ECONOMIA- Pagina 247

UniCredit e Iren, 140 milioni a sostegno dei fornitori della multiutility

UniCredit e Iren, con l’intento di supportare il tessuto imprenditoriale e dare una spinta alla ripresa economica creando un utile volano di sviluppo, hanno firmato un accordo che permetterà di anticipare i pagamenti a favore dei fornitori della multiutility.

Nell’ambito dell’accordo, UniCredit Factoring mette a disposizione delle imprese fornitrici del Gruppo Iren un plafond creditizio di 140 milioni di euro di affidamenti dedicati alle anticipazioni di pagamento dei crediti commerciali. Ciò consentirà un migliore sostegno del ciclo attivo dei fornitori e la possibilità per questi di accedere a soluzioni specificamente studiate dalla banca a condizioni economiche vantaggiose, grazie al merito creditizio del buyer.

L’accordo permette ai fornitori delle società del Gruppo Iren di ottenere la massima flessibilità nella gestione del proprio capitale circolante, di disporre delle somme loro dovute ancor prima dei termini di pagamento contrattuali, nonché di semplificare la contabilità incassi/pagamenti per tutti gli attori coinvolti attraverso una piattaforma informatica dedicata.

UniCredit e Iren hanno inoltre realizzato – all’interno di U-FACTOR Reverse Factoring – una soluzione tailor made digitalizzata e integrata con il sistema gestionale della multiutility che consente al buyer il caricamento diretto delle fatture e quindi il riconoscimento del debito. Questo comporta lo snellimento dell’intero processo e permette ai fornitori, dalla medesima piattaforma, di decidere se e quando farsi anticipare i crediti, senza ulteriori passaggi formali.

Il risultato è la creazione di un circolo virtuoso di liquidità, con ritorni positivi per tutta la filiera a vantaggio dello sviluppo economico dei territori.

 

“Cascine Piemontesi” scopre e promuove il territorio a partire dai produttori

Informazione promozionale

La valorizzazione di un territorio trova le basi prima di tutto nel racconto dei produttori e degli artigiani che lo abitano e lo coltivano, che si pongono come voce principale nel dialogo con il consumatore.

Il progetto del consorzio di “ Cascine Piemontesi”, nato nel 2020 , promosso da Confagricoltura in collaborazione con la Camera di Commercio di Cuneo, è stato ideato per favorire la promozione e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari del Piemonte.

Scopo principale è quello di dare visibilità alle singole realtà produttive del territorio che si riuniscono sotto il marchio identificativo di “ Cascine Piemontesi” appunto, attraverso la realizzazione di campagne di comunicazione e l’individuazione di nuovi canali commerciali on line.

All’interno del Consorzio varie sono le aziende rappresentate: diverse produzioni protette fra le quali Castelmagno e Toma Piemontese DOP, Nocciola Piemontese IGP e Crudo di Cuneo DOP; ortofrutticole (con una menzione particolare alla mela e al kiwi di Lesegno) ma anche importanti denominazioni vitivinicole DOCG E DOC.

Qualità e coerenza col territorio in cui si sviluppano i prodotti: questi i capisaldi del progetto che intende far conoscere il lavoro delle aziende agricole, sottolineando il forte legame col territorio delle varie realtà che sentono l’esigenza di raccontarsi anche da un punto di vista culturale e di ricezione turistica.

E’ chiaro, quindi, come l’appartenenza a Cascine Piemontesi rappresenti per le realtà agricole e alimentari un’opportunità di crescita attraverso il mantenimento delle loro peculiarità.

I panorami ormai mutati nei quali si affaccia il nuovo modo di comunicare l’azienda e di vendere il prodotto, sono stati oggetto di un profondo studio del Consorzio che è arrivato a proporsi sul mercato con l’intento di trovare nuove opportunità commerciali puntando soprattutto sulle potenzialità del web.

Per questo, il gruppo ha creato una piattaforma on line chiamata “ Foodelizia” dedicata alla vendita di eccellenze agroalimentari a filiera corta che favorisce così il produttore nella commercializzazione in maniera diretta e senza i vincoli di distribuzione ma , soprattutto, di rendersi visibile e conoscibile anche al di fuori della zona di produzione.

Sono inoltre in fase di realizzazione, nuovi progetti di collaborazione con e commerce di settore ed è stato recentemente avviato il progetto Esperienze, progetto volto alla promozione, insieme ad enti turistici locali, delle attività offerte da alcune delle aziende associate.

Chiara Vannini

Informazione promozionale

Bear’s Travels per il sociale

Si chiama Bears Travels è un’associazione di promozione sociale e nasce come conseguenza del premio per un progetto di un dipendente della Zschimmer & Schwarz Italiana, il vercellese Enrico Allara.

Nell’ambito delle celebrazioni dei 125 anni del Gruppo – impresa a proprietà familiare fondata a Chemnitz in Germania, nel 1894, la cui sede centrale si trova oggi a Lahnstein nel Land Renania Palatinato, edopera a livello internazionale annoverando tra le proprie attività principali lo sviluppo, produzione e fornitura di ausiliari chimici per cuoio, ceramica, tessile e fibre – le famiglie dei soci avevano promosso un programma di charity con l’intenzione di aiutare concretamente persone in condizioni di necessità, finanziando più progetti sociali, presensetati dai propri dipendenti in tutto il mondo. Uno dei 14 premiati, sui 70 progetti presentati è stato quello di Allara che gli ha permesso di tirare fuori dal cassetto un’idea che aveva da oltre dieci anni: realizzare un veicolo 4×4, corredato da una cellula abitativa per permettere a persone con problemi di mobilità di avvicinarsi al mondo del viaggio in completa autonomia. Enrico Allara, che molti anni fa, poco più che ventenne, ha perso un arto, è un uomo tutto di un pezzo che ha saputo reagire superando difficoltà ed ostacoli con grande determinazione. Di qui, grazie al finanziamento dell’azienda, la nascita due anni orsono dell’Aps dal nome altamente significativo (in italiano ‘I viaggi dell’Orso’) perché, come ha detto lo stesso Allara, in occasione della presentazione ufficiale del prodotto concreto del progetto, ovvero il veicolo, avvenuta al resort ‘Il Convento’ di Trino, “Oggi possiamo iniziare il nostro progetto di viaggio, oggi vorremmo aiutare chi si trova in difficoltà ad andare oltre, oggi vorremmo tendere le mani a coloro che si trovano nella condizione in cui questo ragazzo si trovava nel 1982”, ha detto Allara. A fargli eco è stato Giorgio Mosso, uno degli amministratori delegati della Zschimmer & Schwarz che ha evidenziato come si sia voluto finanziare progetti per ricerca, cultura, solidarietà sociale. E una forte valenza sociale si avverte da subito nel progetto: il veicolo verrà concesso in uso a persone amputate o con diverse abilità e patente speciale con la semplice contribuzione delle spese, in modo che queste possano intraprendere periodi di vacanza e viaggi verso mete anche inconsuete. Lo staff dell’associazione provvederà all’istruzione alla guida del mezzo, alla formazione tecnica e, se gradito, alla definizione di mete e percorsi da affrontare in autonomia. E quale sia il concetto di andare oltre è lo stesso Enrico Allara a spiegarlo in uno scritto che presenta il progetto: “La cosa veramente sconcertante è che lo schema fissato per il ‘disabile’ o ‘diversamente abile’ o ‘handicappato’ che dir si voglia, rimane quello estremamente limitato e predefinito degli ‘sport per disabili’ o degli ‘alberghi per disabili’ o strutture che accettano anche disabili. Iniziative assolutamente lodevoli ma che, forse, chiudono ancora di più la persona in un suo mondo fatto di cose possibilistiche e di altre a lui precluse. Il progetto Bear’s Travels intende offrire a persone ‘normali’ la possibilità di intraprendere esperienze libere”. Davvero parole belle, meritevoli ed un esempio da seguire per tutti per la forte carica umana che irradia.

L’Aps Bear’s Travels ha sede a Tricerro (Vercelli) ed è contattabile per posta elettronica: bearstravels2020@gmail.com e per telefono 335/7664613.

Massimo Iaretti

Fondazioni: Piemonte e Liguria assieme

Le Fondazioni liguri (Genova e Imperia, La Spezia, Savona), che avevano richiesto nei mesi scorsi di poter aderire alla Consulta piemontese, entreranno a far parte della nuova compagine associativa a partire dal 1° gennaio 2022.

Lo Statuto della neonata “Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria” è stato approvato  all’unanimità dall’Associazione delle Fondazioni piemontesi, e sarà ora inviato alle “sorelle” liguri per l’adesione formale. La nuova Associazione, il cui Consiglio di Amministrazione resterà in carica 4 anni, comprenderà quindi 14 importanti realtà della filantropia italiana: le Fondazioni Compagnia di San Paolo, CR Torino, Cuneo, Alessandria, Asti, Biella, Fossano, Saluzzo, Savigliano, Tortona, Vercelli, Genova e Imperia, La Spezia, Savona-Agostino De Mari.

L’operazione – la prima in Italia su così vasta scala – ha l’obiettivo di promuovere la crescita e lo sviluppo del tessuto sociale, culturale ed economico dei territori grazie alla collaborazione tra le 11 Fondazioni piemontesi e le 3 liguri, che potranno così realizzare progetti e iniziative comuni, anche internazionali, attivare sinergie, condividere le migliori pratiche a beneficio delle comunità locali.

L’intenzione è quella di  costituire “ un laboratorio di idee, buone pratiche e progettualità innovative con una valenza politico-strategica molto importante per la crescita del Nord-Ovest nei prossimi anni “ afferma il Presidente della Consulta del Piemonte Giovanni Quaglia. Insieme contribuiremo a co-progettare e co-programmare le traiettorie di sviluppo di territori contigui, mettendo a disposizione competenze, capitali filantropici ‘pazienti’ ma dinamici, sinergie con la dimensione internazionale per consolidare i legami di comunità e generare benefici sociali e ambientali in linea con il NextGenerationEU e il PNRR”,

Saldi: otto settimane al via in Piemonte il 5 gennaio

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In Piemonte i saldi inizieranno mercoledì 5 gennaio 2022 e dureranno per 8 settimane, anche non continuative.

Nello stesso giorno inizieranno anche nelle Regioni confinanti (Liguria, Emilia-Romagna e Lombardia) con le quali è stato concordato di allineare la data d’inizio a tutela della concorrenza, ma anche per scongiurare flussi anomali da una regione all’altra che avrebbero creato problemi di assembramento.

Permane il divieto di avviare vendite promozionali nei 30 giorni precedenti.

A Settimo il nuovo store di Risparmio Casa

Il Gruppo italiano specializzato in prodotti per la cura della casa e della persona inaugura il 2 dicembre un nuovo punto vendita di oltre 2000 mq a Settimo Torinese, in Via Milano 61

Risparmio Casa, la catena italiana dedicata ai prodotti per la cura della casa e della persona, annuncia l’apertura di un nuovo punto vendita a Settimo Torinese, provincia di Torino, in Via Milano 61. Il nuovo store si estende su un’area di oltre 2000 mq e rappresenta un’occasione per offrire nuove opportunità lavorative grazie all’inserimento di 16 nuove risorse.
Il nuovo store è un ulteriore traguardo per il marchio italiano, che prosegue la propria strategia di crescita e sviluppo, raggiungendo il numero di 128 punti vendita.
“Siamo orgogliosi della crescita della nostra rete nel territorio piemontese, dove raggiungeremo ben 10 punti vendita per un totale di 180 risorse assunte finora in 4 province della regione” – affermano Fabio e Stefano Battistelli, soci fondatori di Risparmio Casa.
Il punto vendita di Risparmio Casa a Settimo Torinese propone il classico format di successo del Gruppo, all’insegna della convenienza e della vicinanza al cliente: un vasto assortimento di prodotti per la pulizia e cura della casa, bellezza e cura della persona, prodotti per animali domestici, giocattoli, cartoleria, accessori auto, piccolo elettrodomestico e stagionale. Una proposta di oltre 25.000 referenze che spazia dai grandi brand dell’industria di marca a un copioso assortimento di marchi propri e mira ad assecondare le diverse necessità del cliente garantendo sempre i due punti cardine della catena: alta qualità e grande risparmio.
“La vera forza di Risparmio Casa è nei tanti colleghi che rappresentano ogni giorno la nostra insegna.” – dichiara Fabio Tomassini, Amministratore Delegato di Risparmio Casa.

Profilo società
Risparmio Casa è la catena con oltre 120 negozi pensata per chi cerca qualità al miglior prezzo, tutti i giorni. Una storia tutta italiana, che inizia negli anni ’60 nel negozio di cartoleria e profumeria di Guido Battistelli, dove i figli Fabio e Stefano maturano una solida esperienza nella vendita all’ingrosso ed ereditano l’attenzione al cliente nella vendita al dettaglio. Da questo esclusivo mix di competenze, nel 1987 nasce il primo negozio Risparmio Casa, che oggi con la sua rete di punti vendita si estende in tutto il territorio italiano. La formula del successo è il format degli store: un vasto assortimento di prodotti per la pulizia e cura della casa, bellezza e cura della persona, prodotti per animali domestici, casalinghi, tessile casa, giocattoli, cartoleria, fai da te, accessori auto, piccolo elettrodomestico e stagionale. A completamento dell’offerta, accanto ai grandi marchi, Risparmio Casa propone un catalogo con più di 20 marchi propri, il tutto all’insegna dell’alta qualità e del grande risparmio con prezzi bassi, sempre.

Prestofresco e Code’ Crai Ovest, l’alleanza si rinnova

 

  • La cooperativa torinese Codè consolida il proprio posizionamento sul Nord Ovest d’Italia

  • I 90 punti vendita Prestofresco permettono all’insegna Crai di essere capillarmente presente con i propri prodotti a marchio in oltre 300 comuni tra Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia e Liguria

  • Confermati tutti i posti di lavoro in essere (1900 in totale) e i piani di espansione della cooperativa: 30 milioni di investimento in nuove aperture e nuove assunzioni entro i primi mesi del 2022

Squadra che vince non si cambia! Prestofresco, catena di supermercati di proprietà della famiglia Sapino, conferma la sua piena fiducia e rinnova per tre anni il contratto, fino ad oggi annuale, con Code’ Crai Ovestla cooperativa nata a Torino che riunisce tutti i punti vendita a marchio CRAI della zona nord ovest d’Italia.

Cordialità, servizio al consumatore, attenzione ai prodotti tipici locali e della tradizione: la formula tutta italiana dei negozi di prossimità si rivela vincente nel nostro Paese.

90 negozi Prestofresco continueranno a gestire nell’assortimento dei loro punti di vendita tutte le linee di prodotti a marchio Crai e ad usufruire di tutti i servizi dei centri distributivi Codè e della centrale CRAI.

Una conferma importante per Codè Crai Ovest che consolida così il proprio posizionamento sul Nord Ovest d’Italia con una presenza capillare in oltre 300 comuni tra Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia e Liguria.

La cooperativa, che aveva chiuso il 2020 con + 25% di fatturato (oltre 70 milioni di euro in più rispetto al 2019) superando i 340 milioni di Euro, conferma tutti i posti di lavoro in essere dei suoi dipendenti (1900 in totale) e il piano di investimento di 30 milioni di euro in nuove aperture e nuove assunzioni entro i primi mesi del 2022.

Piero Boccalatte, Presidente Codè Crai Ovest e Crai Italia dichiara: “Siamo molto soddisfatti di questa riconferma che attesta la grande stima reciproca tra Crai e Prestofresco. La collaborazione e l’unione delle forze sono un modo per far vivere e prosperare le piccole e medie imprese italiane della distribuzione in un mercato, quello della GDO, sempre più competitivo”.

Sebastiano Sapino Presidente di Prestofresco SPA dichiara: “Si rinnova contrattualmente quanto consolidato negli scorsi anni con piena soddisfazione di entrambe le parti, grazie anche alla mediazione indispensabile del vice Presidente vicario Bruno Rossino e alla collaborazione di tutto il comitato di presidenza. Il rapporto è caratterizzato da una crescita costante che porta ad un forte consolidamento sul territorio di due realtà interamente italiane.”

Tecnologie 5G in Europa: cogliere le opportunità

Giovedì 9 dicembre alle ore 17 a Torino, presso le OGR-Officine Grandi Riparazioni (corso Castelfidardo, 22 – Sala Mezzanino), avrà luogo un incontro – organizzato dal Centro Einaudi e dallo European Liberal Forum – su “Tecnologie 5G in Europa: cogliere le opportunità ed evitare i rischi di una rivoluzione già iniziata”.

 

Dopo l’apertura dei lavori da parte di Giorgio Vernoni (Member of the Board of Directors, Centro Einaudi) e di Antonios Nestoras (Policy and Research Coordinator, European Liberal Forum), si terrà una tavola rotonda – moderata dal giornalista Francesco Antonioli (Direttore nuovo Mondo Economico, Centro Einaudi) cui prenderanno parte: Francesco Cappelletti (Ricercatore, European Liberal Forum), Vittorio Di Tomaso (Presidente CELI Language Technologies e Gruppo ICT Unione Industriali di Torino), Gabriele Elia (Chief Technology & Operation Office, Innovation, IPR, Standardization & Portfolio Head Technology Communication & Standardization), Mariacristina Rossi (Professore Dipartimento di Management, CeRP Collegio Carlo Alberto e Centro Einaudi), Lorenzo Magnea (Professore Dipartimento di Fisica, Università di Torino e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), sezione di Torino). Chiuderà i lavori Giuseppe Russo (Direttore Centro Einaudi).

Lo sviluppo commerciale delle reti mobili di quinta generazione “5G” è iniziato e annuncia una nuova era di innovazioni nei servizi e nei modelli di business. A fianco delle implicazioni tecno-economiche, questa fase della Digital Transformation sta suscitando in Europa molta attenzione anche per i risvolti geostrategici connessi alla produzione delle tecnologie necessarie, attualmente nelle mani di pochi operatori, così come per le conseguenze sociali che potrebbero derivarne, in termini di ampliamento del digital divide e di polarizzazione politica. Quale strategia per l’Europa di fronte a questa sfida? A partire da questo interrogativo, l’evento del Centro Einaudi e dell’European Liberal Forum intende discutere come cogliere le opportunità ed evitare i rischi di una rivoluzione prossima ventura.

In arrivo 160 milioni per i piccoli Comuni

Il Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni è pronto. La Conferenza Unificata ha dato il via libera. Ci sono 160 milioni di euro già accantonati, pronti per un bando. “Finalmente si dà attuazione alla legge 158 del 2017 sui piccoli Comuni”, evidenzia il Presidente Uncem, Marco Bussone. Le risorse economiche oggi pronte serviranno per dare corpo al Piano stilato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (come previsto dalla legge 158), finalizzato alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e alla riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici nonché alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all’insediamento di nuove attività produttive.
Potranno presentare progetti i 5800 Comuni italiani individuati con apposito decreto, ai sensi dell’articolato. Ogni piccolo Comune può presentare un solo progetto, o singolarmente o in convenzione con altri piccoli Comuni. Possono altresì presentare domanda le Unioni di Comuni per i progetti relativi al Comune o ai Comuni per i quali la medesima unione esercita la funzione – come richiesto da Uncem.
I progetti devono avere a oggetto interventi finalizzati alla tutela dell’ambiente del patrimonio culturale e del paesaggio, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici, alla promozione dello sviluppo economico e sociale e l’insediamento di nuove attività produttive, nonché interventi finalizzati alla ristrutturazione dei percorsi viari di particolare valore storico e culturale destinati ad accogliere flussi turistici che utilizzino modalità di trasporto a basso impatto ambientale, ai quali sono esclusivamente destinate le risorse del “Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli Comuni”.
“Ringrazio i Ministri Giovannini e Gelmini per aver lavorato al Piano – sottolinea Bussone – e voglio ringraziare in particolare i Parlamentari come Realacci, Borghi, Terzoni, Mariani, De Menech, Parolo, che si adoperarono affinché la 158, dopo dieci anni di attesa fosse approvata all’unanimità dei due rami del Parlamento. Un percorso di gestazione complesso e di attuazione ancor più spigoloso, che oggi arriva a compimento per quanto riguarda l’investimento di 160 milioni di euro con il Piano e i progetti dei Comuni. Vi sono però anche altri articoli della 158 che ancora devono essere attuati. Come il Piano per la mobilità e l’istruzione nelle aree montane, che richiede un Decreto del quale ho parlato nei giorni scorsi con il Ministro Bianchi che ringrazio per la sensibilità e la volontà di lavorare insieme con Uncem per dare concretezza all’azione formativa a prova di futuro per i territori”.

Dopo un anno “sospeso” Torino ha le carte in regola per ripartire

Il XXII Rapporto Rota su Torino e la sua città metropolitana, disponibile online definisce “sospeso” l’anno  trascorso fiaccato dalla pandemia Covid-19, che ha colpito il Torinese in modo più pesante rispetto alle altre città metropolitane sul fronte economico.

Ma non mancano le potenzialità per risalire la china, afferma il Rapporto, se le politiche per la ripresa saranno efficaci e adeguate alla situazione.

Il capoluogo piemontese è  al quarto posto fra le città metropolitane italiane – dopo Milano, Bologna e Trieste – per anziani morti a causa del virus, che ha colpito anche la natalità, facendo registrare  il 7% di neonati in meno rispetto allo stesso periodo pre-Covid. Il sistema sanitario del Piemonte si trova a metà classifica fra le Regioni collocandosi all’ottavo posto per capacità vaccinale. E Torino è  a metà classifica fra le Città metropolitane anche sulla scuola. Una notevole criticità sopra la media è stata registrata sul fronte economico. Qui Torino è secondo il Rapporto la seconda città metropolitana in Italia per perdita di occupazione e calo del reddito medio. Danneggiati  in particolare gli artigiani, i commercianti, le donne e i giovani. Il turismo è sceso del 60%, come nelle altre città metropolitane. Ma le opportunità di rilancio ci sono, anche grazie al Pnrr, e vanno colte senza esitazioni.