aspetto culturale: il mestiere artigiano deve essere più valorizzato tra i giovani e le famiglie”.

 

Ci sta allarmando – conclude Felici – l’incertezza legata al futuro dei bonus casa, che rappresenta il vero volano per il rilancio dell’edilizia. Non vorremo che questa incertezza fosse legata al pensiero di cancellare gli incentivi perché come Confartigianato ci batteremo non solo per la loro proroga ma anche perché questi possano diventare strutturali. Sono queste le vere leve che sostengono le imprese e invitano le famiglie agli investimenti. Una loro eventuale cancellazione o riduzione, oltre a essere un vero autogol, porrebbe seri problemi per la ripresa del settore che, solo in questo ultimo periodo, sta rivedendo la luce”.

 

 

Orientamento professionale itinerante con Comau

Comau e la rete di imprese Asse 4, con la collaborazione delle società Skills4U e Reti S.p.A e con il supporto dell’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa (INDIRE) e della Rete ITS Italy, hanno realizzato “e.DO Roadshow 2021”, un progetto didattico itinerante per l’orientamento professionale dedicato alla divulgazione delle materie STEM e della cultura del lavoro, in programma dal 6 ottobre al 3 dicembre 2021.

L’iniziativa, articolata in 15 tappe, coinvolgerà in percorsi di formazione innovativi una trentina di istituti tecnici di II grado con sede in 12 regioni italiane. In ogni scuola verrà allestito un e.DO Learning Center, formato da 4 postazioni robotizzate, che accompagnerà gli studenti e i docenti in laboratori didattici condotti grazie al supporto del robot educativo e.DO di Comau.

Obiettivo di “e.DO Roadshow 2021” è quello di promuovere, in partnership con le scuole, le imprese e gli stakeholder locali, lo studio di robotica e STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), materie ritenute fondamentali per sviluppare le competenze delle nuove generazioni. Le sessioni di attività si propongono inoltre di fornire agli studenti un servizio di orientamento professionale, utile per poter intraprendere in futuro una carriera di successo.

Durante gli appuntamenti di formazione, che raggiungeranno una platea di circa 2.000 partecipanti in tutta Italia, gli studenti – affiancati dai propri insegnanti e dai facilitatori Asse 4 formati da Comau – frequenteranno lezioni teoriche e pratiche in cui si cimenteranno con la risoluzione di problemi di lavoro reali attraverso l’utilizzo del robot e.DO.

Ogni laboratorio proposto da Comau integra aspetti di Robotica e di Industria 4.0. Come modulo preliminare introdurrà la storia della robotica e si spiegheranno i principali componenti che costituiscono un robot, per poi permettere agli allievi di programmare e muovere un braccio robotico nello spazio. Successivamente verrà presentato un processo industriale e quali sono i metodi e le strategie più efficaci per la gestione della produzione manifatturiera. Infine, gli studenti si dedicheranno alla stesura di un business plan semplificato per valutare gli investimenti e le azioni necessari per incrementare un ciclo produttivo. Al termine dell’esperienza si terrà un momento di condivisione dei lavori svolti per la verifica di quanto acquisito.

La prima tappa di “e.DO Roadshow 2021” sarà ospitata presso la società Reti S.p.A con la partecipazione di istituti tecnici secondari della Lombardia, il 6 e 7 di ottobre, mentre le successive si svolgeranno in 13 realtà scolastiche presenti su tutto il territorio nazionale. Alcune tappe saranno anche aperte alla partecipazione di Istituti tecnici superiori (ITS) con l’obiettivo di creare un ponte verso le professioni più richieste dal mondo del lavoro. Infine, per ogni regione è prevista una sessione di due ore finalizzata alla formazione del personale docente interessato alla didattica delle materie STEM.

Il percorso si concluderà nuovamente in Lombardia, il 2-3 dicembre, in occasione del meeting dell’industria italiana a CONNEXT, evento promosso da Confindustria, durante il quale verranno presentati pubblicamente risultati e saranno premiate testimonianze significative tratte dall’esperienza del Roadshow appena concluso.

Ezio Fregnan, Direttore dell’Academy e dell’EducationBusiness di Comau, ha affermato: “La collaborazione con Asse 4 è stata molto importante per la realizzazione di un’iniziativa che ha l’obiettivo di promuovere, nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, lo studio di materie fondamentali per il futuro del lavoro, come STEM e robotica, iniziando ad esplorare il mondo dell’impresa. In tal modo Comau rinnova il suo investimento sulle nuove generazioni e rafforza ulteriormente la collaborazione con tutti gli stakeholder locali e nazionali impegnati nella progettazione di innovativi progetti didattici”.

Roberto Dentale, Referente Scuole Asse 4 – Rete di Imprese, ha precisato: “Grazie all’esperienza condivisa con la società partner Skills4U e alle tecnologie di Comau gli e.DO Learning Center allestiti presso gli istituti partecipanti, forniranno agli studenti la possibilità di conoscere da vicino e in modo esperienziale il mondo della robotica e delle tecnologie abilitanti, dell’impresa e dell’industria, iniziando così a porre le basi per approcciare con successo il proprio futuro professionale”.

Antonella Zuccaro, Responsabile struttura di ricerca di Indire, afferma: “Grazie al progetto formativo itinerante organizzato da Comau e Asse 4 gli studenti potranno ampliare le loro esperienze di apprendimento attraverso l’utilizzo delle tecnologie abilitanti di industria 4.0. Integrare le tecnologie 4.0 come interfacce di apprendimento permette di inquadrarle culturalmente come ulteriori oggetti da usare con la testa. Un approccio che permetterà, auspicabilmente, ai lavoratori del futuro di porsi in maniera proattiva in relazione alle sfide in corso. E gli ITS sono i più interessati da questa sfida, in quanto segmento formativo a più diretto contatto con l’innovazione, con il mondo produttivo, con il cambiamento del lavoro”.

“Crediamo molto in questo progetto che avvicina i giovani e le scuole alle nuove competenze richieste dalla rivoluzione tecnologica, – afferma Bruno Paneghini, Amministratore Delegato di Reti S.p.A – confermando il nostro impegno a essere un ponte tra il sistema scolastico e quello aziendale, favorendo il confronto e lo sviluppo di piani formativi che soddisfino le esigenze dei professionisti del futuro. Far parte del progetto di Comau rappresenta per Reti una promessa al territorio: quella di lavorare al fianco delle scuole per avvicinare le tematiche STEM alle nuove generazioni”.

Il programma completo dell’evento, con indicazione delle sedi e delle date di ogni tappa di “e.DO Roadshow 2021” sono consultabili al link:

https://news.comau.biz/edo_roadshow_2021

Comau, società parte di Stellantis, è leader mondiale nello sviluppo di sistemi e prodotti avanzati per l’automazione industriale. La sua offerta include tecnologie e sistemi per la produzione di veicoli elettrici, ibridi e tradizionali, robot industriali, soluzioni di robotica indossabile e collaborativa, strumenti per la logistica a guida autonoma, centri di lavorazione meccanica dedicati, servizi digitali interconnessi e sistemi in grado di trasmettere, elaborare e analizzare dati macchina e di processo. Con oltre 45 anni di esperienza sul campo e una forte presenza nei maggiori Paesi industrializzati, Comau aiuta le aziende costruttrici, di tutte le dimensioni e di qualunque settore, a migliorare qualità e produttività, riducendo time-to-market e costi complessivi. La sua offerta si estende al project management e alla consulenza, nonché ai servizi di manutenzione e training, per una vasta gamma di segmenti industriali. Comau ha il suo centro direzionale a Torino e opera attraverso una rete internazionale di 7 centri di innovazione, 5 digital hub, 8 stabilimenti di produzione, in cui lavorano oltre 9.000 persone, presenti in 14 Paesi. Una rete globale di distributori e partner consente di rispondere velocemente alle esigenze dei clienti, ovunque si trovino nel mondo. Attraverso le attività di formazione curate dalla sua Academy, Comau si impegna inoltre a sviluppare le conoscenze tecniche e manageriali necessarie alle aziende per affrontare le sfide e le opportunità dell’Industria 4.0

www.comau.com

Confindustria sostiene la Regione per ottenere la fabbrica di microchip

Manifattura, aerospazio e innovazione i temi discussi nell’incontro a Torino tra i Presidenti della Regione Piemonte e di Confindustria nazionale

Il rilancio in chiave industriale di Torino e del Piemonte, con particolare riguardo alla manifattura e all’aerospazio, sono i temi affrontati dai Presidenti della Regione Piemonte Alberto Cirio e di Confindustria nazionale Carlo Bonomi nel corso di un incontro avuto  nel palazzo della Giunta.

In particolare, il Presidente della Regione ha chiesto e ottenuto dal Presidente di Confindustria il sostegno alla candidatura del territorio quale sede di una delle tre fabbriche di microprocessori che Intel intende realizzare in Europa. Il Piemonte viene ritenuta anche da Confindustria l’area italiana più adatta per la presenza di una produzione manifatturiera che supporta una serie di filiere dove il territorio è storicamente forte. La stessa convergenza di opinioni ha riguardato la realizzazione di una gigafactory per produrre batterie per le auto elettriche a Scarmagno.

Il Presidente di Confindustria ha inoltre sottolineato che non accade spesso che un Presidente di Regione chieda di ragionare di politica industriale guardando al futuro, a conferma di quell’importanza di lavorare insieme lanciata durante la recente Assemblea nazionale.

I due Presidenti hanno infine condiviso l’opportunità di estendere alle piccole e medie imprese aerospaziali gli aiuti oggi esistenti per questo settore.

Lavazza partner di Padiglione Italia a Expo Dubai

È tempo di Blend for Better

  • Da Dubai il racconto dei valori e dell’impegno di Lavazza, voce del made in Italy sostenibile, anche attraverso la nuova gamma ¡Tierra! e i progetti della Fondazione Lavazza
  • L’aroma della migliore natura del caffè sprigionato dalla Solar Moka, cuore e simbolo della caffetteria progettata per l’evento da CRA – Carlo Ratti Associati e Italo Rota Building Office

 

Blend for Better. Tre parole per un impegno che racchiude un mondo. Il mondo migliore a cui tendere producendo non un semplice caffè, ma un circolo virtuoso che crei valore economico, sociale e ambientale. È l’impegno di Lavazza, che ha scelto il palcoscenico internazionale di Expo Dubai 2020 per condividerlo ed esprimerlo a partire da quello che è il cuore della sua presenza alla manifestazione, la caffetteria Solar Coffee Garden progettata da CRA-Carlo Ratti Associati e Italo Rota Building office all’interno del Padiglione Italia, di cui Lavazza è Platinum Sponsor.

Lavazza vuole contribuire a diffondere l’eccellenza di un Made in Italy all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, che oggi sono leve imprescindibili per disegnare e affrontare il futuro come singola azienda e come sistema, ma che fanno parte del nostro DNA da sempre”commenta Francesca Lavazza, Board Member Lavazza Group. “Credo fortemente nel ruolo di “attore di sviluppo” delle imprese: siamo responsabili dell’impatto sulla società e, allo stesso tempo, dobbiamo essere un modello di sviluppo di business sostenibile. E la nostra presenza al Padiglione Italia vuole raccontare il nostro impegno per un futuro migliore”.

 

Con questa visione è stato dunque progettato il Solar Coffee Garden: studiato come un’esperienza immersiva nella filiera trasparente e sostenibile, la caffetteria Lavazza è uno spazio per vivere tutte le fasi della produzione del caffè, dal seme alla tazzina. Un caffè la cui essenza si rivela non solo nel suo aroma, ma nella cura della terra di origine del chicco e dal rispetto delle persone che lo coltivano. In Padiglione Italia Lavazza porta infatti i visitatori nel mondo di ¡Tierra!, una gamma che unisce attenzione alla provenienza e alla preparazione del prodotto, eccellenza del gusto, rispetto per l’ambiente e attenzione al sociale. ¡Tierra! porta con sé in ogni tazzina una vera storia di sostenibilità grazie al supporto concreto dei progetti curati da Fondazione Lavazza dal 2002 – oggi attiva in 19 nazioni lungo 3 continenti con 31 progetti, a beneficio di 130.000 persone – che hanno l’obiettivo di assicurare una coltivazione del caffè sostenibile che rispetti il ​​pianeta e le persone.

 

Cuore della caffetteria ed espressione concreta dell’attenzione ai processi sostenibili, la Solar Moka, un’installazione azionata dall’energia solare. Progettata ispirandosi ai principi dell’economia circolare, la Solar Moka presenta un processo di preparazione che evita le emissioni di CO2 responsabili dei cambiamenti climatici e che permette di riscaldare solo l’acqua necessaria, senza sprechi. Il processo produttivo viene mostrato come un ciclo continuo, combinando elementi naturali e artificiali, svelando il potenziale riutilizzo di ogni componente ed evidenziando l’importanza di una filiera trasparente. E sempre in nome dell’economia circolare, il bancone è realizzato con caffè e chicchi di scarto appoggiati su una superficie tattile in eco-resina.

 

Blend for Better: un futuro dalle radici profonde

La partnership con il Commissariato per la partecipazione dell’Italia a Expo Dubai si inserisce nella strategia di business e di sostenibilità del Gruppo Lavazza, che ha da tempo avviato un percorso di sviluppo sostenibile da un lato integrato nei processi e nelle attività aziendali, dall’altro attuato dalla Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus. “Il caffè è un prodotto della terra – commenta Carlo Colpo, Marketing Communication Director & Brand Home Director Lavazza Group – e il nostro brand è molto vicino alla natura e alla salvaguardia del pianeta. La sostenibilità e la CSR sono presenti nei nostri progetti da molti anni; stiamo continuando un percorso iniziato tempo fa e che oggi raccontiamo attraverso Blend for Better, una piattaforma di comunicazione che incarna il nostro impegno come azienda e che, attraverso la forza dei nostri brand, punta a generare valore condiviso sulla società, sulle persone, sull’ambiente”.

Blend for Better nasce dai valori più profondi di Lavazza, valori ai quali si ispirano e da cui prendono vita progetti, processi e attività che consentono di produrre caffè di eccellente qualità in modo responsabile.

 

Con un obiettivo ambizioso: il raggiungimento di alcuni dei Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

“Per questo abbiamo messo a punto un articolato programma di attività che interviene in quattro aree definite: Care for the environment, Spin a virtuous cycle, Open up opportunities, Educate for change. Una scelta che è espressione concreta della nostra filosofia, del nostro voler partecipare attivamente alla vita delle persone, contribuire a un mondo migliore, prendendo posizione e attivando le leve necessarie per creare consapevolezza e partecipazione – conclude Colpo.

 

PADIGLIONE ITALIA A EXPO DUBAI 2020

Il Padiglione Italia a Expo Dubai 2020 è stato progettato da CRA-Carlo Ratti Associati e Italo Rota Building Office, con F&M Ingegneria e Matteo Gatto. L’edificio utilizza tre scafi di barche di dimensioni reali, potenzialmente in grado di salpare in mare dopo Expo, per creare e modellare il tetto della struttura. Privo di pareti esterne, il Padiglione ha una facciata multimediale composta da oltre 70 chilometri di corde nautiche in plastica riciclata, e impiega un avanzato sistema naturale per la mitigazione del clima che annulla la necessità di aria condizionata. Nel suo complesso, il progetto propone nuove visioni per l’architettura riconfigurabile e il design circolare, concepite per affrontare l’attuale crisi climatica. Coinvolgendo da vicino alcune delle aziende più innovative d’Italia in un percorso espositivo interattivo, l’edificio si estende su una superficie di 3.500 metri quadrati. Il padiglione utilizza inoltre nuovi materiali costruttivi – dalle alghe ai fondi di caffè, dalle bucce d’arancia alla sabbia – suggerendo strategie alternative per progetti futuri a livello internazionale.

 

IREN, Anna Tanganelli  nuova Chief Financial Officer di Gruppo

Massimo Levrino nuovo Head of CEO Office

 

Iren rende noto che a partire dal 1° novembre 2021 ricoprirà la carica di Chief Financial Officer del Gruppo Iren la Dottoressa Anna Tanganelli, che conseguentemente viene inclusa tra i Dirigenti con Responsabilità Strategiche.

Anna Tanganelli vanta un solido background internazionale e una lunga esperienza nel mondo della finanza aziendale, avendo rivestito ruoli di crescente responsabilità sia in Italia che all’estero presso grandi gruppi multinazionali attivi nel settore industriale e finanziario.

Dopo un percorso iniziato in UBS, all’interno dell’area Investment Banking, dove si è occupata di importanti operazioni straordinarie e di M&A, fra cui l’alleanza strategica tra Fiat e Chrysler, Anna Tanganelli è entrata a far parte dell’ex Gruppo FCA (ora Stellantis), dove ha assunto varie posizioni di progressivo rilievo all’interno dell’area Amministrazione, Finanza e Controllo e Business Development in Italia e negli Stati Uniti.

Più recentemente, Anna Tanganelli ha occupato la posizione di Chief Financial Officer di Magneti Marelli e di Chief Financial Officer della Regione EMEA all’interno del più ampio Gruppo Marelli, nato a seguito della cessione della società di componentistica automotive Magneti Marelli da parte di FCA alla giapponese Calsonic Kansei. Presso il Gruppo Marelli, è stata anche membro del relativo Comitato Esecutivo (Group Executive Council).

Sempre dal 1° novembre 2021, l’attuale Chief Financial Officer di Iren, Dottor Massimo Levrino andrà ad assumere il ruolo di Head of CEO Office, restando nel novero dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche. In questo ruolo affiancherà l’Amministratore Delegato nel coordinamento dei programmi di trasformazione e dei progetti speciali nonché nell’analisi e nella valutazione delle iniziative strategiche.

Del percorso sopra delineato è stato informato il Consiglio di Amministrazione il 4 ottobre 2021, previo espletamento delle attività di competenza del Comitato Remunerazione e Nomine, anche nell’esercizio delle sue funzioni in materia di operazioni con parti correlate. Tali attività, nello specifico caso, hanno condotto all’espressione di un parere favorevole sull’operazione ai sensi degli artt. 5.1 e 9 della vigente procedura in materia di operazioni con parti correlate.

Alitalia, Ruffino (CI): Successo Ita non può che partire dai suoi lavoratori

“La Camera ha approvato la mozione presentata dalla maggioranza, che impegna il governo ad adottare ogni iniziativa utile per la massima tutela dei livelli occupazionali di Ita. Si tratta di un impegno importante, una parola d’onore, rivolta ai tanti lavoratori ex Alitalia che in questi giorni vedono traballare il loro futuro lavorativo“. Lo afferma Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia.

“Sono contenta- aggiunge- che si sia trovato un giusto compromesso nella formulazione della mozione: un piano industriale ambizioso come quello della nuova compagnia aerea per essere realmente efficace non può che passare dalla competenza e dal know how dei suoi lavoratori”.