ECONOMIA- Pagina 249

Pnrr, i fondi per l’edilizia residenziale: 50 milioni

ECCO A CHI ANDRANNO

«Occasione storica per ristrutturare numerosi stabili, per un bene fondamentale che è per noi la casa. Ringraziamo lAtc, le amministrazioni comunali e gli uffici regionali per la grande sinergia dimostrata, che ha prodotto i risultati raggiunti».

Anche lAtc Piemonte Centrale e i Comuni del Torinese, compreso il Capoluogo si sonodimostrati rapido a intercettare tutte le opportunità di crescita e di utilizzo delle risorse a disposizione e a cogliere l’occasione doro segnalata dalla giunta regionale, dal presidente Alberto Cirio e dallassessore regionale al Welfare, con delega alla Casa, Chiara Caucino, riguardo al programma «Sicuro, verde e sociale» – legato al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – che si propone di favorire lefficientemento energetico, la riduzione del rischio sismico, la verifica statica e lincremento del patrimonio delledilizia residenziale pubblica. Al territorio andranno quindi 47.547.523,82 euro finalizzati a 25 interventi di cui 4 nel Capoluogo, per un totale complessivo di 1123 alloggi e di 96,421 metri quadrati.

Di seguito la tabella con tutti gli interventi finanziati, il numero di alloggi e la spesa sostenuta per ogni singolo caso.

Agli uffici dellassessorato di via Bertola, a Torino, sono giunte dai Comuni della Provincia altre decine di richieste che al momento non possono essere soddisfatte ma che, ci si augura, rientreranno nei futuri finanziamenti, sempre legati al fondo complementare Pnrr.

Gl interventi, come detto, verteranno su opere di efficientamento energetico come il miglioramento delle canne fumarie, degli infissi e la riqualificazione dellimpiantistica secondo le più moderne e meno impattanti tecnologie.

«Si tratta di un finanziamento fondamentale per dare quellimpulso decisivo alledilizia residenziale pubblica – spiegano il presidente della Regione, Alberto Cirio e lassessore regionale al Welfare, con delega alla Casa, Chiara Caucino – Ringraziamo i Comuni dellArea Metropolitana di Torino e Atc Piemonte Centrale per la preziosa collaborazione dimostrata, che si tradurrà nella riqualificazione di più di 1100 alloggi, rendendoli sempre più confortevoli e adatti alle necessità degli assegnatari. La casa, per noi, è un diritto inalienabile e siamo convinti che solo con una collaborazione con tutti i soggetti coinvolti, si possa arrivare a garantirlo davvero a chi ne ha bisogno e soprattutto diritto».

Al via i bandi per la quarta edizione della borsa di studio “Amazon Women in Innovation”

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Il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano, l’Università di Roma “Tor Vergata” e  l’Università degli Studi di Cagliari hanno pubblicato le scadenze per la candidatura alle borse di studio create da Amazon.

“Amazon Women in Innovation” è parte del programma Amazon nella Comunità e mira a supportare le giovani studentesse impegnate in percorsi di studio nelle discipline STEM (in italiano: Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) ad avere successo nel mondo digitale.

Milano, 27 gennaio 2022 – I bandi per la candidatura alla quarta edizione delle borse di studio “Amazon Women in Innovation” sono stati pubblicati sui siti del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano, dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e dell’Università degli Studi di Cagliari insieme alle modalità per candidarsi e alla data di scadenza per la presentazione della domanda.

Le borse di studio hanno lo scopo di incentivare e aiutare le giovani donne meritevoli a intraprendere un percorso di studi e a soddisfare la propria ambizione di lavorare nel settore dell’innovazione e della tecnologia, come parte del programma Amazon nella Comunità, a supporto della crescita delle nuove generazioni nel mondo digitale. La borsa di studio Amazon Women in Innovation consiste in un finanziamento di €6.000 all’anno, rinnovabile per tre anni, a quattro studentesse dei quattro atenei italiani. Le Università sceglieranno le vincitrici in base a parametri di merito e di reddito, come specificato nei bandi di gara. Oltre a supportare economicamente le studentesse, Amazon metterà a disposizione una mentor, una manager di Amazon, per aiutare a sviluppare competenze utili per il lavoro futuro come, ad esempio, le tecniche per creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro.

TORINO – Politecnico di Torino
Per concorrere, le candidate devono aver effettuato la prima immatricolazione al sistema universitario italiano nell’a.a. 2021/2022 al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica oppure al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (Computer Engineering) presso il Politecnico di Torino, aver conseguito almeno 20 CFU, utili al conseguimento del titolo, alla data del 26/02/2022 e aver riportato una media pesata di almeno 24/30.

La scadenza della domanda è prevista per il 15 marzo 2022.
Ulteriori informazioni a questa pagina.

MILANO – Politecnico di Milano
Possono partecipare al concorso le studentesse che, entro la scadenza del bando, siano immatricolate per la prima volta all’a.a. 2021/2022 ai corsi di laurea in Ingegneria Matematica e in Ingegneria Informatica del Politecnico di Milano, abbiano sostenuto e regolarmente registrato in carriera almeno 20 CFU utili al conseguimento del titolo, abbiano riportato una media pesata degli esami utili al conseguimento del titolo non inferiore a 24/30.

La domanda deve essere presentata entro il 31 marzo 2022.
Ulteriori informazioni a questa pagina.

ROMA – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Possono concorrere all’assegnazione della Borsa di studio le studentesse che alla data di scadenza del bando risultino in possesso dei seguenti requisiti: siano immatricolate per la prima volta all’a.a. 2021/2022 al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica oppure al Corso di Laurea in Ingegneria di Internet presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; abbiano conseguito e regolarmente verbalizzato almeno 18 CFU, utili al conseguimento del titolo; abbiano riportato una media degli esami utili al conseguimento del titolo non inferiore a 26/30. Sono escluse dalla selezione di cui al presente bando le studentesse che abbiano ricevuto in precedenza sanzioni a seguito di presentazione di dichiarazioni mendaci finalizzate al conseguimento di benefici per il diritto allo studio ovvero per i quali è stata erogata una sanzione disciplinare.

Le domande devono pervenire all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” entro il 9 marzo 2022.
Ulteriori informazioni a questa pagina.

CAGLIARI – Università degli Studi di Cagliari
Possono concorrere all’assegnazione della Borsa di studio le studentesse che alla data di scadenza del
bando risultino in possesso dei seguenti requisiti: siano immatricolate per la prima volta all’a.a. 2021/2022 presso l’Università degli Studi di Cagliari al Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica, on line e in presenza (blended); abbiano conseguito e regolarmente verbalizzato almeno 17 CFU, presenti nel piano di studi e utili al conseguimento del titolo entro l’11/03/2022; abbiano riportato una media ponderata degli esami utili al conseguimento del titolo non inferiore a 25/30. Ai fini del calcolo dei CFU, gli esami integrati costituiti da più moduli, hanno valenza se sono stati verbalizzati tutti i relativi moduli.

Le domande devono pervenire all’Università degli Studi di Cagliari entro l’11 marzo 2022.
Ulteriori informazioni a questa pagina.

Amazon a Milano, Torino, Roma e Cagliari
In Italia, Amazon ha la propria sede corporate a Milano. Dall’edificio in Viale Monte Grappa 3/5, nel business district di Porta Nuova, oltre 1.200 dipendenti gestiscono con passione una vasta gamma di progetti in alcune delle aree più interessanti e innovative come il marketing, l’advertising, l’entertainment, il cloud computing e i dispositivi elettronici. Sempre a Milano ad aprile 2020 Amazon ha inaugurato la Regione di AWS in Italia (Milano) per supportare la ripresa e la crescita delle aziende italiane e la trasformazione digitale della nostra economia. La Regione AWS consente ai clienti italiani, come start-up, PMI, grandi imprese o agenzie governative, di gestire carichi di lavoro, archiviare dati in Italia e supportare i clienti finali con maggiore efficienza. Milioni di clienti si affidano ad AWS per potenziare le loro infrastrutture, diventare più agili, ridurre i costi e essere supportati nella trasformazione digitale. La Regione AWS in Italia è la sesta Regione di AWS in Europa, che si unisce a quelle esistenti in Francia, Germania, Irlanda, Regno Unito, Svezia e alle prossime Regioni della Spagna e della Svizzera che saranno lanciate nel 2022. Grazie a questi investimenti, Amazon e AWS continuano a migliorare e incrementare costantemente i servizi offerti ai clienti. A Milano nel 2015 ha aperto il suo centro di distribuzione urbano per servire i clienti Amazon Prime Now, oggi Fresh, mentre, negli ultimi anni, ha inaugurato quattro ulteriori depositi di smistamento a Rogoredo, Buccinasco, Mezzate e Pioltello. Inoltre in Lombardia, Amazon è presente con un centro di distribuzione a Cividate al Piano (BG), un centro di smistamento a Casirate d’Adda (BG), e ulteriori tre depositi di smistamento localizzati a Origgio (VA), Burago di Molgora (MB) e Castegnato (BS).

A Torino ha sede il Centro di Sviluppo italiano di Amazon, dedicato alla ricerca applicata alle capacità dell’intelligenza artificiale che consentono un’interazione naturale e accurata con Alexa, focalizzandosi su aree come il riconoscimento vocale, la comprensione del linguaggio naturale e il text-to-speech per fornire ai clienti la migliore esperienza d’uso possibile. Alle porte di Torino si trovano anche il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte e i depositi di smistamento di Brandizzo e Grugliasco. In città è stato inoltre recentemente annunciato il centro di distribuzione urbano Fresh. A Vercelli sorge, invece, un centro di distribuzione che accoglie l’Innovation Lab europeo, che lavora all’implementazione dei processi tecnologici all’interno dei centri logistici di Amazon. Inoltre, in Piemonte nel 2021 ha aperto anche un nuovo centro di distribuzione a Novara.

A Roma, Amazon nel 2020 ha aperto un centro logistico urbano, a Roma Tiburtina, per servire i clienti Prime Now, oggi Fresh. Sono presenti, inoltre, 4 depositi di smistamento a Roma Settecamini, Roma Magliana, Pomezia e Cisterna di Latina, in provincia di Latina e due centri di distribuzione, uno a Colleferro e il secondo a Passo Corese, in provincia di Rieti. Inoltre, Amazon ha annunciato recentemente l’apertura di un nuovo centro di distribuzione a Ardea che sarà operativo dalla prossima primavera.

A Cagliari, Amazon ha aperto nel 2012 il Centro di Assistenza clienti, con cui l’azienda può offrire supporto ai clienti di Amazon.it per tutte le categorie di prodotto. Inoltre, è stato inaugurato nel 2020 un nuovo deposito di smistamento che ha portato così a oltre 1200 le assunzioni a tempo indeterminato effettuate da Amazon in Sardegna.

Stupinigi e il suo borgo, una nuova Venaria: maxi progetto del Piemonte candidato ai fondi del Pnrr

Il presidente Alberto Cirio e l’assessore Vittoria Poggio: «Pronti a raccogliere la sfida, progetto ambizioso ma abbiamo le forze per realizzarlo»

Il sindaco di Nichelino Tolardo e il consigliere regionale Sarno: «Orgogliosi di questa candidatura, Stupinigi è il fiore all’occhiello del nostro territorio»

 

Il recupero del complesso di Stupinigi è ufficialmente uno dei progetti bandiera che la Regione Piemonte candiderà sui fondi del PNRR: lo ha definito la Giunta regionale, con una delibera che conferma la volontà di investire su questo grande piano di riqualificazione che, dopo quello che ha interessato la Reggia di Venaria, sarà il più grande per il sistema culturale e turistico piemontese.

Il progetto sarà quindi presentato a bando sulla misura 2.1 «Attrattività dei Borghi» finanziato dal Governo con i fondi del PNRR, con l’obiettivo di creare dei poli di interesse turistico-culturali capaci di stimolare anche il ripopolamento.

Le risorse a disposizione di ogni Regione sono 20 milioni, che in Piemonte saranno impiegati per il recupero dell’area della Palazzina di caccia, ma anche per creare una vera e propria cittadella adiacente con negozi, attività artigianali e commerciali.

L’investimento complessivo previsto è di 25 milioni di euro, 20 nell’ambito appunto del PNRR e altri 5 nell’ambito della programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale, con l’obiettivo di non frammentare le energie di queste risorse, concentrandole in un grande intervento dalle ricadute storiche per l’intero territorio piemontese e italiano.

«Il Piemonte – sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio – è pronto a raccogliere questa sfida, il progetto è ambizioso ma abbiamo le capacità e le forze per farlo crescere e per portarlo a compimento. Stupinigi non ha nulla da invidiare ai Castelli della Loira, diventerà una seconda Reggia di Venaria, un polo attrattivo non solo per le sue bellezze. E se Venaria ha principalmente una vocazione culturale e artistica, per il concentrico di Stupinigi immaginiamo una configurazione innovativa e particolare, storica e architettonica, ma allo stesso tempo rurale ed esperienziale. Il progetto di recupero, infatti, non coinvolgerà solo la Residenza reale, ma anche le sue cascine e le antiche botteghe».

«Siamo orgogliosi di questa candidatura – affermano entusiasti Giampiero Tolardo, Sindaco di Nichelino e Diego Sarno consigliere regionale e già assessore alla cultura nichelinese -. Stupinigi è il fiore all’occhiello del nostro territorio: in questi anni ci siamo impegnati, anche attraverso il Protocollo dei Sindaci, per valorizzare l’area dal punto di vista storico-artistico e come polo culturale e ambientale con eventi di interesse internazionale come Stupinigi Sonic Park. L’esito positivo del bando, grazie alla collaborazione con la Regione Piemonte, permetterà a Stupinigi di continuare ad essere motivo di orgoglio del territorio, diventando sempre di più punto di riferimento culturale dell’intero Piemonte, e a noi di mantenere un impegno preso con il nostro territorio».

Il programma «Stupinigi 2030» ha tutti i requisiti richiesti dalle linee di indirizzo ministeriali su questa specifica misura: riconoscibilità storica della struttura, borgo a rischio abbandono, comune localizzato in una area protetta, comune localizzato in area di valore paesaggistico e l’interesse culturale (fa parte di un sito UNESCO di interesse internazionale e nazionale e appartiene a reti e itinerari riconosciuti).

Caselle registra oltre due milioni di passeggeri. Con Ryanair 19 voli internazionali

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RECUPERATA PIÙ DELLA METÀ DEI VOLUMI PERSI DAL 2019 A CAUSA DELLA PANDEMIA.

 

A dicembre 2021 Torino Airport si attesta tra gli scali regionali con le migliori performance a livello europeo

 

Nel 2021 l’Aeroporto di Torino ha trasportato 2.066.106 passeggeri, registrando un aumento del traffico di 658mila passeggeri, pari al +46,7% sui dati del 2020 e al -47,7% sui dati del 2019, con un andamento migliore della media italiana (pari a -58,2%) nel raffronto con il periodo pre-pandemico.

 

Nonostante il perdurare della pandemia, infatti, l’Aeroporto di Torino nel 2021 ha saputo recuperare – soprattutto nel secondo semestre – una buona parte dei volumi persi nel 2020 a causa del Covid-19.

 

Significativa, in questo scenario, la ripresa del segmento nazionale, che nel 2021 ha registrato volumi pari a 1,4 milioni di passeggeri, attestandosi a un +68,1% sul 2020 e a un -21,9% sui dati del 2019. Il mercato nazionale, sviluppato principalmente sulle direttrici verso il Sud Italia e le isole, ha registrato per Torino Airport un andamento migliore della media italiana (pari a -35,1%) nel raffronto con il 2019 e dimostrato particolare vivacità nel periodo di picco estivo, riportando ad agosto 2021 addirittura il miglior dato di sempre, grazie alla ripresa della domanda di viaggio.

 

Il segmento internazionale ha fatto registrare 571mila passeggeri nel 2021, in crescita sul 2020 (+10,6%), ma ancora rallentato rispetto al 2019 (-71,9%). Il divario del segmento internazionale rispetto all’epoca pre-pandemica si è fortemente ridotto negli ultimi due mesi dell’anno: con l’avvio della stagione winter 2021/2022 a novembre sono partite le operazioni della nuova base Ryanair, che a Torino ha posizionato due aeromobili e lanciato 21 nuove rotte, di cui 19 internazionali. Ciò ha consentito a Torino Airport di posizionarsi fra i primi 15 scali in Europa che nella stagione winter hanno avviato il maggior numero di rotte. A questo si aggiunge inoltre la ripresa del traffico neve dai mercati del Nord Europa, dell’Irlanda e della Gran Bretagna, con la conseguente ripartenza dei voli charter degli sciatori.

 

Il sommarsi di questi fattori ha consentito inoltre all’Aeroporto di Torino di attestarsi a dicembre 2021 tra i primi 10 migliori scali regionali europei in termini di recupero del traffico: nel mese Torino Airport ha infatti registrato volumi complessivi pari all’86,4% rispetto a quelli di dicembre 2019.

 

Sul fronte del network, il 2021 ha fatto registrare diverse novità.

 

Per quanto concerne il segmento nazionale si è assistito all’apertura di nuovi collegamenti su destinazioni già servite, con l’ingresso di diversi vettori e un aumento di frequenze: si è quindi rafforzata in maniera significativa l’offerta verso il Sud Italia e le isole, con una più ampia possibilità di scelta per i passeggeri in termini di orari e di prezzi. Nel 2021 hanno inoltre preso il via tre nuove rotte: Pescara, Reggio Calabria e Trapani.

 

Nel segmento internazionale, in estate ha debuttato sul mercato italiano proprio da Torino Airport la compagnia aerea Binter con il collegamento inedito per Gran Canaria; inoltre sono state avviate tratte nuove verso Grecia e Baleari, con il Mykonos e il Minorca di Volotea e i nuovi voli Ryanair verso Chania (Creta), Corfù, Rodi e Palma de Mallorca; infine nuovi collegamenti si sono aggiunti anche per l’Est Europa, con il Leopoli, in Ucraina, con Ryanair e Bacau, in Romania, con Wizz Air.

 

La vera novità dell’anno è però stata l’apertura della base Ryanair che con due aeromobili è arrivata a servire 33 rotte, tra cui le nuove tratte internazionali verso Birmingham, Bristol, Budapest, Cracovia, Copenaghen, Dublino, Edimburgo, Kiev, Lanzarote, Londra Luton, Madrid, Malaga, Marrakech, Parigi Beauvais, Shannon, Siviglia e Tel Aviv. Infine, si ricorda la novità del volo verso Parigi Orly operato da Vueling.

 

Nonostante il perdurare della complessa situazione sanitaria, l’Aeroporto di Torino nel 2021 ha ottenuto il riconoscimento di ACI Europe ‘The Voice of the Customer’ per aver monitorato anche in un periodo difficoltoso la voce dei passeggeri, garantendo che le loro istanze fossero sempre ascoltate.

 

Nel 2021 lo scalo ha inoltre ottenuto la certificazione ambientale rilasciata da ACI Europe ACA (Airport Carbon Accreditation) Level 2-‘Reduction’: tale riconoscimento si inserisce nell’ambito del progetto lanciato a luglio 2021 ‘Torino Green Airport’, che racchiude sotto un unico brand tutte le iniziative messe in campo dallo scalo orientate alla sostenibilità ambientale.

 

Sul fronte delle attività per contenere l’espandersi della pandemia da Covid-19, nel 2021 l’Aeroporto di Torino ha messo a disposizione della comunità la propria infrastruttura per la predisposizione di un hub vaccinale in cui sono state somministrate oltre 95 mila dosi di vaccino da aprile, mese di apertura, a dicembre.

 

L’Aeroporto di Torino, infine, nel 2021 ha conseguito il rinnovo della certificazione Airport Health Accreditation rilasciata da ACI Europe. La pulizia e disinfezione degli ambienti, il mantenimento delle distanze fisiche, la protezione del personale, le comunicazioni e le strutture per i passeggeri sono tra gli elementi esaminati e valutati da ACI per il rilascio di tale certificazione.

 

Fondazione Crt, ecco le tre commissioni del Consiglio di indirizzo

Sono state costituite le tre Commissioni nell’ambito del Consiglio di indirizzo della Fondazione CRT. Giampiero Leo, già assessore regionale alla Cultura, Coordinatore della Commissione 3: “Attività Istituzionale – Arte e cultura e Welfare”

 

  1. Commissione 1: Bilancio, patrimonio e politica degli investimenti
  2. Commissione 2: Attività istituzionale – Ricerca e Istruzione
  3. Commissione 3: Attività istituzionale – Arte e cultura, welfare e territorio

Questa articolazione in tre Commissioni, ciascuna con specifiche e ben identificate competenze, è orientata ad assicurare una più razionale e puntuale attenzione sulle necessità e istanze del territorio, nonché una maggiore focalizzazione su specifici progetti e tematiche. Inoltre, consente ai Consiglieri di Indirizzo di porre al meglio le proprie capacità e professionalità al servizio della Fondazione CRT e, dunque, dell’intera collettività.

In un clima di grande compattezza e collaborazione, è stata decisa la composizione delle tre Commissioni, in base a un criterio di equilibrio numerico e di specifiche competenze professionali, e sono stati nominati all’unanimità i tre Coordinatori, così come di seguito evidenziato:

 

Commissione 1 “Bilancio, patrimonio e investimenti”

  • Corrado BONADEO (Coordinatore)
  • Francesco GALIETTI
  • Paolo Luciano GARBARINO
  • Giuseppe PICHETTO
  • Michele ROSBOCH
  • Massimo TERZI

Commissione 2 “Attività istituzionale – Ricerca e istruzione”

  • Giuseppe TARDIVO (Coordinatore)
  • Cristina DI BARI
  • Gianluca GAIDANO
  • Elisabetta MAZZOLA
  • Pierluigi POGGIOLINI
  • Fiorenza VIAZZO

Commissione 3 “Attività Istituzionale – Arte e cultura e Welfare”

  • Giampiero LEO (Coordinatore)
  • Ciro CATTUTO
  • Davide FRANCO
  • Riccardo PIAGGIO
  • Alessandra SIVIERO

Iren Top Employer Italia

Iren ha ottenuto per il quinto anno consencutivo la  certificazione Top Employer Italia, il riconoscimento ufficiale delle eccellenze aziendali nelle politiche e strategie HR e della loro attuazione per contribuire al benessere delle persone, migliorare l’ambiente di lavoro e il mondo del lavoro.

 

Tale riconoscimento viene rilasciato alle aziende che raggiungono e soddisfano gli elevati standard richiesti dalla HR Best Practices Survey. La Survey ricopre 6 macro aree in ambito HR, esamina e analizza in profondità 20 diversi topics e rispettive Best Practices, tra cui People Strategy, Work Environnment, Talent Acquisition, Learning, Well-being, Diversity & Inclusion e molti altri.

 

La Certificazione rappresenta il riconoscimento ufficiale dell’importante e continuo impegno delle aziende nel prendersi cura delle proprie persone, come dichiara David Plink, CEO di Top Employers Institute: “Anche l’anno appena trascorso è stato un anno impegnativo, che, come il 2020, ha avuto un serio impatto sulle organizzazioni e ha messo a dura prova la vita, le relazioni e il mondo del lavoro in tutto il mondo. Ma nonostante le oggettive difficoltà Iren si è distinta nello sforzo di eccellere nelle sue politiche e strategie HR, avendo sempre come obiettivo prioritario l’attenzione verso le proprie persone, continuando ad affrontare le sfide di un mondo del lavoro in continua evoluzione, impegnandosi per imprimere un impatto positivo sulla vita di dipendenti e collaboratori”.

 

Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Iren, commenta: “Siamo orgogliosi di aver ottenuto questo importante riconoscimento per il quinto anno consecutivo, a dimostrazione della costante attenzione alla crescita e allo sviluppo delle persone nel nostro Gruppo. Il 2021 ci ha visto approvare un ambizioso Piano Industriale decennale, che prevede 7.000 nuovi ingressi in arco piano, e con l’obiettivo di raggiungere il 30% di manager donne entro il 2030. Impegni che hanno trovato riscontro già nell’anno appena trascorso, quando il gruppo ha portato a termine 850 assunzioni, delle quali circa il 60% composto da giovani under 35, che hanno contribuito a sostenere il forte ricambio generazionale da alcuni anni in seno all’azienda”.

 

Liberarsi dai rifiuti con l’economia circolare Al Piemonte (forse) 200 milioni dal Pnrr

Circa 200 milioni di euro potrebbero essere assegnati al Piemonte per lo sviluppo dell’economia circolare, una quantità di risorse che andrebbero a migliorare il nostro sistema di gestione dei rifiuti.

Lo ha annunciato  l’assessore regionale Matteo Marnati in Commissione Ambiente, presieduta da Angelo Dago, riferendosi alle disposizioni del Piano nazionale per la ripresa e resilienza (Pnrr) che hanno visto assegnate al Ministero della transizione ecologica 1 miliardo e mezzo di euro per nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento di impianti esistenti nell’ambito della Missione 2, “Rivoluzione verde e transizione ecologica”.
Tre le linee d’intervento: miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani per un importo di 600mila euro; ammodernamento e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata per 450mila; ammodernamento e realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio di materiali assorbenti a uso personale, i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e tessili per altri 450mila.
Ma in generale, la Regione chiamata a esprimersi con il proprio nulla osta sui circa 60 progetti finora presentati farà riferimento alla coerenza degli interventi non previsti dalla pianificazione regionale in materia, con il coinvolgimento delle imprese, delle associazioni di categoria e i consorzi.
Tra le proposte anche gli impianti di biodigestione anaerobica, impianti di trattamento delle terre di spazzamento e impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti a uso personale, oltre che di trattamento fanghi da depurazione.
Altri interventi prevedono una ristrutturazione funzionale alla realizzazione di sistemi integrati di digestione anaerobica; la realizzazione di nuovi impianti da localizzare in siti dismessi; aree già impermeabilizzate dotate di infrastrutture e servizi o di suolo già compromesso.
Sono intervenuti i commissari Dago Valter Marin (Lega), Giorgio Bertola (M4o) e Sean Sacco (M5s).

Agroindustria, la Regione proroga il bando

PSR PIEMONTE: LA REGIONE PROROGA AL 15 MARZO LA SCADENZA DEL BANDO A FAVORE DELLE IMPRESE AGROINDUSTRIALI

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa, ha prorogato al 15 marzo 2022 la scadenza del bando 2021 a favore dell’agroindustria del Programma di sviluppo rurale 2021-2022, misura 4.2.1 “Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli”.

Il bando, con una dotazione finanziaria complessiva di 21 milioni di euro, prevede aiuti alle imprese agroindustriali attive nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, che possono richiedere contributi per la realizzazione di opere edili, acquisto di macchinari, impianti e attrezzature. La spesa massima ammissibile per domanda è di 2 milioni di euro e la spesa minima di 300 mila euro.

“Con il provvedimento di oggi rispondiamo prontamente alle necessità espresse dal comparto dell’agroindustriache ha bisogno di più tempo nell’espletare le procedure per partecipare al bando. Si conferma infatti la volontà da parte della Regione nel dare maggiore possibilità alle imprese piemontesi che intendono investire in nuovi processi produttivi e in tecnologie innovative, rendendole più competitive”, dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa.

Il complesso di Mirafiori dalla prima 500 all’elettrico

L’automotive a Torino / 1

Mirafiori, il più grande complesso di FCA al mondo, è stata la culla di auto che hanno segnato la storia dell’automobilismo mondiale. La sua inaugurazione risale al 1939 in un’Italia che stava per affrontare l’entrata in guerra, ma il nuovo complesso ha avviato la sua attività di fabbrica di automobili solo dopo la fine del conflitto mondiale.

Mirafiori è stata testimone, alla fine degli anni ‘50, della produzione della prima 500 con cui partì la motorizzazione di massa. Infatti, nonostante all’epoca la Fiat 600 stesse riscuotendo successo, il presidente Vittorio Valletta affidò a Dante Giacosa la realizzazione di una nuova vettura economica partendo dai disegni di Hans Peter Bauhof, impiegato nella sede tedesca della Fiat. Vennero prodotti i primi prototipi solo per quanto riguarda l’estetica della vettura, fino a raggiungere il giusto compromesso tra aerodinamica e spazio interno. La Nuova 500 viene così lanciata nel 1957: inizialmente non convince la l’allestimento spartano e la meccanica rudimentale del motore, ma pochi mesi dopo il tutto viene ottimizzato e l’estetica migliorata di nuovi dettagli.

Nella sua lunga carriera – fino al 1977 – la Nuova 500 viene proposta in numerose varianti, sia a livello di carrozzeria come la Giardiniera, sia a livello di prestazioni come con il modello Sport; l’ultimo modello prodotto è la 500 R 1975 che riprende i canoni delle sue antenate: semplificazione e spartanità. La versione di maggiore successo è stata senza dubbio la 500 F, lanciata nel 1965, premiata per le finiture cromate all’esterno e nell’abitacolo, il motore potenziato e l’aumento di capienza del serbatoio. Ad oggi, Mirafiori è rinata con l’avvio dell’era elettrica: nel 2019 in occasione degli 80 anni del complesso, FCA ha annunciato l’intenzione di fare dello storico stabilimento, la casa della nuova generazione della 500, il primo modello 100% elettrico, investendo una cifra pari a 700 milioni di euro per allestire linee di assemblaggio nuove, altamente automatizzate e creare un Battery Hub, un centro di competenza per le batterie.

Avviata nella seconda metà del 2020, poco prima dell’annuncio della storica fusione con PSA Group – racchiude Peugeot, Citroën, DS Automobiles, Opel e Vauxhall Motors – che ha dato vita al colosso Stellantis, la produzione della 500 elettrica impiega circa 1200 addetti con una capacità massima di 80.000 unità l’anno ed è stata accompagnata dalla realizzazione, sempre a Mirafiori, dell’ambizioso progetto di applicazione della tecnologia Vehicle to Grid il quale consente, tramite sistemi di carica capaci di far viaggiare l’energia in entrambe le direzioni – dalla rete dell’auto e viceversa -, di utilizzare le auto stesse come riserve da cui l’energia possa essere prelevata per stabilizzare il sistema nei momenti critici. Infine lo scorso ottobre, Stellantis ha annunciato lo spostamento a Mirafiori dell’intera produzione delle Maserati Ghibli e Quattroporte, prima assemblate a Grugliasco, con la creazione de Stellantis Turin Manufacturing District, il quale guiderà Maserati nel passaggio graduale all’elettrico, mantenendo la produzione della 500 elettrica e della prossima generazione.

Giulia De Sanctis

Torino – Lione, incontri sui prossimi cantieri

Regione Piemonte e TELT anticipano le informazioni sulle cantierizzazioni ai 5 Comuni interessati

 

Aggiornare le comunità locali interessate ai prossimi passi sul territorio per la realizzazione del collegamento ferroviario merci e passeggeri Torino-Lione. Si è svolto in questa prospettiva, stamattina a Torino, l’incontro convocato dalla Regione Piemonte,  a cui erano invitati TELT e gli amministratori dei cinque Comuni coinvolti nelle prossime cantierizzazioni in Italia: Chiomonte, Giaglione, Salbertrand, Susa e Torrazza Piemonte.

Al centro dell’appuntamento due dossier: il Progetto Esecutivo di prima fase (PE1) che descrive le opere di cantierizzazione preliminare dei siti italiani della nuova linea, e il Piano di Utilizzo delle Terre e rocce da scavo (PUT), che presenta il funzionamento della valorizzazione dei materiali scavati del tunnel di base lato Italia.

Nel corso dell’incontro i Comuni sono stati informati preliminarmente dei contenuti di questi documenti che nei prossimi giorni il promotore pubblico invierà formalmente ai Ministeri della Cultura, della Transizione Ecologica, delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, oltre che alla Regione Piemonte.

La riunione ha permesso di illustrare le attività di cantierizzazione comuni a tutti i cantieri e che anticipano lo scavo del tunnel di base: indagini archeologiche, risoluzione delle interferenze, predisposizione delle aree di lavoro e definizione del piano di sicurezza, realizzazione delle vie di accesso, viabilità perimetrali e recinzioni, impianti d’illuminazione e sorveglianza. Inoltre il Progetto Esecutivo di prima fase affronta in maniera organica tematiche ambientali e operative che saranno poi linee guida vincolanti per le imprese al lavoro. I successivi Progetti Esecutivi saranno redatti direttamente dalle imprese che realizzeranno i lavori, seguendo il medesimo iter di approvazione.

Nel corso dell’incontro è stato anche condiviso il Piano di Utilizzo delle Terre, che abbraccia tutti i cantieri in Italia per l’intera durata dei lavori. L’evoluzione dei cantieri lato Italia apre infatti la fase di gestione dei materiali di scavo che TELT si è data l’obiettivo di riutilizzare per oltre il 50%.