ECONOMIA- Pagina 247

Scontri in piazza al primo maggio per far dimenticare i morti sul lavoro ed i diritti sociali

L’OPINIONE di Augusto Grandi

 

Come da copione il corteo del primo maggio a Torino è stato caratterizzato dai soliti scontri tra autonomi e polizia. Eppure quest’anno la festa dei lavoratori aveva molti motivi per essere celebrata con balli e canti, proprio a Torino. Perché il Piemonte, nella classifica dei morti sui luoghi di lavoro stilata da Carlo Soricelli e dal suo Osservatorio, ha conquistato la seconda posizione in Italia, subito alle spalle della Lombardia. Ma considerando che il Piemonte ha meno della metà degli abitanti, i 22 morti subalpini rappresentano un primato. Perché nella vicina Lombardia le vittime sono 28…

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L’impresa incontra la scuola: il 2 e 3 maggio studenti a colloquio

Con alcune delle aziende più importanti del territorio piemontese.


L’Istituto Santorre di Santarosa, Anpal Servizi e l’Agenzia per il lavoro Synergie Italia organizzano due giornate all’insegna del dialogo tra aziende e studenti del territorio con l’obiettivo di contribuire a rafforzare il ponte tra il mondo della scuola e quello del lavoro.
Torino, 30 aprile 2022 – Una due giorni di incontri tra aziende e studenti dell’Istituto dell’indirizzo chimico- biologico Santorre di Santarosa. L’appuntamento – promosso dall’Istituto stesso, da Anpal Servizi Spa e dall’Agenzia per il lavoro Synergie, in collaborazione con Agenzia Piemonte Lavoro, Obiettivo Orientamento Piemonte e con il patrocinio del Comune di Torino – è per il 2 e il 3 maggio alla Piazza dei Mestieri. Qui le aziende porteranno agli studenti la loro testimonianza, approfondendo i profili professionali più ricercati e le competenze che occorre sviluppare per essere pronti al mondo del lavoro in uno scenario di grande trasformazione. Un focus apposito sarà dedicato alla parità di genere e alle competenze STEM (informatiche e scientifiche), e poi spazio ai colloqui individuali tra i ragazzi e i referenti HR delle aziende.
«Crediamo molto nell’orientamento e nel valore di giornate come queste» commenta Giuseppe Garesio, amministratore delegato di Synergie Italia «È ormai imprescindibile costruire un ponte tra il mondo della scuola e quello del lavoro, in modo che i giovani possano orientarsi avendo tutte le informazioni utili per fare scelte determinanti per il proprio futuro.»
Si parte alle 9 del mattino con un programma molto ricco: dopo il focus dell’esperta di pari opportunità Paola Merlino – anche alla luce della recente introduzione in via sperimentale del sistema di certificazione della parità di genere all’interno delle imprese –, grande spazio sarà dato al racconto delle aziende che si presenteranno agli studenti. Tra queste, la multinazionale delle biotecnologie Diasorin, ma anche il colosso della cosmesi L’Oreal, la società dell’energia Iren, il Gruppo Pattern, partner dei principali brand del fashion luxury internazionale, e ancora Sargomma, Procemsa, Edison la Fenice, Candioli Pharma, Laemmegroup, Gruppo Bracco, Gelato Club spa.
Insieme ad Anpal Servizi Spa, Agenzia Piemonte Lavoro, Obiettivo Orientamento Piemonte, interverranno anche l’ITS Biotecnologie e Nuove Scienze della vita e l’ITS TAM tessile abbigliamento moda per spiegare che cosa offre oggi il mercato e quali sono gli scenari professionali futuri in ambito chimico, tessile, ambientale, alimentare. Momento fondamentale di entrambe le giornate, i colloqui tra studenti e referenti risorse umane delle aziende, un’esperienza formativa importante e un’occasione per muovere i primi passi nel mondo del lavoro.

Ricerca e sviluppo, 12 milioni per sostenere le aziende che investono a Torino e in Piemonte

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Al via l’Accordo quadro fra la Regione Piemonte e il Ministero dello Sviluppo Economico per rilanciare un ciclo di finanziamenti a sostegno delle aziende che investono in ricerca e sviluppo nel territorio piemontese.

L’assessore regionale all’Innovazione ha sostenuto di continuare a credere nella preziosa sinergia fra il Piemonte e il MISE, che permette di massimizzare le ricadute degli investimenti per le imprese piemontesi che puntano all’innovazione. Secondo l’assessore, per questi motivi oggi la Regione mette a disposizione 4 milioni di euro, a cui si aggiungeranno 8 milioni del MISE per sostenere nuovi progetti che potranno originarsi nell’ambito del primo sportello.

Il Ministero dello sviluppo economico concorrerà agli adempimenti finanziari di propria competenza pari a 8 milioni di euro, adoperando le risorse del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, destinate agli Accordi per l’innovazione. La Regione Piemonte, dal canto suo, provvederà con 4 milioni di euro di risorse del Fondo di sviluppo e coesione (FSC).

Grazie all’accordo, saranno finanziati progetti riconducibili alle tematiche inerenti le tecnologie di fabbricazione e le tecnologie digitali fondamentali, come quelle quantistiche e abilitanti emergenti. Altri progetti riguarderanno i materiali avanzati, l’intelligenza artificiale e robotica, ma anche tematiche legate alla sostenibilità, quali le industrie circolari e l’industria pulita a basse emissioni di carbonio. Troveranno spazio anche i progetti legati a come affrontare le malattie rare e non trasmissibili e infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà, oltre a strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata.

Altri filoni sono quelli legati al sostegno per gli impianti industriali nella transizione energetica, alla competitività industriale nel settore dei trasporti, alla mobilità e ai trasporti puliti, sicuri e accessibili, alla mobilità intelligente e allo stoccaggio dell’energia.

Regione: approvato il Bilancio di previsione 2022-24

Durante le dichiarazioni di voto, il Partito democratico ha affermato che questo pare il peggior bilancio portato in approvazione dalla Giunta nei suoi tre anni di legislatura. Intanto per il metodo: un percorso tardivo con 4 mesi di esercizio provvisorio, senza contare un maxiemendamento portato in Commissione all’ultimo e un subemendamento che ha distribuito a pioggia 16 milioni di euro. Ma anche per il merito, perché il fil-rouge è costituito dalla parola tagli: sugli extra Lea, sui voucher scuola, sui trasporti, sulla mancanza di politica delle assunzioni del personale sanitario. Per il partito democratico l’esito di questa tre giorni lascia tanta delusione, perché i problemi reali sono rimasti fuori dall’Aula: con il contingentamento non c’è stato praticamente dibattito. Sottolinea anche una deriva ostruzionistica fine a sé stessa. Se l’ostruzionismo serve a portare avanti una battaglia, ben venga, ma se non serve a niente non è accettabile da parte del Pd.

Per il capogruppo Lega, invece, si tratta di un bilancio serio, di equilibrio, che pareggia a 19 miliardi, di cui 9 di spese sanitarie. Spese che sono sempre più pesanti anche a causa del Covid. Un bilancio di stabilità, malgrado i derivati stipulati dalla sinistra che ancora pesano e peseranno sul Piemonte. Abbiamo previsto oltre mille assunzioni in Sanità, tutte con fondi regionali, senza aiuto dallo Stato. Abbiamo avuto oltre 600 milioni di euro di spese Covid e lo Stato che ne ha rifusi soltanto 330, siamo sotto di 270 milioni, tutte spese richieste dal governo con garanzia di rimborso, non avvenuto.

Più di metà delle Regioni rischiano un piano di rientro, ha continuato il rappresentante della Lega, mentre il Piemonte cerca di mettere i conti al riparo: ma il governo deve fare la sua parte. Circa il Bilancio ha ricordato i venti milioni di euro sulle case popolari, un aiuto ai genitori separati per accedere all’edilizia popolare; ci sono nove milioni per la difesa del suolo, cento milioni per l’agricoltura, 42 sulla cultura (e il rifinanziamento dei voucher turismo). C’è la garanzia del presidente della Giunta a mantenere il 100 percento delle borse di studio. Ha ringraziato l’assessore al Bilancio e un’opposizione responsabile, che si è dimostrata maggioritaria in Aula. Ha ricordato che la Regione Piemonte ogni anno fa 8 miliardi di residuo fiscale attivo, che vanno a Roma senza tornare, somme che sarebbero molto utili per il territorio.

Il Movimento 5 stelle ha parlato di un bilancio lacrime e sangue per i lavoratori della sanità che non saranno assunti o per gli studenti universitari che andranno in altre regioni a studiare. E anche di tante mance erogate a fini elettorali a seconda degli interessi dei vari consiglieri

Il Movimento 4 ottobre ha criticato il ritardo nel portare l’atto in Commissione e in Aula, poi il tentativo di accelerare per non sforare troppo i tempi. Ha sottolineato l’importanza di investire sugli ambienti di studio all’interno delle scuole e manifestato preoccupazione per i tagli nei confronti del sostegno alle persone più fragili. La capogruppo si è augurata che sarà nuovamente possibile confrontarsi in Aula sugli argomenti e non solo per misurare la resistenza a premere un bottone per ore e ore.

Forza Italia ha ricordato che la pregressa situazione debitoria della Regione non ci permette di poter attingere per dare sostegno a un’economia in difficoltà. Non lo possiamo fare perché chi ci ha preceduto ha indebitato talmente tanto l’Ente, che oggi è impensabile fare nuovi debiti. La pandemia, poi, ha dato un colpo di grazia alla timida ripresa che stavamo vivendo. Con Finpiemonte a inizio mandato abbiamo dato vita al riparti-Piemonte, una scelta coraggiosa per aiutare imprese in crisi. Non dimentichiamo il volontariato e in particolar modo la Protezione civile: le risorse servono anche per prevenire. Oggi possiamo sottoscrivere il nuovo contratto decennale con le Ferrovie, con 150 milioni stanziati e una trentina di treni nuovi per il servizio metropolitano e non solo. Malgrado le difficoltà, teniamo i conti in ordine.

Fratelli d’Italia ha detto che si garantisce un bilancio che presidia i settori strategici, malgrado le enormi difficoltà causate dalla pandemia. Le forze di maggioranza continuano a lavorare per la ripresa economica, per non tagliare i servizi, per sostenere il comparto manifatturiero, senza aumenti di tassazione. Certo, in alcuni settori viviamo momenti drammatici, come in Sanità: la questione è aperta e l’auspicio è che il governo dei migliori non lasci sole le Regioni che hanno investito sul personale medico-sanitario con risorse proprie.

L’assessore al Bilancio Andrea Tronzano, in conclusione, ha ringraziato i suoi uffici e anche il presidente del Consiglio regionale, che ha garantito i lavori in quella che è diventata una vera e propria maratona. Un ringraziamento è andato all’azione responsabile dell’opposizione, che ha avanzato legittimamente le sue istanze che hanno trovato però una maggioranza coesa e compatta sui suoi valori di riferimento per i quali è stata eletta. L’assessore ha sottolineato che ereditiamo dal passato anche i debiti: oggi abbiamo 900 milioni di euro che tutti gli anni dobbiamo restituire a chi ce li ha imprestati negli anni scorsi. Ma quest’anno abbiamo avuto anche 140 milioni in meno di entrate: mettendo insieme fondi europei, statali e regionali, abbiamo però cercato di non ledere la dignità di nessuno. Con 6mila capitoli di spesa non è stato facile, ma pensiamo di averlo fatto.

Abbiamo rinegoziato parte del debito, liberando risorse; abbiamo ascoltato i sindacati, le imprese e noi non vogliamo deludere il tessuto economico del Piemonte.

Importante è anche ricordare il lavoro sull’idroelettrico, nonché sull’idrogeno, campo nel quale siamo all’avanguardia. Quanto al sociale, ha ricordato che tutti in quest’Aula hanno grande sensibilità su questo tema: utilizzeremo fondi europei con somme importanti in questa direzione.

Prima del voto finale sono stati approvati 15 ordini del giorno su 48 presentati. Domani sarà inviato il comunicato specifico.

La presente comunicazione è mancante di virgolettati e nomi secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.

A Torino la sede dell’acceleratore di start up nel campo della sicurezza

   Torino è stata scelta dalla Nato come uno dei luoghi nei Paesi dell’Alleanza in cui avrà sede l’acceleratore di startup nel campo della sicurezza.

            Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano (nella foto) sottolineano che l’annuncio del  sottosegretario alla Difesa, in calce all’Innovation Cybersecurity Summit organizzato dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori a Roma, è un successo e il coronamento di un lavoro sinergico portato avanti negli ultimi mesi e che valorizza al meglio uno degli asset strategici come l’aerospazio su cui Torino e il Piemonte puntano per il futuro produttivo sottolineano il Presidente della Regione e l’Assessore allo Sviluppo produttivo

            Lo scorso venti gennaio la visita della delegazione Onu proprio a Torino era stata propedeutica proprio per una valutazione delle strutture e per portare a conoscenza delle grandi qualità di un sistema di ricerca piemontese da sempre all’avanguardia. Questa iniziativa permetterà ai paesi membri dell’Alleanza Atlantica di dotarsi di un sistema di star up innovative per aumentare le competenze all’interno della Nato.

Roma ladrona? Ma no! Diamole poteri speciali

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Roma, Milano, Napoli nuovi soggetti istituzionali, il numero delle regioni diminuito: si torna a parlare di riforme costituzionali dopo quella incompiuta sul federalismo. Ma, oltre al rischio che i nuovi soggetti peggiorino la mole di burocrazia e la confusione tra soggetti, non è anche discriminatorio verso le altre città? Forse i parlamentari dovrebbero pretendere un serio dibattito in sede parlamentare

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50 anni di rca obbligatoria, convegno al Mauto

Il Museo dell’Automobile ospita oggi il Convegno Nazionale Agenti (SNA) dal titolo emblematico “50 anni di RCA obbligatoria. La riforma possibile tra mutualità e consulenza”.

 

In programma oggi presso il Museo dell’Automobile a Torino il Convegno Nazionale Agenti (SNA), con inizio alle ore 14, dal titolo “50 anni di RCA obbligatoria. La riforma possibile tra mutualità e consulenza”, promosso dal Sindacato  Nazionale Agenti di Assicurazione (SNA).

L’evento ha ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte, della Città  di Torino e della  Confconsumatori e è  inserito  nel quadro degli appuntamenti collegati all’87esimo Comitato Centrale del Sindacato, in programma venerdì 29 aprile, che avverrà  nella stessa prestigiosa sede torinese.

Il focus sarà  puntato sui temi di maggior interesse, riguardanti la responsabilità civile auto, che si conferma centrale nell’ambito dell’attività di raccolta degli agenti, la cui quota di mercato sfioral’85 per cento.

Ad aprire i lavori sarà, con il suo saluto, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il senatore Andrea De Bertoli, il segretario della Sesta commissione permanente Finanze e Tesoro del Senato, gli onorevoli Piera Aiello, componente della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e testimone di giustizia, Gianluca Cantalamessa, componente della Commissione Finanze della Camera, Mara Colla, Presidente di Confconsumatori,  collegata in videoconferenza.

Seguiranno due tavole rotonde moderate dalla giornalista Marianna Aprile, conduttrice del programma Forrest su RAI Radio 1 e caporedattrice del settimanale Oggi di Rcs Mediagroup, con i contributi video di Andrea Pancani, conduttore della trasmissione televisiva Coffee Break e vicedirettore di La 7.

Tema della prima tavola rotonda sarà  quello di “RCA, come la vediamo”, alla quale interverranno il professor  Lodovico  Marazzi, dell’Università  Cattolica del Sacro Cuore di Milano (Mercati e Prodotti Assicurativi), l’avvocato Sonia Monteleone, del Movimento  Consumatori, componente comitato tecnico calcolo forfait, l’avvocato Annamaria Patisso di Adusbef, Elena Dragoni, vicepresidente nazionale SNA, l’avvocato Gianluigi Malandrino, esperto in materia di distribuzione assicurativa, e Emilio Deleidi,  giornalista di attualità e di inchiesta, appartenente alla redazione di Quattroruote.

La seconda tavola rotonda sarà incentrata sul tema “La riforma possibile tra mutualità  e consulenza “, cui parteciperanno Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dello Sviluppo Economico, gli onorevoli della Commissione d’inchiesta per la tutela dei consumatori, e Maria Soave Alemanno, appartenente alla Commissione Finanze e presentatrice del disegno di legge sulla riforma della RCA, il dottor Umberto Guidoni, condirettore ANIA, Massimo Ferrero, responsabile della direzione B AGCM Tutela Consumatore, e Claudio Demozzi, presidente nazionale  SNA.

“Questo convegno – ha affermato il Presidente della sezione provinciale torinese Michelangelo Negro – rappresenta per il sindacato un importante segno di ritorno alla normalità,  dopo oltre due anni di mobilità  sociale. Sono orgoglioso che ciò  avvenga a partire proprio dalla nostra città,  votata per sua stessa tradizione all’ospitalità”.

Il presidente Claudio Demozzi si è  dichiarato inoltre convinto che l’avvenimento costituisca “l’occasione per dibattere, con i diversi soggetti coinvolti, gli argomenti  di maggiore interesse per i consumatori in quanto collegati alla RC Auto, che si conferma la più diffusa, quando non l’unica copertura assicurativa nel segmento delle famiglie italiane.

“Temi come il multipreventivatore Ivass – spiega il presidente Claudio Demozzi – che rischia di trasformarsi nell’ennesimo gravame burocratico a carico degli agenti di assicurazione,  i logori sistemi del bonus malus e dell’indennizzo diretto, che necessitano di una urgente riforma, la evasione diffusa dell’obbligo assicurativo, capace di mettere a rischio il diritto di risarcimento in caso di sinistro stradale, sono al centro della vita di tutti i cittadini, non soltanto di quella degli addetti ai lavori.

Per questo motivo auspichiamo che questo appuntamento  possa contribuire allo sviluppo di nuove convergenze utili a trasformare gli impegni in risultati concreti a favore dell’utente assicurativo”.

Mara Martellotta 

Targhe estere legali in Italia, tutte le novità

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Dal 21 marzo è perfettamente legale per chiunque, senza alcun vincolo, circolare con targa estera, essendo in possesso di taluni documenti a bordo.
Con la stretta sui “furbetti della targa estera” che era stata data con il Dl 113/2018, per adeguarsi alle norme europee, la Legge europea 2019 (la n. 238/2021) ha infatti modificato gli articoli 93, 94, 132 e 196 del Codice della strada ed è stato aggiunto l’articolo 93-bis.
Alcune novità sono in vigore dal 1° febbraio, ma il nuovo regime è pienamente in vigore dal 18 marzo.
Si è passati così da un divieto di guidare sul territorio nazionale veicoli con targa estera per chi risieda in Italia da più di 60 giorni a un obbligo di immatricolare con targa italiana (articolo 93-bis) il proprio veicolo entro tre mesi (chi era residente da prima del 1° febbraio deve mettersi in regola dal 1° maggio, secondo la circolare 9868U/2022 emanata dalla direzione centrale Specialità della Polizia il 23 marzo).
Nel nuovo regime, l’immatricolazione in Italia si può evitare se il conducente residente in Italia non coincide col proprietario (residente all’estero): in questo caso, si è in regola se si tiene a bordo un documento con data certa firmato dal proprietario, che indichi a che titolo e per quanto tempo il conducente può utilizzare il veicolo.
Se il diritto di questi a disporre del mezzo “supera un periodo di 30 giorni, anche non continuativi, nell’anno solare”, titolo e durata dell’utilizzo vanno registrati in un nuovo archivio, tenuto dal Pra: il Reve (Registro veicoli immatricolati all’estero).
Dunque, basta poter documentare un comodato, un noleggio o un leasing con una persona o un operatore stranieri e iscrivere il veicolo al Reve per poter circolare in Italia. Le multe potranno essere notificate all’indirizzo italiano dell’utilizzatore del mezzo, che sarà tenuto a pagarle.
A oggi non è richiesto il pagamento nè dell’Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) né del bollo auto (che va alla Regione) e dell’eventuale superbollo, nonostante il nuovo comma 4-ter dell’articolo 94 del Codice istituisca nel Pra un elenco dedicato alle targhe estere, a fini fiscali. Inoltre, la targa estera porta con sé il fatto che la polizza assicurativa sia rilasciata nel Paese di immatricolazione. Quindi alle Province non va l’imposta sulla Rc auto, che è la loro principale fonte di introiti.
Nel caso di una vettura “potente” (il cui motore sviluppa più di 185 kiloWatt), lo Stato perde pure l’incasso del superbollo. Questo vale non solo per gli esemplari nuovi, ma anche per quelli già circolanti con età fino a 20 anni (oltre questa soglia, scatta comunque l’esenzione).
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

Comunicare ai giovani, Blockchain e innovazione. A “Parlaconme”

Questi i temi della puntata  di mercoledì 27 aprile, condotta dall’Agrifood & Organic Specialist Simona Riccio

Sarà una puntata speciale quella che andrà in onda mercoledì 27 aprile prossimo dalle 18 alle 19 sulla radio web Radiovidanetwork , condotta da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist, Social Media Manager del CAAT.
Saranno concentrati i temi della comunicazione e della sua importanza, in particolar modo nei confronti dei giovani, dell’innovazione nel settore agroalimentare e della sua evoluzione, che è andata di pari passo con l’utilizzo crescente delle tecnologie innovative, per migliorare la qualità e la tracciabilità dei prodotti alimentari.
Simona Riccio, conduttrice della trasmissione, fornirà un caso di studio ideale, vale a dire la sua strategia di comunicazione con l’azienda Dorilli Kamarino, che mira al coinvolgimento diretto dei dipendenti e a incuriosire le persone più giovani.
Alessio Criscuolo, diciannovenne, racconterà come i giovani della sua generazione osservino e percepiscano dall’esterno la comunicazione del settore agroalimentare.
Davide Conti, Direttore tecnico Dorilli Società Agricola Srl e William Nonnis, Full Stack & Blockchain Developer del Ministero della Difesa, non saranno in collegamento, ma Simona Riccio si servirà di stralci delle loro interviste passate, in cui hanno raccontato, rispettivamente, come la raccolta digitale dei dati avvenga attraverso il quaderno di campagna e il funzionamento della Blockchain.
La puntata viene trasmessa in diretta web Radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.
Dal giorno dopo è possibile seguire la puntata senza interruzioni sul sito www.parlaconmeofficial.it

Mara Martellotta

Una storia semplice

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

La storia della Russia è legata indissolubilmente a quella delle repubbliche oggi indipendenti (almeno formalmente) che la circondano.

La necessità di creare un cuscinetto difensivo dalle potenze europee (Germania in testa) ed un accesso al Mar Nero è sempre apparsa come una assoluta priorità dei suoi governanti.

Ai nostri giorni la minaccia percepita da Mosca non è forse tanto la NATO o la Comunità europea quanto il loro sistema socio-economico che, termine di confronto costante per i sui abitanti, ha prima logorato e poi definitivamente fatto crollare la Cortina di ferro.

La forza attrattiva dell’Europa occidentale, con le sue variegate libertà (di pensiero, di stampa, di voto ma anche, non di minore importanza, di consumo), ha sempre rappresentato una minaccia che Vladimir Putin ha avuto ben chiara sin da quando ha varcato la soglia del Cremlino.

Va ricordato come alla fine del secolo scorso la Russia si trovava in una situazione estremamente difficile.

Dopo il dissolvimento dell’impero sovietico (il giorno di Natale del 1991) gli anni successivi avevano visto un presidente, Boris Eltsin, del tutto inadatto a gestire un Paese dove la povertà, la criminalità e la corruzione pubblica crescevano a dismisura.

Sin dal suo insediamento a capo del governo nell’agosto del 1999 Putin si è accreditato nei confronti del suo paese come l’uomo forte indispensabile necessario alla Russia per potere risorgere dalle proprie ceneri.

Durante il suo primo mandato presidenziale il PIL russo è cresciuto del 72% in otto anni e la sua popolarità è aumentata di pari passo.

Una volta stabilizzato il fronte interno l’attenzione del “piccolo zar” si è concentrata nel consolidamento e nell’accentramento presso di sé delle principali leve del potere.

Nel frattempo, il piano di riconquista dei territori sovietici persi ha iniziato a prendere corpo. Per potere avere successo un simile progetto non poteva certo prescindere da una maggiore integrazione delle federazione russa con i giganti economici europei, con l’obiettivo di renderli alla fine dipendenti dalle proprie risorse naturali.

L’ingresso, nel 2012, nel WTO (l’organizzazione mondiale del commercio) che ha consentito alla Russia di entrare pienamente negli scambi internazionali, ne è stato un chiaro esempio.

Un aiuto insperato è arrivato, poi, dalla decisione degli Stati Uniti (ancora sotto la presidenza Obama) di ridurre la propria presenza in Europa per concentrarla sul fronte asiatico.

I legami con la Germania sono presto diventati la potente testa di ponte russa in occidente e l’occasione ghiottissima dell’annuncio della chiusura delle centrali nucleari (nel 2011, dopo il disastro dell’impianto giapponese di Fukushima) ha consentito alla Russia di offrire il proprio gas su un vassoio d’argento, con un gasdotto, il Nord Stream 1, progettato nel 1997 e inaugurato giusto in tempo per tranquillizzare i tedeschi orfani dell’atomo.

Per l’imponente opera infrastrutturale, fondamentale per distribuire le enormi quantità di gas naturale necessarie ai Paesi europei (con la Germania e l’Italia in prima fila), furono coinvolti in ruoli attivi, utilissimi per ottenere le necessarie autorizzazioni, politici di spicco del nostro continente: a capo figurava l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder e tra i consulenti gli ex primi ministri finlandese ed italiano.

Ma l’abbraccio inestricabile dell’orso russo non si è limitato al super gasdotto, poi raddoppiato con il benestare tedesco, con il Nord Stream 2. A capo della maggiore banca russa, la Sberbank, veniva chiamato un altro ex primo ministro finlandese, alle ferrovie nazionali ed alla Lukoil (la più grande compagnia petrolifera nazionale) due ex cancellieri austriaci.

Gli “amici” russi resero anche inutile, portando al suo abbandono, il disegno, ormai ad uno stato avanzato di studio, che si prefiggeva di rendere navigabile il Danubio collegando così l’Europa Centrale al Mar Nero.

Il lungo volo della “falena pallida” (uno dei soprannomi di Putin) non si è però limitato a toccare l’Europa occidentale. I legami con Cina, India, Africa e Medio Oriente sono stati negli ultimi vent’anni coltivati con estrema cura.

Non poteva infine certo mancare una organizzazione che riavvicinasse, riunendoli in una organizzazione internazionale, alcuni dei gioielli della corona sovietica ed infatti nel 2011 Putin annunciava la creazione dell’Unione economica eurasiatica (UEE).

Sono tutte queste alleanze che stanno rendendo assai poco efficaci le sanzioni poste in atto contro Mosca.

A pensarci bene, è una storia semplice ed è così che è maturata, sottotraccia ma certamente non in modo invisibile, la crisi che ha condotto alla guerra.

Non c’è nessuno di così cieco di chi non vuole vedere e la guerra sta facendo ritornare la vista a molti di coloro che hanno colpevolmente per troppi anni chiusi i propri occhi.

Se un cieco si mette a guidare un altro cieco, entrambi cadono nella fossa, recitava Gesù nel vangelo di Matteo.

Riacquisita la vista si tratterà di farne in futuro buon uso e di non lasciarci più accecare dalla nostra cupidigia.

Non dovremmo mai dimenticare che, come ricordava un grande giornalista, Tiziano Terzani, “la Terra ha abbastanza per i bisogni di tutti ma non certo per l’ingordigia di tutti”.